La vita di una ragazza filtrata dagli occhi di un'altra, sua rivale in amore. Attraverso il pettegolezzo di terzi, spesso subito, affrontato, a volte ignorato e infine compreso.

Genzo/Karl, Genzo/Franz, Margas/Franz, Levin/Karl
Nello scenario di un'austera Brema, Genzo Wakabayashi e Karl Heinz Schneider dovranno fare i conti con i loro sentimenti. Importanti decisioni li attendono, e altrettante cruciali consapevolezze trafiggerano le loro sicurezze. A complicare le cose ci si mettono anche gli amici, Franz Schuster in primis, che col loro zampino complicheranno non poco la loro vita! Molte vicissitudini dovranno vivere per raggiungere i loro scopi e arrivare a capire quello che veramente è importante per loro...

La storia di Julian Ross narrata in prima persona, sotto forma di diario. Ho provato ad approfondire uno dei miei personaggi preferiti dell'infanzia, ritrovando delle "fantasie" di un tempo. La storia, in alcuni punti, non seguirà fedelmente il manga...

Un ricordo che nasce da lontano, raccontato da un padre al figlio. Tu chiamami e ti vestirò/come una stella di Broadway

Mi sono sentito come tradito quando ho scoperto che stava assieme a quel giapponese.Tradito perché tra me e lei non ci erano mai stati segreti.Io ero un libro aperto per lei e viceversa.Lei metteva me al primo posto e viceversa.Per quanti corteggiatori potesse avere,nessuno di loro era in grado di superare il suo Pierre Le Blanc,il calciatore di fama nazionale.Promessa del calcio francese.Fino a quando non è arrivato lui,Tom.
Piccolo pezzo della mia storia.Spero che sia di vostro gradimento e che,a prescindere,mi lasciate una recensione.Un bacio a tutti

"Non ti lascerò Sanae Nakazawa!" Tsubasa ha accettato la sfida di Kanda e si appresta a scontrarsi con lui. In questa one shot esprimo quelli che, secondo me, potrebbero essere stati i pensieri del protagonista prima e durante il loro combattimento. So bene che di storie su Tsubasa e Sanae ce ne sono tantissime, ma ci tenevo a scrivere anche qualcosa di mio. E' la mia primissima storia ma, visto che ne sto scrivendo una molto più lunga, se questa non sarà un disastro magari potrei decidere di pubblicare anche quella. Ci tengo moltissimo a leggere i vostri pareri e/o critiche, quindi ringrazio già in partenza chi vorrà dedicarmi un po' del suo tempo recensendo. Grazie a tutti :)

E se il motivo per cui Roberto ha lasciato Tsubasa in Giappone non potesse essere confessato? Ecco quella che, secondo me, è la vera lettera che Roberto non ha mai scritto a Tsubasa.

Il primo dei vari sequel di "Amore e Amicizia senza confini - Le origini".
Taro Misaki ha appena lasciato la prefettura di Saitama e la scuola Meiwa per trasferirisi con suo padre a Nankatsu.
" ... in realtà, non aveva fatto amicizia con nessuno lì: quei ragazzi di strada erano aggressivi e diffidenti, molto lontani dalla sua cordialità e dalla sua gentilezza. Eppure, Taro quasi soffrì a lasciarli. Avrebbe volentieri trascorso altro tempo in quella città e con i ragazzi di quella scuola di periferia, e non solo perché avevano formato una delle squadre di calcio più forti che avesse mai visto. Aveva conosciuto e scoperto molte cose Taro al Meiwa. Anche in se stesso. E capì che in quel posto aveva lasciato definitivamente il mondo dell'infanzia".
Ma, come lui, anche altre persone a Nankatsu troveranno qualcosa di importante: amicizia, condivisione, sogni da realizzare insieme e qualcosa di più...

Il secondo compleanno di Stefan Levin a Colonia.

Era lei senza pur esserlo.

Un ragazzino che è cresciuto con un unico amore , un unico sogno quello di diventare il più famoso campione di calcio al mondo, ma di fronte ad alcune avversità capirà che c’è altro di più importante nella vita.

La squadra tedesca e Schneider vanno in ritiro nel periodo estivo, alloggiando in un hotel e li incontrando una persona innaspettata che portera a Schneider ad avere sempre più perplessita e riportando alla sua mente momenti poco felici

Piccolo extra su un momento descritto in DisSimile - Fil Rouge di Releuse, su una piccola avventura successa a Louis Napoleon.

"Perché finiamo sempre per incontrarci?"
Makoto si guardò distrattamente il mignolo della mano sinistra, immaginandoci un filo rosso legato. Gli balzò alla mente una frase riguardo il destino, ma la cacciò all’istante, considerandola una stupida credenza per ragazzine sentimentali. E dire, non gli erano mai piaciuti i discorsi complessi.
I° Seguito di DisSimile