Di notte le persone normali dormono...Io invece faccio strani incubi che poi (non so per quale strano motivo) mi ritrovo a raccontare su Efp.

Una storia così, fra una grande fan e un uomo che cantava di pace...

Come spiegarvi questo ritorno? Semplice.. quella pirla di Sonny ha perso I dati d'iscrizione. L'ho presa a parola per un mese. Dunque mi sono re-iscritta e ho cercato di ripubblicare anche se quell'inizio rimarrà sul sito da solo.
"Ma non perdiamoci d’animo, miei giovani amici Beatlemaniaci....siamo qui per riportare in scena un’immortale (a differenza di QUALCUNO....) opera post-rinascimentale, servendoci di una combriccola di attori rigorosamente offertisi volontar...
-COME SAREBBE A DIRE, VOLONTARI?
John, in catene e disgustato, fa un passo in avanti, sollevando la gonna verde che fende il terreno e lasciando intravedere sconsolato una pelosa gambetta ben poco atletica.
John:- Volontari STOCAZZO, maledette! ò.ò Non mi sarei MAI e poi MAI offerto volontario per passare (sebbene mi interessi) all’altra parrocchia (anche se una volta ci sono entrato) perché non mi piace l’arnese (mi è solo capitato di provarlo)....è...è...TUTTO CHIARO?! E poi....... Odio questo vestito....mi fa sembrare...GRASSA!"
Moderna rivisitazione del celebre romanzo di Victor Hugo (MA CHI VI HA AUTORIZZATE A FARLO?) e dell'altrettanto famigerato musical di Riccardo Cocciante (VI QUERELO.) realizzata da due menti criminali con l'aiuto di un intramontabile (QUALCUNO CI LIBERI) cast d'eccezione.

Liverpool, 1961. Quattro giovani Beatles sono di ritorno dalla loro avventura tedesca. Ad attenderli non solo i loro vecchi amici, ma anche un turbine di novità. L'enorme successo sorprende tutti quanti, anche Ray e Sun, le due piccole "mascottes" della comitiva liverpooliana.
Dal Secondo Capitolo:
“Magari così trovate un nuovo manager che vi farà fare qualche provino per le etichette discografiche, no?” aggiunse Sun. George annuì sorridente e tornò a guardare gli altri. “Non sarebbe affatto male un provino, magari è la volta buona che sfondiamo sul serio” ammise. Come se fosse stato il cucciolo di un qualsiasi animale iniziai a carezzarlo sulla testa. “Sfonderete sicuramente e magari diventerete famosi in tutto il mondo e cambierete la storia della musica e…” “Frena, frena Ray!” mi interruppe lui ridendo “non starai correndo un po’ troppo?”.

“Allora? Come è iniziato tutto?”
“Vuoi sapere tutta la storia?” le chiedo, prendendo un altro sorso di tè.
Annuisce violentemente, a momenti ho paura che le si stacchi la testa.
Mi mordo le labbra. Raccontarle proprio tutto? Ma sì, infondo è grande ormai…
“Tutto iniziò nell’agosto del 1958, quando mi trasferii a Liverpool dalla mia città natale di Southport…”

Vorrei perdere la ragione ad un'unico patto:
essere sicuro di diventare un pazzo allegro,brioso ed eternamente di buon umore,
senza problemi nè ossessioni,che ride senza motivo dalla mattina alla sera.
"Emil Cioran dice così.
Se lo avessi saputo ,non avrei trovato miglior definizione per il mio voler essere un pazzo come e quanto te,John."

Più che una storia in sé, questa fic è più un'accozzaglia di pensieri che mi sono venuti in mente ascoltando The Fool on the Hill.
Mi sono immedesimata nel protagonista, il folle sulla collina, perché spesso ne condivido le emozioni e i pensieri.
The fool on the hill
Sees the sun going down
And the eyes in his head
See the world spinning round...

She said
I know what it's like to be dead.
I know what it is to be sad.
La guardò negli occhi con dolcezza
-Non pensare più a lui ci sono qua io per te.

è la mia prima FF yaoi su paul e john, spero vi piaccia :'')
accetto critiche e consigli (preferibilmente solo consigli :'D)

Lui continuava a camminare freneticamente,sicuro
di se,cercando di scansarsi da tutto e da tutti.
Aveva appena varcato il portone della porta di casa sua,
quando un uno grasso,brutto e coglione(scusate ma
dovevo dirlo)gli chiese'Me lo firmi un autografo?'
John questo non lo ignorò,afferrò la penna e scrisse il suo
nome 'John Whiston Ono Lennon'.

Juditte Evelyn Wood : una ragazza come tante,sognava una vita come quella di tante ,una famiglia come quella di tante.
Invece il destino la ricondurrà al luogo dove tutto il suo dolore ebbe inizio anni addietro ,il luogo che la cambierà ancora una volta e per sempre.

John Lennon ha compiuto 72 anni il 9 ottobre. questa è la mia lettera, scritta nel giorno giusto, ma pubblicata in ritardo. Ho un po' di problemi con l'html, vogliate scusarmi.

Sei briciole, sei cenere. Ma continui a essere un infinito di parole, di emozioni.
Vivi ancora.
Vivrai sempre.
Attraverso l’universo.
John, puoi sentirmi?

John, puoi sentirmi? John, puoi sentirci?
Tanti auguri.

Solo qualche parola un po' personale per ringraziare John Lennon, nel giorno del suo 72esimo compleanno "mancato": una persona che -disgraziatamente- non ho mai conosciuto ma grazie alla quale, invece, sono riuscita di nuovo a riconoscermi.
Rest in Peace.