Ecco una piacevole sorpresa. In una giornata dal clima tipo Whindhelm, aprendo efp, dopo un po' che l'avevo trascurato, scopro una nuova opera che si presenta subito molto interessante. Lo stile e' sempre pulito e senza errori, scorrevole, di facile lettura. L'ambientazione sembra subito corretta, la capacità dell'autrice e' di rendere benissimo gli ambienti, si sente il clima sulla pelle, sembra proprio di vivere nel quadro. L'eroina parte sotto tono, timidamente, come si addice ad una giovinetta cui la vita ha rivoluzionato il futuro, d'altronde Ulfric e' un vero orso, buono l'inizio, vado a seguire il resto

Più vado avanti con la storia e più mi viene voglia di continuare a leggere. Non so se l'ho già scritto, scusami se mi ripeto; ma ogni volta che un nuovo capitolo viene aggiunto, penso sempre agli sviluppi futuri della trama. Ho le mie teorie su alcuni personaggi, non so se le confermerai più in là... ma a quanto pare, qualcosa comincia a smuoversi.
Lirael deve ancora prendere consapevolezza del suo ruolo, e ci vorrà del tempo... com'è ovvio che sia. Infrange le regole, mette in discussione la sua educazione perché... adesso è libera di farlo, ma non nel senso negativo del termine. Molti suoi pensieri tradiscono ingenuità, innocenza... nonostante sia stata iniziata ai doveri coniugali dal marito.
Ulfric: è quasi comico (anzi, lo è proprio!) nel suo tentativo di nascondere a se stesso l'attrazione per Lirael. Continua a comportarsi in quella maniera per nascondere una "debolezza", per fare in modo che gli altri non lo notino. Insomma, il classico tipo che agisce in una maniera per dissimulare i propri pensieri. Per questo non credo che il suo modo di fare nei confronti della moglie sia "autentico". Forse è caduto nella trappola di un luogo comune, ma tant'è...
Chissà se leggerò ancora di Calixto nei prossimi capitoli. Per associare un personaggio al suo carattere dovrei vederlo in azione, leggerne i dialoghi nel videogame, ma... mi piacciono le tue versioni.
Be', a dopo. :)

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Buonasera
premetto che ho cercato di comprimere nella recensione i tratti che non mi hanno particolarmente convinta - senza, per questo, banalizzare lo sforzo dietro alla storia o voler arrivare ad offendere - perciò, nel caso mancasse qualche dettaglio, ti prego di scusarmi :3
Lo stile che utilizzi è buono e piuttosto scorrevole; i contenuti, di contro, di tanto in tanto mi hanno suscitato perplessità. Da qui la bandierina neutra - non mi sentivo di attribuire a "Il canto della spada" un parere del tutto negativo, penalizzandola a discapito della scrittura solida. Può darsi che abbia intuito male alcuni passaggi, e in quel caso aspetterò una tua conferma o disdetta in merito - per il resto, al di là della mia opinione personale, posso offrirti un paio di suggerimenti riguardanti l'ambientazione per raddrizzare alcuni passaggi del testo.
Non discuto il fatto che Ulfric sia un guerriero, prima di uno Jarl, ma il suo essere costantemente a risico della maltolleranza, con la moglie. Che sia burbero ci può anche stare, ma la società nord presentata nel gioco mi sembra meno machista e più portata ad accettare un ruolo attivo da parte delle donne. Questo non significa che sono rimasta delusa dal fatto che Lirael non abbia impugnato una spada e abbia preso a dirigere la campagna contro l'Impero, ma mi lascia perplessa il fatto che Ulfric la definisca una giovane svezzata a miele e burro quando l'incarico di badare ai registri gliel'ha dato lui, lei praticamente non mette il naso fuori per il clima -  che a Windhelm non è certo una bazzecola - e in generale è piuttosto passiva. Comprendo e mi sembra realistico che sia infastidito dal matrimonio; il fatto che diventi intollerante al punto da comportarsi in maniera evidentemente scortese è più una zappata sui piedi, e si addice poco al figlio di uno Jarl, educato e cresciuto in un ambiente sì aspro, ma pur sempre elevato. Poi, questa è una mia opinione.
Infine, una nota. I Rinnegati si sono dati tale nome solo dopo la cacciata da Markarth e il ritorno alle antiche tradizioni; così come lo poni nelle reminescenze di Ulfric, sembra che fossero già dall'inizio una sorta di usurpatori: può darsi che lo Jarl la pensi così, nel suo piccolo, ma dal testo traspare come un'informazione generica, data da te più che da lui. 

In generale, dunque, potrei dire di avere un'opinione fifty fifty: è ben curato ed è apprezzabile il realismo, ma ci sono alcuni buchi nella trama che potrebbero essere risolti. Per quanto riguarda la protagonista, aspetto la tua risposta - per il resto, spero di esserti stata utile.

A presto,
Kei.
(Recensione modificata il 03/12/2013 - 07:54 pm)
(Recensione modificata il 03/12/2013 - 08:54 pm)

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Lirael e Ulfric cominciano a studiarsi a vicenda. Né l'uno né l'altra decidono di intraprendere un discorso, è più un'indagine basata su piccoli dettagli. Per fortuna, c'è ancora Mirala a tirare su il morale alla novella sposa, ad infonderle un po' di sicurezza, almeno fino a quando non si abituerà a vivere in un luogo che non è ancora il suo.
La presenza della moglie, però, sembra che condizioni già Ulfric... anche se non vuole ammetterlo a se stesso. Non penso che sarebbe stato così clemente con gli immigrati argoniani (poveri!), se non avesse "osato" interromperlo durante il discorso. Ma sembra ovvio, è uno Jarl, ha capito che purtroppo per ottenere rispetto bisogna essere temuti, o fare in modo che ogni buona azione sia vista come un segno di clemenza guadagnato dalla popolazione.
Mi piace come procede la narrazione, scorrevole, ma non troppo veloce. Ti soffermi al momento giusto per descrivere lo scenario, o gli eventi del passato. Magari leggerò di una Lirael più adulta nel prossimo capitolo, ma m'incuriosisce sapere cos'è successo nel frattempo. E come al solito, chiudo dicendo che non vedo l'ora di leggere il resto (continuerò a seguire anche l'altra storia, non preoccuparti!).
(Recensione modificata il 15/11/2013 - 04:34 pm)

Ed eccoci qua con un nuovo capitolo.
Come sempre, ed in particolare in questa storia, il tuo punto di forza restano il realismo delle ambientazioni e del modo di porre i personaggi: una lirael spaesata ma incuriosita da suo marito (sia come uomo, a livello fisico, ma anche come persona), Ulfric intollerante, troppo occupato, troppo preso da altre faccende per badare a quello che è, per adesso, un fragile e delicato nuovo arrivo nella sua corte, Galmar così...GALMAR <3
Adoro come lo stai caratterizzando: forte, sveglio e marpione xD e sicuramente c'avrà millemilla donne! (non per niente è il maestro di B u.u)
Bellissima l'ultima parte con Lirael che si sente già minacciata dal confronto con una persona che non può odiare né sconfiggere in alcun modo, la madre di ulfric. Sono curiosa di vedere come si svilupperanno le cose tra gli sposini (che ulfric dice tanto, ma lirael glieli ha dovuti concedere 2 giretti >_> maledetto scontroso, vedi di cambiare, o qui le cose si mettono male, eh?)
E dopo questa recensione assurda ti saluto, speranzosa di leggere presto un altro capitolo *_*
Lady Phoenix

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Secondo capitolo. Di già? Sono a dir poco contenta. :)
Le descrizioni... se narri in prima persona è inevitabile. Soprattutto se Lirael è una ragazza giovane, curiosa e spaesata. Non scusarti, quindi! :) Mi fa piacere conoscere meglio il punto di vista del personaggio, anche se il rapporto con Ulfric comincia decisamente sotto una cattiva stella.
Cerco di comprenderlo: ha altre preoccupazioni, pensa alla guerra... e lasciarsi trasportare dai sentimenti non è il massimo, soprattutto se poi potresti legarti ad una persona. Uomini! ;)
Poveretta, in effetti mi fa un po' pena... già era spaventata, adesso sarà sicuramente terrorizzata. Penso che ricorderà a lungo l'esperienza negativa.
Oh, e adesso voglio sapere come continua... prometto di non lamentarmi, ma sono in attesa di altri sviluppi!

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Il capitolo mi piace ancora più del primo.
I punti di vista di Lirael e Ulfric sono l'uno l'opposto dell'altro, sono veri, ricchi di preoccupazioni o pensieri, diversi a seconda della persona. Non si può non provare una sorta di amore perLirael, un affetto a prima vista con questa piccolina che si trova a dover affrontare il doppio freddo, quello della città e della sua vita matrimoniale.
E ulfric...
Ulfric è perfetto.
E' scorbutico, rude, scontento e maleducato xD ma è lui, accidenti.
Mi sembra di vederlo camminare, parlare, la gestualità! Ulfric vive attraverso le tue descrizioni, e per quanto sia un maledetto animale (vergogna, la prima notte con tua moglie e sei stato pure pessimo >_>) lo adoro, è talmente ben descritto che non si può non amarlo c:
E le descrizioni non sono affatto noiose, sappilo. ll capitolo scorre meravigliosamente bene, quindi non farti troppi problemi u.u
PS: AMO GALMAR <3 anche se non come lars, sia chiaro xD
Al prossimo capitolo cara, un bacione c:

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Purtroppo non ti posso essere molto d'aiuto per quanto riguarda una descrizione "possibile" di Skyrim prima degli eventi trattati nel videogioco (le poche informazione che conosco le ho desunte da "La città infernale", "Il signore delle anime" e dalla guida online non ufficiale), ma devo dire che l'inizio della storia m'incuriosisce. Siccome anch'io scrivo di personaggi che non sono né eroi né guerrieri, apprezzo questa nuova protagonista. E stavolta, seguirò la storia "from the very beginning". :)
Lirael mi sembra una ragazza che nasconde dentro di sé un carattere deciso, anche se non so fino a che punto ne è cosciente. Ho l'impressione che presto la sua aria signorile verrà messa a dura prova da Ulfric, e dallo stile di vita rigoroso di Skyrim. Insomma, non si prospettano giorni allegri, e questo è evidente.
Mi piacciono le parole che scegli e le caratterizzazioni dei personaggi, anche in questa storia. Spero di leggere altro molto presto.

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