Finalmente Adele può parlare con una persona amica, dato che non può confidarsi con nessun'altro componente della sua famiglia riguardo ai dubbi che la tormentano. Ma a me, più che dubbi, sembrano certezze difficili da realizzare. Perché Adele sa benissimo quello che vuole(Umberto), solo che il destino, il marito e altre avversità della vita le si sono messe contro. Speriamo solo che la balia possa darle un po' di conforto e comprenderla per quanto è possibile.
Hai una scrittura talmente bella e limpida che riesci a farmi entrare in empatia anche con personaggi che non mi piacciono molto; bravissima! :)
Alla prossima.
Elisa

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La balia sarà una buona consigliera? E' la seconda persona a cui confessa di non essere felice con il marito imposto. Non che sia una novità ma anche se ha dovuto dire di sì sull'altare, non significa che debba essere contenta per forza. Lo ha sopportato ma non lo ama...e tutte le cose materiali che ha ricevuto non bastano a colmarle il vuoto. Sembra quasi che vedano il male nella persona di Umberto ma forse perché sanno benissimo che Adele non ha mai voluto queste nozze...in ogni caso, è un problema.
Adele sta perdendo tempo e tutte le moine ricevute la confondono. L'hanno amata davvero, pensando alla sua felicità? Forse le hanno voluto bene ma non hanno mai rispettato i suoi sentimenti, ritenendola una bambola sciocca a cui basta un vestito nuovo per renderla contenta. Le premesse del matrimonio erano sbagliate fin dall'inizio e poi quale pericolo poteva mai essere per lei un Umberto frate? Cosa hanno nascosto i genitori della ragazza? Cosa mai hanno combinato se hanno fatto l'impossibile per cancellare ogni traccia di Umberto dalla sua vita? Comincio a dubitare del loro amore e penso che in fondo abbiano preferito viziare e usare la figlia, piuttosto che rispettare la sua intelligenza. Più che maledire Francesco, deve prendersela con la sua famiglia che, dietro a tutte le moine, non ha mai avuto a cuore la sua felicità.
(Recensione modificata il 26/02/2015 - 11:11 pm)

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Agnese non può capirla ma il fatto è che il dovere e la serenità non sono due cose che coincidono per Adele. In questo è piuttosto moderna ma le accuse della cognata sono assolutamente fuori luogo e comunque non ha nessun diritto di giudicarla, visto che sta per sposare l'uomo di cui è innamorata....cosa che alla cognata non è toccata perchè i suoi genitori sono delle persone indegne. Adele ha ammesso la sua infelicità ed il fatto che non sta minimamente vivendo. In questa condizione, un figlio sarebbe una vera disgrazia...ma un dovere non contempla che lei debba essere d'accordo.
Il sogno è inquietante ma è un esempio di come sarebbe la sua vita di madre. Federico le spiega come deve amare il loro figlio ma non sono cose che si possono insegnare. Tutti si chiedono cosa ci sia di sbagliato in lei, ritenendola sciocca e immatura...ma non è così. Le hanno rubato la vita e, alla fine, a nessuno importa veramente di lei, come a nessuno è importato un accidente di Umberto. Le accuse che ha ricevuto sono egoiste e fuori luogo perché Adele non ha voluto questa situazione e non ha avuto la forza di dire no, di fronte a tutti. Anni di pressioni l'hanno fiaccata. In qualche modo questo matrimonio l'ha fatta sentire un'estranea all'interno della sua stessa famiglia...ed ora ha smesso di sentire ogni possibile emozione. Francesco non capisce e ancora non si rende conto che, per quanti sforzi faccia, ha rovinato la vita a sua moglie. La criticano ma Adele si è comunque sempre comportata bene, come hanno voluto tutti...l'unica differenza è che non partecipa.
(Recensione modificata il 22/02/2015 - 03:01 pm)

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Agnese é veramente un bel personaggio.. Quella sana innocenza e assenza di cinismo che che purtroppo Adele ha perso sposandosi con un uomo che non ama. Per quanto mi addolori ammetterlo, quasi quasi anche io adesso desidero che Adele finalmente possa ricongiungersi con l'amato Umberto, perché è terribile vederla così disillusa, apatica, quasi scorbutica, per niente partecipe della felicità che la circonda. Nonostante questo, spero in qualcosa di bello anche per Francesco...se solo aprisse gli occhi e cominciasse a pensare che lui non può fare nulla per fare felice la moglie se non lasciarla libera di vivere la sua vita... Detto ciò, ti faccio ancora tanti tanti complimenti perché scrivi benissimo e, in questo capitolo in particolare, sei stata bravissima a descrivere pensieri, emozioni e anche i luoghi.
Alla prossima :)
Elisa

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La visita della madre e la notizia rimanda ancora i propositi di Adele che, per quanto si sia piegata, non conoscendo alcuna possibilità di essere libera, sente la gioia della madre del tutto odiosa. Finora le hanno detto che deve essere felice, che non deve fare i capricci...ma sono davvero capricci? Io non penso. La famiglia sa benissimo di Umberto ma le hanno negato di essere felice, imponendole un matrimonio, una vita e dei sentimenti che non prova. Non ha ancora il coraggio di ammettere che non hanno fatto altro che usarla ma il fatto è che le moine ed i capricci soddisfatti sono stati usati allo scopo d'impedirle di ribellarsi.

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Adele non è una grande stratega e gli agi e il fatto di credere di dover rendere conto ai suoi genitori e al marito, che hanno contribuito alla sua infelicità, la rendono insicura. Teme le conseguenze ma non è felice e preferisce piangersi addosso. La notte passata le fa temere di avere ulteriori cappi al collo per un matrimonio che non ha mai voluto e di cui, pur non avendo scelto un bel niente, si sente responsabile.
Francesco sta fiutando qualcosa ma il punto non è il rivale. Il fatto è che Adele non è mai stata mentalmente con lui. Non credo che voglia solo il suo corpo, non più di quanto lo volesse un marito all'epoca. La questione non cambia però. Adele non si è mai sentita amata, per quanti doni e attenzioni abbia ricevuto. Il figlio viene presentato come un capriccio ma è quello che veniva richiesto ad ogni moglie...quindi è un dono apparente. Francesco le ha dato solo il minimo indispensabile, cosa che ha reso l'obbligo ancora più odioso. Spero che non sia rimasta incinta...ed ora mi chiedo come farà. Le pressioni sono tutte su di lei che ancora crede che sua famiglia pensi davvero alla sua felicità....ma la felicità deve andare a cercarsela da sola, non certo riempiendo il vuoto con il denaro come ha fatto finora.

A quanto pare, suo padre lo aveva già privato della quota di eredità che gli spettava di diritto ma credo che fosse previsto perché era cadetto. Il ripudio del padre era presente fin dall'inizio, per cui le sue parole sono del tutto ingiuste. Umberto è stato monacato a forza e quindi il suo stato non può essere considerato valido. Ha fatto un viaggio inutile ma il tradimento del padre, che vede il disonore in tutto ciò, conferma quello che in fondo era nell'aria. La malattia era una scusa.
La madre però decide di aiutarlo perché la lontananza da suo figlio è intollerabile. Meglio di niente, anche Umberto ha comunque subito un doppio furto: gli è stata rubata la vita che gli spettava di diritto ed anche il denaro della sua quota ereditaria.

Bel capitolo davvero! Mi é molto piaciuto il contrasto tra la prima e la seconda parte: Adele sempre più decisa e determinata ad abbandonare il tetto coniugale, e Francesco ignaro di tutto, sereno e soddisfatto, ancora inebriato dalla notte d'amore con la moglie. Devo dire che quest'uomo mi fa sempre più tenerezza ma, d'altro canto, credo che Adele, finalmente, troverà la vera pace e la felicità. Ma ora riuscirà a ricongiungersi con l'unico uomo amato? E Francesco avrà la possibilità di essere felice? Ancora tanti tanti complimenti, la tua scrittura é sempre accattivante e correttissima. Complimenti ancora, alla prossima! :)
Elisa

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Francesco ha finalmente ottenuto quello che voleva ma non gli passa nemmeno per l'anticamera del cervello che questo fosse giusto nei confronti della moglie. Ha unicamente pensato a sé stesso, come sempre. Per tutti questi anni non si è domandato se Adele fosse felice, eppure qualche sospetto doveva averlo. Come può non vedere che sua moglie non è contenta di questo matrimonio? Adele, intanto, è di nuovo vittima della sua debolezza. Io non credo che non sappia cosa vuole. Lei non vuole questo matrimonio ma le convenzioni e gli agi ls fanno sentire perennemente in difetto, come se dovesse essere necessariamente felice perché una moglie dovrebbe esserlo. Non ascolta i suoi desideri ma non riesce a seguirli e quando ascolta il dovere imposto soffre perché non vuole niente di tutto questo. Il fatto che pianga non è solo perché sente di aver tradito Umberto ma perché ora sa che adesso sarà impossibile tagliare i ponti con questi obblighi a cui ha dovuto piegarsi e non per scelta.
Si preoccupa della verginità perduta ma sono due anni che sono sposati. Difficilmente avrebbe creduto che fosse illibata.

Bhé, cosa posso dirti? Adele ha fatto sesso con suo marito per fuggire alla delusione di non vedere Umberto. Francesco è cotto della moglie ma non capisce che lei non lo ama. Ha provato a non farle pesare il matrimonio ma è comunque un peso. Finalmente fa sesso con sua moglie ma è solo un modo per quest'ultima di fuggire dal dolore per non essere riuscita a vedere la persona che ha amato per scelta e non per costrizione. Adele cede per sfinimento ma usa il marito.

Adele viene trattata come una bella bambola da esposizione, eppure non sembra che i suoi desideri vengano considerati davvero. La confessione del cognato appare bizzarra e getta qualche sospetto. Adele non ha mai incontrato il suo futuro marito quindi perché ha dovuto sposarlo? Cosa c'è nel contratto stipulato da suo padre?

La distanza tra i due non è mai cambiata. Adele prova rimorso per la vita perduta con questo matrimonio ed ora sente un nuovo obbligo pronto a strangolarla. Da un lato fa delle richieste che non desidera, dall'altro ha paura delle conseguenze. Non è vero che non vuole un figlio...solo non vuole che sia Francesco il padre ma non ha il coraggio di dirlo.
Francesco, per parte sua da per scontato che Adele lo voglia, solo perché è sua moglie ma la pazienza sta finendo e poi anche lui deve dare dei figli alla casa.

Francesco si fa avanti. Ha aspettato...ed ora ha perso la pazienza, imponendo alla moglie di assolvere ai suoi doveri. E'suo marito e vuole che Adele faccia la sua parte. La donna è inevitabilmente pentita di aver accolto passivamente questo matrimonio ma è facile per lei rassegnarsi. Umberto era in convento e poteva fare poco, come lei del resto. Non riesce a dirgli che non lo ha mai voluto...ma non è facile quando ti viene imposto di accettare questi obblighi.
Per quanto effettivamente potesse andarle molto peggio, resta comunque un'unione in cui solo lui, forse, ha avuto la possibilità di scegliere. Adele oscilla perché ha paura di scegliere e non perché non sappia cosa vuole ma perché prendere quelle decisioni significherebbe buttare alle ortiche tutte quelle convenzioni che le hanno fatto passare per buone...ma lei non ha vissuto in questi anni, pur comportandosi come una perfetta moglie. Mi sembra quasi di vedere Nora di Casa di Bambola.
Non è felice della gabbia in cui sta ma lei non ha mutato completamente vita come Umberto. Ha sempre vissuto così, vedendo giuste le cose che le hanno detto essere giuste...ma anche lei ha una testa e si rende conto che anche facendo come vogliono tutti, non riesce ad essere felice. Dà la colpa a Francesco ma i responsabili sono i suoi genitori che le hanno deliberatamente rovinato la vita facendola passare come una cosa necessaria, visto il tempo che le hanno concesso. Ha dovuto fare delle scelte non scelte e tutto le viene presentato come una concessione di cui lei è perennemente ingrata perché non è riconoscente.
(Recensione modificata il 16/02/2015 - 10:38 pm)

Umberto è andato contro ogni legge per ribellarsi all'obbligo della sua famiglia mentre Adele si è lasciata andare, smettendo di vivere. Francesco non le fa mancare niente ma lei non si sente coinvolta. I suoi genitori hanno calpestato i suoi sentimenti e ha smesso di credere. Tutto questo la rende passiva. Francesco interpreta la cosa dicendo che la moglie è giovane ma non pensa che la sua apatia sia dovuta ad altro. Lei ha provato a fargli capire di non amare questo matrimonio ma lui liquida tutto, riempiendola di regali e facendola sentire in colpa. Adele non è abbastanza forte da ammettere con sé stessa che questa non è la vita che voleva e che è infelice a prescindere dai regali che Francesco le farà.

Adele, nelle vesti di padrona di casa, è impeccabile. Francesco è orgoglioso di lei ma la moglie non fa niente di più di quanto richiestole dal suo ruolo e sente quei complimenti e quella cena come qualcosa di vuoto e insulso. Ha informato Umberto tramite una cameriera ma sarà sicuro? Non sembra molto presa da suo marito che, per quanto bello, non colpisce il suo animo. La rinuncia agli agi e la concreta possibilità di finire in miseria la frenano ma non vuole rinunciare a Umberto.