Recensioni per
Underneath
di Watashiwa

Questa storia ha ottenuto 7 recensioni.
Positive : 7
Neutre o critiche: 0


Devi essere loggato per recensire.
Registrati o fai il login.
Recensore Master
28/05/18, ore 23:01

Buonasera! Finalmente ci sono, scusami per il ritardo.
Ammetto che avevo già letto questa OS subito dopo la prima, perché mi incuriosiva tremendamente che fosse una ShikaTema (e non pensavo di trovarne una scritta proprio da te, avendo setacciato da cima a fondo tutto il fandom). Tuttavia la prima volta l’avevo letta di sfuggita, saltando praticamente alla parte ShikaTema per l’appunto (e da stupida non avevo nemmeno realizzato che fosse una AU prima di leggere alcune righe, LOL) [sì, adesso ho capito che sono tutte AU anche perché c’è scritto chiaramente, maledizione a me e alla mia brutta abitudine di aprire le ff senza soffermarmi sugli avvertimenti]. Stavolta invece l’ho letta per bene, anche più di una volta!
Mi fa piacere che tu ti sia concentrato sul punto di vista di Temari e ci sei riuscito abbastanza bene per tutta la durata della storia. Abbiamo parlato spesso di quanto secondo me il suo carattere sia “difficile” nel senso che ci sono sempre più opzioni che andrebbero bene analizzandola a fondo, ma non si sa mai quale sia quella "corretta" (perché non ne esiste una, invece magari per altri personaggi caratterizzati in modo più specifico sarebbero scelte più intuitive ecco).
Quella che ho visto qui era una Temari con un trauma alle spalle, un po’ cupa, ma che continua ad andare avanti con fermezza perché non ha scelta. Una Temari che cammina imperterrita, incurante di tutto, com’è giusto che sia dopo aver subito ciò che ha subito.
Se qualcuno mi avesse chiesto “cosa senti?” in un momento del genere penso che gli avrei dato un pugno, e penso che l’avrebbe fatto anche Temari, oppure gli avrebbe come minimo urlato addosso. Ma capisco che avrebbe rovinato l’atmosfera e che lei sia abituata all’indelicatezza di Shikamaru riguardo ai sentimenti. Quel ragazzo è proprio un caso disperato, ahaha.
La storia che hai inventato per giustificare l’incidente dei fratelli è abbastanza credibile riportata nel mondo reale. Adoro quando bisogna fare delle analogie nelle AU, perché ne vengono sempre fuori delle cose interessanti, ma ovviamente non si può farne troppe altrimenti suonerebbe un po’ forzato.
Mi viene un po’ difficile immaginare Temari giocare a scacchi, non so perché, dato che con la sua astuzia sarebbe piuttosto brava probabilmente. Chissà se Shikamaru le ha mai insegnato a giocare a shogi!
A proposito di loro, anche se qui non fanno niente di particolare e non ci sono praticamente contatti fisici, sei riuscito a renderli carini. Non mi viene altra parola: sono carini, discreti, legati ed è qualcosa che semplicemente traspare da come interagiscono e dai loro pensieri. Soprattutto quando lei gli chiede di aspettarla e lui ha la tipica reazione alla Shikamaru!
Un mio headcanon prevede che Temari beva solo tè caldo e mai caffè, ma potrebbe anche essere una tipa da caffè, chi lo sa.
Mi è piaciuto anche il finale; do per scontato che si intenda matrimonio e non fidanzamento, nonostante le giovani età, ma anche in caso di fidanzamento sarebbe bello lo stesso. E anche se noi lettori non abbiamo assistito alla reazione di Temari, non è difficile immaginare la sua gioia, mi viene da sorridere al solo pensiero.
Penso sia impossibile trovare una ShikaTema in tutto il fandom che non contenga almeno una volta la parola seccatura, tu che dici? È come un marchio di fabbrica, ahahah.
In sintesi comunque mi è piaciuta, hai trattato il tema messo in gioco con la giusta serietà, ma senza essere pesante o altro, anzi.
Detto ciò vado, alla prossima! :)
– H.H

Recensore Master
05/05/18, ore 19:56

Buonasera!
Premetto che questa è la mia prima recensione del 2018, riesci a crederci? Quindi sono un po’ fuori allenamento, ma ci si prova lo stesso.
Ho seguito il tuo consiglio e cominciato perciò da Underneath e con questo primo capitolo non sono rimasta per niente delusa, anzi. Ammetto che non mi aspettavo questa coppia come inizio, ma li hai resi davvero bene!
La frase d’apertura di Sakura fa già capire tutto, la trovo anche un po’ sensuale com’è giusto che sia in un’occasione del genere ma allo stesso tempo fredda, perché freddo (a livello di emozioni) è ciò che stanno per fare. Quindi perfetta.
La citazione di Sai è poetica e piena di significato, non so dove l’hai sentita o se l’hai inventata tu, in ogni caso la adoro.
Sei riuscito a renderli semplicemente loro, in un contesto un po’ più adulto (ammettiamolo, nell’anime una scena del genere purtroppo non ci sarebbe mai stata, e dico purtroppo perché mi piacerebbe che approfondissero di più le vicende romantiche; ci sono shipper compulsivi come me, poi c’è l’altro cinquanta percento del fandom che invece vorrebbe solo combattimenti fighi e sanguinosi. Sigh.) Sakura sembra alla ricerca di amore per colmare il vuoto della mancanza di Sasuke (andare da Naruto no vero? Secondo sigh), e non si rende conto di aver sbagliato finché Sai non le fa aprire gli occhi. Sai rimane dolce anche in una situazione del genere: sa quello che vuole ma soprattutto quello che non vuole, ossia un rapporto emozionalmente vuoto che non ha ragione di esistere (cioè, la ragione alla fine era che Sakura capisse) e cerca di non ferirla (avrebbe potuto dirle qualcosa di tagliente e farla sentire ancora peggio, invece è stato delicato in una maniera quasi dolce, senza discorsi complicati o che so altro: glielo dice e basta a suo modo, sincero, una sincerità che penso Sakura non si aspettasse, proprio perché pensava di poterlo “usare” senza opposizioni). A proposito di lui, sei stato bravo anche nel descriverlo fisicamente, usando poche parole ma chiare.
Ammetto che la reazione finale di Sakura mi ha sorpresa, perché credevo si sarebbe buttata più giù di così, sentendosi rifiutata per l’ennesima volta da qualcuno. È maturo invece da parte sua guardare al futuro e non lasciarsi condizionare in negativo da quello che è successo, anche se la sensazione di vergogna iniziale è inevitabile (al posto suo penso che non sarei mai più riuscita a guardare Sai negli occhi, almeno per una settimana, ahahah).
Ti esprimo una piccola perplessità, sotto forma di domanda perché non ne sono sicura: anche quando si intende una ragazza, ninja va al maschile? Il ninja/al ninja/un ninja, invece che la ninja/alla ninja/una ninja? Essendo nuova del fandom e dato che non avevo molta necessità di scrivere la parola ninja prima, te lo chiedo perché l’ho notato in una tua frase e forse è scorretto (non lo so). Immagino sia una scelta di stile, ma mi sembrava giusto farlo notare in ogni caso (perché personalmente avrei trovato più corretto il femminile, dimmi tu cosa ne pensi a riguardo, alla fine è solo una piccolezza, che non influisce affatto sul resto, infatti l’ho notata solo alla seconda lettura!)
Ho visto che la prossima OS della raccolta è una ShikaTema e wow non pensavo ne avessi scritta una, spero che al contrario di questa abbia un lieto fine a livello di coppia, ahahah. Sono davvero super curiosa!
Come prima recensione dopo tanto penso sia ok, dai!
Buona serata e alla prossima!~
– H.H
(Sì, è la mia “nuova” firma).

Recensore Junior
24/11/16, ore 00:10

Ciao, sono qui per la recensione che hai vinto ♥
Magari non ti farà piacere ricevere una recensione su Naruto perché se non sbaglio avevi deciso di allontanarti dalla categoria... ma ho visto questo capitolo con zero recensioni e mi sono chiesta perché, sia all'inizio che alla fine della lettura.
Leggendo questa storia mi sono chiesta l'età effettiva dei personaggi adolescenti e la città dove si svolge il tutto (forse Giappone, visto che c'è il dojo?), forse avrebbe arricchito il tutto, non so.
Tu parli di innocenza di Lee che si frantuma dopo che vede Choji buttarsi di sotto per dare un taglio alla sua vita, sono compagni del dojo ma per un motivo o per l'altro non hanno mai parlato, forse non era concesso durante gli allenamenti o forse per timidezza, in quanto Lee ha un lato più introverso nonostante la grinta che possiede.
Lo scenario mi ha fatto venire i brividi e non è solo l'argomento ma come hai gestito la narrazione, veramente cruda, sincera nello stile e ovviamente molto meticolosa, quasi minuziosa nella scena che dura effettivamente un attimo, forse una manciata di minuti.
È così triste vedere trattato il bullismo da parte degli adulti verso dei bambini per spronarli nella loro passione, considerando anche che probabilmente Choji era lì per un riscatto e per cambiare vita.
Poi l'omertà è assolutamente un male che distrugge molte persone e le logora col passare del tempo e mi ha fatto arrabbiare vedere che tutti gli adulti e gli allievi non avessero da fiatare per paura di punizioni o trasgredire, dico sul serio.
Qui era senza amici e probabilmente in casa non aveva quella serenità richiesta; penso che se non avesse incontrato Shikamaru (poco probabile nel manga comunque) sarebbe finito similmente con questo carattere spento e poco reattivo.
C'è anche un po' di autolesionismo e mi sono chiesta (troppe domande, me ne rendo conto) se fosse una ferita infertasi singolarmente come unico grande grido oppure fosse una cosa che capitasse sempre più spesso.
La corsa che fa Lee perché vuole il confronto e conoscere finalmente meglio il compagno mi ha lasciato col fiato sospeso e ho apprezzato molto il tono drammatico di come si incontrano i loro sguardi sul tetto e poi accada il gesto finale di Choji.
Ci sono molti temi delicati che arricchiscono l'introspezione specie del suicida e anche un po' di Rock Lee (dato che nel finale è detto che anche lui è/era preso di mira) e non credo siano lì per caso ma siano stati dosati per dare grande un'unicità di fondo alla storia e all'idea.
Poi leggendo ho provato un contrasto, cioè che in alcune frasi ho pensato che fosse necessario scrivere di più per capire a fondo mentre nelle successive pensavo che la spontaneità di come venivano dette alcune cose fosse sufficiente e narrativamente al punto giusto, non so perché.
Ho uno strano sensore e ci sono molte domande che ho fatto a me stessa per comprendere più completamente ma alla fine ho realizzato che sono piccoli approfondimenti che renderebbero corposa la storia e non so se sarebbe un bene.
Bella, mi ha lasciato tante cose dentro e sono contenta di questo, da lettrice assidua di generi vari, dimostra la tua poliedricità e penso dovresti buttarti sul noir, almeno per quanto riguarda i temi delicati: con un po' di informazione scriveresti cose carine e narrativamente belle.
Ti auguro buonanotte e complimenti per il coraggio nell'aver scritto queste fic.

liz

Recensore Master
28/09/16, ore 02:29

Eccomi qui per lo scambio a catena!
Prima di cominciare, io adoro le AU di Naruto (anche se non saprei spiegarti esattamente il motivo), per cui immaginati la mia gioia nel scoprire questa one-shot. Soprattutto perché ormai è sempre più raro trovare qualcuno che scriva ancora su questo fandom.
Ho scelto di recensire questo capitolo della raccolta perché tra tutti i personaggi che hai usato, i fratelli della Sabbia sono quelli che preferisco.
Ma la smetto di tergiversare, e inizio a commentare seriamente la storia.

Il tuo modo di scrivere mi ha subito incuriosito. Hai uno strano modo, anzi strano non è la parola più adatta... hai un particolarissimo modo, un modo tutto tuo di accostare spezzoni narrativi che parlano in concreto (che fanno concretamente avanzare l'azione della trama) a spezzoni invece fortemente metaforici e introspettivi. Lo trovo un modo di scrivere molto poetico, ma allo stesso tempo non astratto e non melenso. Lo ripeto ancora una volta, è particolare, personalizzato, e già il fatto che leggendo un tuo scritto io abbia trovato una traccia, un'impostazione diversa dal solito, ti fa onore. Vuol dire che hai trovato il tuo stile, e che sei sicuro delle parole che usi. Inoltre anche il lessico non è né troppo semplice e scontato, né troppo "machiavellico". È evidente un uso ragionato del linguaggio, e questo non appare né pomposo né banale. 
Ma lasciamo da parte il comparto tecnico e dedichiamoci agli aspetti più vivi della storia.

La caratterizzazione di Temari è abbastanza "spiegata", nel senso che non traspare solo dai suoi gesti, ma viene proprio messa per iscritto in diverse parti. E ovviamente è fedelissima. Credimi, non lo dico tanto per fare dei complimenti asettici. Non credo che Temari sia un personaggio semplicissimo da caratterizzare. A parte la testardaggine e la determinazione, che sono caratteri abbastanza emergenti della sua personalità, mi piace come tu abbia inserito altre sfumature, altri aspetti non immediati. Ti riporto alcuni spezzoni che, secondo me, contribuiscono a rendere la caratterizzazione di Temari ancor più profonda:

[...] che avrebbe penato la perdita di quel poco di lucidità rimastole di fronte alle difficoltà.
[...] sfiduciate e vuote nell’animo, un po’ quasi quanto lei.
[...] se avesse provato ad ascoltarsi di più e non essere troppo severa con il suo cuore.

Hai rievocato senza eccessi di crudezza eppure in modo piuttosto angosciante il terribile episodio che ha coinvolto la nostra protagonista. La parte che più mi ha dato i brividi è stato quel parallelismo involontario tra i tasti della macchinetta e i tasti del cellulare, e la rievocazione accidentale del passato. Soprattutto il momento che hai deciso di rievocare: un attimo di panico, una chiamata al cellulare, e l'inevitabile epilogo. Un particolare, quello della chiamata dell'ambulanza, che dà inoltre un tocco realistico al tutto. Non è un particolare scontato su cui soffermarsi, nel descrivere una situazione simile. Di solito ci si sforza di descrivere lo stato d'animo del personaggio pov, spesso ottenendo - secondo me - risultati insoddisfacenti. Invece in questo modo, mettendo da parte il turbine che passava per la testa di Temari in quel momento, e soffermandoti su una pura azione disperata (la chiamata dell'ambulanza) ottieni un effetto più dirompente, più tragico, più d'impatto. 

Per concludere, i pensieri di Shikamaru, i suoi buoni propositi riguardo Temari, sono di una semplicità e di una schiettezza disarmanti. 
Davvero, ci sono alcuni punti in cui ho amato tantissimo il soffermarsi su particolari apparentemente insignificanti di fronte alla tragedia: L’avrebbe portata a mangiare la zuppa al ristorantel’avrebbe portata al giardino botanico... piccoli passi per far sì che Temari possa riappropriarsi della sua vita.

È commovente vedere quanto Shikamaru pensi a Temari in modo del tutto altruistico, silenziosamente, discretamente, senza essere in nessun modo plateale. Credo che non potessi concludere in modo migliore questa oneshot con la presenza silenziosa di Shikamaru che veglia "da distante" sulla nostra protagonista, come fosse il suo angelo custode.

Sono davvero contenta di aver letto una storia su personaggi di cui solitamente non leggo mai. Si scoprono sempre nuovi approfondimenti.
E inoltre, se non si fosse capito, ho amato il background drammatico di questa AU.
Spero davvero di leggere presto qualcos'altro di tuo!
A presto!


Silvar

Recensore Junior
12/08/16, ore 18:00

Ciao Watashiwa, quanto tempo!!! Ti ricordi di me, vero (speeero)?
Sono tornata dopo quasi tre anni di distanza e mi sono detta di ritornare dalle persone con le quali interagivo nel sito e non, per vedere un po' i progressi, cambiamenti e nuovi aggiornamenti... e tu sembri esserci, quindi spero che magari mi risponderai :D
Ho notato che c'è questa raccolta nuova completa e quindi non potevo non fiondarmici... e caspita, che miglioramenti che hai fatto da tre anni a questa parte (per carità, eri bravo anche prima ma wow, ora è tutt'altra cosa e lo dico perché ho letto anche le altre one-shot della raccolta)!!
Ho deciso di recensire questa perché i personaggi sono quelli che mi colpiscono di più; ero indecisa più con la quarta e la seconda (sebbene il mio astio per il pairing), non la prima poiché Sakura mi sta sempre antipatica (giusto per essere buona)... non sono poi cambiata tanto coi gusti sui personaggi e pairing eheheh
La storia è fortemente drammatica e ci sta anche per il periodo olimpico che stiamo vivendo a prescindere (almeno, per ora che la sto leggendo), con la questione del doping e della droga che talvolta viene presa per questione di miglioramento ed emotivamente per non deludere nessuno, allenatori, amici, parenti, in una cultura asiatica come questa molto apprensiva e stretta per il destino di chi lotta per qualcosa di prezioso, tipo l'onore e l'orgoglio.
Bello vedere Hinata che per forza di cose sta in disparte e non riesce ad affrontare di peggio queste scoperte anche per via del suo inserimento netto nel clan e il rapporto tra i due che è quasi troppo parallelo e legato ad una distanza di sicurezza fatta di sguardi e considerazioni, per poi concludersi con quel gesto finale di Hinata che risulta amaro ma incredibilmente dolce, come il suo modo di essere... che strazio vedere Neji morire anche qui T^T
Mi è piaciuto tanto anche leggere quelle scritte che penso siano epitaffi (o al limite haiku forse, non me intendo molto) poiché c'è l'esplicitazione dei sentimenti, un qualcosa che comunque rimane personale e nascosto in quanto è solo di Hinata e Neji, un legame di sangue che è così vero e può aiutare a far amare la vita.
Bellissima, dallo stile, alla scrittura nitida e all'idea azzeccata, molto orientale e pensata come un orientale, con tutte le piccolezze che si mostrano da inizio fino alla conclusione.
Complimenti sinceri da una vecchia amica e spero di sentirti ancora ;D ciaoo!

LaRougeEnCiel

Recensore Veterano
23/08/15, ore 17:42

Ciao Watashiwa!
Allora, innanzitutto mi scuso per non essere passata al capitolo secondo, quanto invece avevo promesso di seguirti. No, aspetta, io in realtà sono passata al capitolo precedente... Ma diciamo che ho avuto un problema al computer - ossia si è bruscamente spento durante la mia sacra lettura - e sinceramente trovo traumatico dover rileggere da capo xD devo far passare un po' di tempo, altrimenti mi viene il nervoso e rischio di rompere tutto ciò che mi circonda. Tutto questo popò di roba per dirti che ci tengo tantissimo alla tua raccolta, e prima di diventare nonna passerò senz'altro anche al capitolo su Temari!
Comunque, ora veniamo a questa benedetta recensione. Qui abbiamo Ino! Mi aspettavo un personaggio maschile: fino ad ora sono state abbastanza protagoniste tre ragazze, ma pensandoci mi fa piacere che tu voglia ritrarre delle vicende che abbiano come argomento il sesso secondo il punto di vista femminile. Stavolta si parla di violenza: qualcosa che sembra essere capitato ad Ino come una sorta di punizione in seguito ad una vita a cui non ha dato abbastanza valore; si è comportata superficialmente, e come hai detto tu, non è trasparso il suo lato sensibile ed emotivo: il suo unico obbiettivo era apparire ed essere oggetto di contemplazione. Desiderava essere adorata, proprio come un oggetto; alla fine il suo desiderio si è senza dubbio avverato: è inevitabilmente diventata lo strumento di sfogo di persone senza nome e senza volto.
Mi è piaciuto tantissimo la dinamica con cui hai portato Ino alla sua fine. Sono davvero meravigliata! Piccolo applauso silenzioso da parte mia!
Leggo solo adesso le note (perché avevo voglia di recensire, eheh), e ti faccio i complimenti anche per la scelta della canzone! Nice one!
Per quanto riguarda l'appunto sulla caratterizzazione di Ino, hai fatto bene a specificare. D'altra parte però non hai avuto torto a ritrarla così: hai semplicemente descritto una realtà che circonda molte ragazze, ed anche molte persone in generale. L'estetica è stata rivoluzionata ed ha intaccato col tempo sia l'anima che le intenzioni dell'essere umano, e solo ora nel mondo ci si rende conto che questa serie di ossessioni non può che portare a danni irreparabili.
Oh, per il Rating, sì, ti consiglierei di alzarlo fino ad arancione. Non si sa mai! Meglio prevenire in questi casi. Il rosso forse è un po' troppo, ma l'arancione va più che bene. Fa conto che io l'avevo usato in una mia storia solo perché ho inserito la parola 'utero'... Okay, forse ero stata un po' troppo accorta...
Prima di chiudere questa mia montagna di cretinate, vorrei segnalarti alcuni errorini... Perdona la mia pignoleria, davvero! Ecco qui:
1) "continuamente solo gridi di animali vari"
Credo sia più corretto dire "grida"
2) "che qualcuno sarebbe aiutato a salvarla"
Questo mi sa che è soltanto un errore di distrazione.
Bene, ora concludo veramente. Ti faccio nuovamente i complimenti per ciò che stai portando avanti. Ho ancora il batticuore per la scena finale, giuro! È stata così poetica, ed allo stesso tempo ambigua, proprio come doveva essere.
Alla prossima, e buon lavoro per i prossimi capitoli!

Recensore Veterano
07/08/15, ore 16:00

Ciao Watashiwa!
Okay, suona un po' strano scrivere ciao io, ma lasciamo perdere e iniziamo una recensione il più decente possibile.
Innanzitutto, questa raccolta mi intriga molto! Effettivamente è la prima volta che leggo qualcosa di tuo, e mi dispiace di non averlo fatto prima... Cercherò di rimediare, perché ho adorato il tuo stile: trovo il modo con cui hai descritto questa One-shot molto pulito, accurato, e allo stesso tempo un po' cinico e crudo.
La vicenda che si svolge me l'ero immaginata anche io, tempo fa, appunto perché ho sempre pensato che a Sakura non sarebbe mai potuto essere indifferente il fatto che Sai somigliasse così tanto a Sasuke, senza tuttavia provocarle qualche desiderio o eccitamento. Se è successo ad Ino, probabilmente deve essere capitato anche a lei. In poche parole, mi congratulo con te per aver scritto questo momento che potrebbe benissimo essere successo.
I personaggi sono perfettamente caratterizzati, e mi stupisco ancora di come tu sia riuscita a mantenere così ben particolareggiato Sai; il leggero schiaffo sul braccio di Sakura, dato istintivamente per scostarla, è stato un gesto ben scelto. Mi ricorda molto una scena di Forrest Gump in cui Forrest, che in quanto a sentimenti è decisamente uguale a Sai, ha buttato a terra una tizia allo stesso modo! Okay, basta divagare, eheh.
È stato inoltre interessante leggere di questa Sakura che si dimostra davvero fragile [il che non è una gran novità . . .] e per non cadere nel baratro più profondo ed angusto si aggrappa ad un'immagine sfocata del viso di Sasuke, che ritrova nei lineamenti di Sai e sulla conta per potersi sentire viva e, penso [anzi, immagino lontanamente] un po' dominatrice su un uomo. Nella lettura sono riuscita a percepire tutto il suo rancore, la sua frustrazione, e la rabbia conseguente ad una sconfitta per l'orgoglio.
Ti segnalo un errorino di battitura, così puoi correggerlo; è nella terz'ultima riga:
"ma non si sarebbe mai arrese fino a quando..."
Beh, che altro dirti? Complimenti per questo primo capitolo; ci tengo molto a leggere i prossimi! Scrivi meravigliosamente, e la cura che riponi nell'introspezione dei personaggi è a dir poco eccezionale!
Ti auguro buon lavoro, alla prossima!