Recensioni per
Il Libro dell'inquietudine
di SherryVernet
Quel le sue profondità viscose ha un che di animalesco. |
Approvo forsennatamente le prime due righe; sono poetiche, magnifiche, dannatamente on point - i Generali appartengono al mare, in tutto e per tutto; ne sono parte integrante, l'oceano è la loro casa e li protegge tanto quanto loro lo proteggono. E Kanon è quello che più di tutti è oceano - come certe immagini nei documentari del Pacifico in cui si vede solo blu, blu e l'orizzonte - profondo, immenso, apparentemente infinito e vuoto, ma che nasconde segreti meravigliosi e terribili... ma quando i cieli si rannuvolano, è capace delle più grandi furie mai viste. |
Kanon è come il mare, più degli altri, lui che laggiù è arrivato per primo fingendosi qualcuno che non è e che la sua scaglia l'ha usurpata. È più relitto, più alla deriva, degli altri. Ha correnti più profonde che preparano tempesta sotto la calma apparente. È più pericoloso, perché è uno che la riva vuole solo affondarla. |
In fondo e in fondo son flutti e alghe marine e galeoni colati a picco dentro gli abissi multiformi. Calma apparente e poi il rombo della tempesta. Bello come descrivi Isaac e Theti, ma C. non apre loro (metaforicamente parlando) gli occhi. Li lascia almeno per un poco ai loro sogni e illusioni. Del resto, parafrasando Metastasio, sogni e favole io fingo delirando io vivo..e così loro. Inchini e a presto Jane |
Andiamo davvero di pari passo. |
Sembra quasi di vedere i pesci esposti nelle vasche dei negozi di animali. Quelli in cui entri, scegli la creatura - d'acqua dolce o salata, temperata o tropicale - e il commesso svogliato ti acchiappa la bestiola e te la mette in uno o più sacchetti di plastica. |
Quando si è sott'acqua il tempo smette di scorrere. Ci si ritrova avvolti in un mondo senza minuti, dove solo la luce del sole può scandire la differenza tra un giorno e l'altro - e a volte neanche quello. Le correnti possono essere un riferimento, se sono perenni o stagionali, ma bisogna conoscerle prima di potercisi districare. |
E torna il tema del coltivare il proprio giardino, anche in fondo al mare. Nonostante le acque e i sogni, tutti sognano di risorgere come fenici dalle ceneri tranne il Nostro. sogni mai più sognati, mai vissuti .. solo pensati, un pallido riflesso nello specchio.. Incisivo e superbo, like usual. Kisses Jane |
Ed eccolo che arriva, il promesso Dragone Marino! Le correnti trascineranno pure via anche i sogni (bella immagine), ma che sogni possono avere Caça e Kanon? Caça ha in testa una marea di sogni non suoi. I sogni di Kanon erano sogni innanzitutto per Saga. Perché Kanon si era affibbiato il ruolo di Saga, sognava di vivere la vita di Saga. Poi Saga l'ha tradito ed i suoi sogni sono diventati solo sogni di vendetta. In grande e cieca. Anneghi pure il mondo, allora. |
Mi sono ritrovata ad immaginare Caça quando ancora non era Generale che faceva la psicanalisi a chiunque avesse la (s)fortuna di parlargli, sondandogli la mente e cercando ogni più recondito desiderio, ogni più nascosta paura. Doveva essere alquanto inquietante averlo in giro... |
Una libertà minima e maschere di sabbia che si sfaldano .. Ma lui ritorna a mascherarsi come le onde è infinito.. Un poco mi ricorda Phoenix.. Buon capodanno J |
Stasera ti lascio una recensione breve breve, ché è tardi e sto cascando dal sonno... Perdonami! |
One acuta e perfetta che sintetizza il nostro.. Mi viene in mente Metastasio quando scriveva sogni e favole io fingo .. Delirando io vivo.. Mi pare calzante per questo pezzo a presto J |
Salve .. Ecco il mare e un fanciullo divino e ignaro... Molto belli entrambi e C. osserva .. Credo che oltre a vestir maschere sia un acuto e ironico osservatore del Re dei mari in fieri.. Wonderful J |
E niente, io trovo adorabile che Caça faccia da guardia a baby!Julian, che ancora si gode i giochi sulla spiaggia, ancora (?) incosciente di Poseidone dentro di lui... in fondo ha anche un senso, che quei sette, anche se fossero arrivati a scaglioni, non saranno mica rimasti sempre lì a girarsi i pollici mentre l'altro cresceva, nevvero? |