Recensioni per
Le rovine del monastero
di Old Fashioned

Questa storia ha ottenuto 70 recensioni.
Positive : 70
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
06/07/18, ore 22:29
Cap. 1:

Dunque dunque e ridunque... aaaaaah, cosa non mi piace di questa storia qua? Praticamente è il coronamento di un sogno ad occhi aperti: questo è un film horror scritto, porca miseria, è scritto pure da dio! Lo ritengo spettacolare perché ha una cosa che tutti i film horror anno e che non smetterà mai di stancarmi come si deve: i protagonisti sono degli imbecilli, e la maggior parte merita di morire in modo orribile e di non essere mai più e poi mai ricordato da nessuno.
Allora, abbiamo un piccolo plotone di soldati americani agli sgoccioli della seconda guerra mondiale, che si trovano presso una foresta tedesca con un nebbione che non vedevo dai tempi di Silent Hill. E tra le fronde morte e spoglie, al buio, s'innalza un monastero. Le rovine di un monastero, fatiscente. l'Immagine mi è arrivata così tetra che ho persino avuto i brividi. Comunque sia, in questo monastero, l'aria pare essere più terrificante, più mortale... e il giovane che vede le cose avverte tutti che forse è meglio alzare i tacchi e andare avanti perché in trincea si sta più al sicuro.
il sergente, allora, con fare austero 'd'accordo soldato, in marcia ragazzi! sto posto non piace nemmeno a me.'
fine della storia, tutti contenti, Bob e Brett adottano un figlio.
...
SEh. Il cazzo proprio: cos'ho detto sui personaggi intelligenti della storia? Ma si, accampiamoci in un per niente minaccioso monastero in mezzo ad una foresta del nulla.
Oh, e che cos'è questa, una croce dorata? Nel sotterraneo di un monastero? Prendiamola!
regola horror 143: se in un luogo inquietante c'è una croce tempestata di diamanti che nessuno a mai preso... ma lasciala lì, per dio!
che anche i fabbri... ma porca miseria, ma fatene una meno appariscente! Cristo, due bastoncini di legno ed era fatta! E nessuno s'incuriosiva e nessuno ci pensava di prenderla e scatenare il male.
Comunque sia DIO, Bob è uno stronzo: ok, comprendo che effettivamente se il mio migliore amico mi dicesse che mi ama in quel senso anche io ci rimarrei male, ma santo cielo, semplicemente si discute e si capsce che non ricambio e, nel peggiore dei casi, cammino con la schiena ben attaccata la muro.
La reazione di Bob mi sembra un po' esagerata, meh. Anni di amicizia mandati a puttane così...
Salgado, il traditore della patria, è comunque scomparso...
penso che però non si farà le donnine che vorrebbe tanto farsi...

- TONIGHT, WE REWIEW! -

Recensore Master
04/06/18, ore 19:37
Cap. 3:

Ed eccomi all'ultimo capitolo!
Ti confesso che ho iniziato a temere davvero che nessuno sarebbe uscito vivo ed è solo grazie alla tua bravura: farti affezionare a dei personaggi che sai che potrebbero non farcela non è una cosa da tutti.
La scena in cui Bob lancia la granata e si intravede, tra gli alberi, il profilo del mostro, mi ha dato i brividi. Mi sarà successo solo una volta, leggendo una storia, perciò, davvero, i miei complimenti. Tutta la descrizione è sembrato che succedesse al rallentatore, proprio come in un film, ed era come essere lì, mentre leggevo.
Mi è dispiaciuto un sacco per il povero Hadaway, perché già nei capitoli precedenti lo hai presentato come un ragazzo che farebbe di tutto per salvare Bob ed è quello che ha fatto, senza pensarci due volte. Ho trovato geniale il fatto che la croce fosse davvero un'arma e che quella dell'inscrizione non fosse solo una metafora.
Mi è parso di capire che Northrop fosse solo riluttante all'idea di ammettere che ricambiava Brett, giusto? In ogni caso, anche questo è in linea con la reazione che avrebbe potuto avere un soldato nella Seconda Guerra Mondiale, considerando che ancora oggi ci sono pregiudizi.
Ti ringrazio per avermela consigliata, mi è piaciuta davvero tantissimo! Spero di riuscire a leggere presto qualcos'altro di tuo!

Recensore Master
04/06/18, ore 19:26

Eccomi di nuovo!
Questo capitolo è stato una bomba (mi sono accorta solo ora della battuta scema involontaria). È abbastanza difficile trovare nella sezione qualcosa di così ben scritto, che non abbia paura di mostrare l'orrore. La descrizione dei resti del povero Salgado è cruda, proprio come dovrebbe esserlo per incutere un certo timore del mostro.
C'è una bella alternanza fra momenti più "calmi" e momenti di tensione, che si fanno sempre più frequenti man mano che i protagonisti si rendono conto di cosa sta succedendo effettivamente.
Proprio per questa tua bravura nelle descrizioni - e per la pignoleria che mi contraddistingue - invece di:
Si scatenò una breve colluttazione
Mi sarebbe piaciuto "vedere" cosa sia successo tra i due. Lo so, mi attacco a stupidaggini, ma hai dimostrato di saper scrivere situazioni diverse (dalle scene di terrore alle scene tra due amici-non tanto amici) e spesso i commenti mi hanno aiutata a migliorare, perciò voglio fare lo stesso con i miei.
Gestisci molto bene i diversi personaggi. Ti confesso che solitamente non mi oaice il narratore onniscente, ma qui è talmente ben utilizzato che risulta una vera e propria telecamera, che, di tanto in tanto, entra nella testa dei personaggi e ne prende il punto di vista. In una storia che tiene con il fiato sospeso e in cui ci sono spesso due gruppi separati, è un'ottima soluzione.
Al prossimo capitolo!

Recensore Master
04/06/18, ore 18:43
Cap. 1:

Ciao caro! Come promesso, eccomi qui!
Avevo già avuto modo di vedere la tua bravura con il genere horror ne "Il mistero del Nemo", ma qui, essendo una minilong, c'è più "spazio" e infatti abbiamo più tempo per conoscere i personaggi e il mistero che avvolge il monastero. Ci sono brividi, fruscii, strane sensazioni e, ovviamente, i più scettici che alzano le spalle. Mi è piaciuto questo iniziare piano piano, mostrando prima i personaggi.
Il gruppo mi sembra abbastanza eterogeneo. Anche qui, giochi un po' con i cliché degli horror, come il gruppo disperso in una foresta, mischiandoli a elementi del tutto originali, come la collocazione temporale e il fatto che il gruppo abbia una missione da compiere.
A prima vista, sembrerebbe un racconto corale, perché prende i punti di vista di diversi soldati, ognuno con una personalità e problemi diversi.
Ancora una volta, come ne "Il velo", c'è anche una scelta divertente per un nome: Goldstein.
Riesci a calarti nei personaggi molto bene, rispettando il periodo storico, la provenienza dall'ambiente militare e quindi diverse caratteristiche, come l'irriverenza, il sarcasmo e anche l'omofobia di quegli anni.
Sono curiosa di sapere come si evolverà, perché rovine più ladri di artefatti uguale guai sicuramente. Al prossimo capitolo!

Recensore Master
30/05/18, ore 15:33
Cap. 3:

Ciao carissimo, ^_^
recensione 3 di 3 per il contest Ramm-Eros.

Intanto ti segnalo le uniche sviste:
***Sembrava che gli sesse chiedendo scusa.*** - stesse
***Gli atri non replicarono.*** - altri

Che peccato che si conclude così! Speravo che si sarebbero salvati più soldati. Sai che c'era un dettaglio a cui non avevo dato importanza e invece ne aveva? Quella caspita di medaglietta... potevo indovinare che l'irlandese sarebbe sopravvissuto. Alla fine se penso che erano rimasti in tre e uno doveva sacrificarsi purtroppo per la coppietta non c'era nessuna speranza.
Bob è stato un idiota sì! Anche se in quel contesto non gli sembrava il caso di chiarire certe cose, quando aveva compreso di provare anche lui dei sentimenti per Brett - a maggior ragione che stavano morendo tutti uno dopo l'altro - avrebbe potuto fregarsene del possibile "scandalo". Ora immagino che passerà la vita a rimpiangere di essere stato così idiota con il suo amico. ^^

E' stata una lettura davvero entusiasmante. Alla prossima!

Recensore Master
30/05/18, ore 14:29

Quando Bob si accorge di provare un grande affetto per Brett "nonostante tutto", ho cominciato a sperare per quei due. Chissà... con te non si può mai indovinare come va a finire, chi resterà vivo e chi ci lascerà la pelle. Sarebbe bello che si salvassero tutti e due. ^^

***Per tutta risposta, Curtis estrasse la Colt e mise il colpo in canna. “Vediamo di fargli ciao, allora.”***
Però Curtis mi sta simpatico, in generale sembra più assennato, dipende anche dalla sua responsabilità di comandare gli altri però lui è proprio così di carattere. Tifo anche per lui, sperando che la creatura non faccia ciao per prima.

Intanto abbiamo capito in che genere di guaio sono andati a cacciarsi: la curiosità e l'avidità del caro estinto Goldstein la pagheranno cara loro stessi.
Non ricordo chi c'era con lui quando portò via la croce, Brett? Spetta a lui capire che la croce è l'arma per sconfiggere il mostro. Mi aspetto che se non lui almeno l'irlandese ci arrivi. E ora vado dritta all'ultimo capitolo.

Questa è la seconda recensione premio di tre per il contest Ramm-Eros. ^^

Recensore Master
30/05/18, ore 12:23
Cap. 1:

Ciao! Passo per lasciarti le recensioni premio. Te ne spettano tre e le lascio a questi tre capitoli.

Beh, quanti bei soldati. E come tutti gli americani che si rispettino, sono irriverenti e ogni gesto che compiono è per la preoccupazione di dimostrare qualcosa, a cominciare dal proprio valore di "uomini" (= di soldati e di maschi).

“Ehi, qui c'è un buco.”
Il sergente si voltò nella sua direzione. “Che genere di buco?”
“Per terra, grosso, con una scala che va giù. Magari stanotte riusciamo a dormire al coperto.”

Invece al posto loro mi sarei sentita veramente in trappola! Scommetto che questa è la prima delle pessime idee del gruppetto: una volta entrato in un buco, in caso di pericolo come ci esci? E' la versione alternativa di quando nei film per salvarsi vanno fino in cima a un edificio, più è alto e più sembra obbligatorio vedere la fuga verso l'alto come unica possibile: ma una volta in cima poi come scendono?

Ti ho mai detto quanto mi piace il tuo umorismo nelle storie che sembrano film anni ottanta? stavolta hai chiamato Goldstein quello che per l'oro si venderebbe anche la madre, è l'unico invasato che rischia di far fare una brutta fine agli altri e per ultimo anche a se stesso. Di solito quelli come lui crepano per ultimi dopo che hanno ben assimilato la lezione di vita. Naturalmente faccio comunque il tifo per tutti loro, e per l'amcizia tra Bob e Brett. E' normale che l'altro si fosse offeso, fino a qualche decennio fa essere omosessuali era disonorevole per un soldato, chissà quanto si è sentito umiliato quello che si è sentito rivolgere la dichiarazione d'amore! C'è da apprezzare il coraggio di aver detto la verità, ma chissà quando l'altro riuscirà a capirlo.

Mi piace che ogni soldato ha la sua caratterizzazione, in questo modo li immaginiamo tutti bene e visto come hai reso tutto interessante ora potrei anche stare un po' senza leggere il seguito e senza rovinarmi l'atmosfera. Oggi però ho tempo quindi proseguo subito. ^^

Recensore Master
02/05/18, ore 20:27
Cap. 3:

Recensione premio del contest "Sette colori per sette peccati" indetto da missredlights sul forum di EFP

Ma scherziamo? Mi fai morire Brett! Brett!? Io e lui ormai eravamo entrati in sintonia, mi era entrato dentro e tu lo fai morire così? Ok che è morto da eroe, ma sacrificare Colin, invece?
Alla fine, di tutta questa storia, mi sono ritrovata con la pelle d'oca, un'angoscia e una tristezza infinita. Mi hai saputo trasmettere ogni parola, ogni sentimento che provavano quei commilitoni.
Grazie mille per avermi trasmesso emozioni!
missredlights

Questa recensione fa parte del 10.000 Recensioni in un anno indetto dal Giardino di EFP

Recensore Master
02/05/18, ore 19:47

Recensione premio del contest "Sette colori per sette peccati" indetto da missredlights sul forum di EFP

Io fossi stata in loro:
- non avrei mai preso la croce.
- non mi sarei mai e poi mai avventurata in quel monastero.
- sarei morta per prima, sicuramente!
Mi hai messo un'ansia addosso che non ne hai idea! Mi sembra di avere il fiato sul collo della "cosa" che sta facendo fuori, uno per uno, tutti quanti. Colin è l'unico alla quale dovevano dare ascolto e invece, poveraccio, viene denigrato.
Mi ha un po' stupito il pensiero di Bob, dopo quello che è successo con Brett, mentre per Jacob mi duole ammetterlo ma se l'è cercata, visto che è tutta colpa sua se quella cosa è in circolo.
Al prossimo capitolo!
missredlights

Questa recensione fa parte del 10.000 Recensioni in un anno indetto dal Giardino di EFP

Recensore Master
02/05/18, ore 19:15
Cap. 1:

Recensione premio del contest "Sette coori per sette peccati" indetto da missredlights sul forum di EFP

Devo dire che il titolo era un biglietto da visita molto accattivante che mi ha fatto dire "Ok, leggo questa".
Devo dire che non me ne sono pentita per niente!
Trama avvincente, hai saputo destreggiarti fra molti personaggi, delineandoli perfettamente caratterialmente e la trama... poi!
Ma come ti vengono in mente certe trame così avvincenti? Davvero i miei complimenti!
Adesso non mi resta che continuare a leggere per capire che fine ha fatto Salgado e in che guaio si sono cacciati gli altri!

Questa recensione fa parte del 10.000 Recensioni in un anno indetto dal Giardino di EFP

Nuovo recensore
05/02/18, ore 12:13
Cap. 3:

Però, non è giusto!! Mi ammazzi tutte le coppie che amo. Sono triste e tremante di paura. Io poi ci credo a queste cose inspiegabili e sono come Colin, me la faccio sotto dalla fifa. In ogni caso ho apprezzato questa storia, come tutte le tue altre per la descrizione degli eventi e l'ambientazione storica, nonché per la trama. Come scrittore mi ricordi tantissimo i romanzi che ho letto di Ken Follett.
(Recensione modificata il 05/02/2018 - 12:14 pm)

Recensore Master
24/09/17, ore 20:18
Cap. 1:

(Segnalazione indirizzata all'amministrazione per l'inserimento della storia tra le scelte)
Questa narrazione spicca tra le tante di questo sito per coerenza interna, rappresentazione dei personaggi, correttezza e verosimiglianza storica, capacità di suscitare e mantenere la suspence. L'autore ha saputo introdurre il lettore nell'universo narrato con immediatezza e precisione: già dalle prime righe, si entra subito nel vivo della vicenda. Lo scenario e l'atmosfera del racconto sono resi in modo coinvolgente e interessante: si respira una forte angoscia, si ha la sensazione di essere rapiti da queste nebbie, di avvertire il gelo e l'odore nauseante della putrefazione. I personaggi del giovane soldato sensitivo e dell'innamorato respinto (Hadaway) sono ben delineati e in grado di suscitare empatia nel lettore. Soprattutto la figura di Hadaway è resa con profondità e delicatezza d'animo, e diventa a sua volta motivo per introdurre nel racconto, al di là della vicenda puramente horror, un aspetto di introspezione e riflessione. La narrazione è in grado, come ho detto, di suscitare e mantenere viva la tensione: si legge d'un fiato, appassionandosi alla vicenda e alle singole caratterizzazioni dei personaggi, che hanno tutte le carte in regola per poter essere sviluppati in un contesto più ampio (romanzo o racconto lungo) e diventare indimenticabili. Dal punto di vista dell'italiano, la narrazione è resa in maniera scorrevole e senza errori di sintassi. L'autore sa scrivere, ha un talento che gli auguro di continuare a coltivare e mettere alla prova, per la felicità sua e di chi avrà la gioia di leggerlo.
(Recensione modificata il 08/10/2017 - 10:05 pm)

Nuovo recensore
02/09/17, ore 22:52
Cap. 3:

Eccomi per l'ultimo capitolo, scusa i tempi biblici XD

Credo di averlo già sottolineato, ma l'atmosfera della storia mi piace moltissimo, specialmente arrivati a questo punto; l'impossibilità d'andarsene dal bosco, la cosa che attende soltanto un'altra vittima, la tensione dei protagonisti. La sensazione di orrore ne trae moltissimo, complimenti :)
Complimenti anche per quanto riguarda il mostro! La scena in cui l'esplosione ne mette in risalto la figura è stata molto bella da leggere, l'aspetto della creatura è molto originale e demoniaco, mi ero figurato un licantropo classico (sarà per i ringhi :p) è stata una bella sorpresa!
Orchestrata benissimo anche la risoluzione del combattimento con il mostro e la toccante scena finale.
Rinnovo i complimenti anche per quanto riguarda il realismo dei personaggi e del setting storico, non è per nulla facile riuscirci così bene.

Un'ottima storia, ancora complimenti :D

Nuovo recensore
17/08/17, ore 15:20

Eccomi per il secondo capitoo, fortunatamente un viaggio in treno è una buona occasione per recuerare letture e scrivere commenti :)
Vero che l'ho già fatto presente nel precedente commento, ma anche qui mi piace molto la caratterizzazione dei personaggi della tua storia. Appartengono davvero al proprio tempo, non danno alcuna sensazione di fuori posto e tutti gli accenni storici che si possono leggere attraverso le loro bocche danno ancora più realismo al gruppo.
Allo stesso modo, sono molto ben orchestrate le scene di tensione, il mistero e l'ansia che i personaggi trasmettono nel loro proseguire in quelle vicende decisamente inquietanti è resa benissimo. Ottima idea far propendere per l'orso e mano a mano che proseguono nella "caccia" il numero di eventi inquietanti e inspiegabili aumenta.
Ottimo lavoro :D a presto!

Nuovo recensore
16/08/17, ore 15:18
Cap. 1:

Eccomi!
È stata davvero dura scegliere una delle tue tantissime storie. Noto che le ambientazioni storiche ti piacciono molto :D ho optato per questa interessantissima storia. L'ambientazione mi piace moltissimo e riesci a infondere molto bene l'idea del luogo, isolato, antico e nebbioso (e assolutamente inquietante... però effettivamente preferibile ad altri posti se ci si trova in guerra e in territorio nemico).
Colpiscono tanto la faccenda della tomba nel sotterraneo, che mi fa pensare non ci sia stata alcuna diserzione nella squadra ;) (l'atmosfera è fantastica, mi ricorda il libro "La fortezza" di Wilson) sia le relazione tra i personaggi, compresa la delicata faccenda tra Bob e Brett, molto, molto verosimile considerato il periodo.
A (spero) presto per il commento sul secondo capitolo!