Cara IrishMarti,
Per prima cosa, ti chiedo di perdonarmi per l’incredibile ritardo: ti avevo detto che avrei commentato questa KuroKen, eppure prima di farlo ho aspettato così tanto tempo che non mi sorprenderei se te ne fossi completamente dimenticata! Purtroppo in questi giorni sono stata molto impegnata con lo studio e non ho avuto molto tempo per aprire EFP, tanto che anche l’unica storia che avrei dovuto aggiornare a fine agosto ha avuto il suo nuovo capitolo solo una settimana fa… Ma oggi ho deciso di prendermi questa ora per rimettermi un po’ in pari con il fandom, quindi eccomi qui a lasciarti una recensione che ti avevo promesso tanti giorni fa e che faremo finta da ora in poi sia stata lasciata praticamente subito dopo, così da non farmi sentire troppo in colpa. ♡ (…)
Allora, inizio col dire che io di fanfiction ormai non ne leggo moltissime: sarà che sono una persona ormai di una certa età (?), sarà che ho veramente poco tempo a disposizione, sarà che hanno un po’ perso attrattiva ai miei occhi, fatto sta che non sono proprio un’assidua frequentatrice dei vari fandom di EFP. Se c’è però una certezza (??) in questa vita, è che mi ritroverai sempre a commentare KuroKen adorabili. Perché questa piattaforma non ne ha molte e spesso non sono comunque abbastanza apprezzate dai più, il ché mi fa un po’ piangere dentro. Vedo che fortunatamente in questa raccolta di one-shot non è successo, e vedo con altrettanto piacere che la KuroKen ha un sacco di recensioni rispetto alla media (!!!), ma questo non mi fermerà dal commentare comunque la storia, perché è giusto e perché è importante. Tra l’altro, ho scritto un sacco ma non ho ancora detto molto, il ché è decisamente tipico di me. Tu non puoi saperlo se sei nuova del fandom, ma di solito io lascio recensioni abbastanza lunghe se la storia mi è piaciuta… Solo con l’effetto collaterale che una parte della recensione è fondamentalmente io che parlo di cose che vorrei dire all’autore e che non sono strettamente inerenti con la fanfiction stessa. (…)
… Ma è giunto il momento di recensire la storia, veramente.
Allora! Se posso fare un appunto, mi trovo ad essere un po’ intristita per la lunghezza di questa one-shot. Per quanto siamo d’accordo che Kuroo e Kenma siano due personaggi che si spieghino più nei gesti che nelle parole, e per quanto siamo assolutamente altrettanto d’accordo che questa loro relazione sia perfetta così com’è e che non vada cambiata per niente al mondo, il mio animo avido di KuroKen si è trovato un po’ destabilizzato alla fine, quando sono arrivata ai ringraziamenti decisamente troppo presto e mi sono ritrovata con un groppone in gola al gusto di “ma come, di già?”. Perché non puoi lasciarci così, IrishMarti! Era tutto appena iniziato, era tutto bellissimo e delicatissimo, e non riesco ad accettare che possa essere finito tutto con così tanta velocità perché io di loro avrei voluto leggere ancora, ed ancora, ed ancora!
Ho apprezzato molto il modo in cui, ancora nuova alla serie (da quanto ho capito, almeno!), tu sia comunque riuscita a caratterizzare molto bene ed attraverso semplici e piccoli gesti le personalità complementari di Kuroo e Kenma: Kenma, nella delicatezza e nella morbidezza delle sue piccole azioni, che trova nel raggomitolarsi accanto ad un caldo Kuroo la risposta al ghiaccio impervio che raffredda l’estremità del suo corpo e ne fa piegare le dita dei piedi in un gesto istintivo ed irrazionale. E poi Kuroo che segue, silenziosamente e con la giusta leggerezza, quei fili di grano che scivolano di ciocca in ciocca tra le sue dita lunghe e grandi, carezzandolo quasi fosse un gattino domestico che si stia coccolando in un momento di tempo libero. Tra loro vi è un silenzio che scalda, più che raffreddare come solitamente la mancanza di parole farebbe, e che agisce come una coperta afona che li racchiude nella loro bolla di felicità e di intimità regalata da uno spazio chiuso e sicuro, in una casa che li ha visti crescere e diventare amici ed amanti: perché Kuroo e Kenma non sono una coppia da grandi manifestazioni, assolutamente. La conoscenza decennale, l’essere cresciuti insieme, l’aver creato un legame nel tempo e con costanza ha fatto in modo che abbiano perso velocemente quella nota di passionale rincorsa che è propria delle relazioni appena nate, sostituendola così con una degna di una storia ormai consolidata e pregna di amore e certezze. Perché insomma, parliamoci chiaro: difficilmente riusciremmo a trovare, se lo cercassimo davvero, un periodo ove gli occhi scuri di Kuroo non abbiano cercato quelli ambrati di Kenma, che sia per amicizia o per altro. Ed allo stesso modo difficilmente nel trovarli esso li vedrebbe, seppure magari incerti e riservati, già alla ricerca dei suoi.
E quel bacio che si regalano l’un l’altro è semplicemente l’apoteosi di questa ricerca costante: perché sono già lì e non hanno bisogno di ritrovarsi lontano, oltre angoli fatti di dubbi e di domande inespresse: sono lì, lo sono da anni, e basta quel tocco labbra contro labbra e quel leggero schiudersi di esse per esprimerlo al meglio.
Nessuna parola, nessuna frase di troppo. In questa fanfiction nessuno dei due parla, eppure è tutto talmente chiaro che le parole stesse divengono solo un plus inefficace ed evitabile. E se sono le labbra che si cercano ad essere un veicolo valente per esprimere tutto questo, è altrettanto valente un leggero irrigidimento della mandibola di Kenma per far capire a Kuroo come per il più giovane sia arrivato il momento di riposare e di chiudere quegli occhi da gatto per un po’.
Ed allora sono solo un insieme di movimenti, un insinuarsi della gamba tra quella dell’altro, un avvicinamento progressivo mentre sdraiati ed un leggero bacio sul collo necessari per darsi quella buonanotte che pare echeggiare tra le mura della piccola stanza con la stessa dolcezza di tutte le altre piccole gesta fatte in serata.
Perché è “una di quelle sere”, e non c’è da dire molto altro.
Una delle sere preferite da Kenma e da Kuroo, forse.
Sicuramente, una di quelle preferite da noi che apprezziamo la coppia. ♡
Grazie mille per questa one-shot!
(E perdona eventuali errori, ho scritto piuttosto di getto!)
Nanas |