Ehi,

Non so se sei ancora da queste parti o meno, ma ieri mi sono imbattuta nella tua storia.
L’ho iniziata e finita.

Mi piace che finalmente qualcuno abbia raccontato il lato della storia di cui nessuno parla mai.
Quel lato che si nasconde come le briciole di una vita sotto al tappeto.
Quello più crudo, duro e maledettamente reale tanto quanto lontano.
E sei riuscita a raccontarlo, a descriverlo in modo impeccabile.

L’ Amore non è sempre rosa e fiori.
Non sempre inizia con un’ uscita fugace e termina con la coppia felicemente sposata.
Quella è finzione, non è reale.

La vita è molto altro.
Le persone sono molto altro
C’è davvero un mondo intero sotto quel tappeto, ma pochi hanno il coraggio di scoprirlo.

Complimenti perché hai fatto in modo di far vedere che non è sempre tutto bianco o nero.
Bene o male.
Ci sono molteplici sfumatura nel mezzo.
Bisogna solo essere capaci di coglierle.

Non so se capiti ancora da queste parti.
Io ci capito nei periodi di insonnia.
Ieri tu hai alleviato la mia.
Grazie.

C.

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(Segnalazione indirizzata all'amministrazione per l'inserimento della storia tra le scelte)
Solo una parola: DEVASTANTE.
In ogni accessione del suo significato.
Per la storia, per il modo di narrare; per la ricerca della parola perfetta; per lo stile unico,crudo e vero; per l'accostamento e la scelta della musica... Ma soprattutto per le emozioni potenti e DEVASTANTI che sono arrivate puntualmente in ogni capitolo.
Emozioni trattenute, sussurrate ed urlate. Sono arrivate tutte in un modo che è difficile descrivere e per questo mi sono trattenuta dal recensire ogni capitolo. Emozioni trattenute nelle viscere come le protagoniste, sussurate ed infine urlate. Non ti sei mai risparmiata nei dettagli, hai fatto emergere tutto sulla superficie. Ci hai permesso di sentirle e toccarle appieno.
Ho avuto il respiro in gola non so per quanti momenti in tutta questa immersione, ho respirato a fatica dopo...e se io sono stata in questo stato non oso immaginare il tuo mentre mettevi a nudo le protagoniste e te stessa. Tremo al pensiero.
Sei stata magistrale e hai superato di gran lunga quello che era il mio scrittore preferito, Baricco, che come te è crudo nelle sue opere. Ora sei tu.
Riguardo il finale della storia posso dirti che per me il lieto finale c'è stato, perché, in un modo o nell'altro, sono riuscite finalmente a viversi, ad "accettare" in qualche modo loro stesse, ad accogliersi. Sono state la cura per loro stesse. Quelle quattro lettere per Lexa erano inevitabili visto la vita che ha condotto, è riuscita nel suo intento ma al contempo è rinata permettendosi, anche se per un tempo non quantificabile, di riempirsi e concedersi alla gentilezza che non sapeva cosa fosse e pensava di non meritare.
È stato un lieto fine nonostante tutto.

Ps. Non so se mai leggerai questa recensione visto che sono passati diversi anni dalla pubblicazione, ma ci tenevo a lasciarti il mio pensiero visto sei riuscita a toccare la mia anima (ma non solo la mia). Sei un anima speciale tu, davvero. GRAZIE. Grazie per tutto.
Spero di riuscire ad avere ancora qualcosa di tuo, a presto.

Solo una parola: DEVASTANTE.
In ogni accessione del suo significato.
Per la storia, per il modo di narrare; per la ricerca della parola perfetta; per lo stile unico,crudo e vero; per l'accostamento e la scelta della musica... Ma soprattutto per le emozioni potenti e DEVASTANTI che sono arrivate puntualmente in ogni capitolo.
Emozioni trattenute, sussurrate ed urlate. Sono arrivate tutte in un modo che è difficile descrivere e per questo mi sono trattenuta dal recensire ogni capitolo. Emozioni trattenute nelle viscere come le protagoniste, sussurate ed infine urlate. Non ti sei mai risparmiata nei dettagli, hai fatto emergere tutto sulla superficie. Ci hai permesso di sentirle e toccarle appieno.
Ho avuto il respiro in gola non so per quanti momenti in tutta questa immersione, ho respirato a fatica dopo...e se io sono stata in questo stato non oso immaginare il tuo mentre mettevi a nudo le protagoniste e te stessa. Tremo al pensiero.
Sei stata magistrale e hai superato di gran lunga quello che era il mio scrittore preferito, Baricco, che come te è crudo nelle sue opere. Ora sei tu.
Riguardo il finale della storia posso dirti che per me il lieto finale c'è stato, perché, in un modo o nell'altro, sono riuscite finalmente a viversi, ad "accettare" in qualche modo loro stesse, ad accogliersi. Sono state la cura per loro stesse. Quelle quattro lettere per Lexa erano inevitabili visto la vita che ha condotto, è riuscita nel suo intento ma al contempo è rinata permettendosi, anche se per un tempo non quantificabile, di riempirsi e concedersi alla gentilezza che non sapeva cosa fosse e pensava di non meritare.
È stato un lieto fine nonostante tutto.

Ps. Non so se mai leggerai questa recensione visto che sono passati diversi anni dalla pubblicazione, ma ci tenevo a lasciarti il mio pensiero visto sei riuscita a toccare la mia anima (ma non solo la mia). Sei un anima speciale tu, davvero. GRAZIE. Grazie per tutto.
Spero di riuscire ad avere ancora qualcosa di tuo, a presto.

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Wow. Intenso.
Non ho altro da aggiungere.
W. O. W

Ho scoperto The 100 da poco, molto poco, in un momento molto particolare della mia vita. Pandemia e malattia si sono mischiate fra loro, facendomi ricredere su tutto e spingendomi a chiedere un senso, a cercare un appiglio.
In The 100 ci sono molti temi diversi, tra cui il dolore, il suo senso e la necessità di vivere, differente dal mero sopravvivere. Ecco, penso che la tua storia (chiamarla fanfiction è riduttivo) parta da questi due temi. C’è il dolore, quello di Clarke per la morte di suo padre e quello di Lexa, più viscerale, umano. “Non c’è mai stato niente” dice a un certo punto. Il suo è un dolore umano, di chi si scontra con la vita, di chi si rende conto di avere tutto e niente al tempo stesso, perché è così. Abbiamo tutto, ma allo stesso tempo niente. Entrambe cercano di sopravvivere in qualche modo. Con la droga, con il sesso, con il lavoro. Entrambe vorrebbero solo vivere, anche se dimostrano il contrario. Lexa non sa spegnersi da sola. Lexa va da Clarke, le chiede “spegnimi”, ma sa (o spera) che lei non lo farà mai.
Quando ho iniziato a leggere, pensavo fosse una storia di autodistruzione e, in effetti, lo è. Almeno fino alla morte di Anya. Da lì in poi, si apre il sipario e ci si presenta una storia di salvezza, di scelta. Perché sì, ognuno si salva da solo, nessuno può salvarci da noi stessi e al nostro posto. Eppure, al tempo stesso, ci aggrappiamo disperatamente a chi intravediamo possa aiutarci ad uscire dal fango che ci travolge e nel quale, spesso e volentieri, ci tuffiamo proprio di nostra volontà.
Non so se leggerai mai questa recensione, vedo che la storia è di qualche anno fa, ma ci tenevo a scriverti per ringraziarti. Questo scritto è stato uno schiaffo in faccia per me, duro e necessario. Spero che, come Lexa, anche io riesca a trovare il coraggio di andare e di restare da una mia Clarke, in un appartamento al quindicesimo piano

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Questa dovrebbe essere una recensione, i miei pensieri resi pubblici e impressi nero su bianco..ma non ci sono parole per descrivere la moltitudine di emozioni e sensazioni che provo! Ho riso e ho pianto leggendo questa storia tutta d'un fiato, questa storia che mi è entrata dentro e mi ha sconvolta nel profondo: per i contenuti, per i personaggi, per gli avvenimenti e per come li hai descritti. HAI UN DONO, lasciatelo dire. Un finale straziante e positivo allo stesso tempo, due anime rotte che nella morte ricominciano a vivere e a godersi l'amore puro e incondizionato finché potranno... Un finale che lascia comunque l'amaro in bocca perché si sa, cerchiamo sempre il lieto fine. Ma in un certo senso, le due protagoniste forse lo hanno trovato.
Non so se leggerai questa recensione visto il ritardo con cui arriva rispetto alla pubblicazione della storia, ma posso solo dirti complimenti e....GRAZIE

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Due teli di plastica. 
Quelli accartocciati dell'ultimo pacchetto di fazzoletti che ho lasciato vicino al computer. 
Lacrime amare, certo, ma lacrime per aver trovato veramente qualcuno che sa scrivere le emozioni, se un insegnante di italiano leggesse le mie parole, probabilmente mi ritirerebbe il diploma di maturita, perché le emozioni non si possono scrivere. Eppure tu l'hai fatto. Non solo le hai scritte, le hai anche create dentro ogni lettore.
La tua scrittura è incredibile. Il genere introspettivo traspare in ogni capitolo, ed è talmente perfetto che ci permette di provare le stesse cose scritte su questo schermo bianco, entrare profondamente in connessione con il personaggio, immaginare alla perfezione ciò che hai voluto farci vedere, come in un film in cui le immagini sono un po' tue e un po' nostre. 
La scelta delle singole parole per descrivere un preciso momento è accurata, pazzesca e allo stesso tempo naturale. Sai cosa vuoi dire, lo urli attraverso ogni frase, ogni attenzione alla punteggiatura, alle spaziature.
E le scelte musicali? Perfette, emozionali, sono quello che vuoi sentire leggendo quelle precise parole. Mi hai fatto conoscere molti artisti e pezzi che non avevo mai sentito, ma molto spesso mi hai quasi letto nel pensiero con molte delle tue scelte musicali per quel determinato momento. Splendido.  
Semplicemente splendido. 
Complimenti! 
(Recensione modificata il 07/11/2019 - 03:46 pm)

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Sono al diciottesimo capitolo, ma già dal primo amo questa storia, questa scrittura, questa emozione.

Il tuo stile è qualcosa di speciale, profondo, introverso e per questo unico.
La scelta degli abbinamenti musicali è superba, la descrizione delle scene, qualsiasi esse siano, è semplicemente perfetta.

Complimenti, continuerò a divorare questa storia come ho fatto per tutti questi diciotto capitoli!

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.... E subito dopo aver letto la fine di questa incredibile storia... ho lasciato che una inondazione di pianto sì diffondesse dalla mia anima, dal mio cuore forse un po' simile a quello di Clarke o di Lexa, non so... Ma le tue parole hanno trovato qualcosa dentro di me ed ora non riesco a smettere di farla uscire in forma liquida. Ma è un qualcosa che mi fa sentire più viva, più vera, come se potessi lasciare andare qualche freno, qualche blocco verso la vita... anche se ancora non so come ricostruirla... Scusa la confessione ma era solo per farti capire quanto le tue parole mi hanno coinvolto e fatto emozionare. Grazie per tutto. Fiorenza

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Questa storia mi ha spiazzato, mi ha sconvolta, mi ha fatto ridere e mi ha fatto piangere.. quando tutto sembrava andare bene c'era sempre qualcosa che le faceva tornare indietro .. ma alla fine forse l'amore e riuscito a vincere..

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Quando ho letto la storia di Clarke nel capitolo 49 ho pensato per prima cosa a collegare i pezzi di quello a cui prima non sarei potuta arrivare, subito dopo ho realizzato quanti dettagli potevo aver scordato in una così lunga storia, quindi l'ho riletta da capo, volevo rifarlo conoscendo il finale. Come uno di quei film che devi vedere più di una volta per capire davvero e ogni volta cambiano significato. Ho anche fatto più attenzione allo stile di scrittura, hai un modo particolare di girare in torno all'oggetto e ai concetti che ti porta a comporre il ragionamento un pezzetto alla volta, per poi realizzare da lontalo l'effetto nella storia. Tutti i dettagli e il buon vocabolario sono apprezzatissimi, ti giuro che penso di aver letto libri pubblicati scritti peggio. La prima volta la fine mi ha lasciato una nostalgia pazzesca, ho pensato che io non sarei in grado di accettare di non avere il controllo della mia vita, passarei il tempo che mi rimane a inseguire un motivo, una frustrazione costante. Ora che l'ho riletto non lo so, apprezzo sempre di più i personaggi, ma mi lascia un po' l'amaro in bocca il finale. È comunque una recensione più che positiva, adoro il concetto dei due teli di plastica nella testa di Clarke, sei riuscita a renderlo davvero bene, spero che tu sia molto soddisfatta del tuo lavoro. Dal tuo punto di vista Clarke e Lexa hanno avuto lieto fine?

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Ho letto tutto d'un fiato i tuoi 50 capitoli...MAGNIFICAMENTE DECADENTE.
Ho adorato il tuo stile narrativo che ha animato nella mia mente ogni scena, ogni parola. Ho amato i deliri perversi e tormentati di Lexa, ho condiviso la confusione di Clarke, e l'immagine di quei 2 teli di plastica ormai rimbomba costantemente nella mia testa. Ho trattenuto il fiato milioni di volte. Avrei voluto lasciare un commento sotto ogni capitolo, ma ho preferito arrivare alla fine per apprezzare la grandezza e la bellezza estrema della tua storia.
Ti ringrazio per l'immenso dono che ci hai offerto in un modo che ancora stento a credere. Grazie per l'eloquenza, la ricercatezza del lessico, mai volgare ma estremamente erotico. Grazie per le immagini che hai meticolosamente costruito nella mia testa con descrizioni al dettaglio e affiancamenti ossimorici da maestro e inevitabile è stato per me "naufragar dolce in questo mar".
Grazie per i dettagli tecnici sulla regia, sul cinema,sull'anatomia,sulla fisica e sulla chimica, grazie per ogni spiegazione e per ogni punto interrogativo che hai fatto sorgere nella mia testa e che hai poi sapientemente dissipato con risposte disseminate qua è la nel righe successive o in quelle precedenti che ho dovuto rileggere più volte per collegare i diversi punti del puzzlet.
grazie infinite per questa Clarke e questa Lexa, nell'impossibilità estrema di viversi il loro amore, che nonostante tutto Esiste a prescindere del tempo, dello spazio e della serie.
Grazie infinitamente, è stato un onore poter leggere la tua storia.
Con affetto incondizionato e profonda stima, spero di leggerti ancora nel frattempo lascio sedimentare ciò che mi ha smosso questa storia.
Ciao.

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Meraviglioso capitolo, come tutta la storia del resto. sai scrivere come pochi. Ti faccio i miei più sentiti complimenti e mi auguro che tu voglia continuare con qualcosa di originale. Mi farebbe piacere leggerti ancora.
Un abbraccio.
Padi

Ero in dubbio se recensire o meno questa "storia", la virgoletto perchè è un termine davvero riduttivo per racchiudere e riassumere quello che sto leggendo con un anno di ritardo. Ed è proprio questo ritardo che mi faceva esitare, ma alla fine mi rendo conto che scrivo più per me che non per te che hai generato questo racconto. La tua è una storia veramente traditrice, ti si insinua nel cervello ma soprattutto al centro del petto. Hai spezzato ogni regola possibile, dalle motivazioni che potessero avere i protagonisti, quelle che uno tira dentro con ovvietà perchè non riesci a concepire niente di diverso dietro ad alcune atrocità. Il vestito con cui vesti Lexa all'inizio, per poi strapaprlo via con violenza per vederla per quello che è, cambiare i punti di vista del lettore rispetto all'idea che si è fatto, brava. Veramente brava. Anche nella tua tecnica, piena di paroloni e termini tecnici/scientifici/medici che a volte mi hanno messa a dura prova, il modo articolato che hai di esprimere determinati concetti sono utilizzati ad arte per dare più forza a quelli semplici rendendoli più diretti ed incisivi. Sì c'è poco da dire, sei molto brava. Ma adesso che sono quasi alla fine ho il terrore che tutto questo finisca con il rumore assordante di un singolo sparo. Esploso magari da quell'ultimo personaggio nominato e intravisto per un attimo all'inizio di questo racconto, quello che ci aveva già provato con scarso successo e che si rivelerà essere qualcuno di veramente importante. Ammetto che non lo sopporterei e infatti sono tentata di chiuderla qui. Per questo recensisco questo capitolo, non sono ancora riuscita a decidere. Ho tanto bisogno di un lieto fine, almeno nella mio mondo di "fantasie". Ma questa non è sicuramente una favola e so che per quanto speri che anche questa volta tu sovvertisca qualsiasi regola che si sia imposta nella mia testa, so con molta probabilità che non sarà così.
Nonostante tutto ti ringrazio, hai scavato a mani piene nei sentimenti dei tuoi lettori, è un dono, spero che continui ad usarlo.

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E' una storia talmente tanto vera, che deraglia dalla Fan Fiction. Hai saputo dare nuovi volti, e nuove personalità a personaggi già scritti, rendendoli familiari e talmente tanto vicini da sembrare di conoscerli, o addirittura di esserli, come essere catapultati a un ricordo che non appartiene, consegnandogli il filo del suono, e dell'odore, grazie mi hai fatto fare con questo racconto, con questo viaggio, con questo "ricordo" un'esperienza unica, vero, e molto forte. Spero di leggere presto altro di tuo, bravissima.

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