Recensioni per
Nemesis ~ Stelle per Tutti
di Quintessence
Ero rimasta indietro con la storia ed eccomi a recuperare. |
Ok, lo ammetto, sono pessima. |
Eccomi a recensire anche questo capitolo! Dunque, prima che mi dimentichi... nel capitolo precedente, forse dovresti modificare la frase di trasformazione di Sailor Moon: quella attuale è fin troppo simile a quella della terza serie.. essendo Sailor Cosmos, vedo difficile qualsiasi riferimento alla Luna. Una frase che ho trovato in giro, che mi pare più adeguata, potrebbe essere "Cosmos Crystal Eternal Power" senza nessun riferimento specifico a stelle, pianeti o satelliti. Ma lasciamo da parte questo piccolo appunto e passiamo a recensire questo capitolo: hai descritto benissimo, come sempre tutte le sensazioni provate dalle ragazze, quelle derivanti dalla consapevolezza dell'arrivo della Catastrofe e quelle scaturenti dall'imbarazzo di ritrovarsi lì, tutte insieme dopo nove anni, senza sapere cosa dire: all'inizio ha agito per loro la nostalgia e la voglia di superare tutto, ma messe a confronto, in una situazione di relativa calma, è stato lampante come la loro sicurezza vacillasse. Non sapevano quasi più parlare se non a monosillabi o con frasi di tre parole (che, nel tuo riassunto, hai saltato... è stato voluto perché quelle parole non erano intese come rivolte alle altre o te la sei persa per strada?). Comunque, il bello è che finalmente, dopo quelle parole e l'aiuto reciproco solo per chiudere la finestra, il ghiaccio sembra rompersi e riescono finalmente ad iniziare una parvenza di conversazione...ma per il momento questa è una semi-conversazione, durante la quale sembrano parlare della Catastrofe imminente come se parlassero del tempo... come di qualcosa che non le riguarda. In un primo momento decidono che è questo che vogliono e si limitano a "chiuderla fuori" in fondo.. basta chiudere le finestre e bloccarle, no? Ci si isola dal mondo e fine, niente più responsabilità, niente più problemi, niente di niente. All'improvviso, però sembrano assumere consapevolezza, oltre che dei loro nuovi poteri, del pericolo imminente, rendendosi conto di non poter stare a guardare e di avere comunque a loro disposizione molte armi: oltre a quelle fornite dalle Nemesi, hanno anche quelle che derivano loro dai loro poteri e ora capisco perché hai dato a Minako la possibilità di lavorare gli atomi...era l'unico modo perché si occupasse dell'aria, in qualche modo, dato che non è il suo elemento, come la Terra non lo è di Makoto. C'è tutta una teoria, sugli elementi delle Inner e da quanto ne so, Mercury, MArs, Jupiter, Venus e Saturn si rifanno alla teoria del Feng Shui, una teoria giapponese secondo cui esistono cinque elementi: acqua (Mercury), fuoco (Mars), legno (Jupiter), metallo (Venus) e terra (Saturn). L'aria, come giustamente hai detto, è prerogativa di Uranus, anche se, anche qui, mitologicamente, non è molto corretto, ma così ha deciso la Takeuchi xd. Diciamo che ti sei presa un po' di licenze pur di non fare entrare le outer in questa storia... TSK xd... ma forse, Mamoru ci sarebbe stato bene, dati i suoi poteri e la sua capacità di comunicare con la Terra solo poggiando le mani al suolo. Tornando alla storia, comunque, il nuovo potere di Ami sembra, all'inizio riportarla a quando tutti la allontanavano per il suo essere la migliore della scuola, ma è questione di pochissimo e le altre riacquistano subito fiducia in lei seguendo senza fiatare le sue indicazioni. Anche Minako qui dimostra, maggiormente di essere tornata Venus, la leader delle sailor, che può rivolgersi a loro con autorità ed è bellissima la scena di lei che scandaglia il soprammobile per scoprirne la vera natura e lavorarla a suo piacimento, estraendone quella particolare bellezza che non molti potrebbero comprendere. Il piano di Ami, così semplice e naturale, all'inizio, le porta, finalmente ad affrontare quella realtà che finora hanno preferito lasciare fuori, ma che prima o poi si sarebbe ripresentata e per questo per la prima (e, spero, unica) volta nella mia vita, mi ritrovo a dare ragione ad Usagi: devono restare unite, perché è solo unendo le loro particolarità che trionferanno sulla Catastrofe e perché, in fondo, hanno già sperimentato per otto anni a cosa le abbia portate una separazione e dalla loro reazione, nessuna ha più intenzione di rischiare. Nel contempo, però, non hanno neanche la volontà di discutere tra loro, di affrontare quel discorso scomodo e che farebbe loro solo del male: vorrebbero concentrarsi su un problema tangibile, reale (la Catastrofe) pur di non affrontare i loro fantasmi e le loro debolezze. Ma se non affrontano le loro debolezze e non si ritrovano prima tra loro, non potranno mai vincere la catastrofe e questo, poco a poco, sembrano capirlo anche loro: Usagi come al solito, è sempre la figaggine fatta persona e ci arriva prima di tutte, le altre sono più tarate e ci mettono di più (non si nota l'ironia, eh? xd). Per tornare quelle di un tempo, però, le ragazze devono prima accettarsi... e non solo caratterialmente. La tragedia e la Grande Lite hanno modificato, inevitabilmente, non solo i loro caratteri, ma anche il loro aspetto e alcuni loro modi di essere, in particolare il loro modo di apparire: il caschetto che Ami ha fatto crescere, ad esempio, mi dà l'impressione di una persona meno rigida, con meno controllo sulle cose, così come, a causa dell'amnesia, ha perso il controllo sulla sua vita e sulla sua intelligenza, al contrario, Rei è diventata più rigida e meticolosa, così come lo è stata contando le volte che ha pianto e compiendo, con precisione millimetrica, tagli sui polsi che "tagliavano ma non uccidevano". Dal canto suo, Makoto ha abbandonato il suo lato romantico abbandonando gli orecchini ed ha scelto qualcosa di più adeguato alla sua nuova condizione, una vita tranquilla, senza scossoni che non le richiedesse troppi sforzi, mentre Minako non vuole più apparire, e questo è lampante dall'aggettivo che utilizzi per descrivere la sua pettinatura "discreta" che stona terribilmente con la solita Minako che siamo abituate a conoscere. Poi fai una riflessione, dal punto di vista di Usagi... e in tutta la storia è sempre Usagi quella dominante in qualche modo.. le ragazze devono recuperare il rapporto con lei, a LEI dispiace di non aver visto i loro cambiamenti... e le altre? Makoto ha perdonato Minako per averla fatta cadere? Evidentemente sì, dato che le promette gli orecchini... ma questo non è stato esplicato. Ami ha perdonato le altre per averla lasciata sola? In fondo, non è stata solo Usagi ad abbandonarla, ma tutte, una dopo l'altra e per motivi differenti. Che abbiano ritrovato il rapporto con Usagi è palese, ma la domanda è un altra: tra loro, sono unite? O le unisce, di nuovo, soltanto Usagi e la consapevolezza della Catastrofe imminente? Una volta esaurito il pericolo, non rischieranno di perdersi di nuovo? In fondo, sono già state unite una volta, all’interno di questa storia, tutte contro Usagi che le ha ferite… dimenticando, però, di essersi anche ferite a vicenda: Minako ha chiesto scusa a Makoto per averla fatta cadere? Ad Ami per averla lasciata sola? Queste cose sembrano sottointese, ma farle passare così in secondo piano, per me è un errore che dovrà essere risolto nei successivi capitoli. Poi si raccontano le loro vite (la frase di Ami e soprattutto il suo “Ma che ho detto è stata mitica: all’inizio credevo che non si fosse capita lei stessa, poi mi sono resa conto che per lei quella era una frase normalissima e si chiedeva semplicemente cosa avessero le altre da ridere xd… povera) condividendo gioie e dolori e finalmente, riescono tutte a gioire sinceramente del bambino di Usagi.. forse perché lei dimostra di aver capito il suo errore e riesce a dare al bambino che ha perso un nome e una dignità, piangendone finalmente la morte. E dopo essersi scambiate parti importanti del loro passato e aver recuperato, forse, parte dell’antico legame, possono uscire dalla casa più forti e consapevoli, avendo risolto i problemi che si erano creati tra loro in maniera invisibile e affrontandone uno più grande e imminente che coinvolge non solo loro: la Catastrofe. Nell’avvicinarsi sembrano solo un gruppo di amiche che vanno a fare una scampagnata. C’è tutto: le risate, il camminare assieme, i buffetti, a volte troppo forti, persino le corone di fiori. I dubbi, nonostante tutto, sono però naturali, tutte li hanno avuti, sia prima, sia dopo la Grande Lite ed Ami li esplica: in effetti, lasciare tutto in mano alla natura non sarebbe male, si perderebbe tutto il marcio che c’è nel mondo…ma nel contempo si perderebbero anche tutte quelle poche cose buone che gli uomini sono riusciti a fare nel corso del tempo, gli animali e molte altre cose che non hanno alcuna colpa se non il solo fatto di esistere. Questo le altre l’hanno capito e non faticano a farlo comprendere anche a lei appena in tempo, perché il primo attacco è immediato, hanno appena il tempo di rendersene conto e prepararsi invocando tutti i loro poteri. Ma tutto sembra finire lì una volta trasformate, tutti i loro discorsi sembrano essere spazzati via dal vento che impetuoso si abbatte su di loro. Solo Makoto ha la forza di reagire e sembra che, involontariamente, benché non lo approvassero, stiano attuando il piano di Ami, lasciando che se la cavi lei da sola. Ma lei si rende conto di non poterlo fare invoca aiuto, invoca Areté..e Areté arriva, insieme alle altre Nemesi, dando epr l’ennesima volta alle altre, l’esempio di cosa significhi essere una squadra e proteggendo tutte con i loro poteri. È solo a quel punto che le altre sailor sembrano riacquistare consapevolezza di sé e capire che, seppure l’aria spetta a makoto, possono anche loro fare qualcosa. Manco a dirlo, la prima a reagire è Usagi, seguita a ruota da Minako. E io a questo punto, ammetto di essermi persa, dato che di chimica non capisco un cavolo: che sta cercando di creare Minako? L’unica cosa che ho capito è che è un’operazione complicatissima. Inoltre, c’è un’altra cosa che non mi torna. Ok, da quanto ho capito, lei può vedere la composizione degli elementi e scomporli di conseguenza, questo è chiaro. Quello che non capisco in base a che principio sa come riassemblarli? Cioè, capiscimi, un conto era il cuore di Silicio policristallino, perché il soprammobile era formato da ossigeno e Silicio, se togli l’ossigeno, rimane il Silicio ed esce fuori questo. In questo secondo caso, lei invece, ha modificato la composizione dell’acqua, anzi.. dell’idrogeno e ha lavorato sui protoni e gli elettroni… come poteva sapere cosa ne sarebbe venuto fuori? Come faceva a sapere che dall’acqua (anzi, dall’idrogeno) avrebbe potuto ricavare un materiale? Credevo che il Silicio l’avesse creato per caso, separando i due elementi e vedendo cosa ne usciva…ma a questo punto, qualcosa, decisamente non mi torna, perché non solo lei crea un materiale quasi dal niente, ma ne conosce l’esatta composizione chimica senza neanche vederlo e non solo.. sa anche come ottenerla. Per una che a scuola non era una cima se non in inglese e pallavolo è un po’ inverosimile, a mio modesto parere. Nel frattempo, però, al Catastrofe incombe e se non fosse per Ami e Makoto, Minako non potrebbe continuare la sua opera di taglia e cuci: in questa protezione, rivolta, per una volta a lei e non ad Usagi, si nota un barlume dell’antica amicizia che forse sta rinascendo anche tra le altre…ma a mio parere, ci vorrà ancora del tempo, prima che possano tornare quelle di una volta. |
Dunque, ammetto che questo capitolo mi è piaciuto un po' di meno. |
Davvero particolare il rapporto che si è instaurato a questo punto della storia fra le senshi; inizialmente silenzio che si tramuta poi in un continuo "sputar fuori" emozioni ed esperienze che hanno animato quegli otto anni che hanno vissuto separate. Mi è piaciuto molto il potere che hai deciso di affidare a Minako, la quale smonta composti chimici per tutta la durata del capitolo. Ma ora che sono riuscite a ributtare indietro tutto, come andrà a finire? |
Aspettavo il tuo capitolo con ansia e finalmente è arrivato. |
Veramente bello questo capitolo!! |
Eccomi, in ritardissimo, ma pronta a lasciare un commento: molto bello il momento in cui ritornano ad essere senshi e si appropriano dei nuovi doni delle Nemesi. Segna un momento di crescita interiore. Adesso sono curiosa di sapere cosa succederà in quei venti giorni e come si risolverà il tutto. Poi, beh, è cattivissima la battuta finale :p Scrivi molto bene, brava :) |
Ed eccomi finalmente arrivata (per ora) all'ultimo capitolo da recensire, non mi sembra ancora vero! Ma bando alle ciance e vediamo un po' di cosa parli qui... non dovrebbe essere complesso come gli altri due (credo) ma non si può mai dire. Andiamo con ordine, sempre partendo dalle solite righe in corsivo: ci sono due termini che mi ispirano, Orgoglio Sailor e Coraggio... li vedo profondamente legati tra loro, poiché, a mio modo di vedere, è il loro coraggio che dà origine al loro orgoglio di essere sailor. |
Ed eccoci al capitolo su Usagi. Posso evitare di recensirlo? No, vero?... me detesta Usagi, con tutta l'anima... ma voglio essere equa, quindi recensisco anche lei (e mi sento magnanima, oggi). Dunque... vediamo un po'... innanzi tutto, non concordo con l'inizio del capitolo, le famose righe in corsivo. A mio parere, Usagi non è la più altruista, delle sailor, semmai, la più vigliacca. Sì, è vero, era sempre lei a finire i nemici ed uccidere il nemico più grande e anche a purificare tutto, di questo devo darle atto... ma perché era così? Perché, generalmente, le altre erano schiattate prima o non potevano muoversi perché erano andate avanti prima pur di proteggere lei. Il LORO è coraggio, il LORO è altruismo e affetto... quelli di Usagi, a mio modo di vedere sono solo capricci, il suo rifiuto per il combattimento la porta ad essere sempre l'ultima a battersi condannando le altre a morte certa. Il fatto che poi le faccia resuscitare non la giustifica, a mio parere. Bene, ora che mi sono sfogata, passiamo al resto del capitolo e vediamo un po' come si risponderà alla domanda che poni. Scorrendo i capitoli precedenti, innanzi tutto, ho come la sensazione che in Usagi siano riassunte tutte le esperienze delle amiche, addirittura amplificate con quel qualcosa in più che la distingue dalle altre. E così, inizia con le percezioni di se stessa lasciandosi nuovamente cullare da un rassicurante egoismo: analizza prima se stessa, le sue sensazioni, poi la stanza, poi nuovamente la stanza facendo tornare il suo pensiero alla pancia, il suo chiodo fisso degli ultimi nove anni. MA improvvisamente, per la prima volta, l'egoismo inizia a scemare: la prima domanda che pone non è riguardante se stessa, ma l'altra di fronte a lei, dimostrando una leggera apertura verso gli altri, lontana dall'egoismo che l'ha contraddistinta nella prima gravidanza. La risposta di Voluntas l'ho adorata « Sono il Silver Crystal. Sono la tua Nemesi. Il tuo contrario, te stessa. La tua forza, la tua debolezza. Sono il nero sul bianco, l’esponente per la tua base. Il seme della stella più potente. La tua. Sono nata Voluntas ». E anche la descrizione è meravigliosa, sembra davvero un angelo, incarna la Usagi-Sailor Cosmos, bellissima, perfetta... con una nota stonata che la rende perfettamente Usagi: le lunghe cicatrici, causate dall'altra parte di sé, che le attraversano tutte le braccia. Dopodiché, inizia il vero confronto, in cui Voluntas tenta, inizialmente di smontare l'egoismo di Usagi (lei non è sua, è molto di più). Inizialmente avevo pensato che già dall'inizio, Usagi si fosse ripresa, superando il suo egoismo con quel "devo salvare il mondo" ed in parte forse è così, perché pensa al mondo e non a se stessa... ma quel "devo", nel contempo, lo fa apparire come una costrizione, una cosa che forse, potendo scegliere non farebbe. Il resto del discorso con Voluntas ci fa credere che finalmente Usagi sia tornata quella di un tempo... fino al momento in cui viene nominata la prova... una prova che, da sola affronterebbe ad occhi chiusi, ma che, da bravo coniglio, ha timore di affrontare per non fare del male alla sua bambina. Ma Voluntas non sente ragioni e all'inizio la sfida, costringendola, all'ultimo,a lasciare il fianco scoperto e a chiudersi a riccio, costringendola a rivivere una caduta... la stessa che lei una volta scelse spontaneamente per salvare la figlia ma che ora rifiuta perché potrebbe uccidere la sua stessa creatura. E nonostante ci sia la sua nemesi accanto a lei, nonostante la sproni, all'inizio il suo terrore è più grande della sua forza di volontà... si nasconde dietro di esso e nella sua incapacità per non combattere, e nella tentata violenza poi,per eliminare il problema, per non affrontarlo davvero... sperando che prendendosela con qualcun altro questo svanisca, o che, uccisa Voluntas, anche il problema si dissolva. E mentre lei continua a lottare contro il nemico sbagliato, la sua caduta diventa sempre più veloce.. ed è in quel momento, dopo aver attraversato le nuvole e aver lasciato in qualche modo da parte il mondo dei sogni in favore di quello reale, che comincia a comprendere veramente e compie, finalmente la sua scelta, prima solo di facciata e poi veramente sentita, in favore della vita e di tutte le persone che ama superando, finalmente, il suo egoismo, rinunciando anche ad una parte di se stessa (il Silver Crystal) se questo la costringe ad andare contro chi ama. Inoltre, finalmente, trova la consapevolezza della cosa più importante: lei non è invincibile e senza aiuti non può nulla, neanche mettendoci tutta la volontà del mondo. Ed è una volta giunta a questa consapevolezza, dopo aver finalmente ricordato le sue amiche per nome, che riceve l'aiuto: un aiuto all'inizio doloroso, che più che un aiuto sembra una punizione che vuole distruggerla, ma che ha imparato a riconoscere come una cosa buona. Ed è nell'ultimo tratto della caduta che ritrova la sua determinazione e la sua volontà, il suo amore per il mondo e per gli altri, che capisce che gli altri esistono e che anche loro provano dei sentimenti, imparando a rispettarli. E a quel punto il suo corpo reagisce, aiutandola, permettendole di vivere e di portare a termine quel proposito. Ma non è faile capire e smettere di cadere e lei continua a farlo..e nell'ultimo tratto della cadua, finalmente, ammette i suoi errori e prende impegni importanti con tutte le sue amiche e suo marito, comprendendoli, finalmente tutti. E finalmente, supera la rpova e può tornare a vivere, a volare. |
Ok, sono sempre più convinta che non finirò mai di recensire questa storia: ogni volta che mi convinco che sto arrivando alla fine, eccoti rispuntare con un nuovo capitolo. E sembra proprio che tre sia il mio numero perchè, sempre, inevitabilmente, resto indietro di tre capitoli, nonostante ci metta tutto il mio impegno. Ma non ci pensiamo e dedichiamoci alla guerriera della saggezza. Innanzi tutto, mi ha scioccata quello che hai scritto nelle righe introduttive "sono anche le qualità che ha smesso di coltivare" E dire che io avevo tutt'altra visione di questa situazione: tenere un diario che le ricordasse cos'era accaduto, a mio parere, era un modo per affrontare e in qualche modo sconfiggere il suo problema, un modo di non accettare quello che le accadeva con cadenza regolare, l'unica maniera che aveva per impedire alla natura di fare completamente il suo corso. Vero che, come dici tu, avrebbe dovuto farsi aiutare, magari dalle altre amiche... ma sapendo di averle irrimediabilmente perse, di far soffrire sua madre ogni volta che la costringeva a ricordare quel periodo.. forse, in un momento di lucidità, ricordare da sola le è parso il modo migliore per non far soffrire le persone a lei care. Non la vedo come una scelta egoistica, quindi, ma come qualcosa guidata dall'affetto che ha per gli altri. |
Questo capitolo è stato molto più leggero all'apparenza ma ricco di emozioni comunque. Visto che è un capitolo in qualche modo transitorio (non parla di nessuna prova o battaglia o catastrofe delle guerriere sailor) c'era il rischio che risultasse banale o ripetitivo. Tu invece l'hai caricato di emozioni, riuscendo a trasmettere perfettamente le sensazioni delle Sailor. Sembrava quasi di sentire l'acqua insieme a Ami o la luce insieme a Minako. |
Quanto è bello questo capitolo? |
Ok, parto dalla fine: l'ultima frase è stata spettacolare, lo sai? Così come l'auto. Hihihi....divertentissima. |
Ho trovato la tua storia per caso, e ne sono rimasta colpita. |