Recensioni per
Unbound - The Wild Ride
di __Aivlis

Questa storia ha ottenuto 18 recensioni.
Positive : 11
Neutre o critiche: 7 (guarda)


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Recensore Veterano
27/07/12, ore 14:13

Ed eccoci al finale ed ammetto che mi hai spiazzata, lo sai?
Il rapporto tra Zacky ed Emily non è mai stato approfondito, sembra più un escamotage che altro, piazzato qui all'ultimo minuto. Emily non funziona perché resta imbrigliata in un un posto che non le appartiene. E' forte, è una tosta e poi scivola in una debolezza che urta i nervi. Deve essere sorretta e raccolta, da chiunque (prima Jimmy. Poi Matt. Poi Brian. Poi Zacky). Poi torna a essere un qualcosa che non è né carne né pesce, nei ricordi di un passato con Zacky di cui non hai mai parlato prima, in cui nel "prima" c'erano solo Jimmy e Brian. Alla fine di ciò, posso dire che Emily è una Mary Sue abbastanza palese.
La domanda che mi sono posta però è stata un'altra: l'incipit che fine ha fatto?
Il finale ci lascia con un happy ending  (ho apprezzato il fatto che Brian ed Emily non siano tornati insieme, ENORMEMENTE!) ma l'incipit era una chiara narrazione in media res che non viene chiusa sul finale, e che discorda con esso. Se Brian trova le sue risposte, l'incipit in cui è chiara la costrizione con cui vuole sposare Casey, non regge più... allo stesso modo, la scelta di sposare Casey arriva sul finale, non è prima, allora viene naturale chiedere la crisid i Brian dove sia sparita. Ritenevo il primo capitolo un punto di partenza a cui saresti tornata, considerando il tipo di narrazione e di struttura della storia, ricollegandoti al finale. Invece risulta solo una scena estemporanea e scollegata da tutto il resto.

Recensore Veterano
27/07/12, ore 14:07

Inizio a credere che Emily non sia fragile, ma schizofrenica.
La descrizione che ne fa Brian è diametralmente opposta a quella che viene data al lettore sin dal principio. Non so, è come se volessi far piacere Emily a tutti i costi a chi legge, ma la cosa non funziona. Il tour (e tutta la storia) sembrano far presagire un riavvicinamento tra i due ed Emily si comporta come se Casey non esistesse, e di certo la cosa non le rende onore. Il problema è che tutto sembra finalizzato a farla apparire la vittima, poi quella forte che sa tenere a bada chiunque le capiti a tiro, poi passa di nuovo alle lacrime da coccodrillo. Non riesco purtroppo a trovarle una logica comportamentale, né a farmela piacere, mi dispiace.

Recensore Veterano
14/05/12, ore 14:08

Ecco, si.
Dicevo: Emily è un personaggio incoerente, e credo di avere capito il motivo. La sua dualità non è dettata da una facciata offerta al resto del mondo, ma forse da una mancanza di introspezione diretta. Essendo il personaggio filtrato dal punto di vista di Brian, oltre ad apparire solo perfetta e priva di difetti (e probabilmente è ciò che la rende irritante), giocando a sfavore della sua caratterizzazione. Se la sua dualità doveva essere tra la fragilità della donna ferita e abbandonata e quella della donna che cerca di mettere al primo posto il bene dell'uomo che continua ad amare, non riesce a passare come messaggio. Emily sembrava una ragazza eterea, tranquilla e pacata, per poi appiattirsi sino a somigliare alle decine di altri personaggi femminili "forti" che vengono affiancati ai ragazzi nelle fanfictions. Mi piaceva l'idea della sua contrapposizione a Casey (decisamente quella più forte tra le due, sotto questo punto di vista) ma ora - nei modi di fare, nelle movenze e nelle parole - mi risultano invece molto simili. Per quanto adorabile, non mi ha convinto in pieno nemmeno la scena iniziale, legata all'anniversario di Emily e Brian. Brian, all'improvviso, si è accorto di provare ancora qualcosa per Emily e, anziché fuggire come ha sempre fatto nei capitoli precedenti, passa la mattina con lei (in una situazione parecchio difficile e ambigua) come se niente fosse. D'altra parte, Emily nasconde con un'apparente innocenza un egoismo abbastanza marcato, come se il vivere il ricordo e riaprire vecchie ferite potesse fare tornare Brian sui propri passi.
Questa storia credo abbia un buon potenziale, ma ha qualcosa che a mio avviso le proibisce di spiccare il volo. Forse è l'unico fulcro narrativo - quello di Brian - che blocca la narrazione su un unico punto di vista soggettivo, e quindi che può risultare fastidioso, specie nella gestione delle scelte e delle azioni dei protagonisti, che spesso appaiono immotivate e senza un filo logico. Va bene il primo amore, va bene l'amore di una vita, ma l'altalena su cui si muovo i personaggi li fa somigliare a burattini tentennanti (il famoso vaso di terracotta tra vasi di ferro) piuttosto che a persone adulte che riflettono su ciò che stanno facendo, troppo infantili per essere concentrati su sentimenti così grandi.

Recensore Veterano
14/05/12, ore 13:56

Parto con una citazione dal capitolo che mi ha letteralmente conquistata, e che incarna un po' lo spirito stilistico degli ultimi due capitoli, ancora diversissimi rispetto ai precedenti, che ricorda un po' quello di Baricco, di Bizzi o De Luca.
"Ti accorgi che l'inverno sta finendo quando a quell'ora della sera il sola cerca ancora di allungarsi nel cielo. Si dilata tanto da deformarsi pur di non far spazio alla notte. E tu senti che dovresti fare come lui, che dovresti iniziare a tenere duro e rinascere con la fine della primavera."
Tratteggi in modo eccelso le descrizioni dei luoghi, un sottofondo visivo che colpisce e dipana una realtà concreta, fatta di mare e tramonti struggenti, davanti al lettore. In questo capitolo abbiamo scoperto qualcosa di più su Casey, e devo dire che mi ha colpita il modo con cui - con pochi dettagli - ci hai offerto un bel quadro della ragazza. A mio avviso Casey è un personaggio riuscito, sicuramente molto più di Emily. So che Emily è la tua protagonista, ma purtroppo non riesco ad inquadrarla né a farmela risultare simpatica. Attualmente, con i propri rimpianti e il riavvicinamento a Brian, è un po' come se stesse cercando di riprendersi qualcosa che gli appartiene di diritto, ma pare investita da un'aura di vittimismo che la affossa. Purtroppo, dietro la patina dell'apparente forza d'animo (anche descritta chiaramente da te) risulta invece essere un personaggio incoerente con sé stesso (persino negli atteggiamenti più quotidiani in realtà), un personaggio che vive all'ombra di un amore mai dimenticato, ma lo fa in un modo quasi irritante. E' una sensazione, chiaramente, ma non riesco a trovare le parole adatte per tratteggiarla meglio. Brian, nel suo barcamenarsi tra passato e presente, è tecnicamente perfetto, in quel binomio duale che gli viene affibbiato spesso, nelle fanfiction che trattano le tematiche della morte di Jimmy. Ottime, invece, le scene corali, divertenti e che stemperano la tensione che si crea sempre quando descrivi le interazioni tra Brian ed Emily.

Recensore Veterano
12/12/11, ore 18:35

Oh, già aggiorni?
Allora allora, inizio con il dirti che il tuo cambio di stile - rispetto alle tue altre storie, in particolare faccio riferimento a "Born For This" dato che la stai scrivendo in concomitanza con "Unbound" - mi ha totalmente colta di sorpresa. Non so se sia voluto, se sia una ricerca tua o cosa, ma resta il fatto che queste due storie, hanno stili totalmente differenti. Se "Born for this" è infatti scritta nel tuo stile più classico (ricca di descrizioni e con periodi a volte molto lunghi e complessi), con "Unbound" hai tagliato drasticamente il tuo stile ricco, riducendolo notevolmente. Come ti dicevo, non so se sia voluto o meno, come risultato, ma mi ha colpita molto il fatto che tu sia riuscita a cambiare radicalmente su due storie che stai scrivendo nel medesimo periodo. Non è, di fatto, una crescita, o ne subirebbe le conseguenze anche "Born for this", va da sé quindi che qui stai utilizzando uno stile differente dal tuo solito di tua volontà. Ma ovviamente posso sbagliare. C'è un periodo - all'interno della storia - che risulta un po' confuso, ma per il resto il capitolo scorre liscio e privo di intoppi. Ho trovato il personaggio di Casey un po' stereotipato nel suo ruolo di "hippy" (e credo che "hippy" sia al femminile come vocabolo, non al maschile), anche se ammetto che c'è lo spunto per svilupparla in modo interessante. Voto pieno alla caratterizzazione di Matt (brava brava brava!) mentre devo dire che Brian mi ha lasciata un po' perplessa. Se da un lato è chiaro il connotato che gli vuoi dare - impossibile non vederlo spaccato dal dolore, così come si è mostrato per mesi ai fans - dall'altro il messaggio arriva con le parole, non con le emozioni. Lo sento molto freddo e distaccato, come personaggio, più che in preda a un fortissimo dolore per la pedita dell'amico. Indubbiamente, ora sono curiosissima di saperne di più di questa Emily che, a quanto pare, creerà non pochi problemi al nostro chitarrista. Bello il dialogo tra Brian e Matt, ha un ottimo ritmo ed è divertentissimo (^^)
Credo che questa storia sia ancora in fase di rodaggio, vista la brevità di questi primi due capitoli, ma aspetto i prossimi per vedere cosa tirerai fuori dal tuo cilindro per sorprenderci!

Recensore Veterano
08/12/11, ore 18:22

Come ti ho già detto in altra sede, questa storia mi ha ricordato quella di un'altra autrice in questa sezione: stessa situazione (Brian/psicologo, dunque devo smentire chi ha detto che questa è una novità) e stesso stile ridotto ai minimi termini dei dialoghi. Tu generalmente hai uno stile molto ricco e "barocco", carico di descrizioni sino all'eccesso, a volte. Questo stile non è tuo, è lontanissimo anni luce dal tuo modo di scrivere usuale, e si vede. Risulta quindi piatto e non sentito dall'autore in primis, nonché di difficile comprensione. Se non fosse stato per la tua introduzione in cui spiegavi il contenuto del capitolo, non si sarebbe capito nulla e una storia deve essere comprensibile ai lettori per il suo contenuto, non per le note dell'autore. 
Come mi hai detto, la storia prenderà una piega totalmente differente dal prologo, per cui aspetterò il seguito per vederne i risultati (^^)
In bocca al lupo con la stesura del prossimo capitolo!


Recensore Veterano
08/12/11, ore 18:02

Cercavo qualche storia da leggere ed eccomi arrivata qui; l'hai linkata anche su twitter vero?
Ti avverto che non è una recensione piena di amore, cuiricini e complimenti. So che vuoi un parere onesto e questo lo sarà.
Allora, sinceramente come prologo lo trovo totalmente piatto, ammetto che se non conoscessi chi l''ha scritta (intendo virtualmente) forse non avrei proseguito oltre la prima frase.
Purtroppo io faccio parte della vecchia scuola di scrittori, quando le drabble e le flashfic erano solamente appunti dell'autore e non erano una moda. E questo prologo un po' me le ricorda. Ma va a gusti personali, c'è chi trova le drabble una cosa meravigliosa.
Mi ha dato l'impressione come se stessi smaniando dalla voglia di pubblicare e hai appiccicato le prime 100 parole che ti passavano per la testa creandone un 'prologo'.
«Questo primo capitolo ha una funzione puramente introduttiva ed è per questo che non vedrete svilupparsi alcun tipo di trama. Dal secondo capitolo inizierà lo scritto vero e proprio. L'unica informazione necessaria per leggere questo prologo è che avviene tra Brian, protagonista, e il suo psicologo.»
Quoto la tua introduzione, e vorrei solo chiederti, se non dice niente, se non da nemmeno uno spunto di trama, che lo inserisci a fare? Hai perfettamente riassunto il concetto dicendo che Brian va da uno psicologo. Ed è l'unica cosa che veramente colpisce, e che magari convince il lettore a presegure. Non hai scritto stati d'animo, ne ambientazione, potevi ampliare la cosa in miliardi di modi senza sfiorare la trama ma rendendo l'introduzione più avvincente.
Poi hai cambiato totalmente il tuo stile di scrivere, rispetto alle altre storie che hai qui pubblicato, ma questa storia mi ricorda un'altra di un'amica, infatti mentre leggevo stavo cercando di ricordare dove avessi già provato quelle sensazioni, e però dato che hai specificato che è un introduzione che non ci azzecca nulla con il resto che vedremo in seguito, aspetto prima di sputar sentenze :).
Per quanto riguarda la trama in generale, dagli indizi che ci hai lasciato si intravede una storia che può uscire dal seminato con un Brian che affronta i suoi demoni apssati con l'aiuto di una guida che ha le sue armi per poterlo spronare e lasciare sfogare. Aspetto il seguito :)