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Autore: Khaleesi    10/04/2012    3 recensioni
Un viaggio attraverso i sette anni a Hogwarts di Rose tra gioie, dispiaceri, amicizie, delusioni e ... Scorpius Malfoy.
(vi è presente tutta la nuova generazione eccezion fatta per Victoire e Teddy).
Rivisitazione della mia storia 'Rose e Scorpius' pubblicata taaanto tempo fa', ma in questa ci saranno più personaggi e una tecnica di racconto più 'complessa'
Genere: Comico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Albus Severus Potter, Rose Weasley, Scorpius Malfoy, Un po' tutti | Coppie: Rose/Scorpius
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nuova generazione
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- Questa storia fa parte della serie 'New Generation'
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Capitolo tre - Rose conosce la sua ABCD, ehm, BFF.
 

 



Primo anno.

 

 

Rose si portò una ciocca dei capelli rossi dietro l’orecchio, camminava svelta in direzione della Biblioteca del castello, gli occhialetti che era costretta ad indossare per la maggior parte del tempo le ricadevano sul naso continuamente. Con un gesto meccanico li rimise all’inizio del setto nasale.

Non stava più camminando, adesso stava quasi correndo, pregando Priscilla che il libro ‘Erbe Magiche dalla A alla Z’ non fosse stato ancora prenotato e che quindi avesse ancora tempo per scrivere il suo tema di Erbologia.

No, Rose Weasley non era una ragazzina svogliata che non faceva i compiti e che si riduceva a far le cose sempre all’ultimo minuto. Fosse sarebbe meglio specificare che il tema di Erbologia che premeva tanto fare a Rose era quello del programma del terzo anno, nonostante lei fosse solo al suo primo Dicembre del suo primo anno a Hogwarts.

Quindi: si, Rose Weasley era una secchiona che si portava i compiti avanti per i prossimi due anni.

Avrebbe fatto impallidire d’orgoglio sua madre Hermione, suo padre le avrebbe semplicemente rifilato qualche frase del tipo “Rivedi le tue priorità figlia mia, ma nel farlo batti sempre ad ogni esame Scorpius Malfoy”. La fece ridere quel pensiero.

Come se lo avesse chiamato con una qualche specie d’incantesimo, Scorpius Malfoy le si materializzò davanti  (o meglio: lui aveva solo svoltato l’angolo) assieme a Victoria Evans. Rose gli si parò davanti, ma non riuscì a bloccarsi in tempo che andò a finire addosso alla ragazza che cadde a terra all’indietro.

«Oh, oh cielo! Scusami tanto!» strillò Rose cercando di mettersi in piedi e di togliere il suo peso dal corpo di Vicky, la quale stava ridendo a crepapelle, contorcendosi sul pavimento freddo.

La rossa la guardò preoccupata, aveva forse sbattuto la testa e quindi aveva danni irreparabili al cervello?

«Tranquilla, fa sempre così» tagliò corto Malfoy freddamente, allungando una mano alla Serpeverde stesa a terra che aveva ormai le lacrime agli occhi. La Evans afferrò la mano del biondo e con un'unica, fluida mossa, si alzò in piedi e si issò sulle spalle di Malfoy, attaccandovisi come se fosse un cavalluccio.

«Weasley!» la salutò Victoria con un sorrisone stampato in faccia, salutandola agitando la mano e poi portandosi una ciuffetto dei capelli corti via da davanti agli occhi. Rose le sorrise spaventata.

Non era ancora abituata a vedere le altre persone a dare di matto in quel modo; le uniche che si comportavano così erano le sue cugine Victoire (che aveva trovato inaspettatamente un fidanzato paziente e comprensivo in Teddy Lupin) e Roxanne (che giustificava il suo modo inusuale di essere dando la ‘colpa’ ai geni dei gemelli Weasley che fluivano in lei).

Era convinta che il resto del mondo fosse normale per compensare la stravaganza delle sue partenti, fin troppo strambe.

«Vai cavalluccio, vaiiii!» aveva iniziato ad urlare la brunetta, facendola risvegliare dai suoi pensieri; Vicky stava iniziando a dare dei piccoli schiaffetti sulla nuca del Serpeverde che sospirava rassegnato. Iniziando a camminare debolmente, mettendo un piede dopo l’altro.

«Nitrisci!» la sentì ululare Rose prima che svoltasse l’angolo. «NITRISCI!» urlò con più foga qualche secondo dopo; con stupore della rossa un rumore cupo e gutturale si diffuse nei corridoi di Hogwarts dando il via alla risata porcina di Vicky Evans.

Rose ritornò a camminare verso la Biblioteca, un po’ più malinconica del solo.

Aveva capito che Vicky e Scorpius avevano un amicizia piuttosto forte, ma averne la conferma era piuttosto triste. Le piaceva quel ragazzo, ma le era molto più simpatica la Evans.

Scrollo le spalle, dicendo a se stessa che i pensieri sul giovane Serpeverde che le vorticavano nella testa erano solo frutto della pre-adolescenza e di nient’altro.

 

 

Che a Hogwarts ci potesse essere una giornata di sole nel mese di Gennaio sembra un avvenimento biblico che nessuno, insegnati inclusi, non si volevano perdere.

Le lezioni per quel giorno vennero sospese tra la gioia generale. Roxanne era stata costretta da Dominique a finire quel tema di Pozioni la cui scadenza era fissata per Ottobre e per il quale aveva ricevuto proroghe a non finire. James e Fred erano a fare gli allenamenti di Quidditch, anche se ‘allenamenti’ erano una parola grossa: erano lì, appollaiati sugli spalti a pregare che qualcuno nella squadra dei Grifondoro si facesse male dando a loro (le riserve) la possibilità di entrare in campo. Molly era nella Foresta Proibita a scontare la punizione per aver riempito l’ufficio di Gazza di caccobombe mentre Albus si era probabilmente perso un'altra volta tra i corridoi del castello.

Rose era, quindi, sola nei pressi del Lago Nero, stesa sull’erba a faccia in su rimirando le nuvolette paffute nel cielo terso e facendo mente locale dei gufi di ringraziamento che doveva ancora inviare ai suoi parenti più lontani per i regali di Natale.

«…Zio Charlie» elencava sottovoce quando un fruscio di erba che si muoveva accanto al suo orecchio non la fece drizzare a sedere spaventata.

Victoria Evans era lì, in piedi accanto alla Grifondoro e le stava rivolgendo un sorriso a trentadue denti che la rossa non fu capace di non ricambiare.

«Ciao Rose!» trillò la Serpeverde lasciandosi cadere sul prato con le gambe incrociate e le mani poggiate sulle ginocchia, puntando il naso verso il cielo e ispirando profondamente aria fresca.

«Ciao Victoria» la salutò di rimando la Weasley, l’altra fece un gesto stizzito con la mano come a cacciare dei gorgosprizzi che le stavano entrando nelle orecchie «Solo Vicky».

Rose rimase in silenzio, aspettando che fosse l’altra a mandare avanti quell’inaspettato inizio di conversazione. E infatti cosi fu.

«Allora, vuoi essere la mia migliore amica?»

«Come, scusa?» chiese la rossa strabuzzando gli occhi per guardarla meglio.

L’altra ragazzina annuì sicura, puntando in alto un dito e iniziando un monologo «Rose Weasley ho scelto te come futura migliore amica perché mi sono stancata di rompere le scatole a quello scemo di Scorpius Malfoy. O meglio: oltre a Malfoy voglio rompere le scatole anche a te, Rose Weasley! Ti ho osservata a lungo e sono giunta alla conclusione che si, tu mi piaci e voglio renderti la vita impossibile come fanno le migliori amiche pazze nei film babbani!»

Rose continuava a guardarla stralunata come se l’altra avesse appena ammesso di aver dato un bacio sulla bocca alla Piovra Gigante, si guardò un attimo attorno in cerca del sostegno di Albus … Poi si ricordò che suo cugino non c’era …

«Ehm, accetto» le rispose.

Si disse che doveva fare altre amicizie, conoscere nuove persone … Dopo tutto aveva solo 11 anni e di certo non poteva essere legata affettivamente con i suoi cugini, no? E poi quella Vicky Evans era simpatica … e stramba!

«Wow! Ora saremo BFP, ehm no … forse era BFD? BGH? ABCD

«BFF!»

«Oh, giusto! Mi ricordi cosa significa, per favore?»

«Ehm, Best Friend Forever?!»

«Proprio quello, proprio quello!» annunciò al Evans battendo un colpo contento con la mano sulla coscia e facendo scoppiare nell’aria la sua risata porcina che vece ridere anche Rose un istante dopo. «Perché mi guardi a quel modo e poi ridi, Rose?»

«N-niente … è solo che … l-la tua r-risata!» riuscì a dire la Weasley tra uno sghignazzo e l’altro.

La bruna la guardò seria «Perché? La mia risata ha qualcosa che non va?».

Rose smise di ridere facendosi subito seria nonostante le guancie ancora imporporate, «No, certo che no». L’altra si rilassò subito dopo battendole una mano sulla spalla e facendola cadere all’indietro tra i ciuffi d’erba.

«Scherzavo Rose, so che rido come un maiale con l’asma!» ululò ricominciando a fare la sua risata porcina.

Si, pensò la Weasley, sarà la mia ABCD, ehm, la mia BFF.

















Ssssalve, spero che questo capitolo vi sia piaciuto :3
Amo la Evans. Si, fisicamente (i capelli cortissimi, gli occhi verdi-marroni) è basata sulla mia descrizione personale.
Soprattutto il fatto di essere Serpeverde ma non sembrarlo :)
Bene, per chi volesse leggere la storia di Roxanne Weasley, può cliccare QUI.
Se tra le persone che seguono questa storia ci sono anche dei fan della saga di Percy Jackson sarei contentissima se leggessero la mia nuova (e prima) fanfiction su di lui.
Basta cliccare solo QUI.
Grazie della cortese (?) attenzione. (Della serie che magari neanche le leggete le note dell'autore e quindi io sono qui 'a parlare' da sola D:)
Buongiornoavederci!
Ash-

   
 
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