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Autore: Lory402    15/04/2012    5 recensioni
In una brevissima storia con protagonisti Natsume e Mikan, racconto dell'inizio di una storia d'amore nata fra le solite guerre tra l'accademia e il mondo normale. Ovviamente però non si parlerà solo dei beniamini della serie, in questa fic ci sono un po' tutti. Non avendo letto il manga non ne terrò conto, ma spero che vi piaccia.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Mikan Sakura, Narumi, Natsume Hyuuga, Ruka Nogi, Yuu Tobita
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno
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La fine… o solo l’ inizio?

 

Ah, che dormita, ci voleva proprio. Da quando ho lasciato Mikan con Hotaru non le ho più viste da nessuna parte, non che mi sia dato tanta pena per cercarle, in realtà dopo il pranzo molti potrebbero affermare che sono letteralmente scomparso, ma in realtà sono solo andato in camera e ho dormito, beh, fino ad adesso, e adesso sono le: O MAMMA MIA! Appena guardato l’ orologio la mia reazione può essere solo questa, corro per la stanza alla ricerca dei vestiti per la festa e intanto borbotto: - Quanto è tardi! Quanto è tardi! - Sono le 18:26, Ruka aveva detto che mi sarebbe venuto a prendere esattamente… Drinnn: ora. Mi avvio alla porta saltellando sulla gamba coperta dai jeans e piegando in pose innaturali l’ altra per infilarci pure quella. Giusto prima di sbattere contro la porta mi infilo bene i calzoni, appoggio entrambi i piedi a terra e apro.

- Natsume, ti sembra il modo di venire ad accogliere gli ospiti? - Sono scalzo, coi capelli arruffati (non che comunque di solito li pettini molto) e senza maglia.

- Per tua informazione, mi sono appena svegliato - Rispondo con un ringhio esibendomi nel miglior sguardo truce del mio repertorio.

- Dai, rilassati, però muoviti - La coerenza non è mai stata la sua dote migliore. Si appoggia di fianco alla porta sul muro che da sul corridoio e aspetta. Mi passo le dita di entrambe le mani sui capelli nella speranza di addomesticarli un poco e infilo una maglia blu notte a maniche lunghe con scollatura a “V”. Una volta messe anche le scarpe partiamo alla volta del luogo di ritrovo odierno degli studenti dell’ accademia all’ ora di punta, altrimenti detto “mensa”. Siamo totalmente sommersi dalla musica rock sparata a palla e dalle luci stroboscopiche, e questo nonostante siamo ancora a parecchi metri dall’ entrata. Oggi è stranamente una serata abbastanza calda, a dispetto del mese in cui ci troviamo. Appena entrato Sumire mi si getta letteralmente tra le braccia senza darmi il tempo neanche di guardarmi intorno.

- Natsume non è una festa bellissima? Dai balliamo! - Detto questo mi trascina verso il centro della sala, mi prende le mani e comincia a ballare a tempo di musica. Mai, mai ho desiderato incendiare i suoi capelli come in questo momento, purtroppo se lo facessi Sumire correrebbe da tutte le parti e rischierebbe di dar fuoco alle luci. In ogni caso mentre lei muove le mani come una perfetta idiota, io mi giro e faccio per andarmene, quando vedo Hotaru sulla porta con Mikan lì vicino che sembra piuttosto imbarazzata, la squadro dalla testa ai piedi e capisco perché. Indossa dei sandali col tacco basso di colore argento, dei pantaloncini in pelle nera e un top rosso con disegnati dei cerchi di vari colori, una catena aurea al collo la regge. E io sono qui che resto a fissarla imbambolato come uno scemo. Neanche siano chissà cosa i suoi vestiti, però ammetto che le stanno davvero bene. Hotaru la prende per un braccio e si avvicina a me, non me n’ ero accorto però qui affianco è arrivato anche Ruka, guarda rosso in viso le due ragazze che avanzano, ma che dico rosso, ormai è diventato bordeaux!

- Ruka, guarda che se ti metto un uovo in faccia si cuoce - Adesso che ci penso non mangio dall’ una, forse è per questo che mi è venuto un pensiero del genere.

- L-lo so, però tu stai con Mikan mentre io e Hota… - Non finirà mai questa frase probabilmente, l’ arrivo di Mikan e di Hotaru lo interrompe, poco male. Ah già, prima che mi dimentichi Hotaru ha una minigonna blu con una catena dorata che pende su un fianco e una maglietta a maniche corte che non copre le spalle. Guardo negli occhi Mikan, quello che mi ha detto Ruka ha risvegliato in me una strana sensazione, tipo quella di poche ore prima quando lei si è allontanata da me, una spiacevole sensazione. Abbassa lo sguardo… Forse infastidita? Poi si mette a camminare verso l’ uscita secondaria, ignorando gli altri che ci guardano straniti, io faccio lo stesso e, non so bene perché, la seguo. Quando siamo fuori da quella sala si ferma e si volta verso di me, io mi avvicino senza pensare, e mi abbasso su di lei, quando le nostre labbra si stanno per sfiorare, però, Mikan si tira indietro impacciata e si allontana con un espressione quasi più sconcertata della mia.

- Scusa, io… Natsume… - Non conclude la frase, si volta e comincia a correre. Non ho intenzione di farmela sfuggire ora. La inseguo e la blocco contro un muro, sto per farle una domanda quando mi accorgo che comincia a piovere. La prendo per un polso trascinandola verso la mia camera, entro e chiudo la porta alle sue spalle. Voglio chiarire. Le sbatto la schiena contro il muro, quello stesso muro in cui solo ieri l’ avevo baciata. Improvvisamente mi sento preso da una rabbia incontrollabile, può davvero lei avere paura di me? No, la mia non è rabbia, la mia è paura, paura che davvero Mikan abbia finto in questi giorni, che i suoi sentimenti non siano veri. Eppure io non voglio crederci, io la amo e spero - desidero - davvero che lei sia sincera, ma allora perché mi sento così? La blocco al muro mettendo con le braccia ai lati del suo viso.

- Mikan, lo ripeto, tu hai paura di me? - La mia voce è dura, di ghiaccio, tengo la testa bassa e non alzo lo sguardo su Mikan.

- No, Natsume, io… - Ancora? Si ostina ancora a non concludere le frasi?

- E allora perché ti comporti così, maledizione!? - Urlo, sbattendo una mano contro il muro, sobbalza.

- Natsume, - Ora urla anche lei - Si ho paura! - Oh, no. Il suo tono di voce si abbassa di nuovo, ma non so se riesco a continuare ad ascoltare - Ma non ho paura di te, io… io sono spaventata da quello che provo, perché io… Ah! Ma perché deve essere così complicato? - Urla ancora - Natsume, io ti amo, solo che non riesco più a starti vicino. Ogni volta che mi sfiori, che mi baci, ogni volta che sento il tuo respiro… prima non succedeva! Ma adesso… adesso sento di desiderarti ancora di più di quello che già abbiamo, e non lo sopporto, perché il tuo profumo inebria i miei sensi e ogni volta che ti avvicini smetto di ragionare! - Si stacca dal muro e si avvicina a me, io ho alzato la testa e ora mi circonda i fianchi con le braccia. Avverto uno strano profumo, che glielo abbia fatto mettere Hotaru? No, sono violette, è lo stesso aroma che ho avvertito quando mi ha abbracciato la prima volta, il profumo della sua pelle, il profumo che è di Mikan e solo suo, ineguagliabile.

- Mi capisci? - Più di quanto lei possa immaginare, ma davvero non ho mai creduto che potesse provare una cosa del genere. All’ improvviso, perso nei miei ragionamenti, sento le sue labbra fredde che si poggiano nell’ incavo del mio collo, sento il suo corpo aderire al mio, sento quel desiderio, quel desiderio provato solo con lei, sento che la voglio mia ora più che mai.

- Mi stai facendo impazzire - Ha raggiunto il mio mento, con le sue labbra sfiora le mie, non crede davvero che mi possa fermare qui? La bacio, la bacio con tutta la passione che so usare, la stringo a me, poi mi stacco un’ attimo.

- Mikan, sto rischiando seriamente di perdere il controllo, dopo non potrò più rispondere delle mie azioni, te ne rendi conto vero? - Lei per tutta risposta mi bacia casta. Basta, l’ ho capito: mi provoca apposta, ma io che ci posso fare? Lo avvertita, e già ho resistito molto più tempo di quello che pensavo, ora il mio cervello è davvero entrato in stand bay. Le appoggio le mani sui fianchi e lei mi getta le braccia al collo. Ancora uniamo le nostre labbra. La tengo per la vita e mi accorgo solo ora che le ho sollevato di poco i bordi della maglietta, fino a sfiorare la pelle fredda del suo corpo. Sento un brivido scuoterle le membra. Senza accorgercene abbiamo invertito le posizioni e siamo giunti davanti al mio letto, lei non se ne accorge e indietreggia ancora, cade con la schiena sul materasso trascinando giù anche me, e poi… e poi… E poi fatevi gli affari vostri una buona volta!

Ah, questa sarà una splendida giornata, ne sono certo. Sono disteso supino nel mio letto, Mikan appoggia una guancia sul mio petto, tenendo affianco al suo naso la mano destra, la testa di Mikan si alza e si abbassa a ritmo con il mio respiro. Ancora una volta non riesco a svegliarla, non perché non credo di farcela, ma semplicemente perché mi sembra terribile doverla scuotere da questa sua calma, in fondo ieri è stata una serata faticosa per entrambi… Improvvisamente si gira a pancia in su staccandosi da me ancora avvolta dal sonno, forse mi è venuta un’ idea… Le bacio una spalla nuda, ha la pelle fredda. Continuo a percorrere una linea immaginaria su di lei e le lascio una scia di baci bollenti sul collo. Arrivo alla guancia, quando sono ormai giunto all’ angolo delle labbra lei apre piano gli occhi.

- Ben svegliata - Sussurro sulla sua pelle. Chiude gli occhi e sembra rispondere al bacio, subito dopo però li riapre di scatto. Afferra i lembi della coperta e allontanandomi se li tira fin sopra al viso oramai tutto rosso. Le accarezzo una guancia intrufolando una mano sotto la stoffa pesante.

- Cosa c’ è? - Le chiedo con un sorriso, poi un dubbio tremendo mi assale - Ti sei pentita? - Chiedo, freddo. Scuote forte il capo. Brutto paranoico che non sono altro! Tira fuori la testa da sotto la coperta.

- Non volevo mi vedessi arrossire - Sorrido di nuovo.

- Troppo tardi - Sussurro ancora. Do un’ occhiata in giro: le tende sono diventate cenere, un’ anta dell’ armadio di destra è andata e anche in quello di sinistra ci sono delle bruciature evidenti. La tiro a me cingendole la vita con le braccia, siamo entrambi su un fianco, accosto la bocca al suo orecchio e dico in sussurro:

- Mi hai bruciato mezza stanza ieri - Avvicino ancora le labbra e le mordicchio piano il lobo.

- Io… scusa… non… non sono riuscita - Sospira - A controllarmi… -

- Oggi puoi bruciarmi l’ altra metà della camera - Dico allusivo, Mikan però mi sorprende, abbandona il suo imbarazzo e si avvicina ancora di più a me, aiutandosi con le braccia che nel frattempo aveva avvolto intorno al mio collo, i nostri corpi ora aderiscono perfettamente e dice con voce sensuale al mio orecchio:

- Chi ti assicura che io non accetti? - Mi scappa un sorriso.

- Mi renderesti il ragazzo più felice del mondo per la seconda volta di seguito - Le rispondo con voce bassa. Però mi sorprende di nuovo, mi lascia e si butta a pancia in su affianco a me.

- Natsume, sai quelle persone che vivono ogni giorno come se fosse l’ ultimo? - Chiede pensierosa - Che si ripetono che la vita è breve e bisogna vivere quell’ attimo soltanto? - Annuisco poco convinto, lei gira il viso verso di me - Io preferisco vivere ogni giorno come se fosse il primo, stupendomi tutte le volte di quello che vedo, che sento, restando sorpresa davanti alla vita che anima ogni cosa e senza mai dare nulla per scontato - Credo di proprio non capire cosa mi vuole dire con questa frase nata così, dal nulla. Le osservo il viso, mi sta guardando ma la sua espressione è assorta come se non mi vedesse veramente. I suoi occhi nocciola si accendono all’ improvviso e mi poggia una mano sul viso.

- Ti amo - Senza attendere ancora la bacio, un bacio casto, senza pretese, io però resterei così per sempre. Ovviamente - purtroppo - per ogni bella fiaba c’ è un finale. Mikan si allontana piano da me e riapre gli occhi, mi guarda intensamente.

- Ho fame - Se fossi stato in piedi sarei cascato a terra. Sembra dovesse dirmi chissà che cosa e invece! Mikan non cambierà mai, mi sorprende però il fatto che a me sta bene così.

- Dai, alzati, ti porto a fare colazione - E’ entrata in bagno e ho sentito lo scrosciare della doccia, ormai è dieci minuti che l’ aspetto. Finalmente esce, ha addosso i pantaloncini di ieri, un paio di scarpe da ginnastica che non mi stanno più, che io non le ho prestato

e la camicia più stretta che sono riuscito a trovare. Io sono vestito al solito, non perdo neanche tempo per descrivermi. Usciamo e pensiamo di dirigerci verso una caffetteria abbastanza vicina a camera mia, quando veniamo fermati da un:

- Hey, ragazzi! - Prodotto dalla voce del mio migliore amico. Hotaru e Ruka ci raggiungono correndo.

- Dove siete finiti ieri? - Chiede il ragazzo piegato in due nel tentativo di riprendere fiato.

- Affari nostri - Rispondo con un sorriso spontaneo.

- Avete un po’ di cose da spiegarci - Dice Hotaru calma.

- Anche voi, mi sembra - Ribatte Mikan con un sorriso malizioso che non le appartiene. Poi rivolgo lo sguardo dove la mia ragazza ha lanciato un’ occhiata allusiva pochi secondi fa, non me ne ero accorto, Ruka e Hotaru sono mano nella mano. La ragazza diventa improvvisamente rossa, non è nel suo carattere, poi risponde:

- Può darsi… - Pochi secondi di suspense in cui tratteniamo il respiro. Alla fine scoppiamo tutti a ridere, sotto questo cielo, che è stato scenario di mille avventure e altre mille ne vedrà.

Io, che credevo di dover trascinare Mikan nel buio legandola a me, proprio io che non pensavo di poter più vivere al di fuori dell’ oscurità che mi avvolgeva, sono stato trasportato da un angelo sotto mentite spoglie fino alla luce.

The end

 


ANGOLO AUTRICE

E’ finita! Ragazzi, è finita davvero! E potete credermi se vi dico che non so se ridere per la felicità di essere riuscita a portare a termine questa storia o piangere perché… è finita! Nell’ incertezza mi scuso per l’ immenso ritardo! So di aver fatto un Hotaru un po’ lunatica, ma spero davvero che alla fine vi sia piaciuto, ho cambiato il rating della storia poco prima di mettere questo capitolo perché in realtà all’ inizio non pensavo di postare un cap del genere, ora prego chi non si aspettava un finale così, di recensire! Di chi lo dava per scontato, di recensire! E a quelli a cui ha fatto pena, di recensire lo stesso perché ho davvero bisogno dei vostri consigli! Ora, ringrazio quelli che hanno la storia tra le seguite\preferite\ricordate:

 

bImBa_SoLiTaRiA
Cuore_Angelo
Erica97
missfunix
mitika98yb
ConsumatedSnow
antofever
iletopina
mic98rosso
obidoia
STAILIST
XxDUBHExX

Ho notato che alcune di voi non hanno recensito, e vi supplico di farlo! Insomma, è l’ ultimo cap e voglio davvero sapere la vostra opinione!

Poi ringrazio, che ha recensito ma non è tra quelle segnate sopra:

Eu_chan

fiorediciliegio

AriLOL

Grazie anche a tutti quelli che leggono e basta! E poi: Wow, il primo capitolo più di 700 visite!!!

A presto,

Lory402 

 

  

  
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