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Autore: Trick    19/06/2012    2 recensioni
«Il mondo non è diviso in brava gente e Mangiamorte».
Raccolta di drabble, flash-fic e one-shot di mediocre pretesa spudoratamente a caso.
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Un po' tutti
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Più contesti
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In risposta alla sfida di somochu che aveva richiesto una James/Sirius dal prompt stessa doccia. Non ho mai scritto così tante slash come in questi giorni, ma tanto lo sappiamo tutti che le mie non sono vere slash, ma cosine che ci girano sempre e soltanto attorno.

*

Quello che voglio dire
JamesxSirius
1041 parole


Se mi avessero predetto che questo sarebbe stato il mio volto – il mio presente – non gli avrei mai creduto. Non avrei potuto credere a nulla del genere. Eppure, eccolo qui, il mio riflesso. Ho la faccia pallida e tirata di un idiota dai capelli troppo lunghi e gli occhi stanchi; e queste occhiaie... per Godric, questa guerra mi sta mangiando vivo.
Scuoto la testa con un mezzo sorriso rassegnato. A volte ho la sensazione che ogni giorno trascorso mi abbia strappato un pezzo di ciò che sono stato un tempo. Quando la guerra era ancora uno spettro lontano e indefinito, a miglia e miglia di distanza dalle mura di Hogwarts: ecco, ciò che era stata la mia vita. Le nottate insonni passate a mangiare Cioccorane e Api Frizzole sgraffignate a Mielanda; i pleniluni con il vento sul muso e il selvaggio brivido della libertà nelle vene; la convinzione di poter essere per sempre invincibile.
Per sempre Sirius Black.
Eravamo più giovani, si potrebbe dire, eravamo più coglioni. E invece no, oggi non lo siamo meno di allora – né l'una né l'altra cosa – e c'è questa cosa dannata fuori dalla porta che non aspetta che mangiarci tutti – mangiarci proprio vivi, giuro.
È un casino. È tutto un grande casino più grosso di tutti noi. È più grosso del povero Peter, sempre chiuso in casa, troppo buono per combattere la guerra, troppo intimidito per vincerla, e per vincerla ci dovremmo mettere un po' meno buone intenzioni e un po' più fatti. È più grossa di Remus, che ormai si è dimenticato di essere stato quello calmo, quello paziente, quello gentile: Remus è il più smarrito, fra di noi, è quello che ha iniziato a farsi mangiare per primo e adesso cammina davvero dentro il corpo del suo stesso cadavere. La cazzata da rimpiangere per tutta la vita prima o poi scappa a tutti – solo che lui non era pronto e se l'è beccata in pieno stomaco.
E poi c'è l'altro, c'è James. E lui, davvero, è proprio il più coglione in assoluto.

*

«Ti stavi facendo una doccia?».
«No, mi piace gironzolare per casa nudo e con la testa piena di sapone» ribatto con piglio esasperato. «Idiota di un Potter».
James si raddrizza gli occhiali rotondi con la solita aria beffarda, afferra una sedia della mia cucina, ci si siede al contrario e mi rivolge un sorriso sghembo. C'è qualcosa di sinistro nei suoi occhi nocciola, c'è qualche cazzo di problema, stavolta. Conosco James come conosco la mia pelle, e so quando c'è un problema. Adesso c'è un problema.
«Che succede?».
«Lily aspetta un bambino».
Mi sembra dispiaciuto, ma sono convinto che la mia faccia sia ancora più schifosa della sua. Non credo che i brividi che sto avvertendo lungo la schiena siano dovuti alle gocce d'acqua che scivolano dai miei capelli. James trova il coraggio di alzare gli occhi verso di me e io mi volto in fretta e mi dirigo a lunghe falcate verso il bagno.
Non ho proprio voglia di vederlo. Non mi va che riesca a capire quello che mi passa per la testa – non adesso che sto pensando che è un coglione più di quanto non lo abbia mai pensato in tutta la mia vita.

*

Sento James intrufolarsi nel bagno nonostante lo scrosciare dell'acqua sulla mia testa. Magari me lo sono solo immaginato, magari sapevo semplicemente che sarebbe arrivato. Fingo di non averlo aspettato da quando l'ho piantato da solo in cucina e continuo a sciacquarmi le braccia.
«Senti, Padfoot, io e Lily siamo sposati...».
Se solo la sua voce non fosse tanto addolorata, mi verrebbe da ridere, e pure tanto.
«E qualunque cosa... sai, questo. Ecco, c'è qualcosa che... non...».
Che idiota, adesso mi verrà sul serio da ridere e lui si incazzerà pensando che non lo prendo abbastanza sul serio. Io lo prendo molto sul serio, l'ho sempre preso sul serio, perfino quando non avrei dovuto, ma lui è un tale cretino che non puoi prenderlo sul serio senza ridere. E lo sto prendendo parecchio sul serio, adesso, talmente tanto che vorrei spaccargli la faccia a pugni.
«Padfoot, quello che voglio dire è... ecco...».
Sbotta in un'imprecazione scurrile e lo sento scattare in piedi da qualunque posto si fosse seduto. Per un attimo vengo attraversato dal pensiero che se ne stia andando, e non so se valga davvero la pena esserne soddisfatti, ma poi spalanca di colpo la tenda del mia doccia e mi strappa un mezzo strillo davvero poco virile. Poi caccia un piede dentro la vasca, caccia dentro quell'altro e se ne resta lì, impalato sotto il getto d'acqua tiepida e con gli occhiali storti sul naso. Strabuzzò un po' gli occhi, incredulo.
«Coglione, sei appena entrato nella mia doccia con i vestiti».
Storce le labbra come una ragazzina capricciosa, si raddrizza gli occhiali e poi appoggia la testa ormai fradicia al mio petto nudo. D'un tratto non so più cosa fare – non so mai cosa fare.
«Prongs...».
«Sta' zitto, Padfoot» borbotta scocciato. «Ci ho già provato io, a parlare, e fidati, non ci si riesce».
«Perché sei un idiota. E non me ne frega proprio niente, il che è un cazzo di problema, se ci pensi bene» replicò schietto. Poi mi viene l'impulso di passargli una mano fra i capelli e nel vedere che non si mettono in ordine nemmeno da fradici mi viene fuori un sorriso davvero ebete. «Io resto comunque qui, Prongs» aggiungo in un mormorio basso.
James non dice niente, ma ho come l'impressione che stia pensando a tutt'altro. Sta pensando al contrario, sta pensando che non è giusto, sta pensando che è sbagliato, e sta pensando di non dirmelo perché è un cretino sentimentale e chissà che scenata si immagina io possa fare. Però c'è qualcosa che stride in tutta questa situazione, c'è davvero qualcosa che non è al posto suo. Lily che aspetta un bambino, il bambino di Prongs, lo stesso scemo che si è gettato vestito sotto la doccia insieme a me e adesso non sembra più voler dire nient'altro. C'è qualcosa che non dovrebbe esserci, forse c'è persino qualcosa che non ho capito.
O forse quello che vuole dire l'ho capito e non mi piace per niente.


Crack, fanon o canon? Slash, Het, Threesome? 
GOD SAVE THE SHIP!
I ♥ Shipping è un'idea del « Collection of Starlight, » said Mr Fanfiction Contest, « since 01.06.08 » 



   
 
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