Scusate
il mio immenso ritardo, ma in queste poche settimane sono successe
moltissime cose che non mi hanno permesso di pubblicare quest'ultimo
capitolo prima.
Vi ringrazio anticipamente per i commenti che spero mi lascierete e vi
ringrazio per aver seguito questa mia storia fino alla fine.
Dedico quest'ultimo mio capitolo ad una persona molto speciale che ha
seguito la mia storia fino a qualche capitolo fa e che non lo
potrà fare mai più.
Grazie a tutti per l'attenzione.
Card Captor Sakura: l'ultima avventura
Cap.15: La fine di tutto
"
Mi
dispiace.
Ti ho deluso ancora prima di conoscerti, di poterti
vedere, di osservare il tuo bellissimo sorriso...
Scusami.
Non
è questo che avrei voluto per te, ma sei arrivata
così all'improvviso e sinceramente
mi hai colto di sorpresa...
Perdonami.
Dammi un'altra possibilità, fa in modo che possiamo
incontrarci perchè,
anche se non ti ho mai visto, io ti voglio un bene dell'anima..."
Il corpo privo di sensi della bella regina, stava cadendo nel vuoto di
uno
spazio sconosciuto.
La sua mente era confusa, ma mai quando il suo cuore...
Le due persone che vivevano all'interno della donna stavano lottando
per
riprendere il controllo l'una su l'altra.
Poi quel pensiero, quelle poche frasi pronunciate nella sua mente e
rivolte
verso a qualcosa...qualcuno...
Ma certo!
I ricordi cominciarono ad accavallarsi l'uno sul l'altro ed
improvvisamente,
come un fulmine in una notte buia e tempestosa illumina tutto
ciò che è intorno
a se, la memoria ritornò.
La donna rivide nella sua mente tutti i visi familiari, tutto quello
che le era
successo e ricordò chi era, ma soprattutto
ricordò lui, Shaoran, e il suo
scettro.
Non voleva morire, non doveva morire! Ma come sarebbe riuscita a
salvarsi
quando tutto intorno a lei sembrava essere privo di vita? Chi l'avrebbe
salvata
stavolta?
Nessuno e da sola non ce l'avrebbe mai fatta...
Allora perchè lottare? Perchè continuare a
sprecare forze inutili quando ormai
il tuo destino sembrava essere segnato definitivamente?
" Eccomi,
sono qui.
Non aver
paura, tu non mi hai delusa, anzi...è per causa mia che tu
te ne sei andata.
Non pensare a queste cose brutte. Tu non morirai perchè io
ti darò una seconda possibilità, sono nata per
darti una seconda possibilità.
Abbracciami e stingimi.
Lo senti questo calore? E' ciò che tu mi hai donato e io,
ora, te lo restituisco
perchè tu possa tornare ad osservare gli occhi di colui che
ami.
Non so come
andrà a finire questa storia, se tutti ci salveremo, ma
l'importante è che tu
viva, perchè anch'io ti voglio tanto bene..."
- GiuGiu...-
Ascoltando quelle parole e sussurrando quel nome, Sakura
riaprì gli occhi verde
smeraldo.
Osservò il luogo intorno a se e si sorprese a galleggiare in
un posto
sconosciuto.
Delle piccole scintille si formarono davanti a lei e, al loro posto,
comparì la
piccola bambina di cinque anni con i suoi grandi occhioni azzurri.
Sakura osservò per un secondo la piccola creatura: i suoi
lineamenti, il suo
sguardo...
Una domanda le balenò nella mente e, come se sapesse
già la risposta, Sakura indietreggiò
un secondo portandosi una mano alla bocca.
Le due rimasero ad osservarsi a lungo e, lentamente, gli occhi di
Sakura si
riempirono di lacrime.
GiuGiu portò le braccia davanti a se ed il grande scettro
rosa comparve tra le
sue mani.
La bambina rimase ad osservare la giovane donna, mentre quest'ultima le
sussurrò: - Nako-chan? -
GiuGiu annuì e rispose: - Si, Okaa-chan -
Sakura non riuscì più a trattenere le lacrime e
ripensando a ciò che la bambina
le aveva detto, la strinse forte a se continuando a piangere e sentendo
dentro
di se una forza rinascere.
La bella regina di Giove chiuse gli occhi a causa del forte dolore che
provava
nel cercare di respingere il potere dei cancelli del male.
La sua arma presentava lunghe crepe e la giovane donna non riusciva
più a
resistere.
- FUSAE! - urlò con tutta la voce che aveva in
corpo, Nami, dall'altra
parte dello scudo.
- Ti prego piccola, cerca di non mollare! DOBBIAMO RESISTERE! -
Urlava quelle poche parole come se il suo corpo non risentisse del peso
che
stava portando, ma, in effetti, anche lei non ne poteva più
come le sue compagne.
- NAMI! - urlò una voce a lei molto conosciuta.
Shaoran la raggiunse e si avvicinò alla regina di Marte
osservando strabiliato
la potenza di quei cancelli.
- Shaoran...- disse lei distraendosi per un secondo. Ma quel momento fu
fatale:
la lunga spada di Marte si ruppe all'istante seguita da tutte le altre
armi.
Le quattro ragazze si osservarono negl'occhi impaurite, mentre vedevano
lo
scudo, da loro creato, scomparire sempre di più.
Harumi invocò a se tutto il suo potere per cercare di
fermare quel fascio d’oscurità,
ma era all'estremità delle sue forze e il suo gesto non
contò per nulla.
Il potere dei cancelli si fece largo tra le quattro guardiane e
proseguì la sua
corsa indisturbato, ma...
- CERCHIO A ME! -
Il nuovo e giovane mago si prestava, ora, a respingere con la sua magia
le
forze del male.
Tra le mani protese verso il fascio di luce oscura vi era il mistico
simbolo
che Clow gli aveva donato e che ora gli apparteneva.
- SHAORAN TOGLITI DI LI! E' PERICOLOSO! - gli urlò Nami
osservandolo preoccupata.
- Ora dispongo di un potere maggiore e con esso potrò
respingere il male! -
- SHAORAN NON FAR PAZZIE! -
Nami avrebbe voluto correre in suo aiuto, ma le sue forze le
permettevano mal
appena di volare.
Non poteva però lasciarlo così, doveva far
qualcosa, doveva salvare colui che
le aveva fatto palpitare il cuore...
Ma cosa poteva fare?
Il fascio di luce si fece più violento e Shaoran
urlò per un istante, mentre
cominciava ad indietreggiare.
Il ragazzo ci stava mettendo tutte le sue forze, ma non erano
abbastanza per
fermare ciò che sembrava essere diventato inevitabile...
La fine era ormai vicina per tutti quanti e Shaoran era consapevole di
questo...ma non poteva andarsene senza averla vista ed abbracciata
ancora una
volta...
- SAKURA! - urlò allo stremo delle sue forze, mentre chiuse
gli occhi e uno
strano vento gli scompigliò i capelli...
- Ti ricordi la prima volta che ci siamo conosciuti? Io si, me la
ricordo
benissimo perchè da quel momento il mio cuore ha cominciato
a battere per te e
non smetterà mai di farlo...-
Shaoran aprì di scatto gli occhi nel sentire quella voce che
gli era sussurrata
nell'orecchio dolcemente.
L'avrebbe riconosciuta in mezzo a mille persone, perchè era
inconfondibile ed
unica.
- Se il nostro destino è di morire...- continuò
la voce, mentre due esili mani
si giunsero a quelle di Shaoran che stavano ancora respingendo la
potenza del
male.
- ...se dobbiamo morire lo faremo insieme! -
Il ragazzo voltò lo sguardo verso la sua spalla destra e la
vide: Sakura era la
sua fianco e gli sorrideva come aveva sempre fatto e come avrebbe
continuato a
farlo.
- Sak...-
La ragazza gli mise un dito sulla bocca per non farlo parlare e gli si
avvicinò
lentamente, baciandolo appassionatamente come se quello fosse stato il
loro
ultimo bacio d'addio.
Le loro labbra si disunirono e i loro occhi s'incrociarono.
- Ti amo -
- Ti amo anch'io -
Insieme voltarono lo sguardo davanti a loro e con il simbolo di Shaoran
si unì
quello di Sakura dando vita un nuovo cerchio, più grande,
più potente ma non
abbastanza per respingere il fascio.
Shaoran e Sakura indietreggiarono insieme, ma qualcosa che li
preoccupò molto
del potere del cancello si fece sentire, alle loro spalle, in
tutta la sua
ira:
- IO VI UCCIDERO'! -
Ryan si era liberato dall'incantesimo di Shaoran e ora avanzava a tutta
velocità, circondato da un aura scura, con la spada protesta
verso il corpo
d'entrambi.
Li avrebbe trapassati con se fossero stati due spiedini e li avrebbe
uccisi
entrambi: non gli importava più nulla di Sakura, non gli
importava più nulla di
nessuno, lui voleva essere l'unico padrone assoluto e quei due lo
stavano
intralciando.
I due non sapevano che fare: non potevano mollare la presa, ma non
potevano
neppure difendersi da quell'attacco così all'improvviso.
Indietreggiarono ancora a causa del fascio e stavolta sentirono due
piccole
braccia stringere i colli d'entrambi, stando attente a non fargli del
male.
- Ti voglio bene Otau-chan. Ti voglio bene Okaa-chan. Anche se sono
stata con
voi per poco tempo per me è stato abbastanza da potermi
regale tanti emozioni,
ma soprattutto da potermi regalare, anche se per poco, un'infanzia
felice...Addio -
La voce della piccola bambina fece venire i brividi lungo alla schiena
di
Sakura, mentre GiuGiu mollò i colli d'entrambi.
- GiuGiu? Che cosa vuoi fare? - chiese la giovane donna osservando la
bambina
che, con occhi tristi, le mandò un bacio e poi si
allontanò da li.
- GIUGIU TORNA QUI! - gli ordinò Sakura non vedendola
più.
Ryan ormai era a pochi passi dai due corpi, chiuse gli occhi e
caricò il
braccio, affondando, infine, la sua spada nella carne dei due maghi...
Sentì una goccia di sangue scivolare dal manico della sua
spada alla mano e un
sorriso di piacere si fece largo sul suo volto.
- Povero illuso...-
Di chi era quella voce? Non sembrava né di Sakura
né di Shaoran!
Ryan riaprì gli occhi e ciò che vide non fu
affatto di suo gusto: la lunga
tunica beige era ora diventata color porpora e dalla sua piccola bocca
un rivolo
di sangue usciva, mentre nei suoi occhi c'era la fierezza di
una persona
che sapeva bene ciò che aveva fatto.
- Hai sbagliato bersaglio, babbeo...Sakura, Shaoran è tutto
nelle vostre mani-
disse mentre tirò il suo ultimo respiro.
- GIUGIU! -
La voce di Sakura era tremante, mentre la donna chiuse gli
occhi e le lacrime
cominciarono a scenderle lungo le gote rosate.
Ryan sfilò la lunga spada dal minuscolo corpicino che subito
cominciò a cadere
nel vuoto sottostante, ma la prontezza di Yue fece in modo che la
piccola non
si schiantasse a terra.
Shaoran aveva intuito, anche se non aveva visto, ciò che era
successo e anche i
suoi occhi divennero lucidi: - Brutto bastardo! COME HAI POTUTO
UCCIDERE UNA
BAMBINA?MERITI SOLTANTO DI MORIRE! -
L'uomo stava per mollare il posto in cui era per affrontare quel lurido
verme,
ma Sakura lo fermò.
- No, Shaoran. Non macchiarti le mani del sangue di un mostro come lo
è lui...-
La voce della maga era fredda e molto seria. Shaoran non l'aveva mai
vista così
arrabbiata come in quel momento.
Sakura spinse via il ragazzo, rimanendo da sola contro il potere del
male
ancora sulle sue mani e, senza alzare lo sguardo, si voltò
verso Ryan che era a
pochi passi da lei.
La ragazza, ora, respingeva il fascio d'oscurità con una
sola mano come se i
suoi poteri fossero aumentati tutto d’un colpo: il suo corpo
cominciò a
caricarsi di una luce bianca, mentre il fascio di luce nera
cominciò a
rallentare la sua corsa.
Ryan osservò la ragazza, ma non notò lo strano
fenomeno che stava avvenendo
davanti ai suoi occhi: Sakura era concentrata a raccogliere tutta
l'energia di
cui disponeva per controllare colui che, fino a poco tempo
fa, stava
respingendo.
- Shaoran! - chiamò la ragazza senza muovere un sol muscolo:
- Prendi questo! -
La donna schioccò le dita e tra le mani del mago comparve il
famigerato scettro
rosa. Appena lo toccò una serie d'immagini e di discorsi gli
si presentò
davanti facendogli capire ogni cosa.
Shaoran osservò lo scettro rosa tra le sue mani come se
fosse la cosa più
fragile di tutto il mondo e capendo cosa voleva da lui la sua amata,
scese a
terra raggiungendo il corpo senza vita della piccola bambina.
Sakura accennò ad un sorriso, sicura che Shaoran sarebbe
riuscito a salvarla,
ma non si perse la concentrazione e tornò ad osservare il
signore del male
davanti a se.
- Sei stata una sciocca! Io e te potevamo regnare le galassie intere,
ma
mettendoti contro di me sono costretto a ucciderti! Mi dispiace dolce
Sakura,
ma per te è finita! - urlò Ryan caricando la sua
spada di tutto il potere di
cui disponeva.
- No, Ryan...per te è finita perchè per me questo
è il primo giorno della mia
nuova vita -
Il biondino non riuscì a trovare un senso logico nelle sue
parole, ma non si
distrasse dal suo obiettivo.
Sakura sprigionò una grandissima energia e i suoi occhi
parvero indemoniati da
una forza sconosciuta, mentre il fascio d'energia oscura
ricominciò ad accelerare
la sua corsa.
- RYAN! SARA' IL TUO STESSO MONDO AD UCCIDERTI! IL REGNO DEL MALE NON
TI
APPARTIENE PIU' PERCHE', GRAZIE A TE, ORA VIVONO IN ME DUE PERSONALITA'
CHE TI
PORTERANNO ALLA ROVINA! -
Il potere del bene e del male si riunirono in un unico segno: il
simbolo della
stella.
- ADDIO! -
Sakura protese le mani verso il suo nemico e lentamente due grandi luci
si
mossero: Ryan fu colpito in pieno dalla forza dei cancelli del male e
anche
dalla prorompente potenza di Sakura.
L'uomo, senza volere, aveva donato la possibilità a Sakura
di poter governare
il male a suo piacimento e la ragazza aveva capito che non doveva
lottare
contro la sua parte malvagia perchè sarebbe stata proprio
lei a renderla più forte.
Ryan non ebbe neanche il tempo per accorgersi di che cosa stava
accadendo che
in una frazione di secondo aveva lasciato per sempre questo mondo.
Sakura controllò con estrema abilità entrambi i
poteri ed infine li rivolse
verso i cancelli del male distruggendoli per sempre facendo in modo
che, in un
futuro non troppo lontano, nessuno potesse mai più
riaprirli. Mai più.
La dolce ragazza tornò a terra lentamente e subito delle
luci rosa comparvero
intorno a se: Sakura aprì la mano e tutte le sue carte, che
le erano sempre
state a fianco, si posarono sul palmo della loro padrona.
Sakura le portò al petto e ripose al loro posto, mentre
continuò a camminare
verso un gruppo di persone e creature magiche che la stavano aspettando.
Appena il sole rifletté la sua ombra sull'erba davanti a se,
Yue, Cerberus,
RobyMoon, SpinelSun e le quattro guardiane s'inchinarono al suo
cospetto,
riconoscendo in lei la figura della divinità.
Shaoran, che dapprima le dava le spalle, ora era in piedi davanti a
lei, mentre
tra le sue braccia teneva il piccolo corpicino freddo e lo scettro
della
stella.
Sakura si avvicinò al giovane uomo osservando stupita il
corpo della bambina.
- Perchè non hai fatto ciò che ti avevo ordinato?
- chiese la ragazza
preoccupata per la piccola.
Shaoran mise una mano sulla guancia dell'amata e le sorrise: -
Rifletti...E'
venuta fin qui per farsi che tu viva abbastanza per rincontrarla nel
suo
futuro. Si è sacrificata per noi, ma soprattutto per lei...-
Sakura annuì e sorridendo tolse un capello dal viso di
GiuGiu osservando il suo
tenero faccino.
Cerberus, timidamente, si avvicinò alla coppia per chiedere
spiegazioni, ma
Nami lo bloccò con una mano facendogli segno che non era il
caso.
- Vuoi sapere di che cosa parlano, vero? - chiese, notando anche la
curiosità
negl'occhi dell'impassibile Yue.
Nami sorrise osservandoli: - Quella bambina è stata
concepita, ma non è mai
nata. Sua madre morì durante una lunga e faticosa battaglia
e allo stremo delle
forze usò tutto il potere che aveva in corpo per nascondere
il suo spirito
all'interno di un oggetto. Suo padre, poi, trovò l'oggetto e
ne percepì la
presenza mettendosi così subito in azione per cercare di
portarla in vita ed
eccola lì: GiuGiu, una bambina di cinque anni, nata
già grande senza mai
conoscere sua madre. Il padre ha chiesto l'intervento degl'astri per
proteggere
l'unica cosa cara che le era rimasta al mondo e fu così che
noi quattro
diventammo le guardiane di GiuGiu. L'aiutammo a crescere e molto presto
i suoi
poteri si mostrarono in tutta la sua grandezza. Fu allora che decise:
lei
avrebbe cambiato il corso della storia, avrebbe salvato sua madre e
avrebbe
vissuto una vita normale, come tutti gli altri bambini -
Yue e Cerberus voltarono lo sguardo verso Sakura e Shaoran, mentre
tenevano in
mano il corpicino che lentamente andava a dissolversi.
Nami continuò anche se sapeva che i due guardiani avevano
compreso già tutto: -
GiuGiu Lee, nata del grande mago Shaoran Lee custode del potere di Clow
e dalla
divina Sakura Kinomoto, colei che possiede il potere universale -
Tomoyo, che era rimasta tutto il tempo nascosta a filmare qualsiasi
mossa, uscì
dal suo nascondiglio e si avvicinò a Fusae, mentre entrambe
sorrisero.
- Sai cosa devi fare, vero Tomoyo? - le chiese la regina di Giove.
- Far capire a questo mondo che esistono persone come loro...- disse la
bella
mora osservando i suoi due amici.
In quel momento tra le braccia di Shaoran non rimase che lo scettro
perchè il
corpo della piccola era svanito.
A Sakura fece uno strano effetto vederla sparire davanti ai suoi occhi,
ma
sapeva per certa che in un futuro non troppo lontano l'avrebbe rivista.
Prese in mano il suo scettro e con esso s'illuminò
sentendosi di nuovo strana,
come quella mattina che si era svegliata tra le braccia del suo uomo
sentendosi
un'altra.
Shaoran l'abbracciò forte da dietro le spalle e
portò le mani sul ventre della
ragazza, sussurrandole dolcemente all'orecchio: - La cresceremo
insieme, nella
nostra casa, soltanto io e te...-
- ...e quando sarà diventata abbastanza grande le
racconteremo questa strana
avventura - finì lei il discorso del ragazzo mentre chiuse
gli occhi e pensò
alla nuova vita che la stava aspettando.
5 anni dopo
- Uno, due, tre...STELLA! - urlò una piccola bambina, sotto
ad un grande albero
di ciliegio, in una piccola villetta di campagna, girandosi
improvvisamente.
La bambina mise le mani dietro alla schiena e cominciò a
camminare lentamente,
canticchiando un'allegra canzoncina, mentre i suoi occhioni azzurri
osservavano
interessata ciò che aveva davanti.
Improvvisamente puntò il dito davanti a lei: - TI SEI MOSSO
KERO! -
Una grande tigre alata stava in punta di piedi a fatica, cercando di
non
cadere: - NON E' VERO SONO UNA STATUA NON VEDI? -
- Si, una statua che crolla adesso - lo provocò una pantera
con ali da
farfalla, mentre sbatté le proprie ali facendo cadere a
terra la povera tigre.
- SEI UN BASTARDO! NON VALE! - protestò Kero rialzandosi in
piedi.
- Sì che vale - rispose la pantera facendo finta di niente.
- NO, NON VALE! GIUGIU DIGLIELO ANCHE TU! -
La tigre fece gli occhi dolci alla piccola bambina che
cominciò a ridere
divertita: - Mi dispiace Kero-chan, ma SpinelSun ha ragione...indietro
di cinque
passi! -
- UFFA! NON E' GIUSTO! - sbuffò la tigre tornando indietro,
mentre la pantera
gli fece la linguaccia, tutto sotto gli occhi divertiti della bambina.
Da non molto lontano due occhi li osservavano giocare.
- Come sembra diversa d'allora...- disse la voce della donna che li
osservava.
Una figura le si avvicinò e le mise una mano sulla spalla: -
E' vero, ma ora è
felice. Guardala. I suoi occhi non hanno più quella vena di
tristezza che
avevano quando l'abbiamo incontrata -
- Già -
La donna sembrava turbata e l'uomo se ne accorse: la prese e la
portò a se,
abbracciandola forte.
- Cosa c'è che ti turba, Sakura? -
La donna osservò la piccola: - Ho paura che si ripeta in
futuro quello che è
successo a noi...-
Shaoran la prese e la baciò appassionatamente.
- Quella è stata la nostra ultima avventura e ti prometto
che lei non vivrà mai
il dolore che abbiamo provato noi, mai! - le disse l'uomo
rassicurandola.
Sakura sorrise tornando ad osservare i due guardiani giocare insieme
alla loro
piccola: - Se la cavano come baby-sitter -
- Già, ma alla sera poi sono esausti -
I due sorrisero ed entrambi si domandarono: - Chissà come la
prenderanno quando
sapranno che è in arrivo un'altra cicogna? -