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Autore: Kaori_97    25/07/2012    2 recensioni
Emily inventa una scusa per far andare Cal e Gillian da soli al concerto che gli Aerosmith faranno a Las Vegas, quando tutto sembra filare liscio accade uno spiacevole imprevisto.
Genere: Azione, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Ciao a tutti! Finalmente ho postato l’ultimo capitolo! :D
Prima di incominciare a leggere devo dirvi un po’ di cose!
Questa FF e nata solo per scrivere la scena finale! xD In cui troverete la stessa canzone che ha usato Jenny_98 nel suo 8 capitolo di Sometimes* (Che devo dirvelo! E’ BELLISSIMO u.u) Ma io non ho copiato lei e lei non ha copiato me, siamo solo due fan sfegatate degli Aerosmith che trovano che “ I Don’t wanna miss a thing sia per eccelenza la cansone che meglio si addice ai Callian!! Infatti proprio ieri ci siamo spoilerate un po’ e siamo venute a sapere che le nostre menti sono in comunicazione! xD
Ahahah non vi annoio più e grazie per aver seguito fino a qui la mia ff!
Buna lettura!                             
 
                             
                                             PERICOLO ALL’ HARD ROCK DI LAS VEGAS!
 

--CAPITOLO 10--


LIE TO ME //GILLIAN// LIE TO ME

La mattina non tarda ad arrivare, vengo infatti svegliata da un luminoso e caldo raggio di sole che proviene dalla finestra. Ancora una volto dormo con Cal ma al mio risveglio lui non c’è. Il mio  primo pensiero e che forse i dottori lo avranno portato a fare un controllo, strano però che non mi abbiano svegliato e che io non mi sia accorta di niente.

Mi alzo stiracchiandomi le braccia e le gambe e strofinandomi gli occhi. Vado in bagno per rinfrescarmi un po’ la faccia, mi guardo allo specchio, il mascara e sbavato ovunque sulla mia faccia tranne che sulle ciglia, dove invece dovrebbe essere, mi sciacquo la faccia velocemente per eliminare i residui del trucco e poi torno nella stanza. Ad aspettarmi seduto sul letto ora c’è Cal con in mano due caffè e una busta di carta bianca.
-Buongiorno Gillian!-
Lo guardo stupita, sembra stare in ottima forma.
-Buongiorno… Ma dove sei stato?-
-Il caffe che fanno qui fa schifo, sono uscito per prenderne uno decente, ecco a te tesoro!- Mi risponde tirandomi per un braccio costringendomi a sedere affianco a lui  e porgendomi il bicchierone di caffè.
-Ma-ma ti hanno lasciato uscire così? - Chiedo stupita afferrando la bevanda.
-Veramente no… Ma non mi ha visto nessuno!- Mi risponde offrendomi una ciambella presa dalla bustina.
-Sei sempre il solito Cal!- rispondo rassegnata ma divertita allo stesso tempo, mentre prendo la ciambella.

Mangiamo ben attenti a non farci sorprendere dai medici e poi andiamo dal primario per ottenere il permesso per dimettere Cal, ce lo concede, ma domani mattina dovremo tornare qui per un controllo.
Dopo 20 minuti di attesa siamo finalmente fuori, (col cavolo che prediamo un taxi sta volta!) prendiamo l’autobus e torniamo all’ Hotel. Non facciamo nemmeno in tempo a varcare l’entrata che il telefono di Cal squilla: è Emily, ed è preoccupatissima per suo padre, lei aveva solo chiamato per scrupolo dopo aver sentito la notizia dell’esplosione al telegiornale, non immaginava che lui fosse direttamente coinvolto. Dopo averla  tranquillizzata riattacca il telefono, stiamo per entrare nella hall dell’albergo ma il cellulare di Cal riceve un’altra chiamata. Dopo aver terminato la telefonata lui mi prende per un braccio e mi dice:
-Gill dobbiamo andare, hanno preso Tabano e i suoi uomini! Sono in centrale!-
Non riesco a dire niente perché mi trascina dentro l’autobus dalla quale eravamo appena scesi e attendiamo che ci porti alla fermata più vicina alla base dell’ FBI.
Non ci sono posti a sedere, è tutto occupato e quindi ci tocca rimanere in piedi agganciati alle maniglie.
Dopo una serie di frenate e di quasi-cadute, per fortuna, grazie a Cal che mi impediva di rovinare a terra tenendomi per un fianco, arrivo a destinazione sana e salva.
Usciamo dal bus, appena fuori Cal fa un respiro profondo:
-Questa è la prima e ultima volta che prendo un autobus! Piuttosto mi faccio saltare in aria su un taxi un’altra volta!-
-Dai, non è stato così terribile!- Dico  scherzando.
-Non e stato terribile? Era pieno di gente ammassata faceva caldo e non si riusciva a respirare!-
Io mi metto a ridere, quando si lamenta sembra proprio un bambino, ma dopo tutto questo è uno degli aspetti che mi piace di lui.
Entriamo nella centrale, e subito due federali ci conducono nella sala interrogatori dove  dentro c’è Ray Tabano.
Appena entriamo lui ci manda un occhiataccia di disprezzo, mi giro verso di Cal, lui ha le sopracciglia abbassate e tendenti a unirsi al centro, le labbra pressate e stringe i pugni. Ne sono certa, sta per esplodere.
Non faccio in tempo nemmeno a formulare il pensiero che Cal parte all’attacco, prende Tabano per il colletto della camicia e lo scaraventa addosso allo specchio dietro di lui facendo provocare delle crepe.
-Ti rendi conto che la hai... Che ci  hai fatto quasi ammazzare?!?- Lo aggredisce Cal avendo un piccolo lapsus, e mi viene da pensare che lo stia facendo per me.
-Bhè…Era questo l’intento- Dice Ray  ghignando e con tono strozzato per via delle mani di Cal al suo collo.
Cal lo sbatte nuovamente sulla parete, ma l’agente federale finalmente interviene e lo ferma. 

Ci sediamo al tavolo, di fronte a Tabano e incominciamo con le domande.
-Ormai ti abbiamo incastrato, quindi inevitabilmente finirai al fresco, ti conviene almeno collaborare.- Dice Cal con tono ancora arrabbiatissimo.
-Allora Ray, ha cercato di uccidere i suoi ex-compagni di gruppo, mi sembra un po’ eccessivo come “punizione”- Dico io.
-Oh no, voi non capite! Non sapete come ci si sente ad essere traditi dal proprio migliore amico! Io e Steven ci conosciamo praticamente da sempre,  eravamo solo dei ragazzini. Io credevo in lui, mi fidavo… E invece lui mi ha cacciato con un semplice “ Mi dispiace amico, ma non sei all’altezza”, mi ha anche detto che fra noi le cose però non sarebbero cambiate! Ma come potevano non cambiare?!? Inizialmente ho cercato di tollerare, ero geloso, dopo che me ne ero andato anno iniziato ad avere molto successo, e Steven incominciò a trascurarmi, una volta le prove, una volta i tour mondiali… Ci vedevamo si e no una volta al mese, abbiamo continuato così per tanti anni, fino ad ora, ma io non ce l’ho fatta più a resistere, volevo vendicarmi di loro.-
 L’agente federale, senza darci il tempo di aggiungere altro, ammanetta Tabano e lo porta fuori.


LIE TO ME //CAL// LIE TO ME

Finalmente lo hanno arrestato! Finalmente per adesso posso smettere di preoccuparmi per Gillian.
A volte mi sento in colpa, ho come la sensazione di averla trascinata nei guai dal momento in cui gli ho chiesto di lavorare con me. Quando stava per essere rapita da Andrew Jankins, quando quel pazzo di  Eric Matheson era entrato armato al Lightman Group, quando per poco non saltavamo in aria per la faccenda di Jimmy Doyle, quando ospitava la sorella di Torres a casa sua e l’anno aggredite… Tutte queste cose mi pesano sulla coscienza, e mi istigano a proteggerla sempre di più.

Finalmente concluso il caso ce ne torniamo in hotel, sono distrutto, e da quando sono iniziati i casini che non dormiamo decentemente, facciamo si e no 5 ore di sonno durante la notte.
Appena entriamo nella stanza mi butto sul letto con le braccia spalancate e faccio un grande respiro.
-Aaah. Era ora che chiudessimo il caso-
-Hai ragione… Che peccato però… Abbiamo sprecato due biglietti per il concerto… Tanto vale che torniamo a Washington…-
-Si hai ragione… non  mi fido a lasciare gli affari nelle mani di Torres e Loker troppo a lungo…-
Lei scuote la testa come per dirmi “Cosa devo fare con te?”, poi poggia la borsa, si leva lo scalda-spalle,  si siede sul letto appoggiando la schiena allo schienale e si accuccia tenendosi le gambe tra le braccia.
E’ cos’ tenera, sembra molto più  fragile e innocente di quanto non lo sia già normalmente.

Nonostante siano appena le 14.30 crediamo che un pisolino non guasterebbe e decidiamo di dormire.
Mi ero quasi abituato a dormire insieme a Gillian che adesso che non è tra le mie braccia mi è difficile farlo, nonostante questo la stanchezza e il sonno perso di almeno 5 ore, e sto minimizzando, hanno il sopravvento e finalmente mi addormento.

*3 ore dopo*
>TOC TOC TOC<
>TOC TOC TOC<
-Signori Lightman! C’è  qualcosa per voi! Aprite!
Sento una voce, ma sono ancora mezzo addormentato.
>TOC TOC TOC<
-Signori LIghtman!-
A quel punto mi sveglio definitivamente, pure Gillian si è appena alzata, e sta andando alla porta mentre si stiracchia un po’ le braccia e si sistema i capelli. Io la seguo. Entrambi ormai non facciamo più caso al fatto che veniamo chiamati “Signori Lightman” glielo abbiamo detto non so quante volte che non siamo sposati, ma evidentemente non gli entra proprio in tesa!
Apriamo la porta, un’ impiegata dell’albergo ha una busta bianca in mano e ce la consegna, dopo di chè ci saluta e torna a lavoro.  Ci sediamo sulle due sedie vicino il frigo-bar e la apriamo.
Dentro troviamo una lettera firmata da Steven Tyler con due biglietti.

Salve dottor Lightman e dottoressa Foster, per prima cosa vi ringraziamo per averci aiutati a scoprire il colpevole dell’ esplosione, senza di voi probabilmente non ci saremo mai resi conto che Ray era il vero colpevole… Bhè, per sdebitarci io el gruppo vi abbiamo inviato due biglietti per il concerto che terremo lundì 27, lo abbiamo fatto con tutti quelli che lo avevano comprato per il concerto di venerdì… Ma i vostri sono speciali… Vi abbiamo riservato un privè nel balconcino che sporge sul palco. Spero apprezzerete.”
Steven e gli Aerosmith.

-Wow ma è fantastico!! Avremo il privè e per di più appena sopra il palco!!- Dice euforicamente Gillian
-Sono felice che tu sia contenta tesoro!- Dico dolcemente io portandogli una mano sulla spalla.
Lei di ricambio mi sorride, e un’altra volta rimango incantato davanti a tanta bellezza.
Ci fissiamo per almeno 2 minuti buoni, senza sapere cosa dire o cosa fare, ci guardiamo semplicemente negli occhi.
 

LIE TO ME //GILLIAN// LIE TO ME

Cosa dico, cosa dico, cosa dico?? Oddio sto andando nel panico! Mi sono bloccata solo perché mi ha accarezzato la spalla?! No, non posso proprio continuare così! Sono imbarazzatissima e le guance mi vanno a fuoco!
Per fortuna Cal decide di rompere il ghiaccio e mi dice con tono molto dolce:
-Hey Gill? Sei ancora stanca?-
-No perché?-
-Ti va di andare a fare un giro?
-Perché no? Dopo tutto ce lo meritiamo un po’ di tempo libero!- Dico cercando di riprendermi dallo stato “Incapacedidireofarequalsiasicosa”  di poco fa.
Va bene tesoro, andiamo!- Mi prende sotto braccio e insieme usciamo dall’hotel.
 
-Allora? Dove vogliamo andare? Abbiamo poco tempo prima di cena, ci conviene trovare un posto qui vicino!- Mi suggerisce Cal
-Mmh… E se andassimo alla “Diga di Hoover”? Ho sempre sognato di vederla!-
-Perfetto!! Ma come ci arriviamo?? Di salire su un autobus non se ne parla! Però un tax…-
-NO! Una taxi no! Anche se Ray Tabano è stato arrestato io ho troppa paura!-
Accidenti! Mi sto comportando come una bambina! Cal mi sta fissando in modo strano e mi sembra che da un momento all’altro potrebbe scoppiare a ridere!
-Va bene va bene, ma allora cosa facciamo?- Mi chiede ridacchiando.
-Mmm… potremo andare alla piscina dell’albergo! Sono tre giorni che siamo qui, ma con tutti gli impegni che avevamo non ci siamo ancora andati!-
-Come vuoi tu Gill! Allora torniamo in camera a metterci il costume!-
-Va bene! Andiamo!-
 

LIE TO ME //CAL//  LIE TO ME

Dopo esserci messi velocemente il costume andiamo verso la piscina, nonostante il posto sia affollato in acqua non quasi nessuno.
 Gillian ha uno di quei grandi e buffi cappelli che si mettono per andare al mare e un prendisole rosa. L’ ultima volta che le ho visto indossare qualcosa di quel colore è stato l’anno scorso, in quell’occasione mi disse che indossava un' abito rosa perché dopo tanto tempo finalmente era davvero felice. Quindi suppongo che anche adesso sia felice, e il solo pensiero mi rende straordinariamente di buon umore.

Gill ha voluto a tutti i costi noleggiare una ciambella gonfiabile gigante tutta colorata, suscitandomi un incredibile tenerezza, a volte è più bambina di me!
Arrivati a destinazione ci sistemiamo su due sdraie. Posata la borsa e steso l’asciugamano lei mi chiede:
-Alloraaa: vuoi fare il bagno o prendere il sole?-
-Prendere il sole! Non mi fido molto dell’acqua della piscina! - Gli rispondo spiegandogli le mie motivazioni.
Lei sospira come per dirmi che sono un caso senza speranza. Poi si leva il vestito e si siede sul lettino, quel che vedo mi lascia affascinato: Un bikini rosso accesso che esalta le sue meravigliose forme si presenta davanti a me.
Non so cosa è scattato dentro di me in questo momento, forse gelosia, gelosia nei confronti di tutte le altre persone presenti, non è che ci sia un motivo, però… Non l’ho mai vista nemmeno io così!! Figurati se un branco di uomini qualunque può farlo!!!

Afferro la ciambella e velocemente la uso per “imprigionare” Gillian.
-Eehm… Ripensandoci… Andiamo a fare il bagno!!- Le dico in preda alla gelosia che cerco di nascondere.
La trascino via e mi tuffo in acqua buttandomi addosso anche lei  e finiamo entrambi sotto acqua.
MISSIONE COMPIUTA!  In acqua sicuramente molta meno gente riuscirà a vederla!
Non appena riemersi lei prende fiato e poi mi grida:
-Cal!! Ma che cosa…?!-
-Mi è venuto un attacco di caldo! Scusa tesoro!-
Lei si leva i capelli dal volto e poi per l’ennesima volta sospira divertita:
-Sei incorreggibile!-
Mi da una spintarella sulla spalla e io di risposta le dico:
-Mi stai forse sfidando tesoro??-
Lei mi guarda con uno sguardo provocatore e io “le salto addosso” per spingerla un'altra volta sott’ acqua, e dopo di che inizia una vera e propria “battaglia” di schizzi e risate.


Reduci di una vera e propria “Guerra all’ ultimo schizzo” durata quasi un’ora e mezza e dopo esserci concessi un’oretta di sole (per quel poco che era rimasto, e motivo per cui molte persone erano andate via) ce ne torniamo in camera esausti.
-Non credo di farcela ad uscire per cena… Sono stanchissima!- Dice Gillian portandosi la mano sulla fronte.
-Non preoccuparti tesoro, possiamo ordinare qualcosa in camera se ti va!-
-Veramente non ho molta fame…preferisco non magiare…-
-Che cosa? Sul serio? Gillian Foster non ha fame? Questa è da segnare!- Dico scherzando io.
Lei mi sorride e poi mi dice:
-Se tu hai fame però puoi sempre uscire a prenderti qualcosa…-
-E lasciarti qui tutta sola? Non se ne parla!- Dico io incrociando le braccia.
Mi sorride nuovamente, un sorriso al quale non so resistere e l’impulso di abbracciarla e forte, ma riesco a controllarmi.
-Bhè… Allora suppongo che l’unica cosa da fare sia andarcene a letto, sono appena le nove ma ci conviene riposarci per bene sta volta, domani dobbiamo tornare a farti visitare e poi ci sarà il concerto e torneremo in albergo molto tardi!-
-Ottima idea!-


Dopo esserci preparati ci mettiamo sotto le coperte, e in modo quasi spontaneo mi avvicino a lei, ma poi mi rendo conto che non è proprio il caso, nelle notti precedenti c’è stato sempre un motivo se abbiamo dormito abbracciati, ma ora non saprei che scusa inventare… Così mi limito a dare la buonantte con una leggera carezza sulla guancia che viene ricambiata dal suo dolce sorriso.

Pensando e ripensando a Gillian finalmente cado nel mondo dei sogni, che per quanto siano belli, non raggiungeranno mai la realtà di me affianco a lei.
 

LIE TO ME //GILLIAN// LIE TO ME

La mia sveglia suona perfetto orario: sono le sette in punto.
A quanto pare quel pigrone di Cal non l’ha sentita o forse ha fatto finta di non sentirla… Non cambia molto, in ogni caso dovrò buttarlo giù dal letto, e devo pure sbrigarmi, alle otto deve andare a farsi controllare dai dottori.
-Cal!-
Nessun segno…
-CAL!!-
-Mhnn-
Sento solo dei lamenti. Ok è ora di utilizzare le maniere forti!
-CAL!!! Svegliati subito!!!- Gli grido scuotendolo con le braccia.
-Mhnn, no… Ancora cinque minuti…- Mentre me lo dice si volta dall’altra parte.
-NO, CAL!! Dobbiamo andare in ospedale lo hai dimenticato?! E poi come fai ad avere ancora sonno se ieri sera siamo andati a letto prestissimo??- Gli dico facendolo rigirare verso di me.
-Uffaaaa!- Di scatto si alza in piedi.
-Dai, non fare storie, sbrighiamoci a prepararci!-

Arrivati in ospedale con 2 minuti di anticipo, davanti a tutta le persone che erano lì, rimaniamo a bocca aperta.
-Perfetto! Ora ci vorrà una vita prima di riuscire ad andarcene da qui!- Dice seccato lui.
-Cal, non sei l’unico ferito qui dentro, ci sono persone che stanno messe peggio di te!-
Lui fa un grosso sospiro, poi ci andiamo a posizionare in sala di attesa insieme a tutti gli altri.
Mentre aspettiamo chiacchieriamo del più e del meno, e senza rendercene conto sono già passate due ore
Finalmente un medico si degna di venire da noi:
-Signor Lightman, è il suo turno, prego mi segua!-
-Arrivo… Tesoro torno subito, tu aspettami qui va bene?-
Faccio cenno di si con la testa e poi lo vedo scomparire dietro l’angolo.

Solo dici minuti dopo (che a dirla tutta mi sono sembrati molto più lunghi delle due ore passate a chiacchierare con Cal) sono già fuori, Cal stringe la mano al dottore e lo ringrazia, ma è solo una maschera, me ne accorgo dall’espressione da superiore che ha stampata in faccia, poi viene da me e mi dice:
-Aaah finalmente possiamo uscire da qui! Non ne posso più di stare in mezzo a questa puzza di medicine!-
Lo assecondo: -Gia... Piuttosto, che ti hanno detto i dottori?-
-Ah, si va tutto bene, fra due settimane i lividi saranno spariti, e le cicatrici… guariranno in fretta.-
-Mh… Va bene, dai andiamo.-


* Le ore passano, dopo un pranzetto tra chiacchiere e risate e dopo un pomeriggio passato, soprattutto per Gillian, a scegliere cosa mettersi per il concerto, finalmente arriva l’ora di saltare in macchina e andare all’ Hard Rock…*
 

LIE TO ME //CAL// LIE TO ME

Arrivati al luogo dove si terrà il concerto, un addetto alla sicurezza ci indica il luogo a noi riservato, e quasi isolato dal resto della folla, che sta aumentando sempre più vertiginosamente.
Ci accomodiamo sulle poltrone, Gillian è eccitatissima all’idea di sentir suonare gli Aerosmith, e vederla  così elettrizzata mi rende felice. Sono come ipnotizzato a guardarla, ma la potente voce di Steven Tyler  che risuona mi sveglia:

-Good evening Las Vegas!
Ok, it’s time to Roooock-

Le sue strilla invadono tutta la platea in preda al delirio.
Il concerto ho inizio, e si apre con una canzone che ha segnato la storia del rock: Seme odl song and dace.

Dall’alto del nostro balconcino riusciamo a tenerci fuori da quell’ ammasso di gente che strilla e grida le parole della canzone.
Successivamente parte Amazing questa è più lenta, ma è una canzone ricca di significato e in un certo senso io mi riconosco nelle sue parole.
Guardo Gillian e le prendo la mano, le si volta di scatto verso di me e io le sorrido, lei ricambia e poi torna ad ascoltare quelle canzoni. Riesco a vedere una punta di rosso nelle sue guancie.
 

E’ arrivata quasi la fine, dopo le mitiche:Hole in my soul, Fly away from Here, Angel, Love in an elevetor, Crazy, Rag Doll, Dude, Just Push play e Walk this way, arriva Santana, un grandissimo chitarrista di successo che insieme a Steven ha creato una canzone:Just Feel Better.

Io e Gillian ci avviciniamo, ci stringiamo commossi per quella canzone,  e quando finisce noi restiamo così, persi l’uno negli occhi dell’altro a contemplarci.
Inizia un’altra canzone: Quella che tra poco avrei scoperto la più bella della mia vita.

(Ecco il link: 
http://www.youtube.com/watch?v=Vo_0UXRY_rY&feature=fvsr )

I could stay awake just to hear you breathing
Watch you smile while you are sleeping
While you're far away and dreaming
I could spend my life in this sweet surrender
I could stay lost in this moment forever
Every moment spent with you is a moment I treasure…
 
Quelle parole rimbombano nella mia testa.
Sul volto di Gillian incominciano a scendere lacrime.

Don't wanna close my eyes
Don't wanna fall asleep
'Coz I'd miss you baby
And I don't wanna miss a thing
'Coz even when I dream of you
The sweetest dream would never do
I'd still miss you baby
And I don't wanna miss a thing


Le accarezzo il volto e con la mano cerco di asciugarle le lacrime, lei arrossisce, ma sorride allo stesso tempo.

Laying close to you
Feeling your heart beating
And I'm wondering what you're dreaming
Wondering if it's me you're seeing
Then I kiss your eyes
And thank God we're together
I just want to stay with you in this moment forever
Forever and ever

A questo punto le parole mi escono da sole dalla bocca:

-Si, voglio stare con te in questo  momento per sempre…-
Mi avvicino a lei e di colpo la bacio, la stringo a me, lei che al contatto con le mia labbra si irrigidisce, ora si sta sciogliendo e risponde al bacio. Mi porta la mano sulla spalla e con l’altra mi stringe forte.
Tante emozioni girano dentro di me e di Gill.

I don't wanna miss one smile
I don't wanna miss one kiss
I just wanna be with you
Right here with you just like this
I just wanna hold you close
Feel your heart so close to mine
And just stay here in this moment for all the rest of time
Baby, baby


Lei si costa leggermente da me, vuole dirmi qualcosa.
-Cal, io…- Non la lascio finire perché le porto la mano sulla bocca.
-No Gill, fai parlare me… Devo dirti una cosa, una cosa che mi sono tenuto dentro troppo a lungo…
Ci sono giorni, giorni in cui odio tutto e tutti, ogni persona, senza un motivo preciso. Ma te, non riscirei mai ad odiarti tesoro, perche tu sei l’altra metà di me, quella che riesce a farmi tirare fuori la parte migliore. La mia migliore amica, a te Gill posso confidare tutto senza bisogno di spiegazioni, perché tu riesci a capirmi subito. Ma adesso essere i tuo migliore amico non mi basta più, perché io… Io ti amo…-

-Cal, io non so cosa sto per fare, ma di una cosa sono sicura, è la cosa giusta. Qunado sono in lacrime il mio primo pianto è per te, quando crollo e piango l’unica ragione che mi tira su sei tu. Da anni ormai c’è un buco nella mia anima, un buco che può essere colmato solo da te, dalla tua dolcezza, dalle tue ironie, Tu ormai sei il mio chiodo fisso nella mente, sei la ragione per cui vivo. Ti amo anche io Cal!

Don't wanna close my eyes
Don't wanna fall asleep
'Coz I'd miss you baby
And I don't wanna miss a thing
'Coz even when I dream of you
The sweetest dream would never do
I'd still miss you baby
And I don't wanna miss a thing

Senza perdere tempo torniamo a baciarci, cullati da quella dolce melodia, ora possiamo stare veramente insieme, ora possiamo amarci liberamente.
                                                         
                                                             ≈ FINE≈

Kaori_97
Come è andata? Non mi convince molto, sopratutto l'ultima parte, e avendolo fatto molto lungo, almen per i miei standard, credo d aver fatto perdere il filo del discorso D:
Comunque concludendo vorrei citare Jenny_98 e Jane97, che mi hanno sempre incoraggiato e recensito ogno singolo capitolo di ogno mi FF! 
Me la lasciate una piccola recensione? :3

 
 

 
 
              
   
 
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