Anime & Manga > Alice Academy/Gakuen Alice
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Autore: STAILIST    15/09/2012    2 recensioni
Una ragazza con un potentissimo potere è arrivata davanti al cancello dell' Alice Academy.
Mikan non appena la vedie  le vienne un tuffo al cuore, l'ha già vista in passato... un
antico passato...
- Ieri se non fosse stato per Mikan l'intera accademia poteva essere distrutta da una sola studentessa.
- Sento un'aura oscura provenire dal suo corpo. Ogni giorno cerca di prendere il sopravvento su di lei ed è per questo che dobbiamo aiutarla.
- sì, ma come
- Risvegliando il suo vero Alice, sepolto dentro di lei
Il suo nome è Kami Kuroi (dio nero).
In lei ci sono due enormi poteri in contrasto fra loro per prendere uno il sopravvento su l'altro, e ogni volta che li attiva la sua vita si accorcia venendo così lacerata dall'interno.
Tutto questo all'interno dell' Alice Academy!
SE VI HO INCURIOSITO CHE ASPETTATE A LEGGERE!
(Questa storia non parla nè di angeli nè di demoni, ma di
Genere: Fantasy, Romantico, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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CAPITOLO 3

 LA RABBIA DI NATSUME

 
  Narumi - Ieri se non fosse stato per Mikan l'intera accademia poteva essere distrutta da una sola studentessa.
Persona- Sento un'aura oscura provenire dal suo corpo. Ogni giorno cerca di prendere il sopravvento su di lei ed è per questo che dobbiamo aiutarla.
Narumi - sì, ma come
Persona - Risvegliando il suo vero Alice, sepolto dentro di lei. Perciò verrà con me nel buio delle abilità pericolose
 

Non riesco a togliermi dalla mente quello sguardo.
Due occhi rossi assetati di sangue che raccontavano di una vita condotta nel buio, nella miseria e nel freddo: nel male; mi fissavano intensamente.
Questo ricordo mi mette ancora i brividi.
Quel mostro con i denti sporchidi sangue e Mikan priva di sensi al suo fianco. Una povera fanciulla che rischiava la sua vita per un demone che non ha il diritto di vivere!
La mia povera baka, che mi ha aiutato a ritrovare la pace con me stesso rischiava di scomparire.
Perché non ha chiesto il mio aiuto! Perché mi ha detto di rimanere in classe mentre sapeva meglio di chiunque altro che lei da sola a tenere testa al male in persona non c’è l’avrebbe fatta.
Perché Mikan adesso mi vuoi far patire le pene dell’inferno, nella speranza che tu ti riprenda!
Sono ormai cinque giorni che non accenni a migliorare!
Il dottore dice che è per via del velenoche adesso ti scorre nelle vene, ti ha mandato in uno stato d’inconvalescenza indeterminato.
Adesso mi ritrovo accanto al tuo letto dell’infermeria a piangere lacrime di odio verso quella ragazza che si trova solo oltre il muro della tua camera d’ospedale, con lei c’è Persona, felice per il nuovo acquisto, ma a vedere se Mikan stia bene non è venuto!
 Ha solo occhi per quella ragazza dai poteri straordinari e non si sente nemmeno un po’ la coscienza sporca per aver fatto correre rischicosì grandi a una bambina. D’altronde, cosa ci si puòaspettare da una persona con il cuore di pietra.
 
E’ tutto buio… Dove mi  trovo?
Sento una voce lontana che ripete sempre la stessa parola, ma non riesco a comprenderla.
Improvvisamentevengo circondata da spiriti mostruosi con il ditopuntato verso di me e tutti insieme iniziano a ripetere incessantemente una parola. Prima non riesco a comprenderne il significato, poi tutto diventa più chiaro.
< Akuma… Akuma… Akuma… Akuma! > urlano gli spiriti contro di me! < Non sono un demone! Lasciatemi stare! Lasciatemi stare! Lasciatemi stare! > Cado a terra in ginocchio mi tappo le orecchie con le mani… oh no! Iniziano a diventare nere e squamose!
Intanto quegli orripilanti esseri urlano sempre più forte. < Non sono una di voi! Non appartengo a questo mondo! > In quell’istante sulle mie spallespuntaronodue gigantesche ali color pece; ecco gli artigli sulle dita, la coda del diavolo e i denti di un vampiro. Ecco il male puro reincarnato.
< Io non sono una di voi!!!> Queste furono le mie ultime parole prima di risvegliarmi urlando in una camera sconosciuta.
< ah!!! > urlai alzandomi di botto dal letto con la testa impregnata di sudore. In quell’istante capii di essere finita in infermeria. Mi alzai dal letto ma subito caddi in ginocchio perché mi girava la testa. In quel momento entrarono nella mia stanza due infermiere che mirimisero subito a letto, e da dietro la porta sbucarono il prof Narumi e Persona. In quel momento un odio profondo per quel tizio con la maschera, crebbe dentro di me.
Mi aveva promesso in passato che se fossi venuta in questa maledettissima scuola mi avrebbe aiutato e invece era successo dinuovo!
Continuava a guardarmi con quel sorrisetto odioso, come se mi dicesse:“ Non puoi fare niente contro di me “  Ma adesso gliela faccio vedere io! Cercai di ridurre in briciole la sua maschera, ma il colpo non andò a segno. In quel momento mi accorsi che ero piena di gingilli per il controllo dell’Alice: due orecchini su un lobo dell’orecchio e uno sull’altro. Dei bracciali e addirittura una cavigliera. Digrignai i denti e Persona in quel momento se né andò sghignazzando con quella sua voce malefica. < Questa me la pagherai, ti darò molto filo da torcere stanne certo! Poi vedremo chi riderà > urlai in modo tale che mi sentisse dal corridoio < Su dai non te la prendere, adesso calmati > Disse il prof Narumi entrando. < Mi tolga immediatamente questi cosi! > dissi mostrando gli svariati bracciali. < Mi dispiace ma non posso, ordini dall’alto > < Almeno questo coso legato alla caviglia? > chiesi indicando il piede < Bèh, hanno un po’ esagerato e non vorrei che il soggiorno in questa scuola si tramontasse in una prigione, quindi esaudirò questo tuo desiderio > Adesso mi sentivo un po’ meglio senza quell’arnese.
 
< Non mi ricordo cosa sia successo esattamente. Le uniche immagini che mi tornano in mento sono io che corro via dalla classe e Mikan che mi abbr…  > Le parole mi morirono in bocca. Mikan!  Santo cielo, che le sarà successo! Come l’avrò ridotta! Mi presi la testa fra le mani e iniziai a tremare e a singhiozzare. Narumi mi si fece vicino < Non preoccuparti sta abbastanza bene, adesso smettila di piangere. Lei è una ragazzina forte, guarirà presto  > Mi asciugai le lacrime e decisi di andare a vedere se stava bene. Mi alzai dal letto e in quel momento una fitta di dolore mi fece piegare in due. Mi accorsi che intorno al mio petto c’era una fasciatura impregnata di sangue sulla schiena vicino alle scapole, ma comunque mi rialzai e mi feci forza. Il prof mi porse una mano ma dissi che dovevo farcela da sola.
Entrai in una stanza molto luminosa e il mio occhio cadde sul corpo ricoperto di bende di Mikan. Scoppiai dinuovo a singhiozzare, poi notai che c’era qualcuno su la sedia affianco al letto. Era Natsume. Aveva una brutta cera e il viso contratto in un’espressione di dolore e tristezza. Quando mi vide, il suo atteggiamento cambiò. Di scatto si alzò. I suoi occhi infuocati mi fissavano mandandomi il suo disprezzo nei miei riguardi.
< Che ci fai qui, mezzo demone > Abbassai lo sguardo < Guardami quando ti parlo! Anzi guarda lei. Guarda coma hai ridotto il suo povero corpo con i tuoi schifosi artigli! Tu non meriteresti di vivere né qui né all’inferno! > Natsume mi lanciò una palla infuocata, ma cambiò direzione all’ultimo andando a schiantarsi contro il muro. < Avrei potuto incenerirti adesso in questa camera, ma sai perché non l’ho fatto? Perché altrimenti alla persona a cui tengo di più al mondo non mi avrebbe mai perdonato. Se io fossi stato al suo posto la prima cosa che avrei fatto, sarebbe stato assistere alla tua morte > < Natsume adesso smettila! > intervenne il sig. Nsrumi < No prof, ha ragione a disprezzarmi e odiarmi. Io non meriterei le sue attenzioni. Non meriterei nemmeno di soffrire così poco. Dovrei essere morta, perché è questo che mi merito. Quindi io non ti chiedo di perdonarmi, ma se hai tanto questa voglia uccidimi. Visto che è una mia richiesta personale, non credo che Mikan ti odierebbe. Avanti dai colpiscimi >
 
Non ci credo. Kami che mi chiede di ucciderla! Non poteva chiedermi di meglio. Accesi un globo di fuoco bello potente. Il prof Narumi invece gesticolava e continuava a dire rob e tipo: fermati, sei impazzito e robe del genere. Io no n ero mai stato più lucido come ora. Kami chiuse gli occhi, caricai il colpo e improvvisamente una voce familiare mi urlò nella mente “ Fermati Natsume, non farlo!”Era la voce della mia Baka. La mia sfera di fuoco improvvisamente si spense e Mikan si alzò dal letto urlando.
Che cosa stava succedendo?
 
Ecco qui un bel capitolo appena sfornato!
Spero con tutto il cuore che vi piaccia!
 
STAILIST
   
 
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