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Autore: teabox    24/04/2007    6 recensioni
In un tempo dopo la fine della guerra contro Voldemort.
Un sabato mattina il mondo magico si sveglia, prende la Gazzetta del Profeta e trova una notizia inaspettata a ricoprire la prima pagina del giornale. Una notizia che vedrà alcune persone catturate in una ragnatela di mezze bugie e mezze verità e che le costringerà ad affrontare il loro presente e il loro passato per dimostrare di essere innocenti. O far credere di esserlo.
Genere: Romantico, Mistero | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Draco Malfoy, Harry Potter, Hermione Granger, Nuovo personaggio, Severus Piton
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Nota: un grazie di cuore a ginny89potter, Aurora, stellina-malfoy e cl33 per le vostre parole gentili. Grazie, grazie, grazie. E grazie mille anche a tutte le persone che hanno speso un attimo del loro tempo per fermarsi a leggere il primo capitolo.



2. Dove parla Severus Piton e si decide di fare visita a qualcuno


Ministero della Magia, Londra, Sabato 13 Novembre

«Nome?»
«Severus Piton.»
«Professione?»
«Attualmente sono in pensione.»
La piuma volò sul taccuino dell’Ispettore. «Dove si trovava ieri, tra le quattro e le cinque di pomeriggio?»
«Diagon Alley.»
«Motivo?»
«Visite di cortesia.»
Knightley lo guardò divertito. Di certo non sembrava il genere di persona che faceva visite di cortesia. Sorrise appena osservando incuriosito il bastone che l’uomo stringeva con entrambe le mani. Un bel bastone da passeggio, nero, con una lucente impugnatura argentea, di fattura squisita e con tutta l’aria di essere estremamente costoso. Qualcosa che non pensava che un ex insegnante in pensione si potesse permettere. Quindi, o il signor Piton era un ottimo risparmiatore con un gusto per le cose raffinate o...
«E’ un regalo.»
L’Ispettore riportò gli occhi sull’uomo che gli stava seduto di fronte. Gli era comparso un leggero sorriso, quasi un’ombra di divertimento sul viso. «Un regalo importante.»
Piton si limitò ad alzare appena le spalle.
«Ricordo di averne visto uno molto simile una volta», disse Knightley con finta leggerezza. «Lei conosceva Lucius Malfoy, se non sbaglio.»
Severus rimase impassibile. «Non sbaglia.»
«Aveva un bastone come quello, giusto?»
«No», replicò pacatamente Piton. «Aveva questo.»
Un istante di stupore passò sul volto dell’Ispettore. «Intende dire che quel bastone è quello di Lucius Malfoy?»
«Esattamente.»
Knightley strinse un po’ gli occhi. «E’ stato lui a regalarglielo?»
Severus, per la prima volta, sembrò esitare prima di rispondere. «No, la moglie.»
«La vedova Malfoy.»
«E’ quello che ho detto.»
L’Ispettore non fece alcun commento. Osservò ancora per qualche secondo il bastone, poi decise di andare oltre. «Lei conosceva Ginevra Weasley?»
«Sì, se con questo intende che è stata mia allieva ad Hogwarts. Non particolarmente brillante in Pozioni, ma con una discreta inclinazione per Difesa contro le Arti Oscure.»
«Che opinione aveva di lei?»
Piton parve spaesato da quella domanda. «In che senso?»
«Le era simpatica, antipatica, indifferente...», elencò Knightley con un vago cenno della mano nell’aria.
L’uomo parve squadrarlo con una certa sufficienza prima di rispondere. «Ero un professore ed ero ad Hogwarts per insegnare, non per avere simpatie o antipatie nei confronti dei miei alunni.»
«Ma con Harry Potter non è stato così, mi pare.» L’Ispettore alzò immediatamente una mano per fermare la risposta di Severus. «Del resto non siamo qui per parlare di lui, ma della signorina Weasley. Quindi... possiamo dire che Ginevra Weasley le era indifferente.»
«Sì», replicò Piton. Un monosillabo pieno di freddezza.
«Ieri, a Diagon Alley, ha avuto modo di incontrarla?»
Severus lo fissò per un istante. «Avrei dovuto?»
«Abbiamo un testimone che afferma di aver visto la signorina Weasley entrare in un vicolo dal quale, qualche attimo più tardi, sarebbe uscito lei.» Knightley accennò un sorriso. «Il buon senso farebbe pensare che vi siate dovuti incrociare per forza.»
Piton strinse con più forza il bastone. «Il buon senso è sopravvalutato, Ispettore. Specialmente di questi giorni. Comunque, non ricordo di aver incontrato Ginevra Weasley.»
Il sorriso di Knightley si fece appena più accentuato. «Curiosa scelta di parole, signor Piton. Potrebbe voler dire che non l’ha incontrata o», tornò a fare un cenno nell’aria, «che l’ha incontrata ma se ne è dimenticato
Severus non disse nulla, limitandosi a guardarlo con una punta di noia.
L’Ispettore intrecciò le dita delle mani e si appoggiò alla scrivania. «Queste visite di cortesia», disse calcando su quelle tre parole, «a chi le avrebbe fatte?»
«Vecchi conoscenti.»
«Potrebbe farmi qualche nome?»
Piton fece sparire una mano nel soprabito nero che indossava e ne estrasse un piccolo libretto ricoperto da uno spesso strato di cuoio scuro. Sfogliò le pagine velocemente fino a fermarsi su di una in particolare e, dopo una veloce lettura, alzò gli occhi sull’Ispettore. «Draco Malfoy.»
«Il figlio di Lucius Malfoy?»
«Conosce forse altri Draco Malfoy?»
Knightley sorrise freddamente. «No. Non ne conosco altri.»
Severus rimase in silenzio, aspettando la domanda successiva con l’aria di chi sapeva già cosa gli sarebbe stato chiesto.
«Come mai s’incontrò con Draco Malfoy?»
Le labbra di Piton si piegarono in un minuscolo sorriso divertito. «Avevo incontrato sua madre quella mattina e mi aveva pregato di riferirgli delle cose.»
L’Ispettore parve sorpreso e incuriosito. «Non poteva farlo la vedova Malfoy in persona?»
«Non si parlano più... molto.»
«La vedova Malfoy e suo figlio?»
«Sì.»
«Narcissa Malfoy è ricoverata al San Mungo, se non erro.»
«Esatto.»
«E il figlio non la va a trovare?», domandò l’Ispettore con una nota stupita, quasi incredula.
Piton l’osservò come se stesse valutando se fosse degno di una risposta più articolata oppure no. «Mi pare di averle già detto che i due non si parlano più molto.»
Knightley fu sul punto di chiederne il motivo, ma si trattenne. La cosa, in fondo, non era pertinente al caso su cui stava indagando e, comunque, c’erano già fin troppe cose da scoprire e verificare. Non c’era davvero la necessità di aggiungerne altre. «Anche se non ricorda di aver incontrato Ginevra Weasley, rammenta se è successo qualcosa di insolito ieri pomeriggio, nella presunta ora della scomparsa?»
Severus sospirò annoiato. «No, Ispettore. Sono uscito dall'appartamento di Draco Malfoy intorno alle cinque, mi sono fermato al Paiolo magico per circa dieci minuti e subito dopo sono rientrato a casa. E posso affermare con una certa sicurezza che in quell'arco di tempo non è successo niente di insolito. O di abbastanza insolito da catturare la mia attenzione.»
L’Ispettore represse un leggero moto di fastidio chiudendo il taccuino con un gesto secco. «Bene. Credo che sia tutto per ora. Ma la prego di tenersi a disposizione finché il caso non sarà chiuso. Potrei aver bisogno di farle altre domande.»
Severus si alzò con un movimento lento, appoggiandosi al bastone da passeggio con forza. «E se il caso non dovesse chiudersi?»
Knightley si alzò a sua volta e scrutò per l’ennesima volta l’uomo che gli stava davanti. «Non si preoccupi, signor Piton. I casi si chiudono sempre, in un modo o in un altro.»

*

Ministero della Magia, Londra, Sabato 13 Novembre

Pochi minuti dopo l'Ispettore Knightley fece chiamare Putnam, il giovane Auror che da qualche tempo era il suo assistente.
«Ispettore?»
Knightley era ancora in piedi, lo sguardo fuori dalla finestra incantata del suo ufficio. «Sappiamo dove abita Draco Malfoy?»
Putnam estrasse un taccuino dalla sua mantella e cercò tra i suoi appunti. «Sì, Ispettore. Diagon Alley.»
Knightley sospirò appena. «Andiamo a fargli una visita, allora», disse girandosi verso il giovane Auror. «Di cortesia, ovviamente.»
Rise leggermente.
E Putnam, perplesso, si domandò il perché.

  
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