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Autore: aKifer    25/05/2007    13 recensioni
Hermione ha cambiato vita, ha chiuso con la magia. Hermione è una prostituta.
E Draco, casualmente, si presenta sotto forma di cliente.
Incominciò con la paura, paura e piacere e una sgomenta curiosità di ciò che sarebbe accaduto. Mann.
Genere: Romantico, Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Draco Malfoy, Hermione Granger | Coppie: Draco/Hermione
Note: What if? (E se ...) | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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-Is the sex dirty? Only if it's done right.-
Woody Allen.

-Il sesso è sporco? Solo se fatto nel modo giusto-
Woosy Allen.


-Sex alleviates tension. Love causes it.-
Woody Allen.

-Il sesso allenta le tensioni. L'amore le causa.-
Woody Allen.


-Woman need a reason to have sex. Men just need a place.-
Billy Crystal.

-Le donne hanno bisogno di una ragione per fare sesso. Gli uomini solo di un luogo.-
Billy Crystal.

*** *** ***


Draco Lucius Malfoy non è propriamente sobrio.
Alcol e adrenalina scorrono nelle sue vene. Le sue corde vocali vibrano sotto il ritmo di una canzone, ascoltabile, da pub. La macchina ubbidisce ai suoi comandi. Ruota, frena, accelera: Draco si sente Dio e la strada si piega davanti a lui.

Percorre il viale in seconda.
Sa che l'inizio é scarno e poco allettabile, ma osserva la decadenza di Edkins street attraverso i finestrini di una vettura che sembra gridare la differenza tra lui e tutte quelle prostitute: Soldi

Così viene spesso qui.
A noleggiare qualcuno, solo per una sera. Perchè una prostituta ha qualità introvabili. Non vi è la seccatura di dover dividere il letto la notte ed urtarsi continuamente tra le lenzuola -scomodo-, ne di rinunciare a una colazione solitaria, leggendo "Wall street" -Fastidioso- o di farsi la barba mentre una piscia nel cesso -Disgustoso-.
Una prostituta insomma c'è solo quando serve.
Per tutto il resto, sei libero.

Il Freno a mano lo annuncia. Scende e la portiera sbatte teatrale. E tutti si voltano. E tutti lo guardano.

E' biondo, albino, quasi, la pelle cerea ma perfetta sembra confermare la tesi. Gli occhi sono grigi --spenti-- e sul viso è congelata l’espressione dell'indifferenza. Alto è un termine improprio, ma il suo fisico slanciato permette al suo metro ed ottantacinque di acquisire  qualche fittizio centimetro.
Qualcosa -Il vestito di Armani, il profumo di Valentino- sembra scindere la realtà in due fazioni.

Lui e Noi.

Pensa Hermione Granger.

E' divertente come un giorno qualsiasi possa cambiare in maniera così perentoria.

Draco Malfoy inarca un sopracciglio,perplesso.

Come possa bastarei una persona a trasformare l'abitudine in evento.

Il sorriso di Hermione si congela e lentamente si spegne.

Basiti.


Lui emette un colpo di tosse, ancora incerto.

Attoniti.

Lei spalanca le palpebre e capisce.

Stupefatti.

*** *** ***




- Per il cazzo di Merlino.-

la voce di Draco è stridula -qualche nota troppo alta- e strozzata, come se avesse appena scoperto Silente e la McGranitt intenti non proprio nel doveroso the delle cinque.

-Granger? Quella Granger?-


C'è un vago imbarazzo nell'aria. E disagio. E parole congelate in fondo alla gola, all'imboccatura dello esofago. Lumache nello stomaco. Hermione ha paura che la sua prima reazione sarà un conato di vomito. Connie non esiste più. Semplicemente non c'è. Ci sono lei, Malfoy e uno spiacevole confronto con una realtà seppellita anni prima.

Draco Malfoy significa ricordi. Ricordi legati al mondo della magia.

E i ricordi la soffocano.


Hermione indietreggia sufficientemente da dare lo spazio (maledetto) a Draco di avanzare.

- Che diavolo succede?- la voce di Connie riporta un ordine logico alla realtà. Draco Malfoy la ignora volutamente.

-Che diavolo ci fai TU qui?- dice.

- Lavoro-

- Ah Be', questo lo vedo.-

-Fottiti Malfoy.-

-Pensavo di essere qua perchè lo facessi tu.-

- Mi stai molestando sessualmente.-

-Stiamo solo parlando, mezzosangue.-

lei si astiene dal rispondere. Osserva il ritrovato antagonista con rinnovato disprezzo. Sebbene il suo nome –Malfoy- o la sua casa –Slytherin- non abbiano più importanza.

-Cazzo, Granger! Come diavolo sei finita qui?. Voglio dire, questo è patetico! Addirittura per una come te.-

Slap.


-Che Cazzo Fai, Granger. Non! toccarmi! mai! più!- sibila Draco, abusando di ogni punto esclamativo.

-Pensavo fossi qui per questo.-

E per un attimo ,un breve attimo, sono di nuovo ad Hogwarts. Non è più notte ma giorno. E tutto, tutto sembra così semplice. Lei ha 16 anni e i brufoli e capelli indomati e ribelli. E i Mago si avvicinano e la seconda guerra magica incombe. Ma Hermione non ha paura. Il fiato di Ron la scalda, la mano di Harry la rassicura. Hermione si sente nuovamente a casa.
Poi la sensazione sparisce com'è venuta.

E rimane rabbia, frustrazione, rancore.

-‘fanculo.-

-Questo è ridicolo, Granger. Sei una puttana, comportati come tale. -

- Sarò anche una Puttana, ma non sarò mai la tua puttana Malfoy. E ora levati dalle pluffe...-

-E cosa saresti? Una libera professionista? Per una volta Granger, chiudi quella cazzo di bocca e preparati ad usarla per altro.-

-Potrai darmi ordini, quando dovrai smettere di pagare le donne per portartele a letto.-

-Per tua informazione, io non ho bisogno di pagare nessuno.-

-Allora devo aver frainteso la tua presenza qui.-
Dichiara lei con una nota critica, tornado ad essere l'intoccabile saccente di un tempo.

Draco preferisce tacere.
Ironicamente in tutti questi anni è lui ad essere cambiato di più. Non che sia meno testardo, permaloso, irascibile. Semplicemente all'improvviso ha perso ogni motivo per esserlo.
Quando la seconda guerra magica terminò, Draco non ebbe più un posto nella comunità magica: Gli presero tutto. Sia quello per cui aveva lottato fino ad allora come Mangiamorte (Non colpevole), sia quello per cui avrebbe potuto lottare in futuro come Auror (Inaccettato).
Così aveva smesso. Smesso tutto, in generale.
Dandosi all'apatia e alla poligamia.




-E' che odio il risveglio.-

-Cosa?- Hermione Granger vede Draco Malfoy. Non che non lo stesse guardando (Con astio) da interminabili minuti, ma per la prima volta lo vede. Lo vede sul serio. Lo sente. I suoi occhi grigi sono più profondi e la sua voce è triste, ma vivida.

-Il risveglio, la mattina...tutta l'ipocrisia di quei baci sotto le coperte. E' fastidioso.- c'è una punta di disprezzo in quello che dice, ma l'iceberg che sta al di sotto di essa è di puro e inaffrontabile dolore. Rifiutare ciò che non si può avere.

-Tu sei malato.-

-Il mio analista dice che uso il sesso come ansiolitico e antidepressivo, per via di una vulnerabilità psicologica dovuta a carenze affettive.-

-Mai provato il Prozac(*)?.-

-Preferisco Fevarin(**) e Aranciata.-

E ancora silenzio.

-Malfoy?-

-Mh?-

-Vai a casa.-

*** *** ***



Hermione è finalmente nella propria stanza.

Ed apre quella dannata scatola.

Erano anni che non lo faceva, che non apriva quella dannata scatola. Essenzialmente da quando la chiuse la prima volta.

Quattro anni.

La sua bacchetta fa capolino per prima, ultima cosa che era stata riposta. Sotto essa il suo volto radioso la saluta. Indossa un abito, splendido. Ed una fede al dito. L'anello che le ha dato Ron. Il giorno del loro fidanzamento.

Il giorno più bello della sua vita.

E lui è lì, nella foto, accanto a lei. Le accarezza i capelli arruffati, da lui e dal vento. Le sussurra nell'orecchio. Peccato che le foto non parlino, pensa Hermione. Ma lei ricorda perfettamente, per tutti e due
-Mia e solo mia.-

mormora il rosso e ride, gli occhi illuminati da un sorriso

Hermione carezza una seconda foto. Lei e Ron stanno ballando. Un boogie. Così simili a John Travolta e Uma Thurman.(***) Solo che la donna la interpreta il rosso.

*** *** ***

San mugo non è mai stato così apatico.

Certo i corridoi sono sempre stati di un bianco privo di toni e le voci a San Mugo non sono mai state voci, solo sussurri. Ma in quel momento, San Mugo è più apatico che mai. Ovattato.

Hermione non sente, non vede, non prova niente che non sia concerne a lui. Ron. E siccome a volte pensare fa male, si limita a non farlo. Osserva il muro da così tanto tempo da conoscere i mattoni nei loro più intimi e scabrosi dettagli. Nell'attesa del verdetto.

Harry la sfiora, richiamandola, con l'accortezza di chi è consapevole di maneggiare vetro. Incredibilmente fragile e propenso a rompersi.

- Hermione, si tratta di Ron.-

lei solleva il capo, illuminata dal suo nome. Gli occhi gonfi e arrossati la fanno apparire distrutta. E i capelli, i capelli, se possibile, non sono mai stati più indomati.

-Ci vogliamo sposare, Harry.-

il moro non risponde. Due occhi smeraldi puntati su di lei. -Non voleva che te lo dicessi. Ovviamente te lo avremmo detto ma voleva essere lui a farlo, perchè...Beh, lo sai, tu sei tu. Sei la sua persona.-


- Hermione...-

-Avremo una casa, come la tana, sai? Dei bambini, dei gatti. Tanti gatti e bambini a pelo corto.- e sorride come pochi riuscirebbero in tempi di guerra.

-Hermione, Ron è morto.-

 

*** *** ***


Hermione richiude la scatola incriminata.
Le sue braccia premono sul coperchio, sigillandolo con quanta forza possiedono i esili polsi. Le mani tremano e il cartone si sciupa sotto il peso delle lacrime.



Nota dell'autrice:

* ** nomi di antidepressivi.

*** Pulp Fiction, Quentin Tarantino.


Prima di tutto grazie! Le vostre recensioni sono senz’altro una grande spinta a continuare la storia (lotterò contro i miei impegni per voi).

Parlando del capitolo

Draco ed Hermione si incontrano.
Ci sono meno arroganza in lui, meno pregiudizi in lei. Sono entrambi distrutti, dalla vita e dalle pieghe che prende. Quindi si parlano, ma non si ascoltano realmente. Il loro approccio è ancora molto superficiale.

 
Siccome sono impossibilitata a cambiare il titolo (che personalmente amo poco), ma che è ormai quello con cui la storia è conosciuta, ho deciso di sbizzarrirmi sui nomi dei capitoli:

”In the Cold Cold night” è una canzone dei celeberrimi “White Stripes”.


Il titolo del secondo capitolo invece: "Hanging By a Moment" significa "Appesi ad un momento".  L'ho trovato abbastanza calzante. Perchè è un capitolo dove Hermione si aggrappa disperatamente ad una scatola pur di non fronteggiare la realtà dei fatti: che Ron è morto e deve andare avanti. Da quattro anni, Hermione è “appesa allo stesso momento”.

  
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