8. Considerazioni
Fu
una vacanza da incubo, lo ammetto. Ma pensandoci ora, ne ridiamo
ancora. Sì,
perché in fondo ci siamo divertiti (sotto un certo aspetto)
e, seppur avevamo
programmato una vacanza di 30 giorni, e ne facemmo solo 3, il resto
dell’estate
la passammo a casa nostra, a ripensare alla (dis)avventura.
Volevo
sottolineare che la descrizione delle case non è stata
“forzata”. Anzi… Noi
siamo tipi che normalmente ci adattiamo a qualsiasi situazione (vedete
me, che
dormivo su un materassino da spiaggia!). Voi magari, leggendo
ciò, penserete
che vi sareste adattati. Ma posso assicurarvi che se abbiamo resistito
3
giorni, è stato già molto.
L’unico
rimpianto è di non aver potuto osservare da vicino il mar
Ionio, di cui ci
avevano tanto parlato bene. Vorrei potermi bagnare in quel mare, ma se
solo
penso al nome, mi viene in mente “Santa Caterina dallo
Ionio” e mi passa subito
la voglia.
Che
paese… Alla fine siamo sempre più convinti che le
persone che abbiamo visto non
fossero che fantasmi. E che la lucertola gigante non era altro che
l’esperimento di uno scienziato pazzo, causa della scomparsa
dei cittadini di
“Santa Caterina”.
Scusate
se vi ho annoiato con questa storia, ma è qualcosa che non
si può tenere dentro
e a sentirla, non si crede sia accaduta davvero. Purtroppo, vi
sbagliate.
Eppur,
come dicevo, ci siamo divertiti. E la cosa più giusta
è prendere con spirito le
cose e non abbattersi mai. Finché si è in
famiglia e con gli amici, non ci si
deve mai lamentare del superfluo, perché ci sono persone che
pagherebbero mille
euro anche per villeggiare in un altoforno com’era il nostro
secondo appartamento.
Quindi,
spirito di sopportazione e, soprattutto, “spirito”.
Una risata risolve i
problemi peggiori…
Alla prossima.