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Autore: Cicci 12    15/11/2012    2 recensioni
- Ed ora, una squadra approdata ai mondiali solo quest’anno, anch’essa proveniente dalla Russia.- annunciò il cronista, mentre Yuri e Key si guardavano sorpresi.
- Signori e signore, la squadra più amata dagli uomini di tutto il mondo… le Feline Girls!-
Un gruppo di quattro ragazze uscì da uno dei lati dello stadio; tutti i presenti si ammutolirono, osservandole con attenzione, per poi accoglierle con un applauso fragoroso.
Il gruppetto era capeggiato da una ragazza alta, con lunghi capelli neri raccolti in un’elegante treccia ed occhi incredibilmente verdi, gli orecchini a cerchio ben visibili; indossava un paio di pantaloni neri e una maglietta rosso fuoco, che sembrò mandare in visibilio la maggior parte del pubblico maschile. [...] Poi, come attirati da qualcosa, gli occhi della giovane incrociarono quelli di Key, sorridendogli.
Il giovane rimase spiazzato; conosceva quegli occhi, ma proprio non riusciva a ricordare dove li aveva già visti.
Chi sei? si domandò fra sé, mentre cercava con tutte le sue forze di distogliere lo sguardo da quelle calamite verdi.
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Chi è questa nuova ragazza apparentemente mai vista e che Key sembra invece conoscere? Cos'avrà a che fare con lui? Sarà un'amica o una nemica?
Buona lettura! Cicci12
Genere: Azione, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Kei Hiwatari, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Cap.1 Un nuovo torneo

Vecchi rivali

Cap. 1 Un nuovo torneo

 

- Dranzer, frecce infuocate!-

- Dragon, attacco tifone!-

Un grande polverone si sollevò dal terreno di uno dei tanti giardini della città di Osaka; era una giornata come tante, l’estate stava per finire, ma le strade erano ancora piene di ragazzini che giocavano con i loro Bey Blade, mentre le madri dovevano richiamarli più di una volta per farli tornare a casa.

Key e Takao, due dei componenti della squadra dei Bladebrackers, si stavano sfidando nel giardino di quest’ultimo, mentre Max, Rey, Daichi, il prof Kappa e Hilary, i loro compagni, osservavano attentamente; ogni pomeriggio i 7 amici di trovavano nello stesso posto, alla stessa ora, per portare avanti quel sogno che li aveva uniti tanti anni prima: il Bey Blade.

Si avvicinava un nuovo entusiasmante torneo mondiale e la squadra dei campioni del mondo si allenava per arrivare preparata al grande evento; nell’ultimo torneo, avvenuto l’anno precedente, i 5 componenti avevano deciso di dividersi, tutti intenzionati a sconfiggere Takao, il loro leader, gareggiando quindi con le squadre dei rispettivi Paesi di origine: Rey si era ricongiunto con i White Tiger, provenienti dalla Cina, Max con gli All Stars, dell’America, e Key era tornato nella Neo Borg, squadra russa.

Ma quell’anno, in seguito alla vittoria della squadra giapponese, composta da Takao e Daichi, la squadra dei Bladebrackers si era ricomposta, e i 5 amici erano decisi a farsi valere ancora una volta.

- Coff! Coff! Non si vede più niente.- si lamentò Hilary, coprendosi la bocca con una mano, e muovendo l’altra nell’aria, cercando di diradare il polverone.

Quando finalmente scomparve, tra un colpo di tosse ed un altro, accanto a Takao era comparso, come dal nulla, nonno J.

- Aaaah!! Nonno J, sei impazzito? Che diavolo ci fai qui?- sussultò Takao, portandosi una mano al petto.

- Perdonate l’interruzione, ragazzi, ma è arrivata la lettera che aspettavate.- rispose il vecchio sorridendo e allungando una busta bianca al nipote.

- Dici sul serio?- esclamò il ragazzo, afferrandola e aprendola.

Scorse rapidamente il fogli, cercando di leggere il più rapidamente possibile, prima di esalare un urlo di gioia.

- Takao. Cosa succede?- gli domandò Max, avanzando di un passo.

- È la lettera del torneo ragazzi.- proruppe l’amico, voltandosi verso gli altri quasi con le lacrime agli occhi.

- È fantastico.- intervenne Rey, afferrando il foglio e leggendolo.

- E non è tutto. Siamo stati invitati dal presidente Daitenji in persona ad assistere ad alcuni incontri tra Blader dilettanti. Dovremo presentarci allo stadio un giorno prima del torneo.-

- Sul serio? Wow! – esclamò l’americano, raggiante quanto il compagno.

- Dove si svolgerà la prima parte del torneo?- chiese curioso il professor Kappa, allungandosi verso il cinese per leggere a sua volta.

- Mmmh.. Qui c’è scritto Australia.- rispose quest’ultimo.

Max e Takao si presero per mano, iniziando a saltellare di gioia come due bambini che hanno appena ricevuto i regali di Natale.

- Ehi, e l’incontro?- chiese improvvisamente Daichi, riportando l’attenzione sui due Bey che fino a poco prima stavano ruotando.

- Me n’ero quasi dimenticato…- lasciò in sospeso la frase Takao; la notizia del torneo aveva distratto tutti quanti.

Finalmente tutti i presenti rivolsero lo sguardo al terreno di gioco: Dranzer e Dragon giacevano a terra, immobili.

Takao e Key si guardarono.

- Di nuovo pari.- osservò Takao, allungando una mano verso il compagno per stringerla.

- Di nuovo. Ma non cantare vittoria, arriverà il giorno in cui riuscirò a batterti di nuovo.- rispose l’amico, afferrandola e fissando negli occhi il compagno; dopo gli avvenimenti degli ultimi anni, l’odio iniziale che Key provava nei confronti del giapponese erano ormai spariti, lasciando il posto ad una bella amicizia e, soprattutto, ad una sana rivalità.

- Non contarci troppo, Key, nessuno può battermi.- obbiettò l’altro, ridendo e portandosi le mani dietro alla testa e ricevendo uno scappellotto da Hilary per la sua mancata modestia.

I giorni passarono in fretta, mentre gli allenamenti nel giardino di Takao continuavano senza sosta, e presto arrivò il giorno tanto atteso della partenza; tutti i componenti dei Bladebrackers si trovavano all’aeroporto, in attesa che il loro aereo venisse chiamato.

Tutti, tranne uno.

- Ma è mai possibile che Takao sia sempre in ritardo?- protestò Max, incrociando le braccia al petto e sbuffando, appoggiandosi alla sua valigia.

- Come suo solito non avrà sentito la sveglia.- sospirò Daichi, impaziente quanto l’amico.

- Tipico di Takao. Ormai dovremmo conoscerlo, ragazzi.- commentò Rey, ridendo divertito.

I signori passeggeri del volo A432 per l’Australia, sono pregati di avvicinarsi al gate numero 12 per l’imbarco”, sentirono gracchiare la voce all’altoparlante.

- Non possiamo aspettare. Takao troverà il modo per raggiungerci. Il prossimo volo dovrebbe partire tra non molto.- disse il Prof Kappa, afferrando la sua valigia, imitato da tutti gli altri.

- Ehi, ragazzi! Ragazzi! Aspettatemi!-

La voce famigliare del loro compagno si fece sentire oltre il frastuono del terminal; tutti si voltarono, mentre Takao correva verso di loro vestito solo a metà, mentre ancora cercava di infilarsi la giacca.

- Takao. Sei sempre in ritardo. Quando imparerai ad essere puntuale. Giuro che la prossima volta ti lasciamo a terra.- lo rimproverò Hilary, mentre gli altri sorridevano tuttavia divertiti.

- Avete ragione. Scusate, la sveglia non ha suonato.- cercò di giustificarsi il ragazzo, con il fiato corto per la corsa.

- Come avevamo immaginato.- disse Rey, allargando le braccia rassegnato.

Avvicinandosi al gate riuscirono ad imbarcarsi appena in tempo, mentre Hilary ancora rimproverava Takao, che cercava di ribattere con pochi risultati, finendo così per litigare con l’amica, come al solito.

- Per me quei due sono fatti l’uno per l’altra.- commentò come ogni volta Max rivolgendosi al cinese, ma per sua sfortuna fu udito anche dai due diretti interessati.

- Non dirlo neanche per scherzo!- urlarono all’unisono, attirando l’attenzione di alcuni passeggeri.

- Chi vorrebbe stare con un idiota come Takao?- rincarò la dose la ragazza, puntando un dito accusatore contro l’altro.

- Che cosa? E io invece dovrei stare con una racchia come te?- rispose a tono lui, subito fronteggiato dall’amica.

I compagni si rassegnarono, sollevando le spalle e decidendo di ignorarli, mentre loro continuavano con i loro battibecchi.

Finalmente decollarono; Takao si abbuffò al carrello del pranzo, mentre la ragazza che li accompagnava passò quasi tutto il tempo a rimproverarlo, Max e Daichi ridevano come matti guardandoli litigare, Rey leggeva un libro, il prof Kappa lavorava al computer e Key osservava la distesa di nuvole che si estendevano fuori dal finestrino, cercando di ignorare gli schiamazzi dei suoi compagni.

- Ehi, ragazzi, guardate laggiù. Siamo quasi arrivati.- esclamò improvvisamente Daichi, dopo quasi 12 ore di volo; Max e Takao si precipitarono al finestrino più vicino travolgendo il povero Daichi: sotto di loro cominciavano già a delinearsi le immense steppe australiane.

- Che meraviglia.- esclamò il leader del gruppo, con gli occhi luccicanti per l’emozione.

- Credete che riusciremo a vedere qualche canguro?- domandò poi, eccitato all’idea.

- Oh, Takao.- si limitò a rispondere l’americano, mentre tutti ridevano all’ingenuità del compagno.

Atterrarono dopo pochi minuti e, recuperati i loro bagagli, trovarono una macchina a loro disposizione davanti all’aeroporto, grazie alla quale raggiunsero la sede in cui si sarebbe svolto il campionato.

- Benvenuti in Australia, ragazzi. Sono felice che abbiate accettato il mio invito.- li accolse il presidente della BBA, il signor Daitenji, che li attendeva davanti alle grandi porte dello stadio.

- E come avremmo potuto rifiutare?- rispose Takao su di giri, rivolgendosi all’uomo.

- Di cosa si tratta, presidente? Nella lettera non era specificato.- chiese Rey, curioso di saperne di più.

- Quest’anno abbiamo deciso d’inaugurare il mondiale con un torneo tra giovani blader dilettanti, per permettere così loro di farsi conoscere. Mi è quindi sembrata una buona idea chiamare voi come ospiti d’onore; chi meglio dei campioni del mondo?-

- È una bella idea. Scommetto che sarà un successone.- commentò Hilary, battendo le mani emozionata.

- Il torneo avrà inizio questo pomeriggio alle sei. Tenete gli occhi aperti ragazzi; ho notato molti blader interessanti tra i partecipanti.- commentò Daitenji, prima di congedarli con un sorriso.

- Takao, aspetta un secondo.- lo fermò l’uomo.

- Vorrei che fossi tu a disputare lo scontro finale con il vincitore.- lo informò, posandogli una mano sulla spalla.

- Dice sul serio?- chiese incredulo il ragazzo.

- Certo, sono sicuro che chiunque vincerà il torneo, sarà felice di potersi battere con il campione del mondo.-

- D’accordo, allora, accetto volentieri.- rispose Takao, prima di salutare il presidente e raggiungere gli amici.

- Ehi, Takao, che voleva il signor Daitenji?- chiese curioso Max, affiancando l’amico.

- Lo vedrai domani. Credo ci sarà da divertirsi.- rispose semplicemente l’altro, lasciando i compagni nella loro curiosità.

 

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Non posso crederci, nonostante il tempo praticamente paria a… bè, ZERO, sono riuscita a riscrivere questa storia. o.o

O perlomeno a metterla in una forma decente, tanto da poter essere letta. XD

Che dire, sono tornata sull’idea di “Bey Blade”, giusto in questo periodo in cui sto riguardando le puntate! XD

Quindi meglio approfittarne per ripubblicare questa fan fiction vecchissima, ma prima davvero pessima, ora più leggibile. J

Bè, non mi resta che sperare in qualche vostro commento, ma soprattutto sperare che la storia vi piaccia. ;)

Un bacione a tutti i miei FUTURI lettori (sperando ce ne siano! XD)

Cicci12

  
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