Serie TV > I Cesaroni
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Autore: Iso Mary    21/01/2013    1 recensioni
Dopo il deludente finale dei Cesaroni 5 ho provato ad immaginare la continuazione della storia tra Rudi e Alice, che inizia esattamente dove li avevamo lasciati, ovvero lui sul suo letto a rimpiangere il suo amore perduto e lei partita con Francesco per la Grecia. Dopo tre mesi di vacanza per cercare di dimenticarla, Rudi ritorna a casa Cesaroni e Mimmo gli consegnerà la famosa lettera. Così spinto dalla speranza di poterla riconquistare il ragazzo organizzerà qualcosa di veramente romantico e.... bé per scoprirlo dovrete leggere la storia! Spero possa piacervi
Genere: Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Alice Cudicini, Rodolfo Cesaroni
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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Rudi venne presto dimesso e Alice e Marco lo riportarono a casa. I due ragazzi si presentarono dal padre per mano, come una coppia qualsiasi di innamorati che vivono la loro normale storia d’amore. – Bentornato figliolo – disse Giulio – Ciao papà, lo so ti ho dato una delusione e mi dispiace ma io non posso fare a meno di lei e … - lo interruppe Giulio – Ascolta Rudi, sono io che ti devo chiedere scusa, che vi devo chiedere scusa a te, a Marco, ad Alice, a Eva … ho riflettuto molto stanotte e sono giunto ad una conclusione: dovete essere liberi di amare chi volete senza sentirvi ostacolati da nessuno, come lo sono stato io alla vostra età quando ho conosciuto Lucia. D’ora in poi non condizioneremo più le vostre scelte e se avrete bisogno di noi per qualsiasi motivo troverete sempre una porta aperta – e si abbracciarono – dai, basta con questi sentimentalismi … oggi ci siamo tutti ed è una giornata speciale proprio per questo ho invitato zio Cesare e la sua famiglia a pranzare con noi! Vi do una mano – disse Alice molto soddisfatta e tu amore siediti che devi riposare con quel bel nasino- rivolgendosi a Rudi e dandogli un bacio sulla guancia – ed Eva dove è ? – chiese Marco vedendo la piccola Marta insieme ai nonni- Dopo il mio discorso è andata di sopra , dicendo che sarebbe tornata subito– e il ragazzo la raggiunse , bussò timidamente alla porta della mansarda – Avanti – rispose lei – Ciao Eva – Ciao Marco- e il ragazzo proseguì -bel casino che hanno combinato i nostri fratelli, eh? – la ragazza rispose -Già, guarda Rudi come è conciato! – No Eva, mio fratello è decisamente migliore di me! Lo invidio , sai,perché ha avuto tutto quel coraggio che è mancato a me un tempo di confessare a mio padre il suo amore per tua sorella. Sarebbe stato disposto a tutto pur di stare con lei, cosa che io non ho fatto … non ho lottato per stare insieme e di questo sono pentito. Abbiamo sbagliato tutto io e te, io ho sbagliato tutto! Ci siamo fatti così tanto male … Eva perdonami, credevo davvero di amare Maia, o forse era solo un modo per fartela pagare per avermi lasciato per quel francese. In questi tre mesi ho avuto modo di riflettere e ho capito che non è lei quella che voglio al mio fianco e l’ ho lasciata. Tu e Marta mi siete mancate così tanto e l’idea di non riuscire a vedervi mi faceva impazzire! – lo so – rispose la ragazza – ma ero arrabbiata, molto arrabbiata con te e non volevo che venissi a Parigi. E Marco proseguì -Ti prego Eva cancelliamo definitivamente il passato e riniziamo tutto da capo: non solo per il bene di Marta, ma è per il mio di bene che te lo chiedo ! Prendiamo esempio dai nostri fratelli, anche se dovrebbe essere il contrario visto che sono più piccoli di noi! . Eva ti amo, da sempre! A quelle parole la ragazza non potè resistere e tirò fuori dal cassetto quelle vecchie foto che aveva trovato durante il restauro della mansarda. Erano delle piccole foto tessera di Marco con un susseguirsi di scritte: NON PIANGERE, SE PIANGI MI UCCIDI, TI AMO… DA SEMPRE che il ragazzo aveva utilizzato come dichiarazione d’amore all’inizio della loro storia. Lo guardò con gli occhi lucidi e rispose – quanti ricordi racchiusi in queste piccole fotografie! Ci fu un attimo di silenzio, poi rispose - Ti amo anch’io Marco, non ho mai smesso di amarti! -si avvicinarono lentamente e si diedero un timido bacio, poi un altro e un altro ancora. Si ritrovarono presto tutti attorno al tavolo della sala da pranzo: Giulio, Lucia, Cesare, Pamela, Rudi, Alice, Mimmo, Matilde, e la piccola Marta. Giulio alzò il calice dicendo- vorrei brindare a questa splendida famiglia che io amo, ma dove sono Marco ed Eva? – siamo qui, dissero i ragazzi tenendosi per mano –papà abbiamo una bella notizia da darvi, soprattutto a te Marta- disse Marco prendendola in braccio – io e la tua mamma siamo tornati insieme – evviva – rispose la piccola – e il padre aggiunse – molto bene allora ci vuole un altro brindisi per voi !– Erano tutti felici quel giorno: Giulio e Lucia si sentivano fieri dei loro figli; Cesare e Pamela erano sollevati dal fatto di non dover ancora passare tutti questi grattacapi con la loro Matilde; Marco, Eva e Marta erano di nuovo una famiglia;Rudi e Alice potevano vivere liberamente la loro storia d’amore (ed ogni occasione era buona per scambiarsi tenerezze) . E Mimmo, guardandosi intorno, non potè fare a meno di rivolgersi a Matilde seduta vicino a lui con queste parole – Ma credi anche tu che tra un po’di anni, frequentando persone sbagliate per poi accorgerci di amarci,aspettando almeno un anno prima di riuscire a dichiararci il nostro amore, potremo essere anche noi felici come loro? – E la ragazza accarezzandogli la mano rispose – Credo proprio di sì, a quanto pare è un vizio di famiglia – e Mimmo sorrise.
  
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