Crossover
Segui la storia  |       
Autore: Norma    11/10/2007    1 recensioni
E siamo al secondo lavoro signori!
Cosa sarebbe accaduto se il caro Kisuke Urahara di Bleach si fosse sbagliato a realizzare il senkaimon, il portale tra il mondo umano e la Soul Society, e i nostri eroi non fossero finiti nel mondo degli shinigami, ma sull'isola più famosa della storia dei telefilm?!
Genere: Avventura, Comico, Suspence | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Fumetti, Telefilm
Note: Cross-over | Avvertimenti: Spoiler!
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

CAPITOLO V



Le parole dell’hollow si insinuarono nell’isola simili a sottili soffi di fumo, penetrando nelle orecchie di Ichigo.
«Coso, questo rumore è assordante!» urlò Hugo a Locke, cercando di sovrastare con la voce quel frastuono.
«Ti sbagli, questo non è un semplice rumore!» rispose quello «Guarda il ragazzo: sembra che stia interagendo con il mostro…»
Intanto Ichigo fissava sbalordito il suo nemico. «Hai detto shinigami?!»
«MA CERTO: SHINIGAMI. SAI QUANTI NE HO VISTI DI DEI DELLA MORTE COME TE?»
Il ghigno dell’hollow gli gelò il sangue nelle vene.
«Tu…bastardo!» Ichigo si avventò contro di lui, ma la sua semplice katana non fendette nient’atro che aria.
Un colpo dopo l’altro, il ragazzo diveniva sempre più esausto. Quell’essere sembrava prendersi gioco di lui. A volte si ritraeva un attimo prima che la spada potesse colpirlo, altre si lasciava intenzionalmente raggiungere, tanto il risultato rimaneva lo stesso: Ichigo non riusciva a colpirlo in alcun modo.
Poi, tutto ad un tratto il mostro passò all’attacco. Fu questione di secondi: gli afferrò la caviglia e lo sbatté contro il tronco di un albero con una violenza inaudita.
«Coso!»
Il mostro continuò a ghignare e riprese a parlare: «NON PUOI CAPIRE CHE NOIA SIA STARE SU QUEST’ISOLA… I POCHI SHINIGAMI CHE VENGONO QUI NON RIESCONO NEMMENO A FARMI IL SOLLETICO E QUANDO CERCO DI DIVERTRMI UN PO’ CON QUESTI ISOLANI, RIESCONO SEMPRE A SFUGGIRMI, MA TU…»
L’hollow lo riafferrò e lo abbatté nuovamente contro l’alberò. Ichigo vide tutto attorno a sé annebbiarsi lentamente…

Orihime fu la prima ad avvertire la presenza del loro compagno.
«Kurosaki, sei arrivato!» Un sorriso entusiasta le si dipinse in volto. «Siamo salvi!»
Ishida la guardò con aria seccata. Gli rodeva l’anima per non poter essere di nessun aiuto, ma ancor più perché doveva rimanere lì inerte ad aspettare che uno shinigami lo salvasse. Era troppo per il suo onore di Quincy!
Stava per alzarsi ed uscire ad affrontare il nemico, quando arrivò una donna facendosi largo tra le radici. Era Kate.
«E tu che ci fai qui?» le chiese Ishida bruscamente.
«Ascolta, non potevo lasciarvi da solo in compagnia di quel mostro! Qui fuori ho visto quattro dei miei compagni; con il loro aiuto riusciremo a scappare!»
«Sai cosa ce ne facciamo del vostro aiuto?» ribatté il ragazzo.
«Liberi di scegliere: se volete rimanere qui a farvi ammazzare fate pure, altrimenti seguitemi.»
Kate rimase immobile a fissarli, aspettando una loro risposta. Da fuori, intanto, si sentivano riecheggiare le orribili grida dell’hollow.
«Ishida, andiamo. Mi fido di lei» disse Chad.
Uryu lo guardò dubbioso, poi spostò lo sguardo su Orihime, che annuì decisa.
«E va bene, ma una volta fuori saremo noi a decidere cosa fare.»
Quando furono usciti dal loro nascondiglio videro una scena inquietante: Ichigo era steso a terra, grondante di sangue, con il respiro affannato e la mano sulla sua zampakuto, ovviamente non trasformata. Pian piano il mostro si avvicinava al corpo martoriato del ragazzo, sotto lo sguardo impietrito dei quattro compagni di Kate.
«Hugo!»
«Kate, che ci fai qui?» rispose il ragazzone correndo verso di loro «Ehi, ma quelli…sono i giapponesi!»
«Hugo io, te e Locke andiamo con loro alla spiaggia. Ho promesso a Jack che li avremmo riportati indietro; non credo che cercheranno di scappare.»
«Non hai capito, noi rimaniamo qui!» urlò Ishida.
«Giusto!» ribadì Orihime.
«Tu no Inoue» rispose Chad.
«Già, portate lei in salvo» aggiunse il Quincy.
«Cosa?! Io voglio restare ad aiutare Kurosaki!»
«Ok, ho capito…» annuì Hugo e, ciò detto, prese la ragazza e se la caricò in spalla. Poi chiamò Locke e si avviò con lui e Kate verso le capanne. Mentre Orihime menava calci e pugni al suo “rapitore”, ebbe come la strana sensazione che quella situazione si sarebbe sicuramente riproposta.

Ishida e Chad rimasero soli davanti al grande albero con Eko e Desmond, a fissare impotenti il mostro che avanzava verso Ichigo.
«Non so se l’hai notato, ma il signor Yoruichi è sparito di nuovo» soggiunse Chad.
«Cosa?! Speriamo che abbia seguito Orihime…»
D’un tratto l’hollow si scompose davanti ai loro occhi, fino a formare un cerchio con il suo “corpo”, circondando Ichigo. Il ragazzo giaceva sfinito a terra nello stato di incoscienza in cui l’aveva mandato lo stesso mostro, mentre il nemico si stringeva attorno a lui in una morsa sempre più serrata.
Chad e Ishida si lanciarono verso quell’essere, ben spendo si non potere nulla contro di lui.
“Ti proteggerò anche a costo della vita!”
“Dovessi mai avere uno shinigami sulla coscienza!”
Al solo contatto con l’hollow, i due vennero respinti e scaraventati contro il povero Desmond, rimanendo a terra sanguinanti.
Il mostro si avvicinò con uno scatto improvviso a Ichigo e mugugnò: «MA COME SHINIGAMI, E’ GIA’ TUTTO FINITO? COSI’ NON MI FAI DIVERTIRE NEANCHE UN PO’! DEVI FARTI VENIRE AD AIUTARE DAI TUOI AMICHETTI?! CHE DEBOL…»
Ma non riuscì a terminare la frase. Il bagliore di una zampakuto balenò nell’aria, riuscendo finalmente a fendere il corpo del mostro.
«Cosa stavi dicendo bastardo?» sorrise Ichigo spavaldo, rialzatosi da terra con aria più combattiva che mai. Le sue mani stringevano saldamente l’elsa di Zangestu, la sua Soul Slayer.
“Grazie vecchio, ma ci voleva proprio un altro viaggetto nel tuo mondo di grattacieli all’incontrario per farti svegliare?!” pensò tra sé e sé il ragazzo.
«TU, COME…COME HAI FATTO A FAR TRASFORMARE LA TUA ZAMPAKUTO?! MALEDETTO!»
L’hollow scattò di nuovo in direzione dello shinigami, ma ormai Ichigo schivava i suoi attacchi e lo colpiva a ripetizione con Zangestu. Ad ogni affondo messo a segno il ragazzo si scagliava contro il nemico con foga sempre maggiore, perdendo la freddezza e la lucidità necessarie e abbassando la guardia. Fu proprio per questo che l’hollow, sfruttando un colpo troppo avventato di Ichigo, lo afferrò alle spalle e strinse un’estremità del suo corpo attorno al collo del ragazzo.
«MUHAHAHAH! CONCENTRAZIONE SHINIGAMI, CONCENTRAZIONE! SIETE TUTTI UGUALI: APPENA PRENDETE UNA SPADA IN MANO VI SALE IL SANGUE ALLA TESTA E DIVENTATE MARIONETTE NELLE MIE MANI!»
Ichigo si guardò intorno, sentendosi venir meno l’aria ad ogni secondo che passava: Chad e Ishida erano stesi a terra, feriti e semisvenuti, Desmond era poco distante da loro, anche lui ridotto piuttosto male per via dell’urto con i due ragazzi. L’unico ancora indenne era Eko, che lo fissava con aria risoluta.
Lentamente l’africano si fece avanti in direzione del mostro, che si protese verso di lui per eliminare anche quell’ultimo insetto fastidioso. Ma appena l’hollow toccò Mr.Eko, si ritrasse di alcuni centimetri dall’uomo.
«Eko…» sussurrò Ichigo con un ultimo filo di voce.
L’altro iniziò a fissare intensamente il mostro e quello, dopo alcuni secondi che parvero infiniti a Ichigo, allentò la presa dal collo dello shinigami. Il ragazzo cadde a terra e lo guardò sparire con un lampo fulmineo nel folto della foresta.
«Ma come…come diavolo hai fatto?» chiese con respiro affannoso.
«Semplicemente non era destino che quell’essere ci uccidesse…almeno oggi» rispose Eko.
Detto questo lo aiutò a rialzarsi e andarono dagli altri.

Nessuno dei tre aveva riportato ferite gravi così, quando Ishida, Chad e Desmond ripresero i sensi, decisero si avviarsi verso la spiaggia per riprendere Orihime.


*************************************************************

EPILOGO




Quando arrivarono alla radura videro un ciuffo di capelli neri fare capolino da dietro un albero.
«Chi va là?» urlò Eko.
Sbucò fuori una bambina con i capelli legati in due grossi codini e due ciocche nere che le pendevano sul viso. «Salve signor Kurosaki.»
«Ma tu sei la ragazzina che lavora per Urahara… Ururu!» esclamò Ichigo.
«Esattamente» rispose lei facendo un piccolo inchino. «Sono venuta ad avvisarvi che è pronto un nuovo senkaimon all’emporio, che vi porterà direttamente alla Soul Society. Tuttavia per raggiungerlo dovremo utilizzare un nuovo congegno del padrone»
«Alla buon ora!» Era la voce di Yoruichi che, seguita da Orihime e Hugo, arrivava dall’estremità opposta della radura.
«Inoue, Yoruichi!» le chiamò sollevato Ishida. «Come avete fatto a non farvi portare in quella botola?»
«E’ molto semplice» rispose Orihime con un sorriso «Hurley è stato così gentile da convincere i suoi compagni ad andare avanti e a lasciarmi poco distate da qui. Quando poi il signor Yoruichi è sbucato fuori da non so dove, ha detto a Hugo di tornare qui perché avvertiva una strana presenza.»
«Ve lo giuro cosi, su quest’isola ho visto di tutto, ma gatti parlanti…» esclamò Hurley con aria sconvolta.
«Parlavi di un nuovo dispositivo, di che cosa si tratta?» chiese Yoruichi in tono sbrigativo.
«Prego, disponetevi davanti a me» disse la ragazzina.
Ishida, Chad, Orihime, Yoruichi e Ichigo si schierarono in fila davanti a lei.
Quindi Ururu aprì le mani e mostrò cinque fermagli rosa per capelli decorati ognuno con un animale diverso.
«Una volta che avrete applicato questi dispositivi sulla testa pensate intensamente al luogo in cui volete essere trasportati, nel vostro caso l’emporio Urahara. Ora ve li distribuirò nell’ordine che mi ha descritto il padrone.»
Passò tra gli antistanti consegnò loro i fermagli: un mucca a Orihime, una tigre a Chad, un gattino a Yoruichi, una gru a Ishida e un caprone a Ichigo. La piccola aitante di zoccoli e cappello indossava già una mollettina con sopra uno scarafaggio.
«Io lo ammazzo sul serio!» sbottò il gatto, stringendo convulsamente la zampa anteriore.
A poco a poco calò nella radura un silenzio carico di attese.
«Aspettate!» esclamò d’un tratto Desmond «Suppongo che questo sia un addio, fratello…» proseguì rivolto ad Ichigo.
«Già…grazie di tutto Desmond, e anche a voi ragazzi…salutatemi Locke!» rispose lui con un mezzo sorriso. Ishida, Chad e Orihime annuirono e la ragazza aggiunse: «Hurley, ringrazia Kate da parte nostra!»
«Certo» disse il ragazzone sorridendo.
Infine Ururu riprese a parlare. «Ora signori applicate i vostri congegni e concentratevi sull’emporio Urahara»
I ragazzi guardarono per l’ultima volta Eko, Desmond e Hugo, il vulcano, la foresta e quell’isola di pazzi e di nuovi amici.
Chiusero gli occhi con la consapevolezza che, quando avrebbero di nuovo dischiuso le palpebre, avrebbero trovato nuove avventure ad attenderli.
Buio.
Ancora buio.
Poi un unico pensiero.
“Emporio Urahara.”



-TUN-



FINE




Finalmente,ecco l'ultimo capitolo!!! Spero che vi sia piaciuta come ff, anche se il crossover era un pò azzardato :P Insomma, non so poi quanti siano realmente i fan di LOST e Bleach...Comunque io mi sono divertita a scriverla e ne sono anche abbastanza fiera *gonfia il petto in atto di orgoglio* più che altro perchè è la prima fan fiction a più capitoli che riesco a terminare *si passa una mano dietro alla testa in atto di scusa*.
Detto ciò, passo ai ringraziamenti:
Grazie a mia sorella, con la quale ho elaborato questa folle idea;
Grazie all'atac e all'autobus di Roma sul quale tutto ha avuto inizio;
Grazie al treno dove ho finito il primo capitolo;
E ovviamente grazie a voi che avete letto "Oltre il senkaimon"! Le vostre recensioni mi fanno sempre un'immenso piacere! Commentate in molti:P (seeeeeeee!)



  
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Crossover / Vai alla pagina dell'autore: Norma