Storie originali > Soprannaturale
Segui la storia  |       
Autore: Yuki Kiryukan    26/03/2013    5 recensioni
Seconda serie di Awakening.
Rebecca e Zach sono stati separati per due lunghi mesi. Ognuno preso ad affrontare i problemi della propria realtà.
Ma Rebecca è ottimista, poiché è viva nel suo cuore, la promessa di Zach, sul suo ritorno, di cui lei non ha mai dubiato.
Ma quando arriverà il momento di rincontrarsi, Rebecca, non ha idea quante cose siano cambiate, e si ritroverà ad affrontare da sola, i suoi incubi peggiori.
Dal capitolo 6:
"Non ci pensai nemmeno un secondo in più, che gli buttai le braccia al collo. Gli circondai le spalle, stringendolo forte contro il mio petto.
Inspirai a fondo il suo profumo virile che mi era tanto mancato. Mi venne da piangere quando sentii il suo corpo aderire perfettamente al mio. Come se fossimo stati creati appositamente per incastrarci.
Zach aveva mantenuto la sua promessa, ed era tornato da me. Io l’avevo aspettato, e adesso, non vi era cosa più giusta di me tra le sue braccia.
L’unica cosa che stonava, o meglio, che mancava, era il fatto che non fossi...ricambiata.
Quando finalmente, sentii le sue mani poggiarsi sulle mie spalle, non mi sarei mai aspettata...un rifiuto".
Genere: Mistero, Sentimentale, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Yuri
Note: Lemon, Lime | Avvertimenti: Contenuti forti, Triangolo
Capitoli:
 <<    >>
- Questa storia fa parte della serie 'Cursed Blood - Sangue Maledetto'
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Salve a tutti! :) Questo è il capitolo 43 di Rebirth! *_______* Vi avviso che mancano solo 2 capitoli alla fine! Cavoli, mi sembra ieri di aver iniziato con la pubblicazione! :(
Perdonate il ritardo ma sono incasinata con lo studio! >____________<'' non credo che potrò aggiornare molto presto perchè ci stanno bombardando di compiti e interrogazioni! Farò comunque del mio meglio, promesso! ;)
Allora vi lascio alla lettura! Fatemi sapere che ne pensate! ;)
Un bacione a tutti!! <3
Yuki!
 
 
 
 
 
 

                                                           Riemergere 

 
 
 
 

Che Garreb Hidd lanciasse, senza alcun preavviso, una mina in aria, era qualcosa che Dean non aveva, nemmeno lontanamente, potuto prevedere.

Era ancora sconvolto per il fatto di dover combattere contro Ray, l'amico che considerava quasi una parte di lui, e non poteva permettersi di concentrarsi su altro.

Quando il soffitto cominciò a cedere Ray era sopra di lui, con la lama della spada puntata alla gola. 

Le macerie crollarono pericolosamente vicina al suo volto e si spaventò a morte.

Vide, dal volto del compagno, che era spaventato ed incredulo tanto quanto lui e si stupì quando, in una manciata di secondi, Ray l'avesse trascinato su, rimettendolo di nuovo in piedi.

Anche in quelle occasioni non faceva altro che aiutarlo. Anche quando si erano praticamente giurati di uccidersi a vicenda... Ray continuava a preoccuparsi per lui. 

C'erano molte cose che avrebbe voluto dirgli. Guardandolo negli occhi e con le parole giuste, era sicuro di poterlo convincere. 

Ma quello non era il tempo di pensare; strinse i denti e disse di getto:  << Ray, vieni con me! Andiamocene via! >> 

La sua voce veniva sopraffatta da una forte esplosione  << E' la nostra occasione! Potremmo vivere come meglio crediamo! >>  lo afferrò per una manica della maglia  << Andiamocene! >>

Lui lo guardò, con un'espressione che raramente aveva visto sul suo volto. 

  << Dean... >> sussultò, e sembrava sul punto di aggiungere altro, quando i suoi occhi si sgranarono, puntandosi verso qualcosa sopra di lui. 

Il Chimero si voltò, ma era troppo tardi per schivare i detriti che stavano per sommergerlo. 

  << Attento!! >> 

La voce di Ray colpì le sue orecchie come un tuono e, in un attimo, le sue forti braccia lo spinsero lontano, facendolo rotolare a terra un secondo prima di venir sommerso dalle macerie. 

  << Ray!! >> urlò terrorizzato, mentre il fumo gli impediva di vedere dove fosse l'amico.

Tremava come una foglia al solo pensiero che avesse potuto farsi male per colpa sua. 

  << Ray! >> urlò di nuovo, avanzando verso una direzione ignota e inciampando tra i detriti.

  << Fermati! >>  Inaspettatamente, si ritrovò le braccia di Kim ancorate alle sue spalle, a cercare di fermarlo  << Dobbiamo andarcene di qui o moriremo! >> 

Ma Dean non la sentiva  << Ma Ray...! L-lui... >> 

  << Lui sta bene! >> lo stoppò lei  << Ti pare il tipo da morire così facilmente?! >> lo strattonò con forza, spronandolo a seguirla  << Muoviti, Dean! >> 

Prima ancora che se ne rendesse conto, il Chimero stava correndo al suo fianco. Si stava separando per la prima volta da colui che considerava una parte di sé stesso, mano nella mano con la sua bambolina che, per la prima volta, l'aveva chiamato per nome. 
 
 
 
 
                               

                                                                                             ********************************************
 
 
 


  << Hidd sei la solita testa di cazzo! >> urlò Eleanor che per poco non finiva sotto le macerie  << Ce lo vuoi dire con un po' di anticipo che hai intenzione di far crollare il soffitto?! >> 

  << Come se ne avessimo avuto il tempo! >> ribatté quello, mentre incitava, con energici spintoni, tutti ad abbandonare il corridoio che di lì a poco sarebbe stato sommerso dalle macerie  << Tu limitati a fare strada! Non si vede più un accidente! >> 

  << Chissà per colpa di chi... >> continuò la bionda, svoltando improvvisamente a sinistra e sparendo nella coltre di fumo, subito seguita da Kim e Dean, Misa e Amelia, che sorreggeva ancora Ryan. La ragazza si voltò verso di lui  << Dov'è Rebecca? E Kyle? >> chiese allarmata.

  << Li aspetterò io! >> rispose quello, leggermente scocciato  << Voi uscite, idioti! >>

Assicuratosi che tutti avessero fatto come detto, tornò indietro di qualche metro e finalmente scorse le due figure che correvano affannate in sua direzione.

  << Ehi voi! Muovetevi se non volete che questo posto diventi la vostra tomba! >> urlò.

I due non sembravano far caso al suo "rimprovero". Kyle era troppo preso dal controllare Rebecca, lei invece cercava con gli occhi qualcosa. 

  << Zach! >> esclamò  << Dov'è? Dov'è Zach?! Dobbiamo... >>

Il moro l'afferrò per le spalle  << Rebecca, calmati! Lui ormai non... >>

  << No! Io non me ne vado di qui senza di lui!! >> urlò allora lei divincolandosi come un'ossessa dalle sue braccia. 

Era più che evidente che Kyle fosse sull'orlo di un esaurimento nervoso. Scoccò la lingua e, afferrando la ragazza con violenza, la buttò letteralmente tra le braccia del torturatore.

I due restarono senza parole. 

  << Hidd, portala fuori di qui! >> comandò  << Io vi seguo tra un attimo >> 

  << Ehi! Ma che... >> 

  << Muovetevi! >> lo stoppò il moro dandogli le spalle e allontanandosi. 

Garreb decise di dargli retta e, ignorando le grida di Rebecca che sembrava volergli perforare i timpani, cominciò a correre verso l'uscita. 

Kyle intanto aveva raggiunto il corpo di Zach, ancora riverso al suolo, distante qualche metro.  

Per qualche secondo osservò il suo volto.

Il volto della persona che odiava. 

Senza sapere nemmeno lui il perché lo stesse facendo, lo afferrò di peso e, con fatica, se lo caricò in spalla.  Lo sistemò meglio affinché potesse correre senza intoppi e poi sfrecciò, con tutta la velocità che poteva raggiungere, via da quel luogo che sapeva di morte. 
 
 
   
                                   

               
                                                                                             *****************************************
 
 
 



Riuscimmo ad uscire giusto in tempo. Ancora un secondo di troppo e saremmo stati sommersi dalle macerie, che andarono ad ostruire definitivamente il passaggio. 

L'impatto fu molto forte. Tanto che, l'onda d'urto che provocò, fece capitolare me e Garreb al suolo con una violenza inaudita.  Sbattei il volto a terra e forse mi ruppi anche una scapola, nel tentativo fallito di ripararmi il viso con le mani. 

La terra tremò e un grave boato si levò in aria. 

Il fumo mi rendeva difficile respirare e tossii, forte e ripetutamente. Dalla foschia grigia, scorsi le figure dei miei compagni e tirai un sospiro di sollievo nel constatare che fossero tutti salvi. 

Poi, qualcosa afferrò il mio braccio e mi tirò su con poca grazia. Il tocco indelicato di Garreb Hidd era inconfondibile... 

  << Sei ancora intera? >> lo sentii chiedermi.

Aveva un modo davvero singolare di preoccuparsi per le persone. Sempre se la sua potesse definirsi "preoccupazione".

Ma io ero troppo presa da altro per dar retta a lui, in quel momento. 

Fissavo con terrore l'uscita dalla quale eravamo miracolosamente evasi, mentre il battito del cuore era sempre più simile alle lancette di un orologio.

Kyle... Zach... dove siete? Uscite... uscite, presto! 

Inizialmente era impossibile vedere qualcosa in tutto quel fumo. Poi, quando le nebbia grigiastra cominciò a diradarsi, si delineò una figura scusa.
Ci misi meno di un secondo per riconoscerlo. Anzi, riconoscerli.

Il cuore mi si strinse nel petto. Era Kyle, che portava sulla spalla destra Zach. 

Corsi verso di loro con le lacrime agli occhi, imitata da tutti i presenti. 

Kyle era esausto. Crollò in ginocchio, conservando comunque un'invidiabile dignità, e senza una parola, adagiò il corpo del Chimero al suolo.

Lo guardai e l'unica parola che fui capace di articolare fu:  << Grazie >>

Poi, mi inginocchiai a terra anch'io, chinandomi verso il corpo del mio Chimero.  

Non era cambiato nulla. Era proprio come l'avevo lasciato. Freddo, immobile. 

Morto.

Gli accarezzai una guancia e sentii le lacrime percorrermi le guance. In quel momento, abbandonai la maschera e diedi finalmente sfogo a tutto il mio dolore.

Cominciai ad urlare a squarcia gola, chinata sul suo petto, i pugni serrati che stringevano la sua maglia. 

Zach. 

Zach. 

Zach!

Non avrei più sentito la sua voce chiamare il mio nome. Non avrei più potuto specchiarmi in quel suoi pozzi scuri che tanto mi piacevano. 
Non avrei mai saputo quello che voleva dirmi. Il perché mi avesse abbandonata e poi salvata...

  << Stronza... >>

La voce di Ryan mi fece sobbalzare. Era bassa e roca, e allo stesso tempo molto pericolosa. Non l'avevo mai sentito parlare così, prima.

  << Che cosa gli hai dato?! >> urlò, liberandosi dalla presa di Amy e avventandosi contro Eleanor, afferrandole il collo come se volesse soffocarla seduta stante. 

La bionda restò basita dalla sua forza e annaspò  << R...yan... N-non... >> 

  << Vuoi forse ucciderla?! >> si intromise Kim  << Non è stata certo lei a sparargli! >> 

  << Zach si è aggravato dopo quello che lei gli ha somministrato! >> ringhiò il biondo, guardando la Chimero con aria assassina  << E pretendo di sapere che cos'è! >> la presa sul suo collo si intensificò  << Lui è il mio migliore amico! Ucciderò questa stronza se ne ha causato la morte! >> 

  << Ryan lasciala >>

La mia voce risuonò ancor più spaventosa della sua. Mi alzai da terra e avanzai verso di loro. 

Lui mi guardò con una strana espressione  << Tu... >>

  << Lasciala >> ripetei, con un tono ancora peggiore di prima.

Dopo diversi secondi mi obbedì, indietreggiando di qualche passo. Eleanor tossì forte, inspirando profonde boccate d'aria. 

Quando si fu ripresa mi guardò e provò a parlare, ma io non le diedi il tempo di articolare le parole, perché la colpii con un violento pugno. 
Cadde a terra con un rumoroso tonfo, mentre io respiravo con affanno. 

La bionda rimase a terra, pulendosi con il dorso della mano il sangue fuoriuscito dal suo labbro spaccato.

  << Era... Era l'antidoto... vero? >> chiesi con un fil di voce. 

Avvertii la sorpresa generale quando pronunciai quelle parole e gli occhi di tutti si puntarono su Eleanor. 

I suoi occhi verde-acqua mi fissavano  << ...Come l'hai capito? >> 

Le mostrai il mio palmo ustionato   << Ne sono stata colpita da una goccia. Solo quel vaccino può causarmi una cosa simile senza che le mie capacità possano guarirmi come succede sempre >> 

  << Come facevi ad averlo? >> si intromise la voce di Garreb, che aveva un tono d'accusa. 

  << L'ho rubato prima che il laboratorio del padre esplodesse >> rispose la bionda, guardando di striscio Kim e Kyle. 

  << Complottavi alle nostre spalle?! >> ringhiò quest'ultimo.

  << Non... non mi fidavo appieno di voi. Così, quando capii che cos'era, pensai fosse giusto prenderlo per precauzione... >>

  << El... >> bisbigliò Misa, coprendosi la bocca. 

Io la colpii di nuovo. Lei non oppose resistenza, cadendo nuovamente a terra. 

  << Non hai pensato alle conseguenze del tuo gesto?! >> sbraitai, picchiandola per la terza volta  << Ogni corpo reagisce in maniera diversa ad una simile ignizione! >>

  << Il colpo che aveva ricevuto conteneva un Blood Bullet! >> esclamò sopra di me Eleanor  << Volevo solo salvarlo! I-io... >> si morse il labbro inferiore  << Io non volevo che morisse!! >> 

Feci per colpirla per l'ennesima volta, ma Amy mi prese da dietro, costringendomi ad allontanarmi  << Non sei in te, Rebecca! Lei non ha colpa! Voleva solo salvare Zach, come tutti noi! >> 

Ricominciai a piangere. Non c'era bisogno che me lo dicesse. Lo sapevo bene che voleva aiutarlo. 

Sapevo che non voleva ucciderlo. 

Sapevo che non era certo colpa sua se il corpo di Zach non aveva reagito bene al vaccino. 

Ma faceva talmente male che non riuscivo a reprimere l'impulso di prendermela con qualcuno.  

Mi lasciai cadere a terra, abbracciando forte Amy.  Soffrivo come mai mi era capitato in vita mia. 

Scese un profondo silenzio. Si udiva solo il mio pianto e quello sommesso di Eleanor e Misa.  Ryan era immobile con i pugni serrati. Fissava il vuoto, immobile.  Kim, Garreb e Kyle non proferivano parola. Ognuno preda di pensieri noti solo a loro.  Persino quel Dean, che inspiegabilmente si era unito a noi, non osava aprire bocca. Per la prima volta, da quando lo avevo incontrato, sembrava sinceramente sconvolto. 

Improvvisamente, un respiro strozzato ci fece sobbalzare dal primo all'ultimo. 

Era simile a quelle boccate d'aria che emettono i superstiti di un annegamento. 

Col cuore in gola mi voltai nella direzione dove avevo lasciato il corpo di Zach e vidi il suo petto che si alzava e abbassava in maniera frenetica. 

Spalancò la bocca di colpo, emettendo un'altro di quei respiri grotteschi, e contemporaneamente gli occhi neri si sgranarono.

Non potevo crederci. 

Era troppo bello per essere vero. 

Zach...non era morto? 

Mi parve di avere un dejavù. Mio padre, tempo prima, mi aveva raccontato che una cosa molto simile era successa a mia madre, dopo l'impianto della Chimera. 

Era andata in uno stato di morte apparente per diverso tempo, ma poi tutte le sue funzioni vitali si erano stabilizzate, tornando come nuova.

Che fosse accaduta la stessa cosa a lui?

Mi alzai da terra di colpo, ma le gambe erano instabili. Tremavo.

Tutto il mio mondo si ridusse a lui.

  << Zach!! >>
 
 
                                    



                                                                                          ********************************************
 
 
 



Stava lentamente andando alla deriva, affogando nell'acqua scura e pesante come il piombo. Di quello accaduto prima ricordava solo il rumore dello sparo e il dolore che era dilagato nel suo petto.

Poi solo urla. 

Urla da ogni parte. 

Aveva provato con tutte le sue forze a trovare la via per riaffiorare in superficie, ma non ci era riuscito. 

Affondava sempre di più. 

Sempre di più.

Finché, l'unico suono che poteva davvero smuovere il suo cuore, gli raggiunse le orecchie come la più soave delle musiche:  << Zach!! >>

Era la sua voce.

Nel dolore, gli era rimasto ancora uno spiraglio di lucidità che gli permise di riconoscerla.

Rebecca chiamava il suo nome. 

Rebecca piangeva. 

Rebecca soffriva. 

Nell'acqua torbida, cercò disperatamente la forza per riemergere ma tutto era troppo pesante. Era oppresso. Non poteva muoversi. 

Improvvisamente, qualcosa di molto simile ad una scarica di adrenalina gli investì le vene, scuotendogli il corpo. 

Si sentì potente. Forte. Invincibile come non lo era mai stato.

Cominciò a nuotare, cercando con tutto se stesso di uscire dalla pozza scura e opprimente.

Uno sforzo. Uno sforzo ancora. 

Doveva riemergere.

Riemergere.

Un'altro sforzo.

Non importava se gli mancava il respiro. Non importava se sentiva il corpo andare a pezzi per lo sforzo. 

In superficie c'era Rebecca. 

Era una motivazione più che sufficiente.

E fu allora che uscì dall'acqua e respirò.  

Tornò a sentire di avere un corpo. Tornò a sentire l'aria e i polmoni che bruciavano mentre inspirava. Tornò a sentire la luce che gli colpì le palpebre.

Ma la cosa più bella, fu quando incontrò il volto di Rebecca, vicino a lui, proprio dove si era aspettato di vederla.  Muoveva le labbra, pronunciando il suo nome. Gli occhi erano lucidi e le guance rigate dalle lacrime che aveva versato. 

Mosse i muscoli facciali e sorrise  << L'avevo detto io... che voi donne siete la più grossa seccatura della Terra... >>  scherzò atteggiandosi da duro, ben consapevole che Rebecca avrebbe riconosciuto la sua battuta.

E infatti sorrise, mentre gli buttava le braccia al collo. 

Si sentiva nuovo. Rigenerato. Una sensazione mai provata prima, ma paragonabile a quando gli era stata impiantata la Chimera. 

Cos'era cambiato in lui?

  << Zach!! >> 

Riconobbe la voce di Ryan e si voltò verso di lui. Vide la sua espressione sconvolta e non poté evitare di ridere  << Credevi di esserti liberato di me, eh? >> 

  << Razza di idiota non scherzare! >> sbottò quello, distogliendo lo sguardo   << E...erano tutti preoccupati... >>

  << Certo...  E tu sei quello che se l'è fatta addosso più di tutti... >> lo rimbeccò Amelia sorridendo felice  << Ti vedo bene, Hudson. Ci siamo presi un bello spavento >> 

  << Io... >> guardò Rebecca  << Mi sento benissimo >> ammise, con semplicità  << Mi sento come nuovo >> 

Lei lo studiò  << Sarà... il vaccino? >> 

  << Il... vaccino? >>

Misa saltellò al suo fianco  << Te l'ha somministrato El! >> squittì con le guance rosse dalla felicità.

Zach guardò la bionda, che lo fissava come fosse un fantasma.   << Davvero? >> chiese confuso  << Ma come... >> 

  << Ah... >> la Chimero cercò di mantenere la facciata da dura  << Sono contenta di vedere che te la sei cavata >> 

Ryan si voltò verso di lei  << Scusa >> masticò a denti stretti.

Lei sbuffò, senza dire nulla. 

  << Ma che bel quadretto >> 

Una voce inaspettata interruppe la scena. 

Ray era sbucato dal lato opposto dell'edificio. Era in piedi, a diversi metri da loro, ispezionandoli con lo sguardo  << Zach >> disse  << Bentornato dal regno dei morti >>

Dean scattò in piedi, improvvisamente allarmato, ma con un'espressione sollevata sul volto  << Ray! >> 

  << Vuoi combattere ancora?! >> lo sfidò imprudente Garreb Hidd, puntandogli contro la spada che si era portato dietro  << Se è questo che vuoi, io non mi tiro certo indietro! >>

Il rosso si limitò a fissargli con aria di sfida, finché la voce lontana di Adam non ruppe quel silenzio:  << Ray! Li hai trovati? >>

Tutti trattennero il respiro, fissando col cuore in gola il Chimero. 

Quello li osservò ancora, poi gli occhi si fissarono su Dean. Dopo qualche secondo, rispose:  << No. Devono essersene già andati >> 

Si aspettavano di tutto, tranne che Ray li avesse coperti. 

Il rosso aggiunse, con tono atono e sbrigativo, prima di voltar loro le spalle:  << Muovetevi a smammare >>

Fece per andarsene ma Dean lo richiamò:  << Ray! >>

La sua era più una supplica. Un grido che portava con sé molti significati, che solo loro potevano comprendere.

Il chiamato in causa si voltò e rispose:  << Questo è l'ultimo atto da amico che ti rivolgo, Dean. Hai scelto da che parte stare. Hai preferito lei a me. La prossima volta che ci vedremo saremo nemici >>

Non aggiunse altro, perché scomparve ad una velocità che nessuno poté prevedere.

 << Andiamocene di qui! >> esclamò poi Rebecca, spezzando il silenzio che si era venuto a creare  << Altrimenti rischiamo di essere scoperti >>

Ryan si avvicinò a Zach e gli porse una mano << Ce la fai? >>

Lui annuì  << Mi sento come nuovo >>  lo rassicurò, ma accettò ugualmente il suo aiuto per rimettersi in piedi.

  << Ehi, guardate! >> esordì improvvisamente Kim indicando il cielo. 

Tutti la imitarono e se ne accorsero. Tre aeroplani volavano in loro direzione. 

  << Ma quelli... >> mugolò Kyle  << Non sono i mezzi speciali di cui David si era munito? >> 

  << Sono loro >> confermò Garreb  << Vuoi vedere... che sono gli altri? >> 

  << Avviciniamoci! >> propose Kim, con una grinta del tutto nuova  << Se dovessero atterrare qui attirerebbero troppa attenzione e verremo scoperti! >> 

Dean esitò  << Quindi... andiamo con loro? >>

Zach gli sorrise  << Vuoi tornare indietro? >>

  << Sei ancora in tempo, se vuoi >> lo sfidò Ryan, serio in volto. 

  << Beh, non credo ci riserverebbero una festa di bentornati >> aggiunse Eleanor con amara ironia. 

Misa gonfiò le guance  << Io non ci torno nemmeno morta! >> sentenziò, senza cogliere il senso del discorso  << E poi, Rebecca ci difenderebbe di sicuro! >> concluse con un sorriso. 

Zach annuì  << Già... >> guardò la ragazza  << Lei è fatta così >> 

  << Sono certa si tratti di Dan e ali altri! >> esclamò lei con aria allegra, dopo molto tempo.  Si voltò verso Kyle  << Credi ci sia anche mio padre con loro? Mi avevi detto che le sue ferite non erano gravi... vero? >> 

Il volto del ragazzo si indurì  << Senti, Rebecca...a questo proposito... >>

Zach fissò la sua espressione e non poté far a meno di pensare che le brutte sorprese non erano ancora finite.






 
 
  
Leggi le 5 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Soprannaturale / Vai alla pagina dell'autore: Yuki Kiryukan