Videogiochi > Kingdom Hearts
Segui la storia  |       
Autore: AxXx    19/05/2013    3 recensioni
Cosa succederebbe se Nomura cancellasse la pubblicazione di Final Fantasy Versus XIII e Kingdom Hearts 3?
E se il suo fosse un piano di conquista?
E se coinvolgesse personaggi creduti immaginari?
E se tre ragazzi si opponessero a lui?
Preparatevi alla lotta finale!
Genere: Avventura, Azione, Comico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio
Note: AU, Cross-over | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun gioco
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
                                                          Guai, scarpe in faccia e tante avventure!







E così, mentre i nostri eroi affrontavano Heartless cercando di non far scoprire certe storie Yaoi a Roxas e ad Axel, lontano da loro, una ragazza – che chiameremo Tom – se ne stava tranquilla passeggiando verso casa. La mattinata era appena conclusa e beh… non era andata benissimo… vista l’insufficienza che aveva riportato nel compito di matematica…
La ragazza sospirò, già si immaginava l’ira dei suoi genitori quando avrebbe del ‘fantastico’ cinque della verifica…
“Sono un disastro!” pensò, calciando un sasso e raggiungendo l’uscio di casa. L’unica cosa positiva era che i suoi genitori sarebbero tornati solo nel tardo pomeriggio, quindi aveva a disposizione ancora qualche ora di libertà prima di subirne l’ira. Varcò la soglia e si diresse in camera sua dove sembrava che fosse esplosa una bomba per tutto il disordine che c’era. Lasciò lo zaino a terra e posò il giubbotto sulla sedia.
Come passare il tempo prima che mamma e papà ritornino? Magari mettendosi subito a studiare in modo che i due, a ritorno, vedano quanto la loro figliola si dia da fare per recuperare l’insufficienza e, vedendo il suo impegno, forse non la sgrideranno neppure…


…NAH!
Tom si avvicinò ad alcune mensole, sopra le quali vi erano riposte ordinatamente dei manga, dei libri fantasy, le custodie di vari videogiochi e due console, un Nintendo DS e una Playstation Portable. Quelli erano gli unici oggetti della stanza che si trovavano al loro posto ed erano tenuti perfettamente, non appariva l’ombra di anche una minima sciupatura.
Erano il piccolo tesoro che Tom custodiva con gelosia e guai a chi li toccava! Scartò un paio di videogiochi canticchiando a bassa voce come se fosse una conta per scegliere a quale giocare per prima, poi fermò lo sguardo su due dei suoi videogame preferiti: Kingdom Hearts Birth By Sleep e KH 358/2 Days. Rimase a contemplarli, con il volto corrucciato, poi afferrò la custodia di KH BBS.
Sapeva benissimo che i suoi per punizione le avrebbero tolto per prima i videogiochi (ORROREEEEEE!!) quindi il modo migliore per dirgli “addio” era giocarci per l’ultima volta, almeno finché non avrebbe recuperato il voto…
Alternò lo sguardo ai due videogiochi, poi ripose quello di KH 358/2 Days e prese la PSP. “Giocherò prima con KH BBS… i primi a combinare guai oggi saranno Ven, Terra e Aqua.” Pensò scherzando.
Lasciò la console sul letto e aprì la custodia del videogioco, quando…
“WAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA!!!!”
“MA CHE WTF?!”
Tre figure uscirono come catapultate da fuori la confezione precipitando sopra la povera Tom.
“Ahia! Ehi Ven, attento!”
“Scusa Aqua ma Terra mi sta soffocando con il suo sedere enorme!”
“Sedere enorme?! Ma se siete voi due che mi state schiacciando!”
“Mi stai forse dando della grassona, Terra?!”
“Ma no… ehi ma… credo di essere atterrato sopra qualcosa… anzi qualcuno…?”
I tre ragazzi si alzarono, lasciando finalmente che Tom fosse libera da tutto quel peso. La ragazza era stesa a terra, mezza svenuta e con il fiatone.
“Ma chi è questa qua?” chiese Terra sottovoce, Aqua e Ven fecero spallucce, guardandosi l’un l’altro, mentre Tom pian piano dava segni di vita “Ahi ahi… che botta… mi deve essere caduto un macigno adosso…” mugugnò sbattendo le palpebre e massaggiandosi il capo.
“Tsk… ci credo… qualcuno pesa troppo…” disse a bassa voce Terra, ma Aqua, in piedi affianco a lui, lo sentì lo stesso, meritandosi una gomitata nelle costole “Pensa per te!” disse stizzita la ragazza.
Ven scosse la testa e si avvicinò a Tom, che nel frattempo si era messa a sedere “Ehm… tutto ok…?” sorrise un po’ imbarazzato e gli offrì la mano per aiutarla ad alzarsi.
“ Mmh… sì… sono solo un po’ intontita… “ La ragazza alzò lo sguardo e sgranò gli occhi vedendo chi aveva davanti, scattando poi in piedi assumendo una posa marziale, lasciando sorpresi Aqua, Terra e Ven con ancora la mano a mezz’aria.
“M-ma voi…!” balbettò incredula Tom. Ventus tentò di rassicurarla “Non ti preoccupare! Non vogliamo far del male! Io sono Ventus, ma chiamami pure Ven.”
“Io sono Terra.” Si presentò il ragazzo più grande.
“Io Aqua” la ragazza sorrise dolcemente “Ecco… scusaci tanto… noi non volevamo ecco… piombare così a casa tua e… su di te…”
Tom osservava incredula le tre figure che aveva davanti al naso: Terra, Aqua e Ventus! Era incredibile! Erano proprio loro ed erano a casa sua!
“Ok… ok…” pensò Tom “E’ impossibile che i personaggi di Kingdom Hearts siano usciti dalla custodia... ragiona e stai calma… non studiare ti fa male e non solo perché prendi 5… ma perché vai fuori di testa!” chiuse gli occhi per qualche secondo “ok… adesso tornerà tutto normale…è solo un illusione…” pensò, per poi sbirciare sollevando una palpebra, ma non era cambiato nulla, anzi ora i tre la guardavano interrogativi.
“Ma che sta facendo?” chiese Terra, incrociando le braccia al petto. Si avvicinò alla ragazza punzecchiandola per la spalla e Tom sobbalzò sorpresa “AH! NON MI TOCCARE ILLUSIONE CREATA DAL MIO CERVELLO!” gridò.
“Che?!” fece Terra incredulo “Illusione?!”
“Stai indietro! O assaggerai la mia furia!” disse Tom, assumendo un’improvvisata mossa di Kung-Fu e afferrando poi la sua riga da disegno. Terra la guardò dall’alto in basso “Io, assaggiare la tua furia? E con cosa poi? Quell’affare non assomiglia neanche lontanamente ad un arma… tsk non riusciresti neanche a togliermi un capello!” Terra scosse la testa mentre un ghigno comparve ne suo volto “Questa… è una vera arma…” la sua mano fu avvolta da un bagliore accecante, tanto che Tom fu costretta a chiudere gli occhi e quando li riaprì rimase a bocca aperta dallo stupore.
Un Keyblade.
Terra sorrise soddisfatto, tenendo saldamente tra le mani la splendida chiave che risplendeva carica di forza e determinazione. La ragazza lasciò cadere la riga da disegno a terra, mentre osservava conquistata la spada “Ooooohhh…” mormorò, poi balbettò imbarazzata “P-posso…?” Terra alzò un sopracciglio “Non se ne parla, non è mica un giocattolo questo!”
Tom gli rivolse un’occhiataccia “Ehi, non ho 6 anni! E poi è il minimo! Tu mi hai schiacciato con il tuo sedere enorme, devi farti perdonare!”
Terra alternò lo sguardo da lei al Keyblade poi sospirando glielo porse “Stai attenta…” disse, ma non fece neppure in tempo a finire la frase che lei glielo aveva subito strappato dalle mani “Sì sì non ti preoccupare” rispose frettolosamente lei, osservando le forme del Keyblade, perfette per colpi potenti e decisi, era piuttosto pesante, l’elsa era larga e maneggevole e la lama era splendida, affilata e brillante come l’oro.
Sorrise, lasciando scorrere lo sguardo per tutta la spada, poi un bagliore avvolse il Keyblade scomparendo dalle sue mani. Tom rimase allibita e confusa, quando alzò lo sguardo vide che la spada era tornata al suo proprietario.
“E’ davvero splendido… beh forse hai ragione… non c’è sicuramente paragone tra un Keyblade e una riga da disegno!” disse Tom ridendo imbarazzata, Terra sorrise “Non avevo dubbi”
Tom sorrise e rimase ad osservare i tre ragazzi. Wow… tentava a crederci… i tre eroi di Kingdom Hearts Birth By Sleep erano lì, a casa sua, davanti a lei… era strano… ma la cosa la emozionava incredibilmente! “Ma… come hanno fatto a venire qui? E poi… ci sarà un motivo?” si domandò e diede parola ai suoi pensieri.
Il sorriso dei tre ragazzi si spense e si lanciarono preoccupati delle occhiate. Tom li guardò interrogativa “Qualcosa non va?” chiese.
Aqua ammiccò un sorriso “Beh… è una storia lunga…”
Tom la guardò sorridendo e si sedette sul letto “Tranquilla… io ho tanto tempo”
I tre si guardarono, incerti sul da farsi, poi Aqua cedette e, sedendosi a terra con gli amici, incominciò a narrare il perché fossero lì.


“AAAAAAAAAAAAAAAAAAAAVGH! LA MIA DENTNTIEVA!!!!” Urlò Xehanort rosso dalla rabbia “Malevdetti femi! Dov’è la mia Dentieva?! Ve la favò pagave!”
E nel frattempo Luxord e Marluxia se la ridevano come due scemi dietro ad un angolino, continuando con i loro scherzetti da bambini.
Nomura sospirò. Al covo regnava il caos. Tutti i membri cattivi dei suoi videogiochi stavano mettendo a soqquadro tutto il posto e lui di certo non riusciva e non aveva voglia di far da balia a quegli idioti! Aveva già il problema di dover rintracciare l’eroe del Keyblade e tutti gli altri personaggi di Final Fantasy e non era facile, doveva organizzare tutti i gruppi di perlustrazione e i passi per proseguire i piani, ma con tutto quel casino concentrarsi era un impresa.
Si mise le mani tra i capelli. Era frustato. Aveva bisogno di una bella dormita, era da tanto che non si stendeva sul suo letto. E aveva bisogno di un pacco di biscotti. E un bicchiere di latte. Magari anche di qualche marshmallow…
Sopra di lui passò veloce una sedia che andò a schiantarsi contro ad un muro. Nomura si abbassò di scatto, sorpreso “MA CHE DIAVOLO SUCCEDE?!”
“Oh… Scusa capo!” Xigbar – rosso come un peperone e con l’aria di uno che doveva aver bevuto un bicchierino di troppo – gli andò vicino, tutto barcollante. Aveva in mano una bottiglia di Sakè mezza vuota e l’odore di alcool che emanava era bello forte. Circondò le spalle di Nomura e singhiozzò “Scusa amico… volevo sedermi su quella sedia ma… gli sono spuntate le ali ed è volato via!” ridacchiò e mandò giù altro sorso di liquore.
Nomura si tappò il naso per la puzza e guardò malissimo Xigbar, liberandosi dalla sua stretta “Idiota…” osservò poi la bottiglia “Ehi ma… QUELLO è IL MIO SAKE’!”
Xigbar osservò il suo capo, poi passò lo sguardo alla bottiglia “No…” disse, sembrava essere ritornato serio, incredibilmente serio e Nomura rimase per qualche istante preoccupato. Il Nessuno posò una mano sulla spalla di Nomura “No… questo non è Sakè…” disse “Questo è Redbull e ti mette le aaaaaaliiii!!” scoppiò infine in una grassa risata, cadendo addirittura a terra. “Ecco perché la sedia è volata via!!”
Nomura rimase in silenzio. “NON. E’. POSSIBILE.” Pensò, stringendo i pugni fino a far sbiancare le nocche. Stava per scoppiare dalla rabbia e dopo non ci sarebbe stato modo di tenerlo a bada. “Stai calmo… respira… respira… non puoi abbassarti a questa mandria di babbei…” tentò di calmarsi incominciando a respirare… espira… inspira…
Xehanort gli si piazzò davanti alla faccia, sputacchiando: “HAI VIFTO LA MIA DENTIEVA?!”
E accadde! Nomura perse la pazienza! Strinse i denti, ormai rosso dalla rabbia e guardando arcigno il vecchio e povero Xehanort disse “NO! NON HO VISTO LA TUA FOTTUTISSIMA DENTIERA!”
Xehanort sgranò gli occhi, allontanandosi di qualche passo un po’ impaurito “Sc-scusha…”
“SCUSA ‘STO CAVOLO DANNAZZIONE!” ormai stava letteralmente urlando e tutti al covo guardavano preoccupati il loro capo “Io mi sono stancato del vostro casino da ignoranti babbei! Invece di stare lì a cincischiare e fare giochetti dal bambini dovreste aiutarmi! Altrimenti col cavolo che vi lascio una parte del mondo! Adesso mettete tutto in ordine e filate subito a lavorare, sono stato abbastanza chiaro?!” Nomura sprizzava rabbia da tutti i pori, e il suo sguardo omicida passava lento sopra quello di tutti i presenti, che si sentirono gelare il sangue nelle vene.
“Sissignore!” esclamarono in coro, per poi incominciare a ripulire e a tornare al lavoro, evitando che il capo si potesse arrabbiare ancora.
Nomura si buttò a sedere su una sedia, mentre riprendeva il suo colorito normale. “Uff… Finalmente…” sbuffò.
“Ehm… c’è un piccolo problema…” disse una voce alle sue spalle. A Nomura incominciò a pulsare una vena nella fronte. Si girò “Ovvero?” chiese, con aria minacciosa, lasciando impotente il povero (?), che si sentì farsi piiiicolo piccolo difronte allo sguardo omicida di Nomura.
“B-beh…” balbettò questo “E’ stato segnalato che altri tre personaggi di Kingdom Hearts siano venuti sulla Terra… pare che siano Terra, Aqua e Ventus.”
Nomura strinse i denti “Dove esattamente?”
(?) si avvicinò ad uno dei computer, digitò sulla tastiera un codice e sulla schermata comparve una cartina dell’Europa. “D-dunque…” iniziò (?) “…dovrebbero essere comparsi in Italia, precisamente nelle Marche, a nord.”
Nomura osservò il punto indicato da (?), strinse la mascella e disse secco “Manda Vanitas, subito. E tu riprendi il tuo lavoro all’istante.”
(?) annuì e fece per andarsene, quando Nomura notò che teneva un pacco dietro alla schiena, con la scritta ‘Mulino bianco’ “Ehi, aspetta un attimo…” Lo chiamò e il ragazzo si fermò “Si?”
Nomura indicò con un cenno del capo il pacco “Quello che hai dietro la schiena è un pacco di biscotti?”
“B-beh…sì…” balbettò imbarazzato (?)
“Dammelo.” Disse Nomura “Sei un soldato, i biscotti fanno ingrassare e dopo non riuscirai a portare a termine le tue missioni” il ragazzo guardò il pacco di biscotti e sospirando dovette consegnarlo al suo capo.
Nomura non nascose un sorrisetto e, con il pacco di biscotti, si alzò dalla sedia, dirigendosi verso la sua camera. Appena entrato, si distese sul letto e aprì il pacco, da cui prese un biscotto e se lo infilò in bocca “Ahh…” disse sorridendo “… che buoni i Pan di Stelle…”


“…chiaro?” chiese infine Aqua. Tom guardava la Maestra del Keyblade con un espressione incredula.
“…si…” rispose flebile Tom “… in poche parole, Yen Sid vi ha chiamato perché c’è come una specie di ‘minaccia Oscura’ che incombe su tutti i Mondi e la Terra giusto?”
“Esattamente.” Assentì Ventus. Tom sbatté le palpebre un paio di volte, poi balzò in piedi “Ma che ultra figata!”
Terra scosse la testa “Non credo proprio che sia una figata come dici tu… ci sarà da combattere molto…”
Ma la ragazza non sembrava aver sentito, tanto che già si perdeva nelle sue fantasticherie ‘Deve essere proprio forte essere dei Keyblader…’
“Credo che sia giunto il momento di andare…” annunciò Terra e solo allora Tom si riprese dal suo stato di deficienza mentale da i suoi pensieri “COSA?!” disse allarmata.
I tre mossero i primi passi verso l’uscio di casa, ma Tom li seguì “Ehi fermi! N-no potete andarvene via così!” ma i ragazzi erano già usciti…
“Ehi! Ascoltatemiii!” Tom si aggrappò a mo’ di koala alla gamba di Terra, che, sorpreso tentò di staccarsi la ragazza di dosso “Mollami sottospecie di scimmia!”
“Non potete andarvene!” disse lei, staccandosi.
“Ah sì? E perché, sentiamo…” disse Terra.
“Beh... prima di tutto, questo non è il vostro mondo, non sapete come muovervi qui, avete bisogno di aiuto e io sono disposta a darvelo… lasciate che mi unisca a voi.” Aggiunse sorridendo.
Aqua e Ventus si scambiarono un’occhiata, piuttosto pensierosi, ma Terra rispose subito “Guarda che questa è una cosa seria, non è un gioco come pensi tu… è pericoloso e rischieresti solo di farti male… saresti solo un peso…”
A quelle parole Tom rimase piuttosto offesa, ma non si lasciò intimorire e ribatté: “Questo lo pensi tu. So difendermi, non sono una ragazzina buona a nulla! Come farete poi ad arrivare dai vostri amici? Vi perdereste e basta, questo mondo è enorme!”
“… secondo me, Tom non ha tutti i torti.” Intervenne Aqua “Non sappiamo nulla di questo posto e rischieremmo più facilmente di imbatterci in nemici pericolosi… a mio parere dovremmo fidarci di lei.”
Tom sorrise, mandando un’occhiata riconoscente ad Aqua e notò un lieve sorriso anche sul volto della maestra del Keyblade. Terra fece per dire qualcosa, ma poi parve esitare e non disse nulla.
La ragazza rimase in silenzio, in attesa della decisione presa dal gruppo. Era un po’ nervosa. Alzò lo sguardo al cielo e notò un punto nero in lontananza avvicinarsi sempre più… Tom strizzò gli occhi per vedere meglio e il puntino prese forma man mano che si avvicinava. Era… era…
“VANITAS!” Tom strabuzzò gli occhi, vedendo il ragazzo avvicinarsi minaccioso, cavalcando un vortice di Keyblade. I tre Keyblader si voltarono di scatto e nelle loro mani comparvero le tre chiavi, scintillanti e grintose.
Vanitas acquisto velocità, fiondandosi contro i tre ragazzi, che tentarono di parare l’orda di chiavi, ma finendo catapultati all’indietro. Terra si rialzò all’istante e provò ad attaccare il giovane, che scartò e che contrattaccò all’istante, e Terra fu costretto a schivare.
Aqua e Ven provarono ad attaccarlo a lati, ma i Keyblade cambiarono direzione, colpendoli e mandandoli contro Terra, per poi accerchiarli in un turbine fatale. Vanitas scese dall’onda di Keyblade, ridacchiando “Mi dispiace ragazzi… ma ho avuto l’ordine di annientarvi prima che arriviate dai vostri amichetti… e ciò sarà fatto!”
Tom guardava attonita la scena, nascosta dietro ad una siepe. Doveva fare qualcosa… o per quei tre sarebbe stato troppo tardi! E così facendo magari, avrebbe conquistato anche la loro fiducia e l’avrebbero portata con loro!
Scosse la testa, come per riprendersi e si armò della prima cosa che trovò: una pala e come scudo un cuscino dell’altalena da giardino. Avanzò cauta verso Vanitas che era girato di schiena, piano… piano…
“Non pensare di passarla liscia tu.” Disse freddo Vanitas. Tom si fermò all’istante, mentre il ragazzo si voltava, togliendosi il casco in tutta tranquillità “Pensavi che non mi fossi accorto di te?”
Tom lo guardò silenziosa, non sapeva che fare. “L-lasciali andare!” Lo intimò, agitando la pala.
Vanitas ghignò “Altrimenti?”
Tom esitò, poi tirò a mo’ di lancia la pala, ma che il ragazzo schivò con facilità, poi lanciò il cuscino, che prese Vanitas in faccia. “Wow!” ridacchiò Vanitas togliendosi il cuscino dalla faccia “Mi hai ucciso!” ironizzò, ma in tutta risposta gli arrivò una bella scarpa in faccia. Il ragazzo si portò la mano al naso, piegato in due dal dolore “Ahi… maledetta!” ringhiò.
Tom – rimasta senza una scarpa – sgattaiolò via, dietro Vanitas e raccolse da terra la pala, per poi lanciarla contro l’orda di Keyblade che si stava man mano restringendo in un vortice che avrebbe dato il colpo di grazia ai tre Keyblade. L’equilibrio tra i Keyblade si spezzò e le chiavi caddero a terra in un clangore metallico, lasciando liberi Terra, Aqua e Ventus.
I tre ragazzi guardarono sorpresi e increduli Tom che li attendeva con un sorrisetto soddisfatto aldilà delle spade a terra. Ventus e Aqua corsero da lei.
“Sei stata grande!” esclamò Ven.
“Grazie infinite, senza di te eravamo spacciati” aggiunse Aqua. Tom si portò una mano alla nuca, arrossendo leggermente “Ohh… non è stato niente di che…”
“Grazie…” disse Terra avvicinandosi “Forse… mi sono sbagliato su di te…” aggiunse sorridendo. La ragazza non trattenne un sorriso raggiante.
“No! I miei Keyblade!” Urlò irato Vanitas, dopo essersi alzato. Sul suo volto spiccava l’impronta di una scarpa – una All Star di numero 39 per l’esattezza.
Terra, Aqua e Ven sfoderarono il Keyblade, fiondandosi contro Vanitas che, però, scartò agilmente gli attacchi e, riprendendo il controllo su uno dei Keyblade, vi saltò sopra, allontanandosi verso l’orrizzonte “Tornerò! E ve la faremo pagare!” gridò, poi la sua figura divenne un tutt’uno con il cielo.
“Accidenti… ci è scappato.” Disse Aqua, mentre la sua chiave svaniva tra le sue mani.
“Credimi… ci sarà tempo per affrontarlo… e sicuramente, non ci sarà solo lui…” mormorò Terra.
“Dobbiamo subito raggiungere gli altri allora… non dobbiamo sprecare altro tempo. O sarà troppo tardi…” aggiunse Ventus.
Tom abbassò il capo “Quindi… partite?” mormorò.
I ragazzi si voltarono verso di lei e si scambiarono un’occhiata significativa, poi Ventus raccolse la sua scarpa e le andò vicino, porgendogliela “Sì… partiamo…” disse.
Tom prese la scarpa e se la infilò, silenziosa. Ventus sorrise solare “… e tu vieni con noi!”
A quelle parole, la ragazza alzò incredula la testa verso Ventus e non trattenne un grido di gioia, per poi stritolare in un abbraccio il ragazzo “Sì!!!! GRAZIEEE!!”
I tre ridacchiarono. Tom lasciò andare Ventus “aspettate un istante… prendo delle cose e arrivo!” disse, per poi correre dentro casa. Afferrò la sua borsa a tracolla dove vi mise l’indispensabile “… Maglia… pantaloni… mutande… acqua… qualche barretta… soldi… cellulare… tutti i miei manga e videogiochi… Perfetto!” mentre sistemava gli oggetti dentro la borsa, urtò il telecomando della televisione, che si accese nel canale del telegiornale.
‘Notizia scioccante: festival del fumetto a Lucca distrutto da esseri sconosciuti.’ Disse il giornalista. A quella frase, Tom s’irrigidì e volse il capo verso lo schermo.
‘Dei mostriciattoli hanno aggredito il festival del Lucca Comix, grande ritrovo per tutti gli appassionati di fumetti, videogiochi e libri. I mostri hanno seminato il caos per tutta la giornata. Non si sa bene da dove provengano e se siano di un genere terrestre, ma i sopravvissuti all’attacco li chiamano “Heartless”. Per aggiornamenti vi terremo informati.’
Tom rimase in silenzio, a riflettere. Heartless al Lucca Comix? Forse… lì non avrebbe trovato solo Heartless… e se ci fossero anche gli altri di Kingdom Hearts?
Aveva bisogno che qualcuno però le confermasse quanto accaduto. Prese il cellulare e compose il numero di una sua amica che abitava da quelle parti. Si chiamava R. il telefono squillò per qualche secondo, finché qualcuno rispose “Pronto?” disse la voce di una ragazza.
“Ehi R! Sono Tom, come va?” rispose raggiante la ragazza.
“Tom! Beh… diciamo che… sono in una situazione particolare… tu?” mentre R parlava, Tom sentiva il brusio di sottofondo simile a quello che si sente quando si è in macchina, ma soprattutto in treno.
“Beh… anche io mi trovo in una situazione… ‘anormale’… comunque volevo chiederti se quanto accaduto al Lucca Comix è vero, riguardo ai presunti Heartless…”
La voce di R si fece seria “Sì… è tutto vero e io ho avuto anche modo di vedere tutto ciò…”
“Oh… capisco… ma… c’erano solo Heartless? Non hai visto qualche personaggio di Kingdom Hearts? Intendo non i cosplay ma veri e propri personaggi…” Tom si morse il labbro, aspettando una risposta che arrivò dopo alcuni istanti di silenzio da parte di R “Perché me lo chiedi?”
“Beh… io…” esitò, sul dirle la verità “io… hai presente Terra, Aqua e Ventu?”
“Si…?”
“Beh…” Tom deglutì “…beh… non ci crederai mai ma… sono a casa mia. In carne ed ossa.”
Dall’altra parte del telefono R accennò una risata “Sai una cosa Tom? Ti credo! Perché qui con me ci sono Sora, Riku, Demyx, Axel, Roxas e gli altri!”
Tom sgranò gli occhi, rimanendo sorpresa dalle parole dell’amica e balbettò “Cosa?! D-dici sul serio!? …Per caso sono usciti dalla custodia dei videogiochi?”
“Esattamente! Sono usciti dalla confezione! E non solo loro, ci sono anche Reno, Rude e altri personaggi di Final Fantasy!” Tom si sentì pervadere da un’irrefrenabile voglia di raggiungere l’amica.
“Dobbiamo incontrarci assolutamente! Vengo a Lucca allora.” Disse, quasi urlando dall’emozione.
“Non sono a Lucca… per colpa degli Heartless siamo stati costretti a spostarci… stiamo andando a Parigi… riesci a raggiungerci?” disse R.
Tom rifletté sul costo dei biglietti e totalizzò che i soldi le sarebbero bastati appena “Mh… sì, ci sarò. Vediamoci lì tra qualche giorno… sai niente su una certa ‘minaccia Oscura’?”
“Certo ma non è il caso di parlarne qui… con me ci sono anche A e K.” Tom rimase sorpresa. Erano altri due ragazzi, conosciuti su un sito di fan fiction.
“Oh davvero? Bene… ora devo andare… ci sentiamo presto!” disse Tom.
“Ok, alla prossima!” disse R e la ragazza riattaccò. Rimase un istante in silenzio. Dovevano partire subito, la cosa sembrava molto seria.
“Tom allora andiamo?” la chiamò Terra. La ragazza rispose “Arrivo, un attimo!”
Prese un foglio, doveva avvisare i suoi genitori. “mmh… ma cosa scrivo?” pensò. Non aveva tempo da perdere, quindi scrisse la prima cosa che gli venne in mente: ‘Vado a salvare il mondo assieme ai personaggi del mio videogioco preferito, Kingdom Hearts. Non vi preoccupate, tornerò presto. Statemi bene <3
Ps: ho preso 5 in matematica.’
Perfetto. Lasciò il foglio sul tavolo della cucina e corse fuori dai tre Keyblader.
“Ragazzi, so dove andare…” annunciò.
“Ah sì? dove?” chiese Ven. Tom lo prese sotto braccio “A Parigi! E ci andremo in treno!”
Nuove avventure, arriviamo!





Ok… ok… sono in un ritardo ritardosamente ritardoso…
LOL ma salve a tutti! Io sono The light wolf ^^
Allora, spero che il capitolo vi sia piaciuto, in fondo ci ho messo solo 3 mesi per scriverlo…
So già che AxXx mi picchierà a sangue… SALVATEMIII!!
Se lascerete un piccolo commento forse la sua sete di sangue si placherà… quindi grazie mille! Prometto che la prossima volta non sarò così in ritardo!
See ya!
The light wolf

lascio nelle vostre mani il destino di The Light Wolf 
  Se trovo più di  due recensione le risparmierò la vita... se no.... Muahahahahahahahah!!!!!
Comunque lei è la new entry del gruppo.
A presto.
AxXx
PS: ora tocca e Reno_Dedé_Turks

  
Leggi le 3 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Videogiochi > Kingdom Hearts / Vai alla pagina dell'autore: AxXx