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Autore: wdolcemurty    14/12/2007    3 recensioni
"Ero innamorata allo stesso modo sia di Eragon che di Murtagh, entrambi amavano me, entrambi erano stati con me. E l’ultima, ma non peggiore, cosa era che entrambi pensavano di stare con me."
Genere: Generale, Romantico, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nuovo Personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
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CAPITOLO 8

Quella notte sognai di nuovo la scena divisa in due parti differenti. Ma c’era qualcosa di diverso.

Oltre ai due ragazzi che mi chiamavano c’erano anche due piccole figure che urlavano. Urlavano come dei piccoli neonati. Si trovavano ognuno accanto ai due giovani, e ancora una volta non sapevo da che parte andare.

La stessa voce della volta precedente irruppe nella mia mente –Dovrai scegliere-

Le voci e le grida supplicanti iniziarono a rimbombare nella mia testa, con tono più alto e forte.

-Basta…-cercai di dire io, portandomi le mani alla testa. L’ultima cosa che sentii furono due parole, che però mi sfuggirono subito di mente: Moi Manin (pensiero, cambia)

 

Quando mi svegliai era già tarda mattinata. La testa mi scoppiava e avevo un terribile sapore di alcool in bocca. Murtagh non era in casa, doveva essere già uscito.

Della sera precedente non ricordavo proprio nulla, solo di aver incontrato il re ed una maga di nome Tiranna. Per il resto buio totale.

Avevo ancora addosso i vestiti di ieri, ma non ci feci molto caso e andai in bagno per rinfrescarmi. Vi trovai il cavaliere, intento a radersi il viso; appena mi vide si tolse la schiuma da barba con un getto d’acqua e corse a baciarmi.

Qualcosa mi diceva di staccarmi da lui, prenderlo a pugni, ma io non ne capivo il motivo.

-Ben svegliata ubriacona- mi disse lui accarezzandomi dolcemente una guancia. Mi faceva sentire in paradiso.

-Sai che cosa è successo ieri sera? Non mi ricordo niente…- il suo viso si oscurò con un velo di tristezza.

-Galbatorix ti ha convocata per informarti del tuo viaggio come spia insieme alla maga Tiranna verso i Varden-

Adesso mi ricordavo bene. –Ah già…Ma io non voglio lasciarti! Mi mancheresti troppo-

Murtagh mi si avvicinò e mi baciò con più trasporto. –Sarò sempre qui ad aspettarti- gli sorrisi ed iniziai a spogliarmi per fare un bagno freddo.

Non ci misi più di venti secondi, grazie al cavaliere che mi aiutava a fur di morsi. Ci tuffammo insieme nella vasca con l’acqua gelida e io rabbrividii per il freddo, anche se in un certo senso il mal di testa stava pian piano dileguandosi.

Murtagh mi abbracciò, infondendomi nuovo calore, così feci lo stesso con lui.

Mi sentivo davvero bene con lui, avevo questo bellissimo senso di protezione che mi avvolgeva.

Ma qualcosa ancora mi diceva di andarmene, lasciarlo e non rivederlo mai più. Io però davo ascolto soltanto alle mie emozioni e ai miei sentimenti profondi.

Il giovane iniziò a baciarmi il collo con ardore, e per facilitarlo mi sedetti su di lui a cavalcioni. L’acqua si stavo ormai riscaldando per il calore dei nostri corpi che si muovevano fluidamente nella danza dell’amore. Rimanemmo così per un paio d’ore, finché non ricordammo i nostri impegni.

Uscii dalla vasca ed andai a vestirmi. Quella sarebbe stata la nostra ultima volta insieme prima di molto tempo. Indossai velocemente i vestiti, poi accumulai i miei pochi effetti personali. Mentre mi apprestavo a uscire la voce di mio padre irruppe nella mente –Vieni da me- alzai le spalle e feci come mi aveva ordinato.

Entrai nella sala del trono e mi inchinai al suo cospetto.

-Adelaid, non sei tanto furba come credevo. Stai ancora con Murtagh dopo quello che ti ha fatto- lo guardai interrogativa. Che cosa mi aveva fatto il mio Murtagh? –Non capisco cosa intendete, padre-

Lui rise, facendomi trasalire. -Me lo immaginavo. Non è poi così tanto stolto il ragazzo. Ti invito a chiederglielo di persona- mi fece segno di congedo.

Mentre uscivo da palazzo mi domandai a cosa alludeva. Murtagh non mi aveva mai fatto o detto niente di male.

Lo cercai per tutto il pomeriggio, invano, finché mezz’ora prima di partire lo trovai, seduto su un muretto nel centro della città.

-Finalmente! Dove ti eri cacciato? E’ da un sacco che ti cerco- si alzò in piedi, così io gli corsi incontro abbracciandolo.

-Mi devi dire qualcosa che non so?- gli domandai dopo un lungo bacio. Distolse il suo sguardo dal mio. –No, perché me lo domandi?-

-E invece è così. Quando menti non mi guardi mai negli occhi- sorrisi –Su, cosa vuoi che sia. Qualsiasi cosa io l’accetto- dissi cercando di sorridere ancora, ma non ci riuscii per la tensione che si era creata.

Il ragazzo si sedette sul muretto e si mise la testa fra le mani. Aspettai, finché lui non mormorò:

-Adelaid…Io non volevo, ti giuro, non volevo arrivare fino a quel punto. Ma se ti fossi ricordata quello che avevi scoperto la sera della tua sbornia, avremmo rovinato il nostro rapporto…-iniziai a preoccuparmi. Non lo avevo mai visto così teso.

-Che…che cosa mi hai fatto?- chiesi con voce tremante, quasi incredula e timorosa di sentire la sua risposta.

Alzò lo sguardo su di me. I nostri occhi si incontrarono per un brevissimo istante, poi lui mormorò un paio di parole dell’antica lingua e io fui invasa da una grande serie di ricordi.

Ricordai tutto quello che mi era accaduto la notte precedente, soprattutto le mie scoperte.

Lo guardai con le lacrime agli occhi, ma le tirai su di forza e mi feci gelida. –Tu mi hai presa in giro- cercò di venirmi vicino, ma io mi scansai. –Non avvicinarti-

Il suo volto era davvero triste, sembrava addirittura pentito. –Adelaid, ti prego, ascoltami. Tuo padre me lo aveva ordinato, è vero…-io non lo feci finire –Non dovevi nascondermi la verità. Così mi hai delusa ancora di più- cercai di andarmene via, ma lui mi prese per un braccio.

-Sono stato con te non solo perché me lo aveva ordinato- stava ancora mentendo oppure era sincero? Non mi importava più di tanto, così risposi fredda.

-Ah si, allora perché? Ti volevi divertire ancora con me? Mi dispiace, hai sbagliato persona caro- mi tolsi dalla sua presa e mi allontanai da lui a passo veloce.

-Sei tu quella che ti sbagli- mi gridò raggiungendomi. –Io non mi sbaglio mai- dissi voltandomi verso il cavaliere.

-Adelaid, io…- la sua voce si ridusse ad un sussurro e notai che sudava freddo –io ti amo, me ne sono accorto solo ora-

Mi bloccai a quelle parole, che il mio orecchio non aveva mai udito. Fece per andarsene, vedendo che non dicevo e non facevo niente.

-Aspetta- non sapevo perché ma lo stavo facendo riavvicinare a me –hai detto che mi ami?- era una domanda retorica, ma volevo sapere cosa mi avrebbe risposto.

Sorrise, esitante. –Si, e potrei ripeterlo all’infinito-

Dovevo essere la prima a cui lo diceva sinceramente. Gli saltai addosso, abbracciandolo. –Anche io ti amo- gli sussurrai all’orecchio, prima di baciarlo –Non farmi pentire di averlo detto-

Il sole stava ormai tramontando, in quel momento dovevo già trovarmi alle porte della città con Tiranna.

Mi staccai velocemente da lui, dicendo –Sono in ritardo!- mi affrettai a prendere il mio zaino, ma lui mi bloccò.

-Sono o non sono un cavaliere?- ridendo chiamò Castigo e in meno di un minuto mi portò dalla maga, che si guardava intorno sbuffando impaziente.

-Finalmente, credevo che non saresti più venuta- spronò il suo stallone, accanto al quale si trovava il mio, fiammanera.

Mi rivolsi a Murtagh –Mi mancherai-  mi accarezzò una guancia affettuosamente. -Anche tu piccola- mi baciò teneramente e mi fece segno di seguire Tiranna.

Mentre mi allontanavo al galoppo dalla capitale di Alagaesia, guardavo in lontananza Castigo e il suo bel cavaliere, consapevole del mio amore per lui. Ormai niente e nessuno avrebbe potuto impedirci di stare insieme, neanche mio padre.

-Siete fatti per stare insieme voi due- mi disse la mia compagna di viaggio dopo un po’ che viaggiavamo –questa separazione vi renderà ancora più uniti, credimi- le sorrisi e dissi.

-Grazie, sei proprio una vera amica. Ora vediamo chi arriva prima dai Varden!-

 

 

grazie mille a tt per i commenti!!!

  
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