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Autore: Tiva_Giuly96    11/06/2013    2 recensioni
In questa storia si parlerà del rapimento di McGee e del fatto che sia scomparso sotto gli occhi di Tony.
Vedremo un Tony che non si arrende a nessuna difficoltà. Al fine di tutto vedremo anche una bellissima scena Tiva.
Genere: Azione | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altro Personaggio, Anthony DiNozzo, Timothy McGee, Ziva David
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Accompagnò McGee in ospedale, era ridotto piuttosto male, durante il viaggio era svenuto, perdeva molto sangue. Lasciò il suo collega nelle mani fedeli dei medici. Era stanco, sconvolto e anche un po’ ferito, la guancia gli sanguinava ancora, rifiutò l’aiuto dei medici, disse loro di occuparsi di McGee, solo e unicamente di McGee. < agente DiNozzo? > un infermiere si avvicinò a Tony. Si voltò < si? > < vada a casa, il suo collega è ancora sotto ai ferri, lo stanno operando in questo momento, è grave ma ce la farà > < va bene… > annuì non convinto. Uscì dall’ospedale e si diresse all’NCIS. NAVY YARD: NCIS Uscì dall’ascensore, aveva lo sguardo perso nel vuoto, la guancia sanguinante ed era sconvolto nel vedere McGee in quello stato. Ziva era seduta alla sua scrivania, aveva le mani incrociate appoggiate alla bocca, era preoccupata, da quando Dean aveva spento la telecamera non faceva altro che pensare a Tony e a McGee. < Ziva! > La ragazza si voltò verso Tony, felice nel vederlo tutto intero < Tony! O mio Dio! Come stai? Come sta McGee? > < io sto bene, ho solo un graffio sulla guancia. McGee è sotto ai ferri. È grave ma ce la farà > < lo hai ucciso? > < si! Dean è morto! > Ziva abbracciò il compagno < ho temuto di perderti e di perdere anche McGee… > Tony ricambiò l’abbraccio e le diede un bacio sulla fronte < non mi perderai mai… te lo prometto >. < andiamo a casa? > < si, ho voglia di farmi una bella doccia > sorrise. < dopo, andiamo a trovare McGee > < certo! > Entrarono in ascensore e si diressero a casa di Ziva. APPARTAMENTO DI ZIVA Entrarono, Tony si tolse la giacca e l’appoggiò sul divano < vado a fare la doccia > < va bene, ti spetto a letto > anche se erano le 15:00, Ziva voleva godersi un momento speciale con Tony. Dopo quindici minuti, Tony uscì dalla doccia, si mise una canotta e dei pantaloncini corti; aveva i capelli bagnati che poi se li asciugò con un asciugamano lasciandoli spettinati. < ora mi sento meglio > disse mentre si sedeva sul letto. < si vede, il tuo umore è cambiato > Ziva aveva ragione, prima Tony era triste e sconvolto, ora, invece era più felice, forse perché la speranza di vedere McGee ancora vivo lo aveva fatto sorridere, un sorriso di speranza. < grazie! E te? Come stai? > < ora meglio! Ma quando eravate in quel magazzino, ero preoccupata, non sapevo se eravate ancora vivi o… se stavate bene. Poi ho avuto la mia risposta > < hey! Non ti devi preoccupare, ho la pelle dura > Dopo quella battuta tutti e due risero di gusto. Tony si avvicinò pericolosamente al viso di Ziva, lei lo guardava con occhi felici, i suoi occhi brillavano come due stelle. Gli mise una mano sulla guancia ferita e se lo tirò a se, le loro bocche si toccarono in un’esplosione si amore e felicità. Lui poteva sentire il suo profumo di vaniglia e il suo cuore battere velocemente. Fu un bacio talmente lungo che quasi mancava loro il respiro. < ti amo Ziva > < ti amo anche io Tony > sorrisero e si sdraiarono sul letto, lui le sfilò la maglietta nera che aveva indosso lasciandola in reggiseno. Lei fece la stessa cosa con la canotta di Tony, poteva sentire i suoi addominali che si era fatto nell’ultimo periodo. Tony prese a baciarle il collo e le spalle, aveva la pelle liscia come quella di un bebè, morbida e profumata Le sfilò i pantaloni lasciandola solo con l’intimo. Lei mentre gli accarezzava i capelli, cominciò a filargli i pantaloncini, lasciandolo nudo. Piano piano anche lui le levò l’intimo. I due agenti si unirono, erano felici, si erano liberati di un grande peso che era quello di essere riusciti a trovare McGee. Fecero l’amore per venti minuti. Si addormentarono beati uno sul petto dell’altro. Ziva si svegliò tra le braccia di Tony che era ancora addormentato < dopo la tempesta, torna il sole. Tu sei quel sole, hai illuminato la speranza di McGee di essere ancora vivo, tu l’hai salvato da quell’incubo orribile, tu gli hai dato la forza di andare avanti… > dopo aver detto quelle parole, gli baciò la guancia, per sentire il dolore che aveva provato entrando in quella stanza e nel vedere il suo collega in quello stato. FINE
  
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