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Autore: VooJDee    12/06/2013    9 recensioni
Jamie ha sedici anni, fa uso di droga e scompare da Quantico dove vive con suo padre, marine degli stati uniti. La squadra di Gibbs nel cercarla si troverà coinvolta nel difficile mondo delle droghe e della prostituzione, cosa che metterà a dura prova il carattere dell'agente Leeroy Jethro Gibbs. 
Intanto Tony e Ziva intraprendono una relazione segreta e cercano in ogni mondo di nasconderlo a Gibbs. 
 
Gibbs si sedette accanto al marine: “Non ha pensato che potrebbe.. essere morta per un’overdose?”
“No.” Lo disse con fare sicuro: “Me lo sentirei se fosse morta. La mia bambina è viva, nelle mani di qualche spacciatore, magari aveva dei debiti con qualcuno.. però è viva, io lo so. Insomma.. è una cosa che i padri sanno. Lei ha figli, agente?”
“..Sì”
“E allora capirà che intendo. La prego, trovi la mia  Jamie e me la riporti a casa.”
Genere: Drammatico, Erotico, Malinconico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altro Personaggio, Leroy Jethro Gibbs, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: Tematiche delicate
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“E’ davvero coraggioso da parte tua, sai?” disse quello, girandole attorno come un avvoltoio pronto ad avventarsi sulla sua preda: “Hai sacrificato la tua dignità, la cosa più importante che ognuno di noi possiede, per difendere chi non si cura della tua esistenza.. ma alla fine è bastato un po’ del mio siero della verità a farti parlare. Le tue sofferenze sono state inutili, non credi?”
Ziva David non rispose nemmeno quella volta, il suo mutismo era ormai la sua unica arma, per quanto alla fine a lei tornasse sempre indietro un colpo più forte di quello che infliggeva.
Uno schiaffo forte sul viso la fece sobbalzare.


“Ziva?!” gridò Tony, scuotendola con tutta la forza. Ziva si guardò intorno, la sabbia e il caldo erano spariti, i muri di vecchi mattoni anche, l’ufficio confortante e sicuro si era materializzato attorno a lei. Scosse appena il capo: “Tony.. dimmi.”
Lui la guardò fisso dentro gli occhi: “Dov’eri?”
“Scusa?” chiese lei, senza capire: “Proprio qui.. davanti a te, Anthony. Stai forse impazzendo?”
“No, il tuo corpo era qui. I tuoi occhi erano da un’altra parte, Ziva..”
Lei rise: “Smettila di dire idiozie, Tony, e se mi dovevi dire qualcosa fa in fretta per favore.”
Lui allentò la presa dalle spalle e passò una mano leggera sull’occhio tumefatto, per poi sfiorarle la guancia con l’indice, ed infine l’abbracciò: “Ho avuto paura che ti avrei perduta. Posso sapere come ti è saltato in mente di salire in macchina di un protettore? Avrebbero potuto ucciderti, probabilmente se non fossimo arrivati in quel momento..”
Ziva scosse il capo: “Tony in quella macchina c’era Jamie, era terrorizzata. Non potevo fare finta di niente, avevo una missione da portare a termine.. un obbligo nei suoi confronti.”
“Saresti potuta morire..” sussurrò a un palmo dal suo viso: “Non ti preoccupa?”
La donna sorrise: “La morte mi è passata davanti così tante volte che non mi fa paura. In molte occasioni sono arrivata a desiderarla con ogni forza, Tony.. quindi no, non mi sono preoccupata di questo.”
“Beh.. e a me non ci pensi? Come avrei fatto, io, poi?”
Lei scosse il capo: “Come puoi essere così infantile? Questo è un pacchetto completo che abbiamo accettato scegliendo questo lavoro, io più di te quando ho scelto il Mossad. Non possiamo dare priorità ai nostri sentimenti.”
Tony rimase a fissarla, un po’ confuso, poi sentì una rabbia incontrollabile montargli dentro: “Ziva lo vuoi capire che non puoi giocare con la tua vita? Sarai anche un’agente, ma sei soprattutto una persona. E la prossima volta che ti salta in testa un’idea del genere, perlomeno ricordarti di comunicarlo al resto della squadra, perché la tua ha passato tre giorni a cercare una collega sparita nel nulla senza dare spiegazioni!”
Lei rimase in silenzio per qualche secondo, poi sospirò: “Hai ragione, Tony..”
“Già..” sussurrò prima di andarsene a passo svelto.
 
 
Il cielo era nuvoloso e dei tuoni risuonavano in lontananza quando la squadra di Gibbs arrivò nei pressi del fiume Potomac in una zona industriale della città. Rimasero a osservare il cadavere steso per terra.
“E’ Callegan..” appuntò McGee guardandolo dall’alto.
Tony annuì: “Sì. È proprio lui.”
“Coincide con il mio rapporto..” affermò Ziva indicando il buco che perforava la testa da parte a parte: “Gli hanno sparato un colpo in testa..”
“E la povera ragazzina ha dovuto assistere a questo strazio?” fece Ducky inchinandosi: “Poveretta, non la invidio..” forò il fegato della vittima con la sonda e attese: “Jethro è morto almeno diciotto ore fa.. la causa del decesso è un colpo alla testa.. E a quanto sembra ha passato tutte le sue prime ore da morto a galleggiare nel Potomac.”
“Mh..” asserì Gibbs: “Indaga a fondo, Duck.. vedi se si trovano indizi sull’identità dei bastardi che si son presi quella ragazzina o sul luogo dove potrebbero averla portata.” Si voltò verso i tre colleghi che lo guardavano in silenzio: “Tony va a parlare con i testimoni che l’hanno trovato, McGee voglio le foto del punto dove è stato ripescato e i possibili percorsi che ha fatto per arrivare qui, voglio che tu risalga al punto esatto dov’è stato buttato.. fatti aiutare da Abby.”
Ziva fece un passo avanti: “Io che faccio, capo?”
Lui la guardò per qualche secondo prima di rispondere: “Ti prendi un giorno di ferie, non ti voglio tra i piedi almeno fino a domani..”
“Non se ne parla, Gibbs.”
“Non era un suggerimento, agente David.. era un ordine.” Fece, mentre di allontanava.
Lei lo seguì: “Ma Gibbs, sto bene! Non ho bisogno di riposarmi!”
Gibbs si voltò di scatto: “Sei stata sottocopertura tre giorni, senza supporto di alcun genere. La tua copertura è saltata, hai rischiato la vita.. sei stata sottopressione, hai bisogno di un giorno di relax. Va a casa, riposati.”
 

Fuori aveva iniziato a piovere a dirotto, e quando le porte dell’ascensore si aprirono Tony sbuffò: “Cavolo pivello, abbiamo fatto giusto in tempo!”
“Già..” sussurrò lui, raggiungendo in fretta la sua scrivania, ansioso di rimettersi al computer.
Improvvisamente l’agente anziano girò su se stesso, e vedendo Gibbs che saliva a fare rapporto al direttore si avvicinò al collega: “Ehi, ma dove diavolo è finita Ziva?”
McGee si guardò intorno: “In effetti è da più di un’ora che non la vedo.. che Gibbs l’abbia spedita a casa?”
Tony sorrise: “Controllo al volo e torno!”

 
Aveva proceduto lenta in macchina, per perdere tempo. Rinchiudersi in casa da sola non era certo ciò che aspettava con ansia dopo gli ultimi tre giorni.
Era ferma davanti alla porta da cinque minuti buoni quando infine si decise ad aprirla. L’appartamento era immerso nel buio più totale, in un silenzio a dir poco assordante. Fece un passo in dentro, e stava per girarsi ad accendere la luce quando due mani l’afferrarono e la porta si chiuse alle sue spalle.
 


 
Spazio autrice:
 
Dadadadaaaan! Colpo di scena numero 2348972398472. Proprio così. Due mani hanno afferrato Ziva nel buio del suo appartamento! Chi sarà mai? E cosa starà succedendo? E Tony arriverà in tempo per salvarla? Oppure, come suo solito, si salverà da sola?
Apparte ciò finalmente ho chiuso il capitolo scuola fino a settembre almeno, e ho tanta voglia di dormire e andare al mare.
Comunque sia aggiornerò più presto possibile..
Besitossss, VooJDee ♥
   
 
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