Fanfic su artisti musicali > Mika
Segui la storia  |       
Autore: GoodGoneGirl    11/08/2013    1 recensioni
Michael Holbrook Penniman Jr. Ragazzo alternativo anglo-libanese.
La vita a scuola, non è affatto facile per lui. Per fortuna ha Chris, il suo migliore amico, e Nicky, la ragazza dei suoi sogni. Finchè non arriva Alex, che stravolge il suo mondo.
Fanfiction ambientata in un presunto universo della Sua adolescenza.
Genere: Generale, Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Yaoi
Note: nessuna | Avvertimenti: Tematiche delicate
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A



6. New love?


Sono tornato a scuola da un paio di giorni, ma non riesco a seguire una lezione intera. Non faccio altro che pensare a quando Alex mi ha baciato. Non capisco perchè lo abbia fatto, e perchè mi sia piaciuto così tanto... E' stato strano, ma bello al tempo stesso. E' stato anche completamente diverso dal bacio che mi ha dato Nicky, anche se non dovrei pensarci più, visto che è stato la causa del mio soggiorno in ospedale.

“Penniman! Allora, mi sta seguendo?”, mi domanda il professore irritato, riportandomi alla realtà,

“Si, mi scusi...”.

“Si può sapere che ti prende? Non stai mai attento da quando sei tornato!”.

“Sono solo stanco. Scusi, mi impegnerò di più”. Devo essergli sembrato convincente, perchè riprende la sua spiegazione. Chris mi fa un disegno sul banco. :/ ?

Non ho detto niente neanche a lui. Non saprei da dove iniziare. Anche perchè non sono più sicuro di niente. Anche se non lo sono da un po... Oh mamma! Mi si sta fondendo il cervello! Mi passo le mani tra i capelli nervosamente.

“Prof, mi scusi, potrei uscire un attimo?”. Mi guardo scocciato, ma mi fa segno di si col capo.

Mi precipito fuori di classe e poi in bagno. Mi chiudo dentro uno dei bagni e mi siedo sul water. Non ne potevo più. Se non riesco a seguire meglio che stia qua fuori, tanto manca poco ormai alla fine. Sento dei passi che si avvicinano e che si fermano davanti alla mia porta.

toc toc

“Occupato”.

“Lo so che è occupato scemo”, dice Chris da fuori. “Fammi entrare”.

Apro la porta. Lui entra e si siede a terra davanti a me. Facciamo sempre così quando c'è qualcosa che non va. Quello col problema seduto sul gabinetto e l'altro a terra che ascolta.

“Allora, dimmi che hai”, dice serio.

“Non ho niente”, rispondo.

“Non è vero. Da quando sei tornato dall'ospedale sei strano, non stai più attento in classe, non hai più i tuoi spartiti ovunque. Questo per me non è 'niente' “.

“Chris, sul serio, sto bene”.

Si alza di scatto sbattendomi contro al muro e mettendo le mani ai lati del mio viso. Mi guarda serio, e non sembra si voglia spostare.

“Adesso o mi dici che hai o ti prendo a testate!”.

Sospiro scivolando leggermente sopra il water. Lui toglie le braccia continuando a fissarmi.

Inalo più aria possibile, chiudo gli occhi trattenendola dentro di me. Poi la butto fuori.

“Dopo che te ne sei andato l'altro giorno dall'ospedale sono rimasto con Alex che dopo un po che parlavamo mi ha baciato”, dico, tutto d'un fiato.

Chris ha gli occhi sgranati. Continua a guardarmi, ma la sua espressione è decisamente cambiata.

“Come scusa?”, mi chiede.

“Non farmelo ripetere un'altra volta per favore, è già abbastanza imbarazzante così”.

Scivola lungo la porta finchè non si siede di nuovo contro la porta.

“E perchè l'ha fatto?”.

“Se lo sapessi non sarei in queste condizioni!”, dico. Mi allargo la cravatta e mi sposto i ricci dalla fronte. Fa caldo in due in un bagno...

“... E a te è piaciuto?”, mi domanda ancora.

Lo guardo, forse arrossisco, non lo so, ma non riesco a rispondergli. Lui però sorride e si inginocchia davanti a me, posandomi le mani sulle ginocchia. “Allora è questo...”, dice.

Non riesco a guardarlo in faccia, mi vergogno terribilmente. Non è possibile che sia gay. No, non può essere...!

“Non devi aver paura Michael, non è niente di grave. Se ti è piaciuto quel bacio non vuol dire che tu sia gay, e anche se lo fossi non cambierebbe niente tra noi, e nemmeno tra te e la tua famiglia”.

“Sei sicuro?”, meno male che ho lui.

“Certo”. In quel momento suona la campanella di fine lezione. “Vuoi che ti accompagni a casa?”.

“No grazie, vado da solo”.

Usciamo dal bagno, prendiamo le nostre cose e usciamo anche da scuola. Alex non si vede, e Nicky ovviamente mi sta lontana. Io e Chris facciamo il solito pezzo di strada insieme, poi ci dividiamo.

“Io mi devo fermare un attimo da mio padre in officina. Ci sentiamo oggi pomeriggio!”, dice Chris, mentre svolta l'angolo.

“Va bene”.

Mi ha fatto bene parlarne con qualcuno, non mi sento più quel peso sullo stomaco. E meno male che il professore mi ha fatto tornare accanto a Chris. Alex è con noi solo poche ore, visto che frequentiamo corsi diversi, e cerco sempre di evitarlo. D'un tratto sento una mano sulla spalla, e mi blocco in mezzo alla strada dallo spevento.

“Finalmente ti sei fermato!”, mi dice Alex con fiatone. “Sono cinque minuti buoni che ti chiamo. Non mi sentivi?”, chiede.

“N-No... Io-”

“Volevo parlarti”, mi interrompe. E' diventato improvvisamente serio. I suoi occhi sembrano più verdi del solito, e con i capelli legati sembra un dio greco. Riprendiamo a camminare. Rimaniamo in silenzio entrambi, poi Alexander inizia.

“Mi dispiace di averti baciato. L'ho fatto d'impulso, non ho pensato che non avresti potuto gradire. Ti chiedo scusa”. Che carino. Scusarsi per un bacio, non l'avevo mai sentito.

“Non-Non importa. E' tutto a posto...”, faccio un mezzo sorriso.

Lui invece sorride raggiante. “Tu mi piaci Michael. Vorrei che ci frequentassimo”, mi dice poi, posandomi una mano sulla spalla.

“Tu sei...”.

“Si, sono omosessuale. E' così importante dirlo?”.

“No, scusami”. Sono davvero solo io che mi faccio problemi del genere?

“Allora, ti va di uscire con me qualche volta?”, mi domanda ancora.

Mi fermo proprio accanto alla porta di casa mia e lo guardo. Anche lui mi guarda speranzoso.

“Senti, io adesso sono piuttosto confuso su questa cosa, quindi-”.

“Hai bisogno di tempo, certo, ti capisco”, dice. “Non c'è problema. Non ho fretta. Solo, posso fare una cosa prima di questo tuo periodo di riflessione?”, domanda ancora.

“Va bene...”, dico titubante.

Lui sorride, poi si avvicina, mi prende il viso tra le mani e mi bacia di nuovo. E non so perchè, ma non riesco a sottrarmi a quel bacio, a quelle labbra morbide. Mi piace il suo sapore...

Quando si stacca, mi accarezza la guancia. “Grazie. Ora vado a casa. Ci sentiamo domani”, dice sorridendo.

“C-Ciao...”, dico, e rientro a casa più confuso che mai.

   
 
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > Mika / Vai alla pagina dell'autore: GoodGoneGirl