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Autore: lamialadradilibri    04/11/2013    1 recensioni
Si ha paura di ciò che non si conosce: il buio, la morte. L'ignoto, insomma, fotte tutti.
Il passato può essere tra queste paure, può trovarsi là in mezzo a causa della psiche d'una persona.
Ma a volte, per un bene comune, bisogna mettere da parte le proprie paure. Così facendo, si può “cancellare l'apocalisse”. Solo i più forti ce la faranno, e diverranno leggenda.
È l'incontro tra due saghe, questo. RED ed HARRY POTTER si uniscono, per dar vita a “Scontro con l'ignoto – Cancelleremo l'apocalisse”.
Hermione, Ron, Draco ed Harry si ritroveranno a dover salvare il mondo, aiutati da Gwen e Gideon. Silente dev'essere riportato in vita, sì: ma perché? E soprattutto, come?
-
"Ci serve Silente."
"E' morto!" latrò Ron.
"No. Nel passato, è ancora vivo."
Scopritelo, leggete questa ff.
Harry Potter-Hermione Granger-Ronald Weasley-Draco Malfoy-Gideon de Viller-Gwendolyn Shepherd.
Genere: Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Draco Malfoy | Coppie: Draco/Hermione
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler! | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
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Capitolo 6.

su: la “legge del prendere e del dare”, il fuoco e i dubbi

 

se si è senz'amore si è senza vita, senza meta

Mai sentito parlare della “legge del prendere e del dare”, nemmeno così, per caso? Nemmeno origliando il discorso della donnetta seduta vicino a te in corriera, oppure in qualche film americano anni '80?

Ronald Weasley, professore di Stupidità, laureato in Imbecillità Assoluta, cercherà di dare una risposta ai vostri quesiti, proprio qua, ora, davanti ai vostri occhi. Si faccia avanti, dottor Ronald!*1

 

Harry Potter.

Ronald, che cazzo fai?

L'avrebbe urlato, davvero. Una delle poche volte nelle quali Hermione avrebbe detto una parolaccia, una volgarità, sarebbe stata proprio quel giorno.

Quel giorno, quando Ron tornò indietro sui suoi passi e, indifferente al moro di due metri che aveva dinnanzi, domandò: “Gwendolyn, perché sei fuggita così? Volevo proprio dirti che, qua a Londra, c'è un bellissimo ristorantino, perfetto per noi-”

Non finì mai la frase.

Gideon gli saltò al collo, come un vampiro su una preda. Già, pareva proprio un vampiro ed Hermione si vergognò del senso di completezza che provò nel sentire il tonfo del corpo di Ronald mentre cadeva a terra, dolorosamente.

Hermione avrebbe dovuto urlare, spaventata, qualcosa come “Ron! No!” e buttarsi su Gideon, che lo stava colpendo furiosamente, supplicandogli di smetterla (“Oh Gideon, BASTA!”).

Solo che non lo fece. Non perché non ci riuscì, impossibilitata da chissà che cosa (una vecchietta che voleva sapere dov'era il London Eye, un ragazzino che le chiedeva il numero, Gwen che le saltava addosso urlando: “Allora anch'io!”). No, no.

Non lo fece perché non voleva farlo.

Hermione Granger, la maga più brillante della sua età, non voleva aiutare Ronald Weasley.

Harry Potter, il ragazzo ch'era sopravvissuto, invece sì: corse verso i due e tentò, in qualche modo, con le braccina smilze, di bloccarli.

“RON! Basta! “ urlava, nel vedere il rosso rialzarsi e colpire Gideon, dandogliene forti.

Gideon, dopo aver preso qualche colpo, si riscosse e colpì Ron, ferocemente. Gliene diede, ancor più forte.

Hermione sentì le urla straziate e furibonde del ragazzo, ma non provò alcunché. Gwen, invece, si muoveva come un'anguilla, urlando e supplicando.

“Gideon, BASTA!” urlò lei, la ragazza buona, dolce e generosa. Gli si avvicinò ma retrocesse, quando quasi fu colpita da un piede.

“NO! Gwen, non capisci? “ sbraitò Gideon, tra un colpo e l'altro.

Il suo pugnò andò a finire contro lo zigomo del rosso, che stramazzò al suolo, perdendo potenza e velocità.

“Cos'ha fatto, Gideon?! Ci provava con me, sì! Ebbene, è così che si comporta un uomo?!” sibilò Gwendolyn Shepherd, a denti stretti, ancora muovendosi come un'ossessa. Hermione la trovò ridicola e divertente, mentre con i suoi occhi d'una deliziosa sfumatura calda del marrone, passava lo sguardo da Gideon, a Ron, ad Harry, impotente e per terra.

Un momento, e Malfoy? Lo cercò con lo sguardo, mentre Gwen andava avanti a ciarlare, senza però trovarlo.

Una sensazione orribile la colpì.

Tutto combaciava.

Draco ha scritto sul muro.

Ci ha condotti qui, facendoci perdere per le vie di Londra.

Ed ora, con dei Mangiamorte, ci attaccherà me, Ron che è pure leso, ed Harry!

Ma … perché?

Hermione guardò il cielo, aspettandosi che s'oscurasse da un momento all'altro.

Non accadde.

“Un uomo di valore avrebbe messo in chiaro le cose a parole, Gideon!”

“Sì, ma ...” il pugno di Gideon si fermò a mezz'aria. Sembrò ragionare, per un momento, sull'assurdità detta dalla ragazza, e poi... Mollò Ron.

Hermione ammise, tra sé e sé, che Gideon era davvero un uomo di valore, un brav'uomo.

Guardò Ron, a terra.

Ron … Ron è l'idiota di sempre!, pensò Hermione avvicinandosi.

Si chinò e gli sfiorò lo zigomo leso, pensosa. “Ron, come va?” Spero bene, perché presto Draco e dei mangiamorte c'attaccheranno. Devi essere in forze!

“Come … va? E secondo te?”

Hermione ridacchiò debolmente, sempre più distratta.

Poi Ron la riportò tra loro. “Scusa. È stato come aver preso una pozione d'amore: non vedevo che lei! È stato un errore, Herm. Ti voglio bene!

La mora tirò un sospiro di sollievo per quell'ultima affermazione, che non era andata oltre (con un “ti amo!”, per esempio. Oddio!), e lo abbracciò.

“Anch'io te ne voglio molto, di bene” gli bisbigliò all'orecchio. Poi guardò Harry, là vicino. “Draco dov'è?”

tra loro.

Il ragazzo ch'era sopravvissuto cominciò a guardarsi attorno, freneticamente, poi imitato dagli altri.

“MALFOY!” urlò, con voce sconcertata, Gideon.

Quando finì di sbraitare per l'ennesima volta (Hermione non si sentiva più i timpani!), una voce melodiosa si fece largo, armoniosa e delicata, ma al contempo rovente, roca.

“Sono qui, sono qui.” disse Malfoy, arrivando alle spalle di Hermione. Lei subito si irrigidì, sentendo la sua presenza come fuoco su di lei e, quando il biondo si chinò per verificare le condizioni di Ron, il suo petto s'appoggiò alla schiena di Hermione, che sembrò andare a fuoco. Nessuno dei due si scansò, né lei, che lo sentiva chiaramente su di sé, imponente, né lui, che probabilmente s'era appoggiato a lei di sua scelta.

“Cos'abbiamo qua?” domandò, guardando Ron con un ghigno. “Weasley. Il solito … Hmmm, come potrei definirti, ora? Vediamo ...” sembrò rifletterci. “I-dio-ta.”

“Lo so” gracchiò Ron. “Non so cosa m'è preso. Per quella là.”

Quando capì l'errore commesso, diventò rosso e guardò Gwen, scusandosi. Lei nemmeno l'aveva ascoltato, troppo presa ad abbracciare Gideon. “Scusa, Gwen” buttò lì il rosso, quando capì d'essere in salvo.

Ma Herm quasi non sentì una parola di tutto ciò.

Non provava altro che calore, calore, calore e fuoco. Hmmm, il fuoco non era mai stato così … bello!

Una sensazione così forte. Le prese a battere veloce il cuore, più che mai e, senz'accorgersene, strinse più forte la mano sul volto di Ron, che mugulò.

“Scusa, Ron” bisbigliò la mora, guardandolo alzarsi. Quando completò l'impresa Herm capì che l'avrebbe dovuto imitare, se solo Draco si fosse scansato di là.

“Ecco …'' cominciò, senza ben sapere che dire. Ma Draco l'anticipò, scostandosi.

E ancora quella sensazione d'abbandono, di vuoto.

La mora si alzò. No, si costrinse ad alzarsi.

“Gideon. Gwen. Scusate” sibilò Ron, che non era abituato a chieder scusa.

Gwen liquidò il tutto con un gesto della mano, “okay”, mentre Gideon gracchiò, ancora seccato: “Che non accada più. Animale.”

No, non l'aveva perdonato. Per niente.

Ma meglio così, pensò Herm, ben gli stava!.

 

RED.

Oh, mio, dio!

Quel pel di carota non poteva essere così … così …

Coglione! Sì, proprio così. Coglione!

Era un gran coglione!

''Gwen, Gideon, scusate!'', lo scimmiottò il moro nella sua testa, mentre si dirigeva col gruppetto nel bosco. Oh, cielo!

Così … ARGH! La voglia di colpirlo era così forte.

Ma non sarebbe stato da uomo, e Gwen accanto a sé voleva proprio quello: un uomo forte, giusto e leale.

Bah. Secondo Gideon la sua ragazza avrebbe dovuto essere un po' più … manesca? Reattiva? Ineducata?

Già. Solo che lei non era così, e neppure lui.

I Ronald lo rendevano così!

Ho appena provato l' odio, vero!, pensò tra sé e sé, mentre stringeva la mano della sua amata immortale. Com'era bello pensare che, anche tra mille anni, sarebbero stati ancora vivi e, soprattutto, insieme.

“Qua va bene” constatò Draco.

“Beh! “ borbottò Harry. “Penso che siamo nel posto più sperduto ...”

“Potter, non lamentarti! “ lo freddò Malfoy.

Eh, questa no!

A Gideon Potter stava molto simpatico, così subito lo difese. Lo fece anche perché aveva davvero quei dubbi, ovvio.

“Draco! È vero. E tu, piuttosto, che hai fatto prima, quando io e coglione ci siamo...'' abbassò il tono quando Gwen lo guardò male “Picchiati? Eh, dov'eri?”

“A prendere una cosa” rispose Draco, dimostrando l'ennesima volta di avere sangue freddo.

Sì, come no. “Una cosa”.

'e cosa?' avrebbe chiesto Gideon, ma sapeva benissimo che non avrebbe ottenuto risposta.

Le serpi come Draco non rendevano certo la vita facile, a nessuno.

E poi c'era quel particolare.

Quello sguardo che, ogni tanto, Malfoy lanciava a Hermione. Gideon, nonostante fosse un ragazzo, l'aveva subito notato, aggrottando la fronte.

Stanno assieme?, si domandò.

Il vero problema non era se Hermione e Draco se la facevano (Bum! Si diede mentalmente uno schiaffo, come avrebbe fatto Gwen, per il suo linguaggio scurrile!), bensì quante cose non sapevano, loro? Quante cose Draco teneva nascoste a tutti? E perche'?

Hermione s'era già fatta scucire qualche particolare, anche abbastanza ovvio.

Il perché però restava sempre molto, troppo, ignoto.

 

“Voglio crederci, Gideon” sussurrò al ragazzo Gwen, stringendogli la mano. “Voglio credere che tu non sia stato geloso di quello là.

Eh già, essere stata chiamata quella là aveva lasciato un po' il segno, quindi Gwen se ne vendicò apertamente, abbracciando il ragazzo. Le scuse di Ron le aveva accettate, al contrario di macho man là davanti a lei, ma poco importava, infondo.

Ora, Gideon non aveva occhi che per lei.

“Sì, invece “ borbottò Gideon tirato, accarezzandole una guancia. “E' che ti stava così addosso!” spiegò, con aria quasi dispiaciuta. Ma no, no: era seccato, si vedeva lontano un miglio. Gwen non era mai stata brava a 'leggere' le persone, dopo tutto. “E tu … nemmeno ti scansavi!” mormorò il moro, allontanadosi un po' da lei.

Gwen subito lo abbracciò stretto, sentendo un calore al cuore. Mi ama!, pensò. Mi ama davvero.

“Gideon. Ero cortese. So che ti è difficile ma … potresti provarci? A perdonarlo? È solo un-”

“Coglione pel di carota con gli ormoni a mille!” sbottò Gideon, stringendole una mano.

Si stavano stritolando a vicenda, sussurrandosi parole d'amore, parole sempre più rare e vere.

“Ok. Capito. Non riceverà il tuo perdono!” scherzò Gwen, pensando a quant'era pazza di de Villers.

Se gliel'avessero detto poco tempo prima, avrebbe riso.

Chi, io e quello là? ma. ti. Prego!

Eppure … le cose cambiano, no?

Ora, da Viaggiatori nel tempo, lavoratori a tempo pieno e non pagati!, per un traffatore, ciarlatano, il conte Saint Germain, erano passati ad essere … cosa? Una coppietta felice commissionata per Draco Malfoy, uno sconosciuto praticamente.

E tutto questo perché Gwen era gentile. Cortese.

Già, una volta tanto avrebbe dovuto smettere, ma. .. no, non oggi.

Si voltò, osservando Draco così vicino a Hermione. Quasi troppo vicino.

E pensò, malinconica, a quando pure lei era così: senza amore e cioè, senza vita, senza meta.

 

PS: *1 : la legge del “prendere e del dare” l'ho inventata io, perché c'entra col capitolo … non penso che esista, nemmeno in film anni '80 O.O ahahah :') bon, però mi piace. Se le dai le prendi! Ron! u.u ahahah :3


Angolo Autrice.

Sono già qua. Yeah. Rompo ? XD

Questo è il capitolo … Hmmm, 6? Sono quasi orgogliosa della storia! :) Ammetto che, dài, sta venendo!! :3

Insomma, Gideon e Ron fighi eh? >.<

Eppoi … Mmm, Malfoy? Che combini eh? *-* We're looking you! o.o

Hermione è senz'amore. E cioè è senza meta.

Bah! Mi sembra di aver un po' esagerato con la “smielatezza”. Spero di no … mi sentivo particolarmente ispirata, senz'alcun motivo poi :P

Harry è impotente. Cavolo, ho notato che “nella nuova battaglia” non è proprio il solito eroe, paladino del mondo. Ahaha :') Be, così è.

Hmmm, Draco. Draco! Again! XD Che fai? Hai toccato una persona!! nooo! Guai! D:

eheheh, e Gwen. Beh, Gwen è stata chiamata da “dèa” a “quella là”. Autostima: -grazie, Ron, grazie! Ora sì che sono cresciuta. -

Booom. Succede! Autostima, non prendertela <3

Delirio!!! <3

Sto delirando, sìsì.

È che … ahahahah :3

Bene direi che è tutto. C'è, non ho detto niente in realtà.

Ma che dovevo dire?

Voi che dite a fine capitolo?

Tutti là che dicono “sì è andata così” e “no è andata colà”. E così colà! Insomma!! l'abbiamo letto: lo sappiamo gia'! Grazie!

Messaggio per le autrici che mettono 'angoli autrice' lunghissimi: devo già studiarmi l'Iliade! Non serve anche il tuo angolo autrice!!

AHAHAHAHAH NON è VERO poi, perché io amo leggere i commenti.

Oddio, è meglio se smetto! È che se smetto devo studiare c.c nooo D:

Ma devo. È per il vostro bene.

Delete! ← eliminate tutto ciò che ho detto!

Che poi, perchè c'è delete e non cancel? O.o ma wtf'?! D:

Sii curioso. Leggi molto. Penso che ciò che la gente scambia per 'intelligenza' sia solo un po' di curiosità'”. Ecco. Buon proseguimento <3 <3 di vita ! <3
Oggi non linko le mie altre storie, per ovviiii motivi :3
Ma, se volete andarle a leggere velocemente, fate clik clik e tornate indietro d'un capitolo! Ci sono i link già là.
In più in un capitolo, il 3 o 4 credo, ho postato anche parte della trama. Se vi va. .. io vi consiglio caldamente "Guerra e pace"! Amo quella storia, ché non so in realtà <3 :3
ahahah. No. Basta Meme. Basta!

 


meme1 

 

  
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