Videogiochi > Sonic
Segui la storia  |       
Autore: SuperWiki    21/12/2013    3 recensioni
Sonic scopre una cosa sconcertante: Amy è scomparsa senza avvertire nessuno, e non si sa dove sia! Riuscirà il nostro prode eroe, insieme ad un team stravagante e fuori dal comune, a ritrovarla? E per lui è solamente una cara amica o qualcos'altro? Inutile dire che se non cliccate la storia non ve lo dirò mai, che vi aspettavate? Seguito di "Amy e il manuale d'amore".
Genere: Comico, Generale, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Amy Rose, Miles Tails Prower, Sonic the Hedgehog, Un po' tutti, Vector the Crocodile
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<  
- Questa storia fa parte della serie 'Vita di un riccio corridore (e dintorni)'
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Blu e rosa: una strana combinazione
 
Capitolo 5 “Amare et bene velle”
 
Casa di Sonic e Tails, 25 Novembre, ore 18:29
 
Scusarsi era stato più facile di quanto non sembrasse, e alla fine Rouge ritornò insieme a Shadow, con la scusa di riprendersi l’anello, anche se poi non lo reclamò. Sonic ritrovò la serenità, riuscì anche a ridere a qualche battuta, era completamente diverso da stamattina, sembrava tutt’un altro riccio. La Forma di Vita Definitiva era soddisfatto di ciò, anche se non lo diede a vedere, continuando a comportarsi come era solito fare, ovvero poggiarsi a una parete e scambiare qualche monosillabo con gli altri ospiti, ormai gli altri ci avevano fatto l’abitudine, anche se Tails cercava ogni tanto di spingerlo a fare conversazione con gli altri, ricevendo in risposta grugniti o un “vattene”, nel migliore dei casi. Soltanto con Rouge riusciva a chiacchierare normalmente, a detta sua perché era “l’unica con qualche neurone nel cervello in più rispetto agli altri”: gli unici che meritavano una qualche forma di rispetto erano Espio e forse Knuckles, anche se ogni tanto l’echidna si dimostrava idiota esattamente quanto tutti gli altri. Alla fine tutti se ne andarono, lasciando Tails e il riccio da soli. Sonic si sdraiò sul divano, voleva recuperare il sonno perduto da subito: altri cinque minuti e sarebbe crollato dovunque si trovasse. Peccato che il suo migliore amico lo strappò dalle braccia di Morfeo, ma nonostante ciò lo ascoltò lo stesso, più per riprendere a dormire più tardi che per reale interessamento.
 
-Come mai questo cambiamento d’umore?- Domandò Miles dubbioso.
-Shadow mi ha “convinto” a piantarla a fare il musone. Insomma, a non comportarmi come lui- Rispose il porcospino facendo le virgolette con le dita.
-Tralasciamo come ti ha “convinto”- Fece la volpe imitando il suo coinquilino –Sono contento che tu sia ritornato gioviale come al tuo solito. E immagino che ti senta meglio adesso-
-Sì, lo devo ammettere. Anche se non sarà facile ritornare alla normalità- Concluse in tono leggermente cupo.
-Fidati, Amy ha mille risorse, e darà un bel filo da torcere a Eggman, ne sono certo. Ma a proposito di...-
-Non ti dirò nulla di più, Tails. Non so se... mi va di parlarne adesso- Si limitò a dire.
-Capisco- Ci furono alcuni secondi di silenzio –Mi faresti un favore?-
-Tutto pur di farmi alzare dal divano, eh?- Commentò ironico il riccio.
-Il supercomputer del laboratorio non prende molto bene, probabilmente l’antenna parabolica si dev’essere piegata col vento. Potresti andarla a raddrizzarla? O è un compito troppo complicato per te?- Aggiunse sarcastico.
-Hai vinto tu- Replicò alzando le braccia come se il suo amico avesse una pistola puntata verso di lui –Ci vado subito-
 
E uscì fuori per salire sul tetto; per una persona normale ci sarebbe voluta una scala, ma per un porcospino capace di camminare sull’acqua, un solo balzo era più che sufficiente. Vedendo l’aggeggio contorto su se stesso Sonic capì che riportarlo alla posizione originaria sarebbe stato più difficile di quanto sembrasse, e si chiese se ci era passato un bulldozer sopra. Ma la sua mente vagava verso pensieri sicuramente più interessanti di antenne scassate e supercomputer mal funzionanti: adesso che era solo, la malinconia ritornava ad opprimerlo, anche se non più forte come prima, ma si faceva comunque sentire. I pensieri del riccio erano rivolti ancora ad Amy, quasi riusciva a vederla riflessa nella luna che cominciò a spuntare nel cielo, mentre il paesaggio si faceva sempre più buio. Ogni tanto scrutava l’orizzonte sperando di rivederla... Mentre contorceva l’antenna che dai rumori che faceva stava probabilmente implorando pietà, notò che un puntino si stava avvicinando verso casa sua di tutta fretta. Aguzzando lo sguardo sembrava qualcuno che conosceva, ma era difficile da capire visto che c’era poca luce... La figura si fermò ad un tratto come per riprendere fiato, e incuriosito Sonic scese per avvicinarsi meglio e notò che era... No, non poteva essere lei, doveva essere da tutt’altra parte! Si avvicinò lentamente, come se avesse timore che la figura in ombra scappasse, ma quando quella notò la presenza del riccio, si mise a correre all’impazzata e a urlare una frase famigliare che aveva udito tante di quelle volte, ma non era mai stato così felice di sentirla come adesso...
 
-SONIIIIIIIIIIIIIC!!!!!!!!-
 
Non c’erano dubbi, era proprio Amy. Il riccio corse con tutte le sue forze, sentendosi scoppiare il cuore dalla gioia. Non appena la vide in volto, la prima cosa che fece fu abbracciarla stringendola forte, come per accertarsi che non fosse un miraggio o un’allucinazione, felice con era mai stato in vita sua. Poi le schioccò un forte bacio sulle labbra, e la riccia strabuzzò gli occhi per la sorpresa, come poteva immaginarsi che sarebbe stato Sonic a darle il primo bacio, e di sua iniziativa per giunta? Poco dopo però lui si scostò con le guance rosse come un peperone, evidentemente imbarazzato per quello che aveva appena fatto.
 
-S-scusami, non so che mi è preso...- Ridacchiò nervoso.
-Non devi dispiacerti, Sonikku, o forse preferivi...-
 
E senza avvisare gli diede un forte bacio passionale. Il porcospino, inizialmente stupito, ricambiò senza tanti complimenti, era molto più bello di quanto pensasse. Al termine, Sonic rimase con gli occhi spalancati, quasi stordito da tanta emozione; quel bacio gli aveva dato un’adrenalina tale che si sentiva capace di sollevare le montagne, si sentiva... vivo.
 
-Uao. È stato... MITICO!!!!!!! YAHOOOOO!!!!!!!-  E sfrecciò all’impazzata da una parte all’altra urlando come un pazzo, mentre Amy lo guardava compassionevole.
-Ha proprio ragione Rouge a criticare i maschi. Ma non ha tutti i torti a reagire così, quasi quasi farei anch’io così!-
-Ehi, guarda che ti sento!- Fece lui frenando all’improvviso –Poi come hai fatto a fuggire, mi merito almeno una spiegazione al riguardo!-
-Eggman mi ha lasciato andare, lo so, è incredibile- Disse notando l’espressione del riccio –Dopo tutto quello che ha causato gli rimane ancora un po’ di bontà, alla fine-
-Già- Si limitò a dire, non digerendo ancora l’ultimo incontro con lo scienziato –Ma non importa, è fantastico rivederti! Mi sei mancata da morire, temevo che...-
-Vendo cara la pelle, dovresti saperlo!- Lo interruppe sorridente –Mica pensavi di liberarti di me tanto facilmente, eh?-
-Devo riconoscere la tua tenacia, te lo concedo- Le sorrise accarezzandole la guancia.
-Ti amo tantissimo Sonikku, non importa se sei allergico alle romanticherie e se ogni tanto ti comporti da perfetto idiota- Gli disse guardandolo dritto negli occhi.
-Anch’io ti amo, anche se mi minacci col martello o mi chiami con tutti i “Sonikku” o “Sonicuccio” di questo mondo- E si diedero un altro bacio, per poi osservare le stelle in silenzio, ammirando il luminoso panorama che sembrava più celestiale che mai quella sera.
-Lo sai che un bacio è una promessa d’amore eterno?- Gli raccontò mentre poggiava la testa sulla sua spalla.
-Amy, se continui così vomiterò arcobaleni-
-Stupido!- Lo spintonò scherzosa.
-Guarda che è una cosa bella da dire, cercavo di essere romantico-
-Sì certo, e io sono una principessa guerriera-
-Sul serio? Perché non me l’hai mai detto? Questo fa di me un principe!-
-Mi mancavano le tue battute-
-Anche a me, principessa- Concluse dandole un bacio volante.
 
Casa di Sonic e Tails, 25 Dicembre, ore 22:38
 
Il giorno più bello dell’anno finalmente arrivò a Mobius, e un sacco di cambiamenti avvennero durante questo mese. Sonic ed Amy erano ufficialmente fidanzati, e la prima volta che Knuckles fu informato della notizia da Tails, pensò che fosse uno scherzo di pessimo gusto, ma quando vide con i suoi stessi occhi la riccia sbaciucchiare il viso dell’eroe di Mobius senza che lui la scostasse recalcitrante come avveniva di solito, la mascella dell’echidna cade al suolo e rimase come uno stoccafisso per due minuti buoni. Tutti gli altri reagirono allo stesso modo, a parte Shadow che disse semplicemente “chissenefrega”. I due continuarono ad uscire una volta alla settimana, e dato che il riccio voleva rimanere uno spirito libero, stabilì che almeno una volta al giorno doveva andare a trovarla, a fare cosa nessuno riuscì mai a scoprirlo, anche se Vector provò a scoprirlo, beccandosi una martellata dalla riccia sul muso durante una spedizione finita male. Per il resto, erano una coppia niente male, anche se ogni tanto Sonic respingeva le attenzioni della sua fidanzata e fuggiva in ricordo dei vecchi tempi quando questa era in preda ai suoi “attacchi d’amore”, come lui li definiva, e Amy qualche volta lo martellava sulla testa quando la faceva uscire dai gangheri riempiendo di bernoccoli la sua testa, ma a parte questi piccoli inconvenienti, la loro relazione girava per il verso giusto. E, arrivato il Natale, Miles come da tradizione invitò tutti a casa sua dando dei regali a ciascun ospite, persino ad Omega, che quest’anno ricevette un set di proiettili in titanio. La festa procedette bene, e la casa decorata a tema natalizio con tanto di abete, portato dai Chaotix, conferiva un’atmosfera serena e calorosa. Tuttavia Amy aveva un ulteriore motivo per sentirsi felice, oltre al fatto di festeggiare il 25 Dicembre con l’amore della sua vita, stavolta anche ricambiato.
 
-Sonikku, sai che giorno è oggi?- Domandò accarezzandogli languida gli aculei.
-Certo, è Natale!- Rispose Sonic incurante delle sue moine.
-OLTRE a quello, sforza la memoria, su...- Lo incitò leggermente innervosita, mentre Vector cantava una versione rock di “Carol Of The Bells”.
-Aspetta, ci sono!! È il complemese di Tails, vero?- La martellata che risuonò per tutta la stanza doveva significare “risposta errata”.
-È IL NOSTRO ANNIVERSARIO, IMBECILLE!!!- Ruggì Amy mentre il suo fidanzato vedeva le stelle del firmamento.
-DEVO-SEDARE-LA-BATTAGLIA?- Chiese Omega indeciso se intervenire.
-Lasciali fare, sto cominciando a divertirmi- Shadow adorava le sfuriate di Amy più di chiunque altro.
-Ahahah, che botta gente!!- Anche Knuckles sembrava dello stesso parere, mentre Cream e sua madre guardavano la scena preoccupati per la testa del riccio, il quale fortunatamente si rialzò tenendosi la fronte per assicurarsi che fosse ancora intera.
-Grazie tesoro, il mal di testa mi è passato adesso- Ci scherzò su Sonic –Dovresti sapere che sono un disastro con le date, mi conosci-
-Non pensare di cavartela così! Sei sempre smemorato quando si tratta di noi due, non è vero?- E mise su il broncio, voltandogli le spalle.
-E se ti dicessi che ho qualcosa per te?- Disse frugando in un cassetto, tirando fuori un anello che Amy conosceva bene, lasciandola di stucco.
-Dove l’hai trovato? Pensavo di averlo perso da qualche parte!- Rouge sbuffò nel vedere quel gioiello, e Knuckles notando la faccia della donna pipistrello sghignazzò senza farsi sentire.
-Sono uno dalle mille sorprese- Rispose con un sorriso spavaldo a trentadue denti, per poi infilarle l’anello al dito –Però anche tu non scherzi, mi hai colto impreparato col martello stavolta!-
 
La riccia senza preavviso lo baciò, cogliendolo impreparato una seconda volta. Sonic sapeva essere molto romantico anche se a modo suo, pensò estasiata. Vector per attirare l’attenzione di Big fece finta di infilarsi due dita in bocca, beccandosi una botta in testa da Vanilla. Al che Espio rise come un matto, riportando i due ricci alla realtà, e si resero conto che tutti stavano osservando proprio loro, facendo infuriare Amy.
 
-Non avete niente di meglio da fare?!-
-Bè, non è colpa nostra se monopolizzate l’attenzione!- Fece Tails scherzoso, beccandosi uno sguardo omicida in risposta che lo fece ammutolire all’istante.
-NON-CAPIRE-LOGICA-DI-TUTTO-QUESTO- Sentenziò Omega a Shadow, gli unici due che erano in disparte.
-Neanch’io Omega, tranquillo. Nessuno comprende faker e la sua fidanzatina- Aggiunse osservando sconsolato Sonic che rideva incontrollatamente e Tails che si proteggeva con una confezione di un panettone dal martello di Amy.
-COSA-ESSERE-UNA-FIDANZATINA?-
-Ehm... Chiedilo a Rouge-
 
Mentre tutti festeggiavano sereni e beati, quale machiavellico e diabolico piano starà architettando il perfido Dr. Eggman nella sua base segreta all’insaputa dei nostri eroi?
 
Base segreta di Eggman, 25 Dicembre, ore 02:32
 
-Jingle Bells, Jingle Bells, Jingle all the way! O, What fun it is to ride, in a one-horse open sleigh! HEY!! Jingle Bells, Jingle Bells, Jingle all the way! O, what fun it is to ride, IN A ONE-HORSE OPEN SLEIGH!!! HEYYY!!!!!!!-
 
Eggman cantava a squarciagola con una bottiglia di spumante vuota in mano e con un cappello natalizio in testa, muovendosi a ritmo di musica e agitando le braccia all’impazzata, totalmente incurante di quello che gli succedeva attorno. D’altronde quando ti credi Babbo Natale non hai una percezione del tempo e dello spazio molto accurata. Cubot cercava di trattenere le risate senza riuscirci un granché, mentre Orbot lo teneva d’occhio preoccupato: non era la prima volta che durante le feste il dottore per colmare la depressione alzava un po’ il gomito, ma stavolta il gomito aveva preso il volo ed era fuggito su un altro pianeta. Durante tutta la loro esistenza come robot assistenti non avevano mai visto il loro boss ridotto in questo stato, nonostante sembrasse più gioviale che mai.
 
-Ehi, miei cari elfi, venite con me! Jack Frost ci intralcia sempre, ma stavolta lo fermeremo una volta per tutte! HO HO HO HO HO HO!- Però sapeva imitare perfettamente Santa Claus, in compenso, con tanto di risata inclusa.
-C-chi è Jack Frost?- Chiese Cubot con i circuiti che gli facevano male per lo sforzo.
-Penso che si riferisca a Sonic- Era strano per lui vedere il suo creatore quando si comportava così.
-Pff, AHAHAHAHAHAH! Guarda che sta facendo!!!
 
Nel frattempo “Babbo Natale" fingeva di guidare una slitta immaginaria, per poi cadere di faccia proprio nel bel mezzo dell’azione, ronfando di sasso e biascicando qualche frase indistinta.
 
-Oh, non ridevo così... Da chissà quanto! Quando mai ricapiterà un’occasione del genere?-
-A Capodanno forse, se sarai fortunato- Suppose Orbot scettico –Forza, riportiamolo a letto prima che si svegli e ci urli addosso per non averlo fermato in tempo o qualcosa del genere...-
-Ma come facciamo a spostarlo?-
-Tu tira un braccio e io l’altro-
-Ah, ok!-
 
Fortunatamente i due erano dei robot, perché altrimenti si sarebbero presi un’ernia grossa quanto un mattone. Riuscivano a trascinarlo grazie a chissà quale intervento divino, e stavano sudando olio per la fatica. Alla fine riuscirono a raggiungere la stanza personale di Eggman, e impiegando tutte le loro energie, riuscirono a sollevarlo e ad adagiarlo sul grosso letto matrimoniale (Eggman voleva avere spazio quando dormiva) e a metterlo sotto le coperte. Lo scienziato sembrò non essersi svegliato, e i due tirarono un sospiro di sollievo, non sia mai avesse saputo che lo avevano spostato come un sacco di patate, o avrebbero rischiato di diventare i suoi porta bicchieri personali.
 
-Vi... voglio... bene...-
 
Borbottò nel sonno. Orbot e Cubot non seppero mai se quella frase fu rivolta a loro, ma si sentirono riempire di quella che il loro capo avrebbe probabilmente definito “soddisfazione”. Lavorare con lui non era di certo il lavoro più gratificante del mondo, ma sapevano che in fondo Eggman si era affezionato a loro, altrimenti li avrebbe disassemblati alla prima occasione, e nonostante li minacciasse nei più svariati modi che la mente di Eggman riusciva a immaginare, anche loro ricambiavano, anche se non glielo avevano mai detto apertamente.
 
-Sai, a volte sembra proprio un bambino...- Commentò Orbot commosso.
-Ma se ha più di...-
-Era in senso metaforico-
-Ahhhhhh-
-Forza, andiamocene finchè siamo in tempo-
 
Eggman dormì saporitamente, e fece anche un sogno bellissimo: aveva conquistato Mobius, costruito Eggmanland e tutti lo riconoscevano come loro legittimo sovrano, persino Sonic e la sua banda di guastafeste, lo adulavano, organizzavano parate e spettacoli grandiosi solo per lui, lo ammiravano... Il giorno dopo si svegliò con un mal di testa micidiale, ma nonostante ciò non si perse d’animo. Il dominio del mondo lo stava solo attendendo!
  
Leggi le 3 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Videogiochi > Sonic / Vai alla pagina dell'autore: SuperWiki