Narcissa Black e lo Specchio di Serpeverde
6 -
Se avessi potuto scegliere
"Hai intenzione di
restare a specchiarti per tutto il resto del pomeriggio?"
Narcissa sbuffò. Diede un'ultima occhiata alla propria immagine riflessa nel suo
nuovo, prezioso specchio, poi lo ripose nella borsa. "Suvvia! Non essere
così severo con me. Ogni donna tiene molto al proprio aspetto esteriore".
"Già, tu in particolar modo. Ma anche studiare è importante, no?" la ammonì Severus Piton,
esattamente come avrebbero fatto Andromeda o Bellatrix. A dispetto della sua giovane età,
infatti, Severus sembrava essere molto più maturo e
responsabile di Narcissa, per molti aspetti.
"Sì, ha ragione... mi scusi, professore", fece lei, in tono scherzoso.
Narcissa
doveva ammettere che, da quando prendeva ripetizioni da Piton, era notevolmente
migliorata in Pozioni. Non aveva più particolare difficoltà a ricordare gli
ingredienti, o ad imparare a memoria le formule. Inoltre, se nei primi tempi Piton le era
sembrato troppo timido e impacciato, presto Narcissa aveva dovuto ricredersi.
Lui aveva preso maggiore confidenza con la ragazza, e si era persino rivelato un
piacevole compagno di scherzi, battute e confidenze.
E da quando studiavano in biblioteca, non avevano più avuto alcuna interruzione
da parte di Greta Zabini.
Anche quella domenica erano rimasti lì, a sgobbare sui libri. Non che avessero
di meglio da fare: fuori c'era un diluvio che andava avanti da giorni.
"Malfoy era un po' giù di morale, oggi", disse Severus, tutto d'un tratto.
Narcissa non diede segno di essere interessata all'argomento. Scrisse qualche
appunto sulla sua pergamena, senza alzare lo sguardo su Piton.
Ma lui andò avanti a parlare. "Mi ha detto che avrebbe voluto portarti ad Hogsmeade
oggi, ma che la gita
è stata annullata per il maltempo".
"Bèh, tu consolalo. Digli che non ci sarei andata comunque assieme a lui,
nemmeno se fosse spuntato il sole più caldo".
La risposta acida di Narcissa zittì Piton, che finse di riprendere a leggere sul
suo libro.
Ma dopo pochi minuti non riuscì a trattenersi dal chiederle: "Perchè
ce l'hai a morte con Lucius?"
Lei scoppiò in una risata sarcastica. "Perchè? Per tanti motivi. E' uno stronzo,
un damerino, un pallone gonfiato e..."
"Non è poi così male", intervenne Severus, in difesa dell'amico. "O almeno... a me
piace".
"Sposalo tu, allora".
Severus arrossì violentemente fino alla radice dei capelli, e Narcissa rise
ancora più forte.
"Volevo dire..." riprese lui, timidamente. "Che non è una persona così terribile! Sin dal primo momento in cui
ho messo piede ad Hogwarts è stato gentile con me, mi ha dimostrato immediatamente la
sua simpatia".
"Ma Malfoy fa così con tutti". Narcissa avvicinò il viso a quello di Severus,
come se volesse rivelargli qualcosa che solo lei sapeva. "Lui riesce ad
incantare chiunque con i suoi modi garbati ed i suoi larghi sorrisi. E lo fa
sopratutto con le persone da cui sa che potrà ottenere qualcosa.
Lui usa la gente. E' un tale bastardo e... devi credermi, dato che io lo conosco
da molti più anni di te". E con questo, Narcissa sperò di avere messo la parola
fine all'argomento Lucius Malfoy.
Ma Piton non sembrava ancora convinto, e la fissava con scetticismo.
"Insomma..." riprese Narcissa, improvvisamente nervosa. "Magari ha pure qualche
pregio, chissà! Io posso solo dirti che la sola idea di doverlo sposare mi... mi
manda... su tutte le furie. Non ne hai idea!"
Vedendo che gli occhi di Narcissa si erano fatti lucidi, Severus decise di
assecondarla e consolarla. "Certo, certo. Immagino non sia bello non poter
decidere da solo con chi dividere la tua vita".
"Esattamente!" esclamò lei, felice che lui avesse capito. "E' come vivere in un
incubo sapendo di non poterti risvegliare. La tua strada è già stata tracciata, devi solo
seguirla senza fermarti".
Severus osservò Narcissa con attenzione, sorprendendosi come sempre di quanto
fosse incantevole. Anzi, più passavano i giorni, più la sua bellezza aumentava: il
volto sempre molto pallido, ultimamente aveva preso un'aria più rosea; i suoi
occhi azzurri sembravano essere diventanti più grandi, luminosi, un turbine
d'acqua cristallina in cui perdersi; ed il suo corpo, prima troppo esile, ora
sembrava appartenere ad una donna adulta, con curve che avrebbero tolto il fiato
a chiunque vi avesse posato gli occhi.
Severus si sentì la gola molto secca mentre le domandava, ostentando
indifferenza: "Se tu avessi potuto scegliere, con chi ti saresti fidanzata, invece che con
Malfoy?"
"Se avessi potuto scegliere..." Narcissa sospirò, sapendo che quella opzione
non era compresa nella sua vita. Il potere di scegliere apparteneva solo alle
persone normali. Comunque ci pensò su.
"Bèh, è una gran bella domanda. Di certo avrei voluto una persona... intelligente, non
troppo appariscente, paziente e gentile nei miei riguardi. Uno con cui poter
parlare liberamente, e... Hai capito, no? Uno che assomigli più a te che non a
Malfoy".
"Davvero?" Severus nascose il volto dietro la copertina del libro di Pozioni,
per nascondere la soddisfazione che gli si era dipinta nelle labbra.
"Davvero", confermò Narcissa. Poi, quasi prendendolo in giro, aggiunse: "Avanti,
Sev! Sposami e liberami da Malfoy".
Severus non rise e non sorrise... non più. Il suo sguardo si era spento e perso
nel vuoto, colmo di un'infelicità che Narcissa non gli aveva mai visto prima.
"Io non ho alcuna intenzione di sposarmi, in ogni caso".
"Nemmeno con me?" fece Narcissa, perplessa e quasi offesa.
"I matrimoni sono una farsa, un inganno, una gabbia infernale". Il pensiero di
Piton volò ai propri genitori:
le urla di suo padre, i pianti di sua madre... Di certo non
erano stati per lui un buon esempio su come doveva essere la buona riuscita di un matrimonio.
Narcissa gli diede una leggera carezza sulla spalla. "Dai, sono certa che quando
incontrerai la donna della tua vita non la penserai più così. Dimmi, c'è qualche
ragazza che ti piace? A parte me, ovviamente".
Severus arrossì ancora. Solo Narcissa aveva l'incredibile potere di metterlo a
disagio in quel modo.
"In effetti... c'è una del mio anno che..." Non riuscì ad andare avanti.
Ma ormai la curiosità irrefrenabile di Narcissa era stata stuzzicata. "Chi è? Ti
prego, devi dirmi il suo nome!"
"Si chiama... si chiama Lily. Ci conosciamo da quando eravamo piccoli..."
"No!" Narcissa arretrò come a prendere le distanze. "Quella Lily? Lily Evans?
Quella Mezzosangue Grifondoro?"
Severus annuì. "Lei. Ma non chiamarla mai più in quel modo".
"Come? Mezzosangue? Lo è!" sbottò Narcissa, con aria di sufficienza.
"Ebbene, anche io lo sono..."
Narcissa spalancò la bocca, sempre più sorpresa. "Sei... un..." Si guardò attorno, evitando
accuratamente di guardare Severus negli occhi. "Io non lo avrei mai detto. Cioè,
conosci tante cose sulla magia che nemmeno io so, eppure..."
"Eppure mio padre era un Babbano. Oh, ma non fare tante scene!" urlò
Severus, furioso. "So che sei
ripugnata da me, ma io stesso sono ripugnato dal sangue che mi scorre nelle
vene. Se avessi potuto scegliere, avrei preferito avere solo il sangue di mia
madre!" Severus raccolse i suoi libri e si allontanò un po' goffo
verso l'uscita.
"Sev!" lo richiamò Narcissa. "Torna qui, avanti! Non volevo
offenderti!"
Ma il ragazzino non le
diede ascolto, e scomparve dalla sua vista.
Il giorno dopo, durante la lezione di Difesa contro le Arti Oscure, Narcissa
raccontò della sfuriata di Piton ad Alecto Carrow. Christie ascoltò ogni parola,
senza però partecipare alla conversazione: era ancora sofferente ed arrabbiata
per non essere riuscita ad entrare nella squadra di Quidditch.
"Non mi dirai che vuoi ancora essere sua amica. Amica di un Mezzosangue",
bisbigliò Alecto, cercando di non farsi udire dal professore.
"Io... lui..." Narcissa cercò le parole con cui difendersi. "Lui ripudia le sue
origini Babbane. Odia suo padre, da quel che ho capito. E poi lui mi ha aiutato
molto in Pozioni, gli sono riconoscente. Sarei... perfida se non lo considerassi
più mio amico". Lo era? si chiese. Era una persona perfida? Il modo in
cui trattava chiunque non avesse il sangue puro, non era forse perfido?
"Se vuoi averlo come amico fai pure, ma io non voglio avere nulla a che fare
con lui", fece Alecto, con voce troppo alta, cosicché il professore la udì.
"Adesso la signorina Carrow ci illuminerà riguardo ai Mollicci. Avanti, Carrow..."
Tutti gli studenti si voltarono verso Alecto, che sfogliava velocemente le
pagine del suo libro in cerca del paragrafo "Mollicci". Fortunatamente lo
trovò.
"Il Molliccio è una creatura Mutaforma", disse, leggendo pari pari le parole del
libro. "Ha il potere di assumere l'aspetto di ciò che più spaventa il mago che
si ritrova di fronte. Per sconfiggere un Molliccio niente è più efficace di una
sana risata".
"Grazie, signorina Carrow. Quindi, ipotizziamo che Lei si ritrovi davanti ad un
Molliccio: in cosa crede che si trasformerebbe?", domandò il professore,
camminandole attorno.
"La mia più grande paura, signore, è di certo quella di essere sfiorata da uno
sporco, sudicio Babbano". La classe dei Serpeverde scoppiò a ridere in unico
boato, e qualcuno batté persino le mani.
"Fate silenzio!" strillò il professore, prima di rivolgersi nuovamente ad Alecto.
"Verifichiamo subito di cosa ha davvero paura, signorina Carrow. Ho portato un
Molliccio, stamattina", disse, guadagnando la totale attenzione degli
studenti...
Continua...
NdA: Eccomi con un nuovo capitolo, e se volete vedere come andrà a finire la
Lezione di Difesa Contro le Arti Oscure, non perdetevi il prossimo, già in fase
di stesura (sono velocissima, lo so, lo so)! Intanto ringrazio come sempre le
persone che mi lasciano un commento, ed in particolare un Grazie enorme a:
Ady91 - ah, anche se sei una Gryffindor riuscirò a portarti con me nel Lato
Oscuro di Harry Potter! *risata sadica* Ma no, l'importante è che continui a
leggermi e che la storia di incuriosisca davvero. Per sapere cosa nasconde lo
specchio di Serpeverde, bèh... non manca molto. Il mistero è meno fitto di
quello che sembra. Ahimè, non sono brava a creare trame particolarmente
complicate, ma spero continuerai a seguirmi con piacere. Un bacione.
Poppi - hai ragione, da quando ha lo specchio di Serpeverde, Narcissa si crede
ancora più bella. Bèh, narcisista lo è stata sempre, già dal primo capitolo in
cui dice che Lei, bella com'è, potrebbe avere tutti gli uomini che desidera. Ah,
beata! Per quanto riguarda Sirius, pensa che Narcissa sia marcia dentro nel
senso che è una persona cattiva, superficiale e piena di tutti i preconcetti dei
Purosangue. Grazie delle tue recensioni, mi fanno sempre tanto piacere, Poppi.
Un bacione.
Summers84 - che bello ritrovarti, stai seguendo anche tu la mia storia! Grazie
di cuore, sia per il commento che per i complimenti: sapere che ti piace la mia
Narcissa mi rende tanto contenta. Un abbraccio
Stellyna_P - Oh, come sono felice! Mi leggi persino da Barcellona, che onore!
Non farti beccare da tuo fratello ma... continua a leggere di nascosto! ;-p
Grazie della bella recensione: in effetti ci sono un po' di misteri, ma alla
fine è la storia d'amore tra Lucius e Narcissa che verrà a galla più di ogni
altra cosa - anche se ci vorrà un po' di tempo. Ma davvero ti piace Alecto
Carrow? Ed io che cerco di renderla la più odiosa del mondo! Ahahah, bèh... se
vuoi vedere in cosa si trasforma il suo Molliccio, non perdere il prossimo
capitolo. Baci grandi, divertiti in Spagna! ^^
Fly Piton - ah, immagino che tu abbia gradito particolarmente questo capitolo
incentrato sul tuo amato Piton! Fammi sapere! Per quanto riguarda Lucius,
poverino, fa pena pure a me per come Narcissa lo snobba. Un bacio e grazie della
recensione.
Cissy32 - Grazie dei complimenti, e grazie di seguirmi anche se hai gli esami.
Spero di non distrarti troppo dallo studio, ma infondo che male c'è a concedersi
un po' di tempo per sognare, nelle pause studio? In bocca al lupo per gli esami,
ed un bacio grande!
NarcissaM