Anime & Manga > One Piece/All'arrembaggio!
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Autore: Tadako    30/03/2014    7 recensioni
One Piece. Anime/manga ispirato all'avventura, libertà e sogni da realizzare.
Detective Conan. Anime/manga giallo con delitti e misteri sempre in agguato.
Cosa succederebbe se questi due universi si incontrassero in una straordinaria avventura?
Chiedetelo ai nostri mugiwara, convolti in un omicidio.
A Conan, che catapultato in questa fantastica vicenda cerca comunque di mantenere nascosto il suo segreto...
Genere: Avventura, Commedia, Thriller | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Mugiwara | Coppie: Rufy/Nami
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno
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-La conosci?!-
-Impossibile… nessun membro della setta può uscire dall’isola all’infuori dei generali.-
-Che sia una spia?-
Voci dei vicini incappucciati che pian piano si avvicinavano verso il povero Usopp, accalcandosi per non lasciargli via di fuga.
-I-io?  Ma che vi salta in mente!- rispose il ragazzo tremante come una foglia. Le braccia erano distese, in modo da creare quel poco di spazio vitale che gli consentisse di non far accostare troppo le guardie alle sue fattezze ancora femminili, nascoste dal semplice tessuto nero.
-E allora perché conosci il suo nome?- chiese un tizio dietro di lui, un uomo alto e grosso.
-Ah si, beh ecco…. C’è una spiegazione perfettamente logica a questa tua domanda.-
-Mi piacerebbe sentirla.-
Nami guardava silenziosa il suo compagno  sudare freddo,  mentre provava ad elaborare una scusa plausibile per tirarsi fuori dai guai. Decise di aiutarlo, la situazione era critica e la cosa più giusta da fare era almeno provare a salvare il suo compagno per fare in modo che avvisasse gli altri.
-Maledetto! Sei tu, ti riconosco, la guardia che mi ha sbattuto in quella lurida prigione!- disse in tono scenico, l’abilità a mentire le era sempre stata molto utile.
Il ragazzo, dopo qualche secondo di smarrimento, sorrise in modo complice.
-Stupida mocciosa, chi ti ha dato il permesso di pronunciare il mio nome? Io sono il grande capit…guardiano Usopp! -
-L’ho sentito mentre ti chiamava un tuo complice e l’ho odiato con tutta me stessa. Che tu possa bruciare nel lento fuoco dei tuoi peccati.- e a quelle parole tanto dure, pur sapendo della recita, Usopp rabbrividì.
Zero rimase qualche secondo a guardargli, poi sorrise e puntò lo sguardo sugli occhi della rossa.
-Abile a mentire… un’altra buona qualità che non può mancare nella prescelta.-
-C-che cosa?-
-Mi dispiace interrompere la recita, ma questi giochetti con me non funzionano… portate qui l’intruso.-
Usopp spalancò la bocca sbalordito, come aveva fatto quell’uomo a smascherarli così velocemente?
Con uno scatto si scostò dai corpi dei nemici, portando le mani nel punto dove solitamente teneva la sua inseparabile fionda. Si ricordò troppo tardi del fatto che l’aveva lasciata nascosta nell’angolo della grotta ore prima, concludendo con Robin che era troppo ingombrante per potersela portate dietro.
-A-aspettate un attimo, ci dev’essere stato un errore io…- ma non fece in tempo a finire la frase, successe tutto troppo in fretta, un avvenimento totalmente inaspettato che lasciò tutti paralizzati. Il portone principale si spalancò improvvisamente accogliendo sull’uscio centinaia di donne munite solo di una tutina bianca e, anche se non tutte, qualche arma.
Presero a correre nella mischia di guardie nere, sfruttando la superiorità numerica e l’effetto sorpresa.
Davanti al gruppo c’erano quelle con i poteri dei frutti del diavolo, che abilmente facevano strada a quelle armate. Infine, infondo al gruppo, le deboli ma coraggiose cittadine affiancavano le altre come più potevano.
Come una chiazza di tempera bianca cade su un foglio nero, espandendosi lenta ma costante, anche le ribelli cominciarono a guadagnare terreno combattendo allo stremo sul freddo pavimento di pietra.
Robin e Conan correvano in mezzo alla mischia, il detective portava in mano una gigantesca fionda verde mentre l’archeologa apriva la strada con il suo potere.
-Guarda Conan, al centro della sala…-
-Lo vedo, dev’essere quello che cerchiamo. E lì vicino c’è pure Usopp.-
Gli uomini della setta ebbero qualche secondo di smarrimento, cercando di assimilare una rivoluzione così grande e completamente inaspettata.
-Maledette…- ringhiò Zero, stringendo i pugno per mantenere il controllo. Quello era il giorno più glorioso per la sua gente, dopo un’attesa di più di mille anni la prescelta era giunta e con il suo sacrificio la loro rinascita già prescritta si sarebbe finalmente avverata. Come osavano quei rivoltanti esseri, quelle dannate cavie interrompere un momento tanto sacro?! La loro sola presenza lo disgustava, ebbe il desiderio ucciderle tutte immediatamente, schiacciarle come insignificanti formiche, ma in quella stanza c’era anche la sua gente e non poteva rischiare di far loro del male…
-Signore… che facciamo?!-
-Distruggetele. Non lasciate neanche un superstite, voglio che vengano eliminate dalla faccia della terra.-
Fu in quell’esatto momento che accadde un secondo fatto completamente imprevedibile.
La terra prese a muoversi, le pietrine più piccole saltellavano scosse dal vibrare del pavimento e sul soffitto si creò una gigantesca crepa che andò ad allagarsi velocemente. Qualche cigoli preoccupante e quest’ultima franò, formando un grosso buco al centro della sala.
Tutti i presenti distolsero l’attenzione dal cecchino, puntando gli occhi verso il ragazzo che era appena apparso dalla polvere.
 
 
-Stupido…- la voce risuonò più volte nella grotta, un eco tranquillo e silenzioso.
-Pensi davvero che riuscirete a sconfiggere un’intera setta con così pochi uomini?-
Zoro sorrise, muovendo lo sguardo da destra a sinistra per riuscire ad individuare la posizione della sua avversaria.
-No, ne sono sicuro.-
La risposta fu una schernente risatina.
-Mi piace la tua decisione  e sei anche molto forte, mi dispiace doverti eliminare…- e quattro lame tagliarono l’oscurità veloci come proiettili. Lo spadaccino gli parò senza sforzo. Per avere una migliore visibilità restava vicino ad una delle fiaccole attaccate a muro; questa illuminava un piccolo e debole perimetro che comprendeva la larghezza e l’altezza del corridoio più una parte del soffitto. Ma dopo quella zona, lì dove la luce non riusciva ad insediarsi, il nero avvolgeva come una coperta il silenzioso nemico.
-Cos’è che vi spinge a fare tutto questo, perché siete qui?- si stava spostando, il ragazzo riusciva ad intercettarla grazie al suono della sua voce. Ora il tono era divenuto più serio.
-Dobbiamo recuperare un’amica… è stata rapita dalla vostra setta.-
-Quindi siete venuti qui solo per salvarla?-
-Esattamente.-
-Menti!- Zoro alzò un sopracciglio confuso, perché la sua voce era ora diventata così forte e piena di rabbia?
-Non prendermi in giro, vuoi davvero farmi credere che un gruppetto di ragazzi come voi  stia di propria volontà  andando  incontro a morte certa contro centinaia di guerrieri solo per salvare una donna?-
-Non è una “donna”, è una nostra compagna.- rispose lo spadaccino un po’ meno calmo, non gli piaceva combattere con il nulla e quella ragazza stava cominciando ad infastidirlo.
-Ciò che dici non ha alcun senso… non si rischia la propria vita per salvare quella di qualcun altro.- la spada uscì fulminea dall’oscurità, creando un forte rumore di metallo nel momento in cui la lama pece del pirata andò a parare il colpo. Il nemico si mostrò finalmente alla luce, il volto era serio e lo sguardo stizzito. Non c’era più quel sorriso di sfida con il quale si era presentata.
-Vi ha mandato la marina?-
-Se non l’avessi ancora capito stupida mocciosa, noi siamo pirati!-
Poi la pressione tra le due armi venne respinta da entrambe le parti, riportandoli ad una distanza di sicurezza. Ma questa volta la guardia non scappò nell’ombra; rimase lì, immobile, a fissare il suo rivale.
-Cosa cambia… voi stupidi umani di superficie siete tutti uguali. Amate creare regole rigide e insensate e poi vi divertite ad infrangerle; chiamate “libertà” la possibilità di fare tutto ciò che si vuole, senza dar peso alle conseguenze… e tu vuoi dirmi che delle persone di questo genere sono disposte a sacrificarsi per qualcun altro?-  il medesimo attacco laterale andò a pararsi sul fianco nemico.
-Non siamo tutti uguali, come qui da voi, ogni persona ha la propria traduzione di giustizia. È per questo che ci sono le guerre, per i diversi ideali; non ce ne sono di giusti o sbagliati, si è nel bene solo quando ci si crede fino in fondo. Ma questo è un argomento che non potrai mai capire, in una setta ci si muove seguendo un unico cervello.-
-Sta zitto!- la voce risuonava sempre più irritata, in completo contrasto con quella calma e fredda dello spadaccino.
-Non puoi giudicare la gente senza averla nemmeno mai vista.-
-Smettila, tu non sai niente di me!- con uno scatto fulmineo lanciò la mano sinistra, ora impregnata di un liquido azzurrino verso il petto del ragazzo, scagliando le piccole gocce velenose.
Queste andarono a scontrarsi prima contro la maglietta, bruciandola, poi sulla pelle nuda dei pettorali. Ma non crearono alcun danno, la pozione faceva effetto…
-La mia famiglia… i miei amici, i miei concittadini… gli hanno uccisi tutti! Morti per mano di luridi pirati, è questo quel che intendi per giustizia?!-
La ragazza iniziò a colpirlo quasi alla cieca, una serie di attacchi casuali puntualmente respinti. E ad ogni colpo era seguita qualche parola che connessa alle altre dava vita ad un discorso triste e ricco di rancore.
-Vi sentite forti… uccidendo la gente… e create su questi omicidi… dei vostri personali valori… ma in bocca a voi… la parola giustizia… sa solo di dolore e disperazione!-   
 Zoro sfruttò l’occasione e con un movimento fluido disarmò l’avversaria, sbattendola al muro in una frazione di secondo.
-E’ per questo che combatti con la setta, per vendetta?-
-Voi esseri di superficie siete senza scrupoli, non meritate di vivere. Io lo faccio solo per giustizia.-
-Prova a guardarti intorno, a contare il numero infinito di celle che imprigionano centinaia di giovani spaurite e affamate. Che hanno fatto loro di male, è questa la giustizia a cui te sei tanto legata?!-
-Per salvare questo mondo dovremmo compiere qualche sacrificio.-
-E così facendo quali caratteristiche pensi ti distinguano da quei pirati che hanno assaltato la tua città? Vi credete un popolo migliore, la setta prescelta che porterà la pace, ma io qui vedo solo guerra e disperazione.-
La ragazza rimase in silenzio, gli occhi si puntarono su di lui come se non avessero mai visto quel volto, per la prima volta indugiò sulla risposta. Ma durò solo un attimo, come una piccola fiammella spenta da una folata di vento ghiacciato, gli occhi tornarono freddi e distaccati e il tono divenne ancora più acido di prima.
-Muoviti ad uccidermi, brutto idiota!-
Zoro la fissò intensamente per qualche secondo, il volto inflessibile non si lasciava sfuggire alcuna emozione.
 La lama incise lievemente il collo per poi staccarsi completamente. Rinfoderò l’arma e voltando la schiena disse:
-Non meriti di essere uccisa… è un privilegio che non ti posso concedere.-
-C-che diavolo stai facendo?!- rispose lei con voce tanto sbigottita quanto arrabbiata.
-Sei stupida.-
-Come?!-
-Ti sei così tanto immedesimata nella cultura di questa setta, che rinnegarla significherebbe cancellare te stessa. Uccidendoti non ti farei altro che un favore, ti darei una scusa per illuderti di essere nel giusto.-
-Sei un codardo…-
-Ti consiglio di aprire gli occhi, smettila di fare la mocciosa e affronta i tuoi errori con dignità, solo allora sarai in grado di chiamare i tuoi ideali “giustizia”.-
Furono le ultime parole che pronunciò, e a queste seguì un lungo silenzio che continuò anche quando lo spadaccino se ne fu andato, correndo nella direzione sbagliata.
La guardia lasciò cadere le ginocchia al suolo, lo sguardo vuoto e la mano destra ancora stretta al manico della spada.
-Stupido pirata…- bisbigliò, ma non aveva alcuna intenzione di seguirlo.

_________________________

Holaaaa! Si sono in ritardo ma in compenso il capitolo è un po' più lungo! :D 
so che non è una buona scusa ma... vabbè prendiamola per buona ^^"
finalmente alcuni menbri della ciurma si riuniscono! beh, non proprio... ma quasi. La rivoluzione è iniziata ma queste povere ragazze riusciranno a sconfiggere un'intera setta? Chi lo sa <.<
Non so se sono riuscita a descrivere bene la conversazione tra Zoro e la guardia... forse ho solo creato un minestrone di parole confuse... 
comunque il riassunto sarebbe; i pirati le ammazzano la famiglia, lei odia i pirati, per distruggere i pirati entra nella setta, Zoro le fa notare che le atrocità che fanno nella setta non sono tanto meglio, lei non vuole rinnegare tutto ciò che ha creduto fino a quel momento, Zoro le infonde coraggio per affrontare i suoi errori.
Il tutto contornato da un lungo discorso sulla giustizia.
Ora che riassumo la trama del capitolo mi sembra un po' scontato... spero almeno che sia venuta bene la parte del combattimento, perchè è su quella che mi sono concentrata maggiormente.
Ok, ora vi saluto.
Alla prossima!


TK:3
 
 
 
  
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