Fumetti/Cartoni americani > Teen Titans
Segui la storia  |       
Autore: arisuchan007    29/06/2014    0 recensioni
La vita dei giovani titani, sembra normale come sempre....finché l'arrivo di una giovane ragazza non gli stravolgerà la vita.
Buona Lettura :3
Genere: Avventura, Azione, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo Personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: Triangolo
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

3- Rapimento

 

 

Elis si svegliò a buon ora e trovò i titans in cucina a fare colazione. Robin era ai fornelli a fare uova e bacon, Stella nutriva silky , Cyborg stava giocando con Bibì a lanciarsi le cose mentre Corvina era a leggere un libro in attesa della colazione. Non notarono subito l'arrivo di Elis, ma quando se ne resero conto le chiesero come stava. Lei si limitò a rispondere “ Bene” ma in realtà lei sapeva che non era cosi. Le mancavano

tremendamente le sue due pistole e si sentiva persa, vuota e chissà cos'altro senza di loro.

Prima di accomodarsi a tavola insieme agli altri, guardò stranita Robin e il resto del gruppo. Non capiva perché erano tutti nella stessa stanza. Non riconosceva quell'odore di uova e bacon in padella, le erano totalmente estranei.
Si avvicinò al leader e l'osservò con molta attenzione, senza distogliere lo sguardo da ogni minimo movimento. << Senti, ma cosa stai facendo? Perché siete riuniti tutti qui? >> Chiese con tono curioso.

Robin con tono sarcastico le chiese a sua volta << Ma come? Non mi dire che tu non hai mai fatto colazione in vita tua >> Alla parole “ colazione ”, lei lo guardò con stupore senza dire niente.

<< Colazione è il pasto che si consuma di mattina >> Spiegò, in parole semplici, Robin.

<< Ah, ora ho capito! >> Esclama l'angelo << La faccio anche io “ Colazione “ ma usiamo un termine diverso >> Spiegò senza aggiungere altro.

<< Ah si? Allora cosa vuoi che ti faccio ? >> Disse Robin mentre continuò a cucinare per gli altri.

<< Uhm, allora vorrei : Ali di pipistrello, occhi di tritone, dita di orco con sangue di lumaca >> Sorrise. Gli altri restarono sconvolti e a bocca aperta. Infine Elis scoppiò in una fragorosa risata quando vide le loro reazioni.

<< Ahahaha, sto scherzando ragazzi >> Si asciugò una lacrima << Va bene che vengo da un altro pianeta ma mangio anche io cose da umani. Il mio pianeta mi faceva mangiare ogni tipo di cibo, proveniente da ogni pianeta. Perciò non ho problemi ad adattarmi al vostro mangiare. Quindi mi va bene anche un toast >> Si accomodò a tavola vicino a Bibì e iniziò a parlare con lui e Cyborg del più e del meno finché Robin, non appena ebbe finito di servire a tavola, si mise affianco di Elis. Ignorando completamente Stella che gli fece segno di sedersi vicino a lei. Ovviamente la tamariana ci rimase male ma non diede peso a questa cosa, cosi si mise a ridere e a scherzare insieme agli altri.

<< Bene >> Elis si alzò dalla tavola e si mise il suo cappotto rosso, di pelle , lungo fino alle caviglie << Vi ringrazio per l'ospitalità, ma io non ho più tempo da perdere, devo andare a cercare le mie pistole >> Aprì la porta e fece per andarsene, quando all'improvviso venne fermata da Bibì. Lei lo guardò freddamente, come se ogni sentimento che stava vivendo fino a pochi minuti fa fossero scomparsi.

<< Sii? Hai bisogno di qualcosa prima che me ne vada? >> Il suo tono era freddo e privo di sentimento, faceva quasi paura quel suo sbalzo d'umore.

<< Ehm no....cioè si! Vedi...ecco,io...anzi noi...>> Bibì sembrò quasi intimorito dal suo sguardo di ghiaccio, non riusciva a guardarla dritta nei occhi.

Robin vedendolo in difficoltà decise di intervenire << Quello che Bibì vuole dire è che noi non ti lasceremo andare così su due piedi, noi verremo con te >> Mise una mano sulla spalla di Elis per poi sorriderle.

<< Non ho bisogno degli accompagnatori,ok? So cavarmela da sola, non sono una bambina >> Si scrollò la mano dalla spalla e si voltò per uscire.

<< NOI. Abbiamo promesso di aiutarti, abbiamo accettato la tua richiesta d'aiuto! Perciò, che ti piaccia o meno, ti aiuteremo a ritrovare le tue pistole! Quindi, ripeto, noi verremo con te! >> Il leader era più determinato che mai. Come dissero in tanti : Quel ragazzo prendeva le cose troppo seriamente. Ma infondo è questo il bello di lui.

Elis, cercò di ribattere in tutti i modi possibili ma alla fine si arrese. Fece un gran sospiro e permise ai titans di aiutarla.

 

***

Erano tutti giù. In acqua a cercare le pistole, ma niente da fare, non si trovarono. Ogni volta che qualcuno diceva << Qui non ci sono >> Elis era sempre più demoralizzata. Era disperata. Non sapeva che fare e dove altro cercare. Potevano essere ovunque, ma ai loro occhi erano invisibili.

<< Elis, si sta facendo tardi, è meglio rientrare. Non sta bene rimanere troppo in acqua >> Disse Robin mentre uscii dall'acqua e asciugandosi ogni parte nuda del suo corpo. L'angelo lo ignorò completamente e andò avanti con le ricerche. Tutti i titans erano ormai fuori dall'acqua ad asciugarsi e aspettarono Elis per tornare su.

<< Elis, dai andiamo! Ormai si sta facendo buio! >> Gridò Cyborg. Niente, venne ignorato anche lui.

<< Io non mi muovo da qui, finché non le ho trovate! Sono troppo importanti per me! >> Sbottò lei con rabbia mentre cercò invano.

<< Non mi resta altra scelta che usare “ quello “ >> Sussurò lei.

All'improvviso si fermò con le ricerche. Si mise dritta in piedi e incominciò a muovere le mani sia a destra che a sinistra, andò avanti cosi finché non nacquero dai palmi delle mani delle sfere viola.

I titans la guardarono sbalorditi, ma non tanto sorpresi perché oramai erano abituati a vedere certe cose dalla strega. Infatti, era la strega ad essere sorpresa. Pensava di essere l'unica a essere capace a fare certe “ Magie “ , ma a quanto pare no.

<< M-ma...come hai fatto?! >> Sbottò Corvina sconvolta.

<< Zitta! Non mi deconcentrare....piuttosto osservate, buoni e tranquilli! >>.

Elis chiuse gli occhi e iniziò a pronunciare delle strane parole, probabilmente era una lingua antica. Riaprì gli occhi quando pronunciò : Angy e Evy. Ma quando li riaprì non erano normali come prima, erano ricoperti di una fiamma viola e la pupilla sembrava quella di un serpente.

Quei occhi si guardarono in giro finché non videro spuntare dal nulla due sfere viola che andarono nella sua direzione. Quando, esse, arrivarono a destinazione , Elis, le prese tra le mani e le strinse a se.

Le fiamme, le pupille a mo di serpente e le sfere erano svanite. Tutto era tornato normale.

Non tutti notarono subito cosa, Elis, stesse stringendo tra le braccia, ma una cosa era certa : Aveva le lacrime di gioia. Si domandarono il perché, ma subito dopo si resero conto che aveva ritrovato le sue pistole. I ragazzi, felici per lei, le andarono vicino ad osservare le sue preziose armi.

<< Finalmente, vi ho ritrovate! Scusatemi se ci ho messo tanto >> Disse stringendole ancora più a se. Ovviamente, i titans rimasero scettici a vederla parlare in quel modo con dei semplici oggetti.

<< Scusa, ma lo sai che sono oggetti e non persone? >> Chiese sarcastico Bibì. Come risposta ricevette uno sguardo omicida da parte dell'angelo.

<< Loro due non sono “ oggetti “ ma bensì esseri viventi! Hanno un cuore anche loro! >>

Nessuno osò fare altre domande al riguardo.

 

***

<> Disse mentre mise via le pistole a lei tanto care.

I titans non dissero nulla ,si limitarono a fare delle espressioni tristi.

Cosi, un attimo prima che Elis uscisse dalle loro vite per sempre, il leader la chiamò , senza volerlo, gridando. Quando se ne rese conto diventò subito rosso e si avvicinò a lei per poi dirle : Resta.

L'Angelo , e non solo lei , rimasero sorpresi, ma non tanto per quel che aveva detto ma bensì nel modo in cui l'aveva detto. Era molto serio e quasi voleva far capire che non voleva che Elis uscisse dalle loro vite.

Quando si rese conto che un silenzio imbarazzante calò nella stanza, si guardò intorno molto velocemente per poi grattarsi la testa e continuare a parlare.

<< Ehm...quello che volevo dire. Resta, ancora per questa notte! >> Sospirò << Sai, penso che dovremo festeggiare il ritrovamento delle tue armi ! Andando in città a mangiare una pizza,eh? >> Robin fece un sorriso molto forzato per far nascondere l'imbarazzo. Elis, rispose alzando un sopracciglio e stando zitta.

<< Credo che sia un ottima idea! >> Sbottò Bibi tutto allegro. Andò verso Elis e le mise un braccio intorno alla spalla ( anche se ha dovuto trascinarla giù per farla arrivare alla sua altezza ) e la guardò divertito << Allora che te ne pare? Hai voglia di festeggiare in stile Titans? >>

Elis, non sapeva se accettare o meno, si guardò intorno per rivedere le facce di tutti in quel momento. Robin si era tranquillizzato, fortunatamente. Cyborg aveva la faccia di chi non vedeva l'ora di mangiare una pizza. Corvina, come al solito, era tranquilla e piuttosto annoiata mentre Stella non era entusiasta di quella situazione, sembrava che le diede fastidio che tutti diedero tanta attenzione a una perfetta sconosciuta.

Dopo aver riflettuto per bene, decise di accontentarli e di andare a festeggiare, anche se non era nel suo stile.

 

***

<< Allora, con cosa preferisci andare? Moto, auto oppure....volando ? >> Chiese Cyborg mentre andò dentro all'auto.

<< Cyborg, forse non sa neanche che cosa siano ste cos-- >> Bibi venne interrotto da una Elis tutta entusiasta.

<< La moto! >> La ragazza era felice come una pasqua a pronunciare quelle parole. Anche se non sapeva cos'era esattamente una “ moto “, l'attirava il nome. Le dava la sensazione di pericolo e di ribellione. Questo a lei piaceva.

<< Bene! Allora vieni con me >> Disse Robin mentre diede un casco ad Elis per poi farle segno di sedersi dietro di lui << Devi aggrapparti per bene a me, ok? Altrimenti finisci male >> Le spiegò infine.

Stella vedendo quella scena, si sentì quasi svenire. Provava forti emozioni che erano tutt'altro che piacevoli. Ma lei sapeva che, se avrebbe fatto un'altra scenata di gelosia, Robin si sarebbe arrabbiato. Cosi si trattene, ma purtroppo le scappò un “ Ma Robin... “ con un tono assai malinconico.

<< Si....Stella? >> Chiese quasi infastidito

<< Niente... >> Rispose abbassando la testa.

 

***

Elis urlrò dall'entusiasmo. Non era mai andata su una moto. Le piaceva da matti il vento che le veniva addosso, il rumore dei motori e quell'atmosfera divertente. Al contrario, Stella era nera ( infatti volava male ).

Arrivati a destinazione, c'era chi scendeva dal veicolo e chi invece si posava a terra.

<< Ehi, lo sai? Non ho mai visto nessuno più entusiasta di te a fare un giro in moto >> Disse scherzoso Robin mentre si tolse il casco.

<< Ahaha, ehm...scusa. Sai non ci sono mai andata, perciò.... >> Si guardò intorno finché i suoi occhi non si fermarono davanti a un negozio di videogame << Non ditemi che voi umani avete i videogiochi!? >> Sbottò all'improvviso, facendo sobbalzare Robin.

<< Ci puoi scommettere, baby! Altrimenti come pensi che gli umani siano sopravvissuti fino adesso !? >> Disse Bibì tutto contento. << Hai voglia di entrarci? >>

<< C-certo! >> Elis cercò di trattenere l'entusiasmo, per non far uscire fuori la parte che odia di se.

Corse, insieme a Cyborg e a Bibì verso il negozio , ma prima di entrare si fermò e si girò verso Robin.

<< Robin! Vieni anche tu ! >> Gridò l'angelo.

<< Voi andate avanti, poi vi raggiungo >> Disse il leader sospirando. Era abbastanza stanco per via delle troppe emozioni provate in una sola giornata.

Rimase solo con Stella, visto che Corvina andò in libreria. Non si dissero niente, ci fu solamente un lungo silenzio finché Robin non lo ruppe dicendo : Beh, io vado da Elis e gli altri. A dopo.

La tamariana, non si rese conto di aver preso il braccio di Robin finché lui non si girò a guardarla.

<< Stella, ma che.... >>

<< Non andare da lei....ti prego >> Disse con tutto il suo coraggio.

<< Stella, non iniziare con i tuoi attacchi di gelosia, ti prego >> Robin

era calmo ma il suo tono di voce no.

<< Ma... >>

<< Ti devo ricordare com'è andata a finire l'ultima volta?! >>

Stella non disse niente per non peggiorare la situazione. Lei odiava quando Robin le ricordava i suoi vecchi errori commessi a causa della gelosia.

Non sapeva che fare, voleva solamente andarsene al più presto da lui....ma specialmente da Elis. Non la sopportava, anche se non la conosceva da tanto, sapeva che di lei non ci si poteva fidare e che sarebbe stato un ostacolo per la sua relazione con Robin. Al sol pensiero di vederli di nuovo insieme la mandava in bestia. Ma invece di gridare dalla rabbia, scoppiò a piangere e se ne andò volando, nell'oscurità della notte.

 

***

Stella, girava sola nel cielo stellato. I suoi pensieri erano occupati da quello che successe qualche minuto fa. Continuò a ripetersi che era stata una stupida a reagire cosi, che era meglio affrontarlo invece di scappare.

Si asciugò le lacrime che le rigarono tutto il suo bel faccino.

<< Ehi, bellezza. Vuoi un passaggio fino a casa? >> Sbottò all'improvviso una voce maschile giovanile.

<< No, grazie. Ci r--- >> Stella si rese conto che era tecnicamente impossibile che qualcuno le potesse chiedere un passaggio quando era in volo. Si voltò nella direzione della voce. L'unica cosa che vide, furono tre creature mostruose tra cui due erano di statura media, un pochino più alti di lei, molto simili e un altro che sembrò un gigante con le rughe che fumò il sigaro. << Che cosa volete!? Chi siete!? >> Chiese mentre si preparò all'attacco.

<< Uhm, ma niente di che....solamente te! >> Rispose maliziosamente uno dei giovani, mentre tirò fuori una pistola che sparò una corda nella direzione di Stella, cosicché da legarla e trascinarla a se. La tamariana si dimenò in tutti i modi possibili per liberarsi, ma niente da fare. Quelle corde erano molto resistenti.

<< Bene, bene, bene. >> Disse il gigante avvicinandosi a lei << Guarda, guarda, chi abbiamo qui >> Le prese il viso tra le mani per guardarlo meglio << Allora è vero che sei una ragazza molto carina. Meglio, cosi mi renderai il lavoro molto più piacevole >> Le lasciò il viso e si diresse verso la loro navetta di trasporto, seguito dai scagnozzi che portarono con se Stella.

<< Che cosa volete da me? >> Chiese l'aliena mentre cercò, ancora una volta, di liberarsi.

<< Ahahaha, ma noi non vogliamo niente da TE >> Sbottò il gigante, buttando fuori il fumo << Noi vogliamo l'ANGELO! Tu ci servi solo da pedina per il nostro piano....portatela via >> Ordinò infine il mostro, o meglio dire, il demone.

Lasciato solo, il vecchio demone chiamò qualcuno per via video chiamata. Quando rispose, il vecchio si limitò a dire : La terza fase del piano è stata completata.

 

 

 

Salve a tutti ^_^”” Lo so, sono molto in ritardo >.< scusate. Ma ho avuto molti problemi personali. Spero, comunque che questo capitolo via sia piaciuto :3 Vi prego fatemelo sapere, eh v.v Per scusarmi vi metterò un'immagine di Elis x3 ( immagine trovata su internet, perciò non è assolutamente mia, io ho pensato solamente a modificare gli occhi. )
Image and video hosting by TinyPic

  
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Fumetti/Cartoni americani > Teen Titans / Vai alla pagina dell'autore: arisuchan007