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Autore: Inquisitor95    21/07/2014    2 recensioni
"Mi svegliai sobbalzando visto lo strano sogno che avevo fatto: delle creature spaventose correvano contro di me, avevano sete del mio sangue. Io continuavo a correre cercando di scappare visto che non avevo una spada con cui difendermi; se nel sogno fossi stata armata, sicuramente le cose sarebbero andate diversamente. Fortunatamente però era stato solo un terribile incubo, non avevo mai lasciato la mia stanza nel castello di Altura Perenne. Non avevo mai lasciato il mio letto e per tutto il tempo ero rimasta tra le braccia possenti del mio cavaliere. Ero ancora abbracciata a lui in effetti, la testa appoggiata sul suo petto forte e caldo, il fatto che mi fossi svegliata sobbalzando però aveva condizionato anche il fatto che lui si svegliasse. Lo trovai con i suoi occhi brillanti come smeraldi che mi fissavano, allungai una mano percorrendo il suo corpo fino al viso e salendo fino ai capelli morbidi, rossi come le fiamme e leggermente sudati per via del caldo estivo."
Questa è la storia che più volte è stata raccontata, in molti hanno aggiunto dettagli, ma solo io conosco la verità e sono qui per raccontarla: di come il Quinto Flagello si è concluso prima che devastasse il Thedas.
Genere: Avventura, Dark, Fantasy | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Alistair Therin, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!, Violenza
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Leggende del Thedas'
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CAPITOLO PRIMO
PROLOGO

Mi svegliai sobbalzando visto lo strano sogno che avevo fatto: delle creature spaventose correvano contro di me, avevano sete del mio sangue. Io continuavo a correre cercando di scappare visto che non avevo una spada con cui difendermi; se nel sogno fossi stata armata, sicuramente le cose sarebbero andate diversamente. Fortunatamente però era stato solo un terribile incubo, non avevo mai lasciato la mia stanza nel castello di Altura Perenne. Non avevo mai lasciato il mio letto e per tutto il tempo ero rimasta tra le braccia possenti del mio cavaliere. Ero ancora abbracciata a lui in effetti, la testa appoggiata sul suo petto forte e caldo, il fatto che mi fossi svegliata sobbalzando però aveva condizionato anche il fatto che lui si svegliasse. Lo trovai con i suoi occhi brillanti come smeraldi che mi fissavano, allungai una mano percorrendo il suo corpo fino al viso e salendo fino ai capelli morbidi, rossi come le fiamme e leggermente sudati per via del caldo estivo. Mi rivolse un sorriso e io mi scostai da lui cercando un po' di frescura, mi alzai dal letto e scostai le lenzuola di sete pregiate. Camminai verso lo specchio e osservai il riflesso del mio corpo nudo: un corpo atletico grazie agli allenamenti seguiti con le guardie del castello, abbastanza slanciata come mio fratello Fergus. Osservai i miei capelli fluenti e neri come fossero carbone, i miei occhi azzurri come le acque che bagnano la costa della nostra terra.
« State bene, principessa? » chiese l'uomo steso sul letto. Mi girai verso di lui vedendolo spalancare le braccia e invitandomi a ritornare con lui, non per unirci di nuovo in una notte di passione, ma solo per abbracciarlo.
« Principessa? Lo sai che non mi piace quando mi chiami così, Ser Gilmore! » puntualizzai chiamandolo con il suo cognome. Sapeva quanto detestassi chiamarlo così, eppure dovevo farlo in presenza degli altri abitanti del castello. In particolar modo in presenza di mia madre e mio padre, Eleanor e Bryce Cousland.
« Perdonatemi, Myalee! » finalmente il mio nome, lo diceva così sensualmente; la sua voce era vellutata e delicata come un petalo. Faceva scattare in me la passione con la quale mi aveva conquistata.
« Così va meglio, Roderick... » mi avvicinai a lui scansando i pezzi dell'armatura ed evitando di pestare i miei vestiti. Mi sedetti sul letto e lui si alzò abbracciandomi da dietro e chiudendomi tra le sue gambe, mi diede dei baci sul collo. « Dovremmo dormire... domani arriveranno i Folsach! » quell'argomento era tabù per Roderick.
Potevo capirlo: era ovvio che fosse geloso; la nostra relazione era segreta a tutti e nessuno doveva saperci insieme, sarebbe più corretto che io vi dicessi la verità: di me e Roderick sapevano pochissime persone; tralasciando gli elfi nelle cucine, (che ci avevano beccati qualche volta in momenti intimi nella dispensa) di noi sapeva anche mio fratello Fergus. Era stato tutto un errore, non avrebbe dovuto saperlo, tuttavia non minacciò di rivelare la storia ai nostri genitori, questo perché io e lui avevamo sempre avuto uno splendido rapporto, per me lui non era un semplice fratello, era il mio migliore amico prima di tutto. Riguardo tutta quella storia c'erano però gravi problemi: per esempio il fatto che io ero promessa in sposa a Dairren Folsach dall'età di cinque anni. I nostri genitori erano amici e mi avevano promessa a lui, Fergus avrebbe ereditato il castello e le terre di Altura Perenne, io sarei divenuta la regina di terre lontane e a me sconosciute. Sarei stata impegnata a lui soltanto dal mio ventesimo compleanno, nell'occasione ci saremmo ufficialmente fidanzati per cinque anni ancora, quando sarei dovuta poi diventare sua moglie e regina. Io non volevo nulla di tutto quello, non volevo essere regina di una persona che non amavo, il mio unico amore era Roderick!
La nostra relazione risaliva a quando io avevo sedici anni, vi parlo di quattro anni prima. Lui era più grande di cinque anni, era già un uomo e si era meritato il posto di mio protettore in tutto, in giro per il castello si diceva persino che potesse diventare un Custode Grigio vista la sua abilità; un Custode Grigio... un titolo che molto ambiscono, protettori del bene in tutte le sue forme, salvatori dei Quattro Flagelli che avevano già attraversato il Thedas. Erano passati secoli dall'ultimo Flagello e non capivo perché l'ordine continuasse a reclutare, io avevo solo paura che mi portassero via il mio amato cavaliere.
« Roderick lo sai che la cosa non piace neanche a me! » cominciai costruendo la mia difesa. « Non lo amo. Io voglio solo te... ma ci sono delle leggi che devo seguire! »
« Cosa pensi che accadrà tra cinque anni quando tu dovrai andare via da Altura Perenne? » chiese lui distaccandosi dal mio corpo e lasciando la frescura che entrava dalla finestra, mi attraversasse la schiena.
« Mancano cinque anni. E può accadere di tutto...inoltre cercherò di farti venire con me. Sei pur sempre la mia guardia, il mio cavaliere e hai il compito di proteggermi ovunque io vada e non solo ad Altura Perenne » gli feci notare, sicuramente mio padre avrebbe mandato qualcuno con me, e chi meglio di Roderick per quel compito? Lui mi conosceva da anni ormai e sapeva che io mi fidavo di lui. Certo ignorava il perché mi fidassi e cosa c'era dietro di tutto quello...
« Morirò dalla gelosia lo sai? » chiese alzandosi dal letto dall'altro lato e facendo il giro per raccattare le sue cose, indossò la fascia che gli proteggeva il pube, cominciò poi ad indossare i pezzi dell'armatura fredda che riposavano sul pavimento.
« Dove stai andando? Non resti tutta la notte con me? » chiesi innocentemente. Lui la interpretò con malizia e mi fissò ardentemente, come se volesse divorare il mio corpo, si soffermò sul mio seno e scese fin sotto l'ombelico.
« Mi piacerebbe molto stare con te mia piccola Myalee, ma adesso è tardi e non vorrei che qualcuno l'indomani ci trovasse a letto insieme. Probabilmente sarà Lady Eleanor stessa a svegliarti » pensandoci adesso, sarebbe stato impossibile che mia madre si sarebbe mai scomodata a svegliarmi, mi avrebbe fatta buttare giù da qualche domestica, questo sì. Mi coprii il corpo con la seta delle lenzuola, non che fosse un problema il fatto che mi guardasse nuda. Solo che era nella mia natura, e in quegli anni, essere timida riguardo l'aspetto del mio corpo.
« Ho sentito che domani verrà anche un Custode Grigio! » ammisi mentre indossava i gambali e i suoi stivali di cuoio. Quello lo distrasse, ma quando mi guardò non notai stupore nei suoi occhi: lo sapeva. Il problema era come facessi io a saperlo; quello era il mio castello e io sapevo perfettamente come muovermi, dove nascondermi affinché potessi origliare le conversazioni. E questo grazie a Fergus che mi aveva addestrata come se dovessi diventare una spia o una ladra. In cuor mio volevo combattere: era il mio sogno e il mio destino combattere per una causa superiore, e non intendo combattere con le parole (nonostante sia vero che le parole feriscono quanto una lama), io volevo combattere con spade, martelli, scudi e asce enormi.
« La mia piccola e dolce spia... da chi hai preso quest'informazione? » chiese lui facendo una risata. Non risposi e lo fissai intensamente finché non decise di parlare. « Ovviamente sapevo della sua venuta. Dicono che stia cercando reclute... magari si interesserà a me! »
« Per questo ti preoccupa il lasciarmi andare da sola con Dairren? Sai che diventare un Custode Grigio di porterebbe via da me. Sai che... » che mi avrebbe lasciata sola. E io non volevo cominciare la mia vita staticamente, non volevo, non ero una di quelle bambole stupide che desideravano la corona. Mia madre era riuscita a capirlo quando avevo quattordici anni per i miei comportamenti poco femminili e per l'amore che provavo per le armi e il combattimento, non volevo saperne di stare con le altre ragazze di nobili origini. Io ero superiore a tutte loro: erano viziate e non avevo nulla in comune con loro, ad eccezione del fatto che fossimo donne.
« E se scegliesse te? » chiese lui fissandomi negli occhi. Me? Perché mai avrei dovuto essere scelta come Custode Grigio? Inoltre mio padre non avrebbe mai acconsentito, anche se il pensiero di combattere mi piaceva molto, sarebbe stata una fuga dal mondo reale. E se mio padre non avesse acconsentito, il Custode avrebbe potuto comunque invocare il Diritto di Costrizione, un mezzo del quale si servivano i Custodi per reclutare obbligatoriamente qualcuno, nessuno al mondo si sarebbe potuto ribellare. Ma questo non sarebbe mai accaduto.
« Non farmi ridere. Perché un Custode Grigio dovrebbe scegliere una principessina indifesa come me se potrebbe mettere le mani su qualcuno come te... » mi alzai dal letto e camminai lentamente e sensualmente verso di lui, ammirava il mio corpo con desiderio, come se volesse tornare a letto con me. Ma pensandoci aveva ragione: doveva andare via. Mi appoggiai alla pettiera fredda come il ghiaccio e lui mi strinse tra le braccia.
« Qualcuno come me? » ripeté sorridendo con malizia. Era ovvio che aveva capito il vero senso della mia frase. Ma gli piaceva quando gli lanciavo certe battute.
« Bello. Forte. E che ci sa fare con le spade... » non ero solita a fare battutine maliziose, ogni volta che lo facevo diventavo rossa come un rubino. A Roderick piaceva moltissimo ogni volta che lo facevo.
« Ti amo! » disse chiudendo il discorso e dandomi un bacio sulle labbra. Mi aggrappai al suo corpo come se fossi su un precipizio, non volevo lasciarlo andare via. Volevo solo stare con lui per tutta la vita, non mi importava dove, basta che potevo sposarlo. Perché anch'io lo amavo.
Uscì dalla porta della mia stanza che si chiuse alle spalle mentre ritornai a letto, aspettai qualche minuto pensando ai quei dolci momenti con lui, chissà cosa sarebbe successo tra cinque anni o anche tra pochi giorni se sarebbe stato reclutato. Solo dopo che indossai i miei indumenti intimi potrei nascondermi di nuovo tra le coperte per poi addormentarmi serenamente.









Angolo Autore:
Salve a tutti. È la prima volta che scrivo in questo fandom e spero proprio che non sia l'ultima; se siete arrivati qui immagino sia una cosa buona visto che significa che il capitolo non vi ha fatto così schifo da dover staccare per andare a vomitare in bagno. Spero tanto che vi sia piaciuto questo prologo; ciò che voglio fare è un progetto nell'attesa del nuovo capitolo della saga “Dragon Age Inquisition”. Cercherò di distaccarmi il più possibile dalla storia originale, aggiungerò avvenimenti, ne toglierò altri, farò in modo di rappresentare i personaggi per come li ho compresi io durante l'esperienza di gioco cercando di rispettare il più possibile la loro natura.


Come avrete capito, sto rigiocando con le origini della nobile umana, la mia bellissima e spettacolare Lady Myalee Cousland. Se avrete tanta pazienza da leggere l'Angolo Autore (a me piace molto personalmente), vi racconterò anche la mia prima esperienza di gioco e come ho agito la prima volta, un nobile umano, man mano che posterò i capitoli. Che posso dirvi... la nobiltà mi piace molto, in particolare sono pro-umani visto che scelgo campagne che implichino le Nobili Origini o le Origini del Mago; detto questo è giunto il momento dei ringraziamenti.


Un grazie particolare a tutti quelli che decideranno di seguire la mia storia, un bacio a tutti coloro che la commenteranno, perché sì: tutti noi scriviamo per la critica, sia essa buona o sia essa negativa, perciò non vergognatevi a commentare o anche a scrivere solo quattro parole per farmi sapere cosa ne pensate. A presto con il prossimo capitolo che ci faranno entrare nel vivo della storia (o almeno spero che ce ne sia un altro).
  
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