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Autore: violet_harmon    06/08/2014    1 recensioni
Vi siete mai domandati che cosa sarebbe successo se Tate Langdon non fosse mai diventato un pazzo e violento omicida ? Che cosa ne sarebbe stato dell’amore che univa questo giovane ragazzo e la sua amata Violet ? Che cosa ne sarebbe stato della loro storia ?
Genere: Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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Tentai di convincere Tate a non partire ma non potevo impedirgli di tornare a casa, gli mancava sua madre ed era compressibile che volesse passare del tempo con lei.

< Violet Susan Harmon ! > ero appena rincasata quando mia madre mi si parò davanti impedendomi di andare in camera < ciao mamma > < ciao mamma ?!? – il suo viso diventò paonazzo e la vena sulla sua fronte divenne molto più evidente – sparisci per un mese, telefoni solo quando capita, rubi dei soldi e tutto quello che hai da dire è ciao mamma ? > < mi dispiace, avrei voluto avvisarvi, ma Tate aveva bisogno di scappare per un po’ e di passare del tempo lontano da sua madre > < non ti dovresti immischiare in storie di questo genere > < mamma andiamo, calmati. Non ho nemmeno perso giorni di scuola, sono stata previdente e sono partita durante lo spring-braker , non sei contenta ?  > < che cosa pensi di risolvere così ? > < che cosa intendi  ? > non avevo mai visto mia madre così e la cosa mi stava spaventando < che cosa pensi di risolvere restando vicino a quel ragazzo ? lui morirà Violet, e non sarà qui quando tu dovrai affrontare mille difficoltà, lui ti spezzerà il cuore e tu ricomincerai a stare male, proprio come a Boston, devi allontanarti da lui > < vedo che nel tempo in cui sono stata via, la tua mentalità da codarda non ha fatto altro che rafforzarsi > sapevo di averla ferita, ma non me ne sarei pentita, la odiavo, lei non aveva idea di quanto Tate fosse importante per me solo perché lei non era mai stata in grado di trovare una persona così < io e tuo padre abbiamo messo degli allarmi per la casa, ti impediranno di uscire , lui ti accompagnerà a scuola e ti verrà a riprendere e sappi che questa volta non esiteremo a chiamare la polizia se dovessi sparire senza avvisare > < congratulazioni adesso dovrò combattere contro il tempo che si sta per portare via il mio migliore amico e anche contro di voi, ma sappiate che non sarà così facile farmi diventare la figlia buona e adorata che avete tanto voluto ma che per vostra sfortuna non avete mai avuto, a voi è capitata una pazza che non si  fermerà davanti a niente e nessun pur di stare vicino  all’unica persona che conta davvero nella sua vita >.

Dopo quella litigata colossale, che mi vide segregata in casa per due settimane, feci capire a mia madre che non potevo stare lontano da Tate,così lei riuscì a convincere sua madre per farmi stare con lui due ore al giorno; dopo un mese la sua salute peggiorò.

Era una mattina di soleggiata, io mi vestì abbastanza leggera, presi la borsa e andai in ospedale.

< ehi ! > lui girò lentamente il viso e mi sorrise debolmente, era da un po’ che non riusciva a parlare bene , < ti ho portato un classico – tirai fuori dalla borsa “ via col vento” e aspettai che lui mi desse un segno di approvazione  - ok, iniziamo > passai tre ore a leggergli il libro e poi improvvisamente lui mi posò una mano sulla gamba, mi fermai e lo guardai, solo in quel momento mi resi conto di quanto era cambiato, aveva il viso incavato e delle enormi occhiaie viola sotto gli occhi , le labbra erano pallide e screpolate ma non perdevano mai il solito sorriso
< sono pronto > mi avvicinai con la sedia per capirlo meglio , < sono pronto, adesso lo so , non me ne volevo andare perché volevo esserne sicuro > < sicuro di cosa ? > < di amarti > non riuscì a trattenere le lacrime < non puoi restare ancora un po’ ? > < ho ingannato la morte abbastanza, adesso è arrivato il mio momento > cercai di sorridere per smorzare l’attimo < fatti valere là su, intesi ? > lui mi fece segno di avvicinarmi e mi diede un bacio sull’angolo della bocca e poi tutto finì.

Quando  Tate se ne andò io continuai a sentirlo vicino a me, sapevo che c’era e che non m i avrebbe mai abbandonata.

Dopo aver finito il liceo scrissi di lui e della nostra storia e quel racconto fu pubblicato da un giornale e venne premiato , io non credevo che fosse un grande opera ma a quanto pare piacque.

E così, dopo quel piccolo successo continuai a scrivere e adesso posso dire con fermezza di essere diventata una vera e propria scrittrice , sono felice della mia vita;  tutte le domeniche faccio volontariato in un ospedale per dare un mano ai bambini malati di cancro, dopo mille ripensamenti decisi di adottare un bambino anche essendo una mamma single, il suo nome è Tate James Harmon.
Anche questa serie è finita, devo dire che è stata abbastanza sofferta ma sono contenta del risultato finale, fatemi sapere che cosa ne pensate J
  
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