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Autore: Ecila2000    16/10/2014    0 recensioni
Sono passati cinquant'anni da quando Voldemort è stato sconfitto e ora per la nipote di Harry, Lilian Blake, è tempo di iniziare il suo primo anno ad Hogwarts.
Ma sarà un anno del tutto normale?
Oppure anche lei finirà nei guai come il nonno?
Buona lettura!
IN FASE DI REVISIONE.
Genere: Avventura, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Potter, Lily Luna Potter, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace, Nuova generazione
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La mattina prima di essere buttata giù dal letto riesco solo a udire un “Svegliati Lily!” urlato da una voce che non riconosco subito e dallo sbattere di una porta.

Poi quando apro gli occhi, sdraiata sul pavimento, vedo una ragazza dai capelli verdi lunghi fino alle spalle che mi guarda ridacchiando.

-Non mi sembra di aver comprato una sveglia- affermo scocciata dell’interruzione del mio sonno.

Nessuno, e ripeto NESSUNO, deve interrompere il mio sonno se non vuole rischiare la morte.

-Mmm, neanche io, ma dato che siamo in ritardo ho deciso di farti questo favore- mi allunga una mano per alzarmi.
Mi mette in mano una divisa e mi conduce al bagno comune del dormitorio.

Mi lavo il più in fretta possibile e corriamo giù in sala comune, mentre io raccolgo al volo la borsa coi libri che mi ero preparata ieri sera.

Lucas ci aspetta nel salone, seduto su una poltrona a chiacchierare con un ritratto di un uomo.

Appena ci vede ci sorride.

-Era ora! Ci avete messo una vita!- ci dice e poi i due cominciano a camminare velocemente, costringendomi a correre, dato la mia statura nettamente inferiore alla loro.

Arriviamo alla sala grande quando tutti hanno preso posto, quindi ci avviamo a sederci sotto lo sguardo inquisitore di tutti.

Ricambio i saluti di Jim e Liam e passiamo davanti alle oche che guardano il mio stato trasandato e ridacchiano tra di loro.

-Guardatela, sembra che non sappia vestirsi.
Che dici gli serve nonno Potter per aiutarla a cambiargli il pannolino?- chiedono ad alta voce, ovviamente per farsi sentire da me.

Stringo i pugni e mi viene voglia di picchiarle.

Possono prendere in giro me, non m’ interessa, ma non possono toccare la mia famiglia.

Lucas si accorge della mia rabbia e mi mette una mano sulla spalla spingendomi a camminare per superarle.

Alyssa fa lo stesso.

Io non mi rilasso finché non ci sediamo a una distanza decente da quelle bal… Balaustre, balaustre, che non so neanche che cosa c’entrino adesso, ma va bene.

-Lasciale stare, sono solo gelose- mi dice Alyssa

-Non capisci, io e la mia famiglia viviamo in mezzo ai babbani, io ho anche un amico babbano ed ero vittima di bullismo, ma me ne sono sempre fregata, perciò in questo caso non mi sarebbe dovuto interessare, ma quando qualcuno mette di mezzo la mia famiglia divento una iena!- dico con voce strozzata, un po’ per la rabbia e un po’ per non farmi sentire, ai due ragazzi di fianco a me.

Milioni di pietanze cominciano a riempire i tavoli e io dimentico la mia arrabbiature dopo averla affogata nella cioccolata calda.

Mangio fino al sentirmi piena e intanto converso con i miei due amici.

A un certo punto sento sulla spalla qualcosa di freddo che me la trapassa e che trasmette il gelo in tutto il mio corpo.

Appena mi volto vedo il viso di una donna che mi fissa con cipiglio.

-Il ragazzo di Corvonero, Jim, mi ha chiesto di domandarti se avete qualche lezione in comune e lo stesso il ragazzo di Tassorosso, Liam- mi dice la ragazza dai capelli corvini.

“Il programma scolastico è molto semplice quest’anno.
Le lezioni si svolgono solo la mattina, con sei moduli ed é stata aggiunta una materia pratica: il duello, che viene insegnata da un Auror.
Il pomeriggio lo si può dedicare per tutte le attività extra, come il Quidditch e i vari club.
Ogni casa ha il proprio elenco delle materie giornaliere e vicino ad ogni materia la casa, o le case, con cui si sarebbe passata la lezione.”


Parole testuali di mio padre.


Prendo il mio elenco e ci do una veloce controllata.
Lunedì:

Pozioni, Corvonero
Incantesimi,  Corvonero e Grifondoro
Storia della magia, Tassorosso
Difesa contro le arti oscure, Tassorosso e Corvonero
Difesa contro le arti oscure, Tassorosso e Corvonero
Trasfigurazione, Grifondoro

-Chi siete, gentile dama?- chiedo cortesemente e molto incuriosita, sotto lo sguardo dei due ragazzi dai capelli verdi.

-Sono Priscilla Corvonero, giovane strega- mi dice facendo un profondo inchino e sorridendo per come l’ho chiamata.

-Be’ cara Priscilla puoi dire a Jim che andremo insieme a Pozioni e a Liam che ci vedremo a Storia della Magia, per favore?- chiedo sempre mantenendo un tono rispettoso.

-Certo, con molto piacere, giovane Lilian- risponde sorridendo e volando verso i due destinatari.

Appena mi volto, vedo i gemelli che mi guardano straniti.

-Che c’è?-

-Be’ hai appena chiacchierato amabilmente con un fantasma e la Corvonero sembra adorarti.

Solitamente è molto riservata e timida- mi dice Alyssa.

-Ma me l’hanno mandata i miei due amici, io ho solo risposto- gli dico non capendo.

-Si ma ho visto come quello di Corvonero ha dovuto faticare per convincerla, mentre tu ci hai chiacchierato come se niente fosse- mi dice, come se fosse una cosa ovvia, Lucas.

-A me non è sembrato tanto strano…-

-Fidati, lo è!- dicono in coro i due.

Io li guardo per un po' sconvolta e poi ritorno alla mia cioccolata.

Quando finisco la mia bevanda, una mano inizia a  tamburellarmi sulla spalla e Jim mi fa segno di seguirlo.

Saluto i due ragazzi della mia casa e seguo il biondo per le scale che ci portano ai sotterranei in cui ci sarà la lezione.


-Allora, come hai passato la tua prima notte da Serpe, Lily?- mi chiede scherzando, ma a me fa male come una coltellata.
Lui per fortuna non se ne accorge oppure non lo da a vedere.
-Oh, molto bene, così bene che stamattina non mi volevo alzare- gli dico buttandola sul ridere, cosa che ottengo e anche con molto calore.
-Ne sono contento.
Pronta per pozioni?- mi chiede con un tono di voce leggermente spaventato.
-Ansioso?- gli chiedo incuriosita.
Mentre camminiamo, mi sento un sacco di occhi addosso e quando guardo il corridodio c’è effettivamente tanta gente che osserva me e il mio amico.
-Si, molto.
L’insegnante di pozione è il mio capo-casa e vorrei non farci brutta figura…- confessa con voce mogia.
Arriviamo nelle segrete con qualche minuto d’anticipo e prendiamo i posti in fondo e coperti da tutti.
Il professore non è ancora arrivato.
Strano, a osservarlo mi sembrava una persona puntuale.
La classe si riempe e presto un fitto chiacchiericcio invade l’aula piena di fialette poste su vari scaffali, libri e pentoloni.
Dopo un po’ di tempo arriva un’uomo alto, robusto e con una barba chilometrica che si siede alla cattedra e ci ordina di aprire il libro.
Trovata la pagina scopriamo che spiega come si fa una pozioni per la sonnolenza e con voce ferma impartisce l’ordine di produrre una pozione degna di far crollare un elefante.
-E mi raccomando, non esagerate con i peli di gorgosprizzo- ci dice prima di lasciarci cominciare.
Ci mettiamo subito a lavorare.
Jim sembra intenzionato a completare la pozione senza fare il minimo errore, tanto che ogni volta che sbaglio a passargli gli ingredienti si arrabbia moltissimo.
-Ma no! Ti ho chiesto i formicaleone, non le ali di pipistrello!- mi dice esasperato dopo l’ennesimo errore.
-Senti, perché non te la fai da solo la pozione? Così non sbagli!- gli rispondo a tono, anch’io arrabbiata.
Lui fa per rispondermi, poi comprende di aver esagerato e continua in silenzio senza che io tocchi anche solamente una volta gli ingredienti.
Alla fine conclude la mistura appena prima che il professore passi a controllare se abbiamo finito.
-Bene, signor Morham.
Sono sicuro, che lei abbia completato perfettamente la pozione, quindi non le dispiace provarla?- gli dice affabilmente l’insegnante.
Cosa?! Provare la pozione?! Ma è fuori quest’uomo! Come può chiedere una cosa del genere ad un suo alunno il primo giorno di scuola?!
-Mi scusi professore? Ma siamo al primo giorno di scuola! E se avesse sbagliato qualche ingrediente? Potrebbe succedergli qualcosa!- esclamo contrariata rivolta verso l’uomo.
-Beh? Vuole farlo lei al posto del suo compagno?- mi dice il vecchio girandosi verso di me.
Guardo Jim, che mi osserva sorpreso, ma nel suo sguardo noto una punta di terrore.
Non gli posso lasciare di fare questa cosa.
-Si, vorrei provare io la pozione al posto del signor Morham- dico con ritegno al professore.
-Molto bene, tenga signorina Blake- mi dice l’insegnante passandomi un mestolo con dentro la miscela.
Questa ha un colorito blu cobalto e dall’odore sembra quello salmastro che si sente quando si va in riva al mare.
Prendo un sorsino del liquido e un gusto salatissimo mi invade le papille e mi costringe la faccia in una faccia disgustata.
-Come si sente signorina?- mi chiede il vecchio con un sorrisetto bastardo in faccia.
Sto per risponderegli per le rime quando l’aria comincia a mancarmi e mi piego a terra per lo svuotamento improvviso dei polmoni.
L’ossigeno non mi arriva più e inizio a vederci sempre più male finchè non sento qualcosa venirmi infilato in bocca a forza e alla fine deglutisco come meglio posso.
Ricomincio a respirare, seppur con fatica, solo nei minuti successivi.
-Direi che il suo compagno di banco ha sbagliato con le dosi di peli di girilacco e questo le stava per risultare fatale.
Cinque punti in meno a Corvonero e dieci punti a Serpeverde- annuncia con modi altezzosi il professore- per il coraggio dei suoi componenti- conclude poi con voce più bassa.
Alla fine della lezione sono un po’ traballante, ma riesco ancora a camminare, appoggiandomi però a Jim.
-Stai bene?- mi chiede insicuro il mio amico.
-Si! Si tranquillo è tutto apposto, sono solo un po’ scombussolata sai ho rischiato di soffocare- gli rispondo cercando di sdrammatizzare
-E’ tutta colpa mia! Se non avessi esagerato con i peli ora non saresti così!- afferma sconsolato.
-Ehi tranquillo! Non è colpa tua, ma è di quello stronzo del professore! Far provare la prima pozione dell’anno a delle matricole.
Che idiota!- esclamo decisa
-Ne sei sicura? Quindi non sei arrabbiata con me?- mi chiede sorpreso
-Certo che no! E poi mi sono proposta io di bere quella pozione, quindi togliti questo inutile peso dalla coscienza e andiamo a incantesimi- gli rispondo rassicurante e stringendo la presa su di lui.
Lui di riflesso la rafforza e ci avviamo verso la prossima aula.
Attiriamo molti sguardi e frecciatine dalla gente.
-Ehi Blake? Troppe burro birre?-
-Ma perché non smetti di farti di roba pesante?- questa è sicuramente partita da un nato babbano.
Ma cosa c’è da ridere? Se fosse divertente riderei pure io, ma essere ilari per una che
rischiava di morire non è esattamente molto morale.
Ah, giusto, loro non lo sanno della nuova tecnica d’insegnamente del professor Viscas.
Dopotutto è nuovo anche per loro.

Ma gli alunni che erano nella mia classe cominciano a bisbigliare alle orecchie degli altri e una notizia passa da persona a persona facendo cambiare completamente l’ambiente.
Chissà perché ora sono sicura che sappiano tutta la storia.
Infatti ora nell’aria si sente un’aria di paura e di sorpresa.
Paura di chi sa di poter essere la prossima vittima e sorpresa di quelli che poco tempo prima mi prendevano in giro.
Ora tutti sanno come il professore imponga agli alunni di non sbagliare per non rischiare la vita.
-A proposito, Jim, cosa mi ha messo in bocca il prof?- chiedo al mio amico
-Un corno di Thestrial. O almeno un pezzo- mi risponde lui.
Intanto siamo arrivati davanti alla classe di incantesimi.
Bene, sono coi grifoni.
Vediamo come se la cava la casa della mia famiglia.
E accompagnata dal mio compagno, varco la soglia della porta.
  
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