Salve a tutti e ben tornati! Pure oggi
sono di fretta ma non mi risparmierò certamente per le risposte alle
recensioni che mi sono arrivate :
gohanSS2:
Spero che anche questo capitolo ti piaccia! Comunque sono una ragazza ^^
Angelo Azzurro: Ti rispondo invece ma con un bel “no” … Light non verrà posseduto ma non c’è nulla di certo, quindi è come se non ti avessi detto nulla XD Bulma è
affettuosa con Trunks ma il bello è che lo è
nonostante non sappia che è suo figlio mentre Vegeta, beh, è sempre
stato un po’ sopra le righe, non vedo perché con Kaioshin dovrebbe
essere diverso. Baci, spero che ti piaccia il capitolo
Pepesale:
Yamcha si comporta da sciocco ma questo non vuol dire che non sia in grado di
fare discorsi intelligenti quando ce né bisogno, questo è un altro
standard dei fan di DragonBall da sfatare il prima possibile. Spero che il capitolo
ti piaccia, bacio
Ka93: E’ un brutto momento per le scuole e quindi capisco che in un periodo come questo in cui è necessario avere già ingranata la marcia per i mesi successivi non è facile mettersi a leggere storie in internet. Spero che il capitolo ti piaccia (ps. Ovvio che continuo! XD) baci
Fine. Ultimamente i capitoli mi vengono
parecchio corti, non so perché ma spero che la cosa non sia troppo un
problema … il fatto è che recentemente faccio fatica a trovare
le parole, a scrivere correttamente, a volte non ho voglia, altre non ho tempo
e quindi non riesco a scrivere tanto … sicuramente starete rimpiangendo
i capitoli di un qualche tempo fa. Spero che tra breve (quando le cose diventeranno
davvero interessanti) la mia vena inizi a sgorgare talmente tanta ispirazione
da farmi stare male! XD per ora però accontentatevi ^^
Baci a tutti quanti! Vi aspetto venerdì prossimo e recensite se leggete,
please!
scImMIA
CAPITOLO 79
- MAJINBU NON RICEVE ENERGIA -
Erano oramai trascorsi svariati minuti da quando Darbula,
il secondo di Babidi, era scomparso dietro alla porta scorrevole dalla forma
ovalizzata lasciando i guerrieri in balia di riflessioni o pure curiosità.
Kaioshin poi, affiancato costantemente da Kibith, sembrava starsi mangiando
le unghie dal nervosismo mentre le "rotelle" cercavano di elaborare
una qualunque via di fuga da quel pasticcio nel quale Vegeta, e a ruota tutti
gli altri, si erano imbattuti sottovalutando il problema. Il principe dei sayan,
che girava in tondo come un'anima persa, sembrava essere quello maggiormente
infastidito dall'attesa ma per fortuna, i suoi continui sfoghi e inveite contro
il suo rivale di sempre che in quel momento era utilizzato come una valvola
di sfogo, riusciva ad acquetare il suo malumore. Crillin e Piccolo invece osservavano
silenziosi Gohan che, con una curiosità particolare, studiava ogni angolo
di quella navetta spaziale ... rimanendo però in quei limiti da Babidi
consentiti. Il sayan più giovane si avvicinò al grande cerchio
nero che era situato nel centro della stanza e che stava ad indicare il passaggio
per il piano successivo, si inginocchiò e con una mano guantata toccò
la fredda superficie. Vegeta stava ancora deridendo il padre quando Gohan lo
interruppe con garbo: « Scusa Vegeta, posso farti una domanda? ».
Il principe si voltò seccato in sua direzione « Che vuoi? ».
Il ragazzo non si fece intimorire, si alzò in piedi ed aprì un
poco le braccia come ad indicare la sua predisposizione ad una chiacchierata
pacifica « Volevo farti soltanto qualche domanda riguardo a questa nave
... ».
Vegeta alzò un sopracciglio ed attese il proseguimento del dialogo mentre
nel frattanto pure gli altri, che non avevano niente di meglio da fare, si avvicinarono
al ragazzo e al principe. Gohan continuò quando pure il padre, dopo aver
fatto qualche commento con Crillin riguardo al fare da studioso del mio amico,
se ne stette in silenzio « Ecco, io volevo soltanto capire meglio come
fosse fatta questa nave visto che ho avuto la possibilità di vedere soltanto
quelle monoposto, quella di papà dopo quella usata per andare su Namecc
e un poco quella di Freezer. Ho pensato che visto che tra noi sei quello più
esperto di spazio lo potessi sapere ... ». Papà si guardò
un po' attorno mentre incrociava le braccia al petto con fare abbastanza disinvolto:
« Posso soltanto immaginare come possa essere questa nave visto che è
sotterrata e pertanto non so bene nemmeno io come sia strutturata ... Vista
così però potrei azzardare che si tratti di una nave che io definirei
a parete ... ».
Piccolo assottigliò gli occhi « A parete? ».
Vegeta s'irritò all'istante « Non conosco i termini specifici,
è solo la prima parola che mi è venuta in mente per dare una possibile
visione al sistema! ».
Gohan fece spallucce ma mantenne un lieve sorriso sul volto « Non mi interessano
i termini specifici ... Quindi come sarebbe strutturata? » domandò
poi interessato a capire come fosse l'oggetto nel quale erano intrappolati.
Il principe tornò tranquillo « Ci sono tantissime tipologie di
navi spaziali e ciascuna ha un proprio scopo evidenziato dalla sua struttura:
come le monoposto hanno il mero compito di trasporto di un singolo elemento,
la nave da battaglia di Freezer era possente proprio per tale motivo. In genere
più l'astronave è compatta più è resistente agli
attacchi nemici primo perché i suoi motori e generatori sono interni
alla struttura e poi perché può viaggiare rapidamente ... »
i presenti nella stanza ascoltavano silenziosi e incuriositi dalle nuove informazioni
che stavano, chi più e chi meno, acquisendo. Papà proseguì
« ... Alla prima occhiata, visto che ogni stanza sembra essere separata
dall'altra, mi è parso che questa sia una nave ampia e tutt'altro che
compatta. Credo che sia una di quelle navicelle riservate esclusivamente a dei
viaggi in cui non sono previsti attacchi anche perché, navi di questo
genere, non sono resistenti e nonostante la loro stabilità durante i
viaggi sia ammirevole, sono dotate di velocità limitate anche perché
i detriti spaziali o quant'altro, avendo tanto spazio a disposizione da poter
colpire, rallentano di molto l'andatura ».
Gohan alzò un attimo gli occhi verso il pannello da dove erano usciti
poco prima e si portò una mano al mento come per ordinare le idee «
Quindi possiamo dire che la nave di Freezer era come una corazzata da sfondamento
mentre questa è una nave da crociera facilmente affondabile? ».
Vegeta annuì soddisfando le richieste del ragazzo « Sì,
anche se non so se queste limitazioni valgano anche per questa nave visto che
è guidata da un essere dai poteri magici ... » mormorò poi
avvicinandosi ad una delle pareti laterali della stanza dalla pianta circolare.
Tutti si voltarono in direzione del principe dei sayan che, quando raggiunse
la parete, posò su di essa il pugno destro. Kaioshin, in silenzio come
gli altri in un primo momento, gridò stupito quando vide Vegeta sfondare
il sottile muro di metallo « CHE COSA TI E' SALTATO IN MENTE?! ».
Papà sogghignò quando estrasse la mano guantata sporca di quella
terra che a poco a poco stava facendo il suo ingresso da quel buco realizzato
e che stava insozzando il pavimento chiaro. Goku rimase silenzioso ma sorrise
sotto i baffi quando Vegeta disse nuovamente ciò che pensava con aria
fortemente ironica: « Se volete sapere la mia: dubito che questa bettola
possa resistere alla nostra potenza. Ho paura che Babidi voglia farci morire
dissotterrati piuttosto che utilizzare i suoi fantocci ». Un risolino
generale si udì tra quell'unico muro mentre, invece, contrariato Kaioshin
era ormai rosso di rabbia perché secondo lui aveva a che fare con degli
scellerati: « IMPUDENTE! NON FARE MAI PIU' UNA COSA DEL GENERE!! »
sbraitò il superiore con le braccia alzate al cielo che avevano i pugni
chiusi con rabbia. Vegeta stette zitto guardandolo in malo modo, fulminandolo
se si dev'essere corretti, mentre un Goku più preoccupato per il futuro
prossimo del personaggio dell'aldilà che per le sorti della Terra cercava,
come poteva, di tranquillizzare Kaioshin « Suvvia, non è successo
nulla di male. Si calmi per favore » mugolò il Son dopo aver afferrato
le piccole spalle ricoperte da quella buffa vestita.
« Goku, tu non capisci, sarebbe potuto accadere un disastro ... »
l'omino dalla faccia violacea sembrava davvero con i nervi a pezzi e pertanto
Piccolo, sapendo che fatica costasse avere pazienza con personaggi poco disciplinati,
cercò di ritrovare la sua vecchia compostezza da Dio della Terra e accorse
in aiuto del sayan « Perché dite così Kaioshin, cosa sarebbe
potuto accadere? ».
« MajinBu è stato imprigionato grazie ad un incantesimo ed ora
si trova nella sua sfera. Se non moderiamo le nostre azioni ci potrebbe essere
la possibilità che si svegli prima del tempo per colpa di un nostro colpo
troppo avventato o una scossa troppo violenta della nave » un sospiro
si udì perfettamente mentre Kibith, che ovviamente la pensava allo stesso
modo, cercava di dare coraggio al proprio superiore. Gohan però, che
in quel frangente sembrava voler dare sfoggio di tutto il suo intelletto (in
barba al padre ignorante ... ), incrociò le braccia ed assunse un'aria
alquanto dubbiosa in merito « Ma non capisco, se per qualche colpo troppo
violento liberiamo MajinBu dal suo incantesimo prima del tempo non sarebbe meglio?
Insomma ... » il giovane Son percorse qualche passo lontano da Vegeta
che nel frattanto stava osservando il terriccio scuro che oramai non entrava
più nella stanza da quel buco « ... Babidi stà raccogliendo
l'energia per risvegliarlo ma se noi gli diamo la sveglia forzata prima non
sarà temibile e quindi facilmente affrontabile, non è così?
».
Crillin annuì stringendo forte i pugni « Certo, penso che sia un'idea
fantastica! Pensate, ci basterà fare qualche altro buco come quello di
Vegeta e poi saremo quasi a posto! » pronunciò poi voltandosi in
direzione del Principe dei sayan dal quale, ovviamente, ricevette un occhiataccia
di quelle che non avrebbe dimenticato tanto facilmente.
« No, è una pessima idea ... » pronunciò Kaioshin
mentre una goccia di sudore gli bagnava la guancia sinistra « ... Non
sappiamo come si potrà comportare MajinBu allo stadio incompleto. Potrebbe
essere più debole, questo forse è vero, ma potrebbe essere ancora
più imprevedibile rispetto a come lo è già di per sé
» lagnò poi lasciando che i presenti lo guardassero comunque come
un qualcuno che aveva bisogno di una vacanza.
In una stanza buia e lontana qualchedun'altro la pensava
allo stesso modo ...
« Darbula! Guarda che hanno fatto alla mia bella astronave ... E' pazzesco,
non sono normali quelli, ma chi si credono di essere per comportarsi così?!
» si lamentò Babidi con voce starnazzante mentre osservava con
aria stizzita, mediante una grande sfera di cristallo, ciò che accadeva
nella stanza nella quale erano imprigionati i guerrieri e che erano in attesa
di ulteriori istruzioni o perlomeno di svaghi.
« Ha proprio ragione mago Babidi, non sono normali ma stia tranquillo,
ci penserò io a fare abbassare loro la cresta »
« Non ho alcun dubbio » il minuto mago si voltò verso il
suo prediletto dalla pelle rosso fuoco e iniziò ad incamminarsi in direzione
di una grande sfera dai colori scuri e dall'aspetto alquanto discutibile: grandi
e pulsanti nervi percorrevano la sua superficie rendendola disgustosa persino
alla vista. Babidi poggiò le mani su di quella sfera e sospirò
« Non ci possiamo permettere che MajinBu, la creatura di mio padre, si
svegli prima del tempo ... Quando quelli combatteranno sarò costretto
a creare una nuova area in cui potranno utilizzare tutti i loro poteri senza
danneggiare la nave ». Darbula, dopo aver ricevuto un segno dal proprio
padrone, afferrò la strana ampolla che era stata poggiata da una parte,
la conficcò nella sfera e ivi inserì tutta l'energia catturata.
L'indicatore di potenza, posto vicino al mago, fece muovere la propria lancetta
rosso fuoco di un bel po' di spazio e questo attirò l'attenzione di Babidi
« Non ci posso credere, la sfera di MajinBu è piena quasi per metà!
».
« Ma come può essere possibile?! » si chiese Darbula mentre
estraeva lo strano oggetto e si avvicinava al mago. Le lunghe dita delle mani
di quell'essere ripugnate accarezzarono quei baffetti penduli « Beh, evidentemente
Yamu e Spopovich avevano assorbito l'energia da numerosi individui, non c'è
altra spiegazione » proferì il piccoletto alquanto sorpreso e allo
stesso tempo dubbioso.
« Già, non c'è altra spiegazione » bofonchiò
Darbula solo per dar aria alla bocca prima di allontanarsi.
Babidi tornò alla sfera di cristallo ed osservò Kaioshin che sembrava
perdere per davvero la pazienza mentre tutti gli altri si facevano gli affari
propri « Credo che dovrò mandare qualcuno altrimenti inizieranno
tutti a fare come quel porcospino pazzoide ... » il mago si voltò
indietro in direzione di uno suoi leccapiedi di più infimo livello «
... Hei tu, chiama Puipui e digli di andare al primo livello ».
Il subalterno effettuò un inchino solenne e si ritirò lasciando
che il silenzio creatosi rimanesse immacolato. Babidi si portò una mano
al mento e lo sfregò pensando che ci fosse qualcosa di strano, di anormale
in tutta quella situazione ...
Nel primo livello tutti sembravano fare campeggio: papà
sembrava essersi appisolato da una parte mentre teneva la schiena contro il
muro e le braccia incrociare al petto, Goku fletteva le gambe per passare il
tempo mentre il figlio e l'amico di una vita lo imitavano anche loro per lo
stesso motivo, Piccolo si era messo a meditare a mezz'aria mentre Kaioshin,
in silenzio e con gli occhi chiusi, meditava su cose piacevoli per distendere
i nervi ... Si può dire che nessuno faceva nulla, Kibith compreso ...
quasi me lo stavo dimenticando XD
La porta ovale iniziò ad alzarsi e il suo rollio perpetuo e continuo
risvegliò le attenzioni di tutti che, in meno di due secondi, si voltarono
in direzione dell'uscio per poi vedere la figura di Puipui, lo sconosciuto/scagnozzo
di Babidi, fare il suo ingresso con un sorriso ebete sul volto. L'alieno oltrepassò
la soglia permettendo al portello di richiudersi alle sue spalle e si strinse
tra le braccia.
« Io sono Puipui e sarò il vostro primo e ultimo avversario ...
» iniziò lo sbruffone indicando poi a terra con l'indice della
mano destra « ... Babidi si trova nell'ultima stanza e ... ». Non
gli fu permesso di continuare che Piccolo lo interruppe: « Ci ha già
detto tutto Darbula. Vediamo di darci una mossa ».
Puipui digrignò i denti infastidito e strinse i pugni con rabbia, «
Bene ... » iniziò stizzito « ... Chi è il primo? ».
Crillin iniziò ad incamminarsi in direzione del tizio mentre si faceva
scrocchiare le dita « Vado io ragazzi, ho una voglia matta di picchiarlo
questo sbruffone ... ». Una forte mano si fermò sulla piccola spalla
ricoperta da quella maglietta rossa e Crillin, sentendo la presa, si voltò
un poco per vedere chi gli rivolgeva la parola con un'irritazione a tale livello:
« Hei ... » papà disse ciò prima di stringere maggiormente
la spalla e scaraventare lontano il piccoletto facendolo anche andare a sbattere
contro il soffitto della stanza. Crillin posò le mani su quella parte
di viso sopra la quale ci sarebbe stato un naso ed iniziò a rotolare
su sé stesso preso da strani spasmi ... poveretto.
Vegeta si voltò verso gli altri presenti e li fulminò con lo sguardo:
« Andrò io, non accetto obiezioni! ». Goku evidentemente
non aveva ascoltato affatto: « Ma no Vegeta, voglio combattere anche io,
non fare l'egoista! ».
« Niente storie Kaharoth! Sei una terza classe e quindi devi sottostare
a quello che dico io! »
« Ma dai ... »
Il battibecco iniziò, durò e alla fine si concluse nei migliori
dei modi: con un Gohan quasi saccagnato nel mezzo che però aveva avuto
una buona idea « Sentite, perché non ce la giochiamo a morra cinese?
». Tutti avevano accettato ... tutti tranne uno ovviamente; mio padre
voleva sempre avere l'ultima parola: « D'accordo però il muso verde,
Kaioshin e il nano non possono partecipare! ».
Gohan strabuzzò gli occhi per la richiesta fatta anche perché
ci teneva fare partecipare il suo amico « Ma perché Vegeta? ».
Come al solito il principe dei sayan trovò una motivazione tutta sua
« Perché hanno già combattuto, chi più e chi meno,
al torneo e quindi non possono partecipare! ». Piccolo grugnì ma
lasciò correre pensando che avrebbe potuto avere occasioni migliori mentre
Crillin, il nano, cercava di riprendersi. Il figlio di Goku si voltò
verso Kibith e gli chiese se lui volesse partecipare al giochetto ma lui, con
un semplice "Passo", si auto escluse lasciando tutte le possibilità
ai tre sayan che erano già pronti a giocare puntando carta, forbice o
sasso.
******
Sicuro di sé, senza paura alcuna, un piccolo mostriciattolo
violava le nuvole realizzando strane firme che non avevano alcun significato
se non quello di una mera dimostrazione della vivacità del piccoletto
stesso. A distanza abbastanza ravvicinata cercavo di non perderlo d'occhio nemmeno
un istante poiché sentivo sulle mie spalle una gravosa responsabilità
e quindi, quando perdevo di vista Goten, affinavo i sensi e non mi risparmiavo
nemmeno la trasformazione in super sayan pur di ritrovarlo il più in
fretta possibile. Entrambi puntavamo in direzione delle auree dei rispettivi
genitori ma io, sprofondato in uno strano e quasi perenne silenzio, meditavo
su quali potessero essere le motivazioni che avevano portato a quel trambusto
generale e che aveva rovinato per buona parte il torneo di arti marziali.
Il bimbetto si voltò proseguendo a volare a marcia indietro. Aveva le
sopracciglia incurvate in segno di disapprovazione riguardo a quell'attimo «
Trunks ... » iniziò con voce sgnolante « ... Mi stò
annoiando, quanto manca ancora? ».
Scrollai la testa da una parte all'altra lasciando che i capelli sbatacchiassero
sulla fronte « Non lo so Goten, sii paziente, tanto non ci rincorre nessuno
» mormorai nel tentativo di frenare la noia del piccolino che invece però,
non essendo affatto soddisfatto della risposta, smise di volare all'improvviso
bloccandosi a mezz'aria con le braccia incrociate al petto e il viso contratto
in una smorfia. Mi fermai anch'io dopo averlo oltrepassato un poco « Che
fai? Perché ti sei fermato? ».
« Mi annoio ... Ma ci vuole così tanto? » ripeté come
se non avessi compreso la sua "frustrazione" ma io, essendo paziente
quasi quanto un santo, poggiai le mani ai fianchi e sospirai nullificando qualunque
traccia di esasperazione perché sapevo per primo che bisognava essere
tranquilli con i bambini. Mossi la testa spostando una grossa ciocca di capelli
che mi era caduta proprio davanti agli occhi e poi osservai Goten che manteneva
la sua posa da bimbetto offeso. Tesi poi i sensi quando iniziai ad udire un
piccolo cenno di auree che aumentavano anche se lievemente. Il piccolo Son ovviamente
si accorse del mio atteggiamento ma però lui, forse non essendo in grado
di percepire bene livelli così bassi di forza oppure solo troppo distratto
per poterlo fare, iniziò a svolazzarmi attorno distraendomi un poco.
« Che succede Trunks? Hai sentito qualcosa? » iniziò a chiedermi
con voce più allegra, speranzoso che le nuove buone arrivassero dalle
mie labbra.
« Sì Goten, ho sentito l'aura di uno dei nostri aumentare quasi
impercettibilmente ... » mormorai senza staccare gli occhi verso l'orizzonte
e poi sorrisi prima di iniziare a voltarmi in direzione del mio piccolo amico
« ... Che ti avevo detto? Bastava soltanto aspettare un pochino ».
Goten annuì deciso e chiuse i pugnetti vicino al petto con un sorrisone
che faceva scappare da ridere. Il bimbo ricominciò a svolazzare nella
direzione in cui eravamo diretti e poi, con grande entusiasmo, mi incitò
a seguirlo con foga invidiabile « Andiamo Trunks! Sarà bellissimo!
».
Scossi un poco la testa osservando il soffitto azzurro e poi, accompagnato da
un lieve sorriso, iniziai a seguire lo spiffero che con aria da furbetto cercava
di distanziarmi « D'accordo, ma non voglio sentire altre lagne sennò
torniamo a casa » proferii quasi serio e Goten, sentendomi bene, decise
di moderare la velocità e di non lagnarsi più.
******
Dire che Puipui era stato sconfitto era dire ben poco,
di lui non se ne vedevano nemmeno le tracce dal gran che era stato disintegrato
in mille pezzi dal colpo letale di Vegeta, il fortunato della morra cinese,
colui che era riuscito (almeno in quel frangente) a schiacciare sia Kaharoth,
l'eterno rivale e terza classe, che il figlio Gohan che anch'egli risultava
essere un individuo detestabile alla pari. Il principe, dopo aver commentato
e dato un voto negativo al pescivendolo di Babidi, seguì l'intero gruppo
che si era preso la briga di precederlo e percorrere prima di lui la strada
che portava alla stanza successiva.
Le differenze tra i due luoghi erano talmente insignificanti che per un istante
i guerrieri credettero che il mago li avesse portati nuovamente nella stanza
precedente ma poi, guardandosi bene attorno, compresero di essere nel posto
giusto e pertanto iniziarono a chiedersi chi sarebbe stato l'avversario successivo.
Goku strofinò le mani raggiante mentre un largo sorriso splendeva sul
suo viso « Urca, sono proprio curioso di vedere chi sarà il mio
avversario, non vedo l'ora! » disse gagliardo facendo ingelosire alcuni
di quelli che non avevano potuto partecipare al piccolo scontro tra mani. Crillin
infatti, non essendosi divertito nel combattimento al torneo, voleva fronteggiarsi
contro qualcuno ma era scontato che se i primi toccavano ai sayan, lui sarebbe
subentrato successivamente assieme a Piccolo e se il livello dei combattenti
saliva di piano in piano, temeva davvero il peggio. Il nano sospirò portandosi
le mani dietro la testa « Uffa, non è giusto però ... »
mugolò facendo attirare su di sé le attenzioni del carissimo amico
Goku.
« Uh? Cosa c'è Crillin? C'è forse qualcosa che non va? »
chiese il sayan notando la faccia sconsolata dell'altro che nel frattanto aveva
pure chiuso gli occhi dopo avere sospirato nuovamente.
« Anche io volevo combattere ma però se si va avanti così,
quando starà a me, mi toccherà un nemico al livello di Darbula
o quasi ... E in quel caso mi troverei nei pasticci e ovviamente non mi divertirei
» confessò il nanetto dicendo che poi sarebbe stato più
sfizievole per tutti se i primi avversari sarebbero stati adatti per uno come
lui mentre i sayan, che in confronto avevano una forza inimmaginabile e terribile,
si sarebbero divertiti maggiormente negli scontri successivi non rischiando
comunque la pelle.
Goku si grattò la testa con una mano mostrando al piccolo pubblico un
momento di sistemazione di idee per poi incrociare le braccia ed arricciare
il naso, come se le riflessioni ricercate non volessero giungere poi così
tanto in fretta ... come al solito. Il Son alzò un poco le spalle continuando
a tenere le braccia così come stavano « In un certo senso hai ragione
sai? Però anche Vegeta ha detto il giusto: tu hai già combattuto
al torneo mentre noi non abbiamo ancora fatto nulla ».
Crillin sospirò ancora ma sorrise andando nuovamente a scavare nei ricordi
che continuamente affioravano poiché quel ragazzo, con il passare degli
anni, non cambiava proprio mai, qualunque cosa accadesse « Tu hai sempre
voglia di metterti a confronto e vincere nuove sfide, vero Goku? ». Il
Son ridacchiò osservando poi anche gli altri due sayan che erano fatti
della stessa pasta.
Nella grande ma buia stanza Babidi era ancora sconcertato
per quanto successo al suo sottoposto pochi minuti antecedenti, prima che il
pannello nero circolare si aprisse per fare passare i lottatori nella stanza
successiva. Il mostriciattolo balbettava in fretta e di tanto in tanto Darbula
riusciva a cogliere i concetti salienti « Hai visto cosa ha fatto? Lo
ha distrutto in pochissimo tempo ... ». L'essere dalla faccia demoniaca
annuì un poco continuando ad osservare anch'egli nella grande sfera di
cristallo vedendo i nemici continuare a chiacchierare tra loro in attesa del
prossimo avversario « Secondo me Puipui ha sottovalutato la situazione,
per questo è stato battuto ».
Babidi alzò gli occhi verdi in direzione del suo pupillo stringendo le
mani un poco agitato « Tu credi? Però non è riuscito a strappare
a quell'individuo nemmeno una goccia di energia, com'è possibile? »
mugolò poi avvicinandosi alla grande sfera e indicando poi il segnalatore
di energia che in quel breve tempo non si era spostato di un millimetro.
Il servo seguì il proprio padrone fermandoglisi a fianco lasciando che
il largo mantello svolazzasse un poco in giro per colpa di quello spostamento
« Puipui non è riuscito a sfiorare quel Vegeta nemmeno quando avete
modificato lo spazio circostante facendolo diventare il pianeta Zon, il luogo
in cui era più forte. Forse Puipui ha sì sottovalutato l'avversario
ma forse è anche quel tizio ad essere estremamente in gamba ».
« Sì ma come facciamo Darbula? Puipui era uno dei migliori e di
certo non voglio mandare te al secondo livello, ciò mi ricoprirebbe di
ridicolo e non riuscirei ad accettarlo! ... » Babidi in preda ad un improvviso
isterismo che era dovuto al fatto che pure lui, come il suo secondo appena eliminato,
aveva creduto e pensato che gli sconosciuti fossero di una potenza nettamente
inferiore. Il demone dalla pelle rossa assottigliò gli occhi facendo
sgombrare la mente « Ci sarebbe Yacon ».
Il piccoletto sospirò e fece rallentare grazie ad esso i battiti del
cuore trovando un poco di quella quiete che necessitava « Giusto, Yacon
potrebbe essere perfetto per il prossimo piano ... » disse poi prima di
lasciare scorrere sulla guancia una goccia di sudore grande quasi quanto un
fagiolo « ... Spero che almeno lui dia un poco di energia al mio MajinBu
». Le mani ossute si poggiarono sulla grande sfera di cristallo andando
ad ingrandire l'immagine di Son Goku che, tranquillo e spensierato come sempre,
scambiava qualche parola amichevole ad un Kaioshin che, visto il risultato dello
scontro di Vegeta, pareva molto meno rigido e più rilassato. Il mago
storse il naso felino inghiottendo un groppo di saliva che si trovava al livello
della gola ed abbassò un poco la testa come annichilito da una possibile
eventualità « Hei tu! ... » disse nuovamente Babidi in direzione
del sottoposto di più infimo rango che nuovamente era fermo a fianco
della porta in attesa di ordini « ... Vai a chiamare Yacon ».
La feccia dei sudditi osò parlare con un tono di voce tremante poiché
la paura dell'andare anche solo a richiamare un essere mostruoso come quello
lo faceva spaventare a morte « Ma signore, Yacon già al secondo
livello? ». Il mago non parlò, gli bastò uno sguardo deciso
per rimettere in riga il sottoposto e farlo correre ad eseguire il proprio obiettivo.
Darbula abbassò lo sguardo notando una certa perplessità sul viso
del proprio padrone e pertanto si preoccupò del perché di quel
sovrappensiero « Grande Babidi, cos'é che vi turba? Avete forse
timore che Kaioshin riesca nel suo intento? » chiese con aria solenne,
come se stesse parlando ad una divinità giunta in terra (e presa sul
serio aggiungo io).
Il mostriciattolo sbiascicò un poco e si portò le mani dietro
la schiena lasciando che il mantello arancione coprisse in parte quelle piccole
strutture quasi puramente ossee « All'inizio credevo che si fosse circondato
di pagliacci e invece ... » il mago osservò l'aria sorpresa e in
quel momento raggiante del suo rivale « ... Scommetto che nemmeno Kaioshin
immaginasse tutto questo potere e questo può diventare un problema, la
strada per far tornare in vita MajinBu sembra essere diventata in salita ».
Darbula sogghignò sostenendo la propria tesi « Non si preoccupi,
quando scenderò in campo li schiaccerò come insetti e tutta l'energia
che ci serviva arriverà come un fiume ... » una voce metallica
ma dal timbro maschile interruppe il profondo discorso del demone attirando
l'attenzione del mago: « Grande mago, Yacon è pronto ad intervenire
».
« Molto bene ... » pronunciò il signore dando il cenno per
fare incominciare le nuove danze prima di voltarsi nuovamente in direzione di
Darbula e proseguire con i suoi pensieri che non si erano fermati nemmeno un
attimo « Darbula, quando abbiamo perlustrato questo pianeta anni fa non
c'era nessuno di così forte vero? ».
Il fidato servo dalla pelle rossa negò con la testa « No signore,
cento anni fa non c'era nessuno di un così considerevole livello ed anche
per quel motivo che abbiamo optato la Terra come pianeta ospitante ».
Babidi osservò Son Goku che faceva scrocchiare le braccia per riscaldarsi
mentre Yacon si era già presentato con tanto di bava alla bocca e lame
affilate ai bracci sottili. Assottigliò gli occhi quando andò
a riosservare l'assassino di Puipui « E dimmi, qual'era uno dei pianeti
più inospitali al tempo? E non mi riferisco al clima ... ».
Darbula smise di sorridere poiché rimasto un poco spiazzato da quella
domanda così ampia poiché di pianeti inospitali ven'erano stati
parecchi ma poi, dopo aver fatto mente locale, riuscì a circuire il tutto
in pochi e sicuri obiettivi « Beh, c'era quel pianeta di scimmie rabbiose
che davano alquanto fastidio anche se non erano poi così tanto potenti
... Ora però penso che non esisti più ».
Babidi annuì « Certo, e ti ricordi come si chiamava quel pianeta?
».
« Certamente, era il pianeta Vegeta se non ricordo male ... ». Il
silenzio calò pesante poiché la coincidenza sembrava evidente.
Babidi strinse maggiormente le mani « Spero davvero che si tratti di una
coincidenza di cattivo gusto ... » mormorò sperando che quella
scimmia non creasse troppi problemi non sapendo che altri due dello stesso sangue
erano nella sua nave mentre altri erano in arrivo.
******
L'aria che schiaffeggiava sui visi era perennemente fresca
ed io, affiancato da Goten, proseguivo il mio viaggio in direzione di mio padre,
del signor Goku, di Gohan e di tutti gli altri amici. Sotto di noi le grandi
distese erbose sembravano invitarci a schiacciare un pisolino sopra di loro
ma noi, io soprattutto poiché troppo preso dalla bramosia di sapere,
ignoravo quei dolci richiami emanati dal vento e dai quei buoni profumi che
si facevano strada sulla mia pelle entrando anche nelle mie narici. La mia mente,
i miei pensieri erano rivolti a papà perché se poco tempo prima
avevano fatto del male a me, in qualche modo, sarebbero riusciti anche a fare
del male a lui ed io questo non lo volevo affatto. Con determinazione seguivo
quelle auree chiedendomi cosa poco prima avesse spinto Vegeta ad innalzare un
poco il proprio spirito mentre proprio in quell'istante Goku sembrava fare lo
stesso ... che cosa li spingeva a lottare? Cosa c'era e cos'era da battere?
I miei pensieri continuarono a frullare irrefrenabili finché all'improvviso
il piccolo Goten, grazie ad uno scatto repentino, non mi sbarrò la strada
con entrambe le braccia spalancate che poi si rannicchiarono al petto mentre
le piccole gambette s'incrociavano tra loro. Strabuzzai gli occhi e lo osservai
alquanto basito dalla testa ai piedi non capendo di cosa necessitasse «
Cosa c'è Goten? Qualcosa non và? » chiesi gentile piegando
un poco la testa verso destra mentre i palmi delle mie mani si poggiavano ai
fianchi. Il bimbo non rispose in modo chiaro: mugolò qualcosa mentre
diveniva paonazzo in volto. Lo osservai bene e notando lo sfregamento delle
gambe che aumentava istante dopo istante mi balenò un'ipotesi inscartabile
« Ti scappa? ».
Goten annuì mentre con le mani continuava a stringere la zona inguinale
per impedire una qualsiasi perdita.
« Non riesci proprio a tenerla? » chiesi per sapere se la situazione
era davvero critica ma poi, vedendo scendere di quota il bimbo con una velocità
sorprendente prima che lui potesse darmi una qualche minima risposta, capii
che il Son ce la faceva proprio più. Lo vidi correre verso una roccia
grigia e slacciare la cintura di stoffa blu.
« Hah, ci sei pure tu Trunks? » disse Goten quando mi vide al suo
fianco. Mi slacciai la cintura arancione e mi abbassai di poco le braghe iniziando
ad effettuare pure io il medesimo trattamento « Già, ho pensato
che fosse meglio farla adesso e non ritrovarsela dopo ». Il bimbo sorrise
divertito iniziando a bagnare con la propria urina una piccola lucertolina e
iniziò a ridere.
« Poverina ... » dissi vedendo la buffa scena in cui l'esserino
era in fuga « ... guarda come scappa ».
« Già, è perché ha visto la tua faccia! » esclamò
poi facendo nascere una leggera ilarità in entrambi.
Finita l'operazione mi risistemai alla meglio e mi risollevai in cielo seguito
nuovamente da Goten che, sollevato dalla buona riuscita dell'impresa, aveva
nuovamente voglia di trovare il luogo misterioso con gli strani tipi annessi.
Ricominciammo a volare ma poi, notando un innalzamento improvviso e spropositato
dell'aura del signor Goku, aumentammo la velocità di volo perché
troppo vogliosi si scoprire cosa stava accadendo.
******
La luce stava tornando in quella stanza ottenebrata dal
mago Babidi per permettere a Yacon di vincere quella battaglia che invece, per
colpa di una ingordigia di luce, aveva finito per perdere come uno sciocco.
Goku sospirò facendo scomparire la trasformazione in super sayan che
era proprio stata utilizzare per sconfiggere l'ennesima cartuccia del nemico,
si osservò il piccolo squarcio che aveva nella tenuta color carota causato
da uno degli artigli affilati di Yacon e rigirò tra le mani i brandelli
penzolanti « Adesso Chichi mi sgriderà perché ho rovinato
un'altra tuta ... » mugolò piano mentre sul volto si stava formando
una lieve espressione di paura, segno che la moglie appariva molto più
temibile di Darbula, del mago e di MajinBu stesso. Gohan se avvicinò
al genitore e notando anch'egli il taglio colpevole, si portò una mano
al mento assumendo poi un'aria pensierosa « Hai portato a casa molto di
peggio ... » disse facendo apparire nella mente del padre un barlume di
speranza che poi si spense immediatamente « ... Ma sono sicuro che una
strigliata è assicurata, mi dispiace papà ».
Mentre gran parte del gruppo ridacchiava Kaioshin non riusciva a credere ai
suoi occhi: entrambi gli scagnozzi mandati da Babidi erano periti senza poter
infliggere il minimo danno ai due sayan e il superiore, non riuscendo a capacitarsi
di codesta situazione, era e continuava a rimanere senza parole, felice per
come gli eventi stessero andando. Kaioshin strinse le mani a pugno e gioì
pensando che finalmente quella orribile faccenda si sarebbe conclusa di lì
a poco e nel migliore dei modi per giunta.
Dall'altra parte il morale sembrava a pezzi: Babidi infatti,
maggiormente impaurito per la sconfitta di Yacon, era sbalordito e non aveva
parole per esprimersi. Si voltò con occhi sgranati in direzione del suo
pupillo ma anche se lo vide sorridere, la sua paura che i suoi castelli fantastici
crollassero miseramente non scomparve affatto. Strinse maggiormente i pugni
che aveva vicino al volto e piagnucolò come un vecchietto in balia degli
eventi « Darbula ... come facciamo? ».
Il demone fece scrocchiare l'osso del collo con un rapido colpo di testa effettuato
lateralmente e osservò critico gli esseri che si intravedevano nella
sfera di cristallo. Sorrise mostrando i denti bianchissimi « Adesso ci
penso io » proferì andando poi a rifugiarsi in un luogo in cui
avrebbe concentrato il proprio spirito, in cui avrebbe raggruppato tutte le
sue forze per essere al meglio per il grande combattimento. Babidi lo vide allontanarsi
e si ritrovò da solo in quell'enorme stanza buia in cui la grande sfera
di MajinBu pareva non aumentare di potenza. Incominciò a camminare in
tondo aspettando paziente il ritorno del suo pupillo mentre nel frattanto cercava
di escogitare una qualche idea che potesse dare un poco di energia alla sua
creatura.
Il lampo di genio arrivò ed ogni soggetto richiesto venne chiamato all'ordine per mettere in atto la strategia.
... Continua ...