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Autore: scImMIA    24/10/2008    4 recensioni
Dall'alto della navicella non potevo nemmeno lontanamente immaginare che le cose sarebbero andate diversamente ...
Dopo i tre anni di attesa ero tornato per aiutarti a combattere i cyborg, per conoscerti, per scoprire chi eri per la mamma e cosa saresti diventato per me ... per me, che non ti avevo mai avuto al mio fianco ...
Ma le cose sono cambiate così tanto e così all'improvviso ... Papà, nel mondo in cui vivi, io non sono mai nato.
Adesso basta ciondolare e seguitemi! Mi raccomando, leggete e recensite! Vi sfido ad arrivare alla fine! XD Un bacione a tutti da scImMIA.
E' STATO INSERITO UN NUOVO CAPITOLO, IL N°88!
Genere: Generale, Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altri, Bulma, Trunks, Vegeta
Note: What if? (E se ...) | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Salve a tutti e ben tornati! Pure oggi sono di fretta ma non mi risparmierò certamente per le risposte alle recensioni che mi sono arrivate :

gohanSS2: Spero che anche questo capitolo ti piaccia! Comunque sono una ragazza ^^

Angelo Azzurro: Ti rispondo invece ma con un bel “no” … Light non verrà posseduto ma non c’è nulla di certo, quindi è come se non ti avessi detto nulla XD Bulma è

affettuosa con Trunks ma il bello è che lo è nonostante non sappia che è suo figlio mentre Vegeta, beh, è sempre stato un po’ sopra le righe, non vedo perché con Kaioshin dovrebbe essere diverso. Baci, spero che ti piaccia il capitolo

Pepesale: Yamcha si comporta da sciocco ma questo non vuol dire che non sia in grado di fare discorsi intelligenti quando ce né bisogno, questo è un altro standard dei fan di DragonBall da sfatare il prima possibile. Spero che il capitolo ti piaccia, bacio

Ka93: E’ un brutto momento per le scuole e quindi capisco che in un periodo come questo in cui è necessario avere già ingranata la marcia per i mesi successivi non è facile mettersi a leggere storie in internet. Spero che il capitolo ti piaccia (ps. Ovvio che continuo! XD) baci

Fine. Ultimamente i capitoli mi vengono parecchio corti, non so perché ma spero che la cosa non sia troppo un problema … il fatto è che recentemente faccio fatica a trovare le parole, a scrivere correttamente, a volte non ho voglia, altre non ho tempo e quindi non riesco a scrivere tanto … sicuramente starete rimpiangendo i capitoli di un qualche tempo fa. Spero che tra breve (quando le cose diventeranno davvero interessanti) la mia vena inizi a sgorgare talmente tanta ispirazione da farmi stare male! XD per ora però accontentatevi ^^
Baci a tutti quanti! Vi aspetto venerdì prossimo e recensite se leggete, please!
scImMIA

 

 

 

CAPITOLO 79
- MAJINBU NON RICEVE ENERGIA -

Erano oramai trascorsi svariati minuti da quando Darbula, il secondo di Babidi, era scomparso dietro alla porta scorrevole dalla forma ovalizzata lasciando i guerrieri in balia di riflessioni o pure curiosità. Kaioshin poi, affiancato costantemente da Kibith, sembrava starsi mangiando le unghie dal nervosismo mentre le "rotelle" cercavano di elaborare una qualunque via di fuga da quel pasticcio nel quale Vegeta, e a ruota tutti gli altri, si erano imbattuti sottovalutando il problema. Il principe dei sayan, che girava in tondo come un'anima persa, sembrava essere quello maggiormente infastidito dall'attesa ma per fortuna, i suoi continui sfoghi e inveite contro il suo rivale di sempre che in quel momento era utilizzato come una valvola di sfogo, riusciva ad acquetare il suo malumore. Crillin e Piccolo invece osservavano silenziosi Gohan che, con una curiosità particolare, studiava ogni angolo di quella navetta spaziale ... rimanendo però in quei limiti da Babidi consentiti. Il sayan più giovane si avvicinò al grande cerchio nero che era situato nel centro della stanza e che stava ad indicare il passaggio per il piano successivo, si inginocchiò e con una mano guantata toccò la fredda superficie. Vegeta stava ancora deridendo il padre quando Gohan lo interruppe con garbo: « Scusa Vegeta, posso farti una domanda? ».
Il principe si voltò seccato in sua direzione « Che vuoi? ». Il ragazzo non si fece intimorire, si alzò in piedi ed aprì un poco le braccia come ad indicare la sua predisposizione ad una chiacchierata pacifica « Volevo farti soltanto qualche domanda riguardo a questa nave ... ».
Vegeta alzò un sopracciglio ed attese il proseguimento del dialogo mentre nel frattanto pure gli altri, che non avevano niente di meglio da fare, si avvicinarono al ragazzo e al principe. Gohan continuò quando pure il padre, dopo aver fatto qualche commento con Crillin riguardo al fare da studioso del mio amico, se ne stette in silenzio « Ecco, io volevo soltanto capire meglio come fosse fatta questa nave visto che ho avuto la possibilità di vedere soltanto quelle monoposto, quella di papà dopo quella usata per andare su Namecc e un poco quella di Freezer. Ho pensato che visto che tra noi sei quello più esperto di spazio lo potessi sapere ... ». Papà si guardò un po' attorno mentre incrociava le braccia al petto con fare abbastanza disinvolto: « Posso soltanto immaginare come possa essere questa nave visto che è sotterrata e pertanto non so bene nemmeno io come sia strutturata ... Vista così però potrei azzardare che si tratti di una nave che io definirei a parete ... ».
Piccolo assottigliò gli occhi « A parete? ».
Vegeta s'irritò all'istante « Non conosco i termini specifici, è solo la prima parola che mi è venuta in mente per dare una possibile visione al sistema! ».
Gohan fece spallucce ma mantenne un lieve sorriso sul volto « Non mi interessano i termini specifici ... Quindi come sarebbe strutturata? » domandò poi interessato a capire come fosse l'oggetto nel quale erano intrappolati.
Il principe tornò tranquillo « Ci sono tantissime tipologie di navi spaziali e ciascuna ha un proprio scopo evidenziato dalla sua struttura: come le monoposto hanno il mero compito di trasporto di un singolo elemento, la nave da battaglia di Freezer era possente proprio per tale motivo. In genere più l'astronave è compatta più è resistente agli attacchi nemici primo perché i suoi motori e generatori sono interni alla struttura e poi perché può viaggiare rapidamente ... » i presenti nella stanza ascoltavano silenziosi e incuriositi dalle nuove informazioni che stavano, chi più e chi meno, acquisendo. Papà proseguì « ... Alla prima occhiata, visto che ogni stanza sembra essere separata dall'altra, mi è parso che questa sia una nave ampia e tutt'altro che compatta. Credo che sia una di quelle navicelle riservate esclusivamente a dei viaggi in cui non sono previsti attacchi anche perché, navi di questo genere, non sono resistenti e nonostante la loro stabilità durante i viaggi sia ammirevole, sono dotate di velocità limitate anche perché i detriti spaziali o quant'altro, avendo tanto spazio a disposizione da poter colpire, rallentano di molto l'andatura ».
Gohan alzò un attimo gli occhi verso il pannello da dove erano usciti poco prima e si portò una mano al mento come per ordinare le idee « Quindi possiamo dire che la nave di Freezer era come una corazzata da sfondamento mentre questa è una nave da crociera facilmente affondabile? ». Vegeta annuì soddisfando le richieste del ragazzo « Sì, anche se non so se queste limitazioni valgano anche per questa nave visto che è guidata da un essere dai poteri magici ... » mormorò poi avvicinandosi ad una delle pareti laterali della stanza dalla pianta circolare. Tutti si voltarono in direzione del principe dei sayan che, quando raggiunse la parete, posò su di essa il pugno destro. Kaioshin, in silenzio come gli altri in un primo momento, gridò stupito quando vide Vegeta sfondare il sottile muro di metallo « CHE COSA TI E' SALTATO IN MENTE?! ». Papà sogghignò quando estrasse la mano guantata sporca di quella terra che a poco a poco stava facendo il suo ingresso da quel buco realizzato e che stava insozzando il pavimento chiaro. Goku rimase silenzioso ma sorrise sotto i baffi quando Vegeta disse nuovamente ciò che pensava con aria fortemente ironica: « Se volete sapere la mia: dubito che questa bettola possa resistere alla nostra potenza. Ho paura che Babidi voglia farci morire dissotterrati piuttosto che utilizzare i suoi fantocci ». Un risolino generale si udì tra quell'unico muro mentre, invece, contrariato Kaioshin era ormai rosso di rabbia perché secondo lui aveva a che fare con degli scellerati: « IMPUDENTE! NON FARE MAI PIU' UNA COSA DEL GENERE!! » sbraitò il superiore con le braccia alzate al cielo che avevano i pugni chiusi con rabbia. Vegeta stette zitto guardandolo in malo modo, fulminandolo se si dev'essere corretti, mentre un Goku più preoccupato per il futuro prossimo del personaggio dell'aldilà che per le sorti della Terra cercava, come poteva, di tranquillizzare Kaioshin « Suvvia, non è successo nulla di male. Si calmi per favore » mugolò il Son dopo aver afferrato le piccole spalle ricoperte da quella buffa vestita.
« Goku, tu non capisci, sarebbe potuto accadere un disastro ... » l'omino dalla faccia violacea sembrava davvero con i nervi a pezzi e pertanto Piccolo, sapendo che fatica costasse avere pazienza con personaggi poco disciplinati, cercò di ritrovare la sua vecchia compostezza da Dio della Terra e accorse in aiuto del sayan « Perché dite così Kaioshin, cosa sarebbe potuto accadere? ».
« MajinBu è stato imprigionato grazie ad un incantesimo ed ora si trova nella sua sfera. Se non moderiamo le nostre azioni ci potrebbe essere la possibilità che si svegli prima del tempo per colpa di un nostro colpo troppo avventato o una scossa troppo violenta della nave » un sospiro si udì perfettamente mentre Kibith, che ovviamente la pensava allo stesso modo, cercava di dare coraggio al proprio superiore. Gohan però, che in quel frangente sembrava voler dare sfoggio di tutto il suo intelletto (in barba al padre ignorante ... ), incrociò le braccia ed assunse un'aria alquanto dubbiosa in merito « Ma non capisco, se per qualche colpo troppo violento liberiamo MajinBu dal suo incantesimo prima del tempo non sarebbe meglio? Insomma ... » il giovane Son percorse qualche passo lontano da Vegeta che nel frattanto stava osservando il terriccio scuro che oramai non entrava più nella stanza da quel buco « ... Babidi stà raccogliendo l'energia per risvegliarlo ma se noi gli diamo la sveglia forzata prima non sarà temibile e quindi facilmente affrontabile, non è così? ».
Crillin annuì stringendo forte i pugni « Certo, penso che sia un'idea fantastica! Pensate, ci basterà fare qualche altro buco come quello di Vegeta e poi saremo quasi a posto! » pronunciò poi voltandosi in direzione del Principe dei sayan dal quale, ovviamente, ricevette un occhiataccia di quelle che non avrebbe dimenticato tanto facilmente.
« No, è una pessima idea ... » pronunciò Kaioshin mentre una goccia di sudore gli bagnava la guancia sinistra « ... Non sappiamo come si potrà comportare MajinBu allo stadio incompleto. Potrebbe essere più debole, questo forse è vero, ma potrebbe essere ancora più imprevedibile rispetto a come lo è già di per sé » lagnò poi lasciando che i presenti lo guardassero comunque come un qualcuno che aveva bisogno di una vacanza.

In una stanza buia e lontana qualchedun'altro la pensava allo stesso modo ...
« Darbula! Guarda che hanno fatto alla mia bella astronave ... E' pazzesco, non sono normali quelli, ma chi si credono di essere per comportarsi così?! » si lamentò Babidi con voce starnazzante mentre osservava con aria stizzita, mediante una grande sfera di cristallo, ciò che accadeva nella stanza nella quale erano imprigionati i guerrieri e che erano in attesa di ulteriori istruzioni o perlomeno di svaghi.
« Ha proprio ragione mago Babidi, non sono normali ma stia tranquillo, ci penserò io a fare abbassare loro la cresta »
« Non ho alcun dubbio » il minuto mago si voltò verso il suo prediletto dalla pelle rosso fuoco e iniziò ad incamminarsi in direzione di una grande sfera dai colori scuri e dall'aspetto alquanto discutibile: grandi e pulsanti nervi percorrevano la sua superficie rendendola disgustosa persino alla vista. Babidi poggiò le mani su di quella sfera e sospirò « Non ci possiamo permettere che MajinBu, la creatura di mio padre, si svegli prima del tempo ... Quando quelli combatteranno sarò costretto a creare una nuova area in cui potranno utilizzare tutti i loro poteri senza danneggiare la nave ». Darbula, dopo aver ricevuto un segno dal proprio padrone, afferrò la strana ampolla che era stata poggiata da una parte, la conficcò nella sfera e ivi inserì tutta l'energia catturata. L'indicatore di potenza, posto vicino al mago, fece muovere la propria lancetta rosso fuoco di un bel po' di spazio e questo attirò l'attenzione di Babidi « Non ci posso credere, la sfera di MajinBu è piena quasi per metà! ».
« Ma come può essere possibile?! » si chiese Darbula mentre estraeva lo strano oggetto e si avvicinava al mago. Le lunghe dita delle mani di quell'essere ripugnate accarezzarono quei baffetti penduli « Beh, evidentemente Yamu e Spopovich avevano assorbito l'energia da numerosi individui, non c'è altra spiegazione » proferì il piccoletto alquanto sorpreso e allo stesso tempo dubbioso.
« Già, non c'è altra spiegazione » bofonchiò Darbula solo per dar aria alla bocca prima di allontanarsi.
Babidi tornò alla sfera di cristallo ed osservò Kaioshin che sembrava perdere per davvero la pazienza mentre tutti gli altri si facevano gli affari propri « Credo che dovrò mandare qualcuno altrimenti inizieranno tutti a fare come quel porcospino pazzoide ... » il mago si voltò indietro in direzione di uno suoi leccapiedi di più infimo livello « ... Hei tu, chiama Puipui e digli di andare al primo livello ».
Il subalterno effettuò un inchino solenne e si ritirò lasciando che il silenzio creatosi rimanesse immacolato. Babidi si portò una mano al mento e lo sfregò pensando che ci fosse qualcosa di strano, di anormale in tutta quella situazione ...

Nel primo livello tutti sembravano fare campeggio: papà sembrava essersi appisolato da una parte mentre teneva la schiena contro il muro e le braccia incrociare al petto, Goku fletteva le gambe per passare il tempo mentre il figlio e l'amico di una vita lo imitavano anche loro per lo stesso motivo, Piccolo si era messo a meditare a mezz'aria mentre Kaioshin, in silenzio e con gli occhi chiusi, meditava su cose piacevoli per distendere i nervi ... Si può dire che nessuno faceva nulla, Kibith compreso ... quasi me lo stavo dimenticando XD
La porta ovale iniziò ad alzarsi e il suo rollio perpetuo e continuo risvegliò le attenzioni di tutti che, in meno di due secondi, si voltarono in direzione dell'uscio per poi vedere la figura di Puipui, lo sconosciuto/scagnozzo di Babidi, fare il suo ingresso con un sorriso ebete sul volto. L'alieno oltrepassò la soglia permettendo al portello di richiudersi alle sue spalle e si strinse tra le braccia.
« Io sono Puipui e sarò il vostro primo e ultimo avversario ... » iniziò lo sbruffone indicando poi a terra con l'indice della mano destra « ... Babidi si trova nell'ultima stanza e ... ». Non gli fu permesso di continuare che Piccolo lo interruppe: « Ci ha già detto tutto Darbula. Vediamo di darci una mossa ».
Puipui digrignò i denti infastidito e strinse i pugni con rabbia, « Bene ... » iniziò stizzito « ... Chi è il primo? ».
Crillin iniziò ad incamminarsi in direzione del tizio mentre si faceva scrocchiare le dita « Vado io ragazzi, ho una voglia matta di picchiarlo questo sbruffone ... ». Una forte mano si fermò sulla piccola spalla ricoperta da quella maglietta rossa e Crillin, sentendo la presa, si voltò un poco per vedere chi gli rivolgeva la parola con un'irritazione a tale livello: « Hei ... » papà disse ciò prima di stringere maggiormente la spalla e scaraventare lontano il piccoletto facendolo anche andare a sbattere contro il soffitto della stanza. Crillin posò le mani su quella parte di viso sopra la quale ci sarebbe stato un naso ed iniziò a rotolare su sé stesso preso da strani spasmi ... poveretto.
Vegeta si voltò verso gli altri presenti e li fulminò con lo sguardo: « Andrò io, non accetto obiezioni! ». Goku evidentemente non aveva ascoltato affatto: « Ma no Vegeta, voglio combattere anche io, non fare l'egoista! ».
« Niente storie Kaharoth! Sei una terza classe e quindi devi sottostare a quello che dico io! »
« Ma dai ... »
Il battibecco iniziò, durò e alla fine si concluse nei migliori dei modi: con un Gohan quasi saccagnato nel mezzo che però aveva avuto una buona idea « Sentite, perché non ce la giochiamo a morra cinese? ». Tutti avevano accettato ... tutti tranne uno ovviamente; mio padre voleva sempre avere l'ultima parola: « D'accordo però il muso verde, Kaioshin e il nano non possono partecipare! ».
Gohan strabuzzò gli occhi per la richiesta fatta anche perché ci teneva fare partecipare il suo amico « Ma perché Vegeta? ».
Come al solito il principe dei sayan trovò una motivazione tutta sua « Perché hanno già combattuto, chi più e chi meno, al torneo e quindi non possono partecipare! ». Piccolo grugnì ma lasciò correre pensando che avrebbe potuto avere occasioni migliori mentre Crillin, il nano, cercava di riprendersi. Il figlio di Goku si voltò verso Kibith e gli chiese se lui volesse partecipare al giochetto ma lui, con un semplice "Passo", si auto escluse lasciando tutte le possibilità ai tre sayan che erano già pronti a giocare puntando carta, forbice o sasso.

******

Sicuro di sé, senza paura alcuna, un piccolo mostriciattolo violava le nuvole realizzando strane firme che non avevano alcun significato se non quello di una mera dimostrazione della vivacità del piccoletto stesso. A distanza abbastanza ravvicinata cercavo di non perderlo d'occhio nemmeno un istante poiché sentivo sulle mie spalle una gravosa responsabilità e quindi, quando perdevo di vista Goten, affinavo i sensi e non mi risparmiavo nemmeno la trasformazione in super sayan pur di ritrovarlo il più in fretta possibile. Entrambi puntavamo in direzione delle auree dei rispettivi genitori ma io, sprofondato in uno strano e quasi perenne silenzio, meditavo su quali potessero essere le motivazioni che avevano portato a quel trambusto generale e che aveva rovinato per buona parte il torneo di arti marziali.
Il bimbetto si voltò proseguendo a volare a marcia indietro. Aveva le sopracciglia incurvate in segno di disapprovazione riguardo a quell'attimo « Trunks ... » iniziò con voce sgnolante « ... Mi stò annoiando, quanto manca ancora? ».
Scrollai la testa da una parte all'altra lasciando che i capelli sbatacchiassero sulla fronte « Non lo so Goten, sii paziente, tanto non ci rincorre nessuno » mormorai nel tentativo di frenare la noia del piccolino che invece però, non essendo affatto soddisfatto della risposta, smise di volare all'improvviso bloccandosi a mezz'aria con le braccia incrociate al petto e il viso contratto in una smorfia. Mi fermai anch'io dopo averlo oltrepassato un poco « Che fai? Perché ti sei fermato? ».
« Mi annoio ... Ma ci vuole così tanto? » ripeté come se non avessi compreso la sua "frustrazione" ma io, essendo paziente quasi quanto un santo, poggiai le mani ai fianchi e sospirai nullificando qualunque traccia di esasperazione perché sapevo per primo che bisognava essere tranquilli con i bambini. Mossi la testa spostando una grossa ciocca di capelli che mi era caduta proprio davanti agli occhi e poi osservai Goten che manteneva la sua posa da bimbetto offeso. Tesi poi i sensi quando iniziai ad udire un piccolo cenno di auree che aumentavano anche se lievemente. Il piccolo Son ovviamente si accorse del mio atteggiamento ma però lui, forse non essendo in grado di percepire bene livelli così bassi di forza oppure solo troppo distratto per poterlo fare, iniziò a svolazzarmi attorno distraendomi un poco.
« Che succede Trunks? Hai sentito qualcosa? » iniziò a chiedermi con voce più allegra, speranzoso che le nuove buone arrivassero dalle mie labbra.
« Sì Goten, ho sentito l'aura di uno dei nostri aumentare quasi impercettibilmente ... » mormorai senza staccare gli occhi verso l'orizzonte e poi sorrisi prima di iniziare a voltarmi in direzione del mio piccolo amico « ... Che ti avevo detto? Bastava soltanto aspettare un pochino ». Goten annuì deciso e chiuse i pugnetti vicino al petto con un sorrisone che faceva scappare da ridere. Il bimbo ricominciò a svolazzare nella direzione in cui eravamo diretti e poi, con grande entusiasmo, mi incitò a seguirlo con foga invidiabile « Andiamo Trunks! Sarà bellissimo! ».
Scossi un poco la testa osservando il soffitto azzurro e poi, accompagnato da un lieve sorriso, iniziai a seguire lo spiffero che con aria da furbetto cercava di distanziarmi « D'accordo, ma non voglio sentire altre lagne sennò torniamo a casa » proferii quasi serio e Goten, sentendomi bene, decise di moderare la velocità e di non lagnarsi più.

******

Dire che Puipui era stato sconfitto era dire ben poco, di lui non se ne vedevano nemmeno le tracce dal gran che era stato disintegrato in mille pezzi dal colpo letale di Vegeta, il fortunato della morra cinese, colui che era riuscito (almeno in quel frangente) a schiacciare sia Kaharoth, l'eterno rivale e terza classe, che il figlio Gohan che anch'egli risultava essere un individuo detestabile alla pari. Il principe, dopo aver commentato e dato un voto negativo al pescivendolo di Babidi, seguì l'intero gruppo che si era preso la briga di precederlo e percorrere prima di lui la strada che portava alla stanza successiva.
Le differenze tra i due luoghi erano talmente insignificanti che per un istante i guerrieri credettero che il mago li avesse portati nuovamente nella stanza precedente ma poi, guardandosi bene attorno, compresero di essere nel posto giusto e pertanto iniziarono a chiedersi chi sarebbe stato l'avversario successivo.
Goku strofinò le mani raggiante mentre un largo sorriso splendeva sul suo viso « Urca, sono proprio curioso di vedere chi sarà il mio avversario, non vedo l'ora! » disse gagliardo facendo ingelosire alcuni di quelli che non avevano potuto partecipare al piccolo scontro tra mani. Crillin infatti, non essendosi divertito nel combattimento al torneo, voleva fronteggiarsi contro qualcuno ma era scontato che se i primi toccavano ai sayan, lui sarebbe subentrato successivamente assieme a Piccolo e se il livello dei combattenti saliva di piano in piano, temeva davvero il peggio. Il nano sospirò portandosi le mani dietro la testa « Uffa, non è giusto però ... » mugolò facendo attirare su di sé le attenzioni del carissimo amico Goku.
« Uh? Cosa c'è Crillin? C'è forse qualcosa che non va? » chiese il sayan notando la faccia sconsolata dell'altro che nel frattanto aveva pure chiuso gli occhi dopo avere sospirato nuovamente.
« Anche io volevo combattere ma però se si va avanti così, quando starà a me, mi toccherà un nemico al livello di Darbula o quasi ... E in quel caso mi troverei nei pasticci e ovviamente non mi divertirei » confessò il nanetto dicendo che poi sarebbe stato più sfizievole per tutti se i primi avversari sarebbero stati adatti per uno come lui mentre i sayan, che in confronto avevano una forza inimmaginabile e terribile, si sarebbero divertiti maggiormente negli scontri successivi non rischiando comunque la pelle.
Goku si grattò la testa con una mano mostrando al piccolo pubblico un momento di sistemazione di idee per poi incrociare le braccia ed arricciare il naso, come se le riflessioni ricercate non volessero giungere poi così tanto in fretta ... come al solito. Il Son alzò un poco le spalle continuando a tenere le braccia così come stavano « In un certo senso hai ragione sai? Però anche Vegeta ha detto il giusto: tu hai già combattuto al torneo mentre noi non abbiamo ancora fatto nulla ».
Crillin sospirò ancora ma sorrise andando nuovamente a scavare nei ricordi che continuamente affioravano poiché quel ragazzo, con il passare degli anni, non cambiava proprio mai, qualunque cosa accadesse « Tu hai sempre voglia di metterti a confronto e vincere nuove sfide, vero Goku? ». Il Son ridacchiò osservando poi anche gli altri due sayan che erano fatti della stessa pasta.

Nella grande ma buia stanza Babidi era ancora sconcertato per quanto successo al suo sottoposto pochi minuti antecedenti, prima che il pannello nero circolare si aprisse per fare passare i lottatori nella stanza successiva. Il mostriciattolo balbettava in fretta e di tanto in tanto Darbula riusciva a cogliere i concetti salienti « Hai visto cosa ha fatto? Lo ha distrutto in pochissimo tempo ... ». L'essere dalla faccia demoniaca annuì un poco continuando ad osservare anch'egli nella grande sfera di cristallo vedendo i nemici continuare a chiacchierare tra loro in attesa del prossimo avversario « Secondo me Puipui ha sottovalutato la situazione, per questo è stato battuto ».
Babidi alzò gli occhi verdi in direzione del suo pupillo stringendo le mani un poco agitato « Tu credi? Però non è riuscito a strappare a quell'individuo nemmeno una goccia di energia, com'è possibile? » mugolò poi avvicinandosi alla grande sfera e indicando poi il segnalatore di energia che in quel breve tempo non si era spostato di un millimetro.
Il servo seguì il proprio padrone fermandoglisi a fianco lasciando che il largo mantello svolazzasse un poco in giro per colpa di quello spostamento « Puipui non è riuscito a sfiorare quel Vegeta nemmeno quando avete modificato lo spazio circostante facendolo diventare il pianeta Zon, il luogo in cui era più forte. Forse Puipui ha sì sottovalutato l'avversario ma forse è anche quel tizio ad essere estremamente in gamba ».
« Sì ma come facciamo Darbula? Puipui era uno dei migliori e di certo non voglio mandare te al secondo livello, ciò mi ricoprirebbe di ridicolo e non riuscirei ad accettarlo! ... » Babidi in preda ad un improvviso isterismo che era dovuto al fatto che pure lui, come il suo secondo appena eliminato, aveva creduto e pensato che gli sconosciuti fossero di una potenza nettamente inferiore. Il demone dalla pelle rossa assottigliò gli occhi facendo sgombrare la mente « Ci sarebbe Yacon ».
Il piccoletto sospirò e fece rallentare grazie ad esso i battiti del cuore trovando un poco di quella quiete che necessitava « Giusto, Yacon potrebbe essere perfetto per il prossimo piano ... » disse poi prima di lasciare scorrere sulla guancia una goccia di sudore grande quasi quanto un fagiolo « ... Spero che almeno lui dia un poco di energia al mio MajinBu ». Le mani ossute si poggiarono sulla grande sfera di cristallo andando ad ingrandire l'immagine di Son Goku che, tranquillo e spensierato come sempre, scambiava qualche parola amichevole ad un Kaioshin che, visto il risultato dello scontro di Vegeta, pareva molto meno rigido e più rilassato. Il mago storse il naso felino inghiottendo un groppo di saliva che si trovava al livello della gola ed abbassò un poco la testa come annichilito da una possibile eventualità « Hei tu! ... » disse nuovamente Babidi in direzione del sottoposto di più infimo rango che nuovamente era fermo a fianco della porta in attesa di ordini « ... Vai a chiamare Yacon ».
La feccia dei sudditi osò parlare con un tono di voce tremante poiché la paura dell'andare anche solo a richiamare un essere mostruoso come quello lo faceva spaventare a morte « Ma signore, Yacon già al secondo livello? ». Il mago non parlò, gli bastò uno sguardo deciso per rimettere in riga il sottoposto e farlo correre ad eseguire il proprio obiettivo. Darbula abbassò lo sguardo notando una certa perplessità sul viso del proprio padrone e pertanto si preoccupò del perché di quel sovrappensiero « Grande Babidi, cos'é che vi turba? Avete forse timore che Kaioshin riesca nel suo intento? » chiese con aria solenne, come se stesse parlando ad una divinità giunta in terra (e presa sul serio aggiungo io).
Il mostriciattolo sbiascicò un poco e si portò le mani dietro la schiena lasciando che il mantello arancione coprisse in parte quelle piccole strutture quasi puramente ossee « All'inizio credevo che si fosse circondato di pagliacci e invece ... » il mago osservò l'aria sorpresa e in quel momento raggiante del suo rivale « ... Scommetto che nemmeno Kaioshin immaginasse tutto questo potere e questo può diventare un problema, la strada per far tornare in vita MajinBu sembra essere diventata in salita ».
Darbula sogghignò sostenendo la propria tesi « Non si preoccupi, quando scenderò in campo li schiaccerò come insetti e tutta l'energia che ci serviva arriverà come un fiume ... » una voce metallica ma dal timbro maschile interruppe il profondo discorso del demone attirando l'attenzione del mago: « Grande mago, Yacon è pronto ad intervenire ».
« Molto bene ... » pronunciò il signore dando il cenno per fare incominciare le nuove danze prima di voltarsi nuovamente in direzione di Darbula e proseguire con i suoi pensieri che non si erano fermati nemmeno un attimo « Darbula, quando abbiamo perlustrato questo pianeta anni fa non c'era nessuno di così forte vero? ».
Il fidato servo dalla pelle rossa negò con la testa « No signore, cento anni fa non c'era nessuno di un così considerevole livello ed anche per quel motivo che abbiamo optato la Terra come pianeta ospitante ». Babidi osservò Son Goku che faceva scrocchiare le braccia per riscaldarsi mentre Yacon si era già presentato con tanto di bava alla bocca e lame affilate ai bracci sottili. Assottigliò gli occhi quando andò a riosservare l'assassino di Puipui « E dimmi, qual'era uno dei pianeti più inospitali al tempo? E non mi riferisco al clima ... ».
Darbula smise di sorridere poiché rimasto un poco spiazzato da quella domanda così ampia poiché di pianeti inospitali ven'erano stati parecchi ma poi, dopo aver fatto mente locale, riuscì a circuire il tutto in pochi e sicuri obiettivi « Beh, c'era quel pianeta di scimmie rabbiose che davano alquanto fastidio anche se non erano poi così tanto potenti ... Ora però penso che non esisti più ».
Babidi annuì « Certo, e ti ricordi come si chiamava quel pianeta? ».
« Certamente, era il pianeta Vegeta se non ricordo male ... ». Il silenzio calò pesante poiché la coincidenza sembrava evidente. Babidi strinse maggiormente le mani « Spero davvero che si tratti di una coincidenza di cattivo gusto ... » mormorò sperando che quella scimmia non creasse troppi problemi non sapendo che altri due dello stesso sangue erano nella sua nave mentre altri erano in arrivo.

******

L'aria che schiaffeggiava sui visi era perennemente fresca ed io, affiancato da Goten, proseguivo il mio viaggio in direzione di mio padre, del signor Goku, di Gohan e di tutti gli altri amici. Sotto di noi le grandi distese erbose sembravano invitarci a schiacciare un pisolino sopra di loro ma noi, io soprattutto poiché troppo preso dalla bramosia di sapere, ignoravo quei dolci richiami emanati dal vento e dai quei buoni profumi che si facevano strada sulla mia pelle entrando anche nelle mie narici. La mia mente, i miei pensieri erano rivolti a papà perché se poco tempo prima avevano fatto del male a me, in qualche modo, sarebbero riusciti anche a fare del male a lui ed io questo non lo volevo affatto. Con determinazione seguivo quelle auree chiedendomi cosa poco prima avesse spinto Vegeta ad innalzare un poco il proprio spirito mentre proprio in quell'istante Goku sembrava fare lo stesso ... che cosa li spingeva a lottare? Cosa c'era e cos'era da battere?
I miei pensieri continuarono a frullare irrefrenabili finché all'improvviso il piccolo Goten, grazie ad uno scatto repentino, non mi sbarrò la strada con entrambe le braccia spalancate che poi si rannicchiarono al petto mentre le piccole gambette s'incrociavano tra loro. Strabuzzai gli occhi e lo osservai alquanto basito dalla testa ai piedi non capendo di cosa necessitasse « Cosa c'è Goten? Qualcosa non và? » chiesi gentile piegando un poco la testa verso destra mentre i palmi delle mie mani si poggiavano ai fianchi. Il bimbo non rispose in modo chiaro: mugolò qualcosa mentre diveniva paonazzo in volto. Lo osservai bene e notando lo sfregamento delle gambe che aumentava istante dopo istante mi balenò un'ipotesi inscartabile « Ti scappa? ».
Goten annuì mentre con le mani continuava a stringere la zona inguinale per impedire una qualsiasi perdita.
« Non riesci proprio a tenerla? » chiesi per sapere se la situazione era davvero critica ma poi, vedendo scendere di quota il bimbo con una velocità sorprendente prima che lui potesse darmi una qualche minima risposta, capii che il Son ce la faceva proprio più. Lo vidi correre verso una roccia grigia e slacciare la cintura di stoffa blu.
« Hah, ci sei pure tu Trunks? » disse Goten quando mi vide al suo fianco. Mi slacciai la cintura arancione e mi abbassai di poco le braghe iniziando ad effettuare pure io il medesimo trattamento « Già, ho pensato che fosse meglio farla adesso e non ritrovarsela dopo ». Il bimbo sorrise divertito iniziando a bagnare con la propria urina una piccola lucertolina e iniziò a ridere.
« Poverina ... » dissi vedendo la buffa scena in cui l'esserino era in fuga « ... guarda come scappa ».
« Già, è perché ha visto la tua faccia! » esclamò poi facendo nascere una leggera ilarità in entrambi.
Finita l'operazione mi risistemai alla meglio e mi risollevai in cielo seguito nuovamente da Goten che, sollevato dalla buona riuscita dell'impresa, aveva nuovamente voglia di trovare il luogo misterioso con gli strani tipi annessi.
Ricominciammo a volare ma poi, notando un innalzamento improvviso e spropositato dell'aura del signor Goku, aumentammo la velocità di volo perché troppo vogliosi si scoprire cosa stava accadendo.

******

La luce stava tornando in quella stanza ottenebrata dal mago Babidi per permettere a Yacon di vincere quella battaglia che invece, per colpa di una ingordigia di luce, aveva finito per perdere come uno sciocco. Goku sospirò facendo scomparire la trasformazione in super sayan che era proprio stata utilizzare per sconfiggere l'ennesima cartuccia del nemico, si osservò il piccolo squarcio che aveva nella tenuta color carota causato da uno degli artigli affilati di Yacon e rigirò tra le mani i brandelli penzolanti « Adesso Chichi mi sgriderà perché ho rovinato un'altra tuta ... » mugolò piano mentre sul volto si stava formando una lieve espressione di paura, segno che la moglie appariva molto più temibile di Darbula, del mago e di MajinBu stesso. Gohan se avvicinò al genitore e notando anch'egli il taglio colpevole, si portò una mano al mento assumendo poi un'aria pensierosa « Hai portato a casa molto di peggio ... » disse facendo apparire nella mente del padre un barlume di speranza che poi si spense immediatamente « ... Ma sono sicuro che una strigliata è assicurata, mi dispiace papà ».
Mentre gran parte del gruppo ridacchiava Kaioshin non riusciva a credere ai suoi occhi: entrambi gli scagnozzi mandati da Babidi erano periti senza poter infliggere il minimo danno ai due sayan e il superiore, non riuscendo a capacitarsi di codesta situazione, era e continuava a rimanere senza parole, felice per come gli eventi stessero andando. Kaioshin strinse le mani a pugno e gioì pensando che finalmente quella orribile faccenda si sarebbe conclusa di lì a poco e nel migliore dei modi per giunta.

Dall'altra parte il morale sembrava a pezzi: Babidi infatti, maggiormente impaurito per la sconfitta di Yacon, era sbalordito e non aveva parole per esprimersi. Si voltò con occhi sgranati in direzione del suo pupillo ma anche se lo vide sorridere, la sua paura che i suoi castelli fantastici crollassero miseramente non scomparve affatto. Strinse maggiormente i pugni che aveva vicino al volto e piagnucolò come un vecchietto in balia degli eventi « Darbula ... come facciamo? ».
Il demone fece scrocchiare l'osso del collo con un rapido colpo di testa effettuato lateralmente e osservò critico gli esseri che si intravedevano nella sfera di cristallo. Sorrise mostrando i denti bianchissimi « Adesso ci penso io » proferì andando poi a rifugiarsi in un luogo in cui avrebbe concentrato il proprio spirito, in cui avrebbe raggruppato tutte le sue forze per essere al meglio per il grande combattimento. Babidi lo vide allontanarsi e si ritrovò da solo in quell'enorme stanza buia in cui la grande sfera di MajinBu pareva non aumentare di potenza. Incominciò a camminare in tondo aspettando paziente il ritorno del suo pupillo mentre nel frattanto cercava di escogitare una qualche idea che potesse dare un poco di energia alla sua creatura.

Il lampo di genio arrivò ed ogni soggetto richiesto venne chiamato all'ordine per mettere in atto la strategia.

 

 

 

 

... Continua ...


  
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