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Autore: Mirty_92    17/03/2015    2 recensioni
Dopo la battaglia di Hogwarts molte cose sono cambiate, le persone sono cambiate... ma ora, è il momento, per ognuno, di riprendere a vivere perché questa non sarà la fine ma solo un nuovo inizio.
Dal testo:
"La locomotiva scarlatta è sparita dietro l’angolo da quasi dieci minuti ormai ma io non sono ancora riuscito ad andarmene. Dopo la partenza del treno, a poco a poco, la folla di genitori si è diradata ma io sono ancora qui. Non riesco a capacitarmene; a capire il motivo per cui faccio così fatica a dirigermi verso la barriera per tornare nel mondo babbano e poi a Diagon Alley. Forse perché non sono un genitore. Forse perché su quel treno non ho visto partire mio figlio o mia figlia ma la mia ragazza."
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Fred Weasley, Hermione Granger | Coppie: Fred Weasley/Hermione Granger
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
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2. Problemi di piuma

PROBLEMI DI PIUMA

Adesso scrivi aspettami il tempo passerà
Un anno non è un secolo - tornerò
com'è difficile restare senza te. 

(Tornerò, I Santo California)

 

 

Hermione

Sono tornata. Hogwarts si staglia maestoso nel cielo nero punteggiato solo qua e là da alcune timide stelle che cercano di illuminare la notte. Nel rivedere il castello, un brivido mi corre lungo la schiena. Avverto un qualcosa che si posa delicato sul mio braccio. È la mano di Ginny che, accanto a me, cerca di farmi forza oppure di trarre quella forza che anche a lei sembra mancare. Varcare la soglia del castello ricostruito, dopo appena 4 mesi dalla battaglia che lo ha visto teatro di morte e distruzione, è un’emozione troppo forte. Riesco a rimanere calma solo perché attorno a me scorgo qualche volto amico. Visi di persone che hanno visto compagni morire proprio tra quelle mura e che adesso, sono ancora qui, per ricominciare a vivere, per andare avanti senza per questo dover per forza dimenticare.

Lo Smistamento ha inizio. I bambini del primo anno sono spauriti quando si avvicinano al Cappello Parlante che, dopo aver riflettuto il tempo necessario, li smista nelle rispettive case. Il banchetto è allegro anche se velato di una strana malinconia che solo i più grandi riescono a comprendere a pieno. Arrivati al dolce, alzo lo sguardo e incrocio quello della mia professoressa preferita: la McGranitt, ora preside della scuola. Mi sorride e mi fa cenno di continuare a mangiare, mi sprona a divertirmi anche se sa perfettamente che, per molti di noi, questo non sarà possibile ancora per molto tempo, fino a quando non avremo fatto pace con i nostri ricordi.

Poco dopo sono nella Torre di Grifondoro. Quest’anno condividerò il dormitorio con Ginny e le sue coetanee. Non avrò più Ron e Harry da aiutare con i compiti, non avrò più le mie solite compagne di stanza ma soprattutto non avrò più Fred e George da sgridare. Fred. Sorrido pensando a lui e subito mi ricordo di quanto mi ha detto prima di partire: “Granger, lo so che sarai tutta entusiasta di rivedere Hogwarts, ma scrivimi appena hai un attimo di tempo.”
L’ho preso in giro per questo. Aveva un’aria così protettiva nei miei confronti che mi ha fatto tenerezza. Non è da lui. È cambiato e io sono cambiata con lui.

Mi metto in pigiama e, dopo aver dato la buonanotte a Ginny, chiudo le cortine attorno al mio letto a baldacchino. Davanti a me solo una pergamena bianca, una piuma autocoreggente e una boccetta d’inchiostro. Il tutto illuminato dalla luce fioca della mia bacchetta. La piuma cattura la mia attenzione. Non è decisamente una delle mie. È stato Fred a regalarmela e a farmi promettere che l’avrei usata per scrivergli. Così ora mi ritrovo a dover mantenere la promessa. Intingo la punta nell'inchiostro facendo attenzione a non rovesciare la boccetta sulle lenzuola candide e mi appresto a scrivere.

 
Caro Fred,

 
La piuma inizia a vibrare nella mia mano: segno che ha trovato un errore. Ma come è possibile? Ho scritto solo due parole e in quelle due parole non ci sono errori! La scuoto un attimo. Forse si è inceppata. Cerco di riprendere a scrivere ma la piuma proprio non vuole saperne. Continua a riportare la mia mano verso quelle due parole iniziali. Allora decido di assecondarla, sbuffando. La piuma, con una riga scura, cancella frenetica le mie parole e le sostituisce con altre trascinando la mia mano.
Guardo allibita il risultato:

Caro Fred, 

Mio unico ed eterno amore,

 
Al posto del mio saluto più o meno informale, mi ritrovo l’inizio della mia immacolata pergamena imbrattato non solo da una pessima cancellatura ma anche da un saluto decisamente troppo sdolcinato per i miei gusti. Sento il sangue affluire alla testa e le guance colorarsi di rosso. Ma stiamo scherzando? Io non scriverei mai e poi mai una cosa del genere! Ora capisco perché Fred ha tanto insistito perché usassi questa piuma: voleva farmi irritare e farsi una risata alle mie spalle. La guardo disgustata e indignata. La piuma è ferma nella mia mano e si illumina ad intermittenza con una luce blu. È soddisfatta di quello che ha scritto. Ma io no. Decisamente no! Come potrei essere soddisfatta di una cosa che non penso? O meglio. Non è esattamente che non penso questo di Fred anche se… Anche se nulla! Stiamo insieme da così poco tempo che mi sembra eccessivo scrivergli una cosa simile! Prendo la bacchetta e faccio sparire entrambe le scritte poi riprendo in mano la piuma e per un attimo mi chiedo se sia meglio cambiarla prima che combini ancora qualche casino.

Gliel’hai promesso, Hermione. La voce della mia coscienza non tarda a farsi sentire.
Sì, è vero però… Mi mordicchio il labbro.
Però nulla! Cerca di venire a patto con la piuma e con i sentimenti che provi per Fred. Cerca di lasciarti andare.

Decido di riprovarci. Intingo nuovamente la punta nel calamaio e inizio a scrivere il più velocemente possibile prima che la piuma cominci a vibrare come una pazza. Ometto di proposito il destinatario. Per ora non ci voglio pensare. La mia mano scivola leggera sulla pergamena e senza alcuna difficoltà. La piuma non dà segni di resistenza finché non arrivo quasi alla fine del primo foglio. Lì si ferma ed una sinistra luce rossa si accende all’improvviso. La scuoto ma non c’è nulla da fare. Mi impedisce di continuare. Scrollo la testa. Questa è decisamente un’idea malsana di Fred. È riuscito a stregare la piuma per fare in modo che non gli scriva più di una pergamena per lettera. 
Ok, Fred, hai vinto tu. Ma solo per questa volta.
Rileggo la lettera e, a malincuore, cancello frasi “inutili” per fare un po’ di spazio alla mia conclusione.

Aspettami, Fred. Il tempo passerà. Dopotutto è solo un anno e un anno non è un secolo. Tornerò, puoi starne certo!

Ora sono indecisa. Non so proprio come salutarlo. Non pensavo fosse così difficile trovare un modo per rivolgermi a lui. Ma non è solo questo che trovo difficile. Sospiro mentre fisso le cortine scure del mio letto. Questa cosa proprio non posso scrivergliela però almeno posso pensarla. È difficile restare senza di lui, questo lo devo proprio ammettere.
Il calmo respirare proveniente dal letto di Ginny mi riporta alla realtà e così, di getto, come se avessi avuto un’illuminazione improvvisa, scrivo il mio saluto.

 

Tua Hermione.

 
Aspetto impaziente per un attimo che la piuma vibri nella mia mano ma questa non si muove. Ha capito che ho finito e pare soddisfatta perché si illumina di blu. Nulla da ridire su quel Tua Hermione che mi strappa un ultimo sorriso.

Angolo Mirty_92:

Eccomi di nuovo qui con il secondo capitolo. Nulla  da aggiungere, la parola a voi. ;)

  
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