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Autore: Kodocha eternal    11/05/2015    8 recensioni
Cosa c’è di meglio di un amore proibito? Nulla!
L’attrazione verso il proibito, è un richiamo che gli umani si portano dietro dai tempi di Adamo ed Eva.
E se quest’attrazione per il proibito, sia l’unica giustificazione per un sentimento nato e non si può spiegare?
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Akito Hayama/Heric, Naozumi Kamura/Charles Lones, Sana Kurata/Rossana Smith, Un po' tutti | Coppie: Sana/Akito
Note: AU, Lime, OOC | Avvertimenti: nessuno
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No Conventional Love!






 
 
 

Capitolo 1 - Prologo




 

-Waaaaaaaaaaaaa come sono in ritardo!!!!!-

Per una ragazza era una giornata importante, quella più importante.
Aveva raccolto tutto il suo coraggio, e sua la determinazione, per affrontare la cosa più difficile per una fanciulla: Confessare i propri sentimenti, al ragazzo per cui aveva una cotta… e lei doveva confessare i suoi a Naozumi Kamura! Il ragazzo, di cui era segretamente innamorata da anni!

Lui era il ragazzo più bello, ricco e popolare della scuola e lei già si riteneva fortunata a essergli amica.
A volte si era ritrovata a pensare, che Nao ritraesse l’immagine del principe azzurro che tanto sognava, che ogni donna sogna, bello, occhi azzurri come l’acqua, aveva anche il taglio da principe! Era sempre socievole e disponibile con tutti. Adorava la sua dolcezza e gentilezza, soprattutto quando la riservava a lei. Un'altra sua caratteristica è che non si arrabbiava mai, eccetto quando qualcuno, faceva un commento sgradevole su di lei. Perché essendo considerato da tutti il principe della scuola, l’esser affiancato da una popolana, per giunta con mille difetti, non era una cosa vista di buon occhio… beh, chiunque sfigurerebbe affianco a un ragazzo perfetto.

Nonostante le molte differenze, avevano alcune cose in comune che li avevano uniti a tal punto… Molte volte aveva pensato che si erano trovati… c’erano sempre l’uno per l’altro.
Nonostante i vari pregiudizi, che gli altri avevano su di lei, lei per lui veniva prima di tutti e tutto. Quindi sperava che lui ricambiasse i suoi sentimenti, e che quelle attenzioni non significassero solo una profonda amicizia. Infondo erano amici dalle elementari… e in tutti quegli anni non era successo quasi nulla tra loro… beh, tranne quella volta… ma probabilmente, anche quello sarà stato un gesto per difenderla.

Questa ragazza determinata a dichiararsi, era Sana Kurata, una semplice ragazza che frequentava il liceo, carina, allegra con molti difetti e con qualche pregio.
Correva per le strade di Tokyo, poiché come al suo solito era in ritardo, aveva dato l’appuntamento a Naozumi in un bar in centro e l’ora prefissata era… cinque minuti fa e il tragitto era ancora lungo. 
Parlavamo di difetti? Ah sì, lei è una ritardataria cronaca… Ma possibile che lo fosse anche in un frangente così delicato?

La risposta era una sola: ora più che mai, dato che doveva esser perfetta! Capelli, vestiti e trucco. Beh, mi direte una volta deciso che mettersi basta poco prepararsi ed ecco spuntare un altro dei suoi difetti. È un’indecisa di natura, quindi avrà provato una trentina vestisti, senza trovare una decisione. Alla fine sua madre colta da un’estrema pietà, le aveva consigliato che cosa indossare.
Ecco sì, sua madre è, come dire…  di lei parleremo più in la…. 

Ora c’era una questione più importante da affrontare, cosa prova per Kamura per questa ragazza colma di difetti. Allora, ve lo svelo io in anteprima:



. . . . .



 
/// Sbam! ///



 
Aspettate che cosa è successo?


Non ci posso credere, Sana aveva scontrato contro qualcosa; o per meglio dire, qualcuno e ci era finita addosso! Ah ecco un altro difetto della signorina Kurata… è anche un’imbranata, sbadata, maldestra; insomma una che vive sulle nuvole….

 
Cos’è questa sensazione? Aspettate sono caduta? Ma questo non è il pavimento!”

Sana aprì gli occhi e alzò il viso, che fino a un istante prima era appoggiato sul petto di un povero mal capitato.
I due incrocino lo sguardo e boom qualcosa era scattato!
Qualcosa d’impercettibile all’occhio umano, i loro cuori avevano perso un battito, i loro corpi stavano ricevendo delle strane vibrazioni, stavano vivendo delle sensazioni che non avevano provato…


-Ahi… ti sei fatta male? – domandò il ragazzo. 

Lui stranamente si trovò in imbarazzo, ad avere quella ragazza con il corpo sopra al suo, mentre con una mano la teneva in un fianco, mente con altra si sorreggeva al pavimento. Il viso di lei era lontano pochi centimetri dal suo, loro continuavano a guardarsi negli occhi, come se non volessero distogliere lo sguardo da un tesoro. 
Lui era stato colpito da quegli occhi, di quel colore così intenso, non era mai stato attratto da uno sguardo…
Lei era rimasta incantata dallo sguardo di quel ragazzo, così profondo e particolare. Un’ambra che pareva attrarla come una calamita.


Dopo qualche secondo di ammutolimento, Sana arrossì visibilmente dall’imbarazzo, appena tornò in se, si alzò in piedi e si scusò per accaduto. -No, grazie a te…. Ehm…Scusami! Cioè... ecco, è colpa mia se ti sono finita a dosso e ti ho fatto cadere per terrà. Chi sa che schienata hai preso! scusami!...E che ero…anzi sono in ritardo, sai devo fare una cosa importate… ah scusami sicuramente a te, questo non interessa. Però scusami davvero, non volevo finirti a dosso!- disse tutto velocissimamente come macchinetta, mentre anche lui si rimise in piedi.

-Puhahahha- Lui scoppiò in una grassa risata – Ma quanto parli? E poi a che velocità hhahahah! Comunque anch’io ho le mie colpe, non guardavo dove camminavo stavo ripassando un discorso…-
-Un discorso?... ecco cosa mi sono dimenticata di preparare! E quando sono lì che gli dico?- disse a se stessa.
-Senti mi puoi dire se il vestito si è macchiato? Ho un appuntamento importate!-
-Una ragazza?- Chi sa perché si chiuse la bocca dello stomaco, al pensiero che quello sconosciuto si dovesse incontrare con una ragazza…
-Ahhah magari, se così fosse non sarei conciato in questo modo. Comunque ho un colloquio, non sarà che a te serve un discorso per un ragazzo?-
-Non sono affari tuoi!- s’irrigidì e s’imbarazzò a quel pensiero.
-Allora?-
-Non te lo dico, per chi dovevo prepararmi un discorso!-
-Ah, quello l’ho capito da solo, mi riferivo al vestito-

Che gaff aveva fatto la nostra Sana, eh?

-Ehm si girati, che guardo subito- il ragazzo si voltò di spalle in attesa di una risposta.

Sana cominciò a scrutarlo attentamente e non potò far a meno di notare quanto fosse bello. Aveva un fisico da far invidia, alto con le spalle larghe al punto giusto, con i capelli arruffati per la caduta, di un color biondo che alla luce del solo parevano fili d’oro. Analizzato per benino, si concentrò sul vestito, indossava un completo grigio, Sana fece un -
Pat pat- alla giacca e disse:

-Tranquillo non si dovrebbe notare che tu sia caduto di schiena per colpa mia. Poi non credo che ti guardino la schiena a un colloquio- mentre lui si girò e rispose -Beh, in effetti, non hai torto-

Lei gli sorrise e i due ripresero a fissarsi in silenzio, lui era inspiegabilmente attratto da quella ragazza rossa, con gli occhi vivaci….
Lei imbarazzata si mise a sistemargli la cravatta, quando abbassando lo sguardo, per fuggire al suo. Si accorse che con il lucidalabbra, aveva macchiato la sua camicia!


-Oh mio dio!! Scusami!!!!!! – affermò indietreggiando mortificata.
-Che cosa ti è preso?- domandò non capendo il perché di quella reazione.
-Ti ho macchiato la camicia!- confessò sentendosi molto in colpa, indicando la macchia a forma di bacio sul petto.
Lui guardò quel segno che era stato impresso da quelle belle labbra, notò che ed essendo una camicia bianca risaltava molto quel colore rosa acceso
.

Il ragazzo irritato esclamò -Merda! Tsk, ecco cosa accade quando si fa una buona azione, ti smerdi la vita! Al colloquio. Con questo bacio sulla camicia, non farò di certo una buona impressione…-
Sana in colpa e mortificata affermò –Ci penso io – per poi prenderlo per il polso e trascinarlo nel bagno di un bar lì vicino.
-Ora provo a smacchiarla- con un fazzoletto e un po’ d’acqua tenta di smacchiarla per quanto le fosse possibile.
Erano nuovamente molto vicini, tanto da respirare i loro profumi.
Nell’aria si respirava un’inspiegabile attrazione, ma entrambi cercavano di contenere gli strani impulsi, che emanavano i loro corpi.


-Uff non va via!- esclamò rammaricata, poi le venne un’idea – Forse con il dentifricio va via, ho sentito dire che alcuni lo usano per smacchiare….ma non ricordo cosa, ma possiamo tentare- Lei comincia a trafficare nella borsa quando lui, con una mano, le blocca il polso. Per poi dirle -Forse abbottonandola non si dovrebbe notare-
-Proviamo- lei gli abbottona la giacca ed esclama con gioia -Si, così dovrebbe andare, non si nota! anche se fa un po’ caldo…- affermò infine sentendosi nuovamente incolpa.
-Fa nulla- la rassicurò

Lei sorrise e lui non si seppe spiegare ciò che sentì nel vedere quel sorriso così radioso, sincero e dolce… che d’istinto la tira a se e la bacia.
Lei nonostante non se lo aspettasse ricambiò al bacio, posò le mani sul suo viso. I due incominciarono a baciarsi con passione.
I due non si conoscevano, lei gli era finita a dosso per via della sua sbadataggine, non sapevano nemmeno i propri nomi! Ma in quel momento, pareva non importasse.
La foga del momento aumentava e lui sollevò Sana e la fece appoggiare al marmo del lavandino, mentre lei lo tirava a se con le gambe, la spallina del vestito di lei cadeva…


Un momento, ma la nostra Sana non doveva andare a confessare i propri sentimenti a Naozumi?????

Sana ritornando sul pianeta terra, si rese conto di ciò che stava facendo. Così si stacco da quel magico bacio…e intontita scese dal lavandino.  


Si allontano da lui e affermò un -Io... io… sono in ritardo!- e corse via… così senza aggiungere altro e lasciando il ragazzo osservare incredulo la sua fuga.



 
***

 

 
 

Nei giorni successivi a quell’incontro, lui non poteva far a meno di ripensare a quella buffa ragazza, si domandava se l’avrebbe mai rivista.

Un giorno a casa sua, aveva terminato la lavatrice e prese in mano la camicia che indossava quel giorno. La macchia del lucidalabbra non era andata via… e infondo ne era felice era l’unico ricordo di quella ragazza oltre esser stato il suo portafortuna.

Di solito le ragazze che notava o con cui era stato, erano molto formose, provocanti, che parevano delle fotomodelle. Diciamocelo lui amava frequentare delle ragazze con poche pretese, che erano obbiettivamente facili da accontentare. Non era mai stato un ragazzo romantico, non aveva nemmeno la testa di innamorarsi o avere una storia seria con una che non amasse, anche se non credeva in quel sentimento.
 
E quella ragazza pareva esattamente l’opposto del suo ideale di ragazza, magrolina con le forme appena accentuate ma che su il suo fisico le risaltavano molto. Nella sua mente rimase impresso ogni dettaglio di quella ragazza. Quel giorno indossava un candido vestitino rosa con capelli rossi ramati lasciati sciolti sulle spalle, se non fosse per due piccole ciocche laterali legate con un nastro. Decisamente le ragazze che frequentava, non avrebbero mai indossato un outfit tanto romantico.

Eppure in quella ragazza c’era qualcosa che inspiegabilmente lo aveva catturato. Con lei aveva provato delle sensazioni che prima di quel momento non aveva mai sentito, quel bacio l’ha vissuto come un brivido unico per la schiena. Che fosse il tanto decantato colpo di fulmine? Nah, quella era una sciocchezza eppure non faceva che pensare a quella ragazza a quel bacio, di quanto la trovasse irresistibile e che vorrebbe decisamente rincontrarla. 


 
 
***

 


Vi starete chiedendo se alla fine quella ragazza, si fosse dichiarata al ragazzo che le piaceva… ?

Quel giorno era scappata da quel bacio, con il cuore in gola e il cuore in subbuglio. Non credeva a ciò che aveva fatto! Aveva baciato un perfetto sconosciuto, per quanto fosse bello e attraente, non avrebbe dovuto. Infondo lei era innamorata di Naozumi… e se così non fosse?

Aaah come poteva dichiarare i propri sentimenti, se non era certa di ciò che sentiva. E dopo quello che era accaduto non le pareva nemmeno il caso.
Così si presentò in ritardo astronomico all’appuntamento, ma lui le sorrise lo stesso, infondo ci aveva fatto l’abitudine. Le fece persino i complimenti per il look, e passarono uno dei tanti pomeriggi di fine estate, che avevano già trascorso in passato… da amici. 

Ma il suo pensiero andava sempre a quell’incontro, e a quello che né ha seguito.
Doveva dimenticare, fare finta di nulla e riprendere la sua vita da dove l’aveva interrotta. Sì, i sentimenti per Nao, doveva concentrassi su quello che provava per l’amico, se quell’incontro aveva cambiato qualcosa o chiarito che non era quello che credeva? Bah chi lo sa!


  
 
 
 
***



 
 
Passarono i gironi e ripresero le lezioni dopo le vacanze estive.
Il coordinatore di classe fece il solito discorso sulle novità del nuovo semestre e poi diede l’annuncio che tutta la classe ormai si aspettava.


-Come ben sapete la professoressa Tsukinomoto è entrata in maternità e da oggi avrete un nuovo insegnate di aritmetica- Fece accomodare il nuovo prof -Sarà lui a portarvi al diploma, ora le lascio la classe– 
-La ringrazio- quando il coordinatore uscì e lascio la classe in balia nel nuovo professore. Quest’ultimo spense il sorriso cordiale e si accese nel suo volto uno sguardo gelido.

La classe stava commentando il nuovo professore, le ragazze dicevano di quante fosse figo, mentre i ragazzi commentavano che sarebbe stata una pacchia aver un prof così giovane.
Tutto questo, mentre lui scriveva il suo nome alla lavagna:


Sensei Hayama Akito


-Sono il professore Hayama. Inizio la mia presentazione con una premessa, non pensate che essendo giovane, o che questo sia il mio primo impiego, che voi possiate prendermi sotto gamba, perché non è così. Non voglio assolutamente che mi consideriate uno di voi, o che io sia un vostro pari, perché se la pensate in questo modo, vi sbagliate di grosso ! sono un vostro insegante e come tale pretendo rispetto quando parlo!-

La classe si ammutolì per i modi freddi del loro nuovo insegnate, mentre Sana continuava parlottare con Nao, della serie: non stiamo ascoltando, perché stiamo parlando di tutt’altro.

-Hey voi due la dietro, la smettete di chiacchierare!-

Sana alza lo sguardo pronta a scusarsi, quando incrocia lo sguardo del suo insegnate e sbianca.

-Allora non sento nessuna scusa o giustificazione - Si avvicina al banco dei due chiacchieroni e appena incrocia lo sguardo di Sana… si sente sprofondare. 

Era lei
La
ragazza che aveva pensato nell’ultimo periodo.
La
ragazza che le aveva fatto nascere un turbinio di emozioni.
La
ragazza che aveva baciato ed era fuggita!

-Ci scusi prof!... è che, la mia compagna non ha avuto una buona mattinata. Eh lo so, che queste non sono scuse…. -si scusò Nao prontamente -...Prof mi ascolta?- chiese infine, non  ricevendo risposta.

Akito era bloccato non sapeva come reagire, credeva che avesse una ventina d’anni, invece se la ritrova come una sua studentessa,
merda!



 
 


 
To be continue…


 

 
 

Nota: Hey alcuni di voi, forse mi conoscono per Tutto parti da quel dannato fax, o come recensitrice. 
Per chi non mi conoscesse, questa è la mia seconda FanFiction e spero che sia all’altezza della prima.
In questa storia Sana frequenta l’ultimo anno di liceo, in Giappone dovrebbe essere il terzo. mentre Akito si è appena laureato, è dopo un bando e un colloquio è entrato come supplente nella cattedra di matematica per combinazione nella classe di Sana! Quindi immaginate lo shock!
Per quanto riguarda la differenza d’età non dovrebbe esse troppa, cioè Akito più o meno ha l’età di Ezra di PLL o Blas di Rebelde way Giusto per paragonarvi due prof che hanno avuto relazioni con una studentessa quindi avranno circa sui 25 circa mentre Sana ne ha 17 circa (se qualcuno sa dirmi l’età di Blas ed Ezra nella prima serie del telefilm mi fa un favore enorme)
Allora questa storia credo prevalentemente sia OOC perché le situazioni sono diverse e
 lo svolgimento, quindi troverete differenze caratteriali soprattutto in Akito… sta volta permettendo questa avvertenza non ho il problema di farmi delle crisi se è IC o meno hihihi ovviamente manterranno delle caratteristiche che li rendono sempre loro, quindi non allarmatevi troppo.
Questa volta non fisso ogni quando aggiornare perché  so gia che non riesco a rispettarlo, quasi  mai… e non faccio altro che scusarmi nelle note, quindi questa volta meglio evitare hihihi appena il capitolo sarà pronto lo pubblicherò… ovviamente il mio intento è di aggiornare di frequente, speriamo di riuscirci senza blocchi o altro :)
Boh non saprei che aggiungere spero che vi possa piacere come storia e riusciate a seguirla. Vi mando un bacione enorme e fatemi sapere la vostra opinione sia negativa che positiva in modo di poter migliorare
Grazie a chi leggerà questa storia, tanti bacioni a voi

*il loro primo bacio è ispirato al primo bacio dei
#Ezria di PLL badate bene solo il bacio e non il primo incontro! 
  
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