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Autore: Fonissa    27/05/2015    5 recensioni
qualcosa che non doveva succedere è accaduto. I mondi dei vari libri si incontreranno. E non sarà tutto rose e fiori.
Genere: Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Un po' tutti
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Da V libro alternativo
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Il resto del giorno e quello seguente passarono tra le battute di Malfoy e le voci che giravano nella scuola. Ormai tutti parlavano solo di Harry e di come avesse urlato contro la Umbridge.

Era di questo che stavano discutendo Leo e Nico, nella sala comune dei Serpeverde che era al momento vuota.

“Certo che in questo posto sono tutti un branco di pettegoli...” disse Leo, giocherellando con qualche bullone.

Nico annuii, seduto al suo fianco.

“Fortunatamente al Campo Mezzosangue quasi nessuno è così, beh, a parte alcuni della casa di Afrodite...”

Nico guardò il figlio di Efesto con una strana espressione, come se non riuscisse a credere quello che aveva appena detto l'altro.

“Perchè quello sguardo?” chiese quest'ultimo confuso.

“Davvero pensi che al campo non siano pettegoli?”

“Perchè, tu non lo pensi?”

“Ovvio che no! In quel posto nessuno pensa ai fatti suoi, sempre a pensare alle vite degli altri...” Nico si fermò, quando si accorse di starsi infiammando un po' troppo.

“Che vorresti dire... oh” Leo si diede dello stupido per non averci pensato prima. Era da qualche mese che al campo girava voce di una possibile relazione tra Nico e Will, e quasi tutti ne parlavano.

Il ragazzo dai capelli ricci si guardò intorno, prima di chinarsi verso il figlio di Ade.

“A proposito di quella voce che gira al campo... è vera?” chiese, sussurrando.

Nico disse qualcosa di incomprensibile, portandosi le ginocchia al petto.

“Se magari alzi un po' di più la voce, potrei sentirti”

“E chi ti dice che io voglia dirtelo, Valdez?”

“Andiamo Di Angelo, sono due giorni che viviamo nella stessa camera, ormai si potrebbe dire che siamo quasi migliori amici!” esclamò Leo, ridendo.

Nico lo guardò, sospirando.

“Si, è vero” disse, tutto d'un fiato.

“Oh...beh, sono felice per te!”

“G-grazie...” rispose il più piccolo, leggermente stupito.

In quel momento, entrarono alcuni alunni serpeverde del primo anno.

“Ehy Di Angelo, vuoi vedere qualcosa di divertente?”

“Dipende da cosa intendi per divertente, Valdez”

Leo gli fece l'occhiolino, avvicinandosi ai piccoli serpeverde.

“Che ne dite se vi faccio vedere qualcosa di fantastico?” gli chiese.

Loro annuirono entusiasti, e Leo iniziò a fare qualche giochetto col fuoco, come fare il giocoliere con palle infuocate.

I ragazzini lo guardavano tutt'occhi, mentre Nico osservava la scena sperando che non mandasse a fuoco niente. Dopo qualche minuto, quando ormai i piccoli erano completamente catturati da quell' 'esibizione', Draco Malfoy scese le scale del dormitorio. Per qualche secondo rimase leggermente stupito, per poi riprendere il suo solito ghigno.

“E' questo che sanno fare i semidei? Dei giochetti da circo? Mi aspettavo di più...” disse, ridacchiando. Nico dovette concentrarsi per stare calmo, altrimenti avrebbe aperto una crepa mandandolo dritto al Tartaro.

E nel frattempo, a Leo per sbaglio scappò una piccola fiammella, che andò sul mantello del biondo purosangue.

 

Reyna, Hazel, Piper e Annabeth stavano tranquillamente camminando per i corridoi parlando di quanto avrebbero preferito scontrarsi di nuovo contro Gea piuttosto che avere un'altra lezione con la Umbridge, quando videro correre davanti a loro Draco Malfoy col mantello in fiamme, seguito da Leo e Nico che però se la stavano prendendo comoda, come se stessero facendo una passeggiata.

“Dimmi che quello non è opera tua” disse Piper al figlio di Efesto, indicando Malfoy che si era chiuso nel primo bagno che aveva visto.

“Chi ti dice che sia colpa mia...” iniziò Leo.

“Si, è colpa sua” lo interruppe Nico.

“Ma tu da che parte stai?”

“C'era bisogno di infuocargli in mantello?”

“Guarda che ti ho visto che ti stavi trattenendo dall'ucciderlo”

“Hai detto bene, mi stavo trattenendo. Tu invece non ci ha pensato due volte”

Durante quello scambio di battute, Reyna e Hazel spostavano gli occhi da uno all'altro, confuse. Quei due sembravano quasi...amici.

“Ragazzi -l'interruppe Annabeth- ora non serve discutere. Dovete solo sperare che non mettano in punizione anche voi”

“E io cosa c'entro?” esclamò Nico.

“Sicuramente Malfoy farà anche il tuo nome...” spiegò Piper.

 

Nel frattempo, in un'altra parte di Hogwarts, Percy e Harry erano appena arrivati di fronte all'ufficio della professoressa Umbridge. Bussarono,e una voce melensa disse loro di entrare.

Trovarono la professoressa seduta alla scrivania, intenta a bere del thè. Ma la cosa più inquietante era che tutto era di uno stomachevole rosa confetto, mentre sulle pareti erano appesi piattini raffiguranti gatti.

“'Sera signor Potter. 'Sera signor Jackson” disse la professoressa Umbridge, posando il suo thè.

“Buonasera professoressa Umbridge” risposero i due ragazzi.

“Prego, sedetevi” disse la donna, indicando due piccoli tavoli con due sedie abbastanza separati, le uniche cose che non erano rosa in quella stanza. I due si sedettero, guardando la Umbridge in attesa. Questa bevve un altro po' dalla tazzina, poi posò lo sguardo sui due.

“Signor Jackson, lei sistemerà per me dei moduli -iniziò, prendendo una pila enorme di fogli e mettendoli sul tavolo di Percy- mentre lei, signor Potter, riscriverà delle frasi per me. Usi la mia penna” finì, prendendo un foglio rosa e una penna e poggiandoli sull'altro tavolo.

“Non mi ha dato l'inchiostro” disse Harry.

“Non le servirà. Ah, e non voglio sentir volare una mosca”rispose la professoressa, sorridendo.

I primi minuti andarono bene, anche se Percy stava avendo un po' di difficoltà con tutti quei moduli. Ma dopo un po', il figlio di Poseidone notò una strana espressione sulla faccia di Harry. Gli lanciò uno sguardo come a chiedergli se stesse bene. Il ragazzo con gli occhiali annuì, ritornando a scrivere, ma Percy non gli credette molto. Cercò di sbirciare sul foglio rosa, ma la Umbridge lo vide e lo richiamò.

Dopo quelle che sembrarono ore, il rospo rosa chiese a Harry di avvicinarsi e di mostrarle la mano. Il ragazzo obbedì.

“Mh... bene -disse la donna- ma la lezione deve rimanere più impressa. Vi aspetto gli le prossime sere. Ora potete andare”

Percy e Harry salutarono, per poi dirigersi nella sala comune dei Grifondoro. Li trovarono Jason, Ron ed Hermione ad aspettarli.

“Avete sentito cos'è successo oggi?” chiese Ron, appena i due ebbero oltrepassato il quadro.

“No...” disse Harry, confuso.

“Leo ha incendiato il mantello di Malfoy” spiegò Jason, trattenendosi dal ridere.

“Davvero?” esclamò Percy, trattenendo la sua risata in un largo sorriso.

“Si! Io e Frank non c'eravamo, me lo hanno raccontato le ragazze. Hanno detto che Malfoy urlava per il corridoio col mantello in fiamme!”

E con questo, entrambi i semidei scoppiarono a ridere.

“Non c'è niente da ridere secondo me” disse Hermione.

“Non essere così severa. In fondo Leo e Nico si sono solo presi un rimprovero. Piton non punirebbe mai dei Serpeverde”

“Cosa c'entra Nico?” chiese Percy.

“Era con Leo quando è successo il fatto -spiegò Jason- come è andata la punizione?”

“Credevo che sarebbe andata peggio, anche se mi scoppia la testa. Dovevo ordinare dei moduli e negli ultimi minuti l'effetto della pozione per la dislessia è finito. Dovrebbe durare di più di una giornata” disse Percy, sedendosi su una poltroncina.

“Mh, si. Anche a me è andata bene. Mi ha solo fatto scrivere delle frasi”

Restarono qualche minuto a parlare, poi andarono a dormire.

 

 

ANGOLO AUTRICE

Io non sto ancora ridendo per la scena di Draco col mantello in fiamme, nono ( in realtà si).

Allora, prima di tutto, scusatemi per il ritardo. D'ora in poi no ce ne saranno più u.u

Ma ora passiamo al capitolo: sappiate che io adoro l'idea di un'amicizia tra Leo e Nico *---*, quindi dovrete sopportarmi.

L'idea di Draco in fiamme l'avevo in mente dall'inizio, e finalmente l'ho potuta scrivere :D

La punizione di Percy e Harry è andata piuttosto bene... o no? (chi ha letto Harry potter lo saprà, ma dettagli)

E quindi...alla prossima!

Sciao sciao

-Animalia

 

 

  
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