Anime & Manga > Kuroko no Basket
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Autore: Rota    26/06/2015    0 recensioni
Gli è capitato di tornarci alcune volte, in quei giorni, come se la sua mente si ritrovasse non troppo per caso a ripercorrere determinati percorsi fino a trovare ciò che cerca con insistenza soltanto nel profumo dei fiori di quella serra. Lo ha infastidito, anche se non abbastanza per ammetterlo.
Anche in quel momento intravedere quel ragazzo dalla capigliatura scura chino sopra i fiori, con l'innaffiatoio tra le mani e un'espressione indefinita per colpa della distanza.
Accanto a sé, si ritrova vicino una presenza amica, che non gli crea nessun disagio e nessun disturbo. Himuro gli sorride quando viene guardato in viso, con l'espressione rassicurante di sempre.
-Tatsuya, sai chi è quello?
Fa cenno con la testa verso il cortile, e anche l'altro ragazzo si sporge per vedere a cosa si riferisce.
-Taiga, sei interessato a Kuroko- kun?
Si ritrae e non incrocia neanche le braccia al petto, abbastanza disinteressato – gioca, piuttosto con i ciuffi scuri della propria frangia troppo lunga, scoprendo di poco le lunghe ciglia dell'occhio nascosto.
-È solo un ragazzo strano, si prende cura dell'aiuola delle rose.

[Fandom!Au Revolutionary Girl Utena // Principalmente KagaKuro]
Genere: Angst, Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Taiga Kagami, Teikou, Tetsuya Kuroko, Un po' tutti
Note: AU, OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno
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- Questa storia fa parte della serie 'Take my Revolution'
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*Epilogo*

 

 

 

Il suo sorriso è rimasto quello di sempre, anche se circondato da barba rossiccia e ispida.
-Mi ricordavo quale tè ti piacesse.
Ha qualche ruga, a lato degli occhi, e i capelli appena più lunghi sulla nuca.
-Sì, ricordavi bene.
Sa di avere qualche incuria del tempo sul viso a propria volta, come quelle fossette agli angoli della bocca, e il fisico non più così minuto.
Kagami lo guarda come se fosse un prezioso tesoro, e lo fa sentire bene.
-Perché mi fissi?
Nello sguardo di lui, c'è sempre quell'innocenza di fondo,ma per quanto le sue guance si colorino di piacere, non c'è molto imbarazzo ad appesantirgli gli occhi, che continuano così a guardarlo. La sua voce, anche, è diventata più calda e posata, come quella di un uomo adulto.
È proprio bello, e lo fa arrossire.
-Ti attendevo da tanto tempo.
Dieci anni sono passati, dall'ultima volta che gli è stato permesso di toccarlo.
Dieci anni a cercarlo ovunque, dieci anni lontano da quel maledetto istituto scolastico e da ogni schema preimposto che divide in bianco e nero ogni possibile slancio umano di categoria.
Dieci anni che Kagami è andato via, e lui ha dovuto cercarlo.
Prova per lui soltanto attrazione pura, incontaminata da odio o da rancore. È stata la sua volontà a portarlo lì, e Taiga lo ha accolto a braccia aperte.
Ha una casa nuova, tanto spazio e tanta luce, un bel giardino con una cuccia pronta per un cagnolino in arrivo, che sarebbe dovuto arrivare da un momento all'altro. Un letto matrimoniale, oggetti da dividere in due persone.
Una foto del piccolo Tatsuya sul comodino del salotto, perché il cuore non possa mai dimenticare le cose davvero belle della vita passata.
E una teiera che non ha mai usato prima di quel pomeriggio.
Non è più goffo, d'altronde, e Kuroko lo nota quando, dalla propria sedia, si alza per andare da lui.
-Mi ami ancora?
-Non ho mai smesso.
Nessun dubbio a riguardo.
Ritrovano la felicità l'uno sulla bocca dell'altro, e finalmente è pace vera.

   
 
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