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Autore: twilight98    01/11/2015    2 recensioni
Questa storia inizia in un giorno, non specificato, di 30 anni fa. La famiglia Fitzgerald si trasferisce in una piccola cittadina distante 20 km da New York. Tale famiglia, era composta da tre persone, tra cui: due bambini, dove il più piccolo, Kenny Fitzgerald, aveva solo 8 anni; mentre il più grande, Jeremy Fitzgerald, di 15 e infine, dal padre, Vincent Fitzgerald......
Genere: Avventura, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Jeremy, Fitzgerald, Nuovo, personaggio, Phone, Guy
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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~Sono nel ristorante nell'ufficio della guardia notturna, sono le 24:00 e nel ristorante non c'è nessuno, nemmeno gli animatronic. L'unica cosa che riesco a sentire è il respiro affannoso e il sudore e le lacrime che colano lungo le mie guance. All'improvviso sento uno voce, è la voce di un bambino.
B1: << sono io >>
La sua è come un sussurro, tipo quello dei serpenti.
B2: << noi non dimentichiamo Vincent >>
V: << LASCIATEMI IN PACE…….ANDATE VIA! >>
Inizio a piangere disperato: ho paura, quel tipo di paura che ti crea un nodo allo stomaco e che ti fa diventare la voce un sussurro non udibile a nessuno.
B3: << devi pagare per quello che hai fatto >>
V: << NO, NON VOGLIO…..P-P-PERFAVORE N-NO >>
In quel momento davanti a me apparirono i bambini che avevo ucciso quattro notti fa. Avevano l'aspetto di quando li avevo uccisi e piangevano sangue.
B5: << tu verrai con noi Vincent >>
V: << n-no >>
La mia voce era diventata ormai un sussurro.
B4: << Dì addio alla vita Vincent >>
Tutti e cinque si avvicinarono a me.
V: << NO S-T-STATE LONTANI……..STATE LONTANI HO DETTO! >>
Ma continuarono ad avanzare finché tra noi non ci fu un centimetro di istanza.
B5: << è ora di pagare Vincent >>
V: << NO…..NOOOOO! >>
…………….

Mi risveglio improvvisamente, con il sudore che mi cola dalla fronte e con gli occhi spalancati. Ho fatto di nuovo un altro incubo, è il quarto in questa settimana.  Penso che siano legati al fatto che oggi passo al turno notte, mentre Jeremy a quello di giorno .Non ce la faccio all'idea di dover star stare da solo la notte a controllare i robot dove ho messo quei poveri bambini.. Il senso di colpa mi sta lacerando ed ho pensato più volte di andare alla polizia a costituirmi. Ma sono troppo legato alla mia vita, e mi costituirei se in America non ci fosse la pena di morte per reato di omicidio. Con sguardo assonnato mi alzo dal letto, faccio colazione e decido di stare tutto il giorno a casa, non sono in vena di uscire. Verso le 21:00 vado a lavorare; quando arrivo vedo Jonathan che mi da la buona fortuna e dopo se ne sale in macchina, per tornare a casa dopo un'intera giornata di lavoro. Tutto fila liscio finché non si fanno le 12:00. Mentre guardo annoiato tutte le telecamere, vedo Bonnie, Chica e Freddy che si girano verso di me e d'improvviso scompaiono dalla cam1. Ovviamente, rimango pietrificato dalla paura per quella scena.
V: << c-cosa? >>
V: << dove cazzo siete andati? >>
Inizio a perlustrare tutte le telecamere, ma non sono in nessune di queste. All'improvviso, sento un rumore dalla porta di destra e vedo Bonnie che tenta di entrare di entrare.
V: << OH,CRISTO! >>
Senza perdere tempo chiudo la porta della stanza
B: << non puoi scappare Vincent >>
La sua voce è simile a quella dei bambini del mio sogno. Continuo a tenerli lontani fino alle 5:00. Non ce la faccio mi sento morire e quei bambini mi appaiono ogni cinque minuti dicendomi che " è la tua ora Vincent" o "noi non dimentichiamo"; sto impazzendo, voglio che questo incubo finisca. Ma anche se sopravvivo, domani sera sarò di nuovo qui e tutto ricomincerà da capo. Quindi devo affrontare ora il problema. Senza pensarci due volte prendo la scure che sta appesa davanti alla porta di sinistra per emergenza, questa mi sembra un'emergenza.
V: << tenervi lontano non è il mio lavoro brutti stronzi! >>
Con molta cautela mi dirigo verso Freddy, sembra non essersi accorto di me, meglio mi renderà tutto più facile. Con colpo alla schiena lo faccio cadere a terra e approfittando della situazione comincio a colpirlo ripetutamente alla testa, mandandolo tilt, stessa cosa per gli altri. Quando finisco guardo quei rottami con uno sguardo trionfante.
V: << ahahh, adesso provate a farmi del male stronzetti ahah!, adesso chi è che deve morire!? Ahahah >>
Faccio per ritornare alla camera di sorveglianza anche se per poco, dato che erano già le 5:30. Ma, stranamente, sento una strana presenza alle mie spalle. Lentamente giro la testa verso quella strana presenza, e con enorme ribrezzo scopre che sono le anime dei bambini, ed hanno lo stesso aspetto di quando li ho uccisi.
B1: << ciao Vincent >>
V: << n-no >>
Tutti i bambini: << è ora di morire >>
V: << STATE LONTANI, NON OSATE TOCCARMI >>
Ma è inutile, esattamente come nel sogno si stanno avvicinando. Incomincio a correre senza una meta, finché non arrivo ad una stanza. È una stanza grigia e completamente spoglia e infondo c'è abbandonato Springbonnie B:<< Vincent >>
Mi giro di scatto verso quella voce e vedo nuovamente i bambini che tentano di avvicinarsi. Spaventato cerco una via di uscita ma la stanza non ha porte e finestre da dove posso fuggire. Mi viene in mente un'idea: forse se entro dentro Springbonnie i bambini si spaventeranno del costume che ho indossato quando li ho uccisi. Velocemente mi infilo nel costume. Ma i bambini non se ne vanno ma continuano a guardarmi.
V: AHAHAHAHA, ADESSO AVETE PAURA DI ME, EH? AAHAHAHAH >>
Subito dopo mi rendo conto di aver fatto un madornale errore: avevo riso troppo forte, infatti si ruppero subito le molle del costume, riattivando cosi l'endoscheletro. Trasformando quel momento il più doloroso di tutta la mia vita. E la cosa peggiore era che ero completamente cosciente di quello che mi stava succedendo. Jonathan, quando morì quel borseggiatore, mi spiegò tutto quello che era successo a quel povero disgraziato. Degli aghi si stavano infilzando nella mia carne senza toccare gli organi interni; il torace dell'endoscheletro si stavo unendo al mio, spezzandomi cosi le costole e penso che mi abbiano perforato un polmone.
V: << ODDIO, AIUTATEMIII-AHHHHHH! >>
Le mie gambe erano completamente polverizzate dalla pressione che faceva l'endoscheletro impedendomi di stare in piedi. L'agonia durò per 15 minuti che a me sembrarono un'eternità. Alzai lo sguardo verso i miei assassini, ma se ne erano già andati, lasciandomi solo nella mia agonia. Le mie palpebre si stavano facendo pesanti, la vista si stava annebbiando, poi fu il buio. Mi ritrovai in una specie di limbo oscuro, non so per quanto rimasi lì, ma ad un certo punto intravidi nell'oscurità una figura familiare, era Kenny.
V: << K-Kenny? >>
Avevo le lacrime agli occhi, mio figlio era lì e dopo tutti questi anni potevo rivederlo. Lui corse verso di me e mi abbracciò.
K: << mi sei mancato cosi tanto papà >>
V: << anche a me, ma adesso staremo insieme per sempre. >>
Il suo sguardo si fece scuro e iniziò a piangere disperato e ad abbracciarmi più forte. Non capivo cosa stava succedendo.
V: << Kenny, che c'è? >>
K: << mi dispiace papà, ma non puoi venire con me. Non ancora almeno! >>
V: << CHE COSA?, MA PERCHE' KENNY? >>
K: << questo lo devi capire tu >>
V: << MA COSA DEVO COMPRENDERE?. IO SONO PENTITO PER QUELLO CHE HO FATTO >>
K: << non so perché papà, so solo che per non puoi venire con me…..mi dispiace >>
Non appena finì quella frase sparì dalla mia vista lasciandomi da solo in quella specie di limbo. Non molto tempo dopo mi risvegliai di nuovo in quella stanza. Piano piano, uscì da quella stanza e continuai a camminare per tutto il corridoio, ma il ristorante era completamente diverso da come lo ricordavo, era più scuro e tenebroso, come se fosse un tunnel degli orrori. In fondo trovai uno specchio, quando mi specchiai non vidi il mio corpo: ansi il mio corpo era all'interno di Springbonnie ed era in condizioni pietose. Con ira rompo lo specchio e inizio a gridare come un malato mentale.
V: << HO SBAGLIATO,OK?. HO CAPITO IL MIO ERRORE, NON C'E' BISOGNO DI QUESTO!. NEMMENO IL PIU' GRANDE CRIMINALE DEL MONDO MERITA UNA FINE COSI >>
Ma fu tutto inutile, c'ero solo io in quel luogo. Da quel momento Vincent Fitzgerald era morto e dalle sue ceneri era nato Springtrap.
        

         TO BE
         CONTINUED

         
Ps: Ebbene ragazzi, questa è la fine di la mia storia( 1°parte ). Spero che la storia vi sia piaciuta, e vi prego di recensire in modo da sapere se devo scrivere anche la seconda parte.
 Baci dalla vostra Twilight98!!!

   
 
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