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Autore: Raeiki    12/11/2015    1 recensioni
Anno 2015. Lo squattrinato e poco fortunato scienziato Paul Drake sta lavorando a un progetto che sarà destinato a dare una svolta alla scienza moderna: un'evoluzione della realtà aumentata che permetterà alle persone di vivere attraverso un avatar. Il progetto ha richiesto anni di lavoro, ed è quasi giunto al termine. All'inizio doveva rimanere un segreto, ma ora inizierà a introdurre il programma a suo figlio, Alexander.
Genere: Science-fiction | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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La sede dell'azienda dove Paul lavorava era un palazzo di dieci piani in pieno centro. Era isolato dagli altri, nel mezzo di una piazzetta con dei giardini intorno. Imponente, la sua scritta troneggiava sopra le due porte scorrevoli dell'entrata: "PROGRESSO ED EVOLUZIONE", questo era lo slogan. Paul fissò la scritta per qualce secondo: lì dentro lo attendeva il suo superiore nonchè suo collaboratore e fornitore principale per il progetto, il signor Loyal Sealight. Sealight aveva un figlio più piccolo di Alex di un anno, a cui aveva passato tutte le sue conoscenze in campo tecnologico: il ragazzino si chiamava Benjamin Sealight, e faceva parte del gruppetto dei Creeps (quel gruppo di idioti comandato da Pasey e da quel ragazzino, Baine o qualcosa del genere). 

Benjamin, come Alexander, era stato designato come Beta Tester del sito; aveva già testato la Beta dal computer di suo padre, e aveva confermato il giudizio di Alexander, sostenendo che il programma era fondamentalmente impeccabile. Il ragazzino aveva seguito lo steso procedimento di Alex: aveva creato un avatar con le sue sembianze ed era andato in giro per la città interagendo con ambiente e persone. Tutto aveva funzionato per il meglio, ma suo padre non sembrava soddisfatto al massimo.

Paul entrò nel palazzo e si avvicinò alla reception: "Mi scusi, sono Paul Drake, sono atteso dal signor Sealight per un colloquio. Dove lo posso trovare?". La segretaria alzò lo sguardo un po' assente, e indicò il corridoio alla sua sinistra: "Vada fino in fondo, stanza C.". Paul fece un cenno con la mano per ringaziarla, e si avviò verso il fondo del corridoio. Sulle pareti erano appesi quadri di scienziati o fisici, oppure vecchie foto di automobili. Ogni stanza aveva una porta scorrevole con una targhetta a fianco, e finalmente Paul trovò la C. Bussò piano, e sentì provenire un "Avanti" dall'altro lato. Aprì la porta e vide Sealight seduto sulla sedia che scriveva qualcosa sul suo pc. Loyal alzò lo sguardo un attimo e spalancò gli occhi: "Ah, eccoti qui. Ciao, Paul.". Paul teneva lo sguardo basso: "Signor Sealight.". Il suo superiore si alzò in piedi e gli tese la mano; Loyal Sealight era un uomo sulla cinquantina, ma portava benissimo i suoi anni. Aveva i capelli brizzolati all'indietro e gli occhi azzurro cielo, era abbastanza alto e in forma. Era vestito particolarmente sportivo quel giorno, aveva una polo e dei jeans. "Prego, siediti. Dobbiamo parlare di un paio di cose." 

"Innanzitutto, come ho specificato nella mail, mio figlio Benjamin ha fatto una prova su Login and Live. Tutto perfetto, nessun bug, nessun errore grafico negli avatar, niente di sbagliato. Hai fatto un ottimo lavoro, Paul.". Era raro sentire un complimento da Sealight, dunque Paul annuì in segno di gratitudine. "Gradirei però, prima dell'uscita ufficiale del sito, che tuo figlio e il mio collaborassero per un ultimo test. Non so, ma c'è qualcosa che...". Paul sbarrò gli occhi: "Che? C'è qualche problema? Qualcosa che non le piace?". Sealight scosse la testa: "No, non è che non mi piace, ma...non mi soddisfa. Non mi appaga. Non ha nulla di così...eclatante, capisci? Certo, è un passo enorme per la realtà aumentata, ma oltre a creare un tuo avatar e farlo camminare per la città al tuo posto, qual è l'utilità?". Paul era demoralizzato, ma allo steso tempo arrabbiato e confuso. Provava troppe emozioni in quel momento, dunque decise di non esprimersi e di controllarsi: "Va...va bene, farò fare quest'ultimo test ai nostri figli per vedere se si può aggiungere qualcosa di più al programma. Per renderlo più...emozionante.". Sealight sorrise: "Ci siamo capiti allora. Paul, hai del potenziale. Un grande, grandissimo potenziale. Puoi fare ogni cosa: quindi falla. Ok? Non deludermi.".

Paul tornò a casa nervoso, non parlò con nessuno e si chiuse nel suo studio. Come poteva non capire la genialità del progetto? Come poteva reputarlo noioso? Cosa diavolo voleva di più? Sealight era davvero troppo esoso, e Paul si trovava con le spalle al muro. Cosa avrebbe dovuto aggiungere? Non riusciva davvero a capire. Appena si calmò, trovò il tempo per parlare a suo figlio dell'ultimo test: "Alex, vieni nello studio un secondo.". Alex come al solito stava giocando ai videogiochi, ma mise in pausa ed entrò nella stanza di suo padre: "Che c'è?". Paul lo guardò con uno sguardo severo: "Devi fare un altro test uno di questi giorni, poi speificheremo bene quando." "Ah, perfetto!". Al ragazzo era piaciuto il test, specie perchè era riuscito a rompere il ghiaccio con Victoria. Forse era la sua occasione perfetta per provarci una buona volta con lei. Ma suo padre lo interruppe alzando la mano: "Non ho finito. Devi collaborare con il figlio del signor Sealight, Benjamin.". 
Tutti i piani di Alex si frantumarono. Ben Sealight? Dei Creeps? Lo stesso idiota talmente orgoglioso di sè stesso che una volta in un tema aveva sostenuto che "I miei occhi azzurri sono come gocce cadute dal cielo", e da lì lo chiamavano (con un tono un po' sprezzante) Skydrops, traducibile in "Gocce di cielo". Lo odiava a morte, e non voleva avere nulla a che fare nè con lui nè con quegli imbecilli dei suoi amici. "Mi dispiace, ah-ah, non se ne parla. Non collaborerò con...". Non fece in tempo a finire la frase che suo padre lo prese per le spalle e lo fissò con uno sguardo che non aveva mai visto prima di quel momento. Sembrava dovesse ucciderlo da un momento all'altro: "Ascoltami bene. Tu fai quel che ti dico io, ok? Hai accettato di essere il Beta Tester, porta fino in fondo il tuo lavoro. Non ritirarti come un fallito. Almeno non farmi perdere questo lavoro. È la grande occasione, capisci?! Se fai qualche stronzata, ho finito di vivere. Abbiamo finito di vivere. Sono stato abbastanza chiaro?". Alex non seppe come rispondere; era spaventato a morte da quello scatto furioso di suo padre, quindi si limitò ad annuire. 

Il giorno stabilito per il test era il venerdì di quella settimana. Alex sperava che quel giorno non arrivasse mai, ma purtroppo chiedeva tanto. Infatti, il venerdì arrivò in fretta, e suo padre subito dopo la scuola lo accompagnò all'ufficio di Sealight. 
Appena entrati Alex strinse la mano prima di Loyal, poi, con riluttanza, anche quella di Ben. "Bene ragazzi. Mettetevi davanti alla webcam, in pochi secondi inizierà il test. Come l'altra volta, dovrete semplicemente ricavare un reportage del programma: scovare degli eventuali glitch o bug, robe del genere, con l'aggiunta di una piccola missione: pensate a qualcosa di emozionante che potreste aggiungere al programma, qualcosa che lo renda ancora più...figo. Adesso andate.". 

Alex non conosceva la seconda parte del test, non gli era stata introdotta da suo padre. Cosa intendeva Sealight con "qualcosa di emozionante"? Decise però di pensarci una volta entrati nella simulazione, quindi effettuò il login.
   
 
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