Crossover
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Autore: BelgiaofRome    17/03/2016    5 recensioni
Si tratta di un (mega) cross over di tipo avventura/fantascienza coinvolgendo Star Trek (prima generazione) con altri universi tratti da comics (esempio: DC), videogiochi (Tf2,...) , serie animate (MLP,...) e altri sopporti nonché personaggi della mia invenzione.
La trama ruota attorno a come dei personaggi, molto diversi tra di loro, reagiscono quando si trovano, nello stesso momento, davanti a a una minaccia comune che nessuno di loro avrebbe potuto immaginare, nonché davanti la scoperta di alcune verità insospettate e il rapporto bene/male.
La storia contiene umorismo, azione, ma anche temi profondi.
Ritmo di pubblicazione: 1 capitolo ogni 2-3 settimane (tranne in casi eccezionali, in tal caso avvertirò)
Avvertimenti: volgarità, violenza, alcune scene trash, uso di alcool
Richiesta:
--Scrivere commenti
--Essere pazienti riguardo la pubblicazione dei capitoli
-Non giudicare la scelta dei personaggi
-Indulgenza (prima fanfict)
Mi scuso in anticipo per eventuali errori grammaticali e ortografici (sono di madrelingua francese)
Genere: Avventura, Azione, Science-fiction | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: AU, Cross-over | Avvertimenti: Contenuti forti
Capitoli:
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-“Aah!” urlò Kirk svegliandosi improvviso completamente sudato e disorientato. La sua visione era poco chiara e aveva un forte male di testa, ma il capitano tentava di riprendersi e capire cosa stava succedendo. Guardò intorno a lui, constatando di essere immerso in un liquido blu opaco in una specie di vasca di colore argentea. Si alzò precipitosamente malgrado il corpo che percepiva pesante e constatò, sorpreso, che non era bagnato.
Continuò a guardare e vide che era in una stanza  molto polverosa chiusa con una porta d’acciaio. Dall'altro lato della stanza, il capitano Kirk vide due vasche simili alla sua che contenevano McCoy e Spock.
Senza esitazione, Kirk corse verso McCoy e tentò di svegliarlo, ma non c’era niente da fare: il dottore sembrava in un coma artificiale e il coperchio era chiuso.
Kirk stava per perdere speranza quando notò che le due vasche erano collegate a un schermo olografico che levitava nell'aria. Dopo aver controllato la propria vasca per capire come mai lui era sveglio ma non i suoi amici, Kirk riusci a comprendere, malgrado i segni illeggibili, la piccola differenza di un pulsante che dava sullo schermo collegato ai suoi amici e che sembrava spento sul suo. Deducendo che fosse l’origine dell’alimentazione, il capitano lo premette.
All'instante una corrente blu si trasmise dallo schermo al liquido che circondava i due compagni, i quali, dopo che i coperchi furono aperti con grande velocità,  si svegliarono bruscamente, McCoy come fosse preso dal panico mentre Spock aprì gli occhi e si alzò tranquillamente, accontendadosi di guardare intorno a lui con un’espressione perplessa.
 
-“Leonard! Calmatevi!” gridò Kirk
 
Dopo qualche minuto il dottore si calmò e – riprendendo il fiato – si alzò a sua volta della vasca e guardò il suo capitano
 
-“Jim…cos’è successo all’Enterprise?”
 
-“Non lo so Bones, mi ricordo solo del prigioniero che si era alzato, un violento colpo d’onda d'urto  e..” marcò una pausa stordito dal ricordo “…un individuo che si teletrasportava, poi niente, o piuttosto una visione verde, non so bene ma…” il mal di testa colpi nuovamente Kirk che sarebbe caduto per terra se il suo amico dottore non lo avesse ripreso.
 
-“Jim. Neanch'io mi ricordo tanto bene, ma mentre ero..” il dottore guardò verso la vasca “…in questa cosa, ho visto cose orribili, come se l’Enterprise e i pianeta esplodessero in un' ondata verde!” una piccola lacrime scese dall'occhio del medico.
 
Sentendo questo, Kirk ebbe una brutta corrente fredda che gli attraverso la schiena. Poi, per evitare di pensare a questa orribile visione, si rimise dritto e, con un'espressione determinata e una voce sicura dichiarò:
 
-“Non, non è successo questo McCoy.Mi rifiuto di crederci! Ma qualcosa è accaduto: Perché ci siamo svegliati qui e dove siamo? E perché?”
 
-“Non ho abbastanza elementi per capire come e perché siamo qui” intervenne Spock “Ma da quello che vedo, questa stanza, pur essendo un po maltrattata…”

-“Un po maltrattata?!” interrompe McCoy, che finalmente prese attenzione al luogo “Questa stanza è un vero schifo! Guardate: vediamo le nostre impronte nella polvere! E queste lampade che sembrano che si dovrebbero spegnersi in ogni momento!”
 
-“…deve essere una clinica…” continuo Spock ignorando i commenti di McCoy “… o, per essere preciso, un sala d’incubazione dove si mettono le persone in un sonno artificiale per lunghissimi viaggi o per mantenerli in vita su un lungo periodo di tempo. I terrestri usavano i stessi mezzi, il sonno criogenico, per i loro primi viaggi intergalattici, prima della scoperta della distorsione” il vulcaino marcò una pausa guardando i suoi due compagni attenti “Ma i mezzi usati dai terrestri erano molto meno avanzati di queste: Necessitavano infetti di congelare il passeggero con alti rischi di morte, mentre qui noi eravamo perfettamente conservati in questa strana sostanza liquida… Da qui possiamo concludere che gli esseri che ci hanno messi qui siano molto avanzanti tecnologicamente”
 
-“Ma perché metterci qui?  E perché soltanto noi? Dove sono gli altri?!” chiese con panico McCoy che si rese conto che erano solo loro tre, ma che non c’era nessuna traccia dei loro compagni.
 
-“A questo non posso rispondervi. L’unica ipotesi è che gli esseri che ci hanno messi qui sono gli stessi che sono apparsi nel buco nero e che hanno motivi ben precisi di mantenerci vivi per adesso, se no, ci avvrebero già uccisi” continuò Spock
 
Kirk, che nel frattempo pensava al suo equipaggio, ai suoi amici Uhura, Scott, Zulu e Checov; agli eventi successi cosi velocemente, la perturbazione, la base, la morte di McGuffin, lo schermo perturbato e la voce, poi l’onda e poi il nulla. Il capitano non poteva ammettere la possibilità che l’Enterprise fosse distrutto, e quindi doveva trovare un modo di ritrovarlo. Ma prima, doveva capire un massimo di dettagli.
 
-“Spock” egli chiese “Perché mi sono risvegliato da solo e che ho dovuto attivare il computer per farvi uscire del coma?”
 
-“Probabilmente la vostra vasca era difettosa” rispose Spock
 
-“Non mi sorprenderebbe visto il casino qui!” commento McCoy guardando il disordine e la polvere onnipresente
 
-“Come dicevo…” continuo Spock “…il vostro computer è forse danneggiato, sia in seguito al tempo o alla manutenzione. Ma potrebbe essersi rotto anche dopo la vostra messa in sonno, in seguito a un violento colpo ricevuto”
 
Kirk meditò, prima di fare venire i suoi due compagni intorno a lui
 
-“Signori, come vedete siamo in un luogo – forse una base o un bunker – a prima vista apparentemente abbandonato ma in realtà molto avanzato tecnologicamente. Non abbiamo nessuna idea del perché o del come siamo arrivati qui nè su dove si trovino i nostri compagni o l’Enterprise. C’è solo una cosa da fare: uscire da questo posto e trovare delle risposte. Ritrovare l’equipaggio e l’Enterprise, capire chi è dietro a questa faccenda e il suo obiettivo e fermarlo in tempo prima che colpisca Starfleet”
 
-“Cosa vi fa pensare che c’è l’hanno con la Confederazione? Certo ci hanno attacato e nascondevano una base militare segreta, ma comunque rimane l’ipotesi la più probabile, forse non eravamo noi l’obietivo” commentò Spock
 
-“Forse Spock” rispose calmo Kirk “Ma comunque rappresentano una minaccia all'equilibro della pace intergalattica e hanno attaccato la nostra astronave. Anche se non siamo obiettivo, di sicuro le loro intenzioni non sono pacifiche”
 
Detto questo Kirk si girò e si diresse verso la porta d’acciaio all'opposto della stanza
 
-“Capitano” comincio a parlare Spock mentre Kirk continuava a camminare “Se gli esseri che ci hanno rapiti sono tecnologicamente più avanzati di noi, devono avere sistemi di sicurezza avanzati. Come pensate aprire questa porta?”
 
Kirk non ebbe il tempo di rispondere perché quando arrivò a un metro della porta, quest’ultima attivò delle luci blu e si aprì da sola, mostrando dietro di sè un corridoio quasi totalmente immerso nell'oscurità. Quasi, perché debolissime luci azzurrine permettevano comunque di vedere le parete e il suolo, i quali erano neri e rossi cromati, di stile futuristico nella concezione , ma anche in stato piuttosto degradato.
Intanto i tre compagni si erano immobilizzati dall'inaspettata facilità con la quale la porta si era aperta. Kirk e Mcoy avevano le loro bocche aperte mentre Spock si accontentò di rialzare un sopracciglio – il quale era la sua maniera di mostrare perplessità, sorpresa o incredulità.
 
-“Sembrerebbe che questi esseri non siano cosi avanzati tecnologicamente, o che non sappiano chiudere le porte, vero Spock?” disse con una voce falsamente gioiosa McCoy per rilasciare un po la tensione e rompere il silenzio.
 
Kirk sorrise leggermente alla battuta mentre Spock si accontentò di guardare il dottore
 
-“E' più probabile che non siano molto preoccupati di chiudere la porta visto che in teoria non avremo dovuto mai svegliarci” rispose il vulcaino con una voce indifferente.
 
-“Spock” ritornò McCoy adesso un po arrabbiato “Siete più penoso della mia ex-suocera! E Dio sa come sapeva rovinare l'ambiente!”
 
-“Spock e Bones” interruppe Kirk prima che i due amici-rivali iniziassero una logomachia “Io vado nel corridoio per trovare delle risposte. Se volete parlare delle vostre suocere o delle ovvie difficoltà, rimante qui. Se volete ritrovare i nostri compagni, farete meglio a smetterla e a seguirmi”
 
Dopo questo rimprovero, il capitano, il dottore e lo scienziato vulcano entrarono nel corridoio e, lentamente e silenziosamente, iniziarono a camminare.
Mentre camminavano, videro che il corridoio dava sbocco a diverse stanze, ma o le porte non si aprirono o le stanze, dopo breve ispezione, non rivelavano niente di interessante o utile. Di più, sia le stanze sia il corridoio presentavano una certa particolarità: ogni tanto, erano veramente danneggiati e scuri, ma dopo qualche metro erano molto bene illuminati e non presentavano nessun danno, anche se comunque molto polveroso.E tutti erano fatti in una materia che ricordava il cromo.
Spock dichiarò che le parte danneggiate – nel caso in cui erano in un bunker – potevano essere state vittime di bombardamento.
Dopo quasi due ore di cammino, il corridoio si fermò a un ascensore circolare nel quale il trio entro, ma prima di poter fare qualsiasi mossa, l’ascensore si attivò e cominciò a salire. Mentre aspettavano l’incerta destinazione, McCoy rifletto
 
-“Adesso che ci penso, non dovremo parlare di “esseri” per qualificare coloro che ci hanno rapito”
 
-“Perché dottore?” Chiese Spock
 
-“Perché era un uomo che abbiamo sorpreso alla base e che ha ucciso McGuffin”
 
A questo brutto ricordo Kirk passò le dita sui suoi occhi per nascondere il suo malessere
 
-“Dottore, forse questi esseri sono umanoidi, ma non significa per certo che siano terrestri” continuo Spock “Noi vulcani, per esempio, ci distinguiamo da voi solo per le nostre orecchie, il nostro sangue verde e il fatto che siamo immuni a questa cosa che voi umani chiamate emozione”
 
-“E se invece era un terrestre?!” dichiarò McCoy alzando la voce “Cosa significherebbe?!”
 
-“Per essere sincero signor McCoy, non posso emettere ipotesi abbastanza logiche e fondate senza ulteriore informazioni” replicò stoicamente Spock
 
A questo punto, l’ascensore si fermò su un corridoio, questa volta completamente immerso nell'oscurità. Kirk, dopo qualche secondo, fece segno di farsi seguire e, discretamente, cominciò a camminare, mettendo la sua mano per visualizzare le parete.
Dopo un pò, il capitano senti la mano di Spock sulle sue spalle
 
-“Capitano, si fermi! Ho l’impressione di avere visto un movimento di un'ombra verso sinistra”
 
Su questo consiglio, Kirk consigliò ai suoi amici di tenerci pronto a qualunque eventualità e, raddoppiando vigilanza, si diresse verso la sinistra. Qui, toccando le parete, si resero conto che erano entranti in una stanza, anch'essa completamente immersa nel buio più completa
 
-“Non si vede niente” commento McCoy
 
In questo momento preciso, una debole luce si accese, rivelando una creatura nera con grandi orecchie a punta e delle ali. E con due occhi bianchi che attraversavano l'oscurità.
Nessuno dei tre compagni ebbe il tempo di reagire che la creature saltò su McCoy sbattendolo contro un muro del corridoio, per poi dare un colpo di braccio a Kirk e tentare di attaccare Spock, il quale comunque era piu veloce e forte e mantenne la creatura contro un muro.
Intanto la luce era tornata e illuminava sia il corridoio sia la stanza, e Kirk si rese conto che la creatura – che stava tentando di liberarsi dalla presa del vulcano – non era un mostro, ma un uomo in un'armatura con le sembianze di un pipistrello. Il capitano disse anche che l’uomo-pipistrello sembrava molto debole e constatò infatti che era ferito alla pancia, un pò più sopra di una cintura gialla che portava.
 
-“Spock! Rilasciatelo!” Ordino Kirk
 
-“Jim! Cosa state facendo?!”chiese McCoy sbalordito
 
Spock guardò il suo capitano e sollevò il suo sopracciglio, ma gli ordini erano ordini, e lasciò cadere il suo avversario, il quale caduto per terra mise istintivamente la sua mano sulla ferita. Incapace di muoversi in seguito al profondo dolore, e anche lui sorpreso di essere stato rilasciato, guardò con diffidenza i tre individui davanti a lui, disse che il grande in uniforme blu e con le orecchie a punta lasciava passare davanti a lui l’uomo in uniforme gialla mentre l’altro uomo, in uniforme blu, tentava di trattenerlo.
Il ferito tentò di rialzarsi invano quando l’uomo in uniforme gialla s’inginocchiò davanti a lui dicendo calmamente e con una voce rassicurante
 
-“Mi capite quando parlo?”
 
Dopo una prima esitazione, l’uomo vestito in pipistrello confermò con segno di testa
 
-“In questo caso” continuo Kirk “Sono il capitano James Tiberius Kirk, rappresentate della Confederazione di Starfleet. Questi sono il mio secondo nonché capo scientifico Spock e il dottore Leonard McCoy. Non vi vogliamo fare nessun male, infatti ci siamo risvegliati qui senza la nostra astronave o i nostri compagni dopo avere scoperto una base militare e essere stati attaccati. Se accettate, il dottore McCoy vi curerà mentre vi spiegò in dettaglio la nostra situazione”
 
Il dottore McCoy stava per protestare, ma pensò che sarebbe stato inutile e, tirando fuori un piccolo apparecchio bianco che aveva in tasca, lentamente e dopo avere levato la mano del ferito (non senza una resistenza di quest’ultimo) lo posò sulla ferita e lo azionò, facendo azionare un piccola luce blu

-"Meno male che non me l'abbiano tolta" commento a voce bassa Leonard McCoy
 
L’uomo vestito in pipistrello ebbe un prima istanza, una corrente fredda attraverso la schiena, ma subito dopo senti il dolore andarsene poco a poco.
 
-“La ferita era grave, ci vorrà un po di tempo” commento il medico, attento al buon funzionamento dell’apparecchio
 
Kirk si mise a raccontare le loro vicende prima di chiedere al paziente di Mcoy di, a sua volta, identificarsi
Sempre con diffidenza, ma rassicurato che il trio non erano responsabili della sua ferita nè del suo ovvio rapimento, egli rispose con un voce molto grave che impressiono un po i due umani (ma non l’essere che Kirk aveva chiamato “vulcaino”)
 
-“Sono Batman, cavaliere oscuro e protettore di Gotham city”
 
-“Siete un specie di super eroe?” Chiese McCoy con un pò di umorismo
 
-“Si” rispose seccamente Batman
 
-“E presuppongo che Batman sia un sopranome. Possiamo conoscere la vostra vera identità?” continuo i dottore
 
-“Sarebbe meglio di no” rispose Batman
 
Il sorriso di Leonard svani immediatamente e pensò “Per uno che si traveste in pipistrello, è quasi più freddo di Spock! Non pensavo che fosse possibile trovare una roccia più stoica di questo dannato vulcano!”
 
-“Come siete arrivato qui?” Interrogò Spock
 
Batman sospirò prima di rispondere
 
-“Tutto è cominciato quando ho tentato di fermare Joker...”
 
Flash-Back
 
Era una fredda e ventosa serata d'inverno che copriva Gotham city. Posta su una statua di una chiesa nel nord della città , al limite tra il centro e le periferie, un'ombra scura osservava : le luci delle case mostrava le famiglie riunirsi insieme, davanti i programmi natalizi, preparando l'albero di natale o preparando la casa per la vicinissima cena con amici e parenti. Era un periodo felice e di gioia, dove la gente comune lascia da parte i timori e i pensieri dell’anno il tempo di una notte.
Ma alcuni uomini non sono destinati al riposo e al benessere delle feste.
Tra questi uomini sfortunati, l’ombra nera : Batman

 
-« Signore Bruce ? » Chiese all'orecchio di Batman una voce inglese molta cortese « Devo supporre che rimarrete fuori tutta la notte e che non tornerete stasera per godervi e preparare la serata natalizia ? »
 
-« No Alfred » Rispose Bruce, alias Batman, « Finché Joker sara in libertà questa città non è al sicuro »
 
-Volete che vi mando Dick per assecondarvi?”
 
-“No Alfred, Dick ha gia molto da fare tra i suoi studi e la sua vita di Nigthwing, lasciamo stare per stasera”
 
-“Bene signor Bruce, siate prudente”
 
Batman riattaccò allora la conversazione, prima di mettersi in piedi e, dopo un lungo respiro, lanciarsi nel vuoto.
Poco tempo prima di toccare il suolo, Batman apri le sue ali e si lasciò planare sul vento riprendendo un pò di altitudine. Prese il suo rampino e tirò un cavo fino a un tetto di un grattacielo vicino, attivò la retrazione dello stesso cavo e rapidamente prese velocità e altitudine, finché si trovò a planare aldilà degli immobili.
Alternando corse su i tetti e voli, durante i quali Batman poté vedere senza poter intervenire direttamente la miseria della povertà degli sfortunati senza-tetti esclusi della società, il cavaliere oscuro si trovo in fronte a un immobile « Istituto della gestione delle acque di Gotham city », accanto al mare e al limite nord dell’isola principale della città
 
Ma perche Batman era qui ?
 
Un mese prima, Batman, insieme a Green Arrow avevano aiutato Superman  a fermare Lex Luthor e i suoi mercenari super-criminali tra cui Joker stesso, che stavano facendo un terribile progetto.
Lex, l’industriale super-miliardario aveva costruito un generatore di sismi. Ufficialmente, questa macchina era concepita per studiare i terremoti per meglio prevenire la popolazione di questi disastri naturali.
Nei fatti, Lex Luthor aveva l’intenzione di usarla per distruggere parte di Metropolis per permettere alla LexCorp – la sua azienda – di ricostruirla in seguito e 
guadagnarsi denaro e prestigio per le elezione presidenziale. Ovviamente, Lex fece finta che la macchina fosse stata rubata e chiese ai altri super criminali tale
 Deathstroke, Deathshot, … e Joker di fare diversivo e cosi accusare i super eroi di non avere salvato la città.
Per fortuna, i super-eroi erano riuscito a fermare i super criminali ed a evitare l’omicidio di massa. Ma la loro vittoria era resa scura da due problemi.Il primo era che Lex Luthor aveva previsto la possibilità della sconfitta e che aveva fatto scomparire tutte le prove della sua implicazione e, in tal modo, non potere essere portato alla giustizia.
Il secondo problema, molto più grave, era che quando Batman e Green Arrow arrivarono al luogo dove avevano localizzato il simulatore di sismi, trovarono la stanza vuota con un solo oggetto dentro : un mazzo di carte di Joker con scritto sopra « SMILE » e un disegno di un gran sorriso.
Non c’erano dubbi che Joker, unico sfuggito della battaglia insieme a Lex e da questo momento in libertà, aveva preso con lui la macchina di sismi.
Dopo avere tentato invano per tre settimane di localizzarlo, Batman era finalmente arrivato su una pista del pericolosissimo clown principe del crime.
 
Una sera, mentre stava vigilando, Batman captò un messaggio radio sospetto proveniente della stazione elettrica di Gotham; Dopo essere arrivato nella centrale ed essere entrato dal tetto, egli percorse pochi metri prima di notare, con la visione raggi-x integrate nella sua armatura, la presenza di tre uomini armati nella stanza di sicurezza e il corpo senza vite di quello che doveva essere il guardiano di notte. Batman si mise dietro la porta, prese un Batarang e lo lancio contro un muro, facendo cosi un piccolo rumore.
 
-« Che cos'è ? » chiese la voce di uno dei criminali nella stanza
 
-« Vai vedere » chiese il secondo
 
-« Perché io ? » chiese impaurito il terzo
 
-« Perchè se non vai a controllare, ti presento al boss, e credimi che non sara un bel momento »
 
-« Okay okay ci vado »
 
Appena il criminale aprì la porta e uscì nel corridoio, fu preso e tirato indietro da un'ombra, fu assonnato.
I due altri criminali, adesso stressati e nervosi, alzarono le loro mitragliette e cominciarono ad avanzare verso la porta, quando la oltrepassarono, videro il loro compagno addormentato e legato per terra. Non ebbero il tempo di reagire che una massa cadde sulle loro spalle, buttandoli per terra, e li mise K.O picchiando le loro teste sul suolo.
Dopo essersi assicurato che i tre criminali erano stati neutralizzati, Batman vide che portavano mascherarsi da clown
 
-*Scagnozzi di Joker* penso il cavaliere oscuro
 
Batman entrò nella stanza e vide che i criminali avevano distrutto i computer, sicuramente per nascondere le loro azioni. Batman, dopo avere chiamato Alfred per chiedergli di avvertire il commissario Gordon che tre criminali erano pronti per la prigione alla stazione elettrica, prese il disco interno del computer principale e si recò al suo riparo.
Arrivato alla Batcaverna, Batman tentò di recuperare i dati del computer. Dopo avere passato l’intera notte a lavorare, Batman scoprì cosa Joker aveva ordinato :
 
-“Programmare l’arresto della corrente elettrica nel quartiere nord-ovest di Gotham per domani sera? A cosa stai pensando Joker?” si chiese Batman davanti il suo Batcomputer
Batman inizio una ricerca approfondita sulla storia di questo quartiere, pirattando archivi statali, e dopo qualche ora trovò un fatto interessante:
Durante gli anni 40’, una società aveva progettato e iniziato a costruire un tunnel subacqueo per collegare una metro di Gotham con la città più vicina del continente. Il progetto era stato lasciato all'abbandono per il fallimento della società e lo sviluppo dei ponti e dell’aeroporto, nonché l’entrata degli Stati Uniti nella seconda guerra mondiale. Li il tunnel già scavato fu condannato e successivamente, sull'ex entrata, era stato costruito l'Instituto della gestione delle acque della città.
-« Mmmm » fecce Batman riflessivo
 
La sera successiva, Batman si recò davanti l’Instituto, per verificare la sua tesi. Purtroppo, fu confermata quando egli, entrato senza problemi nell'immobile, vide corpi senza vita di funzionari e guardie. I sospetti di Batman aumentarono quando scese, dopo aver messo fuori combattimento alcuni uomini di Joker, nei piani bassi dell’Instituto e vide un grande buco fatto con della dinamite nel suolo.
Tutto era chiaro : Joker aveva causato le chiusura momentanea del quartiere nord per disattivare i sistemi di sicurezza dell’Istituto, entrarci e avere accesso al tunnel subacqueo, dove avrebbe potuto attivare il generatore di sismi e causare l’affondamento dell’intera isola sotto le acque !
Batman entrò nel buco e si trovo nel tunnel, poco illuminato e dove si trovavano ancora gli attrezzi dei lavori e i binari, ormai inutilizzabili, già messi in posto.
Batman comincio a percorrere il tunnel, discretamente, ma improvviso una luce lo illuminò e il tempo di reagire non ci fu.  Venne prima colpito alla testa e perse per un pò i sensi. Quando si risvegliò, qualche minuto dopo, era attaccato su una sedia ed era circondato da due uomini molto forti, dei colossi di muscoli. Mentre riprendeva coscienza e  la sua vista tornò normale, egli senti

-« Hahaha, ooh Batsy, ti stavamo aspettando per la grande festa ! » Urlò ridente un uomo bianco come la neve, con capelli verdi, vestito elegantemente con scarpe nere di valore, pantalone e giacca viola, un gilet verde su camicia bianca… Con.sulla sua faccia un grande e sproporzionato sorriso rosso sangue che mostrava tutti i suoi denti

-« Joker ! » grido Batman alla vista del suo nemico che usciva da un tram abbandonato

-“Aspetta Batsy ! » dice ridendo Joker “Ho una sorpresa te”, prese una vecchia tela coperta di polere e la tirò giù, rivelando il generatore di sismi “Ta-daaa! Ti piace il mio nuovo giocattolo per fare ballare la gente? Va bè, non è mia ma quella di Lex e l'ho preso in prestito ma avevo delle buone ragioni credimi!”. Avanzò saltellando verso il suo rivale, che era tenuto fermo dai due colossi, e lo guardo negli occhi “Perché accontentarsi di distruggere parte di una città,… quando possiamo distruggerne una interamente e offrire alla gente la vita meravigliosa in fondo al mar? Hahahah ! »

Batman tento di liberarsi, ma i due uomini lo tenevano ben stretto sulla sua sedia. Joker vedendo questo, rise e tirò fuori un telecomando dal quale premette un pulsante, la macchina s’attivo e un cilindro cominciò a salire lentamente, pronto ad abbattersi violentemente sul suolo, mentre Batman, attivò un piccolo dispositivo di laser nei suoi guanti per progressivamente rompere le manette

-« Lo sai, Batman, è un vero peccato che il tuo amico Robin Hood abbia arrestato la mia Harley Quinn durante questa festa a Metropolis, avrei voluto avere tutti i miei cari durante la realizzazione del mio sogno » disse Joker imitando un uomo triste, prima di riprendere il suo sorriso e guardare Batman e avvicinarsi sempre di più e tenendo le mane sul viso del cavaliere oscuro «  Ma almeno tu sei qui, lo sai, da quando ero bambino… » fece finta di verificare che nessuno ascoltava prima di mormorare nell'orecchio di Batman « …ho sempre desiderato una piscina tutta per me ! HAhahaha »

-« Joker ! Sei Pazzo ! Ci ucciderai tutti ! » Urlò il super-eroi della notte  con la sua voce dura a questo momento, Batman sentì la pressione dei suoi rapitori rilasciarsi un pò, probabilmente erano sorpresi di scoprire che stavano per morire. Batman non perse un instante e, appena le manette caddero per terra diede un colpo di testa a quella di Joker, prima di saltare, liberare il suo braccio sinistro che uso per colpire il criminale alla sua destra proiettando quest’ultimo indietro. Liberato sulla sua destra, Batman si girò, saltò e prese tra le sue gambe la testa dell’altro criminale e spaccarla sul suolo, assommandolo sul colpo. Subito dopo, lanciò un batarang sul criminale ancora conscio che si era rialzato, colpendolo al viso, e li salto sopra buttandolo per terra e mettendolo K.O. con un potente pugno.

-« Batsy devi sempre rovinare le mie feste ! Nessun dolce per te ! » urlò Joker adesso arrabbiato che arrivo da dietro e usò il suo guanto elettrico per paralizzare Batman.

Quest’ultimo tentò di rialzarsi, ma Joker mise i suoi piedi sul collo del cavaliere oscuro e tirò un coltello da la sua tasca che pose sul collo del nemico alla sua merce

-« Mi dispiace Batman, ma voglio veramente fare di questa città un lago artificiale… In fondo al mare » inizio seriamente prima di cantare  Joker

BOOOUM

Il cilindro del generatore di sismi colpì violentemente il suolo che tremò attraverso tutta la città e apri un frattura di un metro di larghezza nel suolo. Il Joker perse il suo equilibro e Batman ne approfitto per buttarlo giù, lanciare un batarang sul computer del generatore che esplose, e fermò il cilindro di un nuovo colpo a pochi centimetri del suolo. Assicurato che la macchina era stata messa fuori uso, Batman si girò e neutralizzò Joker che legò insieme ai due colossi.

-“Alfred” disse Batman chiamando il suo fedele maggiordomo dal comunicatore nascosto nel suo orecchio

-“Signor Bruce! Tutto bene? Che cos’è stato questo terremoto?” chiese impaurita la voce inglese di Alfred

-“Tutto bene” rispose calmo Batman “Il generatore di sismi e Joker non possono più fare del male, chiamate il commissario Gordon per farli prendere il pacchetto che gli ho lasciato”

-“Bene signore” rispose sollevato Alfred prima di riattaccare

Batman stava per andarsene ad aspettare Superman all'entrata quando notò una cosa alquanto singolare: Dalla fessura recentemente fatta, non c’era acqua, ma una profonda cavità, dalla quale si vedeva difficilmente ma comunque, una luce verde scura.
Incuriosito, Batman usò il suo bat-lazo per lasciarsi scendere nella fossa e dopo qualche minuto, arrivò a toccare il suolo di questo corridoio naturale e veramente scuro. Batman vide la luce e fece un passo in avanti per sentire un rumore metallico. Il cavaliere scuro attivò la visione X e vide sotto i suoi piedi una ventina di robots umanoide fatti a pezzi, distrutti da – sembrerebbe – mitragliette potenti e colpi di spada. Un brusco rumore di combattimento e di spari catturò l’attenzione di Batman che stava pensando alla sua scoperta e , in seguito, si mise a correre verso la luce.
Dopo qualche instante, arrivò a una stanza ultra tecnologica con al suo centro un grandissimo cilindro che emetteva la luce verde, Batman vide ugualmente altri cadaveri di robots e due personaggi combattere.
Uno era completamente vestito di un'armatura nera che copriva anche il viso, l’altra era una donna, vestita con un pantalone militare e una maglia bianca. Quest’ultima aveva la bocca coperta da una maschera rossa che non nascondevano gli occhi, sprovvisti di pupille, i quali erano interamente rossi come il sangue, esattamente come erano i suoi capelli corti.
All’improviso, questa donna spostò il suo avversario con un colpo di gamba contro un muro e, dopo, lo prese dal colo

-« Zalgo ! » urlò quest’ultimo prima di avere il collo spaccato dalla donna e cadere morto per terra.
Subito dopo, la combattente ancora viva si girò e guardò nella direzione di Batman
Quest’ultimo lanciò una bomba fumogena e saltò, con l’idea di sconfiggere la militare usando effetto sorpresa e poter interrogarla su tutta questa faccenda.
Purtroppo, fu colpito da dietro da un colpo di proiettile sopra la cintura e cadde per terra. Il dolore essendo incredibilmente alto per un colpo di pistola, Batman ebbe la visione che si oscurava, il corpo che divenne freddissimo, e cadde inconscio.
 
Fine del Flash-Back
-« Dopo questo, mi sono risvegliato in una camera d’ibernazione disattivata, la mia ferita si è riaperta e, non trovando le medicine nella mia cintura che è stata vuotata, ho percorso qualche metro e sono arrivato in questa stanza, conoscete la fine della storia » finì di narrare Batman a Kirk, McCoy e Spock, intrigati

-« A sentire la storia del signor Batman »inizio Spock, « Possiamo concludere che abbiamo a che fare con gruppi di esseri umanoide molto sviluppati tecnologicamente che sono in conflitto tra di loro e costruiscono basi sotterranee. Ma questo non ci spiega ne cosa contengono i cilindri, né cosa significa né la parola zalgo né i loro obbiettivi »

-« A proposito, su quale pianeta si trova Gotham? » chiese Kirk

-« La Terra » rispose Batman « Sistema della via lattea, anno 2009 »

-« Come ? Noi veniamo della Terra – tranne Spock – e non esiste nessuna Gotham nel 2267 ! » esclamò Kirk « Spock, pensante a un viaggio transtemporale ? »

-« Impossibile capitano, i viaggi trans-temporali non sono fisicamente possibili, e comunque non è mai esistita una città di nome Gotham nella storia terrestre » rispose il vulcano senza esprimere nessuna emozione di sorpresa.

-« Ecco ci siamo » interruppe tutti McCoy che levò l’apparecchio bianco che aveva messo sulla ferita di Batman e aiutando quest’ultimo a rialzarsi mentre tutti constatarono che la ferita era scomparsa, lasciando solo un buco nel costumo
Kirk guardò il cavaliere oscuro un momento, prima di prendere una decisione, avvicinarsi e tenderli la mano

-« Batman, non ci conosciamo e avete tutte le ragione di diffidarvi di noi, ma come voi siamo intrappolati qui e non sappiamo neanche il perché. L’unica cosa che so è che se vogliamo avere delle risposte, dobbiamo collaborare »

-« Sarebbe più logico per tutti » aggiunse Spock

-“E poi dobbiamo ritrovare i nostri compagni scomparsi, se siete un super-eroe, aiutateci ! » concluse Leonard, andando direttamente al fondo del suo pensiero

Batman guardo con occhi perplessi i tre individui davanti a lui senza parlare. Poteva fidarsi di loro ? Non li conosceva per niente, ma l’avevano curato ed erano nella stessa situazione di lui. Da solo non sarebbe riuscito a andare molto oltre e poi i loro compagni, se erano in pericolo, significava che Gotham e la Terra dovevano anche loro incorrere una grave minaccia ? Quindi, dopo una riflessione, lentamente e con diffidenza, alzò il suo braccio e prese la mano di Kirk

-« Va bene, collaboriamo »















Nota dell'autore: Ey ragazzi, che ne pensate? Forse è un po corto, ma è inutile scrivere più del necessario (i prossimi saranno più lunghi), anche se faccio del mio meglio per introdurre i personaggi. Comunque per chi è appassionato di Batman, tengo a precisare che non è inspirato a un universo in particolare, anche se la saga dei videogiochi Arkham e la trilogia di Nolan siano la maggiore fonte di informazione (e per chi chiede, si, sono inspirato ad Arrow per il simulatore di Arrow, ma vedrete, non è fatto a caso).
Tengo a ringraziare il mio amico nonchè mentore Nickoku per avermi aiutato a correggere il mio italiano e tutti coloro che mi hanno dato mi darano consigli per migliorare la storia ^^

Ps: come l'avrete indovinato dal titolo, ci sarà un/dei altro/i personaggi(o) nel prossimo capitolo, quindi... saprete indovinare chi è?

 
   
 
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