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Autore: mariademolay    24/03/2005    12 recensioni
Spin off di 'Imago Mundi'; alcuni ragazzi vengono selezionati per riordinare la Sezione Babbana della Biblioteca di Hogwarts. Sembrerebbe un lavoro di routine finché non accade qualcosa di inaspettato. Possibile che anche i libri babbani risentano dell'influenza magica della scuola? Dedicato a tutti coloro che amano la mia storia e la letteratura in genere. Enjoy!
Genere: Generale, Parodia | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Blaise Zabini, Draco Malfoy, Harry Potter, Hermione Granger, Luna Lovegood, Nuovo personaggio, Pansy Parkinson, Ron Weasley, Severus Piton, Neville Paciock
Note: Alternate Universe (AU) | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Titolo: Ex Libris (3 di 3 + epilogo)
Autore: mariademolay
Categoria: AU Generale
Subcategoria: Parodia, spin off di 'Imago Mundi'
Pairing: molte, ma nessuna davvero rilevante
Rating: Genitori
Disclaimer: i personaggi appartengono a JK Rowling, eccetto Lamia Carfax de Ibarra (alias Lucilla Malfoy, alias Rudis) che è farina del mio sacco. Ozma Ogrenovic é parzialmente ispirata alle situazioni ed ai personaggi inventati da L. Frank Baum
Note: alla fine del capitolo

Ringraziamenti; Giulietta89; la tua curiosità sta per essere soddisfatta, la risposta su Piton sta per arrivare. yuyu; Grazie! Ammetto che il mio Merlino sia sconvolgente, ma mi diverte stravolgerne l'immagine. Hepona; Ma lo sai che non era mica male l'idea di far finire in acqua anche il coccodrillo? Kira83; non ne potevo più del Voldemort canonico, dovevo farne una caricatura! Speriamo che nei prossimi libri sia più convincente; meno chiacchiere e più azioni.
Giuggia89; Oh, un'altra ammiratrice di Blaise. Lo stile di questa storia é molto diverso da quello di Imago, ma avevo bisogno di una pausa da tutta quell'ansia. Sono felice che sia venuta una cosa non proprio penosa. PS; invece l'idea che fosse stato Draco a mandare il Valentino, mi frulla in testa da anni. Suggestione, credo. Ah, e non inondatemi Giulietta, please! Thanks. Vale 86; mi fa piacere che i libri che ho suggerito ti abbiano incuriosito. Spero che continuino a divertirti come hanno divertito me. E sì, Draco dice effettivamente qualcosa di molto simile a Carmilla in 'Imago Mundi'. Quanto a Voldemort, come l'ho dipinto io é un mollaccione a fa un pò pena anche a me. Tatsuran; dov'eri finita? Ho visto che la tua storia é terminata. Nel modo migliore, direi. Mi piacciono i finali agrodolci. Benvenuta ad 'Ex Libris' e goditi l'ultimo episodio.
Alessandra87; siamo in due per la spedizione punitiva alla Rowling. C'é un altro personaggio canonico: Cho Chang, non ho potuto fare a meno di farmi due risate alle sue spalle. Povera ragazza!
Guido; non ero sicura che una parodia fosse il tuo genere, ma sono felice di sapere che l'hai apprezzata al punto da farmi una recensione meditata. Sono sorpresa; in effetti l'idea che i libri parlino di altri libri mi é venuta proprio leggendo Eco, ma non mi aspettavo che trasparisse dalla parodia. Mi é piaciuto che tu abbia colto anche l'altro riferimento implicito, quello alle maschere che, proprio perché tali, fanno solo quello che sono state costruite a fare anche se catapultate in un universo che non gli appartiene, da cui l'assurdo. E' un pò quello che fanno i comici surreali (pensavo a Buster Keaton, a Tati, ai fratelli Marx, ma non disdegnerei attori più moderni come Carrey, Akroyd ed i Blues Brothers). E pensavo ad un'altra citazione, ossia ad Eco che fa citare ad Adso la 'Coena Cipriani', altro testo nel quale tutti si comportano in modo ridicolo, finendo per fare ciò che hanno fatto davvero.
Francesca; hai commentato davvero. Grazie a te per l'apprezzamento.
Spero che la conclusione sia all'altezza.
Saluti a tutti e si risentiamo presto!

EX LIBRIS
Ultima Parte

C'é un piacere sicuri nell'essere matti,
che i matti soltanto conoscono.

(John Dryden)


Piton stava cominciando a preoccuparsi. E non poco.
Dov'erano i personaggi babbani quando avevi bisogno di loro? Dannata mercanzia creata da gente senza cervello - oltre che senza poteri magici - non si poteva mai farci affidamento. Che sorpresa, vero?
Stava quasi per lasciare perdere e decidersi a cercare Silente - come avrebbe dovuto fare sin dall'inizio, da professore coscienzioso quale in teoria avrebbe dovuto essere - quando la vide.
La donna dei suoi sogni..
Beh, non esageriamo, si corresse subito; la donna dei suoi prossimi dieci minuti. Facciamo mezz'ora, toh e non se ne parli più.
Sentendosi immediatamente rinfrancato, si diede un'occhiata veloce nello specchio più vicino, che era occupato da un'agitata Ozma di Oz, e sbirciò con agio l'oggetto dei suoi desideri.
Era vestita in modo strano anche se innegabilmente leggiadro; abbastanza alta e piuttosto magra, nel complesso dava l'impressione di essere una persona atletica il ché, a dire il vero, disturbava Severus.
Le donne sportive gli riuscivano perlopiù indigeste.
Non importa, si consolò, sarebbe stato capace di sopportare qualunque tirata sullo sport se si lasciava sedurre.
Dopotutto, mica doveva passarci la vita insieme.
La ragazza portava una faretra sulle spalle, vestiva una mezza tunica ed aveva lunghi capelli di un biondo quasi bianco, il ché era un ulteriore motivo di disturbo.
Biondo Malfoy; dannazione. Le persone bionde non gli piacevano neppure, e quella donna pareva quasi un'albina.
Stoicamente - si fa per dire - avanzò verso la propria preda, al contempo chiedendosi se quella giovane fosse una specie di amazzone.
Ci sarebbe mancato solo quello; le Amazzoni non volevano uomini attorno e, se quella lo era, Severus avrebbe fatto la figura più ridicola da vent'anni a quella parte.
Decise di correre il rischio; tirò il fiato, raddrizzò le spalle e sperò per il meglio.
"Mi scusi" esordì nel suo tono più accattivante "non ho potuto fare a meno di notare che aveva l'aria un pò sperduta. Posso aiutarla?"
La giovane lo guardò con benevolenza
"E' molto gentile da parte sua" disse con voce calma, un pò efebica "In effetti, non riesco a capire dove mi trovo, ma questa Biblioteca é bellissima. In altre circostanze, mi avrebbe fatto molto piacere trovarmi qui"
Severus osservò attentamente la persona con cui stava parlando; aveva una pelle bianchissima, praticamente traslucida, e sembrava quasi risplendere di luce propria. Si accigliò.....poteva essere una Veela?
Se la ragazza era una Veela, non sarebbe riuscito a provare nulla, perché sarebbe bastato che quella schioccasse le dita e lui le sarebbe caduto ai piedi.
Stava ancora cercando di nascondere il proprio disappunto quando notò una cosa che gli era sfuggita.
Le orecchie della giovane erano a punta.
Bene, bene, gongolò, é un Elfo....o parte Elfo. Perfetto, aggiunse sfregandosi mentalmente le mani, non corro particolari rischi.
"Ci troviamo ad Hogwarts, la migliore scuola di stregoneria dell'intera Europa" spiegò "E sì" aggiunse guardando con orgoglio gli scaffali della Biblioteca "abbiamo volumi di gran pregio"
L'Elfo sorrise "Mi sarebbe piaciuto studiare la Magia. Ma il destino ha scelto per me la strada dell'azione e non ho mai rimpianto nulla"
"Ecco perché una creatura così bella porta arco e frecce"
"E' un arco molto antico. Appartiene alla mia famiglia da generazioni"
"Sei un guerriero?"
"Sì"
Severus decise di passare alla fase successiva senza perdere altro tempo e si lanciò, accarezzandole leggermente una guancia (sperando di non finire trafitto).
"Hai una pelle bellissima" le disse "sei parte Veela?"
La giovane sbatté le palpebre sorpresa
"No" rispose "Sono un Elfo..."
Severus sorrise in quello che sperava fosse un modo seducente, ma che in realtà normalmente otteneva solo di spaventare a morte gli studenti più giovani.
"Non ho pregiudizi" la rassicurò.
La bionda creatura sorrise a sua volta.
"Mi fa piacere sentirtelo dire perché, vedi, sono un Elfo.....maschio"
Severus pensò fosse il caso di svenire.

Nel frattempo, mentre alcuni languivano in infermeria, altri giravano per la Biblioteca ed altri ancora svenivano in Biblioteca, Seamus sperò che finalmente qualcuno si fosse ricordato che anche lui al momento si trovava in un maledetto casino.

"Oh no. Di nuovo!"
Lucilla e le tre ex spose di Dracula si imbatterono in Severus ancora una volta incosciente, assistito da una donna Elfo e da una ragazzina dai tratti orientali mentre Ozma di Oz, che evidentemente ne aveva abbastanza di starsene ad Hogwarts, osservava il tutto dal suo specchio con aria seccata.
La professoressa si chinò sul collega.
"Cos'é successo?"
"E' svenuto quando gli ho detto di essere un maschio" rispose l'Elfo "Penso sia rimasto scioccato dalla scoperta. Che delusione"
"Hmm, capisco" mormorò Lucilla senza perdere d'occhio le tre spose. Misurò il polso di Severus e sorrise "Niente di cui preoccuparsi, basterebbe...."
"Una secchiata!" ululò Pix rovesciando una cascata d'acqua sul disgraziato professore che si tirò a sedere di scatto, sputacchiante e senza fiato.
"Sì, mio Signore...subito.." borbottò tra un respiro e l'altro.
"Pix, fuori di qui!"
Il Poltergeist fece una pernacchia e schizzò via canticchiando con voce stonata una versione oscena di 'A long way to Tipperary'.
"Come si sente professore?" chiese la ragazza dai tratti orientali.
L'uomo la trafisse con lo sguardo "Magnificamente, ma che domanda! Non lo sapevi che adoro essere svegliato da secchi d'acqua gelata? Sul serio, per essere una Corvonero a volte dimostri meno sale in zucca del più stupido Tassorosso"
La ragazza arrossì violentemente al ché Severus la squadrò sbalordito "A proposito...cosa ci fai a scuola, Chang?"
Chang avrebbe risposto se Ozma di Oz non glielo avesse impedito
"Se non altro ha un'occasione per lavare finalmente quei capelli unticci" sghignazzò dal suo specchio facendo tintinnare i galeoni che aveva vinto a Scarlett O'Hara poco prima "Io ne approfitterei, chissà forse qualcuno le direbbe di sì. Inoltre si sentirebbe molto meglio senza quella cortina appiccicosa sugli occhi, dia retta a me"
"Zitta o ti spedisco alle miniere di Golconda"
"Oh...che paura!"
"Smettetela!" li ammonì Lucilla "Tutti e due!" ordinò aiutando Severus ad alzarsi "Comincio ad essere stanca di tirarti su dai pavimenti, dovrebbe essere il contrario..."
"Non ti ci mettere anche tu" sbottò l'uomo di malumore "E tanto per la cronaca tu sei l'ultima persona che avrei voluto vedere"
Lucilla lo fissò senza parole "Cosa?"
"Non mi sei di alcun aiuto. Né tu, né questo Elfo effeminato, né quella pupattola della Chang...."
"Ehi, e io chi sono?" malignò Ozma
"Un inutile pezzo di vetro?"
I presenti si guardarono.
"Perché é così nervoso?" sussurrò la sposa bionda
"Troppo tempo nei sotterranei" spiegò Lucilla "Si deve essere intossicato con i vapori dei suoi pentoloni"
"E dopo sarei io quello effeminato" disse l'Elfo Legolas che se l'era legata al dito.
"Dove sono finite le vere donne?" urlò Severus che ormai era proprio partito "Voglio una donna....una che lo sia geneticamente e non solo che lo sembri" guardò malissimo la collega e l'Elfo "Mi dite a cosa mi potrebbe servire sedurre un uomo che sembra una donna, ed una donna che é anche un uomo?"
"Ehi" protestarono i due ad una voce.
"Guardami!" gli ordinò Lucilla artigliandogli il mento con una mano "Io sono una donna, lo hai dimenticato?"
"No, mia cara, non lo sei, sei una specie di ermafrodita...cosa dimostrerei seducendo una che é anche un uomo. Te lo dico io cosa; niente...io sono un maschio sano, non una specie di pervertito che si accontenta di quello che trova"
"Severus Piton" esplose Lucilla perdendo la pazienza "Stai dicendo che sono merce di seconda scelta?"
"Possiamo morderlo, eh....possiamo, Mia Signora?" chiese la sposa bruna.
"NO" sibilò Lucilla "Se qui c'é qualcuno che morderà il suo bel collo, quel qualcuno sono IO, ma non prima di averlo preso a calci!" tirò il fiato "Come osi dubitare della mia femminilità, tu che meno di tutti avresti motivo di farlo"
"Chi é che girava per Hogwarts nei panni di un ragazzo?"
"Non vuol dire niente, avevo diciassette anni, si trattava di una fase"
"Come no...intanto con quella scusa ti sei scopata mezza scuola"
"Sei invidioso perché tu non potevi farlo.."
"Ma figurati"
"Non ti filava nessuno"
"Ha! Ha parlato Miss Simpatia 1975...."
Continuarono a lanciarsi cattiverie per qualche minuto finché Lucilla non vide con la coda dell'occhio la principessa senza nome e la sua corte di ranocchi. Fu allora che le venne un'idea.
Attirò l'attenzione della ragazza facendole dei cenni furtivi finché la giovane non ebbe afferrato che cosa Lucilla le chiedeva.
Si avvicinò senza farsi notare e piazzò un gran bacio a tradimento sulle labbra di Severus che si trasformò in un Bufo Viridis particolarmente scuro.
Lucilla scoppiò a ridere mentre Cho Chang faceva un salto indietro per il disgusto. Legolas non perse l'espressione serafica e le tre spose si limitarono a succhiare i loro bon bon al gusto di sangue.
Ozma di Oz levò gli occhi al cielo.
"Visto?" malignò Lucilla "Avresti dovuto sapere che non ti conveniva farmi perdere la pazienza...adesso sì che voglio vedere chi ti bacerà. Avanti, seduci qualcuno con questo bell'aspetto da ranocchio"
"OH" squittì una deliziata Millicent Bulstrode sbucando da dietro lo scaffale "ma che bel rospo, professoressa...."
Negli occhi di Lucilla si accese una luce diabolica, il ché indusse l'anfibio a cercare di svignarsela senza farsi notare ma Legolas gli impedì la fuga piazzandogli un piede sul dorso.
"Dove credi di andare? Non vedi che la signorina é interessata a te?" l'Elfo raccolse il ranocchio furioso da terra e lo sventolò sotto il naso di Millicent "Forza, và a farti coccolare" disse cacciando il povero Severus tra le braccia della Serpeverde.
"Ti piace?" le domandò Lucilla
"Molto"
"B-bulstrode" balbettò Cho Chang tenendosi a distanza di sicurezza "t-ti consiglierei p-prudenza.."
"Sciocchezze" disse la ragazza in tono dismissivo "E' adorabile"
In effetti, il ranocchio tutto sembrava fuorché 'adorabile'. Al momento pareva non solo velenoso ma pure incazzato nero, e solo Millicent ne sembrava ignara.
"S-stai attenta"
La Bulstrode scosse il capo "Ho sempre pensato che fossi una femminuccia, Chang, nonostante le tue pose da atleta, la Campionessa di Kung Fu e la Cercatrice modello dei Corvonero, la dura dei miei stivali..." borbottò "Nessuna meraviglia che con Potter non abbia funzionato"
Il ranocchio Severus emise un gracidìo che sembrava una risata.
"Che vuoi dire?" inquisì Cho improvvisamente sulla difensiva.
"Niente..." la Serpeverde le fece un sorriso maligno "Solo che non mi stupisce che ora il tuo ex stia con Malfoy. Direi anzi che spiega molte cose"
Cho inorridì.
"L'ho fatto diventare gay!"
E scappò via singhiozzando.

Nel frattempo, il povero Seamus era ancora un batrace.

"Devo fare cosa?"
Dean si era fermato in mezzo alla stanza e fissava Neville con gli occhi fuori dalle orbite. Sarah Crewe e Bastian si scambiarono uno sguardo preoccupato.
"NO! Neanche in un milione di anni, neanche se l'intera scuola me lo chiede in ginocchio, neppure per tutto l'oro della Gringott, neanche se.."
"Basta, ho capito" tagliò corto Neville "Non vuoi aiutare Seamus"
"In quel modo? NO! Perché non lo fai tu?"
"Passo"
"Lui non sarebbe di grande aiuto"
Luna Lovegood alzò gli occhi dalla pergamena che stava decifrando ad un tavolo a poca distanza "Ohh" disse poi "Vedo che avete trovato altri personaggi babbani. Ciao, bambini. Io sono Luna Lovegood, piacere di conoscervi"
I due ragazzini le fecero un cenno imbarazzato.
"Dov'é Seamus?" chiese poi a Neville "Mi pareva fosse chiaro che non andava lasciato solo. Conoscendolo, si sarà ficcato in qualche altro casino"
"Ma sai che sei proprio bello?" flautò Millicent Bulstrode passando loro accanto senza minimamente notarli, troppo impegnata a coccolare il professor Piton versione ranocchio "Davvero un bellissimo esemplare"
Un silenzio incredulo calò tra i ragazzi.
"Dicevi, Luna?" domandò retoricamente Neville.
"NondirmichequelloéSeamus" sussurrò Dean quasi strappandogli il braccio "Nondirmicheadessocel'halaBulstrode"
"Arghh" borbottò Neville cercando di liberarsi dalla stretta di Dean
"Comefacciamoarecuperalo? EH? Comefacciamoalevarglielodallezampe"
"Millicent, hai un bellissimo esemplare"
Mentre i due ragazzi si facevano prendere dal panico, Luna era passata direttamente all'azione.
La Bulstrode sorrise "Sei l'unica che l'abbia riconosciuto. Tutti quelli che ho incrociato finora si sono limitati a fare smorfie di disgusto"
"Gente senza cuore" sbuffò la Corvonero "Vediamo...un Bufo Viridis, vero?"
"Direi di sì, un esemplare adulto"
"Oh" mormorò Luna "Adulto, dici? Strano....Me lo faresti vedere più da vicino?" e senza attendere risposta prese tra le braccia il ranocchio (che sembrava pericoloso ed incazzato) e lo rovesciò a destra e sinistra "Uhmm...maschio" lo rovesciò ancora una volta "Ed adulto, certo....si deduce da queste macchie sulla pelle"
Forse era conseguenza del panico, ma il ranocchio sembrava arrossito.
Dean e Neville nascosero un ghigno; non doveva essere piacevole venir manipolati in modo tanto degradante da qualcuno. Imbarazzante da morire, a dir poco.
Ben gli stava a Seamus, la prossima volta ci avrebbe pensato dieci volte prima di fare qualche sciocchezza.
"Sembra che abbia qualcosa qui, delle cicatrici. Mi chiedo cosa possa averle provocate" mormorò la Corvonero, passando il dito sulla pelle dell'anfibio.
Piton, che subìva volente o nolente tutte quelle manovre, non era mai stato tanto umiliato in vita sua. Neanche quella volta con i Malandrini era stata così scioccante....venire palpato in quella maniera dalla sua alunna più sciroccata ed, a coronare il tutto, in presenza di un gruppo di Grifondoro....era troppo!
Decisamente, altri ricordi da gettare nel Pensatoio.
Sigillandoveli per l'Eternità.
Di una sola cosa era certo: Lucilla Malfoy era una donna morta, anzi un uomo morto.
Pausa riflessiva.
Insomma, un qualcosa di decisamente morto.
Avrebbe filmato tutta la sequenza dell'omicidio - naturalmente preceduta da luuuunghe e viziose (viziose? deliziose, voleva dire) torture - e se la sarebbe riguardata nei momenti di depressione.
Stravaccato sul divano del suo studio.
Sorseggiando un Firewhisky.
Ha, non vedeva l'ora.
Aspetta e vedrai, razza di ermafrodita.
Luna, nel frattempo, stava ancora palpeggiando il povero ranocchio.
"Basta" esclamò Dean che, per quanto felice che Seamus avesse finalmente imparato la lezione, non poteva sopportare che il suo amico venisse ulteriormente umiliato "Dammi quella rana"
Scattò in avanti e strinse a sé il ranocchio, che era gelato dall'orrore avendo capito cosa stava per succedere.
"Non ti preoccupare, adesso ti libero dall'Incantesimo" e si chinò sulla bestiola baciandola con ardore.
Una cortina di fumo bigio nascose alla vista quanto stava succedendo.
Sei paia di occhi scrutarono con attenzione nella nebbia che andava diradandosi ma.....c'era qualcosa di strano, pensò nervosamente Dean.
Da quando Seamus era diventato tanto alto?
E poi, non aveva i capelli color sabbia?...
E...quel mantello?...
Il professor Piton comparve in tutta la sua spaventosa presenza, paralizzando sul posto il gruppetto e la prima cosa che disse fu:
"Un milione di punti in meno a Grifondoro!"

Il povero Seamus stava seriamente meditando il suicidio.
Aveva tentato di attirare l'attenzione di Cho Chang, che era passata accanto a lui singhiozzando - cosa che non lo aveva stupito minimamente - ma quella, non appena l'aveva visto, aveva lanciato un urlo ed era scappata via.
Seamus cominciò a temere che sarebbe rimasto un batrace fino alla fine dei suoi giorni.

"Ho trovato....Albus, ce l'ho! Ho la chiave"
Minerva non riusciva a muoversi con agio; trascinare una persona riluttante, per quanto piccola e leggera, diventava comunque un'impresa se la persona in questione aveva il brutto carattere di Alice Liddell, alias la figlia di Voldemort, e se la predetta esimia persona si ostinava a non collaborare.
"Professoressa" inorridì Hermione, il cui lato attivista/protettore dei deboli e degli oppressi non latitava mai "Questo é maltrattamento all'infanzia, un abuso bello e buono, mi meraviglio di lei" si chinò sulla bambina "Ti senti bene?"
"Mai stata meglio, racchia"
Nel silenzio sbigottito che seguì, Hermione fece un profondo respiro; per quel giorno aveva sopportato fin troppo.
Estrasse la bacchetta e la puntò su Alice.
"Chi hai chiamato racchia, mocciosa dai capelli gialli?"
"Si calmi signorina Granger" intervenne la McGrannitt con la voce di una lametta da barba ricoperta di miele "Se, come mi sembra di capire, vuole dedicarsi all'insegnamento, deve imparare a contenere la sua tempra"
La ragazza guardò in cagnesco la bambina ed abbassò l'arma.
"Mi piaci, cosa.." approvò Draco ponendole una mano sulla spalla
"Anche tu mi piaci, coso" rispose la piccola Liddell.
"Sei una mocciosaccia maleducata" la informò Hermione.
"Non sono maleducata, manifesto, ehm, il mio giusto sdegno per essere trattata in maniera indecente"
"Questa bambina non é una commoner" osservò con sussiego Draco "La prendo sotto la mia ala, perciò gira al largo, Granger"
"Granger" sillabò Alice con disgusto "Ora capisco tutto, il tuo cognome così plebeo spiega la tua mancanza di classe"
"Parole sante" concordò Draco "Sono anni che lo dico, ma nessuno si dà pena d'ascoltarmi"
"Azzardo un'ipotesi; perché normalmente dici cazzate?" sibilò Hermione.
"Voi due..." li minacciò Silente.
Draco ed Hermione si zittirono ed il Preside si schiarì la voce
"Minerva, ho paura che il libro da solo non ci basti. Dobbiamo trovare qualcuno che pratichi un Incantesimo Confundo su di esso"
"Non potremmo farlo noi?" chiese Merlino "Io appartengo al mondo della Fantasia Babbana. Potrei riuscirci"
Silente scosse il capo "Sfortunatamente, l'Incantesimo Confundo appartiene alla nostra realtà e tu non potresti pronunciarlo" il Preside si immerse nei suoi pensieri "Ci vorrebbe qualcuno, che so.....una Fata Madrina"
"Andrebbe bene la Fata dai Capelli Turchini?" suggerì Harry "Blaise ha detto che era qui, stava inseguendo Pinocchio"
"Perché incaricare quella scostumata in spandex azzurro quando avete a disposizione la Fata Madrina par excellence?" interloquì un donnino paffuto con una strana bacchetta in mano "Fata Smemorina, per servirvi" si presentò cacciando in mano a Silente un biglietto da visita della 'Smemorina&Co. Agenzia specializzata in madrinaggio magico ed affini'.
Silente e Merlino si scambiarono un'occhiata titubante poi lentamente condussero lontani dalla Fata Smemorina l'intera brigata.
"Dannato Walt Disney" borbottò a mezza voce la Fata "Tutta colpa della sua disgraziata, bugiarda e tendenziosa caratterizzazione...ho perso centinaia di clienti a causa sua. Ha! Ma i miei avvocati gliele canteranno, oh, se gliele canteranno!"

"Neville Paciock, é meglio che cominci a correre!"
"Non é stata colpa mia"
"In fretta!"
"Ma non é stata colpa mia...che ne sapevo io che qualche spiritoso aveva trasformato Piton in una rana"
"Neville non c'entra" interruppe Luna casualmente "E poi guarda il lato positivo, Dean. Se sei riuscito a ridare a Piton la sua vera natura vuol dire che in realtà gli vuoi bene"
Il ragazzo la fulminò con lo sguardo.
"Oh, ma che bello" flautò "E questo dovrebbe rincuorarmi?"
"Certo" disse Sarah Crewe che fino a quel momento era rimasta silenziosa "Anche le persone dall'apparenza più grama possono nascondere un animo gentile"
"Io rovescerei la frase" rettificò Estragon che insieme a Vladimir e Pollyanna aveva mollato la Novella Camelot da una mezz'oretta per unirsi a Neville, Dean e Luna "Anche le persone dall'aria più gentile..."
"...possono nascondere un animo gramo" finì Vladimir.
"come quel nostro misterioso interlocutore"
"Già..é una settimana che aspettiamo Mr. Godot"
"Bastardo..continua a non farsi vedere"
"Meglio farla finita...."
"Potremmo usare la cintura. Credo che lo scaffale reggerebbe"
"Stop!" urlò Dean ritornando in sé "Cosa c'entra tutto questo con il fatto che ho baciato il professor Piton? L'uomo più fastidioso, ingiusto, disgustosamente unticcio che abbia mai messo piede all'interno di questa scuola"
"Direi che potresti unirti al nostro club, allora" propose Vladimir
"Non c'é nessun bisogno di essere così drastici per un innocuo bacetto" osservò saggiamente Luna.
Dean sembrava sul punto di esplodere.
"Innocuo bacetto un cazzo!" urlò infatti "Piton, tra tutti. Invece di Seamus, che sarà pure un cretino, ma perlomeno é mio amico! E quel represso ci ha tolto un milione di punti. Che ha dato alla Bulstrode! Sono finito"
Neville e Luna si guardarono.
"Ah, ma allora é questo il punto" disse infine la Corvonero "Vedrai che quando si sarà calmato ve li restituirà"
"E se non lo farà lui, lo farà Silente. Piton era fuori di sé, potremmo invocare la temporanea infermità mentale, funziona sempre. Ne verremo fuori" cercò di consolarlo Neville.
Dean alzò gli occhi sui due.
"Ciò non toglie che tu sia un uomo morto, Neville Paciock"

"Il problema, Minerva" spiegò Silente "E' che abbiamo una delle chiavi e dobbiamo trovare l'altra altrimenti non riusciremo a riportare la Scuola alla normalità"
"Che significa?" chiese Harry
"Beh" iniziò lentamente Albus "in poche parole, il libro di Bastian trascrive fedelmente ciò che accade nel momento in cui accade, per cui da solo é del tutto inutile. Abbiamo bisogno di qualcuno che abbia delle doti magiche che questo libro sappia interpretare e comprendere"
"Nel senso che" interruppe Harry che sembrava più sveglio del solito "si potrebbe tentare di convincere il libro a scrivere ciò che vogliamo noi, facendogli credere che é ciò che sta realmente accadendo?"
"Albus" disse Merlino sorpreso "Mi avevi detto che Potter era ingenuo ed un pò lento di comprendonio, ma direi che questo ragazzo non é né l'una, né l'altra cosa"
"Ehmm..sì, in effetti é come dici tu Harry" borbottò Silente diventando paonazzo "Credo che la Fata Turchina sia il meglio disponibile sulla piazza al momento"
"Proprio così" convenne Blaise "Indossa una tutina in spandex azzurro niente male"
"Non in quel senso" chiarì Hermione
"Granger, sono un latino e me ne intendo di bellezza femminile; il fatto che io sia gay non mi impedisce di distinguere una bella donna da una racchia"
"Cosa vuoi dire con 'gay'?" domandò Alice, ossia 'Colei che non sapeva tenere la bocca chiusa'.
"Niente" tagliò corto Draco che era riuscito nell'impresa di calmare la tarantolata "Quanto a te" continuò rivolto a Blaise "stai prendendo una brutta piega"
"E' per quello che ti piaccio tanto"
"Ha ragione invece, la tizia coi capelli ricci é una racchia" osservò Alice.
Hermione si accigliò.
"E non capisco perché il tuo amico Blaise non debba essere gay. Ha tutti i motivi di questo mondo per essere felice" continuò imperterrita la bambina.
"Non parlare di cose che non capisci" la rimbrottò Minerva.
Alice fece una spallucciata "Comunque, quella resta una racchia"
"Sono sempre più convinto che sia meglio tenere le femmine lontane dalla mia Corte" meditò saggiamente Arthur.
Ah, se Vol de Mort la vedesse, sarebbe così fiero della sua bambina!

"No, non tenga il braccio così rigido.....Già meglio, ora riprovi"
La Novella Camelot si fermò di fronte allo strano spettacolo; la Terminatrix dai Capelli Turchini stava pazientemente insegnando ad uno sperduto Lord Voldemort il modo corretto di impugnare la bacchetta.
Il gruppetto spalancò la bocca per lo stupore come un sol uomo.
"Abra Cadabra" disse Voldemort scandendo lentamente le parole.
La Fata sospirò "Sigh! Un caso disperato....va bene, proviamo qualcosa di più semplice, una variazione di Abra Cadabra" sfogliò velocemente le pagine del manuale 'Magia per i Senza Speranza. Risultati garantiti con il minimo sforzo' "Ecco....Avada Kedavra. Sì, mi sembra possa essere sufficientemente facile"
Voldemort ghignò maligno, si preparò in spirito e puntò la bacchetta contro la donna "Avada Kedavra"
Ed un secondo dopo la Fata si trovò completamente vestita da clown, il ché ebbe uno strano effetto sugli astanti. Sobbalzarono tutti violentemente facendo un veloce passo indietro, ed Alice addirittura si appese al braccio di Draco trattenendo il fiato, gli occhi sgranati per la paura.
"E' da quando Calì fece apparire quel clown gigante durante la lezione sui Mollicci che i clown mi terrorizzano" disse Hermione a mezza voce "Ho avuto gli incubi per settimane"
"Lo stesso vale per me" sussurrarono gli altri.
"Quella cosa era più spaventosa del Molliccio" aggiunse Blaise "Mi ha fatto rimpiangere il kobra"
"Già" commentarono Harry e Draco.
"Dovrebbe farmi ridere?" stava dicendo la Fata sbarazzandosi con un solo gesto dell'imbarazzante travestimento.
Lord Voldemort si accasciò al suolo con un gemito.
"Sono finito" si lamentò "Il Signore Oscuro più incapace di tutti i tempi"
"Oh, Silente" salutò la Fata notando il collega "e c'é anche Merlino, meno male! Questo qui é materia per voi, io passo, é al di sopra delle mie forze"
Lord Voldemort schizzò in piedi, fissò Silente, fissò Merlino, fissò Minerva ed infine fissò Harry, quindi gettò uno strillo strozzato e schizzò via in preda al panico.
Silente e Merlino sghignazzarono.
"Temo che il tuo allievo non sia d'accordo con te"
"Oh, beh....Era tempo che voi due arrivaste, ma dove siete stati?" chiese la Fata in tono pratico, ignorando la fuga di Voldemort "Sono ore che vi cerco, mi sono stufata di stare in questo mondo, voglio tornarmene in Toscana. Qui é troppo freddo per i miei gusti"
Tutti si girarono con occhi accusatori verso Albus e Minerva
"Ehm....sì, abbiamo avuto qualche problema in effetti" spiegò velocemente il Preside "Incidenti di percorso"
"Non voglio sapere niente" continuò la Fata sbrigativa "Allora, dov'é l'oggetto?"
Minerva aprì il libro e la Fata lesse da dietro le sue spalle 'Minerva aprì il libro e la Fata lesse da dietro....'
"Vedo" disse "da quanto capisco, dovremmo anticipare il libro scrivendoci quello che noi vogliamo accada per farlo accadere veramente"
"Sì" concordò Albus.
"Perfetto" la Fata si sfregò le mani "Posso avere il libro, per favore?"

Seamus, il ranocchio lentigginoso, aveva ripreso il suo vagabondare per la Biblioteca, il ché l'aveva riportato sulle tracce di Cho Chang - a proposito, si chiese, cosa ci faceva ancora a scuola, non si era diplomata l'anno precedente? - e la scoprì intenta a darle di santa ragione ad un tizio con gli occhi rossi che cercava di pararne i colpi alla meno peggio.
"Signorina" urlò Voldemort "si calmi....si può sapere cosa le ho fatto?"
"Bastardo" sbraitò la ragazza, atterrandolo con una spazzata degna di Bruce Lee "E' tutta colpa tua. Tua!"
"Neanche la conosco" miagolò il disgraziato
"Ti conosco io!" ribatté la giovane riempiendolo di calci "Ti farò rimpiangere il giorno in cui sei nato"
"Ma cosa le ho fatto"
"Hai ucciso Cedric" rispose lei tra un calcio e l'altro "Se tu non lo avessi fatto io non mi sarei mai comportata come una perfetta stronza, non mi sarei mai messa a corteggiare Harry, non lo avrei mai trattato come se fosse la mia àncora di salvataggio e non mi sarei mai fatta odiare dal fandom di mezzo mondo. E, cosa più importante, adesso non mi troverei a fare da tappezzeria in una fic yaoi!"
"Fic yaoi? Cosa..."
"Non importa, so io di cosa sto parlando"
"Ehi" balbettò Voldemort che forse ci era arrivato "Io non c'entro con la sua vita sessuale"
"C'entri eccome, disgraziato"
"Non é colpa mia se quel deviato di Potter preferisce gli uomini"
"ARGH" ululò Cho "Non ricordarmelo!"
Seamus si concesse qualche minuto di beata contemplazione; anche se sotto forma di ranocchio, non capitava tutti i giorni di godersi lo spettacolo di una ragazzina che picchiava a sangue il cosiddetto più grande Mago Oscuro di tutti i tempi.
Seamus gracidò incoraggiamenti a Cho.

La Fata se la stava prendendo comoda; prima aveva palpato il libro per quanto era largo talmente a lungo, che alla fine quello si era messo a contorcersi per il solletico, chiedendo per iscritto che la smettessero di torturarlo.
Finalmente, la donna sembrò essersi ricordata la formula giusta.
"Credo di avere trovato" comunicò al gruppo "vi prego di fare silenzio e di concentrarvi. Ho bisogno di una piuma, se non vi dispiace"
Hermione le allungò la sua.
"Grazie. Ora pronuncerò l'incantesimo per confondere il libro, ma prima dovrei avere un'idea di quello che volete scriverci"
"In che senso?" chiese Minerva
"Beh" chiarì la Fata "Come dovrebbe concludersi la storia?"
Merlino e Silente si fissarono.
Il gruppetto fissò Merlino e Silente.
Un greve silenzio calò su tutti.
"Buona domanda" disse il Preside e, tirato da parte il collega, si chinò con lui su una pergamena sulla quale cercarono di fare il punto della situazione.
Minerva e la Fata sospirarono.
"Mettiamoci comodi" consigliò Hermione appoggiandosi al muro "Credo che questa fase sarà un pò lunga"

"Tu!"
Severus Piton non era mai stato un uomo da prendere alla leggera; se a questo aggiungevamo che al momento era letteralmente fuori di sé, allora si può comprendere come Lucilla Malfoy non fosse particolarmente felice di vederlo.
"Severus..." gracchiò.
Le tre spose guardarono entrambi con curiosità.
"Lucilla, io scapperei" suggerì nervosamente Ozma Ogrenovic dal vicino specchio "Velocemente. Adesso. Senza voltarmi indietro"
"Sciocchezze" minimizzò la professoressa "Severus sa stare agli scherzi"
"Certamente" disse l'uomo in tono gelido "Adoro gli scherzi, soprattutto quando mettono in pericolo la mia vita o mi coprono di ridicolo. E capisco che tu, non avendo a disposizione un Licantropo, abbia fatto ricorso a ciò che passava il convento anche se questo qualcosa avrebbe reso il tuo fraterno amico Severus un orrendo ributtante rospaccio"
"Non sta gran differenza" bisbigliò la sposa bionda, succhiando il suo bon bon.
Severus la incenerì con lo sguardo.
"Divertente, devo ammetterlo"
"Emh.." borbottò Lucilla.
"Vediamo, cosa potrei farti?"
"Ti avverto" iniziò lei indietreggiando "Non ti conviene sfidarmi"
"Perché, sennò cosa mi fai?"
"Non vuoi saperlo...."
"Sai una cosa? Adesso ti faccio moolto male"
"Ne sai un'altra? Adesso ti faccio vedere io"
Detto fatto, e Severus si trasformò in Severa.
"Nooo" urlò il poveretto, anzi la poveretta "L'Incantesimo Mutasesso no!"

Qualche momento dopo Seamus il ranocchio fu attirato dal trambusto.
"Wow" esclamò compiaciuto tra sé "Due ragazze che lottano sono sempre state la mia fantasia preferita"
Inutile dire che si mise comodo.

"Ecco fatto" Silente tese con orgoglio la pergamena alla Fata che la prese, le diede un'occhiata ed annuì.
"Molto bene" si compiacque iniziando a scrivere con la penna che aveva appena incantato "Mi ci vorranno due minuti. Tenetevi pronti perché, se va tutto bene, non appena avrò terminato di scrivere noi personaggi babbani torneremo nel nostro mondo" alzò un momento gli occhi dalla pergamena senza smettere di scrivere "Se non dovessi fare in tempo a salutare tutti voi, vi saluto adesso. E' bello tornare ad Hogwarts di tanto in tanto, succedono sempre delle cose divertenti"
"Non é la prima volta che capita?" trasecolò Harry
"No" rispose la Fata che sembrava sorpresa dalla domanda "L'ultima volta é stata circa vent'anni fà, se non erro. Ma io mancavo da quasi quarant'anni. Sapete, non sempre vengono evocati gli stessi personaggi, c'é una certa componente di caso...."
La parole della Fata si persero nel nulla.
La Magia aveva funzionato.

La Biblioteca fu attraversata da un turbine molto simile ad una forte corrente di vento e nani e piovre giganti, fate e burattini, principesse e vagabondi, lupi e conigli impacciottati, vampiri ed automi, personaggi canonici e non furono inghiottiti dai rispettivi libri che in processione ritornarono automaticamente al loro posto sugli scaffali.
"Oh, finalmente" disse Seamus Finnigan che aveva ripreso il suo aspetto "sono tornato normale"
Severus e Lucilla si fermarono.
"E' vero...dove sono le mie spose?" chiese guardandosi intorno.
"Andate" rispose Severus che era di nuovo uomo "Silente deve essere riuscito ad annullare l'Incantesimo"
I due professori sbirciarono furtivamente a destra ed a manca.
"Peccato" mormorò Lucilla "Mi ero abituata ad avere una corte. Quelle tre cominciavano a piacermi"
"Finnigan" iniziò sospettoso Severus notando il ragazzo "Da quanto tempo sei qui?"
Seamus non pensò fosse il caso di rispondere.

EPILOGO
Biblioteca

"Ahia! E sta' attenta"
"Shhh..vuoi che ci scoprano?"
"Mi hai appena massacrato il piede. Ma quanto pesi, Granger?"
"Zitta, stupida...abbiamo evitato Gazza per un pelo, non ci tengo a finire in punizione per colpa della tua pelle fina"
"Ma quale pelle fina, sei tu che hai la grazia di un elefante. Ed il peso, pure"
"Brava, continua così e vedi come ti riporto nei sotterranei. Ti lascio qui da sola. Senza mantello d'invisibilità"
Fortunatamente ciò chiuse la bocca a Pansy; perché avete capito, vero cosa sta succedendo. Pansy Parkinson ed Hermione Granger, per niente soddisfatte dalla concisa (leggi, reticente) spiegazione degli eventi data dai professori, avevano deciso di penetrare nottetempo nella Sezione Babbana e dare un'occhiata al nuovo libro.
"Cosa hai raccontato a Potter?"
"Niente, cosa avrei dovuto raccontargli. Sai meglio di me che ora é segregato nei quartieri vicino all'infermeria con quel crotalo di Malfoy..."
"Draco non é un crotalo"
"Non é questo il punto" tagliò corto Hermione "Quando avrei potuto parlargli della spedizione che stavamo progettando dal momento che non lo vedo mai?"
"Ed il mantello, allora?"
"Un prestito"
La Serpeverde ghignò.
"Ma brava...é dai tempi dell'Affaire Hedgecombe che penso che tu sia una Serpeverde in fase di negazione"
"Non osare neanche pensarlo" sibilò in risposta la Capo Scuola "Harry dice sempre che Ron ed io possiamo usare le sue cose senza problemi. Basta che poi gliele restituiamo"
Pansy ridacchiò "Sì, come no"
"Ah, eccolo!" esclamò Hermione poggiando cautamente la lanterna cieca sul tavolo più vicino. La ragazza tolse il mantello che copriva entrambe e si avvicinò alla scansia.
"1923...1945......1960.......1975....1997. Trovato!"
La Capo Scuola tirò fuori dal proprio alloggiamento il volume e le due studentesse si accomodarono ad una scrivania col libro in grembo.
"Mi chiedo cosa ci sarà scritto in tutti gli altri registri"
"Silente ce l'ha detto, no?" osservò Hermione tenendo in equilibrio precario sulle gambe il pesante volume "La cronaca dettagliata di quanto accaduto con i libri della Sezione Babbana" alzò gli occhi sullo scaffale "Sembra che questi incidenti siano abbastanza frequenti, ogni dieci - quindici anni circa" sbirciò Pansy "Allora...pronta?"
"Pronta"
"Bene"
Hermione aprì il volume poi lo richiuse di scatto.
"Beh? Cosa stai facendo?" protestò la Serpeverde.
"E se fosse pericoloso?"
Pansy le strappò il libro dalle mani "Non essere ridicola. Dà qua"
La Serpeverde fece un respiro profondo e lo riaprì.
"Ohhh" le scappò detto "E'...é bellissimo"
Era vero; la pergamena era morbida e la grafìa nitida, ma la cosa più notevole erano le miniature. All'incirca ogni pagina portava l'illustrazione degli avvenimenti narrati, accompagnata da una breve iscrizione in Latino.
Le ragazze presero a sfogliare febbrilmente le pagine, dopodiché si soffermarono sulle prime righe. Le due si guardarono di stucco.
L'Incipit diceva;

Nelle Terre Alte e boscose,
un tempo dei Maghi un castello nascoser
Rowena la dotta ed Helga la saggia
decisero insieme per l'inclita roccia.
Godric l'ardito e Salazar strisciante Tra gargyole e doccioni, grifoni e torrette
i quattro crearon delle sale perfette.
Negletto da fuori, maestoso da dentro,
io sono da secoli alla gente memento.
Purtroppo per loro, i quattro sapienti
ignoravan allora che ogni progetto
non va scevro da qualche difetto.

"Non ci posso credere....é in rima"
"Poesia" concordò Hermione "Che strano, mi aspettavo qualcosa di più ortodosso"
"Tipo una 'Cronicha'?"
"Infatti"
"Beh, continuiamo a leggere" propose Pansy "Vediamo dove si va a parare"

Ascoltate, o voi dal vorace intelletto
quanto ha da dire codesto libretto
nel luogo, sapete, vi é Magia Arcana
a volte immune alla Fantasia Babbana
dalla cui Sezione, seppur malamente,
é tenuto lontano il comune studente;

"Lo sapevo" mormorò Hermione "Non dovremmo essere qui.." ma una potente gomitata nelle costole allungatale da Pansy la fece tacere di botto.

dal Mondo Babbano le creature chiamate
si sono, ad Hogwarts, qui riversate.
Mala Fede non mosse colui che agì
ma Sorte burlona e di donna l'Esprit.

Hermione scoppiò a ridere.
"Cosa c'é?" chiese Pansy
"Sta parlando di voi. Mala Fede.....chi pensi che sia?"
La Serpeverde la fissò per qualche secondo, poi capì
"Draco. Malafede é lui....ma allora" chinò la testa sul verso "l'Esprit di donna....sono io?"
"Sì; senza la tua curiosità non sarebbe successo niente. Il ché spiega anche perché sia in rima....Blaise dice che Draco ha la fissa per la poesia. Forse il registro assume lo stile delle persone che lo hanno fatto nascere"
"Opperò" esclamò Pansy "Và avanti, si fa interessante"

Alice e Dora, Scarlett e Bastiano
Pinocchio e la Fata, Peter Pan l'isolano
Charles Dodgson professore e Spallanzani dottore
in Biblioteca son giunti e, senza farsi notare,
riuscirono in pochi la Magia a sopraffare.

"Senza farsi notare?" ripeté Pansy sbalordita "Questa poi!"

Attenti Corvi, fuggite Serpenti,
tremate Tassi e Grifoni fulgenti
dei personaggi di carta le sfide sfacciate
é meglio mai non sian sottovalutate,
poiché con i loro infidi strumenti
lascian sul campo ferite cocenti.
Non tutto può la Magia prevedere
ed i nervi saldi é bene tenere,
Oh Hannah dei Tassi, oh Anthony dei Corvi
e Ron del Grifo e Pansy dei Serpi

"Ehi, c'é il mio nome! C'é il mio nome. Guarda, Granger, c'é il mio nome"
"C'é pure quello di Ron, a voler essere esatti"
"Ma c'é il mio nome!"
"Sì, sì, ho capito, adesso fammi leggere"
"Sono nel libro!"
"Vuoi lasciarmi leggere?"
"Sei invidiosa e....."
Pansy tacque; sulla pagina era comparsa la frase

'se le madame cessano di litigare,
io bramerei di poter continuare'
"Visto?" esclamò Hermione trionfante "Prego, vai pure avanti" disse cortesemente al libro.

Ehm, ehm, grazie....

buon pro vi faccia la lezion che ho da porvi;
per quanto sovrana regni Magia Arcana
non vi faccian mai difetto mente fredda e pronto intelletto.
L'apparenza inganna ed un veleno potente
può celarsi in the d'aspetto innocente
ed un cartello, in quanto irritante,
può diventare un nemico insinuante

"Sì, parla proprio di te" sussurrò Hermione, tra una risatina e l'altra.
Pansy bofonchiò imbarazzata "Credevo parlasse di Goldstein. E' lui quello che é finito in infermeria per aver bevuto il the del Cappellaio Matto. Guarda bene l'illustrazione"
La miniatura mostrava Blaise e Anthony accucciati a terra sotto la scritta 'Nunc est bibendum'.
"Ci sono Blaise ed Anthony, ma ci sei anche tu. Chi é che ha sfasciato i cartelli a colpi di scure?"
"Beh, che aspetti a continuare? Gazza può scoprirci da un momento all'altro"

e parlare senza pensare
può dimostrarsi un amaro male
come ben sa il professor di Pozioni
che, per non saper formulare opinioni,
provoca nel prossimo ben giuste reazioni.
Sia Elfo o Donna colui che dileggi
aspettati qualcosa che il conto pareggi,
e tormentare per frustrazione
dà ben poca soddisfazione.

"Guarda" disse Hermione ridendo.
L'illustrazione mostrava Piton steso a terra dalla librata di Scarlett e la didascalia diceva 'De potentissima rustica puella'.
Pansy sorrise "Questa é meglio che Piton non la veda mai"
"Garantito"
"Perché 'rustica puella'?"
"Scarlett O'Hara era figlia di un grosso possidente terriero del Sud degli Stati Uniti"
"Oh"

Curiosità mosse l'una, sapienza l'altra
in entrambi i casi una mossa scaltra.
Il coraggio del grifone e l'astuzia del serpente
creano spesso un'alleanza potente.

Le due alzarono gli occhi dal libro e si guardarono; possibile che fosse ciò che sembrava fosse?
"Granger" iniziò timidamente Pansy "credo che questo coso stia dando i numeri"
Anche Hermione sembrava pensosa.
"Mi sa che hai ragione....alleanza potente? Ma di chi parla?"
"Non certo di noi"
"Infatti" concordò la Grifondoro "Non certo di noi"
Le due scossero la testa incredule, quasi a scacciare un pensiero molesto.

Di Camelot Novella, di Merlino sapiente
di Sir Harry l'eroe, di Arthur discente
di Hermione la strega, e del Mago Silente
racconto le gesta, il cantare imperituro
ed i progetti di vita per il re futuro.
Di spade e tornei, di parate grandiose
di Blaise l'italiano e delle sue trovate scherzose
fedele registro ogni singola mossa.
Della studiosa indiana e dell'irlandese ranocchio
di Lord Voldemort sperduto e del suo malocchio
di conigli bianchi e di Cappellai Matti
ho visto tutto e riportato i fatti.

Uno scricchiolìo fece alzare contemporaneamente la testa alle due.
"Cos'é stato?" chiese Pansy impallidendo impercettibilmente.
"L'allarme" rispose Hermione "ho posto un Incantesimo Spia a distanza di sicurezza dalla Biblioteca in caso che Gazza si avvicinasse troppo a noi"
"Allora, che stiamo aspettando? Non ho nessuna intenzione di finire nella sua cella di punizione"
"Non ti preoccupare, c'é tempo sufficiente per allontanarci...e poi abbiamo il mantello"
"Sì, ma non penso sia il caso di correre rischi" Pansy si lasciò sfuggire un sospiro rammaricato "Che peccato che non siamo riuscite a leggere tutto"
"Già"
"Senti....e se..."
"No"
"Non mi hai neanche lasciato finire la frase e mi liquidi con un 'no'?"
Hermione la guardò di traverso
"Non ho bisogno di essere né una telepate, né una legilimenzista per sapere esattamente cosa ti sta passando per la testa, Pansy Parkinson. E la mia risposta é no"
"Che guastafeste rompipalle..." borbottò la Serpeverde guardando con disappunto la Capo Scuola che rimetteva a posto il libro.
"Sù, forza! Muoviamoci prima che Gazza ci trovi qui e decida di testare su di noi le sue nuove catene" riprese Hermione coprendo entrambe con il Mantello "Ho visto Hagrid che gliele portava oggi pomeriggio"
Le due si allontanarono leste e la porta della Sezione Proibita si chiuse alle loro spalle con un lieve cigolìo.
Nella Biblioteca calarono buio e silenzio per qualche minuto.
Ed ecco che all'improvviso delle lievi immagini, vagamente umanoidi e trasparenti come nebbia o fumo, sbucarono dalle fessure tra libro e libro, certo alcune delle tante presenze nuove e vecchie che popolavano il castello di Hogwarts.
"Che peccato che Pansy ed Hermione non siano riuscite a leggere tutto" disse la prima figura, un giovane di forse neanche vent'anni.
"Hai proprio ragione, Cedric" convenne l'altro spirito, una ragazza occhialuta dall'aria triste "Anche se i versi di questo libro sono proprio terrificanti"
Cedric si strinse nelle spalle "Che ti aspettavi? Ha assunto lo stile di Draco Malfoy, l'uomo che ha inventato il tristemente famoso coretto 'Weasley's our King'"
Mirtilla scoppiò in una lieve risatina e Cedric fece silenziosamente volare il libro sul tavolo, ove lo posò. Le pagine presero a scorrere veloci in un senso e nell'altro finché non si fermarono.
I due spettri si allontanarono lungo gli scaffali recitando a turno sottovoce le ultime righe del volume

Nell'intera vicenda un restoscena c'é,
io l'ho visto, tu sai dov'é?

Eh, sì...gli spettri di Hogwarts sanno molte cose. Moltissime.
Forse, troppe.

Fine

Note;
Eccoci qui per le note conclusive. Il Bufo Viridis é un tipo di rospo; non ho idea se veramente le macchie compaiano solo sugli esemplari adulti, né se si possa capire se si tratti di maschi o femmine solamente guardandoli. Quanto dice Luna sul rospo é pura finzione letteraria. Per capire la battuta di Alice quando sente la parola 'gay', dovete tenere presente che, fino a pochi decenni fa, in Inglese 'gay' significava 'felice'.
La scena con il pagliaccio é un riferimento al terzo film; il Molliccio di Calì era più spaventoso del kobra. Vedere per credere.
Il libro che si autoscrive é un omaggio ad uno dei migliori fantasy mai scritti 'La Storia Infinita' di Michael Ende, ricordato troppo poco per i miei gusti. Mi ha divertito molto scrivere di Cho Chang e delle sue doti nascoste da karateka; un omaggio ai miei amati manga ed una lieve presa in giro dei fans dello slash/yaoi, tra i quali peraltro mi annovero anch'io.
Avete capito ora perché mi ci é voluto tanto per l'epilogo? Maledetto il momento in cui mi é venuta l'idea di scrivere una parte in poesia. Prima e ultima volta. 'Nunc est bibendum' é una citazione da Orazio, se non ricordo male, mentre 'rustica puella' viene da un pezzo dei Carmina Burana. Alla prossima.
mariademolay

Libri usati come fonte di ispirazione;
'Il Mago di Oz', 'Terra di Oz' ed 'Ozma di Oz', 'Alice nel paese delle meraviglie', 'Attraverso lo specchio', 'Fiabe' di Andersen, 'Fiabe' dei Fratelli Grimm, 'I viaggi di Gulliver', 'Pinocchio', 'Peter Pan', 'Moby Dick', 'Ventimila leghe sotto i mari', 'Aspettando Godot', 'Il Signore degli Anelli', 'Via col Vento', 'Il Giro del mondo in 80 giorni', 'L'uomo della Sabbia', 'La spada nella roccia', 'Pollyanna', 'Dracula', 'Carmilla', 'Notre Dame de Paris', 'Tre uomini in barca', 'I ragazzi della via Paal', 'Cantar de mio Cìd', 'La Storia Infinita', 'La piccola principessa', 'Cuore', leggende varie ispirate alla saga di Artù e del Graal.

  
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