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Autore: An13Uta    01/05/2016    0 recensioni
Anche il cuore più corrotto e spietato non può che provare pietà per un fato più terribile del suo.
Raccolta di racconti incentrati su Cia e Skull Kid.
Possibili spoilers per Hyrule Warriors.
1. Blu cobalto. Era una bella giornata
2. Piccolo ribelle. Erano gli unici momenti in cui poteva dirsi orgogliosa di lui
3. Risposte mancate. I colpi furono ancora più dolorosi
4. La colpa. Ne era sicuro
5. Non capire. Doveva esserci qualcosa
6. Attimo folle. Quello era... inaspettato
7. Una storia. L'avrebbe sicuramente preferita
8. Ultimo Atto. Aveva deciso di morire, e lui non ci poteva fare nulla
9. A casa. -Dov'è Cia?-
10. La faccia. Gli parve di riconoscerla subito
11. Stavo pensando. Era un bravo osservatore
12. Tic tac. Buffo.
Genere: Introspettivo, Malinconico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altro Personaggio, Skull Kid
Note: Missing Moments, Raccolta | Avvertimenti: Spoiler!, Tematiche delicate
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Blu Cobalto









Era una bella giornata.

Il sole rischiarava il cielo blu cobalto in cui non aleggiava neanche un'ombra di nuvola.

C'era una brezza leggera che bloccava il caldo, il fiume continuava a borbottare piano come un vecchio brontolone assonnato, le foglie stormivano adagio.


Non sembrava neanche fosse in corso una guerra.


Skull Kid non sapeva perché doveva combattere.

Non sapeva neanche contro chi doveva combattere.

Aveva tentato di spiare i visi dei suoi nemici, ma non ci era mai riuscito.

Non aveva idea di chi fosse tanto cattivo da aver cominciato una guerra.

Gli avevano detto che erano tutti adulti, ma questo non giustificava niente.

A lui non piacevano, questo gli pareva ovvio, ma di certo non sarebbe mai arrivato a ucciderli. Vedere il sangue, le ossa spezzate, le frecce infilzate nella carne e le ferite lo faceva rabbrividire.

Perché doveva farlo? Non sentiva o vedeva nulla, ma sapeva di tutte le sfortunate vite che andava colpendo, spezzando, uccidendo, e si sentiva male.

Non aveva mai voluto essere cattivo.

Ma a quanto pare, quello era il suo ruolo.

Un piccolo spiritello dispettoso e distruttivo, malvagio fino al midollo, che trova allegria nella sofferenza degli altri.

Skull Kid osservò il cielo, così limpido e pacifico.

Sentì uno schiamazzo lontano, segno che la prossima battaglia stava per avere inizio.

Tenne lo sguardo fisso sulla meravigliosa tinta cobalto fuori dalla finestra, pregando non toccasse a lui.

Tic tac, risuonavano i tacchi sempre più vicini.

La stoffa viola frusciava ritmicamente, seguendo i passi, contro una superficie di legno a forma di cuore.

Lo spirito percepì piccole lacrime tentare di uscirgli dagli occhi arancioni.

Era un giorno troppo bello, per fare la guerra.





 

   
 
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