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Autore: cricrifanficlover01    05/06/2016    6 recensioni
"Non mi sarei mai immaginata che una cosa simile sarebbe potuta accadere. Non avrei mai immaginato che Hiccup fosse una persona simile. Mi era sembrato un ragazzo così dolce, sensibile...lo conoscevo da quando avevo solo tre anni, eravamo cresciuti assieme. Eppure a quanto pare non lo conoscevo abbastanza bene, o forse una parte di lui, quella più oscura e nascosta, mi era ignota. È incredibile quante cose si scoprano vivendo.
Lui ha lasciato un deserto dentro di me."
[Hiccup OOC 100%]
Genere: Generale, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Astrid, Hiccup Horrendous Haddock III, Un po' tutti
Note: Lime, OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno
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CAPITOLO 3

Apro gli occhi, guardandomi intorno. Dove sono? Alzo la mano e me la porto davanti agli occhi, cercando di capire se è la realtà o solo un sogno. Effettivamente è la realtà. Mi tiro su, cercando qualcosa a cui aggrapparmi; alla fine trovo un ramo e lo stringo tra le dita della mia mano destra, sentendo la sua sottile corteccia tracciarmi graffi sulla pelle del palmo.

Quando sono del tutto sveglia mi accorgo di essere nel bosco dov'ero...ieri? A quanto pare dovevo essermi addormentata. Cavolo. Do un'occhiata in giro, per capire se nessuno è stato qui o se invece ho avuto delle visite. Tutto apposto. Nessuna orma fuori posto, almeno per quanto io possa vedere. La mia ascia è a terra poco distante dal punto dov'ero distesa. Ma c'è qualcosa di strano nell'atmosfera. Non so cosa, sento che qualcosa non va. Poi sento un leggero pizzicore sul braccio sinistro, quindi mi porto la mano su di esso per grattarmi. Ed è in quel momento che mi accorgo di cosa non va : sul braccio c'è un lungo taglio, già rimarginato.

–Oh, no!– esclamo, cominciando a controllarmi ossessivamente alla ricerca di altre ferite. Fortunatamente non ce ne sono altre, quindi sospiro e raccolgo l'ascia. Come me la sono fatta questa ferita?

Cammino via da quel posto, dirigendomi verso un lago poco distante. Lo conosco molto bene, perché da bambina ci andavo spesso, sia per lavarmi che per pescare. È un semplicissimo laghetto circondato da alberi, un grande masso rimasto bloccato sovrasta l'acqua sul lato nord. Mi piace questo posto, c'è sempre molta tranquillità.

Non appena mi avvicino all'acqua, però, trovo Hiccup con Sdentato con lui. È immerso nell'acqua fino al bacino, senza maglia. Non capisco cosa ci faccia qui, non l'ho mai incontrato in questo posto prima d'ora. Le opzioni sono due, ora : o sta cercando ogni modo per darmi fastidio, o ha scoperto questo posto solo ora. Spero tanto per lui che sia la seconda la sua idea.

–Ma guarda chi si vede!– esclama, lanciandomi un'occhiata.

–Cosa ci fai tu qui?– chiedo, brandendo la mia ascia.

–Tu che dici?– mi chiede, uscendo dall'acqua e scuotendo la testa, bagnandomi con le gocce d'acqua che c'erano sui suoi capelli. Io mi giro dall'altra parte, non fregandomene minimamente di lui e inizio a camminare via. Pensavo che mi avrebbe lasciata andare, senza nemmeno provare a fermarmi. Invece mi corre dietro, prendendomi un braccio. Io mi giro sospirando, perché tanto...cosa mi costa ripetergli un'altra volta di lasciarmi in pace e poi lasciarlo solo?

Mi guarda con i suoi soliti occhi verdissimi, fisso. Alcune gocce scendono veloci sul suo petto bagnato, formando rivoli d'acqua. È davvero bellissimo così, eppure so cosa mi ha fatto, cos'ha fatto a più di una ragazza.

–Astrid..

–Avevi promesso.– gli ricordo, guardandolo con gli occhi lucidi.

–Sì, sì, lo so. Ma...

–Ma niente, Hiccup.

Mi rigiro, tornandomene a casa. Non voglio sentire nulla oggi.

~~~

I pensieri nella mia testa infuriano come se volessero uscire, ma non possono. Non capisco perché io continui a ritrovarmelo sempre in giro, appena mi giro lui è lì. Vorrei che se ne andasse una volta per tutte dalla mia vita, ma a quanto pare se deve tormentare una persona lo fa per bene.

Forse sono io a dovermene andare. Tanto vivo da sola. Non cambia nulla a nessuno se faccio un viaggetto.

Raccolgo le mie cose in fretta, per quanto ridotto possa essere il loro numero; poi esco velocemente dalla casa, correndo via anche se in ogni modo chiunque si accorge di me, dato il sole spaccapietre. Non m'importa più nulla, voglio solo mettere fine a questa storia. Sorrido.

Scendo al molo, salutando i vichinghi che incontro. Ho una buona reputazione su quest'isola, ma ho bisogno di lasciarla almeno per un attimo. Non è fuggire, non è arrendersi. È trovare un altro modo per ottenere ciò che si vuole.

Ci sono solo due navi attraccate, ma è la mia giornata fortunata, poiché una è proprio di Johann, il mercante che commercia con tutti i popoli conosciuti, naviga ovunque. Mi porterà lui da qualche altra parte, in un posto isolato.

–Buongiorno Johann!– esclamo, sorridendogli.

–Oh, salve a te, Astrid! Cosa ci fai qui? Ti serve per caso una nuova ascia? Ti conviene sbrigarti, perché sto per salpare.

Io sorrido nuovamente, è proprio quello che cercavo! Una nave pronta a partire!

–No, non mi serve nulla, ma...potresti accompagnarmi su un'isola?

Guardo il mio borsellino e mi chiedo se io abbia delle monete da scambiare con Johann per il viaggio, in caso me le chieda.

–Certo, non c'è problema! Quale isola?

A quanto pare è già ricco sfondato. Cerco di ricordare qualche nome di isola, qualche isola già frequentata in passato, su cui sono già stata, oppure semplicemente qualche isola di cui conosco il nome. Non mi viene nulla in mente, però. –Non lo so, una qualsiasi isola disabitata.

–L'isola deserta. Una volta era popolata dai draghi, ma i vichinghi li sterminarono tutti. Ora come ora è un vero e proprio deserto. Non ci vive nessuno, se non i soliti arbusti selvatici e qualche cinghiale che non manca mai.


La conversazione dura un po'. Mi dà qualche informazione in più sull'isola, mi chiede il perché del volermi trasferire, domanda a cui io non rispondo. Poi arriva l'ora di andare.

Johann saluta gli ultimi clienti. L'ultima cosa che vedo di Berk è proprio lui, che mi osserva dall'alto, in volo con il suo drago. Spero non mi segua, né chieda informazioni riguardanti la mia posizione. Sto andandomene proprio per staccarmi da lui, non chiedo altro che tranquillità.

Quando arrivo sull'Isola deserta parto subito per all'esplorazione. Non mi piace trovarmi in luoghi sconosciuti, voglio sempre conoscere tutto. Tutte le insidie, tutte le meraviglie. Non mi lascio ingannare da nulla.

In realtà non c'è un granché di sorprese..come mi aveva annunciato Johann, le uniche cose che continuo a vedere sono sterpi e cespugli rinsecchiti. Dei cinghiali nessuna ombra, fortunatamente. So che prima o poi spunteranno fuori, ma posso riuscire a conviverci, in qualche modo. Penso siano della stessa mentalità dei draghi : lascia stare me e io lascio stare te. Nessun animale è aggressivo di natura, in questo mondo. Ognuno dev'essere provocato per diventare crudele. Per gli uomini è un altro discorso.

La sera arriva presto, molto probabilmente perché mi trovo in una valle in mezzo a delle montagne, perciò i raggi del sole non riescono a restare sopra le cime molto a lungo. Inoltre è giusto la fine dell'inverno, quindi tutto quadra. Non mi sono portata molto per passare la notte, solo una coperta di lana più o meno pesante. Farà freddo, ne sono consapevole, ma sopporto temperature molto basse. Ormai sono totalmente abituata a ciò.

Decido di arrampicarmi su un albero e passare la notte su una biforcazione costituita da due rami a mio avviso abbastanza spessi da sostenermi senza che si rompano mentre dormo. Sarebbe una cosa davvero tremenda cadere da questa altezza mentre dormi. Spero non succeda.

Una volta finito di preparare questa sorta di giaciglio, lo occupo appisolandomi immediatamente.


Un'immagine sfocata mi passa davanti agli occhi. Non riesco a capire cosa sia, o chi sia. Forse è una persona. Già, probabilmente lo è. Sta correndo, non si ferma. Aspetto vari minuti affinché lo faccia. Ma quando si ferma e mi guarda con i suoi occhi ipnotizzanti avrei voluto che non si fosse mai fermato. Mai.

A metà tra la rabbia e lo spavento inizio a correre via. Il vento trattiene la mia treccia a mezz'aria, mentre essa inizia a sfilacciarsi. Sento che mi sta seguendo. Il mio battito cardiaco aumenta, fino quasi a impazzire. Vorrei fermarmi a prendere una boccata d'aria, ma lo ammetto..ho paura. Non voglio che mi raggiunga. Poi sento una mano sul braccio, e capisco che è troppo tardi.

Urlo per lo spavento. Mi ritrovo di nuovo sul mio albero. Cos'è successo? Uno dei miei comuni incubi? Di nuovo? Sospiro, portando indietro la testa fino a poggiarla contro il tronco dell'albero. Le mie mani sono madide di sudore, così come la mia fronte.

Mi perseguita ovunque. Persino nei sogni.



ANGOLO AUTRICE :

If I fall, let me fall...it might take time, but I'll find my own way out.

So che è una vita intera che non mi faccio viva su questo sito, e mi scuso. Sorry not sorry.

Per quelli a cui interessa qualcosa della mia vita, ovvero nessuno, ma come sapete ormai mi piace parlare da sola (lol), sono viva!

Veramente l'ultima volta che ho postato qualcosa qui doveva essere tipo marzo o aprile, ma non sono mai tornata davvero. Non ero io, cricrina. Nel senso..non è che fosse un'altra persona ad aggiornare le mie storie, ma mi sono sentita persa tutto l'anno senza le persone che ho conosciuto qui. E...dato che è il cinque giugno, mi sembra l'ora di tornare.

Già...sta finendo scuola. Non so se ridere o piangere. Probabilmente piangerò. Ora aspetto solo il vostro supporto, dato che senza di voi...dov'è che vado? In riassunto ho conosciuto persone fantastiche al liceo e mi sono ambientata abbastanza, ho temuto di non farcela perché prendevo solo insufficienze, ma poi è andata bene. Non mi sono più ritrovata sola in stazione, perché ho conosciuto un ragazzo fantastico. OwO

Mi piacerebbe che qualcuno di voi tipo HHH, una delle due Chiara del fandom ( che sia Stormfly77 o Astrid4ever fa lo stesso, io amo tutti qui ), RECTIA ( mia supportatrice numero uno ) o tu che stai leggendo si facesse vivo con una recensione o con un messaggio privato. CAVOLO, MI MANCATE TUTTI TROPPO.

So che sono strana negli angoli autrice, ma chissene frega.

Tanto peace and love,

By cricrina01, pazzoide numero 1 in circolazione.

Ps. Se vi siete sentiti esclusi perché non vi ho citati sopra ( poco probabile, ma passiamo oltre...), non preoccupatevi. Io ci tengo a tutti voi. TUTTI. Ho citato le prime persone che mi venivano in mente, probabilmente perché sono state le ultime che ho sentito.

Ps2. Non c'è un ps2.

   
 
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