Crossover
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Autore: BelgiaofRome    15/06/2016    3 recensioni
Si tratta di un (mega) cross over di tipo avventura/fantascienza coinvolgendo Star Trek (prima generazione) con altri universi tratti da comics (esempio: DC), videogiochi (Tf2,...) , serie animate (MLP,...) e altri sopporti nonché personaggi della mia invenzione.
La trama ruota attorno a come dei personaggi, molto diversi tra di loro, reagiscono quando si trovano, nello stesso momento, davanti a a una minaccia comune che nessuno di loro avrebbe potuto immaginare, nonché davanti la scoperta di alcune verità insospettate e il rapporto bene/male.
La storia contiene umorismo, azione, ma anche temi profondi.
Ritmo di pubblicazione: 1 capitolo ogni 2-3 settimane (tranne in casi eccezionali, in tal caso avvertirò)
Avvertimenti: volgarità, violenza, alcune scene trash, uso di alcool
Richiesta:
--Scrivere commenti
--Essere pazienti riguardo la pubblicazione dei capitoli
-Non giudicare la scelta dei personaggi
-Indulgenza (prima fanfict)
Mi scuso in anticipo per eventuali errori grammaticali e ortografici (sono di madrelingua francese)
Genere: Avventura, Azione, Science-fiction | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: AU, Cross-over | Avvertimenti: Contenuti forti
Capitoli:
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-“Ahia… il mio stomaco…” fecce James T. Kirk con difficoltà di articolazione mentre si svegliava seduto per terra, appoggiato contro un armadio, nella stanza dove erano stati sconfitti da questi nemici un po particolari.
Il capitano dell’Enterprise aveva un forte dolore alla pancia, accompagnato di un pesante male di testa, talmente forte che il suo fronte sudava e abbondantemente e che ogni suo respiro causava un bruciore agli polmoni . Provo allora a metterci la mano sul suo fronte per asciugarsi, ma il suo gesto fu fermato e l’ufficiale di Starfleet si  rese allora conto, dopo avere insisto in vano, che le sue mane erano state ammanettate dietro la sua schiena, da quello che sembravano essere fili energetici blu di circa due centimetri di diametro. Capendo che non serviva a niente di innervosirsi, si calmò e comincio a riflettere meglio, e cosi prese la decisione, di interpellare i suoi uomini “Spock? McCoy?!”
 
-“Siamo qui!” rispose la voce anch'essa molto debole: il dottore era a canto a Kirk, ma quest'ultimo non se n'era reso conto talmente si sentiva male e che la stanza era poco illuminata “Non riesco a muovermi”.
 
-“Questi alieni sono andate via, ma hanno preso la pena di legarsi tutti prima di partire” disse con serio Spock “Non capisco perché ci hanno lasciato li, i piedi liberi e senza sorveglianza apparente, ma ci deve essere un motivo”.
 
-“Mentre voi parlate, io provo a trovare un modo di spaccare queste specie di manette” fecce Batman che tento di sforzare con i pugni, solo per ricevere una piccola scarica elettrica che lo fecce soffrire un po “Devo trovare un altro modo”.
 
Kirk si giro alla sua destra e vide, seduti e ammanettati con fili energetici visibilmente indistruttibili, tutti i suoi compagni di sventura nel seguente ordine : Batman, McCoy, Spock, Soldato, Pyro, Derpy, Grosso, Medico, Esploratore, Ingegnere, Spia, Batman, Zulu, Checov, Uhura, Scott e due uomini che sembravano essere i due mercenari mancanti, quello che era stato descritto come un ubriaco, Tavish Der Groot Finnegan detto “Demoman” o “Demolitare”, e Mundy soprannominato il “Cecchino”. Uno a uno, si stavano svegliando, con l’eccezione di Batman, McCoy e Spock che erano stati già svegli, e il Demolitore che era in uno sonno cosi profondo che russava con della bava che cadeva della sua bocca.
 
-“RRffff… no…non bastard… Rrrfff…. Prendi i miei soldi se vuoi...ma ridami il whisky…Rfff” diceva il guercio nero tra un russo e l’altro.
 
Non erano passati trenta secondi che già questo mercenario esasperava il capitano dell’Enterprise, ma mentre si giro per risvegliarlo e fare smettere questo rumore insopportabile, si fermo e noto che agli suoi uomini ritrovati e agli due nuovi mercenari, erano stati inflitti ferite leggere, come colpi di siringhe, sul viso e su i bracci.
Kirk non ebbe il tempo di interrogarsi più di tanto su questo piccolo particolare quando senti la voce stanca, ma veloce di ritmo, del suo capo di ingegneria.
 
-“Capitano?...Capitano!! McCoy, Spock!” tento di urlare Scott riconoscendo Kirk e suoi compagni “Cosa è successo a l’Enterprise? Mi ricordo solo di un esplosione e….” l’ingegnere spaziale si fermo per guardare con sorpresa i nove individui vestiti in rosso, quello travestito in pipistrello e…un pegaso??? “Ehm, capitano, chi sono queste persone e…questo pony??! Cosa è successo?!”
 
-“E’ una lunga storia Scott” comincio Kirk “Vedete…”
 
-“Rhrrr…hem…ey…” inizio a dire Tavish che si stava svegliando in seguito all’intervento di Scotty “W..WHaoooo...Aaaahh...Ho dormito come un fottuto bambino irlandese dopo la San Patrick! Bene! Al lavor..”
 
-“Demoman” cominciò Spia che si era anche lui risvegliato, ma che aveva già ricuperato tutto il suo sarcasmo “Le tue ridicole metafore non mi sono mancate per niente!”
 
-“Ah ! stupito mangiatore di rane, adesso ti metto il mio pugno nel tuo…” il Demolitore smetto di parlare rendendosi conto di essere ammanettato, poi con il suo occhio unico guardo in torno a lui e visse insieme ai suoi colleghi strani personaggi
 
-“Tutto è a posto” provo a calmare Kirk, che non voleva che questo tizio iniziasse a entrare in panico

“Aspettate,... sono prigioniero insieme ai miei cretini di colleghi, un uomo travestito in pipistrello per Halloween, tizzi in costume blu, rossi e giallo – tra cui un elfo – e un pony…” cominciò a dire il Demoman prima di notare in particolare lo sguardo falsamente rassicurato di Kirk. Dopo un minuto di silenzio, Tavish si mise a ridere come un impazzito, risvegliando definitivamente tutti coloro che erano ancora addormentati.
“AHAHAOhohoAHA! Devo avere bevuto troppo scrumby ieri sera e adesso sto sognando la più assurda delle situazione! AhAHA!”
 
-“Non è un sogno” rispose Esploratore con la voce mi addormentata mi arrabbiata che hanno i giovani quando sono trascinati fuori dal letto per andare a scuola.
 
-“Cosa?” dice sorpreso il guercio, che dalle risate passo a un espressione di costernazione.
 
-“Non è un zogno” spiego Medico “Tutto kuello khe vedi è vero”
 
-“Ve… Veramente?” chiese con panico Demoman “N…Non sono io che sono ubriaco come al solito?”
 
-“Nein… anzi… kredo khe tu non zia zato mai kozi zobrio della tua vita vizto khe zarrano almento tre giorni khe eri rinkiuso kui e durante i kualli non avvrai bevuto”
 
“Si signore, noi tutti siamo veri!” dice stanca ma con entusiasmo Derpy, di cui le zampe e le alle erano legate “A proposito, mi chiamo Derpy, possiamo essere amici?”
 
Ci fu un momento di silenzio in cui il Demoman rimase bocca aperta guardando al pony
 
-“Ehm, signore?” chiedo Uhura che non si trovava lontana a Tavish che era paralizzato dalla sorpresa, con la bocca aperta che tremava “Tutto bene?”
 
-“Ey, ci sentite?” fecce Scott dando un piccolo colpo di spalle al Demolitore per farlo reagire, gesto di qui si penti immediatamente
 
-“AAAAAHHHH!!!” fu la reazione del Demoman, che si mise a urlare come un posseduto e a dare il risveglio definitivo a tutti. Kirk tento di calmarlo, ma il mercenario guercio non gli diede ascolto e, urlando ancora più forte, si alzo sulle sue due gambe in uno solo salto e, rovesciando i altri per terra colpendo le armadi presente intorno a loro, si mise a correre come un impazzito gridando a ripetizione e con un tale volume e una tale ritmo di parola che ne diventavano incomprensibile per i altri frase come “DOVE SONO?! COSA CI FACCIO QUI?! PERCHÉ C’E’ UN PONY DI RAGAZZINA?! DOVE LA MIA SPADA?! HO BISOGNO DI SCRUMBYYY!!!”
 
-“E che cazzo, c’era proprio bisogno di una ALTRA delle sue crise isteriche” fecce Mundy, cioè il Cecchino, con un sguardo annoiato ma calmo, prima di sputare a terra.
 
-“Tanto non potete fare niente per il momento” inizio Spock che, non si rendeva conto, parlava nel vuoto “Sarebbe meglio per voi calmarvi e riflettere, e…”
 
-“FERMATI SUBITO!!!” minaccio con una voce potente che si fecce sentire malgrado i urli dello scozzese il nostro cavaliere oscuro, il quale si alzo e, malgrado le mane legate alla schiena, corse nella direzione del mercenario.
 
-“AAAAAAAAAAARRRHH!!!! UN PIPISTRELLO GIGANTE!!! LASCIAMI STARE MOSTRO!!!”urlo Tavish Finnegan alla vista di Batman che li fecce paura prima di mettersi a correre verso l’unica via di uscita che vedeva, cioè le scale che scendevano dalla piattaforma per portare alla stanza in basso. Il ciclope nero pensava finalmente scappare da questa situazione insana, ma  quando mise il primo piede sulla scale, senti come un soffio minaccioso e una grande figura scheletrica saltare davanti a lui, spuntante una bava schiffosa.
“WHAAAT THE FUCKING HEEELAAAAAR!!! Urlo con uno nuovo potente urlo il Demoman che, in un salto indietro, rovescio Batman e, cadendo a sua volta a terra, rampico con la forza delle sue gambe fino a raggiungere molto velocemente i altri contro l’armadio, ostacolo sul quale si appoggio il più possibile per allontanarsi al massimo di questa specie di immonda lucertola gigante.
 
-“Fuck fuck FUCK!!!!” fecce impaurito Esploratore
 
-“Holly mother of Jesus!” urlo l’appena Cecchino, che passo di impassibilità a una paura incontrollabile, con il suo accento australiano alla vista della creatura “Nel nome della regina d’Inghilterra, che cose questo pezzo??!!”
 
-“Capitano aiuto!” grido Checov, di qui lo stress era salito alla velocità della luce.
 
-“AAAAH!” fecce Derpy chiudendo i occhi davanti a questa creatura che, malgrado era convinta fosse amichevole, era comunque spaventosa “Nessuno pony dovrebbe mai vedere questo!”
 
-“E neanche nessuno essere umano!” fecce Checov “Un minuto: Un pony?!”
 
-“Signori!” fecce Soldato “E’ tempo di morire nell'onore! Vieni qui larve di uno xenomorfo, sono pronto a lottare fino alla morte!”
 Ma piuttosto che attaccare, il xenomorfo li osservo, e quando vide che erano tutti vicino alle parete,  – compreso Batman che, essendo di mentalità realista, si era prudentemente allontanato delle scale – fecce una minaccia con la piccola testa interna e, girandosi, scompari nell'ombra alla stessa velocità con la quale era arrivato.
 
-“Come?! Non puoi umiliarmi della sorte codardo!” insulto Doe che tento – in vano per via della sua gamba severamente ferita – di alzarsi “Torna qui e provi a uccidermi come un uomo!”
 
-“Ma stai zitto imbecille!” ordinò Conhager
 
-“Mmmm” rifletto con la sua imperturbabile calma Spock “Visto che sembra essere stato addestrato dagli individui che ci hanno sconfitti, è stato sicuramente lasciato qui per fare la guardia, cioè spiega per quale motivi non abbiamo visto nessuno altro. Comunque, se mi baso su quello che ho visto, penso che non ci farà niente finché non ci muoviamo dalle nostre posizione attuale.”
 
-“Siete sicuro?” sussurrò McCoy
 
-“Da! Piccola creatura non tornare mangiarci?” aggiunge Grosso
 
-“Mmmmph?”
 
-“Si signore Pyro, la creatura se né andata, ma dove avete visto i pulcini?” traduce Derpy
 
-“Shhhh!” fecero sia Kirk e Batman che voleva capire meglio la situazione.
 
Di conseguenze, sia per sicurezza che per riprendere il loro soffio, tutti rimasero zitti e attenti a ogni loro singolo movimento per limitare al limito il rumore. Dopo avere aspettato circa cinque minuti e essere stati rassicurati che lo xenomorfo tornava solo ogni tanto per dare un occhiata prima di andarsene quasi immediatamente, i nostri compagni decisero che potevano di nuovo parlare.
 
-“Bel lavoro Demoman!” grido Soldato “Sei stato peggio di una ragazzina! Se non avevo la gamba rotta verrei da te darti una lezione per farti di te un uomo, un vero! Non uno che si mette tutte verde!”
 
-“Si chiamano KILTS, brutto stupido mangiatore di hamburger schifosi fatto per i coglioni come te, brutto americano bastardi discendenti dei bastardi inglesi puritani con la scopa nel culo!” rispose arrabbiato il guercio.
 
-“Come osi paragonare la grande America con l’Inghilterra puzzolente, inglese in tutta?!” contrattacco Doe.
 
-“Per favore!” piango Derpy “Non amo i litigi! Non possiamo tutti essere amici e fare una torta da mangiare in un pic-nick quando saremmo di nuovo liberi”.
 
-“Mmmmph!” fecce con entusiasmo Pyro
 
-“Comunque, cosa ci facciamo qui? E come mai c’è anche una… cavallina parlante?” s’interrogo l’ufficiale Zulu, che era il membro più serio dell’Enterprise dopo Spock, il quale si era trattenuto fino a adesso di parlare per via degli eventi.
 
-“E’ qualcosa che non si vede tutti i giorni” sussurro l’australiano “Trovarmi rinchiuso qui con stranieri, una pessima parodia di bambina e questo schifo di coccodrillo moribondo. A proposito, nessuno sa che cos'era quest’orrore?”
 
-“Uno xenomorfo” disse Batman con la sua profonda voce che sorprese tutti coloro che non l’avevano incontrato “Meglio non provocarla, adesso smettetela di urlare! Mi sto concentrando per trovare una soluzione per uscire da cui!”
 
-“EH! Chi ti credi per darmi ordini, pipistrello!” aggredì Cecchino “E perché ti sei travestito cosi, è Halloween o cosa?!”.
 
-“POSSO SAPERE COSA STA SUCCEDENDO QUI????!!” urlo all'improvviso Scott che, preso dall'angoscia e dal fatto che non capiva niente “Perché quest’uomo è travestito in pipistrello?! Come fa questa cavallina fa per parlare?! Perché ci sono dei pazzi in rosso con noi?! Ma soprattutto, cosa è successo all’Enterprise? Dove sono i nostri compagni e perché siamo prigionieri?!”
 
-“Signore Scott!” intervenne McCoy “Un po’ di self-control!”
 
-“Scusami Leonard” si scuso l’ufficiale d’ingegneria “Ma, capitano, ditemi, cosa sta succedendo? E… e…l’Enterprise…? Cosa è successo all’Enterprise”.
 
-“Ah!” urlo Derpy, che smise di piangere per aprire i suoi occhi spaventati, prima di guardare Grosso “Mi ricordo! Avete fatto del male all'uomo verde con un colpo in testa!”
 
-“Cosa?!” urlo con panico Checov girandosi verso il colosso che si trovava vicino a lui, prima di allontanarsi poco a poco da quest’ultimo.
 
-“DA!” dice Grosso imbarazzato tentando di convincere la sua piccola amica equina “Ma non ho ucci…ferito nessuno di proposito… non proprio… piccolo incidente alla goulag! Ey, DOVE’ SACHA?!”
 
-“In realtà” commento Esploratore “Non l’hai ucciso, era un zombie! Un morto-vivente...ah e ciccione...smettila con Sacha”
 
-“Veramente?!” fecero sia Mickhail che Derpy girandosi “Non è morto?!”
 
-“Ja, era ankora vivo” fecce Fritz “E ankhe se voglio ztudiarlo kome mai è pozzibile, ametto khe sul momento… mi zono zentito male”.
 
-“Confermo questo fatto” fecce annoiato Esploratore “Pfff, deficiente”.
 
-“Sarà la magia” fecce con speranza Derpy
 
-“Questo non è possibile!” urlo Zulu “La magia non esiste e i zombie sono solo un fenomeno popolare degli uomini del XXI° secolo resi popolare con il cinema e i videogiochi! E poi i chi è Sacha?!”
 
-“Il nome del minigun di questo cicciotto a cervello di nocciole e… Aspetta faccia di limone, uomini del XXI° secolo?! Ma se siamo nel 1975… Di  quando siete?!” chiedo Cecchino con un espressione di dubbio.
 
A partire di questo momento, la sala fu riempita di rumore di domande, di panico, d’incomprensione da parte dei quattro ufficiali spaziali ritrovati e dei due nuovi mercenari. E per quello che riguarda i mercenari, c’era anche rumore di insulti, tranne per il Pyro che rideva e Grosso che, dopo avere presentato delle scuse per averla spaventata, fecce la pace con Derpy, anche perché alla fine nessuno era ferito.
 
-“SILENZIO!!!” urlo a voce alta Batman, talmente forte che il xenomorfo si avvicino per controllarli.
 
-“Se mi lasciate parlare” inizio il capitano dell’Enterprise, vi spiegherò velocemente perché siamo qui”
 
-“Va bene” risposero Uhura, Scott, Zulu e Checov, i quali appena sentito l’ordine del loro superiore, rimasero zitti.
 
-“Ehm, okay” dice un po’ più sospetto Cecchino  “Ma chi siete per esattezza, tizio in pigiama giallo?”
 
-“Non è un pigiama, ma un uniforme” rispose il capitano tentando di non ricordarsi dell’offesa “ E sono il capitano James Tiberius Kirk. E voi due? Penso che i vostri colleghi me l’hanno detto ma non mi ricordo dei vostri nomi”
 
-“Io sono Mundy, e questo ubriacone a canto a me è Tavish Finnegan Der Groot e…aspettate, conoscete i nostri altri collegi?!”
 
-“Purtroppo si” confermo Esploratore
 
-“Lascialo finire di parlare, l’australiano!” ordino Conhager.
 
-“Ehm, grazie” dice Kirk prima di parlare “Vedete, io e il mio equipaggio, del qule posso presentarvi il dottore McCoy, il mio secondo di bordo e capo scientifico il vulcaino Spock…”
 
-“Vulcaino?” chiedo Demoman “Ey, delle orecchie a punte!... Sono solo io o li vedete anche voi?”.
 
-“Li vediamo anche noi” disse Spia “Stai zitto un minuto per favore che già non ti sopporto più!”.
 
-“Significa che sono un essere del pianeta Vulcano, membro della Confederazione intergalattica di Starfleet” prosegui Spock come se non fosse stato interrotto dal francese.
 
“Che cazzo state dicendo?” chiedo Cecchino “Confederazione spaziale?! Ma cosa inventi?! Già che ci siamo, perché non dirmi che l’Unione Sovietica è crollata?! AHAH! Che ridicolo!”
 
-"A proposito di questo..." inizio Checov prima di essere interrotto 

-“Lasciate parlare il capitano!” ordino Zulu nei confronti dell’australiano contro il quale nutriva già sentimenti pochi amichevoli.
 
-“Comunque” prosegui Kirk tentando di mantenere la calma “Posso anche presentarvi li luogotenente Uhura, responsabile delle telecomunicazione e traduttrice di bordo, i piloti Zulu e Checov, e il capo d’Ingegneria Scott e…”
 
-“Oh, felice di incontrarla signore Scott!” disse con interesse Conhager “Anche io sono nell'Ingegneria – non a caso tutti mi chiamano l’Ingegnere, Non sono spazialista nel spaziale ma comunque me la cavo bene nella teletransportazione che sembra che avete, e…” il texano s’interrompo vedendo l’espressione di fastidio su i altri visi “Scusatemi signore Kirk, riparlerò di questo dopo.”
 
-“Va bene” rispose il capitano “Comunque, siamo stati mandati in riconoscimento in seguito a delle perturbazione localizzate in una zona ad alto rischio e…”
 
E cosi il capitano Kirk racconto come avevano trovato la base nascosta sul pianeta Kalisti e il loro scontro contro un uomo in armatura nera che uccise uno dei loro ufficiali, la strana voce e infine la luce verde. Spiego dopo come lui, McCoy e Spock si erano risvegliate dentro delle vasche, come avevano incontrato Batman che era un giustiziere che si era trovato anch'esso qui dopo avere fermato un pericoloso criminale e avere a sua volta scoperto una base segreta con il combattimento di una militare e un essere in armatura. Dopo di che, Kirk narro come incontrarono i sette altri mercenari.
 
-“Allora frenchie” dice Cecchino dopo avere sentito che Batman aveva fermato Spia invisibile “Allora ti sei fatto prendere come un pollo? AHAH!”
 
-“Chiudi la tua boccaccia!” replico la Spia “Questo tizio Batman è più forte di quello che sembra!”
 
-“DA!” dice Grosso “Mi ha quasi sconfitto!”
 
-“Questo non mi sorprende Bolscevico!” commento Demoman “Sei cosi grasso che alla fine sei lento come una di queste fottute lumache che i francesi mangiano!”
 
-“Beurk” dice disgustate Derpy “Mangiate veramente lumache signore Spia?”
 
-“Ehm” intervenne l’Ingegnere prima che la conversazione si allontanasse dall'essenziale “Già che ci siamo, come voi due….” guardo a Uhura, Scott, Zulu e Checov  “…volevo dire voi sei siete arrivati cui?”
 
-“Dopo il nostro litigio” spiegò Cecchino “Sono andato fuori della zona centrale della base per salire su una collina naturale e osservare il tempo che era diventando stranamente brutto. Da li, ho visto nel cielo una strane luce verde e, girandomi per osservare da lontano la base, ho visto un sacco di robot. Quanti fottute lattine erano? Non lo so e me ne frego visto che erano numerosi e che questo mi basta. L’unica cosa che mi sorprese era che erano diversi dei soliti che dei quali ci occupiamo: erano più alti, più precisi negli dettagli del design e armati anche di arme come lance elettriche e roba del genere. Pensavo non essere stato visto, perché c’erano almeno trecento metri tra loro e il mio nascondiglio, quindi mi mesi subito a terra e – sapendo che miei idioti di colleghi non avrebbero sopravvissuti senza un aiutino, preparò il mio fucile di precisione, preso la mire e inizio a sparare sulle teste di queste minacce…”
 
-“Cosa?” chiedo Derpy, che già aveva miracolosamente dimenticato l’incidente di Grosso, che non poteva che interrogarsi su un proposito cosi poco amichevole.  I uomini che lei conosceva già iniziarono a stressare, visto che non volevano che lei scoprisse la vera natura dei mercenari, cosa che avrebbe potuto causare agli umani la fiducia di una pony certo non molto utile ma non dimeno essenziale per capire cosa succedendo. Per fortuna sua, il dottore McCoy ebbe il riflesso giusto e, iniziando a parlare di muffins e di nozione di amicizia, riuscì a distrarre la pegasa, che se aveva un difetto era quello di non essere attente e concentrato molto a lungo. Cosi, l’australiano poté proseguire il suo discorso senza rischiare di dire qualcosa di sbagliato.
 
-“…comunque” continuò Mundy“…riuscì a toccare questi bastardi…ma, pur avendo colpito i miei bersagli, nessuno di questi dannati robot cado a terra, anzi! Alcuni di loro si girarono verso la mia posizione e, malgrado che era buio completo e che ero nascosto dietro una roccia, mi vissero e, lasciandomi solo il tempo di rialzarmi, saltarono su di me! Mi buttarono a terra e mi picchiarono, rompendomi una costola – strano a proposito che sono di nuovo in buona forma – prima di iniettarmi una sorte di liquido nero-verde scuro nel mio collo con delle siringhe… Dopo di che, il buio totale e un profonde sonno, fino a ritrovarmi con questi coglioni.”
 
-“Vai a fotterti con i Kangoroo!” insultò  Esploratore
 
-“Per quello che mi riguarda… Buuurp” parlo il volgare guercio “Mi ero allontanato e stavo per bere il mio whisky sul cesso dei bagni quando ho sentito i miei idioti collegi urlare! Sono uscito per dirgli di non disturbare uno scozzese mentre beve quando ho visto decine di fottuti bastardi robot strani correre dietro questi coglioni mentre si rinchiudevano in un bunker del complesso. Preso dal mio geniale spirito guerriero, ho rimesso il mio pantalone e sono andato cercare la spada della mia famiglia, la bella Eyelander, e che fu usata dal mio bis-bis-bis-bis-bis-bis-bis-bis-bis nonno McBlack, prima di darla al suo figlio che lo diede al suo figlio e BUUURRRP…. Comunque, una volta che mi ero preparato, decise di prendere e bere una bottiglia di Scrumby, prima di onorare i miei…”
 
-“Fatela breva!” dice Batman esasperato 
-“Ehm ehm….Poi sono uscito urlando e lanciando le mie granate esplosive prima di alzare l’Eyelander e correre verso questi stronzi di robot come lo fecce il bravo William Wallace contro questi stronzi d’inglesi alla battaglia di Stirling bridge!!! Ma al contrario della vittoria sperata, l’unica cosa che pote vedere fu un potente pugno che mi fecce cadere a terra e una siringa che mi innieto il stesso liquido descritto da questo altro scemo col capello da cow-boy, e adesso sto qui, con della gente strana e sconosciute e un mostro peggiore del sedere del mostro di Loch Ness!”
 
-“Attaccare dei robot con una spada in metallo e vecchia di centinaia di anni non mi sembra essere la migliore idea del secolo” noto circospetta Uhura.
 
-“Illogico in effetti” aggiunse Spock.
 
-“Ehm” inizio Conhager “A dire il vero su questo li devo dare ragione: vedete, il signore Gray fa migliaia di robot, ma non è che sono molto resistenti e succede spesso che si rompono facilmente. E che questa spada, malgrado la sua età, resiste bene a questo tipo di scontro.”
 
-“E già, non insultate più l’Eyelander, idioti in costume da teatro!” si innervosii Tavish “E  visto che ci siamo, come VOI siete arrivati qui?!”
 
-“Per quello che riguarda noi” disse Scott nervoso e riferendosi a se stesso, Uhura, Checov e Zulu “Non abbiamo nessun ricordo successivo all'onda verde che a colpito l’Enterprise e dei eventi che il nostro capitano a già descritto.”
 
-“In realtà” continuo Uhura “Io ho la visione di essere stata messa in questo cilindro da un uomo verde piuttosto magro.”
 
-“Il tizio che mi ha catturato!” urlo Derpy
 
-“Che cosa?” s’interrogo Zulu.
 
Da cui Kirk riprese a narrare la storia, come avevano trovato le cuffie traduttrice – che non funzionavo per Pyro –  e che purtroppo il Soldato aveva rotto. Poi, interrompendo le risate incontrollate di Tavish, prosegui la narrazione e spiego la maniera in cui avevano incontrato Derpy – il che fece di nuovo urlare dalle risate Checov, Cecchino e Demoman mentre Medico li insulto in tedesco – nonché la storia di quest’ultima. Poi il capitano inizio a descrivere la stanza del “museo” e –discretamente, per non farsi notare da Derpy – fecce dell’armadio delle teste tra le quale c’era il tizio che aveva ucciso McGuffin, la macchina del tempo del professore Wells e della sala della mappa multiversale.
 
-“E li” dice Kirk “Si siamo resi conto che i esseri che ci hanno rapito viaggino a traverso universi paralleli e..:”
 
-“Aspettate” chiedo Mundy dopo avere sentito la notizia che c’erano diversi universi, uomini del futuro, un mondo con super-eroi e uno riempito di ponies colorati per ragazzine senza parlare di una macchina del tempo e di essere sovrumani, “Lasciatemi riprendere le idee, per favore…”
 
-“Si” chiedo Demoman “E’ troppo per me! Non ho neanche visto tutta la terra in vita  mia – e Dio sa come ho viaggiato! – e adesso mi dite che ce ne sono diverse sparse in miliardi di universi?! What the Actual FUCK?!”
 
-“Ma” domando preoccupata Uhura “Ne siete sicuri? Voglio dire, mi sembra cosi surrealistico!”
 
-*Parlaa quella che viaggia nello spazio e che impara lingue estra-terrestre* pensò Esploratore
 
-“Si” rispose Batman, che rompo un secondo la sua concentrazione, “Abbiamo riflettuto molto ed è l’unica spiegazione che regge.”

-“Pur strano che sia” dice Spock “E’ l’unica risposta logica possibile ed è stata confermata dal fatto che abbiamo potuto vedere cosa succedeva nei nostri diversi mondi in modo simultaneo. Nonché che…”
 
-“Ah si?” chiedo Zulu “Cosa sta scucendo adesso a Starfleet, hanno spedito dei rinforzi?”
 
-“Pur troppo no” disse tristemente McCoy “Vedete…”
 
-“La principessa Twilight e i elementi dell’armonia, nonché Discord sono scomparsi! Senza di loro, Equestria è condannata dai suoi nemici!” urlo con gran panico Derpy  
 
-“E Gotham è nel peggiore degli caos…” aggiunse Batman, rinunciando a rompere le manette “Devo assolutamente tornare li il più velocemente possibile finché c’è qualcosa da salvare…”
 
-“Mi dispiace” dice con sincerità Uhura “Se possiamo fare qualcosa dopo essere usciti da qui…”
 
-“Ma… e l’Enterprise?” chiedo con angoscia Scott
 
Kirk e McCoy presero espressione di grande tristezza, che si illustrava con i loro occhi che si riempirono di acqua, non ebbero la forza di rispondere subito,  e fu quindi Spock – che pure se dentro di se era distrutto, non mostrava le sue emozione - a prendere la parola.
 
-“L’Enterprise è stato distrutto insieme all'equipaggio. In effetti, pensavamo che non vi avremmo mai rivisto, visto che non eravate con noi quando ci siamo svegliato”.
 
-“E durante l’esplosione…” riprese Kirk “…alcune pianete sono esplose nella zona neutra, facendo scoppiare la guerre tra Starfleet e l’Impero Romuliano..:”
 
Ci fu un momento di silenzio, prima che Scott, Checov e Uhura si misero a piangere mentre Zulu rimase senza voce, le lacrime ai occhi.
 
-“Va be” dice Demoman interrompendo la pesante atmosfera “Almeno noi abbiamo solo perso una basa, ci penserà la vecchia.”
 
-“Abbiamo soprattutto perso la faccia!” dice arrabbiato Soldato
 
-“Siamo stati F***!” urlo Spia
 
-“Cosa vuoi dire mongolo?!” chiedo Cecchino
 
-“L’Amministratrice lavorava sin dall'inizio con il signore Gray!” dice l’Ingegnere “Come lavorava prima per la Blu compagny! Ci clonava per fornirli uomini e otteneva sia dai signore Red e Blu soldi! Poi li ha fatto fuori! Come è stata lei a ordinare la morte di Saxton Hale! Lei e Gray ci sono serviti di noi per arricchirsi e prendere il controllo del mercato mondiale!”
 
-“COSA?!” urlo Demoman
 
-“Volevano pure farci fuori!” commento Esploratore “Quando Pauline – la quale per fortuna non è coinvolta – se ne andate, hanno anche festeggiato la nostra scomparsa!”
 
-“Peggio!” disse aggiunse Grosso “Ha anche detto che tanto avrebbe smesso di pagarci!”
 
Ci fu un momento di silenzio, in qui i  due mercenari furono lasciati bocca aperta e durante i quali i ufficiali spaziali asciugarono le loro lacrime, ma ben presto, il silenzio doveva smettere.
 
-“Come hanno potuto…” sussurrò Mundy, prima di aumentare la voce e spaventare i altri tranne Batman, Spock e Spia “Li faro esplodere la loro miserabile cervella prima di mangiarla in zuppa!!! ”
 
-“Li faro esplodere in migliaia di pezzi!” urlo Demoman “Prima di ballare la San Patrick su i loro cadaveri ubriacandomi del loro sangue!”
 
-“AAAH!” urlo spaventata Derpy
 
-“Euh,” dice Medico, mettendo per rassicurare il pegaso “Il zignore Tavizh e il zignore Mundy no penzano coza dikono e e…”
 
-“Ma come??! Certo che penso quello che dico!” urlo guercio
 
-“Basta!” chiedo Scott che si giro verso Kirk  “Cosa è successo dopo la sala della mappamondo?”
 
-“Ey, come osi interromp…” inizio a urlare il demolitore prima che Grosso lo spingesse facendo un “Shhhh” per invitarlo al silenzio 
 
-“Dopo di che” dice Batman “Siamo usciti e…
 
Batman narrò della stanza delle foto, dell’incontro con lo xenomorfo – che descrisse brevemente –  e di come quello stranamente la coda era ricresciuta. In seguito, spiego come erano scappati con il tram, per arrivare nello hangar dove avevano spiegato i due individui che li avevano rapiti accompagnati di un terzo che sembrava essere il capo ferito, di come avevano deciso di seguire l’uomo verde e dello scontro.
 
-“E li siamo arrivati in questa stanza dove vi abbiamo ritrovati, ma presto quelli esseri ci hanno trovati. Abbiamo... alcuni di noi hanno fatto di tutto per fermargli, ma alla fine siamo stati sconfitti” concluse Batman
 
-“Già, e non saremmo stati fatti prigionieri se voi e l’elfo avevate proseguito lo scontro!” si lamento Soldato “Arrendersi al nemico è la cosa più vergognosa che ci possa fare! Io, malgrado la mia gamba rotta, avrei lottato fino alla morte glorificando la mia virilità americana!!!”
 
-“Proseguire lo scontro era a questo punto illogico. E, non so se gli elfi sono esseri reali nel vostro mondo, ma io – ve lo ripeto – sono uno vulcaino” rispose stoicamente Spock
 
-“E cosa dovevamo fare, lasciare queste persone morire se non ci arrendevamo per proseguire una lotta già persa?!” grido Batman
 
-“Se c’era solo un mezzo percento di vittoria o di onore da conservare, allora si!!” urlo Soldato
 
-“Mi disgustate!” replicò Batman
 
-“EY!” grido Demoman “Ci avresti lasciare morire solo per il tuo senso dell’onore? Brutto americano mangiatore di merde chimiche e di bevande zuccherate per bambini! Me lo ricorderò quando sarai in pericolo e che dovrò scegliere tra te o una bottiglia!”
 
-“Lascia perdere” dice Conhager “Conosciamo tutti Soldato e le stupidita che spara a ripetizione. Se devi proprio arrabbiarti su qualcuno, prenditela contro questo serpente di Spia!”
 
-“Yeah!” aggiunse Esploratore “Ha provato a abbandonarci quando poteva aiutarci! Lui si che è stato un vero codardo!”
 
-“Vi avevo detto che dovevamo prendere un’astronave e scappare da cui!” replico Spia facendo finta di piangere “Mica sono scemo IO! Bouhou, dovevamo ottenere delle informazione e capire meglio bouhouhou… Sapete, se volevate combattere e morire, mi stava bene! Ma, io, ci tengo alla mia vita!”
 
-“E lasciarsi cui?!” grido Cecchino “Piccolo stronzo mangiatore di rane, ho sempre saputo che eri un vigliacco, che voi francesi avete il trucco di tradire i vostri compagni nella vana speranza di riempire i vostri propri interessi. Ma questo…. Ho solo voglia di annegarti nel mio Jarate e colpirti fino alla morte come Bismarck lo aveva fatto contro la tua patria puzzolente di formaggio!”
 
Litigi scattarono tra i mercenari, seguiti dagli ufficiali dell’Enterprise che protestassero a Kirk, dichiarando che non volevano cooperare con queste strane e visibilmente pericolose persone, Derpy piangeva e Batman provava a concentrarsi per trovare un altro modo di aprire le manette, concentrazione molto difficile per via dell’incessante rumore attorno a lui.
 
-“Basta!” disse a voce alta Batman rivolgendosi a Doe “Adesso stati fermi e calmi! Già è molto che vi ho sopportato tutto questo tempo! Non appena saremmo usciti da questa situazione e che non avremo più bisogna di collaborare, vi lascio alle vostre affare e torno salvare la mia città con la speranza di mai più rivederti! Ma nel frattempo, stati zitti!”
 
-“Ma signore Batman…” dice Derpy
 
-“Ma chi pensi di essere per parlarmi cosi!!!” grido Soldato “Ho perso il rispetto che avevo per voi quando vi siete arreso e quindi sono sciolto dal mio obbligo di servirvi e ubbidirvi!!! Dopo avere dato una lezione alla stronza dell’amministratrice, ti ritroverò e ti mostrerò che cose un uomo e ti strangolerò con la tua cintura gialla, topo alato!”
 
-“Calmatevi tutti!” ordino in vano Kirk, che anche se non li sopportava più, sapeva che rimanere tutti uniti – per il momento – era l’unica via possibile “Vi state comportati come adolescenti immaturi!”
 
-“Prova ancora a minacciarmi un'altra volta, e giuro che ti farò in modo che non ferisci più nessuno, mai più !” rispose con una voce più grave Batman
 
-“Possiamo discutere tranquillamente?!” chiedo Conhager “Voglio dire, fino a adesso siamo andati bene, tranne lo xenomorfo e lo scontro,... e l’ascensore… non potremmo semplicemente prendere un grande soffio e…”
 
-“Te il nano chiudila!” fermo la Spia “In genere sei silenzioso, quindi continua a esserlo e pensa a qualcosa per farci uscire da qui, cretino!”
 
-“Capitano” si lamento Uhura a Kirk mentre le proteste e i litigi tra mercenari e Batman, e i pianti di Derpy, riempirono la stanza “Perché avete deciso di collaborare con questi pazzi?! La situazione è cosi disperata da dovere essere ridotti a queste alleanze?!”
 
-“Si capitano, perché?!” chiedo Checov “Non m’inspirano nessuna fiducia, soprattutto quello con la maschera!”
 
-“Mmph?” interoggo il Pyro
 
-“Non sono un psicopatico!” protesto Mundy per rispondere  “Sono uno assassino professionista!”
 
-“MMMMMPH!” urlo allora Pyro
 
-“Cosa a detto quello li?” chiedo Zulu
 
-“Che dovevamo fare pace” fecce Derpy che smise per un attimo di piangere e levo le zoccole delle orecchie.
 
- “Ebbe” dice Esploratore “Vai a fotterti Pyro!”
 
-“Mantieni il tuo linguaggio ragazzaccio!” attacco McCoy
 
-“L’Enterprise…” piangeva per conto suo Scott
 
-“Quezto è inaccettabile!” grido Medico
 
-“DA!” urlo Grosso “E DOVE SI TROVA SACHAAA?!”
 
CLANG
 
Un rumore di passo si fece sentire e il gruppo, tornato al silenzio, che si giro verso le scale, vedendo che il xenomorfo era seduto, guardandoli
 
-“Cosa c’è te? Brutto coccodrillo putrefatto!” inizio a urlare il Demolitore “Lasci stare, vedi che non ci muoviamo! Già che i tuoi proprietari sono degli stronzi dei miei stivali di averci lasciati a terra senza neanche una sedia! A già, proprio degli coglioni! Se ero libero, ti giuro che ti taglierei a pezzi e obbligherei i responsabili della mia condizione di baciarmi il sedere, brutto insetto schifoso!!!”
 
Non appena Tavish fini di insultare lo xenomorfo, che dietro quest’ultimo salirono le scale la donna militare e l’uomo verde. Visibilmente lavati dallo scontro, avevano lasciato il loro abiti minimi per vestiti più formali, con delle armature nere. Queste armatura erano diverse di quella portata da l’assassino di McGuffin, già per la presenza di un disegno in oro di un angelo sul petto, ma anche per lo stile, che sembrava più complesso e pesante. Una cosa strane fu che, al contrario dell’uomo verde, la militare aveva i suoi bracci all'aria, il che rompeva un po’ l’immagine generale, ma – penso Spock – logico per potere trasformare i suoi bracci in arme.
Per quello che riguarda i visi scoperti dei due nuovi arrivati, la faccia dello zombie lasciava riflettere una rabbia mal contenuta; mentre quella della ragazza, a meta coperta dalla solita maschera rossa che nascondeva la bocca, era impercettibile, e il suo sguardo non denunciava nessuna emozione.
 
-“Ehm, ey…” balbettii Tavish sudando che non si aspettava a vedere due nuovi avversari ben preparati e sicuramente portatori di brutte notizie “Volevo dire dopo avervi ringrazi di averci ospitati cosi bene, avrei.…”
 
L’uomo verde prese una sorta di grande lancia elettrica che mise vicino al collo dello scozzese. Quando quello li e tutti i altri furono bloccati dalla paura (tranne Batman e Spock) la ragazza militare trasformo il suo braccio destra in una specie di fucile a pompa a energia e molto pesante, come aveva capito Spock. Cosi, assistiti dal loro “xenomorfo di guardia”, si misero a afferrare con forza uno a uno i nostri compagni per obbligarli a alzarsi prima di attivare, per via di un telecomando attaccato sul polso della militare, delle specie di fili energetici elettro magnetici che collegarono le manette degli prigionieri, impedendoli in questo modo di allontanarsi a più di 80 cm l’uno dall’altro
 
-“Aaaargh! ” urlo di dolore Soldato a colpa della sua gamba rotta quando venne il suo turno-
 
-“Vedete bene che quest’uomo è ferito!” urlo McCoy che – malgrado il suo poco di simpatia per il patriota – essendo dottore non sopportava vedere le persone maltrattate in questo modo.

L’uomo verde guardo alla militare con uno sguardo interrogativo, e quando quest’ultima li rispondo con un segno di spalle come per dire “E va bene…”, si allontano verso l’armadio dove prese una sorta di tubo nero che uso per sparare un raggio rosso in direzione di Doe che venne, in qualche secondo, completamente curato,
 
-“Oh mio dio!” urlo meravigliato Checov “Hanno una tecnologia di guarigione ancora più efficiente di quella Starfleet!”
 
-“NEIN!” grido scandalizzato Medico “Quezta è mia invenzione! MEIN Medi-gun! Non zai kuanto tempo ho impiegato per konztruirla!!! Ridatemela zubito brutti arschlochen!!*
 
“Vostra invenzione?!” chiedo Scott
 
-“Si” dice Esploratore “Fritz l’ha creato per curarci immediatamente se siamo feriti durante le nostre missione. Se volete, pensate a un raggio della morte che non da la morte ma la vita…”
 
-“Quindi li capita di guarire?!” dice sorpreso McCoy
 
-“Ja!” replico Medico “Perché penzate che sono un medico?!”
 
-“No saprei” sussurro con una voce sarcastica il dottore spaziale pensando che il tedesco aveva passato meta del suo tempo a parlare di mutilazione dei corpi.
 
-“E voi, vi ho detto di ridarmela! Ztronzi!” insulto Fritz che, preso dal nervoso di vedere le sue peciose affare toccate da altrui, aveva perso un po la raggione
 
-“Ibbas’toria lan’dwariar!” fecce con una voce arrabiato l’uomo verde dando uno schiaffo al tedesco per calmarlo.
 
-“MEDIC!” urlo Mickhail mentre veniva alzato dalla militare, che non ebbe nessuna difficoltà a sollevarlo malgrado il suo importante peso.
 
Quando Soldato fu abbastanza forte per reggere di nuovo in piede da solo, l’uomo verde butto con negligenza il medigun per terra – alla più grande indignazione di Medico – e guardo il gruppo, prima di dire con una voce stranamente calma e con un accento strano ma non spiacevole.
 
-“Adesso lui può camminare, in marcia!”
 
-“Potete parlare?!” chiedo Derpy mentre i altri rotolarono i loro occhi all’ovvia risposta, anche se alcune si ricordarono che la pegasa era svanita prima dello scontro.
 
L’uomo verde non rispose e si giro rialzando la sua lancia come per obbligare tutto il gruppo a muoversi.
 
-“E si non vogliamo seguirvi?” chiedo con determinazione Kirk, che sapeva che sarebbero costretti a muoversi ma che voleva vedere la reazione dei sconosciuti.
 
La militare punto il suo braccio-pistola verso una grande scatola di acciaio che era accanto e sparo un fulmine verde potentissimo. Il colpo fu talmente potente che la vibrazione fecce tremare la stanza e cadere i prigionieri, lasciando, dove c’era la cassa e agli tre metri che erano attorno, solo una traccia nera e un fulmine verde. Poi, dopo averlo obbligato a mettersi in piede, punto il suo braccio verso il gruppo. In questa maniera, Kirk ricevette la sua risposta
 
-“Credo che vi seguiremo” commento Conhager imbarazzato “Quando volete…”
 
-“Ma non posso muovermi!” dice Derpy a chi erano state legate sia le alle sia le quattro zampe.
 
-“Si, come fa questa povera creatura a muoversi se l’avete legata cosi?!” Non potete almeno disfare i fili di…” inizio a parlare Zulu, prima di ricevere uno schiaffo dalla militare per fare stare zitto.
 
L’uomo verde prese allora Derpy con forza e brutalità, facendo cosi inutilmente male alla povero postiere che non aveva chiesto niente,  e la butto sulle spalle di Batman.
 
-“Non fatteli del male!” si lamento Uhura che – pur non conoscendo il pony – non amava la maniera in cui il cosiddetto zombie la trattava
 
“Se fai male a piccola Derpy, o che tocchi di nuova Sacha o Medic, ti stacco di nuovo la testa, e questa volta volentieri! Piccolo morto-vivente!” urlo Grosso
 
L’uomo verde si giro, pianto la sua lancia nel suolo e si avvicino al colosso russo. Li, iniziarono un scontro di sguardi: i normali determinati di Grosso contro i rosso sangue pieni di disgusto dell’appena più basso ma pericoloso zombie, il quale, all'improvviso, diede un forte pugno alla pancia del bolscevico che cado di dolore, curvando la pancia e facendo cadere tutti altri (ricordiamo che erano tutti legati i uni a altri da questi cavi), prima di sputare sangue dalla bocca.
 
-“La prossima volta, stai zitto. Anzi, da adesso in poi, non voglio sentire più nessuno di voi patetici primitivi!”
 
-“Cosa state per fare?” si azzardo a chiedere Checov
 
-“Ho detto silenzio!” si arrabio l’uomo verde che diede un colpo di calcio al giovane russo che era ancora a terra, prima di sollevare quest’ultimo e ricuperare la sua lancia per obbligarli tutti a camminare.
 
Dopo si rialzarono e vissero che il zombie, la militare e lo xenomorfo li guardavano e li fecero camminare. A guidare la file c’era la donna militare che tirava con forza, per  via di dello stesso file energetico, i 18 prigioniero che ebbero un po di male a seguire il ritmo e ogni tanto mancarono di cadere; a impedirglielo ci pensava lo tizio verde che li seguiva con la sua lancia e dava calci per obbligarli a accelerare il ritmo. Per quello che riguarda lo xenomorfo, faceva degli andare e ritorni laterale si entrambi i lati della fila, fermandosi per minacciare l’uno degli sfortunati che rallentava o tentava di resistere.
In  qualche minuto appena, arrivarono allo hangar dove il gruppo guidato da Kirk e Batman aveva assistito al ritorno della piccola astronave. Il posto, che ricordiamo era impressionante per le dimensione, lasciò meravigliati i quattro ufficiali spaziali e  spaventato il mercenario ubriaco che disse una cosa incomprensibile (e se volete sapere come reagì lo Cecchino: se ne fregava un bel cazzo).
 
-“Immaginate se Starfleet poteva creare astronave che possono contenere tutto questo spazio!” lascio scappare Scotty, che si intendeva di astronave.
 
Ma la loro reazione fu prestamente interrotta da un colpo nella schiena da parte dello zombie, il quale non voleva perdere tempo.
 
-“Ma volete smetterla?! Vi seguiamo, capito?!” protesto l’Esploratore
 
L’uomo verde alzo la sua lancia in direzione del giovane, ma la militare lo fermo e, con un voce calmissima , disse
 
-“Aspetta un po, lui li vuole vedere vivi per il momento”
 
-“L’uomo verde si calmo all’improvviso, come se il fatto di dovere rendere i conti lo spaventasse un po’ e, mentre i prigionieri si guardarono l’uno l’altro per capire chi era questo famoso “lui”, riprese un po il controllo di se. Si giro e, serrando la lancia come se fosse sotto stress, disse con una voce contenuta
 
-“Proseguiamo…”
 
Cosi la marcia riprese fino a arrivare davanti all'ascensore nel quale la donna militare e il misterioso personaggio erano scomparsi dalla vista di Batman. Le porte si aprirono automaticamente e, mentre l’androide femminile si mise dietro la coda, pronta a sparare in caso di tentativo di ribellione, mentre lo xenomorfo salto dentro e rampico sul tetto – in tal modo di potere attaccarli dall'alto. Una volta fatto, l’uomo verde e entro tirando tutti i suoi ostaggi, ma quando Mikhail entro, e non era l’ultimo, lo spazio si fecce stretto e coloro che erano dietro di lui ebbero un po di male a entrare.
 
-“Ma non riuscirò mai a entrarci!” si lamento Mundy “Mi rifiuto di entrare e essere cosi vicino ai altri!”
 
-“Dovresti fare almeno due tragetti” suggerì McCoy che, anche lui non voleva essere troppo complessato ma che era più diplomatico -  malgrado il suo temperamento un po’ caldo e emotivo – e intelligente.
 
La giovane donna ai capelli rosso li guardo con po’ di perplessità, prima di accontentarci di spingerli di forza con la sua gamba – la quale esercito una pressione molto più forte di quella che ci sarebbe aspettato da una donna di questo fisico - prima di entrare a sua volta.
La scena aveva fatto ridere Spia, Demoman e Checov, rilassando un po l’atmosfera visto che altri – Derpy e Pyro per primi – si giunsero alla “festa”. Ma dopo solo un minuto, tutti sentirono una corrente elettrica, emanata dal braccio della militare, che li fecero molto male. Quando l’androide smise di colpirli, vissero che l’uomo verde li guardava con disprezzo prima di attivare una tastiera per chiudere le porte dell’ascensore, il quale inizio a salire.
Per cinque minuti, l’ascensore sali quindi con alta velocità, ma la distanza era cosi lunga che, stretti come delle sardine, i nostri compagni di sfortuna, ebbero l’impressione che non il viaggio non avrebbe mai avuto fine e alcuni, i più deboli o quelli che non toccavano i muri, iniziarono pure a avere delle difficoltà di respirazione. In effetti, quando finalmente l’ascensore arrivo a destinazione e che le sue porte si riaprirono, i mercenari tentarono di farsi un passaggio per uscire il più velocemente possibile, ma furono fermati dall’uomo verde che tiro il filo, prima di obbligarli, assistito con l’androide, a rifare la formazione e rimettersi in cammino attraverso un corridoio largo di 5 metri e lungo circa una ventina, decorato ogni due metri da grande statue in oro bianco… tutte decapitate... Se all’inizio fu tutto scuro, il luogo si illumino, mano a mano avanzarono, da luce chiare blu chiare nel suolo, fino a illuminare una grande porta, che si apri quando il gruppo fu a un metro da esso.
Li, sia i due guerrieri che lo xenomorfo si fermarono e si misero dietro i prigionieri. Il loro modo di agire era molto disciplinato, ma mostrava anche una certa ansia, come se temevano qualcosa. Quando furono dietro, la donna militare disse:
 
-“Avanzate, primitivi!”
 
Kirk avrebbe voluto dire qualcosa, ma sapeva che, in questi casi, era meglio ubbidire, e, seguendo i altri, attraverso la porta.
La stanza nella quale entrarono no fu impressionante come la sala della mappe del multiverso, ma fecce sentire a tutti un verto effetto: di struttura ovale, era larga circa una cinquantina di metri e lunga di circa cento metri, ma le dimensione erano ancora più impressionante per via del fatto che il gruppo era su una specie di piccolo ponte di vetro, che collegava la porte con una piattaforma che si trovava all'altra estremità, e che sotto il ponto, raggiungibile da scale, c’erano decine di poltrone di pilotaggio con degli computer, tutti orientati nella direzione davanti il nostri compagni. Vedendo questa struttura, e valutando il tetto sopra i prigionieri, si poteva valutare l’altezza del luogo a una trentina di metri.
Ma non furono le dimensione, ne le sedie di computer, nell'ovvia tecnologia avanzata di questi ultimi che fecce impallidire Scott, a impressionare il più i nostri compagni. Le due caratteristiche del luogo che notarono di più erano , per prima cosa il fatto che , tranne il tetto e il muro di dietro, l’intera stanza era come una grande finestra, divisa a suo centro in due, illuminata da i latti, ma attraverso la quale c’era solo l’oscurità assoluta.
La seconda, che la piattaforma in fronte a loro, che sembrava essere di forma circolare di un diametro di trenta metri, era circondato da piccole fiamme rosse, troppo piccole per ferire e anche riscaldare la stanza, ma sufficientemente luminosi per dare alla stanza un colore di rosso scuro. Sulla stessa piattaforma, c’erano anche due mobili: quello che sembrava essere un tavolo circolare, al centro della quale c’era una piccola pianta di colore bianco, e una sorte di grande trono in oro, altro di due metri , che mostrava la schiena – decorata, sembrava, da figure che si animavano, figure rappresentando une sorte di cerimonia religiosa – agli diciotto prigionieri ansiosi. Davanti questa visione, alla volta spaventosa che meravigliosa, in qui probabilmente il loro destino sarebbe cambiato per sempre, alcuni dei nostri compagni, presi da sentimenti perplessi e interrogativi lasciarono scappare parole di grande saggezza…
 
-“Che cazzo è questo luogo?!” urlo Soldato
 
-“Mmmmph!”
 
-“Ehm, se pensate che questo luogo sia bello buon per voi signore Pyro, ma io non mi piace queste fuoco” sussurrò Derpy
 
-“No ma seriamente dove siamo?” chiedo Mundy

-“Deve essere la stanza di commando” ragionò Spock quando visse le due grande finestre “Queste dovrebbero corrispondere agli occhi della testa d’aquila di questa astronave, tutto l’ufficio sotto di noi deve essere destinato al controllo tecnico e al buon funzionamento di tutto il sistema, e davanti a noi deve essere…”
 
-“…la sede del capitano…” lascio scappare Kirk quando capi
 
-“Mmm…” fecce allora una voce proveniente dalla poltrona, che si senti un po’ come se fosse nel vento e che fecce tremare i arti di tutti i presenti in maniera incontrollabile, con un accento irriconoscibile, ma chiaro “… vedo che almeno due di voi non sono completamente ingenui… ma bisogna dire che era piuttosto ovvio da indovinare, no pensate?…”
 
La voce ci fermo, lasciando un silenzio ghiacciale e generale
 
-“…Cosa aspettate? Venite a me…” fecce la voce, mentre le fiamme si spostarono fino a coprire i lati del ponte, permettendo a tutti di attraversarlo e non cadere a canto.
 
Tutti si guardarono: Spock si era accontentato si alzare un sopracciglio, allora che il resto degli uomini spaziali erano preoccupati ma rassegnati, Batman era calmo e determinato a proseguire, come Soldato che era più agitato; i altri mercenari – tranne il Pyro che sembrava non avere niente a che fare – erano impauriti come Derpy: c’era chi, come Spia e Ingegnere, che lo nascosero bene dietro un falso sorriso di fiducia, mentre altri, in particolare il Medico, che erano paralizzati dalla paura.
Dopo circa secondi, furono di nuovo l’uomo verde, l’androide e lo xenomorfo a obbligarli a camminare lungo il ponte.
 
-“Finalmente!” disse con forza Soldato “Risolveremmo la faccenda tra uomini! Viene qui in tal modo che ti posso darti una correzione chiamata i miei pugni”
 
-“Mm?” fecce la voce indifferente “Se ti piacere pensarlo,  fai pure, sognare fai bene…”
 
Questa risposta fermo il coraggio dell’americano per lasciare posto a un sentimento di insicurezza: nessuno prima di allora, a parte l’elfo – il quale comunque stava zitto – era stato cosi calmo e indifferente alle sue minacce.
 
Cosi, i diciotti prigionieri e i loro tre guardiani arrivarono davanti il tavolo, che non aveva piedi ma levitava a circa un metro e mezzo del suolo, e che era internamente fatto nella famosa materia cromata d’oro.  Li, il tizio verde e l’alieno si misero sul lato destra della piattaforma, in postura militare di attesa, mentre la militare, slegando i prigionieri del filo energetico, li dispose a sessanta centimetri l’uno dall’altro, prima di imitare i due altri.
I prigionieri avrebbero forse potuto muoversi, tentare di agire, ma rimasero fermi: alcuni per paura, altri per la curiosità di sapere cosa stava per accadere.
 
-“Vi prego” dice tranquillamente la voce, mentre un ombra di braccio sembro alzarsi “Accomodatevi”
 
Li, gli diciassette umani e la pegasa, sentirono delle sorte di poltrone di vetro uscire formarsi del suolo, poltrone sulle quale caddero  prima di essere legati ad esse, di nuovo da fili energetici, dalle mane e i piedi, in maniera cosi forte che ogni loro tentativo di uscire dall’impresa fu vano.
 
-“In somma!” protesto McCoy “Ci sono modi migliore di cogliere la gente!” raggiunto da Scott che confermo
 
-“DA!” urlo Grosso “Aspetta che mi libero!”
 
“Mmmpph” aggiunse Pyro
 
“Non abbiamo tempo per le forme di cortesie inutile…” rispose con calma la voce
 
-“Chi siete?!” urlo Soldato, che sotto la pressione ritrovo la sua bravura, e manco di tattico “Vi ordino di identificarvi! Verme!”
 
-“Mi…ordinate?” fecce la voce, prima di ridere in maniera calma, ma con un tuono abbastanza forte per fare vibrare la stanza “ahahaha!... Non siete in postura di ordinarmi qualcosa, e non lo sarete mai…”
 
-“Perché siamo li?!” provo a chiedere Conhager
 
-“Sono io che faccio le domande…” disse la voce sempre con calma
 
-“Signore” inizio Kirk che tento la diplomazia “Vedo che siete una persona di prima importanza e chiedo scusa per il manco di rispetto che abbiamo forse mostrato nei vostri confronti, ma vi chiedo umilmente se possiamo parlare. Vedete, io sono il…”
 
-“Il capitano James T. Kirk dell’USS Enterprise, rappresentante della Confederazione di Starfleet” interrompo la voce infastidita “E’ una pessima abitudine ripetitiva che hai, e sapevo già chi sei. Anzi, so chi siete tutti: Spock: il vostro secondo vulcaino mezzo-umano che prova a rinnegare le sue emozione umane McCoy, il dottore che si rifugge nel lavoro per non pensare ai suoi errori passati; Bruce Wayne, il super-miliardario che si traveste in pipistrello per combattere il crimine…”
 
-“Come sapete chi sono?!” chiese a voce alta e  minacciosa, ma sorpreso, Batman
 
-“Azpetate, ziete miliardario???” chiese Medico
 
-“Adesso capisco come si è pagato il costume” sussurrò per se Esploratore
 
-“ ahaha…” rido a voce bassa la voce “Signore Wayne, Pensavate veramente che con i nostri mezzi tecnologici, che ci permettono di osservare i vari universi a qualsiasi momento, non avremmo scoperto la vostra vera indentità? Vedete, noi sappiamo molte cose, ma non dovete sapere niente di noi..:”
 
Kirk divento pallido e serro i pugni… Queste parole… erano le stesse che aveva sentito nell’Enterprise prima che esso fu distrutto. Adesso, anzi, questa voce, questa impressione di già-visto quando che aveva avuto vedendo la forma irriconoscibile nello hangar… adesso capiva…la persona che stava di fronte a lui era la stessa che aveva distrutto l’Enterprise!
 
-“Siete stati voi a fare esplodere la mia astronave!” urlo arrabbiato Kirk, che avrebbe voluto saltare per strangolare l’individuo. Era talmente furioso che spavento Derpy e i mercenari, mentre i suoi ufficiali guardarono con shock alla poltrona, sapendo che il loro capitano perdeva i sensi solo negli casi più estremi e di fronte alle situazione le più inumane.
 
-“In realtà…” inizio a parlare l’uomo verde.
 
-“Silenzio te!” ordino la voce all'improvviso arrabbiata che fecce salire a un metro del suolo le fiamme, il che fecce spaventare sia il suo ufficiale che i suoi prigionieri; prima di riprendere la sua calma e fare tornare il fuoco al suo stato originale “E’ una discussione tra me e i nostri invitati…non obbligarmi a fartelo capire…Per rispondere alla vostra domanda, capitano Kirk,….Diciamo… che vi avevo avvertito… Vi avevo chiesto di darmi il vostro prigioniero o di subire le conseguenze…e mantengo le promesse.”
 
Ci fu un silenzio da morto, dove tra lacrime di tristezza e/o  di rabbia contenute. Tutti guardarono in direzione della poltrona, in direzione di questo individuo che senza un minimo di emozione, aveva appena riconosciuto la responsabilità della morte di oltre quattrocento persone e l’inizio di un guerra destinata a causare un numero sempre crescendo di migliaia di vittime.
 
-“Lei…” inizio Scott che perse la calma “Lei è un mostro!!! Aspettate che mi libero, ve la farò pagare! Mi sentite?! Vi faro pagare per la distruzione della mia Enterprise, ve la farò con tutta la rabbia che può avere un autentico scozzese!”
 
-“Aspetta, anche tu sei scozzese?” chiedo Tavish Finnegan, che distratto come al solito non fecce più caso della situazione pesante intorno a lui.
 
-“mmm… Ammirevole… o stupido… non so cosa pensare del vostro comportamento disperato...” si accontento di dire la voce.
 
-“Se siete cosi superiori a noi…” provoco con calma Batman “E che tanto non siamo per lei una minaccia, cosa aspettare per mostravi?”
 
-“Shh! Coza dici?! Zei zchemo di dire kuesto?!” disse terrificato Fritz
 
-“Mmmm,” interrompo con un sussurro la voce “In effetti… perché no?...Tanto sapremo presto se vivrete o meno….”
 
Fu cosi, davanti al silenzio di rabbia dei ufficiali spaziali, di determinazione di Spock e Batman e di paura dei mercenari e della pony, che si alzo molto lentamente, e con una certa nobiltà negli gesti, dal trono in oro, di qui i disegni smisero a muoversi, una grande ombra, della quale – Kirk avrebbe potuto giurarlo – usciva del fumo nero.
Nessuno sapeva il perché, ma malgrado il fatto che non si vedeva ancora nessuno dei suoi tratti, il corpo della voce inspirava un sentimento di malessere pesante negli cuori di tutti i presenti, come se sentivano tutte le loro paure e colpe assalirli dall’interno.
Finalmente, la figura si sposto a canto al trono e si mostro ai diciotto prigionieri: Era un uomo, forse tra la ventenne e la trentenne di anni…era difficile da dire, perché il suo viso era ben formato, leggermente quadrato come nel vigore della gioventù, ma sullo stesso viso si potevano vedere righe profonde, il tipo di righe che si vede generalmente sulle persone che avevano fatto lavori pesanti tutta la vita e che avevano superato molti ostacoli.
Il suo viso, appunto, era l’unica parte direttamente visibile dell’individuo: Era pallido, aveva un naso a punta larga ma di dimensione normale, un barba nera tagliata cosi perfettamente e cosi vicino alla pela che bisognava essere attenti per distinguerla degli contorni del viso; aveva anche una delle corte baffi nere a punte e degli capelli neri lungi fino al collo, i quali erano stati accosciati in coda di cavallo –un poò come nel l’Italia Rinascimentale - ma stirati indietro per sembrare corti in avanti. Un viso, quindi, che non era particolarmente strano… tranne per il fatto che i suoi occhi erano nascosti dietro degli occhiali da sole quadrati e attraverso i quali non si vedeva niente, tranne un leggero fumo nero che saliva nell’aria su qualche centimetri, il che inspirava dubbi e insicurezza a tutti… anche Batman, questa volta, ebbe un pessimo presentimento e serro i pugni dal nervoso.
Per il resto del suo aspetto, l’uomo doveva essere alto di circa un metro e novantacinque, il che lo rendeva più grande di tutti tranne Grosso; non era esageratamente muscoloso, ma il suo aspetto lasciava capire che aveva un costituzione robusta e che sapeva prendere degli colpi senza nessun problema.
Per la sua maniera di vestirsi, aveva per unica armatura una corazza nera nella quale era scolpito la medesima figura dell’angelo, mentre il resto era al contrario un abbigliamento più civile, anzi, di lusso: portava una camicia bianca perfettamente pulita sotto la corazza, un lungo mantello nero come la note e che cadeva a suoi piedi fino a toccare il suolo, un ampio pantalone della stessa coloro del mantello e che entrava in grande botte di cuoio nero che salivano fino alle ginocchia, e degli guanti neri che nascondevano le mane. Per concludere, l’uomo si appoggiava su una canna di legno alta di un metro e venti.
Quando fu completamente alzato, l’uomo si fermo e inizio a guardare, con un sorriso a pena nascosto, tutti i suoi “ospiti”, i quali a loro volta erano zitti e lo osservavano.
 
Passo circa un mezzo minuto di silenzio, durante il quale si senti solo il lento respiro di tutti i presenti, prima che l’uomo alla voce strana, colui che era la causa dell’arrivo dei nostri protagonisti, inizio a parlare.
 
-“Allora?” disse con una voce profonda mentre il suo sorriso scomparivo “Non dite niente?... Siete talmente sicuri di voi stessi o, al contrario, sono io che sono troppo impressionante?...In tutti i casi, no uscirete da qui finché non avrò un minimo di risposte…”
 
-“Quale risposte volete?”  chiedo un po’ spaventato Spia
 
-“No” sussurrò Kirk contenendo la sua rabbia “Prima, al meno, diteci chi siete e perché siamo qui”
 
-“Il perché siete qui non è importante… ma avete ragione,… penso che un minimo di presentazione sia necessario per avviare un dialogo un minimo redditizio” disse la voce, prima di prendere un grande soffio “Il mio nome è Tyresius, ma tutti i pochi che mi conoscono mi chiamano l’Ammiraglio”
 
-“L…L’Ammiraglio” si mise a ripetere Derpy, la quale era la più impaurita di tutti: già che aveva avuto paura di Batman, allora pensiamo questo tizio con, bianco come la morte interamente vestito di nero e con del fumo che usciva dai suoi occhi!
 
-“Si” dice indifferente Tyresius “Almeno questo te lo ricorderai…spero visto che so che sei la cretina del tuo villaggio…”
 
-“EY! NON INSULTARE LA PONY O TI….” Inizio a urlare Grosso prima di sentire le sue labbra chiudersi da solo e contro la sua volontà “MmmpMMMPH!”
 
-“Mmpf?” fecce Pyro curioso guardando al suo collega sovietico.
 
-“Shhhh” fecce tranquillamente Tyresius “Non c’è bisogno di alzare la voce, non trovi?”
 
-*Un essere con capacità telecinetiche?* pensò Spock *Affascinante, sole poche spedizione di Starfleet erano riuscite a entrare in contatto con esseri con queste capacità, ma niente di preciso…”  
 
-“D’abitudine ti avrei strillato che solo io ho il diritto di fare stare zitto uno dei miei uomini, ma visto che è comunista allora…” inizio a parlare Soldato prima che Tyresius lo fecce stare zitto a sua volta
 
-“Ammiraglio?” disse Kirk che fecce finta che non aveva visto quello che era accaduto a Mickhail e Doe “Allora, ditemi, da capo di astronave a capo di astronave, quali tipo di ordini avete ricevuto per dovere venire attaccare il mio Enterprise?”
 
-“Per prima cosa…” rido con calma Tyresius, che rilascio il controllo mentale su i due mercenari “Cambierei il tono se fosse tu, perché ho altre diciassette ospiti che posso interrogare e posso fare a meno di te se voglio. Seconda cosa, non siamo pari: tu sei solo un funzionario tra tanti al servizio di un entità federale illusoria, mentre io sono indipendente;  non ho nessuno superiori e sono l’unico capo qui, e le miei decisione li prendo da solo. Infine, come l’ho già detto, sono io a porre le domande.”
 
Tyresius si mise a osservare Kirk, il quale era zitto ma lanciava uno sguardo di provocazione, dovuta alla sua rabbia contenuta dalla sua intelligenza di leader. Tutti i altri prigionieri guardavano il capitano spaziale, e Batman che aveva lo stesso comportamento, come degli esempi di resistenza da imitare, e alcuni lo fecero.  Ma l’Ammiraglio, per conto suo, rimaneva indifferente; si avvicino e, appoggiandosi sulla sua canna, guardo dritto negli occhi di uno a uno di tutti i seduti. Se il suo sguardo penetrante mise a disagio alcuni dei nostri compagni, che tentarono di guardare altrove, fu soprattutto il suo respiro a farli risalire l’ansia nelle vene, perché il suo soffio era freddo, freddo al punto che microscopiche particelle di giaccio si formarono sul viso dei prigionieri prima di sciogliersi con il calore della stanza.
Vedendo che la determinazione del suo pubblico era, in fine dei conti, relativi, Tyresius  riprese a sorridere, quasi come se il comportamento dei suoi interlocutori aveva confermato la sua idea di superiorità, e, andando vicino al tavolo dove inizio a accarezzare con delicatezza la pianta, riprese a parlare.
 
-“Comunque” prosegui Tyresius “Sembra che ho sovrastimato la vostra maturità intellettuale… quindi eccezionalmente, solo perché mi sento generoso… vi propongo di discutere un po’ prima di passare alle cose serie… Allora, cosi, avete visitato il Virgilius?”
 
-“Il… Virgilius?” chiedo un po’ perplesso Zulu
 
-“La mia astronave” spiego L’Ammiraglio
 
-“Allora…” iniziò a dire con sarcasmo McCoy “Si, possiamo dire che l’abbiamo visitato! Non so neanche quanto tempo abbiamo passato a camminarci!”
 
-“ahaha” rido con calma Tyresius “Non mi sorprende, il Virgilius, credo che lo avete capito,  è molto grande…Lungo di 155km per una larghezza totale di 90km e una altezza di 80km, più impressionante di qualunque astronave di Starfleet credo… ah, e per rispondervi, se escludiamo le quindici ore di coma che i miei uomini vi hanno inflitto, avete passato circa otto ore di cammino.”
 
-“Ehm” fecce Conhager un po’ esitante per rompere un  il malessere generale “Se volete vi può fare piacere, signore l’Ammiraglio, dobbiamo ammettere che il Virgilius ci ha impressionato: le vostre varie….collezione… erano interessante, e la vostra tecnologia ammirevole…A proposito di tecnologia, come siete riusciti a costruire una robot cosi performante e efficiente!” disse designando la militare.
 
-“Pffff” sospirò annoiata quest’ultima, prima di dire con la sua voce robotica senza muovere un centimetro “Non sono un androide, e il mio nome è Kalashar”.
 
-“Che brutto nome” disse Esploratore “Scusami, ma non significa niente questo nome! It sucks!”
 
-“Un consiglio, giovanotto” disse Tyresius, che alla sorpresa generale di tutti non si trovava più davanti a loro accanto al tavolo, ma dietro Esploratore sul quale appoggiava la sua mano “Kalashar è il mio primo ufficiale e, un po’ come il vostro signore Spock, non ha nessuno emozione…tranne forse l’odio…se gli do l’autorizzazione di agire come li va nei tuoi confronti, non ti do un minuto da vivere.”
 
Una volta che fini il suo avvertimento, Tyresius attraverso il giovane mercenario – esattamente come un fantasma – prima riprendere il suo posto vicino alla sua pianta.
 
-*Una capacità di teletransportazione … impressionante, non avrei mai pensato che sarebbe stato possibile” pensò Spock
 
-“Oh” fecce incuriosita Derpy che si era calmato “Anche voi sapete fare della magia?”
 
-“Argh!” urlo spaventato Fritz “Ein fantzama! Nein, non avvicinarti di me demonio! Ze vuoi pozzo zacrificare gente nel tuo nome, ma non tokkarmi ti zupplico!”
 
-“Per il culo dell’Inghilterra!” fecce Cecchino che era nervoso ma non ancora in panico  “Cosa siete?!”
 
-“Non un essere umano, lo ammetto” disse Tyresius “Ma questo suppongo che lo avevate già indovinato... E te, il vecchio pazzo, non insultarmi riabbassandomi a uno demonio inferiore… Comunque, visto che siamo nel tema delle presentazione, vi presento il mio altro ufficiale, Osirius” fecce designando il tizio verde “e il nostro animale di compagnia, che voi chiamate xenomorfo, ma che noi abbiamo nominato Ciaccar. Eco, adesso che il mio equipaggio è stato presentato, possiamo riprendere la conversazione di maniera più… ottimizzante?”
 
-“Aspettate” dice Zulu “Avete detto che in questa stanza c’è tutto il vostro equipaggio… Volete dirmi che avete solo due uomini e un… xenomorfo per dirigere tutta questa astronave gigantesca?!”
 
-“O no, ti rassicuro” fecce Tyresius, mentre attivo un pulsante che fecce uscire dal suolo un piatto di cristallo con un bicchiere di cristallo che prese nella mano “Loro tre mi servono per le missione, posso gestire l’astronave se voglio”
 
Ci fu un altro momento di silenzio imbarazzato e credulo, soprattutto da parte di Zulu e Scott, mentre Batman inizio a guardare eventuale modi di scappare.
 
-“Comunque…” riprese Tyresius che si appoggiò sulla sua canna, come se fosse un pò indebolito e con una voce più severa, e accendendo con un pulsante grandissimi schermi televisivi sulle due fineste, televisori su i quali si poteva vedere le varie viccende dei nostri compagni fino alla sala del multiverso “Vi dicevo che dire che per dei esseri…primitivi…Mi impressionate… poco ma comunque: trovarvi malgrado l’immensità dei luoghi, fare funzionare uno dei nostri traduttori – prima di romperlo come degli idioti – distruggere un ascensore – menomale che Kalashar sia una brava meccanica e che ha potuto riparlo senza infastidirmi –  e sopravvivere… Trovare i nostri musei e capire che avete a che fare con una situazione di universi paralleli… si, mi impressionate che siete ancora vivi e sani di mente…per coloro che lo erano ancora”.
Poi si fermo un instante, bevo un po’ del suo bicchiere di vino, prima di staccare il suo sguardo dalle finestre per portarlo ai prigionieri e riprendere la parola, con una voce molto lenta e che faceva un eco profonda
“Suppongo… che… volete … sapere… dove …siete?”
 
-“Sarebbe l’ideale, si” fecce un po’ nervoso Batman che aveva capito che era li l’unico modo di avere un minimo di informazioni”
 
-“Si! Ditecelo o ti darò una lezione!” urlo Soldato riprendendo coraggio “Una lezione chiamata i miei pugni negli tuoi denti!”
 
L’Ammiraglio dissipo il suo sorriso, poso il suo bicchiere sul tavolo e si avvicino lentamente al patriota, avrebbe potuto farlo stare zitto, ma sembrava volere chiarire le cose  una volta per tutto.
 
-“Fino a adesso, penso essere stato piuttosto clemente e tollerante, negli vostri confronti… perché è chiaro che come primitivi abbiate delle reazione immature… ma vedo che con voi è inutile dibattere, quindi ve lo chiedo, come mai osate interrompermi e insultarmi?”
 
-“Perché? Perché?!” inizio a urlare Soldato “Perché malgrado il fatto che sapete chiudere la mia bocca, fari dei truchi stupidi da mago e che avete un astronave fichissima, siete solo un debole che sono sicuro non è capace di combattere come un uomo! Ci avete sconfitti? Bah! Siete stato solo fortunato: Se ero accompagnato da veri uomini, o almeno non da idiote femminucce, avrei ridotto la sua miserabile androide in una scatola che avrei riempito con il succo che avrei fatto con il suo zombi!”
 
-“Oh davvero?” fecce Tyresius che sembrava per riderre
 
-“Ehm, nein” fecce Medico “O grande Tyreziuz, mein kollega è kretino, non azcoltatelo…o ze lo azclotate, zappiate khe non zono del zuo avvizo e khe zono pronto a fare ciò khe volete””
 
-“E’ vero che l’autoproclamato sergente Doe esagera” fecce Batman “Si vede che lei e i suoi uomini sono forti e che il nostro scontro era perso sin dall’inizio… ma è anche vero che ci avete preso di sorpresa. Niente vi guarantisce che avreste vinto se fossimo stati più preparati. Quindi non avete niente per voi di considerarvi superiore a noi”
 
-“Siamo esseri razionali” inizio Kirk che tento con un bel discorso di ridare di nuovo fiducia al gruppo “Insieme, siamo riusciti a superare i vari ostacoli che abbiamo incontrato fino a adesso, e insieme possiamo fare fronte a chiunque, compreso voi. Come capitano dell’Enterprise, sono stato formato a affrontare qualunque fenomeno e ho imparato con il tempo che, uniti e determinati, tutto è possibile”
 
-“Ben detto!” fecce Conhager che riprese coraggio “Fino a adesso sabbiamo collaborato e siamo arrivati fino a qui e cosi faremmo fino a quando saremmo fuori  da questa situazione! Dopo tutto, nessuno è immortale e possiamo sconfiggervi!”
 
-“Sii!” fecce Derpy “Il potere dell’amicizia!”
 
-“MMmmfph!”
 
-“DA!”
 
E cosi tutti i membri del gruppo ripresero coraggio… per circa dieci secondi perché, il fuoco intorno a loro scompari progressivamente, a tale punto che la stanza  sarebbe diventata completamente scura se non fosse per un’ altra sorgente luminosa: delle fiamme che uscirono dal fumo proveniente dagli occhi di Tyresius, il quale iniziò a ridere…all’inizio con di maniera a fare tornare i nostri compagni ma con calma, ma ben presto di maniera cosi forte che non solo le fiamme della piattaforma salirono per un corto instante a tre metri di alto e che la stanza iniziò a tremare dalle vibrazione. Cosa che sorprese tutti tranne i due ufficiali dell’Ammiraglio e Spock.
 
-“AHAHAHAHAHA!!!! OUAHAHAHA!!!” mori dalle risate Tyresius prima di calmarsi e ritornare serio come lo era prima e che le sue fiamme scomparvero per tornare a essere solo fumo “Scusatemi, è solo che non ho avuto molto di ridere cosi in tutti i secoli in qui sono in questa astronave…”
 
-“Non vedo cosa c’è da ridere…” disse Batman
 
-“Adesso vi spiego…” disse Tyresius “L’unica cosa di vero che avete detto è che vero è il fatto che niente è immortale: E’ una delle legge comune a tutti gli universi, qualsiasi cosa che a un inizio a un fine… Ma c’è chi è destinato a vivere più a lungo: anch'io morirò un giorno, ma nel frattempo ho avuto una vita più lunga di quello che potete immaginare e vivrò sicuramente molto più a lungo di voi… e se mai vengo sconfitto, non sarà sicuramente dalla mano di primitivi come voi… Chi pensate di essere? Non provenite neanche dei primi universi, e non siete neanche tra i più potenti dei vostri universi di origine…cosa posso temere da voi? Questo è la prima ragione per la quale rido: perché so che qualunque cosa provate, qualunque cosa pensate, non potrete mai abbattermi. La seconda cosa, per la quale rido, è il numero di bugie che ho sentito in queste qualche seconde.”
 
-“Ehm…” fecce McCoy che non capiva “Quale bugie?”
 
-“Non abbiamo detto bugie, pensiamo veramente quello che abbiamo detto” disse Kirk
 
-“Allora lasciami spiegare” fecce Tyresius “Avete detto che eravate una squadra, solidaria e che eravate tutti amici? Allora già che mi basta aprire la mia mappa del multiverso e dare un occhiata al mondo de voi mercenari per vedere una squadra di incompetenti…”
 
-“EY!” fecce Soldato “Non insultare la mia squadra!”
 
-“…vi pongo una domanda, signori Kirk e Wayne… pretendere essere una squadra e mentire ai propri compagni, non è una cosa che si chiama…ipocrisia?”
 
-“Che volete dire?” fecce la Spia che divento pallido e serrava i pugni.
 
-“Cosa voglio dire?” fecce Tyresius mentre riprese un pò di vino e guardando quest’ultimo piuttosto che il gruppo “Veramente, ho bisogno di spiegarmi?...A me mi sembra ovvio… Wayne, Kirk, McCoy e Spock non hanno nessuno motivi per fidarsi di voi…come degli rappresentati della legge e della giustizia possono avere fiducia in criminali come voi?...”
 
-“No” disse Conhager che inizio a stressare “Abbiamo un accordo! Vero Kirk” fecce disperatamente guardando Kirk, il quale lascio involontariamente uno sguardo di colpa..
 
-“Oh vedo…Avete bisogno di prove?” fecce Tyresius “Allora, prego, guardate pure allo schermo”
 
A questo istante, si visse la scena dove Batman, Kirk, McCoy e Spock avevano parlato tra di loro per decidere se, si o no, dovevano fare alleanza o meno con i sette mercenari che avevano appena incontrato
 
-“Va bene, ma allora a modo mio: metterò discretamente su di loro alcuni tracciatori che ho ancora su di me, cosi se mai si allontanano, conserverò la loro posizione” disse Batman
 
-“Ottima idea!” approvo Kirk

 
E, quasi subito dopo, sullo schermo si poté vedere il prottettore di Gotham city deporre con discrezione delle piccole pulce elettroniche a forma di pipistrelli sugli sette uomini della RedCompagny
 
-“Mi chiedo se li avete ancora?” fecce Tyresius mentre alzo un dito, facendo cosi salire nell’aria le stesse pulce a forma di pipistrello, rivelando a sette dei mercenari la dura verità, quella che erano stati messo sotto controllo sin dall’inizio, e che la presunta collaborazione non era mai stata reale, fu cosi che l’Ammiraglio riprese “Oh ma vedo che si” e fecce levitare i tracciatori di Batman fino à se, prima di prenderli e ridurli in polvere solo richiudendo la sua mano “Cosa volete, siete cosi facili da manipolare, come l’ha capito la vostra Amministratrice… Allora, mercenari, cosa sentite dentro di voi di essere solo delle marionette nella mane di altrui?”
 
-“Come avete potuto?!” sussurrò freddamente Conhager, che aveva abbandonato il suo stress per prendere una attitudine molto ostile negli confronti degli suoi falsi alleati “Avevamo un accordo e l’avremmo rispettato…”
 
-“Non sapevamo fino a quale punto ci potevamo fidare di voi…” inizio a dire stoicamente Spock
 
-“Te l’elfo maledetto dei miei stivali” sputo l’Esploratore “Stai zitto! E anche tu vecchioto!” insultò a McCoy
 
-“ahah” rido dal nervoso Spia “Io sapevo che non dovevamo fidare di questi sentimentali” prima di girarsi un po e dire al suo collega texano “E’ solo colpa tua, assumi adesso”
 
-“Stai…zitto” rispose Conhager che guardo con un occhio assassino Kirk, il quale si senti male di avere offeso, forse in maniera irreversibile, l’unico dei mercenari di qui si fidava realmente.
 
-“TU pipistrello moralista!” fecce Grosso “Quando io libero, io darti dolore senza fine!”
 
-“Ma…ma” fecce angosciata Derpy “Calma…errori tra amici possono sempre essere risolti se…”
 
-“A proposito, pony” interrompo l’Ammiraglio  “Ricordami una cosa, l’amicizia è quello che da forza agli elementi dell’armonia, mi sbaglio?”
 
-“No..no… è cosi, ma…” balbutii la piccola pegasa
 
-“E dimmi” interrompo nuovamente Tyresius “Quali sono i sei elementi dell’armonia?”
 
-“Ehm…” inizio Derpy che non capiva questa serie di domande
 
-“Lasciatela stare!” supplico in vano Uhura che vedeva che la pony stava male.
 
-“Lasciala rispondere, primitiva” ordino con calma il proprietario del Virgilius “Dai, Derpy, almeno questo lo sai?”
 
-“Ehm” fecce Derpy lentamente “La magia…la gentilezza…la gioia…la generosità…la lealtà e…”
 
-“L’onestà, vero?” concluse Tyresius “Allora dimmi, se questi signori sono i tuoi amici, perché ti hanno mentito sin dal primo momento in qui ti hanno visto?”
 
-“Non…non capisco” disse Derpy che inizio a avere delle vere lacrime agli occhi.
 
-“Certo che non capisci…” prosegui Tyresius “…Lasciami spiegarti: Questi uomini, pensando che fossi troppo debole e sciocca, ma che non volevano lasciarti sola, malgrado il fatto che sei irritante e perché speravano potere avere delle informazione con il tuo aiuto, ti hanno sin dall’inizio nascoste delle cose. Sai che cose un mercenario, come i tuoi amici? Assicuratamente non quello che ti hanno inventato… un  mercenario è in realtà qualcuno che si fa pagare per uccidere altre persone, anche degli innocenti…”
 
-“Cosa?!” urlo Derpy “Ditemi che non è vero!” supplico ai mercenari, ma vedendo le loro espressione imbarazzante, capi che quello che l’Ammiraglio era la verità, e si mise a piangere di essere stata cosi cieca.
 
-“Oh non fare la cretina…” continuo insensibile Tyresius “ Secondo te, perché il tuo grosso amico sovietico a attaccato il mio ufficiale che non li aveva ancora fatto niente? Non per diffendersi, di certo, ma perché è nella sua natura bestiale…”
 
-“EY!” si lamento Grosso “Io non una bestia!”
 
-“Dipende cosa intendi…” insultò Cecchino che era l’unico mercenario rimasto un po’ calmo.
 
-“…Ma rassicurati, pony” continuo Tyresius “… i tuoi altri compagni non valgono meglio: ti prendono per una stupida e ti hanno nascoste molte cose… ad esempio, non ti hanno detto che avevano trovato un’armadia piena delle teste delle persone che prima di voi si sono messo sul mio cammino e che ho ucciso?”
 
Lo schermo televisivo mostro dunque la scena in qui quasi tutti i uomini scoprirono l’armadio delle teste, il che fecce quasi vomitare la piccola pegasa, che riusci a trattenere il suo sistea digestivo, ma non le sue lacrime
 
“Rassegnati pony, per loro sei solo una bambina inutile…” fini Tyresius mentre bevo ancora un po’ di vino
 
-“Siete un mostro!” fecce Chekov che urlo la sua rabbia prima di rassegnarsi e rilasciare tutti i suoi muscoli per guardare a terra
 
-“MMMMMFFFFFPPHH!” urlo di rabbia Pyro
-“Abbiamo mentito a Derpy solo per evitarli inutili traumatismi!” si difese Kirk urlando “Non pensiamo minimamente che sia inutile!”
 
-“Parla per te…” disse con disprezzo Esploratore “Io volevo risparmiare il suo insopportabile comportamento!”
 
-“Ah si?” rispose Tyresius a Kirk ignorando il giovane mercenario “La solita ipocrisia della vostra ridicola confederazione soppongo?”
 
-“Non insultare Starfleet” minacciò Kirk
 
-“E perché no?” dice Tyresius prima di, alla sorpresa di tutti, imitare alla perfezione la voce dello stesso James Kirk, “Noi di Starfleet vogliamo aiutare i altri popoli stranieri e inferiori a noi senza però prendere direttamente contatto con loro per spiegare come risolvere i loro problemi da solo…Pretendiamo guidare l’universo nella retta direzione, ma siamo incapaci di mantenere la pace con i nostri rivali…” Poi Tyresius riprese la sua vera voce, e concludo con un tono molto  serio “La verità, James, è che la vostra preziosa confederazione è un fallimento che è vissuto fin troppa a lungo, e che presto, per via dell’incompetenza del vostro… odio attribuire il stesso titolo di me a un primitivo… ammiraglio Markus, sappiate che state per perdere la guerra contro i Romuliani, i quali, ve lo dico adesso, sono già riusciti a conquistare alcune dei vostri pianeti e sono pronti a allearsi con i Klingons pur di distruggere Starfleet una volta per tutto…”



                                            

       









-“Non vi credo…” menti Zulu, che non voleva credere al discorso dell’Ammiraglio malgrado la descrizione realistica degli eventi.
 
-“Sei libero di non credermi a parole” rispose Tyresius “Ma non puoi negare i fatti! Come il signore Wayne non può negare che se la situazione di anarchia completa che c’è attualmente a Gotham e nel resto del mondo indebolisce molto la Terra e i suoi prottetori, e che forse – anzi sicuramente – qualcuno come…che ne so?...Darkseid? Brainiac? Signori di imperi galattici bellicosi e ostili... potrebbero approfittarne… ”
 
-“Ci chiedevate se volevamo sapere dov'eravamo…” si accontento di dire contenendo perfettamente la rabbia di sé Batman “… e avevamo detto di si…”
 
-“Hmmm...Hai ragione.... bene...visto che adesso siete…calmi” pronunciò tranquillamente Tyresius che si riavvicino di nuovo al suo piccolo albero bianco che inizio a accarezzare “Vi dirò precisamente dove siamo… Vedete la pianta che sto toccando? Ammettiamo, metaforicamente parlando, che ogni singolo foglio rappresenta un universo…i vostri universi… ebbe… noi non siamo su nessuna di queste foglie, noi siamo in quello che chiamiamo il “Nulla”…e che corrisponde…se vogliamo… all'aria che circola tra le foglie… li tocca tutte senza però mai attaccarsi a l’una di loro…Non c’è niente nel “Nulla”, assolutamente niente, neanche la gravità…l’unica cosa che a per sé… è il fatto che solo io e i miei uomini siamo in grado di entrarci, e da li viaggiare a piacimento in qualsiasi universo a qualsiasi momento… allora che voi siete, negli migliori dei casi – come i specchi della principessa di Derpy – solo in grado di saltare nell’universo più vicino… un po’ come se una pulce saltava da un foglio a un'altra che tocca direttamente la prima…”
 
-“Strana metafora ma che al merito di essere chiara” fecce McCoy nervoso “Ma questo non spiega perché avete interferito con i nostri universi! Cosa vi abbiamo fatto per essere fatti prigionieri?!”
 
-“Voi personalmente?...Assolutamente niente…” disse Tyresius che smise di accarezzare il piccolo albero “…Ma il fatto è… lo sapete… la base dell’albero è il tronco… e poi i rami…al contrario… le malattie si manifestano spesso sulle foglie… quindi…se il tronco vuole vivere…” e li stacco un foglio con due diti prima di mostrarlo a tutti “…bisogna sopprimere le parte più debole…” e il foglio prese fuoco
 
-“Mostro!” urlo Kirk “Volete dire che distruggerete i nostri universi solo per proteggere i vostri interessi personali?! Senza sapere se possiamo aiutarvi negli vostri problemi e vivere! Vi rendete conto del numero di vittime che questo volete fare?!”
 
-“Diversi trilliardi…come minimo” fecce indifferente Tyresius
 
-“E questo solo per…. Affermare la vostra superiorità sugli altri popoli?!” Aggiunge McCoy che perse la calma
 
-“In realtà…” parlo Osirius
 
-“Osirius?” fecce annoiato Tyresius “Non ti avevo chiesto di stare zitto?”
 
-“Sc…” inizio a parlare l’uomo verde, che non ebbe il tempo di iniziare la sua frase che Tyresius si trovo dietro di lui e, con la sua mano, in uno solo gesto, li stacco la mascella inferiore, costringendo cosi Osirius a mettersi le due mane sotto la sua testa per impedire la sua lingua di cadre.
 
-“AAAAAAH!” urlarono tutti di paura/disgusto…tranne Spock e Batman che non urlavano mai di paura – mentre Tyresius reggeva ancora la mascella staccata del suo uomo
 
-“Vorrete scusare questo gesto non civile…” rispose l’Ammiraglio che lancio nell’aria la mascella che Osirius si presso di riprendere e riattaccare, con una luce verde scura, al resto della sua testa “… ma… i miei uomini devono adeguare alla più rigorosa delle discipline…quindi una lezione minore ogni tanto non fa male… Comunque… per le vostre accuse di mostro… dite pure… tanto non siete in grado di capire tutto quello è in gioco…. Non sapete neanche gestire le vostre proprie vite personale… quindi pensate a miliardi di universi…”
 
-“Se avete un problema grave” tento di controllarsi Kirk “Basterebbe solo..:”
 
-“…che chiedo aiuto a Starfleet?” interrompo Tyresius “…Starfleet si è ormai condannata se stessa e morirà tra poco tempo…Se avessi voluto, avrei potuto distruggerla in qualche secondo… ma vedo che non neanche bisogno di intervenire per ucciderla…E poi…avevate ragione…sono superiore a voi e non esitero a fare a meno dei primitivi come voi pur di raggiungere il mio obbiettivo finale…”
 Tyresius guardo il suo bicchiere di vino, che svuoto nella pianta “Ormai…i vostri mondi appartengono al passato…”
 
-“NO!” interrompo Derpy “Equestria non può scomparire! Non appena i elementi dell’armonia saranno tornati, tutto tornerà normale!”
 
-“Oh non sperare troppo” dice l’Ammiraglio “Alle ultime notizie, la regina degli changelings, Chrysalis, è riuscita a lanciare una invasione di massa su Equestria,
 riuscendo a conquistare una larga parte di territorio e costringendo le principesse a creare una immensa barriera magica su tutto il regno rimasto libero… ma conoscendo l’utilità delle due principesse, non credo che resisterà a lungo… e per gli elementi dell’armonia saranno probabilmente morti da parecchio tempo…”
 
-“Vergognatevi!” urlo Uhura che vide che L’Ammiraglio aveva rotto il cuore di Derpu
 
-“DA! Se fai ancora piangere Derpy” comincio Grosso
 
-“Cosa faresti?” chiedo ridendo un po’ Tyresius “Te i tuoi compagni mi picchieresti, mi bruceresti prima di sparami e pugnalarmi? Non vi siete nemmeno resi conto di essere stati ingannati per cinque anni… e ancora le ultime ore… Assassini professionisti? AH! Semplici giocatoli! Capisco come due vecchieti di Gray e della vostra ex-Amministratrice stanno ancora ridendo di voi !”
 
-“Perché fatte questo?” chiedo disperatamente Checov “Cosa guadagnate a fare scomparire i nostri mondi”
 
-“Credevo essere stato chiaro” replico Tyresius “Ogni tanto, bisogna fare del spazio”
 
-“Non mi convincete” dichiaro Spock, l’unico ancora impassibile “Se volete la fine degli nostri mondi, e quindi la nostra fine, allora perché ci avete mantenuti in vita? E perché siamo tutti qui?”
 
Tyresius guardò al vulcaino, poi ai suoi uomini ai quali fecce un segno della testa. Osirius e Kalashar, seguiti da Ciaccar il xenomorfo, uscirono dunque della stanza, lasciando cosi l’Ammiraglo solo con i prigionieri
 
-“Ecco una domanda intelligente… signore Spock” parlo Tyresius “Il fatto è che effetivamente avrei potuto uccidervi subito, ma non valete neanche la pena di morire… e siete qui, davanti a me.. perché ho solo due piccole domande da farvi…La prima…come vi sentite?”
 
-“C…Come ci sentiamo?!” fecce Spia
 
-“Dopo tutto quello che ci avete fatto, ci chiedete come stiamo?!” fecce sorpreso Esploratore
 
-“Si, posso interrogarmi sulla salute dei miei ospiti?” fecce finta di preoccuparsi Tyresius mal di testa? Voglia di vomitare?”
 
-“Solo una grande voglia di darti calci al culo!” insultò Tavish “E un po di mal di testa…ma sopportabile…”
 
-“MMmm...vedremmo....” disse l’Ammiraglio con una voce per niente rassicurante, mentre Kalashar e Osirius tornarono nella stanza portando una grande cassa di metallo che deposero ai piedi di Tyresius prima di riprendere la loro posizione di prima
“Oh…eccoci qui…vediamo cosa abbiamo li…”
 
Tyresius inizio a svuotare la cassa e inizio a deporre sul tavolo prima una pistola phaser degli ufficiali si Starfleet, poi, uno a uno, tutti i oggetti personali che il nostro gruppo aveva su di lui: l’orologio e il porto-sigaro truccati della spia, i vari apparecchi per curare di McCoy, tutti i gadget di Batman che si rese conto cosi che la sua cintura era stata vuotata…tutto tranne – e questo il nostro gruppo se ne rese conto ma non lo disse – le piccole sfere blu che avevano trovato nel secondo museo.
 
-*Quindi li abbiamo ancora su di noi?* penso Batman
 
Ma poi, Tyresius mise le sue due mane nella casse e ne tiro fuori due teste decapitate: quella dell’uomo che aveva ucciso McGuffin e che avevano già visto nell'armadio, e quella di un uomo europeo con i capelli rossi, quarantenne
 
-“Questi signori, Spock” prosegui Tyresius “Lei e i suoi compagni, e Wayne per parte sua, li avete incontrati. Non entrerò nei dettagli, ma – per farla breve – avevano informazione che cerco. Vedete, so moltissime cose, ma il poco che non conosco mi rende…” Prese un forte inspirazione e la sua voce divento veramente minacciosa “…ossessivo” guardo al gruppo, con i suoi nascosti dietro i suoi occhiali – il che rendeva la tensione e il malessere più acuti “Pur analizzando i loro dati di cervelli, come il signore Spock e Fritz l’avevano intuito, non ho purtroppo trovato niente di veramente interessante…” il fumo rosso dei occhi s’accentuo mentre guardo allo xenomorfo.
“Dai Ciaccar… Nutrisciti di quell’inutile” fecce lanciando una delle tue teste in direzione dell’alieno che la afferrò prima di divorarla.
Tyresius, davanti alle facce mortificate e spaventate di tutti (tranne…Spock e Pyro) prese l’altra testa, quella dell'assassino di McGuffin nella sua mano che inizio a stringere mentre parlava “Quello li è stato tosto, fino alla fine a tentato di resistermi, al tal punto che pensavo fosse importante... ma alla fine, si è rivelato essere un semplice soldato... ho spreccato un viaggio nel vostro universo ...Sapete, non so se su questo siamo simili ma...Non… sapete a quale come mi fa arrabbiare perdere il mio tempo…per…niente…” e li, serro talmenete la testa che quest'ultima esplodo...il liquido del cervello inizio a scappare dalle sue dite, ma prese fuoco come tutto il resto prima di cadere il suolo e divento cenere che scompari immediatamente.
“Allora…” riprese Tyresius che stavolta sembrava arrabbiato “Ditemi tutto quello che avete visto prima del vostro rapimento, le sensazione che avete subite, adesso! Altrimenti proverò a saperlo...con i miei mezzi!...” urlo mentre un fulmine rosso usci dalla sua bocca e colpi il suolo vicino a Derpy e Spia, i quali urlarono, vedendo che a pochi centimetri di loro c'era ormai un traccia nera fumante
 
-“Ho visto solo questo uomo uccidere il mio ufficiale, la base con il cilindro verde e l’esercito robotico, il buco nero e il vostro dannato Virgilius!” urlo Kirk che aveva definitivamente perso coraggio.
 
-“Ho solo visto degli robot e Kalashar uccidere qualcuno davanti un cilindro verde, il resto è solo dolore alla pancia” dice Batman che provava a scappare della sedia.
 
-“Noi solo i vostri dannati robot e una vostra astronave!” grido Conhager "E giuro che non ho niente di strano su di me!"
 
-“E io ho solo intravisto Osirius prima di farmi rapire!” piangi di disperazione Derpy “Voglio tornarmene a casa!!!!”
 
-“Tutto qui?” chiedo Tyresius mentre guardava i prigionieri uno a uno nei occhi “Che disillusione...Niente mal di testa e visione storta?”
 
-“Io si” dice Cecchino “Ma passerà… lo giuro!”
 
-“Noi pure” dichiarono Uhura, Scott, Zulu, Checov, arrabbiati e disperati
 
-“Se vuoi sapere” inizio Demoman “Ho avuto mal di testa, ma non è niente par rapporto a quello che ti farei subire se fossi legato cui e non fossi cosi mostruoso!”
 
Tyresius rimase indifferente, e tento di contenere la sua rabbia, come si aveva capito che non poteva ricavare niente di utile di questa conversazione “E…per curiosità… come vi siete svegliati dalle cuve?”
 
-“Ci siamo svegliati e basta!” morse Esploratore “Tranne per loro che avete svegliato dopo averci catturati!”
 
-“Vi siete svegliati e basta?” sussurrò l’Ammiraglio prima di innervosirci facendo emanare ancora più fumo al punto che i suoi capelli cominciarono a salire in aria e che le fiamme salirono del suolo “Non prendermi in gioco, sciocco! Nessuno può svegliarsi di un sonno artificialo delle nostre cuve e andarsene tranquillo! Come avete fatto?!”
 
-“Forse le vostre cuve erano rotte o superate…” dice a voce bassa rassegnato ma determinato Kirk, prima di guardare Tyresius con provocazione “Perché, come Esploratore a detto, ci siamo svegliati e basta.”
 
Tyresius si avvicino al capitano e lo guardo nei occhi. Malgrado la difficoltà dovuta alla paura, Kirk trovo la forza necessaria per mantenere la provocazione dell’Ammiraglio
 
-“Capisco…” fecce Tyresius che si rassegno mentre si allontano e si rimise seduto sulla sua poltrona “Vedete… d’abitudine avrei potuto leggere direttamente nelle vostre mente… ma…per il momento…sono stanco perché ho combattuto molto queste ultime ore…mi dispiace…è stata una completa…perdita di tempo…Kalashar… Osirius… sono troppo inutili per essere uccisi…”
 
-“OUF!!!” sospiro di sollievo Fritz imitato da tutti mentre rilasciava i suoi muscoli
 
-“Sii! Tornerò a Pony…” inzio Derpy prima di essere interrotta dall’Ammiraglio

-Quindi,.." esitò Spia "...ci lascierete partire?"
 
-“…Certo...che no…” concluse Tyresius “…ormai ne sapete troppo… Kalashar, Osirius... Rimetteteli nelle cuve… e questa volta assicuratevi che ci rimangono…per sempre…”





arschollen = asshole

Allora sembra che sono riuscito a pubblicare questo capitolo nel tempo che avevo promesso! E' stata un impresa e non so quando riuscirò a pubblicare il prossimo, ma almeno è fatto e spero che vi piace...Eggià... ecco a voi l'antagonista della storia e ve lo dico subito: Tyresius, Osirius e Kalashar sono inspirati a vari personaggi e leggende troppe numerose da enumerare (esempio: Osirius è in parte inspirato a Osiris, dio dei morti in Egitta antica) ma il loro risultato finale: aspetto, personalità e background sono mia invenzione quindi inutile cercare su internet  riferimenti espliciti  o 
immagine perchè non c'è ne sono ovviamente (a proposito, se qualcuno di voi sai dissegnare e li piace mia storia, siete liberi di creare dissegni a secondo della mia descrizione e mandarmele per il resto della storia, l'avvrei fatto io ma dissegno come un bambino di due anni -_-' ) ma soprattuto dittemi cosa ne avete pensato. Vi è piaciuto l'Ammiraglio come nemico? Ditemi cosa ne avete pensato e quali punti posso migliorare nel futuro ^^
Vi auguro di avere avuto un lettura piacevole e che questo cliffhanger vi abbia messo l'aqua in bocca per il prossimo cap - che riccordo non so quando lo postero perché ho ancora molto lavoro reale da fare ^^
 
   
 
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