Fanfic su attori > Cast Glee
Segui la storia  |       
Autore: Giuls_BluRose    08/08/2016    2 recensioni
Fiabe dei Fratelli Grimm rivisitate in chiave moderna con i nostri amati attori | Principalmente CrissColfer |
Capitolo uno - "Il Principe Ranocchio"
Dal testo:
“Ehi ragazzo, hai bisogno di una mano?”
Come per magia apparse accanto a lui un ragazzo di bassa statura, con i capelli scuri ricci e due occhi enormi di un colore indescrivibile, ma sembrava sciatto e uscito da chissà dove.
“Ah perfetto, adesso ci mancava solo un ranocchietto!”
Il ragazzo, il cui nome era Darren, fece finta di non aver sentito.
“Piacere, Darren.”
“Chris.”
“A me non interessa la tua camicia nuova, ma solo un'uscita con la tua bellissima presenza.”
Chris sospirò pesantemente e pensava in cuor suo:
“Che va mai blaterando questo ragazzo? Bhe, sarà anche simile ad una rana, ma io non ho la minima intenzione di perdere i miei amati occhiali e se può darmi una mano...”
Genere: Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Slash, FemSlash | Personaggi: Chris Colfer, Darren Criss, Quasi tutti
Note: AU, Raccolta, What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Image and video hosting by TinyPic

 


Raperonzolo

 

Chris e Darren: amici da una vita, inseparabili, sempre insieme.
Si erano conosciuti all'asilo e da allora era nata una grande amicizia, che non si era mai placata. Avevano fatto le elementari, le medie e ora stavano facendo le superiori insieme, passavano molto tempo uno con l'altro e avevano gli stessi interessi.
Erano veramente uniti, come in simbiosi: stavano bene insieme, non mancava nulla e avevano sempre qualcosa di cui parlare o qualcosa da fare: erano entrambi patiti di saghe fantasy come Harry Potter e amavano la musica pop, coltivavano insieme la strana passione per i film della Disney e spesso si trovavano la sera a casa di uno dei due per delle maratone cinematografiche.
Chris era gay, lo aveva confessato al suo amico quando erano in seconda media; questo a Darren non aveva mai dato fastidio, anzi lo aveva aiutato spesso a parlare con i ragazzi che gli piacevano, ma con i quali non aveva il coraggio di interagire. Darren era un ragazzo aperto, lo era sempre stato e non aveva mai avuto problemi ad essere amico di Chris: molti si sarebbero allontanati con la paura che il castano volesse provarci, ma lui no, non temeva Chris, non lo aveva mai fatto e mai avrebbe avuto paura di lui; era il suo migliore amico, l'unico con cui si trovava davvero a suo agio, quello a cui poteva raccontare tutto senza la minima paura.
Il moro, però, in cuor suo, sapeva che in lui qualcosa stava cambiando, ma non riusciva bene a capire che cosa fosse: si sentiva strano tutte le volte che era con Chris, come se il loro rapporto fosse lentamente cambiato e nessuno dei sue se ne fosse accorto.
Darren non riusciva bene a capire che cosa fosse e neanche perchè così, da un momento all'altro, sembrasse che Chris gli facesse uno strano effetto: che forse potesse provare qualcosa nei suoi confronti?
Il moro era dubbioso: mai avrebbe pensato che potesse essere innamorato di un ragazzo, aveva sempre dato per scontato di essere etero e in quel momento non sapeva come gestire la situazione.
Sentiva una strana sensazione al petto e allo stomaco quando era vicino a lui, poteva sentire il respiro diventare irregolare e il cuore aumentare leggermente.
Si sentiva un idiota, non poteva permettersi di rovinare tutto solo perchè si era preso una cotta per il suo migliore amico, non poteva compromettere una così bella amicizia perchè aveva deciso di sentirsi attratto dal bel castano.
Conosceva bene Chris e sapeva che lui non avrebbe mai provato nulla per il moro, se non amicizia; doveva quindi trovare un modo per farsi passare quella sbandata o non sarebbe riuscito ad andare avanti.
Forse sapeva che parlarne con la madre sarebbe potuto servire, magari quella donna avrebbe potuto schiarirgli le idee e fargli capire che si stava immaginando tutto, dopotutto era sua madre e avevano un bellissimo rapporto, sapeva che avrebbe potuto aiutarlo se ne avesse avuto bisogno.
Doveva solo trovare il coraggio di andare da lei e ammettere una possibile omosessualità, forse effettivamente non sarebbe stato tanto facile, ma doveva almeno provarci, non poteva fare finta di niente e sembrare sempre più strano agli occhi del suo amico.
“Forza Darren, non fare il bambino, ce la puoi fare.”


-Chris vieni a casa mia, ti prego. Fa in fretta.-
Il castano era appena uscito dalla doccia, aveva ancora l'asciugamano stretto in vita quando lesse il messaggio del suo amico Darren che gli era arrivato poco prima.
Non capì subito perchè il ragazzo richiedesse così urgentemente la sua presenza, ma sentì che qualcosa non andava, perchè solitamente Darren lo chiamava se era successo qualcosa.
-Cosa è successo?-
Rispose veloce prima di posare ancora il telefono sul comodino e iniziare a vestirsi il più in fretta possibile per poter raggiungere la casa del moro dopo poco tempo.
Chris continuava a pensare e immaginare che cosa fosse potuto succedere di tanto grave che richiedesse la sua presenza così di fretta, ma non gli veniva in mente molto: che avesse litigato con un amico? Che si fosse preso una cotta per una ragazza e avesse bisogno di aiuto per parlarci?
Questa ultima cosa fece chiudere un po' lo stomaco del castano: sapeva perfettamente che Darren era etero, ma doveva ammettere che era proprio un bel ragazzo e che si era preso una piccola grande cotta per lui, anche se era molto bravo a dissimulare il tutto.
Sapeva bene che questa sua cotta non lo avrebbe portato lontano, ma non poteva farci nulla, era più forte di lui.
Sospirò cercando di non pensarci e, preso il telefono, si avviò a casa del suo amico, non aspettandosi certo quello che stava per vedere con i suoi occhi di ghiaccio.
Non appena arrivò andò ad aprirgli un Darren con i capelli tutti spettinati, vestito nel peggiore dei modi e, cosa che quasi fece impazzire Chris, un fiume di lacrime che scendevano dai suoi occhi color nocciola e gli rigavano le guance arrossate.
“Darren, che diavolo è successo?”
Il moro non riuscì a trattenersi e con uno scatto si attaccò al corpo di Chris, abbracciandolo di colpo e facendolo restare immobile impietrito per qualche secondo, prima di ricambiare l'abbraccio senza capire che cosa stesse succedendo.
Darren sembrava un bambino: aveva il viso affondato sul collo dell'amico e singhiozzava rumorosamente tremando; una scena che non poteva far rimanere impassibile il castano, che si stava preoccupando sempre di più.
“Ehi...”
Dopo qualche secondo il moro si staccò appena e lo guardò negli occhi, per poi abbassare immediatamente la testa, sussurrando.
“Entra in casa, ti spiego tutto.”
I due andarono nella camera del ragazzo e si sedettero sul letto, uno di fronte all'altro.
“Ho litigato con mia mamma.”
Queste le parole che uscirono dalle labbra del più grande, quasi come un sussurro leggero.
Chris sospirò appena e lo invitò a proseguire; Darren non sapeva, invece, se quello che stava per fare avrebbe rovinato tutto, ma in un momento come quello l'unico con il quale aveva voglia e bisogno di parlare era lui, voleva correre questo rischio.
“Gli ho detto che potrei essere gay.”
Chris sbiancò a quelle parole: che cosa? Il suo migliore amico gay? Perchè non gliene aveva mai parlato prima?
“Cosa?”
Il moro abbassò la testa, giusto in tempo per non vedere le guance dell'amico che si tingevano di rosso per la rivelazione del ragazzo.
“Si, è da un po' di tempo che ho il dubbio, così ho deciso di parlarne con mia mamma. Prima sono andato da lei e le ho confessato tutti i miei dubbi e le mie paura, credendo che potesse aiutarmi e invece...”
Un altro singhiozzo che partì dalla gola di Darren, che al solo ricordo sentiva riaffiorare le lacrime; fu Chris a fargli cenno di avvicinarsi: il moro fece come gli era stato detto e si mise come un bambino accoccolato sul petto di Chris, che subito lo abbracciò, portando istintivamente le mani ad accarezzare i morbidi ricci castani.
“Ehi tranquillo.”
Il moro lo guardò piano, prima di prendere un respiro profondo e continuare il discorso.
“Mi ha iniziato ad insultare, dicendo che non era possibile che io fossi gay, che doveva ragionare e tornare in me. La cosa peggiore di tutte però è che mi ha vietato di continuare a vederti...”
Chris perse un battito: perchè mai una cosa del genere? Lui frequentava quella famiglia da anni e la madre di Darren era sempre stata molto gentile con lui, perchè mai adesso voleva impedirgli di continuare a frequentare il figlio?
“Come mai?”
Darren abbassò lo sguardo, sentendo il cuore iniziare a battere più forte: doveva dirgli la verità? Doveva dirgli che la colpa era sua? Doveva dirgli che provava qualcosa per lui?
Non sapeva che cosa fare: si trovava tra le braccia del suo amico a piangere, mentre lui gli carezzava il viso cercando di tranquillizzarlo, chiunque li avesse visti avrebbe certamente interpretato male la cosa.
Aveva paura a parlare, non voleva che Chris scappasse per l'imbarazzo o che la loro amicizia andasse avanti pur sapendo che Chris era intimorito dai nuovi sentimenti del moro.
Qualcosa però diceva a Darren che era il momento di parlare e di confessare tutto, senza timore, perchè sarebbe andato tutto bene.
Lentamente si avvicinò al viso di Chris, guardando appena negli occhi, poi sussurrò.
“Credo di essermi innamorato di te.”
Non aspettò neanche una risposta, immediatamente azzerò la distanza tra di loro e posò le labbra su quelle del ragazzo, cercando un contatto: lo sentì irrigidirsi, ma poi rilassarsi quasi subito.
Sorrise appena nel bacio e si strinse a lui maggiormente, continuando a tenere le labbra su quelle del castano.
Chris, invece, era rimasto senza parole, non riusciva a credere a quello che stava succedendo: Darren lo stava baciando, gli aveva appena detto che forse era innamorato di lui. Era scioccante, ma piacevole allo stesso tempo e, dopo l'irrigidimento iniziale, aveva deciso di lasciarsi andare e ricambiare il bacio; aveva insinuato le mani ancora più in profondità nel calore dei suoi ricci, giocandoci dolcemente: ne era sempre stato attratto e amava giocarci.
Era una situazione molto strana, ma Chris dopo qualche minuto decise di staccarsi dal bacio, ma di rimanere a pochi millimetri dal volto del ragazzo, accarezzandogli la guancia.
“Sai, credo di provare la stessa cosa.”
Si sorrisero prima di tornare a colmare la distanza tra le loro labbra, una seconda volta.


Insieme avrebbero fatto ricredere la madre di Darren, insieme le avrebbero dimostrato che non c'era niente di male.
Non potevano non vedersi più, si sarebbero dovuti ingegnare per le prime volte.
Un po' come nella fiaba di Raperonzolo, si sarebbero incontrati nella casa di Darren quando la madre era a lavoro, con dei segnali che potevano conoscere solo loro due.
Non era il massimo, ma dovevano farselo bastare il più possibile: alle volte è difficile combattere una mente chiusa, ma in due è più facile che da soli e fa meno paura.
 

“Starai al mio fianco, vero?”
“Sempre, non ti lascerò combattere da solo, mai.”



Note dell'autrice:
Salve!
Si lo so, questo capitolo è osceno, non si può leggere e tutto quello che volete, ma non sapevo che infilarci e nella mia testa era molto più carino ewe
Mi sono ispirata a Raperonzolo per il divieto imposto e per i segnali segreti, ma si poteva fare di meglio. Inizialmente doveva essere pure più lungo, ma poi avrebbe superato troppo la fiaba originale e quindi nulla, ciack ciack a un paio di scene.
Ah una cosuccia però la devo dire.
Carissima  Downinamber, te lo avevo detto che la mia passione per i ricci di Darren la mettevo nel capitolo in qualche modo :')
No serio, sono adorabili e ho l'istinto di prenderli e giocarci **
Si, sono malata nel cervello se ve lo state chiedendo (?)
E detto questo mi dileguo, a voi i commenti.
Alla prossima

Giulia Pierucci

   
 
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su attori > Cast Glee / Vai alla pagina dell'autore: Giuls_BluRose